Sfoglia il Catalogo ibs018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5901-5920 di 10000 Articoli:
-
Il Vangelo della fedeltà coniugale. Risposta al card. Kasper
Si possono concedere i sacramenti ai ""divorziati risposati""""? Rainer Beckmann è divorziato con rito civile ma non risposato. Vive secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica in materia di indissolubilità del matrimonio. Dalla sua analisi del volume del Card. Walter Kasper, Il Vangelo della famiglia (2014), Beckmann trae la conclusione che quel testo è privo di sostanza argomentativa: """"Il Card. Kasper non dice neanche una parola che spieghi per quale motivo i divorziati risposati dovrebbero poter ricevere il Sacramento della Penitenza, benché manchino di convertirsi. Pur mentre ribadisce l'indissolubilità del matrimonio, il Cardinale vorrebbe che, in pratica, ai divorziati risposati fosse accordato esattamente lo stesso trattamento riservato ai coniugi rimasti fedeli. Le due cose sono incompatibili. L'argomentazione del Cardinale contiene in sé una profonda contraddizione."""""" -
Verso la giustizia sociale. Le ragioni di Alcide De Gasperi
Alcide De Gasperi fu lo statista politico italiano che, profondamente legato alla fede cattolica, consacrò la sua vita politica all'affermazione della giustizia sociale, all'elevazione morale, culturale ed economica dei lavoratori, alla ricerca di una diffusa solidarietà fra classi sociali. Non è tuttavia possibile comprendere le ragioni profonde che lo spinsero a tale intensa azione senza fare un preciso riferimento alla religiosità e spiritualità che lo contraddistinsero e senza illustrare i grandi avvenimenti politico-economici che in quel periodo sconvolsero tutto il mondo e, in modo particolare, Stati Uniti ed Europa: la ""Grande Guerra"""", le crisi economiche degli anni '20 e '29, il New Deal, il corporativismo, il secondo conflitto mondiale, la fine del fascismo, la ricostruzione italiana e la nascita dell'Unione europea."" -
Ford Madox Ford e la grande guerra
Ford Madox Hueffer (1873-1939; F.M. Ford dal 1918) fu tra i protagonisti della trasformazione del romanzo tradizionale creando con J. Conrad quella ""new form"""" che anticipa il Modernismo. Fu figura centrale nella cultura del periodo pre e post-bellico, come editor delle due più importanti riviste letterarie dell'epoca (The English Review, nel primo decennio del secolo, e la Transatlantic review negli anni Venti) e soprattutto come narratore, poeta e saggista. Il punto culminante della sua produzione è costituito dai romanzi pubblicati a cavallo della prima guerra mondiale: """"The Good Soldier"""" (1915) e la tetralogia """"Parade's End"""" (1924-1928), la cui analisi forma il nucleo principale del presente volume. In essi, in modi diversi e con tecniche narrative differenti, l'autore affronta il tragico tema dell'apocalisse bellica vista come fine di un'epoca."" -
Il sogno del vampiro
Alla fine del XIX secolo, quasi contemporaneamente, furono pubblicati l'ultimo grande romanzo gotico e la prima indagine moderna sul mondo onirico: ""Dracula"""" di Bram Stoker e """"L'interpretazione dei sogni"""" di Sigmund Freud. In modi diversi ma convergenti entrambi gli autori hanno fatto irruzione nel cuore del positivismo mostrando come i fatti, compresi quelli onirici, non sono forme inerti ma in movimento, e non se ne stanno in attesa di venire inseriti in un racconto teleologico. Hanno intuito che il passato non è un insieme di cose fissate una volta per sempre ma un concentrato di speranze e desideri, che la memoria è intessuta di vuoti e il tempo di latenze, e che il sognare partecipa della storia. Mettere Freud con Stoker significa credere che il tempo psichico alteri il tempo storico. Poiché nella storia, come nella vita psichica, non ci sono distruzioni assolute, di cui non resti qualche traccia o qualche impronta che sopravvive al tempo e continua a interrogare il presente."" -
I tempi di Aldo Moro. Le idee, le speranze e le intuizioni dello statista democristiano
Aldo Moro è rimasto nei cuori di molti italiani. Sicuramente è il politico di cui si è parlato più di ogni altro, dagli anni Settanta in poi. Ma si è parlato di Moro soprattutto per la tragedia che lo ha visto coinvolto e che lo ha portato alla morte, rischiando di appannare la valenza etica e la capacità dell'uomo di governo. Moro si è mosso sullo scenario politico con la consapevolezza che solo la Democrazia Cristiana poteva garantire all'Italia il permanere di un sistema democratico, a tutela delle libertà. E questo suo progetto si è articolato con una Dc, affaticata, che a volte cercava di galleggiare nella prospettiva di rinnovarsi. Aldo Moro è stato grande protagonista, fino al rapimento e all'uccisione. Con questo libro ridiamo la parola allo Statista democristiano, attraverso i suoi discorsi, i suoi articoli e le sue gesta. È un modo per capire direttamente dalle sue parole il suo pensiero, superando tutte le libere interpretazioni di cui si è arricchita la pubblicistica in questi decenni a partire dalla sua scomparsa. -
Il Caravaggio e l'ordine di Malta
La biografia di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio continua a far discutere gli storici. Uno dei temi più appassionanti riguarda la sua appartenenza al Sovrano Militare Ordine di Malta (o Ordine di San Giovanni) e la sua permanenza nell'isola di Malta fino alla condanna per rissa e l'evasione. Come e perché il Caravaggio, condannato e ricercato per l'omicidio a Roma di Ranuccio Tomassoni e noto per la sua vita dissoluta, poté entrare a far parte del più autorevole consesso dell'Europa cristiana della fine del XVI secolo? Chi lo minacciò e perseguitò dopo la fuga da Malta? Furono i Cavalieri di quello che era stato il suo Ordine, oppure i fratelli dell'uomo che aveva ucciso a Roma? A queste domande, cui gli storici hanno fino ad ora prestato poca attenzione, risponde questo libro di Luigi G. de Anna, che si legge come un romanzo di avventure, ma si basa su un solido esame delle fonti storiche. -
Frammenti di filosofia politica
Il presente volume riguarda una sintesi del pensiero filosofico politico analizzato nelle sue origini e applicazioni. Lo studio si svolge in una prospettiva storico-filosofica diretta con particolare riguardo alle sfide della società contemporanea e soprattutto al confine con l'etica, il diritto e la morale. La politica, in questo contesto, viene vista come un vissuto culturale di fronte all'emergenza del relativismo cognitivo, il quale sembra aver addirittura soppiantato il relativismo etico degli ultimi decenni nella società globalizzata. I pensatori filosofico-politici sono collocati sul crinale della vita politica secondo le sfide del secolarismo imperante: come può il vissuto morale della politica essere applicato alla vita di uomini che sembrano aver rinunciato a vivere una vita etico-religiosa e a un'ontologia del vivere civile? Liberalismo, democrazia e socialismo vengono rilevati nelle rispettive origini e applicati in un mondo ormai privo anche dei riferimenti ideali. -
Sotto due bandiere. Lotta di liberazione etiopica e resistenza italiana in Africa Orientale
I due argomenti trattati in questo libro non hanno nulla in comune se non i luoghi e i tempi in cui si svolsero. Il primo, la resistenza etiopica contro l'occupazione italiana, la prima guerra patriottica di liberazione del XX secolo, si propone di integrare quanto già scritto, approfondendo soprattutto l'aspetto sociale dello scontro e le reazioni psicologiche di protagonisti e gregari dei fronti opposti, con la descrizione dei comportamenti dettati da speranze e illusioni, paure ed eroismi, generosità e soprattutto crudeltà. I riflessi della guerriglia furono drammatici per la società nativa e per quella italiana. L'altro tema, la resistenza italiana contro gli inglesi accesasi dopo la sconfitta, nella sua ampia trattazione, è una pagina inedita della storiografia italiana. Finora, era rimasta avvolta nella nebbia che solo gli scritti autobiografici di alcuni protagonisti avevano cercato di diradare, senza, peraltro, riuscirci per l'eccessiva enfasi contenuta nelle loro memorie, l'esagerazione nella valutazione degli episodi di cui furono protagonisti e l'assenza di una visione complessiva del fenomeno. -
La meraviglia cosmica. Saggezza divina e natura celeste
La scienza conduce l'uomo lontano dal concetto di ""creazione"""" e dalla sfera della Trascendenza? I presupposti della filosofia scolastica sono crollati dinnanzi al suo progresso? Non v'è più spazio per la ricerca e per il rinvenimento di quel Più, di quell'eccedenza di significato che permea la realtà? Infine, ipotesi cosmologiche come quella del Big Bang e articoli di fede come quello della creazione dell'Universo dal nulla sono stati ormai posti in una contraddizione insolubile? Questi, ed altri, gli interrogativi affrontati nel testo. Sulla base di considerazioni filosofiche nonché con l'ausilio di alcune scoperte della scienza naturale del XX secolo e di geniali intuizioni di alcuni suoi protagonisti, è desiderio dell'autore mostrare come l'uomo non solo non abbia ancora carpito il senso profondo, più misterioso e recondito, della Natura - ammesso che egli possa anche soltanto pretendere di farlo, come nel caso della tanto sospirata """"teoria del tutto"""" (theory of everything) - ma come le molteplici questioni scientifico-naturali ancora (momentaneamente?) insolute..."" -
Alcune osservazioni sul pensiero di Leopardi
Il presente lavoro di Sebastiano Timpanaro, che si avvale nelle sue argomentazioni della svolta critica segnata dagli studi di Walter Binni e di Cesare Luporini, è una serrata indagine, filologica e filosofica insieme, che porta in primo piano la sostanza concettuale dell'opera di Leopardi, il quale fece della poesia un passaggio testimoniale per la definizione del suo pensiero. La particolarità della posizione leopardiana, ancorata a una tradizione classicistico-illuministica, risiede nella rappresentazione del rapporto uomo-natura che esclude ogni metafisica consolatoria. Il critico, tenace avversario della linea idealista ottocentesca e poi crociana, vede nell'umana infelicità di cui ragiona il Leopardi materialista non già un romantico mal du siècle, né un'angoscia esistenziale, ma un'afflizione soprattutto fisica che egli converte in strenua strategia conoscitiva. -
Sulle tracce del prode Don Chisciotte. Ricerca storico-letteraria su Miguel de Cervantes
Il saggio propone una biografia di Miguel Cervantes, scrittore esemplare rinascimentale, arricchita da accenni alle sue opere e ai suoi personaggi e corredata dall'analisi del contesto storico di riferimento, ricco di personaggi di prima grandezza. Il suo genio appare in una Spagna seicentesca, nazionalista e sfiduciata, rigurgitante di violenze e dagli eccessi più disparati, quando risulta netto il crollo del sistema aristocratico a favore dell'instaurarsi della società borghese. ""Il Don Chisciotte della Mancia"""" rimane attuale per la sua esorbitante vitalità. Chiarire il periodo che il """"sommo scrittore"""" ha vissuto in Italia, in più occasioni ipotizzato ma spesso ignorato dagli stessi cultori ispanici, potrebbe attirare l'attenzione su una più vasta e approfondita biografia del suo autore e gettare una diversa luce sulla genesi di alcuni personaggi del suo capolavoro."" -
Antonio Gramsci. Una «critica integrale». Giornalismo, letteratura e teatro
L'autore, col presente volume, ha voluto approfondire alcuni aspetti poco studiati del pensiero e dell'opera di Antonio Gramsci. Innanzitutto, l'attività giornalistica giovanile, prima sulla stampa socialista e poi su quella comunista, e le profonde innovazioni ch'essa ha introdotto nella tradizione del giornalismo italiano, non solo di sinistra, partendo dai fatti, analizzati con l'acribia filologica derivante dagli studi universitari torinesi, attraverso il metodo del ""materialismo storico"""", nella versione originale ereditata da Antonio Labriola, fondata sul rapporto dialettico tra """"struttura"""" e """"sovrastruttura"""" e, quindi, su una visione """"integrale"""" della realtà. In secondo luogo (in stretto collegamento con tale attività giornalistica), quella di critico teatrale, svolta, dal 1916 al 1920, sull'edizione piemontese dell' """"Avanti!"""", nonché quella di critico letterario, affidata ai Quaderni del carcere, entrambe caratterizzate dall'analisi """"interna"""" ed """"esterna"""" dei testi, dal loro collegamento ai """"contesti"""", dall'individuazione dell'unità inscindibile tra """"forma"""" e """"contenuto"""". Una critica, dunque, anch'essa """"integrale""""."" -
Gabriele d'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1935)
A Quarto, nel 1935, Carlo Delcroix celebra la partenza dei Mille e il memorabile discorso di d'Annunzio per l'intervento. Anche il Comune di Milano omaggia lo scrittore abruzzese donandogli una statua dello scultore Minerbi. Finalmente si pubblica il ""Libro segreto"""", confessione di un d'Annunzio tentato di morire e quasi presago della propria fine. Il poeta scrive a Mussolini: """"Il mio cranio di lucido vetro può incrinarsi improvvisamente"""". I messaggi del poeta dal principato Vittoriale sono per i Francesi, per il legionario fiumano Agostino Lazzarotto in partenza per la guerra d'Africa (""""Partirei anch'io, se non fossi decrepito e infermo"""") e la vedova di Cesare Battisti, in occasione della tumulazione della salma del martire sul Doss Trento. Gian Carlo Maroni, l'architetto del Vittoriale, nel '35 crea su invito di Fulvio Balisti il sacrario di Ponti sul Mincio, diventa accademico di San Luca e riceve in dono un rustico dal comune di Riva, la sua città. In alcune lettere il comandante ricorda il padre di Gian Carlo, Bortolo, che battezza Fra Ginestro, e i fratelli dell'architetto Italo e Alide."" -
Quando il sole splendeva sulla Somalia
La protagonista Maryam ripercorre i primi trent'anni della sua vita, dalla dorata infanzia nella grande casa di Mogadiscio e dalla spensierata gioventù fatta di studio, lavoro ma anche di feste e corse in moto, fino alla fuga dalla sanguinosa guerra civile che sarebbe durata più di un ventennio. All'esplosione del conflitto, Maryam lavorava in un'importante impresa italiana, successivamente occupata dai capi dei ribelli (diventati poi i Signori della Guerra) che ne fecero il loro quartier generale. Bloccata nel proprio ufficio, con l'atroce incognita di non sapere nulla sulla sorte del marito e della figlia di un anno lasciata a casa con la tata, firma un accordo con i comandanti per la propria incolumità, in quanto unica responsabile dei contatti radio con l'esterno. Questo romanzo non è solo un doloroso diario di guerra, ma il compendio di una esistenza straordinaria nella quale dramma e gioia di vivere si alternano a momenti di pura spiritualità. -
Rossini. Il teatro della luce
Nel 2016 si festeggeranno i 200 anni del Barbiere di Siviglia. È il lavoro comico più popolare e più rappresentato del musicista che definì scherzosamente sé stesso ""Il cinghiale di Lugo"""", alludendo alle origini romagnole del padre, e che altri invece chiamarono """"Il cigno di Pesaro"""", la città dove è nato. L'immagine di Rossini è quella dunque del burlone, del buongustaio, dell'autore che scrive a raffica decine di opere e che si sa godere la vita. Tutto vero? E come spiegare l'improvviso e tenace silenzio a trentanove anni dopo il grandioso Guglielmo Tell, per finire poi venerato come un """"Giove olimpico"""", ma fuori tempo e morire anziano nel 1868? Il testo di Mario Dal Bello indaga le opere più importanti di Rossini, non solo quelle comiche, ma quelle serie che gli hanno dato fama, mostrandone tutta la luce solare che illumina il suo tempo e quello che verrà. Per intenderci, il tempo di Bellini, Donizetti, Verdi, Meyerbeer e addirittura Offenbach. Ma tanta luce nasconde anni di tenebra fitta, di dolorose rinunce, di angoscia."" -
Da Sartre a Baudelaire
Il presente lavoro di Georges Blin, curato da Giuseppe Grasso, è l'intervento più importante pubblicato in risposta al Baudelaire di Sartre del 1946, un punto di riferimento imprescindibile per capire i termini di un confronto che ha fatto epoca e che appartiene alla storiografia letteraria del Novecento. L'autore vi s'interroga sull'opportunità di esprimere un giudizio morale su Baudelaire solo sulla base dei Journaux intimes. Se è vero che il Baudelaire di Sartre nasce come introduzione a una raccolta di pensieri autobiografici, i giudizi del filosofo restano viziati dal ritratto che vuole imporre a priori all'autore delle Fleurs du Mal. Il libro, utilizzando il metodo della ""psicoanalisi esistenziale"""" che chiama in causa la """"scelta originaria"""" di Baudelaire, finisce per svilire l'uomo visto da sempre come il prototipo del """"poeta maledetto"""". Quella di Sartre, spiega l'autore, è una """"requisitoria abusiva"""" in cui il filosofo indossa i panni dell'""""inquisitore"""" più che dell'""""indagatore"""", interessato soprattutto a sostenere le proprie tesi faziose, a verificare le categorie ontologiche dell'esistenzialismo più che a ricercare nell'intimo l'autobiografia dolorosa del poeta."" -
L'amore ai tempi della prostata
Fermo Durante è un medico di famiglia un po' sfigato, un vero maestro dell'inazione, del differimento, del coinvolgimento passivo. Il suo motto è: ""Se proprio devo soffrire meglio dopo che prima"""". Finge di lamentarsi della tranquilla e pettegola provincia in cui si muove, nella quale è invece perfettamente integrato. La vita lo stana a cinquant'anni, quando comincia ad avere problemi di prostata e la moglie, Iole, avvocato dal carattere pirotecnico, pronta persino a menare le mani pur di farsi rispettare, lo pianta. Rimasto solo con Esposito, l'odiato gatto poliglotta, tormentato dal mercato estivo del calcio Napoli che cede i pezzi migliori, Fermo deve ripensare la propria esistenza e trovare il coraggio di decidere cosa farne. Non sarà facile, ma la vita riserva continue sorprese..."" -
Verità e menzogne
Tante storie da raccontare: dall'Islam alla droga, dal Gruppo Bildeberg ai Marò, dalla tragedia dell'euro al carrozzone Europa, dal ""sesso per disabili fatto da volontari"""" alla mercificazione della morte in televisione, dai rom al matrimonio omosessuale, dal """"gender"""" alla Massoneria, dal """"Mondo di Mezzo"""" al Mezzogiorno, dall'industria del calcio alla minaccia del Vesuvio, dai parlamentari cattolici firmatari di appelli a favore di Radio Radicale ai Vescovi che parlano di Costituzione e non di Vangelo, dalle """"primavere arabe"""" alla dilagante corruzione italiana, dal Concilio Vaticano II alle foibe, dal """"Patto del Nazareno"""" alla Chiesa con due Papi. Tanti personaggi: da Silvio Berlusconi a Vasco Rossi, da Marco Pannella a Giorgio Gaber, da Giulio Andreotti a Papa Francesco, da Emma Bonino a Totò Riina, da Erri De Luca a Massimo D'Alema, da Umberto Veronesi a Matteo Renzi, da Angelo Rizzoli a Eugenio Scalfari, da Enrico Letta a Mario Monti, da Romano Prodi a Pier Paolo Pasolini, da Rino Gattuso a Ignazio Marino, da Giorgio Napolitano a Aldo Moro, da Benedetto XVI a George Soros."" -
I miei anni con Adriano Olivetti a Ivrea e dintorni, da New York a Matsuyama
Questo breve saggio è un pro-memoria, riguarda le esperienze vissute dall'autore a stretto contatto con uno dei più lungimiranti e meno compresi imprenditori italiani della prima metà del Novecento. La lezione di Adriano Olivetti è valida ancora oggi e lo sarà anche più decisamente nel prossimo futuro, se si vorrà ancora puntare sull'industrializzazione senza disumanizzazione. Il problema odierno dello sviluppo tecnologico consiste nel comprendere la contraddizione dell'azione tecnicamente progredita di oggi: una struttura di dominio che però, per funzionare, ha bisogno della collaborazione di tutte le parti che vi contribuiscono. La figura di Adriano Olivetti aspetta ancora oggi di venire scoperta e compresa in tutta la sua portata. Questo libro è una piccola testimonianza a questo scopo. -
Il viaggio del Novecento. Influenza intellettuale e politica della rivoluzione italiana all'estero
"Non sempre ortodossi e diversamente irriducibili alla plutocrazia liberal/libertina e alla sua ombra marxista o nichilista, gli intellettuali del Novecento furono protagonisti di un'avventura sfortunata, la cui memoria, purificata dagli errori, depurata dagli influssi del secolo sterminato, può alleviare l'angoscia degli italiani e degli europei strangolati dalle banche. Testimoni della cultura italiana diffusa all'estero sono, ad esempio, le personalità di vario orientamento e di ineguale levatura culturale e politica, delle quali sono qui proposti brevi profili: Engelbert Dollfuss, Charles Maurras, il primo Jacques Maritain, Henri Massis, Georges Valois, José Antonio Primo de Rivera, Antonio de Oliveira Salazar, Knut Hamsun, Ezra Pound, Josef Tiso, Corneliu Codreanu, Louis Ferdinand Céline, Marcel de Corte, Robert Brasillach, Pierre Drieu La Rochelle, Maurice Bardèche, Léon Degrelle, Georges Oltramare, Chandra Bose, gli insorgenti baltici, Metaxas, Parker Yokei, ecc."""""