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La città che produce. Archeologia della produzione negli spazi urbani. Atti della 10ª edizione delle Giornate gregoriane (10-11 dicembre 2016)
Il volume raccoglie gli atti della X Edizione delle Giornate Gregoriane, svoltesi nel 2016, organizzate dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e dedicate all'archeologia della produzione. Il tema, di grande interesse ed attualità grazie ad una rinnovata sensibilità sul tema del lavoro e dei luoghi produttivi, è affrontato da archeologi attraverso la presentazione di significativi contesti urbani di cronologia e provenienza diversa. Dal dibattito scientifico emerge la fisionomia complessa della città ed il suo microcosmo economico, dalla ripartizione degli spazi alle dinamiche produttive, tra materie prime, impianti, indicatori. -
La ceramica medievale in Capitanata. Produzione e commercio tra l'XI e il XV secolo
Il volume presenta i risultati emersi dallo studio di un variegato e consistente campione di ceramiche di epoca bassomedievale, proveniente da diversi contesti archeologici del Nord della Puglia. -
Ordona XII. Un casale nel Tavoliere medievale
Il volume continua la serie dedicata agli scavi di Ordona, costituendo un ulteriore tassello dell'ampia riflessione scientifica dedicata a questo centro, che prosegue anche dopo la sospensione della quarantennale stagione di lavori sul campo. Il contributo si propone una rilettura dei contesti stratigrafici riguardanti la fase di occupazione che va dalla dissoluzione della città romana sino all'abbandono del sito alle soglie dell'epoca moderna. La ricomposizione dei dati acquisiti durante una così lunga indagine e la sistematizzazione di informazioni in parte inedite vengono finalizzate all'elaborazione di chiavi e spunti di interpretazione della parabola insediativa medievale di questo abitato del Tavoliere. -
Prefetti del pretore e prefetture. L'organizzazione dell'agro romano in Italia (IV-I sec. a.C.)
Praefectus e praefectura sono lemmi polisemici in alcuni casi riconducibili all'ambito dell'amministrazione della giustizia su delega pretoria tra IV e I secolo a.C. La nozione di prafectura, in principio adoperata per indicare un distretto sottoposto alla giurisdizione di un delegato del pretore urbano, subì con l'avanzare del tempo un processo di traslazione di senso, finendo per qualificare, nel corso del I secolo a.C., comunità dotate di autogoverno. -
Antichi persiani. Storia e rappresentazione
Il volume è il secondo di una serie editoriale espressamente dedicata all'archeologia classica e del Vicino Oriente e destinata a ospitare i migliori prodotti scientifici di giovani studiosi formati all'Università di Pavia. Raccoglie e amplia gli spunti e le riflessioni della giornata di studi ""Antichi persiani: questi sconosciuti"""", tenutasi a Pavia il 6 aprile 2016, organizzata e coordinata da Clelia Mora e Cesare Zizza."" -
Abitare nel Mediterraneo tardoantico. Atti del II Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull'Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo
Il volume raccoglie gli atti del secondo Convegno internazionale organizzato dal Centro Interuniversitario di Studi sull'Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo (CISEM) presso l'Università di Bologna dal 2 al 5 marzo 2016. I contenuti degli Atti si articolano in cinque sezioni dedicate a una molteplicità di argomenti. La prima area tematica esamina infatti le strutture residenziali delle grandi città, da Roma a Costantinopoli, mentre la seconda è incentrata sulle testimonianze riguardanti le città provinciali. La terza sezione affronta il problema delle caratteristiche regionali delle abitazioni in una dimensione mediterranea che spazia dalla penisola iberica alla Siria, mentre la sezione successiva è dedicata al rapporto tra insediamenti e territorio. Una serie di contributi affronta in?ne l'argomento delle abitazioni dal punto di vista degli arredi, in stretta relazione con gli aspetti sociali e di autorappresentazione dei proprietari. Nello spirito di collaborazione e diffusione dei risultati della ricerca proprio del CISEM, il volume intende contribuire ad aggiornare e a diffondere i contenuti scienti? ci relativi a un settore importante e a lungo disconosciuto dell'architettura tardoantica, fornendo lo spunto per ulteriori attività di riflessione e divulgazione. -
Thynnos. Archeologia della tonnara mediterranea
Il volume riassume le conoscenze sulla pesca e il consumo nell'antichità del tonno e delle specie affini, presentandole con la terminologia propria della disciplina archeologica, ma con lo sforzo di usare un linguaggio narrativo più esplicito del gergo specialistico. In base alle fonti, letterarie, epigrafiche e archeologiche (interpretazione degli impianti di pesca e trasformazione, iscrizioni su anfore, resti ossei), e con il metodo del confronto etnoarcheologico con le tonnare moderne, si restituisce la tonnara tradizionale all'antichità. -
Aithale. L'Isola d'Elba. Territorio, paesaggi, risorse
L'isola d'Elba rappresenta un importante contesto d'indagine storica ed archeologica, il cui studio approfondito risulta fondamentale per la comprensione delle vicende che, durante l'antichità, hanno interessato anche la vicina Etruria costiera, alla quale appare a lungo ed indissolubilmente legata. Se da un lato è innegabile la notevole ricchezza del suo patrimonio archeologico, terrestre e subacqueo, dall'altro va denunciata una decisa scarsità delle ricerche pubblicate e di uno studio complessivo ed aggiornato della storia e dell'archeologia dell'isola e dei suoi protagonisti. Il volume ripercorre quindi le principali tappe della storia del popolamento antico dell'Elba, dalla preistoria alla fine dell'età romana, alla luce dei più moderni metodi d'indagine ed in relazione alla straordinaria importanza delle sue molteplici risorse, tra cui il rame, il ferro, il granito, le caratteristiche biogeografiche e il suo ruolo centrale di scalo e punto di snodo dei principali traffici marittimi mediterranei. Tali peculiarità hanno profondamente influenzato la storia dell'isola, rendendola più volte nel tempo oggetto e strumento di controllo da parte di potenze straniere. Grazie alla registrazione dettagliata e completa dei siti presenti sul territorio e della cornice storica ed ambientale in cui l'insediamento umano si sviluppa, il volume offre una mappatura archeologica del comprensorio elbano, della sua storia e delle sue risorse storico-monumentali. -
Primizia della primizia. Il Vangelo secondo Giovanni nel Commento di Origene
Nell'esordio del Commento a Giovanni il termine ""primizia"""" è il fil rouge del testo. Nelle Scritture la Legge di Mosè è il """"primo frutto"""", al quale seguono tutti i frutti dei profeti e infine è germogliato il Logos perfetto che è la """"primizia"""". Il termine """"primizia"""", riferito in generale ai Vangeli, conviene soprattutto al Vangelo secondo Giovanni: in effetti da Giovanni abbiamo appreso «il Logos che era in principio, il Logos Dio (cfr. Jo 1, 1)». Per comprendere la relazione che unisce il Logos a Dio (Jo 1, 18: «L'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, lui ce l'ha rivelato») è necessario identificarsi con Giovanni (Jo 13, 23: «Uno dei discepoli [...] era appoggiato al seno di Gesù»), che a sua volta si è identificato con Gesù (CIo 1, 4, 23: «colui che sarà un altro Giovanni diventi tale da essere indicato da Gesù come Giovanni che è Gesù»)."" -
Risorse ambientali e impianti produttivi a Gela
Il progetto ""Risorse ambientali e impianti produttivi in Italia meridionale e in Sicilia"""" propugna l'approccio globale all'archeologia, l'unico che consenta una più completa ricostruzione della storia. Il caso di Gela è il primo esempio. Dopo una parte dedicata ai temi dell'archeologia ambientale e ai rapporti tra archeologia e archeometria, si presentano - organizzati in tre sezioni dedicate alle diverse risorse della natura - i lavori multidisciplinari condotti su materiali del Museo di Gela. Si tratta del frutto dell'attività integrata di archeologi e geologi, fisici, chimici, naturalisti, informatici, che hanno effettuato ricerche su centinaia di reperti del Museo di Gela, databili dall'età greca a quella medievale: indagini finalizzate ad individuare le caratteristiche tecniche e la composizione chimica della produzione ceramica locale, dei metalli, dei vetri, ecc. per i quali si è realizzata una sorta di carta d'identità che, in futuro, permetterà di riconoscere e di valutare l'importanza e la diffusione dei manufatti dell'antica Gela. Ma non solo: si sono effettuate ricerche anche sul livello tecnologico raggiunto dagli artigiani gelesi nei vari momenti della storia."" -
Prosopografia romana fra le due partes imperii (98-604). Contributo alla storia dei rapporti fra Transpadana e Oriens
L'opera, in due tomi, presenta un'indagine interdisciplinare fondata sull'evidenza documentaria che ambisce a diffondere la conoscenza anche di personalità storiche 'minori', spesso protagoniste entro piccole comunità locali, interconnesse fra loro entro l'ampia società imperiale romana. La religione e la storia politico-militare permeano il tessuto dello scritto, in cui si mantiene sempre al centro dell'attenzione l'uomo, la persona. La ricerca illustra gli spostamenti e la rete di fitti contatti sviluppatisi nell'antico Mediterraneo e esamina le motivazioni sottostanti alla migrazione di gruppi di persone sempre più consistenti, provenienti anche da quello che per anni è stato definito 'Vicino Oriente'. Essa giunge così a interrogare il nostro stesso presente. -
Studi agostiniani. Trenta saggi fra retorica ed esegesi
Il volume riunisce una selezione di studi agostiniani elaborati da Marcello Marin fra il 1980 e il 2015, distribuiti in tre sezioni di dieci contributi ciascuna. La prima sezione presenta saggi strettamente incentrati sulla coppia retorica ed esegesi, la seconda studi su singole opere o specifici generi (Confessiones, De civitate Dei, commenti a Genesi, omiletica, polemica), la terza contributi sulla presenza dei classici in Agostino o sulla fortuna di opere e temi agostiniani. Centro unificatore è il modo espressivo argomentativo comunicativo di Agostino, seguito e analizzato nella congruenza tra forma e contenuto, indagato nei suoi modelli ispiratori e nella sua ricezione. -
Il bene nostro. Un impegno per il patrimonio culturale
Prendendo le mosse dalla sua esperienza, tra il 2014 e il 2018, di Presidente del Consiglio superiore ""Beni culturali e paesaggistici"""" del MiBACT, organo al quale ha attribuito un ruolo particolarmente attivo nella recente fase della radicali riforme del patrimonio culturale, Giuliano Volpe affronta una serie di temi, sui quali è intervenuto in vario modo negli scorsi anni e continua a fare sentire la sua autorevole voce: le soprintendenze uniche, i musei autonomi e il sistema museale nazionale, il paesaggio e il turismo culturale, la Convenzione di Faro e la partecipazione dei cittadini, la formazione e la ricerca, le professioni dei beni culturali e il lavoro, l'archeologia pubblica e la gestione dal basso, l'accesso ai dati e la liberalizzazione delle immagini, e molti altri temi ancora dell'articolato e complesso mondo del patrimonio culturale."" -
The fifth century: age of transformation. Proceedings of the 12th Biennial Shifting Frontiers in Late Antiquity Conference
Nella storia dell'antichità il quinto secolo d.C. rappresenta un punto di svolta. Prima dell'anno 400 l'impero romano si ergeva complessivamente integro e unito: una testimonianza massiccia e impressionante delle tradizioni di un potere statuale risalenti a seicento anni prima. Nell'anno 500 l'impero era già diviso in seguito al rapido indebolimento del potere statale e all'azione congiunta di fattori politici e sociali che avrebbero condotto al Medio Evo. Il volume analizza questo periodo cruciale, prendendo in esame sei settori generali: scienze naturali, archeologia e cultura materiale, relazioni romano-barbariche, stato e diritto, potere religioso, produzione letteraria. Riunendo i contributi presentati al XII convegno biennale di ""Shifting Frontiers in Late Antiquity"""", The Fifth Century: Age of Transformation offre una vasta panoramica degli studi più recenti su questo secolo decisivo."" -
H. Memorie di Eracle
H"". Memorie di Eracle"""" racconta una vita eccezionale, quella dell'eroe che poi i romani chiamarono Ercole. La narrazione si muove a partire dai ricordi che la mente dello stesso Eracle riordina subito dopo il rogo sulla pira del monte Eta. Una vita vissuta nel conflitto tra la responsabilità personale e le forze collettive, rappresentate dagli dèi, che lo hanno generato, perseguitato, maledetto, abbattuto e fatto risorgere. Eracle è personaggio mitologico, ma ha piena identità storica e la sua nascita, reale o immaginaria, si può collocare circa 3350 anni fa, nella Grecia dell'età micenea, le cui atmosfere vengono ricostruite nel racconto. Figlio di Zeus e della mortale Alcmena, Eracle ci narra di incontri con popolazioni misteriose, come le Amazzoni o i Centauri, e le sue peripezie tracciano l'incredibile geografia del Mediterraneo del II millennio a.C., compresa l'Italia dell'Età del Bronzo e il sito dove, cinquecento anni dopo, sorgerà Roma. I suoi tratti barbarici ne faranno un campione anche da morto, quando, nella decadenza del mondo miceneo, lui potrà assistere all'invasione del Peloponneso da parte dei Dori guidati dai suoi stessi discendenti. Ma, a quel tempo, Eracle era già tra gli dèi che lo avevano accolto benevoli sull'Olimpo. Il romanzo nasce da un attento lavoro sulle fonti antiche e sui dati archeologici, di cui si dà conto nelle note in calce ai capitoli del libro."" -
Archeologia storia arte. Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecento
Il volume raccoglie i contributi presentati al convegno sulla storia di Barletta tra Otto e Novecento, organizzato il 23 e 24 marzo 2018 dall'Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi in collaborazione con il Comune di Barletta, presso la sala convegni di palazzo della Marra. Collegato direttamente al convegno del febbraio 2015 e al relativo volume degli atti, che arrestavano la ricognizione su Barletta alla metà del XIX secolo, anche in questo caso si parte da quanto è già a disposizione degli storici, per aggiungere nuove tematiche o per leggere con approcci diversi argomenti consueti: dalla evoluzione storica dell'edificato alla sanità, dall'istruzione e dalla storia del collezionismo a quella dell'élite, dalle strutture del sacro e dall'associazionismo cattolico al ruolo delle donne, dalle lotte contadine alla storia di un settore importante dell'economia cittadina quale il calzaturiero, alla cronaca che, al pari della politica e dell'amministrazione, si impone nella costruzione del vissuto quotidiano. La ricerca non ha esaminato che una parte della documentazione archivistica e bibliografica di cui si dispone per Barletta in quei due secoli, con l'auspicio di un rinnovato interesse per la storia della città e di poter disporre di nuovi fondi documentari, a partire da quelli privati, e di nuove chiavi di ricerca per quelli esistenti. -
Ricostruire e narrare. L'esperienza dei Musei archeologici all'aperto
"Ricostruire e narrare. L'esperienza dei Musei archeologici all'aperto"""" racconta al pubblico italiano cosa sono realmente queste iniziative, sgombra il campo da luoghi comuni, illustra le tendenze europee e nazionali, riflettendo su come andrebbero strutturati progetti del genere, sulla comunicazione tramite il Time Travel, sulla possibilità di creare nuove economie e nuovi sbocchi occupazionali." -
L' arco di Druso sulla via Appia
Il paesaggio del tratto urbano della via Appia è tutt'oggi animato da eminenti resti di epoca antica, fra i quali si annovera l'arco tradizionalmente definito ""così detto di Druso"""". Il monumentale fornice, che si erge a pochi passi da porta San Sebastiano, ha per secoli attirato l'attenzione di curiosi, artisti e studiosi che fin dagli albori del Rinascimento ne hanno scrutato e rappresentato le forme architettoniche. L'indagine sulla storia dell'arco, raccontata in questo volume, nasce dall'osservazione delle evidenti tracce dei tanti usi di cui è stato protagonista, dapprima come arco marmoreo a cavallo della via Appia, poi come sostegno dell'Aqua Antoniniana e infine, in età moderna, come fronte monumentale della controporta della porta San Sebastiano. Intrecciando tutte le categorie di fonti disponibili si ripercorrono le tappe evolutive della storia dell'arco dall'antichità al contemporaneo in una prospettiva globale, sensibile alle trasformazioni di un frammento del paesaggio urbano del quadrante meridionale di Roma."" -
Monte Sannace. Thuriae. Nuove ricerche e studi. Con CD-ROM
Le ricerche nell'insediamento antico di Monte Sannace - presso Gioia del Colle (Bari) - la probabile Thuriae delle fonti letterarie, si susseguono annualmente grazie agli scavi condotti dal Ministero per i Beni Culturali con i suoi organi decentrati regionali (Soprintendenza e Polo Museale), e dall'Università di Bari con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, e numerosi sono gli studi che interessano l'insediamento nelle sue varie espressioni e fasi insediative. Gli interventi realizzati nella località negli ultimi venticinque anni sono stati finalizzati, però, non solo alla conoscenza, ma anche alla conservazione, alla valorizzazione, alla piena fruibilità dell'area - che è diventata uno dei più rilevanti parchi archeologico-naturalistici della Puglia - ed hanno avuto intenzionalmente un approccio progettuale organico, con la partecipazione e il contributo di professionalità e saperi diversi (archeologi, architetti del paesaggio, ambientalisti, ecologisti, agronomi, geologi, restauratori), provenienti da differenti istituzioni (MiBACT, Università, Regione Puglia). Questo volume rappresenta un importante aggiornamento degli studi e dei dati scaturiti da tali indagini e interventi, e i contributi in esso contenuti sono il naturale esito dei tanti apporti di questi anni di lavoro. Molti sono gli aspetti approfonditi: conoscitivi e di valorizzazione del contesto paesaggistico territoriale, di documentazione grafica e ricostruzione virtuale, e più specificatamente archeologici e d'inquadramento storico, con particolare riferimento ai numerosi resti funerari rinvenuti all'interno dell'insediamento e alla ricchissima documentazione proveniente sia dall'acropoli del centro antico, sia dalle insulae abitative della città bassa. -
Uomini, istituzioni, mercati. Studi di storia per Elio Lo Cascio
Il volume raccoglie trentanove saggi offerti da colleghi e allievi ad Elio Lo Cascio, in occasione del suo ritiro dall'insegnamento attivo. I contributori, nello scrivere su temi che spaziano dalla storia economica e sociale del mondo antico alla storia culturale, dalla storia istituzionale alla demografia, dall'epigrafia alla storia della storiografia, hanno inteso tributare un omaggio all'amico e al maestro, discutendo su argomenti a lui cari. Dalla raccolta emerge la vitalità del dibattito storiografico su società ed economie antiche, oltre che la sua maturità e la sofisticazione metodologica.