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Conversazioni in riva al Mincio. Racconti dalla Vallazza
Un viaggio nel tempo alla scoperta della comunità di Pietole, l'antica Andes, che da sempre vive grazie alle risorse e alle ricchezze offerte dall'area del Parco del Mincio denominata Vallazza. Le interviste raccolte da Giovanni Vigna tramandano la memoria delle tradizioni legate al fiume, di pescatori e cacciatori che abitavano le terre bucoliche in cui è nato il poeta Virgilio. I racconti delle persone che sessant'anni fa frequentavano la Valle costituiscono un patrimonio di esperienze, testimonianze e saggezza popolare. Tutto ruotava infatti intorno alla Valle: c'era abbondanza di pesce e selvaggina, erbe palustri, legna e argilla destinata alla ceramica. Era un microcosmo regolato da leggi non scritte che imponevano il rispetto reciproco e garantivano la sopravvivenza a chi viveva e lavorava al suo interno. Racconti, ricordi e aneddoti fanno emergere il tratto umano, il coraggio e la dignità dei protagonisti di una piccola epopea locale, che ha tuttavia segnato la storia mantovana del secolo scorso. -
Uno ad uno. Una storia complicata
Un anziano professore, colto e gentile. Un uomo più giovane, vivace e molto curioso. Il viaggio in treno è la loro occasione per fare amicizia e per scoprire sorprendenti affinità. La chiacchierata è intensa ed emotivamente carica, i ricordi si concentrano su alcuni particolari di una vita difficile, segnata dalla guerra e dalla follia antisemita, e la comune passione per antichi testi catalizza riflessioni sempre attuali. Il professor Leo Avigdor e il suo nuovo amico viaggiano in perfetta sintonia, tanto da improvvisare una sosta inattesa che imporrà una svolta al racconto: due misteriosi personaggi si affacceranno presto sulla strada dei protagonisti, tingendo di giallo questa giornata e rovesciando il punto di vista della storia. Mauro Guido si destreggia in un gioco accattivante tra fantasia e verità e dimostra di saper muovere i personaggi lungo la sottile linea che divide il reale dall'immaginario. L'abilità narrativa è sorretta dalla padronanza storica che ci riporta alle origini dell'antisemitismo e al ruolo della Brigata Ebraica nel secondo conflitto mondiale. -
Matti beati
Torna in libreria l'opera più celebre di Giovanni Piubello, «il libraio sulla via», lo scrittore di strada che per decenni ha animato la vita culturale mantovana dalla sua bancarella sotto i portici del centro. ""Matti beati"""" è il racconto dell'infanzia rustica, povera e allegra del piccolo Giovanni sulle strade polverose della natìa Villanova, tra marachelle, osterie, politica e la solita, maledetta miseria. Un racconto di formazione ma tutt'altro che ingenuo descrive con gli occhi dell'infanzia un'Italia profondamente rurale, in cui la comunità paesana aveva un ruolo fondamentale e i ritmi della natura scandivano le giornate. Pubblicato per la prima volta nel 1967 e vincitore del premio Duomo, il romanzo è «un fresco e poetico quadro della vita di provincia» come recitava la pubblicità apparsa all'epoca su giornali e riviste: certamente il punto più alto e maturo della produzione letteraria di uno scrittore indimenticato."" -
Cronaca di Mantova. Memoriale di Andrea da Schivenoglia (1445-1481)
Rodolfo Signorini cura l'edizione del ""Memoriale"""", meglio conosciuto come """"Cronaca di Mantova"""", di Andrea da Schivenoglia (1410-1485): il manoscritto, conservato nella Biblioteca Teresiana, è una delle testimonianze più preziose sulla storia patria mantovana. Il codice, le cui date estreme sono 1445 e 1506 (ma la parte scritta con certezza da Andrea giunge al 1481) fornisce un resoconto dettagliato delle vicende mantovane di quegli anni, dominati dai fasti della dinastia gonzaghesca, in cui l'autore dimostra una sorprendente conoscenza della realtà locale, della toponomastica in uso e delle famiglie più in vista della città, descritte attraverso i loro componenti con le relative attività e proprietà. L'edizione, curata da Signorini in due volumi, comprende la trascrizione del manoscritto e note al testo: davvero un'opera nell'opera, che racconta nel dettaglio la natura, la genesi e le vicende dei tanti fatti di cronaca e di storia del quattrocentesco stato gonzaghesco."" -
La prevenzione dimezzata. Una testimonianza per difendere e migliorare il Servizio Sanitario Nazionale
In Italia la prevenzione e la sanità pubblica sono in crisi. In relazione all'andamento epidemiologico delle malattie di maggior rilevanza sociale e dell'invecchiamento della popolazione, la prevenzione è di fondamentale importanza. Eppure, incredibile a dirsi, da molti anni si ""risparmia"""" solamente sulla spesa per la prevenzione collettiva e la sanità pubblica, compromettendo il diritto costituzionale alla tutela della salute per milioni di persone. Ne consegue che ci sono troppi morti per tumori, per malattie cardiovascolari e per infortuni sul lavoro; persistono disuguaglianze inaccettabili, persino nella copertura degli screening di diagnosi precoce dei tumori della mammella, del colon retto e del collo dell'utero tra le Regioni italiane del Nord, del Sud e delle Isole. Vittorio Carreri esorta pertanto le istituzioni, le forze sociali, il mondo della sanità e i cittadini ad impegnarsi per invertire la tendenza pericolosa in atto e ad aprire finalmente una stagione riformatrice. Lo fa incrociando i ricordi di una lunga vita professionale nelle istituzioni e un impegno di oltre 50 anni, con compiti di responsabilità nella Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva, Sanità Pubblica (SItI), la più importante nel campo della prevenzione. Essa deve tornare a essere un essenziale riferimento tecnico, scientifico e organizzativo per l'Italia e un decisivo sostegno nella difesa e nel miglioramento del SSN. La voce di Carreri è forte e chiara. Il messaggio che lancia non può essere affatto ignorato: non ci può essere futuro per la """"sicurezza sociale"""" nel nostro Paese senza una reale ed efficace prevenzione e sanità pubblica."" -
Nemesis
Mantova, primi decenni del Seicento. Forse il momento di maggior splendore del dominio gonzaghesco, uno Stato piccolo e ricchissimo con una capitale ingioiellata, sazia e sprezzante. Una voce misteriosa ci porta alla prima dell'Orfeo e alle feste di nozze del principe Francesco, figlio di Vincenzo I, eventi grandiosi in una cornice di assoluta magnificenza. Nascoste, tuttavia, nelle pieghe dello sfarzo e nei riflessi dell'oro si muovono le trame di un avverso destino che presto porteranno la città alla fine del suo splendore e la precipiteranno in un abisso dal quale non riuscirà più a riemergere. Potere e apparenza, diplomazia, forze oscure, politica, disegni imperscrutabili, crociate cavalleresche, Dei vendicativi, peste, bellezza, ferocia, poesia, distruzioni. Una voce inquietante. Mauro Guido trova una chiave accattivante per descrivere la caduta di una capitale, attraverso due precisi momenti che sembrano essere gli estremi di una parabola: la nemesis della Mantova gonzaghesca è un gioiello narrativo giocato sulla tensione che l'autore riesce a costruire su solide basi storiografiche. -
Le polpette di Sandrinella. Una fiaba per piccoli (e grandi) consumatori consapevoli
Sandrinella ha una formula segreta per le sue specialissime polpette... ma perché non funziona più?!? Sarà la sua nipotina a compiere un viaggio fatato, alla ricerca di quelle risposte che a volte non vorremmo scoprire. Una fiaba che attraversa il tempo e lo spazio, alla ricerca della nostra natura e di valori (e sapori) perduti. Per essere più consapevoli di chi vogliamo essere oggi e di cosa vogliamo trasmettere ai nostri figli. Perché ""la salute è custodita se è legata a quella di ogni altra vita""""... Età di lettura: da 5 anni."" -
Monte Casale. L'ultimo combattimento. Ponti sul Mincio, 30 aprile 1945
Il racconto dell'ultima battaglia combattuta sul suolo italiano, il 30 aprile 1945, quando sul Monte Casale - nei pressi di Ponti sul Mincio - viene stanata una colonna di SS, soldati tedeschi e italiani della Rsi rifugiatisi sulla sommità della collina, in ripiegamento dalla linea del Po e diretta verso nord. Scovati da un gruppo di partigiani locali, a cui presto si aggiunge il supporto degli Arditi e di alcuni soldati americani, i nazifascisti vengono costretti alla resa dopo uno scontro durato molte ore, al termine del quale si contano numerose vittime anche tra civili e patrioti. Costruito come un documentario, il libro riporta tutti i passaggi di quanto accadde quel giorno; una verità resa ancor più evidente dalle interviste a protagonisti e testimoni riportate nel volume. Lo studio di Benfatti non si limita però alla battaglia ma ricostruisce tutta la vicenda, a partire dai movimenti di quella Colonna della morte - così venne ribattezzata - che nella sua ritirata lungo le campagne mantovane lasciò una lunga scia di sangue e disperazione. Una storia che ancora oggi aiuta a comprendere il clima concitato e pericoloso vissuto nei giorni della Liberazione. -
Genitivi. Dall'Arca di Noè alla Z di Zorro. Piccola raccolta semiseria
Non inganni il titolo del libro: è vero, il genitivo è un aspetto grammaticale, un'eredità del latino presente anche in molte altre lingue, antiche e moderne, ma è anche una pietra fondante del nostro immaginario collettivo. È qui inteso come complemento di specificazione, formato per mezzo della preposizione ""di"""", e quindi usato per indicare riferimento, provenienza, appartenenza, possesso. Il suo utilizzo ha generato espressioni idiomatiche, modi di dire, archetipi entrati nel linguaggio comune, di cui gli autori propongono una selezione suddivisa per aree tematiche. Sfogliando i tanti genitivi presenti nel nostro lessico quotidiano scopriamo che ognuno di essi ha una storia da raccontare: conosciamo così la vicenda di Damocle e della sua spada, di Giotto e il disegno di una """"O"""", di Pulcinella e del suo segreto, solo per citarne alcuni molto noti. La precisione degli autori è scientifica, tuttavia il racconto riesce a essere didattico, divertente e addirittura poetico, con una serie di filastrocche d'accompagnamento che trasportano il lettore in una dimensione atemporale e letteraria."" -
Una vita una sfida. Un uomo cieco affronta il buio. Un percorso di fede, forza e speranza
Emanuele Gualerzi perde la vista all'età di cinque anni, in seguito a una grave malattia che mette a rischio la sua stessa vita. All'improvviso si ritrova quindi catapultato in un buio che non comprende, diviso tra i ricordi ancora nitidi della sua infanzia spensierata e una nuova terribile realtà; un nuovo mondo in cui talvolta risulta quasi impossibile farsi comprendere dagli altri, mentre è facile sentirsi soli. A volte la disperazione sembra avere la meglio, eppure Emanuele mostra di avere dentro di sé una grande forza che lo sostiene: la fede in Dio e in sé stesso, nelle sue capacità, nella convinzione tanto semplice quanto efficace per cui non ci si può arrendere di fronte a un obiettivo se non si ha fatto nemmeno un tentativo. Solo così si spiega uno strabiliante percorso nella via del karate, che nel libro viene raccontato con una palpabile emozione. La forza d'animo, la determinazione che diventa cocciutaggine nell'inseguire una mèta, questa è la benzina di Emanuele. -
Ugo Sacchi. Ebanista e intagliatore tra Moglia e Firenze (1891-1963). Le opere dell'Artista e le vicende di una antica stirpe mantovana: i Sacchi della Moglia. Ediz. illustrata
La vicenda personale di Ugo Sacchi (1891-1963), abilissimo intagliatore formatosi tra Bologna e Firenze nei primi decenni del Novecento, è la base per ricordare anche le vicende storiche di una famiglia mantovana, i Sacchi, dalle origini molto antiche. Il volume, curato da Margherita Sacchi, racconta la biografia oltre che la lunga attività artistica e artigianale di Ugo Sacchi, mentre gli interventi firmati da diversi autori mettono in luce le vicende storiche della stirpe, la mappatura delle corti agricole possedute nei secoli, il tessuto socio-economico e il contesto rurale in cui ha prosperato per secoli una grande famiglia di proprietari terrieri. Il libro è illustrato da un ricco apparato di immagini storiche e da un inserto fotografico contenente la catalogazione delle straordinarie opere di Ugo Sacchi. Contributi di Margherita Sacchi, Elisabetta Barbolini Ferrari, Eugenio Camerlenghi, Carlo Parmigiani, Carlo Prandi, Leonardo Sacchi, Rodolfo Signorini, Gilberto Zacchè. -
Dove sono tutti? 32 testimonianze. Un diario collettivo della quarantena
La quarantena - o lockdown - imposta dall'emergenza Covid-19 è stata un imprevisto mondiale, uno shock a cui eravamo completamente impreparati: un'esperienza comune eppure estremamente individuale, talvolta solitaria, che ci ha costretti ad un rapido adattamento in una nuova realtà. In questo diario collettivo, nato per iniziativa di Massimiliano Boschini, troviamo 32 testimonianze di quei giorni distopici: gli autori, diversi per età, vissuto e formazione, raccontano l'isolamento quotidiano, le nuove paure da affrontare e le speranze cui aggrapparsi. O semplicemente delle storie. Ogni autore scrive e racconta con il proprio registro narrativo e chiamando in causa, di volta in volta, il testimone successivo. In questo modo si è voluto creare un contagio virtuoso, una catena di mani, aperte e vuote ma finalmente pronte a stringersi. -
Il gallone. Cocktail book. Ricette creative, tecniche, idee e manuale di abbinamento cibo-cocktail
La preparazione corretta di un cocktail richiede una conoscenza quasi scientifica degli ingredienti, della loro miscela, del risultato che si vuole ottenere. Non solo: ci vuole una buona dose di gusto, preparazione e cultura gastronomica per riuscire ad abbinare nel modo giusto un cocktail ad un cibo o ad un piatto. Mirko Salvagno, barman professionista e pluripremiato, propone il suo approccio creativo alla preparazione del drink; sono 140 quelli proposti, in parte con un abbinamento gastronomico studiato per ottenere un perfetto matrimonio di sapori: dai cocktail più antichi ai classici della movida fino a quelli originali, talvolta creati per eventi particolari o per celebrare personaggi storici come Tazio Nuvolari. Il Gallone cocktail book non si limita però a elencare ricette e procedimenti, ma è una vera e propria guida alla conoscenza di ciò che si miscela, dagli strumenti di lavoro necessari fino allo studio degli ingredienti e alle tecniche da utilizzare. Un libro molto utile per i professionisti ma decisamente gustoso e accessibile anche agli appassionati, ai ricercatori del gusto e a tutti coloro che vogliano avvicinarsi a un mondo estremamente affascinante. -
C'era una volta... Sustinente nel Novecento
Sustinente, al pari di centri più estesi, possiede un grande numero di cartoline postali che ne ritraggono gli scorci principali e gli angoli più suggestivi. La splendida e inedita collezione di Stefano Mozzini racconta quasi cento anni di storia del tessuto urbano e sociale di Sustinente, con i grandi cambiamenti vissuti nel Novecento: la vecchia linea tramviaria, i nuovi edifici pubblici, la modernità e il boom; ma troviamo anche la bellezza profonda e selvaggia del Po, le radici nobili dei Cavriani di Sacchetta, la presenza aristocratica e maestosa di Villa Guerrieri Gonzaga. La sequenza di immagini è accompagnata da brevi racconti didascalici, appunti storici che descrivono e raccontano un paese che non c'è più. -
La croce specchio dell'anima. La «via crucis» della Cattedrale di Mantova
Gli artisti, nel mistero cristiano, hanno sempre trovato terreno fertile e forte ispirazione per poter esprimere i sentimenti di compassione, amore e gratitudine che segnano la fede. La Via Crucis è certamente una sfida con cui misurarsi: quella conservata nel Duomo di Mantova è stata realizzata dallo scultore Andrea Jori, che in quest'opera riassume idealmente una lunga carriera di artista riconosciuto in cui esprime la propria visione del divino, la ricerca del significato più profondo della sofferenza di Cristo. In questa conversazione con il giornalista Angelo Rossi si toccano punti di vista diversi; sullo sfondo resta il rapporto tra arte e fede, come questi due mondi abbiano spesso camminato insieme e usato lo stesso linguaggio: le tappe della via crucis di Jori diventano scene di grande intensità, rappresentazioni simboliche che prendono vita con la terracotta e in cui è evidente l'interpretazione dell'artista, la sua ricerca ancora irrisolta del mistero di Cristo. -
Mantova N.I.M.B.Y. Il caso cartiera e le patologie delle istituzioni
L'acronimo NIMBY (Not In My Back Yard, non nel mio cortile) viene utilizzato ormai da molto tempo per indicare l'atteggiamento di quella parte del mondo ambientalista per cui il problema locale delle emissioni industriali parrebbe risolvibile solo spostandolo altrove, «in casa d'altri» appunto. Una situazione che risulta molto evidente anche nel recente (e attuale) caso della cartiera di Mantova, da anni sotto la lente di una intricata vicenda mediatico-legale che sembra non avere fine. Il volume di Giancarlo Leoni, con dati ed argomentazioni, intende dimostrare come questa strategia sia fallimentare per il territorio e non faccia che aumentare proprio quei danni che si vorrebbero evitare, non solo ambientali ma anche sanitari e sociali. Un dato di fatto sostenuto ormai anche dal mondo scientifico ma che viene sistematicamente ignorato dalla politica, vittima di una cronica incapacità decisionale e ostaggio di opportunismi elettorali. Dopo aver tracciato sinteticamente la storia dei primi 90 anni della Cartiera Burgo, sorta sulle rive dei laghi di Mantova, il volume ne racconta le vicende più recenti: la nuova produzione che, dagli anni novanta, si basa sul riciclo della carta con il termovalorizzatore avviato nel 2001; poi la crisi del 2012 e i licenziamenti, fino alla graduale chiusura e all'acquisizione da parte di Pro-Gest: a quel punto si innesca un lungo scontro tra comitati, istituzioni e impresa che si conclude nel 2020 con la rinuncia al termovalorizzatore e con il conseguente trasferimento dei rifiuti presso l'impianto di Brescia. Nel cortile di qualcun altro, per l'appunto. Nella descrizione dello scontro tecnico-amministrativo si sottolineano le molte «patologie» emergenti delle Istituzioni, tipiche della burocrazia italiana, per le quali si ipotizzano possibili rimedi. -
Confraternite di Ostiglia. Dalla fine del XV all'inizio del XX secolo
"Confraternite di Ostiglia"""" è il libro postumo di Renata Bacchiega Ghirardi e Jenner Negri, storici mantovani che hanno studiato e ricostruito la presenza delle confraternite religiose nella città di Cornelio. Un lavoro di ricerca certamente non semplice, dato che molte di quelle testimonianze sono oggi scomparse e rintracciabili solamente negli archivi, o attraverso gli scritti di storici locali. Sono almeno otto le confraternite rintracciate da Bacchiega e Negri, che hanno dedicato gran parte dei loro studi alla realtà ostigliese; si tratta di nomi ormai scomparsi di ordini sacri, che tuttavia ritroviamo spesso nel mantovano e che vengono qui raccontati anche attraverso la riproduzione di scritti, documenti e disegni. Un'altra evidenza dell'importanza che Ostiglia ha rivestito nell'antichità: certamente un punto di riferimento, anche spirituale, per il territorio circostante." -
Biancorosso dentro. Non sei tu a scegliere la tua squadra, è lei a scegliere te
Cosa muove il tifoso di una squadra di provincia, per definizione poco avvezza ai trionfi e più spesso alle prese con sconfitte e improperi? Amore per il pallone, passione, entusiasmo giovanile, certo; ma c'è qualcosa di più: la città, una tradizione familiare, un padre o uno zio che per la prima volta ti portano allo stadio per partecipare a uno straordinario rito collettivo. E poi gli amici che soffrono insieme a te, con una perseveranza che a occhi profani può sembrare masochismo. E forse lo è davvero. Eppure quella magia è capace di regalare emozioni indescrivibili: sono quelle che trasmette Alberto Sogliani, giornalista sportivo che in questo diario racconta la sua storia di tifoso. Una vicenda personale e intima eppure così simile a quella di tanti di noi, innamorati di una maglia che ti strega al primo sguardo. -
Illuso con le ali. Diario di un viaggio intorno alla religione
L'illusione ha in sé qualcosa di magico e di misterioso: è come il concretizzarsi di un sogno che tuttavia non è reale. L'uomo finisce quindi per credere alle illusioni, per consentire al proprio 'io' di vivere in una condizione di agio. Per star bene con se stessi. Nel pamphlet Illuso con le ali (Sometti, 2020) Giuliano Guastalla riflette sulla storia del complesso e irrisolto rapporto tra l'uomo e il trascendente, ciò che molte culture chiamano Dio. L'individuo, dagli albori della sua esistenza, ha infatti sempre cercato di immaginare un essere, una dimensione superiore a cui affidare le redini del proprio destino. Ma cosa significa tutto questo, oggi, per un uomo contemporaneo? L'autore propone un'analisi personale e introspettiva, sincera ma rigorosa, poggiando le proprie riflessioni su una accurata ricerca storica; ripercorrendo gli studi degli antropologi sappiamo ad esempio che, a differenza delle religioni rivelate, le genti preistoriche non concepivano la creazione come un fenomeno nato dal nulla. Molti popoli primitivi sapevano che qualcosa fosse sempre esistito e che l'universo corrente fosse nato dal raggiunto ""ordine"""", spinto dalla precedente situazione di """"caos"""". Questo antico pensiero, chiave della spiritualità ancestrale, potrebbe essersi replicato fino ad oggi come una radice sotterranea per spuntare qua e là, quando meno te lo aspetti? Questa è la domanda che Guastalla pone a se stesso, e a i lettori di questo lavoro. Prefazione Peter Assmann."" -
Ricordi. Occhi della memoria radici della vita
Ricordi e nostalgie, passioni d'amore e giochi d'infanzia, financo passione civile. Adriano Bellei arricchisce la sua già ragguardevole produzione di poesia vernacolare con una raccolta di componimenti raccolti negli ultimi anni. Il dialetto di Bellei è quello roverbellese, più precisamente della natìa Canedole, una lingua di risaia che si innerva sul confine mantovano-veronese che risente quindi un'evidente influenza veneta. E proprio dalla terra nascono le suggestioni su cui poggiano le poesie di Bellei. I ricordi dell'infanzia a Corte Canedole, la spensieratezza del fanciullo che ha poi ritrovato nei suoi alunni delle scuole elementari; l'amata Elsa compagna di una vita; la fede cristiana, non sbandierata ma conservata in uno scrigno che raramente viene aperto; la testimonianza di un uomo che racconta i colori di un tramonto. Il volume è illustrato da acquerelli dell'artista Lucia Frappa.