Sfoglia il Catalogo ibs018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 481-500 di 10000 Articoli:
-
Arcana verba. Fortuna e Iuppiter nel loro background indoeuropeo. Vol. 2: Il «motivo della sorte esteso».
Nel volume si analizza il rapporto di Iuppiter e Fortuna ponendolo su uno sfondo sacrale primordiale: l'impianto dell'opera è in generale filologico e linguistico, ma il dato archeologico, soprattutto nella parte finale del libro, si rivela risolutivo. La comparazione interlinguistica, basata sull'escussione diretta delle fonti antiche, riesce a scoprire una ""struttura ideologica"""" originaria e a mettere in luce il retaggio indoeuropeo della coppia Iuppiter-Fortuna, il quale avrebbe dei risvolti sapienziali e cosmogonici mai prima evidenziati dagli esperti del settore. Fortuna si rivela di fatto al pari di Iuppiter una divinità pienamente indoeuropea, a cominciare dal suo nome, di cui si propone una nuova etimologia, per finire con la sua caratteristica specifica di """"dea della Sorte"""". Il momento finale di questo secondo tomo offre una visione innovativa sulla funzione originaria di un sistema grafico in uso nei popoli indoeuropei del quale si hanno dei riscontri nei dati archeologici."" -
Il santuario di San Michele di Cima e il culto micaelico a Calvanico
Studiare il santuario di San Michele in vertice montis (o San Michele di Cima) ci richiama ai temi forti - oggi sempre più dibattuti dal punto di vista storico-filosofico e antropologico - del rapporto fra luoghi sacri e comunità umane. Comunque li si voglia intendere, i luoghi sacri attivano indubbiamente, nelle comunità che a essi fanno capo, processi identitari, dinamiche relazionali, effetti sociali e anche economici: pertanto andrebbero investiti della massima attenzione in prospettiva non solo religiosa, ma anche storico-politica e civile. I testi raccolti nel presente volume si focalizzano dunque sui multiformi temi e problemi emergenti dalle ricerche sul santuario in vertice montis e, più in generale, sul culto micaelico a Calvanico. L'ampiezza e l'articolazione delle prospettive è assicurata dalla presenza di contributi afferenti a settori scientifico-disciplinari differenti: dalla storia cristiana all'archivistica, all'archeologia, alla storia dell'arte. -
Santa Maria Maggiore cattedrale di Barletta (XII-XVI sec.). L'architettura
Il volume si occupa dei lavori di restauro della chiesa di santa Maria Maggiore, cattedrale della città di Barletta, durati circa vent'anni. Nel libro si tratta l'edificio di culto nella consistenza fisica attuale, riferito, per le vicende e le forme costruttive, agli anni compresi tra la metà del XII e l'inizio del XVI, e cioè, dalla fondazione della chiesa romanica sul substrato delle precedenti edificazioni, fino al completamento dell'ampliamento gotico con l'unione di fabbriche di epoche e stili diversi nell'articolazione spaziale definitiva. Fin dalla compilazione del progetto di restauro, ci si è resi conto che l'estensione dell'edificio romanico era stata oggetto di valutazioni inesatte, nonostante la scoperta delle strutture absidali in fondazione e le evidenti differenze stilistiche, forse perché non erano stati presi nella giusta considerazione gli interventi stilistici di epoca remota che alterando le strutture romaniche per conformarle alla parte gotica, hanno dissimulato abilmente la linea di attacco del nuovo cantiere. -
Archeologia pubblica al tempo della crisi. Atti della 7° edizione delle Giornate gregoriane (29-30 novembre 2013)
La VII edizione delle Giornate gregoriane è stata dedicata ad un tema su cui, in questo momento, è davvero rilevante l'impegno dell'intera struttura del Parco della Valle dei Templi di Agrigento. Da circa un biennio, infatti ha assunto sempre più importanza, tra le attività dell'Ente, la costruzione di un progetto organico di ""archeologia pubblica"""" che si propone di aprire, attraverso una molteplicità di azioni e percorsi, un nuovo rapporto con le diverse categorie e gruppi di utenti e fruitori del Parco, basato sulla condivisione e sulla partecipazione. A partire dalle esperienze realizzate in quest'ultimo biennio abbiamo sentito l'esigenza di un confronto sui temi dell'archeologia pubblica con chi su questi argomenti riflette da tempo e con chi, come noi, sta cercando di realizzare sul campo azioni concrete volte a riavvicinare archeologia e pubblico, in questo tempo di crisi economica e culturale, che può però rappresentare anche un'occasione per ripensare l'approccio tradizionale alla ricerca e dalla tutela, provando a stabilire una nuova alleanza con la comunità, a partire dalla ridefinizione del ruolo stesso dell'archeologia come disciplina """"pubblica""""."" -
L' Italia agli italiani. Istruzioni e ostruzioni per il patrimonio culturale
Una riflessione di carattere generale sul patrimonio culturale, a partie dal confronto con le nuove proposte da parte dei maggiori studiosi del settore. ""Il nostro secolare sistema di tutela richiede una riforma radicale, che ne preservi i meriti storici e rimuova le circostanze che hanno generato i demeriti, all'origine della sua attuale crisi. Un nuovo 'servizio di tutela' richiede la partecipazione di più attori e un ribaltamento di rapporti fra Pubblica Amministrazione e cittadinanza. Nelle democrazie di massa il potere lo esercitano anche le maggioranze escluse dalla percezione del valore dei beni culturali, chiusa in una cerchia di 'addetti ai lavori'. Siamo paralizzati dai conservatorismi non più giustificabili di una fetta di classe dirigente, anche colta ma elitaria, che ha paura di cimentarsi con le sfide che ci propone l'economia della conoscenza e si oppone, dentro e fuori dell'amministrazione, a tutto ciò che sa di innovazione in questo settore""""."" -
Archeologia e antropologia della morte. Storia di un'idea
La decifrazione dei ""codici"""" semiotici, ideologici e fisiologici della morte ha una storia complessa che il volume cerca di ripercorrere attraverso le due principali ramificazioni disciplinari in cui la questione risulta articolarsi: archeologia e antropologia. La ricostruzione storiografica, focalizzata su società di livello protostorico (in part. quelle dell'Italia continentale) ma aperta a molteplici riscontri anche con altre realtà, si snoda in 8 capitoli dagli albori del positivismo fino ai più recenti e stimolanti sviluppi di tale dialogo interdisciplinare. In particolare l'attenzione si sofferma sulle tappe salienti di un percorso attraverso il quale - con esiti spesso contraddittori - si è cercato di ricomporre in uno schema coerente dal punto di vista storico e culturale, il sistema di segni materiali e immateriali che accompagna una morte e può da un lato sostanziare l'idea che di essa si ha nella società che lo mette in atto e, dall'altro, dar conto del rapporto metaforico che talvolta sussiste tra le sue modalità di rappresentazione e i meccanismi sociologici che connotavano il ruolo del defunto all'interno del suo gruppo familiare e/o della sua comunità di appartenenza."" -
Siris. Studi e ricerche della Scuola di specializzazione in archeologia di Matera (2014). Vol. 14
La rivista ""Siris"""", organo ufficiale della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, esce con cadenza annuale dal 2000, anno in cui viene fondata sotto la direzione di Massimo Osanna e dal 2012 viene pubblicata, sempre per i tipi di Edipuglia, nella nuova serie. Il numero 14, 2014, il primo sotto la nuova direzione di Francesca Sogliani, accoglie gli Atti del Convegno """"Siris, Herakleia, Polychoron. Città e campagna tra Antichità e Medioevo"""" tenutosi a Policoro nel 2013 e organizzato dalla Scuola di Matera con il Sostegno del Comune di Policoro e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata."" -
Rus africum. Vol. 3: La Via a Karthagine Thevestem, ses milliaires et le réseau routier rural de la région de Dougga et Téboursouk.
Rus Africum tomo III contiene la documentazione topografica ed epigrafica della rete stradale del foglio 33 (Teboursouk) della Carte des Sites Archéologiques et des Monuments Historiques de Tunisie. La conservazione relativamente buona dei resti e la descrizione dettagliata degli esploratori del 19° secolo hanno permesso la documentazione delle 26 miglia della via a Karthagine Thevestem scandita da almeno 111 miliari, alcuni rinvenuti sul campo, altri solo in letteratura, altri ancora in entrambe le modalità. Tra questi ve ne sono 81 che hanno conservato il nome dell'imperatore o degli imperatori, in 26 non è più leggibile e 4 sono anepigrafi. La rara possibilità di ricostruire, almeno a grandi linee, l'antica rete stradale rurale fornisce dati preziosi per comprendere la connettività tra città, agglomerati rurali e fattorie. La regione è famosa per la sua densa urbanizzazione: urbanizzazione e agricoltura intensive nella regione sono state finora interpretate in funzione del loro ruolo di ""granaio"""" di Roma; tuttavia, la regione è anche all'interno di un triangolo di tre miniere piombo-zinchifere."" -
Storia e archeologia globale. Vol. 1
S'inaugura con questo volume una nuova serie che, fin dal titolo volutamente orientato verso ampi orizzonti senza partizioni cronologiche e disciplinari, propone una parola chiave del nostro modo di intendere la ricerca storica e archeologica oggi: la globalità, sia cronologica - dalla preistoria fino all'età moderna e contemporanea - sia tematica, sia nell'uso di sistemi di fonti e di strumenti d'indagine. Il volume raccoglie saggi di giovani ricercatori, neolaureati, dottori e dottorandi di ricerca, quasi tutti del corso di Dottorato di Ricerca in 'Storia e Archeologia Globale dei Paesaggi' dell'Università di Foggia, impegnati in progetti di ricerca sulla Puglia centro-settentrionale. Fonti letterarie antiche relative a Aecae; insediamenti rurali nella Puglia centrale; indagini antracologiche a Montecorvino; paesaggi altomedievali della Valle del Carapelle; archeologia dell'architettura di Lucera medievale; un database per l'archeologia dell'architettura; metalli della chiesa A di San Giusto; il complesso rupestre urbano ""Trappeto Maratea"""" di Vico del Gargano; restauro e conservazione a Faragola (Ascoli Satriano); ceramiche medievali di Corleto (Ascoli Satriano)."" -
Il paesaggio della via Appia ai confini dell'urbs. La valle dell'Almone in età antica
Il tessuto insediativo di Roma antica è costituito da una complessa matassa di confini religiosi, amministrativi, politici, economici e sociali, i quali hanno definito l'identità di quella che per secoli è stata la città per eccellenza, l'Urbs. Tra questi, le zone liminali tra gli spazi urbanizzati e quelli suburbani al I miglio dalla città rappresentano un oggetto di studio particolarmente interessante perché in questi spazi si attua il passaggio percettivo dalla città ai territori rurali. In tale prospettiva, il volume si propone di indagare in maniera sistematica una delle aree più note in cui è documentato questo passaggio, la valle dell'Almone lungo la via Appia, evidenziandone l'organizzazione spaziale e le trasformazioni culturali che si sono susseguite in epoca antica, lungo una cintura che, più che una linea di demarcazione, si rivela come una fascia di transizione culturalmente connotata. -
Paesaggi urbani tardoantichi. Atti della 7ª edizione delle Giornate gregoriane (29-30 novembre 2014)
Il volume raccoglie gli atti delle VIII ""Giornate Gregoriane"""", promosse dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, e svoltesi il 29 e 30 novembre del 2014. Il tema della trasformazione delle città del Mediterraneo nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo è affrontato attraverso la presentazione di sintesi regionali e di singoli casi di studio, che ricostruiscono un quadro complesso e variegato, nel quale è però possibile individuare delle linee di tendenza comuni. Alcuni ampi interventi sono inoltre dedicati alla metodologia della ricerca e alla discussione delle principali tematiche di carattere generale. La seconda parte del volume illustra invece le novità che provengono dagli scavi e dalle ricerche in corso di svolgimento nell'area del Parco di Agrigento, rappresentando un importante aggiornamento sull'archeologia e la storia della Valle dei Templi."" -
L' immaginario delle crociate. Dalla liberazione di Gerusalemme alla guerra globale
Il volume costituisce la traduzione e il riadattamento dell'originale studio di Pedro García Martín dedicato alle crociate per tutta la loro durata storica, passando attraverso l'individuazione di tre fasi cronologiche distinte. Una classica, che va dall'appello del papa Urbano II nel 1095 alla morte di San Luigi nel 1270, nel quale si tennero otto campagne per liberare Gerusalemme. Una moderna, collocabile tra la caduta di Costantinopoli nel 1453 e il secondo assedio di Vienna del 1683, durante la quale i due rami della famiglia Asburgo frenarono l'avanzata turca. E un'altra contemporanea, che arriva fino ai giorni nostri, in una forma distorta del concetto originale, adottata dagli estremisti nelle loro azioni armate e dal linguaggio subliminale della pubblicità. -
Il paesaggio storico ricostruito. L'insediamento di Piana San Felice a Gravina in Puglia
Le attività di sorveglianza e scavo archeologico svolte nell'ambito dei lavori per la realizzazione del Parco eolico ""Gravina-Poggiorsini"""" hanno offerto una preziosa occasione per arricchire il panorama delle testimonianze storico-archeologiche relative alla piana di San Felice, ampio terrazzo inserito all'interno di un vasto comprensorio collinare coltivato a grano, degradante verso la valle del Basentello. Al quadro già delineato dalle ricognizioni territoriali dirette dal prof. A. Small, si sono aggiunti dati rilevanti che consentono di evidenziare una continuità di frequentazione della piana dall'età del ferro al IV sec. a.C., insieme alla rarefazione delle testimonianze a partire dal III sec. a.C., conformemente a quanto documentato per Botromagno come conseguenza del sacco di Silvium nel 306 a.C."" -
Un registro di beni confiscati. P.Pher. (P.Vindob. inv. G 257+24568+29781)
Rivisitazione di un importante documento papiraceo di fine II-inizi III sec. d.C., di cui si ridefiniscono natura e finalità (registro di beni fondiari e immobiliari del fisco, disponibili per la locazione). Osservazioni sul rapporto tra locazione quinquennale e oktadrachmia e sulla durata delle locazioni fiscali. -
L' archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV). Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 27-29 marzo 2014). Con DVD
Il volume costituisce l'edizione degli Atti del Convegno Internazionale di Studi L'archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), svoltosi dal 27 al 29 marzo 2014 a Palazzo Massimo alle Terme e all'École française de Rome, che ha fissato l'attenzione, per la prima volta in modo esaustivo e sistematico, sull'Urbe come centro di una ricca rete produttiva entro l'ampia diacronia dai secoli finali della Tarda Antichità a tutto il Medioevo. -
Popolazione e risorse nell'Italia del nord dalla romanizzazione ai longobardi
La controversia sulle dimensioni della popolazione dell'Italia romana e sulla sua dinamica dal terzo secolo a.C. sino alla dissoluzione dell'impero mediterraneo di Roma nel quinto d.C. non accenna ad esaurirsi, né è prevedibile a breve il suo superamento con l'affermarsi di una posizione condivisa. I contributi raccolti in questo volume affrontano, dal particolare angolo visuale del rapporto tra popolamento, sfruttamento delle risorse e urbanizzazione, la vicenda di una regione che appare del tutto sui generis rispetto al resto della penisola proprio in virtù di questo rapporto. Alcuni di questi contributi ripercorrono la storia dell'Italia settentrionale nella sua globalità, mentre altri analizzano in questa chiave le realtà insediative e i fenomeni di mobilità; altri ancora esaminano alcuni ambiti territoriali specifici e altri illustrano l'apporto che è derivato - o che può ancora derivare - a una migliore comprensione del nesso tra popolazione, risorse e urbanizzazione, dall'adozione di tecniche e di metodologie di indagine sempre più sofisticate. -
La villa romana di Cottanello. Ricerche 2010-2016
Il volume propone una sintesi dei dati acquisiti grazie alle indagini archeologiche intraprese presso la villa romana di Cottanello nel 2010 dalla Sapienza Università di Roma e dal 2013 proseguire dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del CNR in collaborazione con l'Università stessa, in una prospettiva più ampia. Lo studio della villa di Cottanello e del suo territorio è stato affrontato, infatti, anche attraverso indagini scientifiche (rilievi topografici, prospezioni geofisiche, studio della geologia del territorio, motivato dalla presenza di importanti cave connesse con la villa) e analisi archeometriche dei reperti di scavo. Grazie al convergere delle diverse competenze disciplinari degli autori del volume (ricercatori dell'ISMA e degli Istituti ICVBC, ITABC, ISM e IGAG del CNR, della Sapienza Università di Roma e delle Università Suor Orsola Benincasa e Federico II di Napoli, oltre ad alcuni studiosi indipendenti) è stato dunque possibile ricavare una nuova immagine della villa che arricchisce quella già delineata negli studi precedenti in un'ottica multidisciplinare, basata su una stretta interconnessione tra ricerca, didattica e valorizzazione. -
Amici di penna. Dall'epistolario di Sidonio Apollinare
Una raccolta delle lettere inviate dall'autore Sidonio Apollinare (V secolo d.C.) agli amici ""... che condividevano con lui e la sua famiglia tutto quel mondo di certezze, di cultura e di architettura politica e sociale ereditato dalla romanità classica""""."" -
Antiche città e paesaggi d'Albania. Un secolo di ricerche archeologiche italo-albanesi. Ediz. italiana, albanese, inglese, tedesca e francese
Il volume documenta una Mostra dedicata all'archeologia dell'Albania e alla storia dei rapporti tra archeologi italiani e territorio albanese. Tre sono le sezioni di questo racconto: nella prima parte viene affrontata la storia degli archeologi italiani in Albania tra la fine dell'Ottocento e la seconda guerra mondiale. La seconda è dedicata alle nuove Missioni archeologiche che, a partire dal 2000, hanno ripreso a effettuare scavi e ricerche sul suolo albanese (Università di Bologna, Chieti, Macerata, Foggia, Bari e Ferrara). Nella terza ed ultima parte sono presentate le schede dei materiali esposti, dalle sculture rinvenute negli anni '20 del Novecento a Phoinike e Butrinto agli oggetti recuperati durante le ricerche più recenti. -
Ierofanie e luoghi di culto. Atti del IV convegno internazionale (Monte sant'Angelo, 21-23 aprile 2015)
Indagare la ierofania, quale manifestazione sensibile del sacro, presente in molti aspetti del vissuto religioso antico e moderno, acquista un significato ben preciso che coinvolge e interessa il rapporto, talvolta ambiguo e inspiegabile, che questa nostra epoca ha con il sacro e con il divino nelle sue varie forme. Indagare la ierofania, fenomeno peraltro ricco di sfaccettature ancora da studiare, con particolare attenzione alle forme e ai luoghi, anche non fisici, nei quali si verifica, significa indagare anche questo nostro presente e il suo rapporto con il divino. Leggendo i contributi nel volume si potrà constatare quanto nel tempo sia maturato questo rapporto e non in una direzione univoca.