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Il fantasma di Gorle
È una faccenda non del tutto usuale questa di Ignazio M., scrittore un po' dandy, grand-gourmet, che si ritrova fantasma ai giorni nostri nell'aria di Gorle, minuscolo paese del bergamasco. Le giornate si susseguono scandite da incontri con amici e personaggi strampalati, fino ad assistere al proprio funerale. Ma i suoi nuovi e impalpabili panni non gli impediscono di spaziare fino a Londra, dove vive avventure con aquiloni e vecchie conoscenze, né di concedersi ideali pranzi raffinati. È accaduto tutto o è un sogno? Un romanzo che si avventura nell'eterno gioco della letteratura, sempre in equilibrio tra verità e menzogna. -
Terra di nessuno
"Una poesia animata da un'intensa passione di vita. 'Terra di nessuno' è l'epifania di una voce rara, in equilibrio tra effimero ed eterno, per proclamare con l'accento della poesia una coscienza della vita persuasa della propria bellezza.""""" -
Ossigeno
Vanessa Sorrentino è nata a Lecco nel 1973. Si è laureata in Filosofia, indirizzo estetico. Segnalata da Maurizio Cucchi su ""Lo Specchio"""", settimanale de """"La Stampa"""", ha vinto il premio di poesia """"Là dove si inventano i sogni"""". Vive e lavora a Forlì. Con questa raccolta è stata segnalata al Premio """"Navile"""" 2003."" -
Dialogo con il silenzio
Una poesia del quotidiano, che affronta con forza e immediatezza il rapporto con l'alcolismo e il disagio esistenziale. Poeta e critico, autore di testi teatrali, Tiberio Crivellaro vive a Padova. Segnalato al Premio ""Montale"""", ha pubblicato diversi libri."" -
Orizzonti della clessidra distesa
Un percorso in versi ricco di energia e spinta comunicativa, fortemente riconoscibile nella cifra e nel ritmo. Dopo ""Il boomerang non torna"""", l'indicazione di un passaggio di completezza e maturità verso una scrittura senza somiglianze."" -
Il silenzio del Lete
Il percorso di questo libro nasce dalla ricomposizione di alcune poesie uscite sulle riviste pordenonesi ""l'Ippogrifo"""" e """"il Vizio"""", in varie occasioni dal 2002 a oggi, a cui altre sono state aggiunte, non in funzione di repertorio o di collante, bensì a completamento di un'escursione storica e letteraria di un proprio momento vitale che non fa a meno di distaccarsi dalla mondanità che si avvolge al bisogno costante del sapere, consapevoli della propria inadeguatezza; conservando nel cuore la lezione garbata di quei Maestri del secondo Novecento, quali Jacobbi, Ripellino, Sanesi. Una raccolta che mostra l'esito di un lavoro ricercato tra essenza della parola poetica e prospettiva delle idee."" -
Le ali a nozze dell'anima numero sette
Dopo ""Occhi di grana fluida"""" (2003), questo nuovo libro di Fioravanti propone una poesia della coscienza e dell'amore in un orizzonte poetico particolarmente coinvolgente."" -
In altre lingue. Poesie tradotte
Ferdinando Banchini, poeta e saggista, vive a Roma dove è nato nel 1932. A quello che egli stesso ama definire ""un vecchio vizio"""", cioè scrivere poesie, ha sempre affiancato un attento e costante lavoro di studioso e critico, occupandosi fra l'altro di letteratura francese. Tra le sue molte pubblicazioni, oltre alla monografia su Romano Bilenchi (1999), si ricordano """"Le Theatre de Motherlant"""" (1971) e """"Lettura di Saint-Exupéry"""" (1986); tra i suoi libri di poesia i recenti """"Convergenze"""" e """"Approdi"""". Questo libro raccoglie 38 poesie pubblicate e tradotte appunto """"in altre lingue"""": francese, spagnolo, portoghese e inglese, a conferma di una scrittura seguita e segnalata da critici come Rodolfo Tommasi, Sino Guerrieri, Neuro Bonifazi."" -
Fiori d'ortica
"Fiori d'ortica"""" è il risultato di una ricerca interiore in cui insorge la volontà di rimanere. Il tempo, la patria, la terra si sono fatti più stretti, più angusti, più ingiusti, ma occorre opporsi con un corpo """"duro di roccia"""", attendere le nuove stagioni, abbandonarsi al ritmo essenziale della vita e poi spezzarsi in pace e rientrare così nell'Essere, come una docile fibra. La resistenza si identifica in tre simboli (morali): la terra-patria-paese; la casa; l'ospedale. E poi c'è il tempo """"dell'accettazione o del consenso"""". È un andante dolce, che fluisce lentamente, dove le cose, il dolore, i ricordi, sono guardati da lontano, con una certa tristezza ma anche con la saggezza di chi ha ormai accettato la loro intrinseca natura." -
Album. Poesie dell'amore
"Queste straordinarie poesie dell'amore si rivolgono direttamente alla globalità di emozioni e sensazioni che si agitano nel microcosmo del fruitore, irrompono nei labirinti del subconscio, che ne registra la natura in parte dionisiaca. Poema d'intensità tragica, di amara e incandescente bellezza, nello stesso tempo riflessione e dichiarazione etica forte, Album acqoglie in sé la binaria lezione di Eliot e di Heidegger sulle funzioni e i destini di una parola asciutta e vieppiù sapienziale e sul dovere dei poeti di privilegiare il fondamento estremo dell'esperienza, ponendosi in attento perspicuo ascolto dell'Essere."""" (dalla postfazione di Armando Saveriano)" -
I fiori di Aki. Racconti di vite anteriori
Un libro originale di cui Anna Maria Larcher ha scritto: ""Nonostante evidenti e (per la formazione culturale di Ines Revello), ovvie reminiscenze di letture, suggestioni ed atmosfere orientali che vengono da un tipo di studio non solo filologicamente approfondito con serietà e competenza ma, amato e rivissuto, direi che i racconti hanno una loro verità che li rende attuali e """"occidentali"""". La delicatezza ed il garbo della forma espressiva non sono mai arcadici svolazzi, ma nascono da un autentico senso della bellezza mai disgiunto dalla consapevolezza del dolore e della sofferenza, che si identificano nella solitudine, nella difficoltà di vivere e soprattutto comunicare attraverso l'amore."""""" -
Nella flagranza dell'istante
In un presepe della memoria clanica il poeta porge a Cirno la sua lezione etica ed estetica... Un libro complesso e di straordinaria energia polivalente ed espressiva, dove la poesia diviene una cerniera tra la conoscenza e la sua possibile comunicazione. -
Da Alchera alla City (poesie 1973-2004)
In un presepe della memoria clanica il poeta porge a Cirno la sua lezione etica ed estetica... Un libro complesso e di straordinaria energia polivalente ed espressiva, dove la poesia diviene una cerniera tra la conoscenza e la sua possibile comunicazione. -
Il cerchio che circonda l'infinito
"La pazienza della poesia, l'interiore impulso centrifugo, Dio: questi i nuclei de """"Il cerchio che circonda l'infinito"""", ognuno dei quali sorregge la divaricazione tra il rifiuto del mondo (sempre oscillante fra la durezza del dolore e l'opacità dell'indifferenza) ed il tormento utopico della perfezione. Angelucci ha il pregio di risolvere la religiosità in un tessuto verbale che possiede le qualità della poesia."""" (dalla prefazione di Franca Alaimo)" -
Si vuo' 'o ciardino
Un libro di grande intensità linguistica e fascino poetico. Qui ""la forma del giardino-mondo è la forma di un libro; dentro, alle cose-personae del giardino-mondo piace parlare, l'una all'altra. Tutto sta dentro. E parlando possono assomigliarsi, di fronte, a fronte, nella foglia dello specchio infedele che si chiama libro""""."" -
Un punto d'orizzonte
"Nella poesia di Antonia Gaita si avverte un tessuto solido, ben dominato nel ritmo e nella concezione, che ottiene il risultato di fondere il sapere, la nozione culturalizzata del vivere, con un'idea libera, lirica e spaziata della vita stessa. È la figura di poeta saggio, che sembra dialogare con se stesso affinché la saggezza si stemperi in una letizia fonda propria dei fanciulli. Quanto controllo. E quanta grazia"""". (dalla nota di Alberto Bevilacqua)" -
Pratiche di spossessamento. Testo francese a fronte
In un paesaggio selvatico, di Provenza o di Spagna, non un Soggetto ma piuttosto un'Ombra o un Fantasma dell'Io insegue se stesso sul filo di interrogazioni, auscultazioni, inquisizioni irrisolte, in cui sono coinvolti gli oggetti che lo circondano: culturali ma più spesso naturali (i giunchi, i rovi, le pietre). A volte, per una sorta di identificazione proiettiva, la stessa ""quéte"""" dell'Io si ripercuote sugli oggetti medesimi..."" -
Poemetti
Rosa Minei Astarita, con questi poemetti, come già con le precedenti raccolte di poesie, costringe in pratica ad entrare nei perché del vivere, nei meandri dell'io alla ricerca di un'àncora di salvezza, di un approdo, magari infinitesimale, al quale poterci aggrappare e riprendere a sorridere, a sperare. -
Aria di ventura
La parola come unica verità: una disposizione che ""Aria di ventura"""" porta in sé sin dall'inizio come una magica e sospesa aura di viaggi impossibili verso paesi ignoti."" -
Porticati (1999-2004)
"Fiorisce nell'occhio, dall'occhio, la paura, la compressione; l'impatto con la cenere di te, nel tavolo a mandorla color noce. Aprirmi, aprire vorrei un seme bianco dal crocevia dei ricordi, vedermi giurate nemiche venire incontro le due anime, assoggettarmi infedele"""". (Marino Agostinacchio)"