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Epistolario
Claire Clairmont, sorellastra di Mary Shelley l'autrice di Frankenstein, cognata del grande poeta romantico Percy Bysshe Shelley e amante dell'altrettanto celebre poeta Lord Byron, non è stata né una romanziera né una poetessa. Dalla letteratura romantica inglese Claire Clairmont è ricordata solo come una componente del ""Circolo Shelley"""". Istitutrice annoiata, cosmopolita, poliglotta e indipendente, lascia alla posterità un breve racconto, """"Il Polacco"""" (che fu attribuito in un primo momento a Mary Shelley) oltre ai suoi diari e alle sue lettere. Questi ultimi, pubblicati per la prima volta in Inghilterra rispettivamente nel 1968 e 1995, non sono assimilabili alle immortali poesie del cognato o ai romanzi della sorellastra ma possono considerarsi ugualmente come esempi di vera letteratura e sono stati ritenuti indispensabili dagli studiosi per una visione più completa della vita e della poetica shelleyana e del periodo romantico. La vita quotidiana appare qui narrata con stile unico da una donna che, come lei stessa ebbe a dire, espiò non solo le proprie colpe ma anche le proprie virtù."" -
La regina Mab
Percy Bysshe Shelley, oggi celebre soprattutto per le odi e i lunghi poemi composti nella troppo breve maturità della sua vita, negli anni fra il 1811 e il 1814 era noto nel Regno Unito come un rivoluzionario inarrestabile. Espulso da Oxford e ripudiato per le sue dichiarazioni atee, uno Shelley non ancora ventenne intraprese un vagabondaggio per l'Irlanda e il Galles, dove fu testimone dello sconcertante dislivello sociale. Questo bastò ad infiammare il suo animo, spingendolo a comporre il primo dei suoi poemi, ""La regina Mab"""". La regina delle fate di shakespeariana memoria compare sulla Terra per prendere con sé lo spirito di una fanciulla addormentata, Ianthe, al fine di mostrarle le tre epoche dell'umanità: il passato, il presente e il futuro. Le epoche passate e presenti traboccano di follia, sconvolte dagli istinti brutali e dalle guerre fratricide reiterate dall'uomo, oltre che dall'opportunismo spietato dei governanti e dalla cecità religiosa."" -
L'alba di Arcadia
Un piccolo genio di quindici anni è malato di tumore al cervello in fase terminale. Uno scienziato asiatico cambia continuamente domicilio e cerca di trovare risposta ai propri demoni interiori, consultando le pagine del Libro dei mutamenti. Una donna ridotta in stato catatonico stringe a sé la foto di una bambina. Che relazione c'è tra un college internazionale d'élite per giovanissimi talenti e una potente multinazionale farmaceutica? E chi sta dietro al ""Progetto Arcadia"""", che si propone di far continuare a vivere in un mondo virtuale la coscienza di persone morte? Giuseppe D'Ambra, un mite bibliotecario di mezza età, rimane suo malgrado invischiato negli ingranaggi di un oscuro disegno, che si rivelerà sempre più sconcertante e imprevedibile. Un susseguirsi di colpi di scena lo porterà verso un inevitabile scontro con la struttura che manovra il """"Progetto Arcadia"""". Tradito anche dagli affetti più cari e sempre più solo, D'Ambra sarà costretto ad affrontare un'organizzazione dalla potenza inimmaginabile, in grado di condizionare forse le stesse menti delle persone."" -
Itinerari nel pensiero di tradizione. L'origine e il sempre possibile
"L'intento fondamentale che muove le pagine di questo libro è ambizioso, si tratta del tentativo di suggerire delle risposte forti, sia sotto il profilo teorico che politico, a quanti, per scelta intellettuale e/o retaggio spirituale ed esistenziale, si pongano in posizione critica rispetto allo stato attuale delle cose e al naufragio della modernità. Nei cinque saggi che compongono la raccolta, l'autore si confronta con il pensiero di Heinrich, Heidegger, Colli, Evola e Berto Ricci. Intellettuali diversi tra loro, ma accomunati, in particolare i primi quattro, dall'aver esperito la tradizione in termini dinamici attraverso la concezione sferica della temporalità. In questa prospettiva la tradizione, in quanto origine, non è semplicemente posta alle nostre spalle. Essa non è l'inizio, il passato, ma qualcosa che continua a vigere, ad essere presente, testimoniata nella storia. I diversi plessi teorici del testo sono attraversati da un ripensamento attivo delle tesi di Julius Evola, vero deus ex machina che, con la sua filosofia, anima dall'interno i cinque scritti e dà loro, oltre che organicità, soluzione teorica""""." -
Museologia e tradizione
Museologia e tradizione, due termini complessi, considerati, specialmente il secondo, quasi ""ostili"""" da una società massificata e restia alle definizioni come quella in cui viviamo. L'autore, attraverso i contributi apparsi negli anni nella sua rubrica tematica sulle pagine de """"il Borghese"""", ci mostra invece come non possa esistere una vera conoscenza museale, se privata della comprensione della tradizione universale dell'essere umano. Articolo dopo articolo, Rosati affronta la modernità, criticandone le ipocrisie e, cosa ancor più grave, la mancanza di vero afflato per la cultura. Un testo che ci fa scoprire tanti tesori nascosti del panorama museale italiano, il quale non ha rivali al mondo, ma che è purtroppo assolutamente negletto, spesso a causa della cecità degli addetti ai lavori."" -
Con l'animo che vince ogni battaglia. Antologia dei mondiali di calcio del 1934
Il racconto in chiave epica, enfatica, nazionalista e ideologizzata del Campionato mondiale di calcio del 1934 attraverso una selezionata antologia di articoli coevi tratti da quotidiani, riviste e pubblicazioni dell'universo editoriale del regime, in un gioco di rimandi allusivi tra gesta sportive e imprese politiche, primati calcistici e sfide diplomatiche che restituiscono adeguatamente il clima di mobilitazione degli anni trenta e le connessioni tra propaganda, investimento ideologico sullo sport e obiettivi politici del Fascismo. -
La presecuzione dei «lefebvriani» ovvero l'illegale soppressione della fraternità sacerdotale san Pio X
Nel maggio del 1975 la Fraternità Sacerdotale S. Pio X - congregazione di vita in comune senza voti (pubblici) fondata cinque anni prima secondo tutti i crismi del diritto canonico da mons. Marcel Lefebvre ad Écône in Svizzera, nel Vallese - fu soppressa dall'Ordinario locale unitamente al Seminario che ne costituiva la sua stessa ragion d'essere. Secondo il diritto, solo al Papa spettava il potere di dissolvere una congregazione regolarmente istituita. O al vescovo diocesano, ma solo come esecutore dichiarato e dimostrato della volontà del Papa di sopprimere l'ente. Tale volontà doveva risultare da una pontificia ""approvazione in forma specifica"""" della procedura di soppressione. Ma la prova di tale indispensabile """"approvazione"""" non è mai stata fornita. Si è trattato di un caso da manuale di abuso di potere, abuso che il presente saggio espone in dettaglio in tre capitoli, con un'analisi della documentazione esistente, dalla quale risultano inequivocabilmente le numerose e gravi irregolarità che viziarono l'intera procedura."" -
Il mito della sociologia. Intervista a Franco Ferrarotti
Le vite di alcuni uomini meritano di essere raccontate e per la loro valenza archetipica meritano l'appellativo di mitiche, mito, dal greco mythos, vuol dire storia, la storia della vita di un uomo raccontata, rivissuta, tramandata ma che a differenza delle altre vite diventa un vero modello, quasi un archetipo, per tutte le altre. Sicuramente l'esistenza di Franco Ferrarotti è stata a suo modo mitica, per quello che il professore emerito di sociologia, vero fondatore delle scienze sociali in Italia, ha saputo creare. Pertanto ""Il mito della sociologia"""" vuole essere il racconto dell'antefatto, ovvero di come le scienze sociali siano entrate nella vita comune di questo paese, ma anche un'attenta analisi riguardo la condizione umana nella società attuale, della tecnica e dei social network radicalmente diffusi, a partire dal pensiero stesso di Ferrarotti ma anche da una rilettura di alcuni modelli di sviluppo che hanno saputo mostrare una via di armonia politico-sociale come quella di Adriano Olivetti."" -
I giorni del quinto sole
Un gatto misterioso scovato in Egitto, un archeologo fantasioso, un'affascinante e coraggiosa animalista, un astrofisico geniale, una eccentrica egittologa detective in pensione, una mappa stellare, un delitto impossibile, una scoperta rivoluzionaria... Questo e altro in una storia avvincente e brillante dove magia, amore e mistero si intrecciano con le agghiaccianti rivelazioni Precolombiane e le ultime sensazionali scoperte di astrofisica e di paleoarcheologia. Un viaggio che ci conduce tra Bologna, Deir el-Bahari in Egitto, l'osservatorio astronomico di Arecibo e il regno del re Maya Pacal, dove troveranno risposta le domande che l'Umanità si pone dalla notte dei tempi: l'esistenza di Dio e il senso della nostra presenza nel Cosmo, con la scoperta che non siamo soli nell'Universo. -
I confini della letteratura. Filosofia e scienza nell'opera letteraria. Da Dante a Leopardi
Il sistema educativo e culturale del nostro Paese è stato caratterizzato e lo è tuttora dalla barriera artificiale sollevata tra cultura umanistica e cultura scientifica. Lo strutturalismo ha cercato di superare questa barriera pretendendo di imprimere ""scientificità"""" alla metodologia critica, attraverso l'eliminazione delle componenti valutative di carattere """"ideologico"""", e, quindi, di realizzare, per tale via, l'""""oggettività"""" analitica. Sul fronte opposto, la critica definita genericamente """"sociologica"""" ha spesso circoscritto l'analisi delle opere letterarie al loro nesso con il contesto economico-sociale, stabilendo degli automatismi nel rapporto tra """"struttura"""" e """"sovrastruttura"""". Il problema va ben impostato. Non si tratta di dare """"scientificità"""" al metodo critico, perché la critica letteraria non è una scienza. L'attività critica deve investire la totalità dell'esperienza umana, inchiodandola nei suoi momenti decisivi: poetici, filosofici, sociali, politici e scientifici. La vera critica sociologica è, sulla scorta di De Sanctis e di Gramsci, """"critica integrale""""."" -
L'artificio contro la natura nel mondo di Baudelaire
Il presente saggio di Francesco Orlando, riproposto in forma autonoma, è un contributo per comprendere il poeta delle ""Fleurs du Mal"""". Secondo il critico è la psicoanalisi a fornire gli strumenti per interpretare e comporre il sistema di """"costanti"""" in cui è scomposto il testo, sistema che viene messo in rapporto con la realtà storica successiva al 1848. La sfida del critico consiste nel pensare che alcuni elementi ricorrenti contengano il senso del tutto. Il saggio, diviso in sezioni, affronta alcune costanti quali il satanismo, il culto della luce occidua, il """"vegetale irregolare"""", il maquillage e l'esotismo. L'autore muove dall'opposizione fra artificio e natura che viene ricondotta a un dato d'ordine biografico: il """"trauma infantile"""" del poeta letto in polemica con Sartre. Scritte nella seconda metà degli anni Sessanta, queste penetranti pagine su Baudelaire costituiscono anche un significativo esperimento di metodo. Nel momento in cui in Italia il crocianesimo è al tramonto e lo strutturalismo alle porte, Orlando cerca una propria via personale, gettando le basi della sua futura teoria della letteratura."" -
La libertà religiosa tra Stato e Chiesa. Atti del convegno (Santa Giustina, Belluno, 16 maggio 2013)
Introduzione di Michelangelo De Donà - Prefazione di Giuseppe Dal Ferro Agostino Marchetto: la libertà religiosa a partire dal Concilio Vaticano II Lettera di Papa Francesco a mons. Agostino Marchetto - Daniele Trabucco: Libertà religiosa e pluralismo nella costituzione italiana - Postfazione di Massimo Introvigne - Appendici: La dichiarazione Dignitatis humanae; Articoli estratti dalla Costituzione della Repubblica Italiana vigente. -
Le voci mute. Nove storie veneziane
Nove i protagonisti di questi racconti ambientati nella Venezia del XVI secolo. Una cortigiana honorata che vive di stracci e di poesia sulla spiaggia del Lido, mentre dilaga la peste; un vescovo che, venuto da Roma per raccogliere consensi dal clero veneziano, trova invece l'amore e il delitto; un innocente imprigionato per un equivoco che affonda le sue radici nell'isola di Veglia e nelle scorrerie dei pirati uscocchi; un magistrato che, investigando su una denuncia anonima, scopre la peggiore verità su se stesso; un giovanotto vanesio che, senza volerlo, mette in rivolta un'intera città; una nobildonna che dal convento implora giustizia per la sua unica amica, bollata come strega e meretrice; un giovane poeta, vittima dell'ira dei potenti per avere amato la donna sbagliata; un prete caduto in una trappola mortale, ideata per mandare a compimento un'antica vendetta; un ragazzo ingenuo, cresciuto a pane e fiabe, che si crede il re dei ciarlatani e invece è di un candore disarmante. -
Le serate di San Pietroburgo, oggi
Questo libro è il frutto del lavoro dei primi cinque anni di vita del Centro culturale delle ""Serate di San Pietroburgo"""", costituito a Roma nel settembre 2010, da professionisti e rappresentanti delle più svariate realtà associative, culturali e politiche, accomunati dall'amore per la comunità e per il ricco patrimonio della tradizione politica, religiosa e filosofica occidentale. I 42 contributi raccolti, già pubblicati con alcune varianti in altrettante uscite di Serate di San Pietroburgo. Rubrica di cultura e politica tradizionale (curata da Giuseppe Brienza e Omar Ebrahime) del periodico """"Il Corriere del sud"""", sintetizzano le presentazioni che il Centro culturale ha organizzato a Roma, e che i promotori hanno voluto intitolare alla maggiore opera di quello che considerano unanimemente un loro punto di riferimento, vale a dire il Conte savoiardo Joseph de Maistre (1753-1821)."" -
Gender diktat. Origini e conseguenze di una ideologia totalitaria
La cosiddetta ""teoria del gender"""" costituisce l'ideologia soggiacente alle iniziative politiche e giuridiche che si stanno sviluppando con sempre maggiore insistenza per ottenere la legalizzazione del matrimonio omosessuale e l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di omofobia. Questa ideologia, grazie a una costosa e capillare campagna di promozione mediatica, sta conquistando spazi pubblici sempre più ampi, arrivando a mettere in discussione concetti e valori che costituiscono le basi elementari di qualsiasi convivenza civile. L'analisi delle origini e delle conseguenze della teoria del gender è l'obiettivo del saggio di Rodolfo de Mattei, suddiviso in due parti: la prima è dedicata alle radici ideologiche, prossime e remote della teoria; la seconda è riservata alle sue ricadute pratiche, nella nostra quotidianità. Il quadro che ne emerge conferma l'esistenza di una """"dittatura del gender"""", il Gender Diktat, come lo definisce l'autore, che rappresenta una coerente espressione di quella dittatura del relativismo di cui ha spesso parlato Benedetto XVI. Questo libro rappresenta una sorta di """"manuale"""" per chi voglia conoscerla e combatterla."" -
Lituania Italia fra storia e diplomazia con i documenti diplomatici originali (1919-1939)
La scelta di scrivere un saggio sulle relazioni diplomatiche italo-lituane tra le due guerre è stata quasi obbligata e dettata dagli eventi, primo fra tutti la riapertura dopo cinquant'anni dei documenti segreti custoditi nell'archivio storico-diplomatico della Farnesina, il Ministero degli esteri italiano. In effetti ancora nei primi anni di questo XXI secolo mancavano le più riservate e affidabili informazioni sull'opera e sugli obiettivi, anche più reconditi, della diplomazia italiana del tempo nei confronti della neonata repubblica lituana dopo la Grande guerra. Anche oggi nei dibattiti parlamentari, nei rapporti con il Governo e con le autorità locali ad ogni livello è a volte opportuno ricondursi alla prima indipendenza del Paese, quella che vide - per intenderci - la luce dalle ceneri dell'autocrazia zarista e che si spense nelle grandi campagne di invasione nazista e sovietica della Seconda guerra mondiale, con maggiore certezza circa gli eventi e le loro ricadute in quella tormentata area. -
Per una carta del partito cattolico
La richiesta avanzata recentemente da più parti della fondazione di un partito cattolico nazionale, capace di raccogliere i voti dei numerosi cattolici stanchi oltre ogni dire dell'andazzo generale e traditi clamorosamente dall'attuale centro-destra berlusconiano e non, dovrebbe dar vita ad una discussione il più possibile aperta e globale ai fini dell'elaborazione di una ""Carta dei principi"""" di un partito politico veramente cattolico. Il presente saggio vuole solo approntare dei """"materiali"""" utili all'auspicata discussione. L'argomento è diviso in quattro sezioni. La prima riguarda il concetto di partito politico e i caratteri esteriori del partito cattolico. La seconda i principi etici e religiosi inderogabili. La terza, i principi civili. La quarta i principi politici in senso stretto, concernenti la forma di governo o Stato, l'idea di patria e di nazione in relazione alle presenti esigenze storiche."" -
Il regno di Sicilia dai Normanni agli Aragonesi
L'autore ha inteso mettere a frutto gli studi e le pazienti ricerche riguardanti la gloriosa e drammatica storia del regno di Sicilia, descrivendone in modo chiaro e puntuale le intricate vicende dalla sua fondazione da parte di Ruggero II, seguita alla conquista normanna dell'XI secolo, fino agli albori del Cinquecento. Nel XVI secolo infatti la contemporanea invasione della penisola da parte degli eserciti di Spagna e di Francia determina la fine dell'indipendenza del Regno e l'estinzione della dinastia aragonese napoletana. Il testo offre al lettore un quadro organico e per quanto possibile completo e chiaro della lunga vicenda storica del regno di Sicilia analizzata nelle sue luci e nelle sue ombre, dagli splendori di Ruggero II d'Altavilla, di Federico II di Svevia e di Alfonso V d'Aragona alle drammatiche lotte del potere regio contro il ceto baronale, costantemente in rivolta per difendere i privilegi e l'autonomia dei propri feudi dalle pretese centralistiche dei sovrani. -
Cento giorni di vertigine
Lasciare tutto per abbandonarsi alla vertigine del viaggio, bramato, sognato, inseguito da sempre. Federico Frigieri parte per un lungo percorso di esplorazione solitaria, un cammino che lo conduca alla consapevolezza, a raggiungere il suo centro di gravità permanente. Le ragioni del suo viaggiare si svelano pagina dopo pagina, e sono tantissime e tutte rispondono alle metafore da sempre collegate al viaggio: spirito d'avventura, desiderio di conoscenza di altri popoli, di scoperta del mondo, ma anche uno sfogo alla rabbia, lo sforzo per trovare un senso, una fede. A tratti sembra prevalere il desiderio di essere stato il primo o di dire ""Io c'ero"""", sfidando la fortuna, il meteo, il tempo; lo è certamente quello di aiutare il prossimo e di fare nuove amicizie. Il suo viaggiare è uno stato d'animo a cui si somma la fatica di migliaia di chilometri percorsi, di lunghe escursioni estreme che mettono continuamente alla prova, cosicché diventa necessario """"cristallizzare"""" l'intensità di momenti unici e irripetibili, per imprigionare il senso di vertigine che incombe sul viaggiatore errante. E poi tornare."" -
Manualetto di filosofia contemplativa
Il ""Manualetto di filosofia contemplativa"""" di Ran Lahav, che viene qui pubblicato per la prima volta in italiano a cura di Silvia Peronaci, è il copione originario di un intenso laboratorio di vita filosofica tenutosi nel 2005 in Spagna, dove l'autore organizzò, come si legge nella Premessa alla presente edizione, il Primo Ritiro Internazionale di filosofia contemplativa. Se meditare in occidente è pratica ormai sfruttata per tenere in corsa quei clienti che la modernità mette a dura prova, prevenire lo stress stando alla finestra sembra però una proposta troppo comoda. Contemplare, tradizionalmente, rimanda all'idea dello spettatore disinteressato. Nella filosofia contemplativa di Ran Lahav, invece, volta a elevare il senso della nostra esistenza ordinaria, significa l'esatto contrario. Questo Manualetto, quasi un biglietto con le istruzioni scritte a penna per la casa che l'amico ci ha prestato, contiene quelle rare chiavi levigate che aprono bene. Pochi istanti e capiamo, con gradita meraviglia, che l'interno silenzioso dove siamo entrati non è una casa altrui ma il luogo da sempre ricercato, quello di cui siamo protagonisti indiscussi - la nostra stessa vita.""