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I romagnoli visti da un bolognese
Un bolognese autentico, per giunta della Bolognina, ha sposato una romagnola avtentica di Forlì, ha prestato la sua attività per tanti anni in Romagna e ha passato e passa molto tempo nella sua fantastica Lido di Savio (per lui le Maldive!) e in giro per la Romagna: Ravenna, Imola, Cesena, Cervia, Sarsina, Longiano, Bertinoro, Riccione, Rimini, la Fratta, Castrocaro, Saludecio, Verucchio, Pennabilli, Castiglione di Cervia e di Ravenna, la Campigna e così via. Ciò ha consentito di cogliere le piccole simpatiche differenze e le caratteristiche manie dei due popoli delle sub regioni, quella emiliana e quella romagnola, senza un preconcetto spirito critico, serenamente, attingendo anche al passato storico delle due zone che, è bene ricordarlo, insieme costituiscono una regione che in Italia piace a quelli del sud e a quelli del nord e che fa della efficienza il suo fiore all'occhiello. -
Requiem
Il volume riunisce tre poemetti in dialetto romagnolo - È paradis (Il paradiso), Bur (Buio), Requiem - pubblicati tra il 1992 e il 2013. La poesia di Giuseppe Bellosi, che nasce ai margini d'una civiltà contadina nel punto di disfacimento, ha il carattere di sommesso diario e confessione, di pietoso disegno delle cose care, delle esperienze dolorose, degli incontri, delle persone conosciute e perdute. Il nucleo lirico è costituito dalla riflessione sulla labilità della vita, in un mondo in cui le esistenze sono scandite da ore e stagioni monotone e le vicende storiche e familiari si intrecciano e si susseguono inutilmente come in un breve giorno tra due notti eterne. Unica difesa è il ricordo, che ricongiunge passato e presente, morti e vivi, prima che tutto svanisca nel nulla. -
Memorie sull'Egitto e specialmente sui costumi delle donne orientali e gli harem. Scritte durante il suo soggiorno in quel paese (1819-1828). Ediz. multilingue
Pubblicato per la prima volta a Milano nel 1841 e presto dimenticato, il volume contiene le memorie di Amalia Nizzoli che si è recata giovanissima in Egitto dove ha sposato Giuseppe Nizzoli al quale si devono tre importanti collezioni di antichità egiziane (Vienna, Firenze e Bologna). L'Amelia Nizzoli ha partecipato di persona alle vicende della nascente egittologia e prima donna italiana nella storia, ha diretto una missione archeologica nel prestigioso sito di Saqqarah. Tutto ciò rende particolarmente interessante e attuale la lettura del volume. -
Le ricerche di Friedrich Schürr
Nel 1914 Friedrich Schürr conduce le prime inchieste sui dialetti della Romagna, con l'uso di un fonografo messo a disposizione dal prestigioso Phonogrammarchiv di Vienna. Un secolo dopo, il Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani di Ravenna e il Phonogrammarchiv avviano un progetto di valorizzazione del Fondo Schürr della Biblioteca della Cassa di Risparmio di Ravenna, nonché di ripubblicazione delle registrazioni che Schürr aveva realizzato nel 1914 e della monografia che ne scaturì nel 1917, Romagnolische Mundarten. Da questa collaborazione sono usciti il cofanetto Friedrich Schürr's Recordings from Romagna (1914), pubblicato dal Phonogrammarchiv, e il presente volume, realizzato dal Centro per il dialetto romagnolo. -
L' inganno delle apparenze
L'autore ritorna al genere narrativo che gli è più congeniale, riprendendo Un prima di vivere là dove l'aveva lasciato e rivisitando luoghi e piccoli fatti quotidiani della vita del protagonista dal termine degli studi alla prima giovinezza. Il lavoro, le serate con gli amici, le ragazze, i libri, il cinema, nel ristretto ambiente di provincia e di paese in cui gli eventi lo portano a vivere, negli anni che ebbero come sfondo importanti avvenimenti come le prime missioni spaziali, il muro di Berlino, la crisi cubana, la morte di Mattei, il disastro del Vajont, l'assassinio di Kennedy... Tra amoretti giovanili, problemi post-adolescenziali, personaggi che si rivelano per quello che non sembrano e piccoli fatti e accadimenti del mondo che lo circonda, imprevisti e imprevedibili, comincia a scoprire che nella vita spesso non tutto è come appare. -
Autographa. Vol. 12: Giuristi, giudici e notai (sec. XII-XV).
La collana Autographa propone una nuova metodologia di ricerca nell'ambito dei manoscritti autografi medievali e Autographa I.2: giuristi, giudici e notai (sec. XII-XV) offre una ampia scheda relativa a 49 giuristi medievali tra i quali Wernerius (Irnerio) (E. Cortese), Dino del Mugello (G. Murano), Guillaume Durand (G. Murano), Alberico da Rosciate (E. Giazzi), Bartolomeo da Saliceto (A. Padovani), Angelo e Pietro degli Ubaldi (T. Woelki) e Giovanni da Anagni (A. Padovani). Il layout è rimasto invariato rispetto al primo volume e la voce di ciascun giurista è basata su nuova documentazione manoscritta e d'archivio ed offre un completo elenco delle opere e delle prime edizioni. I manoscritti ed i documenti censiti sono oltre 1030, conservati in 211 diverse biblioteche ed archivi europei. Il volume ha il corredo di circa 80 immagini di autografi, molte delle quali qui riprodotte per la prima volta. -
L' avventura immobiliare dell'architetto Cosimo Morelli
Questa ricerca nasce dal desiderio di conoscere la reale situazione finanziaria dell'architetto Cosimo Morelli, durante e negli ultimi anni di sua vita, e la consistenza patrimoniale all'atto della morte. Mentre molto si è scritto del Morelli e della sua professione di architetto pontificio e non, e per il rinnovamento che ha saputo portare nel vasto campo dell'architettura, poco o niente si è parlato della formazione del suo consistente patrimonio immobiliare e della relativa inesorabile perdita. Di questo ci parla, attraverso un minuzioso ed inedito esame di una ricchissima documentazione archivistica, questo volume dell'architetto Giberti, che intende così completare il ritratto dell'illustre concittadino, seguendone, appunto, l'""avventura"""" nel difficile mondo delle compravendite immobiliari e finanziarie, fino alla morte, nel 1812, che lo colse ormai fisicamente provato e privato di quel miraggio di collocare la sua famiglia alla pari con quella nobiltà terriera che rappresentava, allora, il punto più alto della gerarchia sociale."" -
Se non ci conoscete... Verità negate della guerra di Spagna
Focalizzando la sua ricerca sulle memorie orali del padre Franco e sulle lettere dello zio materno Gigi, arruolati tra le truppe italiane al fianco dei nazionalisti, Giorgio Monti ha il coraggio di porre l'attenzione su di un tabù della storia italiana: la diffusione del falso mito della partecipazione volontaria di tutti i militari italiani alla guerra civile spagnola; comprensibile a partire dalla ferma volontà di cancellare la memoria del fascismo subito dopo il 25 aprile 1945. È noto che l'intervento di Hitler e di Mussolini fu decisivo per la vittoria dei nazionalisti e per l'instaurazione della dittatura di Francisco Franco (1939-1975); altrettanto innegabile il fatto che, mentre la Germania intervenne con l'aviazione, protagonista di tragici bombardamenti, Mussolini inviò in Spagna tra i quarantamila e i settantacinquemila uomini. Sicuramente, ci furono molti italiani che si arruolarono di propria iniziativa nel Corpo Truppe Volontarie, ma il numero e i criteri di volontarietà erano ben diversi da quelli delle Brigate internazionali. -
L' anfiteatro romano di Imola. Raccolta ed esame di documenti della città
La vicenda storica relativa alla presenza di un anfiteatro romano presso la città di Imola risale al 1870 quando il soprintendente Salvatore Aurigemma scoprì i resti nel podere chiamato ""Pasticcia"""" situato poco distante dalla porta cittadina detta """"Ilione"""" che corrisponde all'uscita della via Emilia in direzione Bologna. Nei lavori di scavo per regolarizzare il piano del fondo, si misero a nudo le basi dell'antico edificio. La scoperta fece scalpore e richiamò l'attenzione di numerosi studiosi tra i quali ricordiamo Padre Serafino Gaddoni, sollevando l'interesse della Deputazione di Storia Patria, e, addirittura richiamando la curiosità del poeta Giosue Carducci che all'epoca era docente all'università di Bologna. Si tratta di un """"manufatto romano"""" di epoca augustea, in grado di esercitare, se adeguatamente presentato, una profonda suggestione sull'immaginario collettivo, non solo nel mondo della cultura e degli intellettuali, ma anche per riproporre una didattica dei beni culturali nelle scuole e nel territorio."" -
Sottile come l'aria
Il fantasma di un noto romanziere, ucciso dai suoi protagonisti, rilegge il manoscritto dell'opera incompiuta con l'assurdo obiettivo di scoprire la perfida intrusione del destino - così la definisce - che gli è stata fatale. Ed ecco in un connubio di romanzo e saggio, attraverso scenari tormentati dal tempo e dalla guerra, rincorrersi e incrociarsi personaggi nel cui sangue fluiscono memorie di diaspore scolpite nella storia, ciascuno con un piano assillante da attuare al più presto: ladri e signori, preti e sciamani, ebrei e cristiani, vittime e terroristi. Ma il loro affanno è vano: l'Autore, eccentrico e ispirato, gli impone delle pause; per elevare il tono del romanzo vuole che si acculturino alle fonti dell'arte: performativa, letteraria, visiva, fino all'arte dell'ozio. L'ostacolo maggiore, tuttavia, è l'Autore in persona: un fine gentiluomo, sebbene delirante nella sua immaginata onnipotenza - si fa chiamare il Genio delle Ombre -, ma petulante, cinico, maligno, e soprattutto inconscio prigioniero di sé stesso. -
Fusignano 1943-1945. Racconti e immagini. Storie di persone, di famiglie e di paese raccontate dai protagonisti e testimoni
Dalla presentazione dell'assessore alla Cultura del Comune di Fusignano Lorenza Pirazzoli, cogliamo il senso di questo libro: ""Le parole che troverete in questa pubblicazione sono la nostra memoria, sono quello che non dovremmo mai dimenticare. I fatti qui riportati sono noti, sono la storia della nostra terra, sono già stati scritti e raccontati, ma in queste pagine vengono conditi dal sentimento di chi ha partecipato attivamente o ha subito passivamente il fronte. Sono racconti di donne e uomini allora giovani o addirittura bambini, persone che hanno vissuto mesi di fronte, che hanno visto e subito barbarie, ma che sono sopravvissuti e hanno proseguito la loro esistenza memori e forgiati da quelle vicende"""". Questa pubblicazione è stata promossa e voluta da: Auser Volontariato Ravenna, Circolo di Fusignano."" -
L' orecchio in immersione. Guida ragionata alla gestione dell'apparato uditivo di subacquei e apneisti
L'apparato uditivo è, senza dubbio, il sistema organico più sollecitato dall'immersione subacquea. Infatti, se per altri apparati, come il respiratorio e il cardio-circolatorio, i rischi aumentano con l'aumentare della profondità dell'immersione, per l'apparato uditivo le maggiori difficoltà si presentano già nei metri più prossimi alla superficie, dove si realizzano le maggiori variazioni di volume dei gas respiratori in conseguenza dei cambiamenti di profondità. Per questo motivo, anche il subacqueo principiante deve, non solo, poter eseguire correttamente le manovre di compensazione, ma anche conoscere senza incertezze le fondamentali nozioni di anatomia dell'apparato uditivo e la fisiopatologia dell'orecchio in immersione. Conoscere è il presupposto fondamentale per progredire senza inconvenienti. Lo scopo di questo libro è di rendere chiare e a tutti comprensibili le problematiche dell'otologia subacquea affinché anche il subacqueo ricreativo possa, con minimo sforzo, documentarsi in maniera esaustiva sui rischi a cui l'orecchio va incontro praticando l'immersione e apprendere gli accorgimenti utili a minimizzarli. -
L' anfiteatro romano di Imola. Raccolta ed esame di documenti della città
Indagine su importanti resti di un anfiteatro romano del primo secolo d.C. scoperti e messi parzialmente in luce nel 1870, in seguito all'impegno della proprietà e del Sindaco Giovanni Codronchi -
Sénza vultès indrì. Poesie in dialetto romagnolo
Le vicissitudini quotidiane che costellano la vita dei singoli, si trasfigurano nella Borgini in un fervore e in una complicità emotiva che trovano confacente e compiuta testimonianza all'interno delle sue pagine, fuse in una sintesi del tutto adeguata al proprio modo di intendere le cose e gli eventi che coronano il percorso temporale dell'uomo. Di conseguenza non è riconducibile al caso l'avvicendarsi nella raccolta di appartate figure femminili e maschili, personificazioni, ciascuna a suo stile, di eterogenee subalternità nei confronti di sogno e disinganno, soggetti che si fanno metafora di piaghe quali sfruttamento e prostituzione, creature elevate a portavoce di avversità che spaziano da degenza e malattia, a vecchiaia... solitudine... emarginazione. E tali presenze s'affollano e insistono alla mente della scrittrice, per rinsaldarle memoria circa le proprie emarginate vicissitudini, con quell'accento sommesso idoneo alla preponderante cerchia dei tanti che non si sono mai elevati a ruoli di preminenza, personaggi umili e schivi che tuttavia paiono esortarla al recupero dei singoli, esigui tasselli di un esserci anonimo e senza spicco, da ricomporre poi in un variegato mosaico. -
Atlante della fauna e flora marina dell'Adriatico nord-occidentale
Viene proposto un nuovo Atlante sulla fauna e la flora del mare Adriatico. Esaurita la precedente edizione uscita nel 2012, si è ritenuto non opportuno provvedere a una semplice ristampa, ma bensì ampliare e integrare la precedente con nuove informazioni. Oltre a tante nuove specie, i riferimenti spaziali sono stati estesi al basso Veneto (la bassa laguna di Venezia e l'area delle Tegnùe), alla parte settentrionale delle Marche (sino all'area sottesa al Conero) e alle acque aperte. In quest'opera vengono descritti 820 organismi; oltre a quelli che nel mare vivono se ne rappresentano tanti altri che con il mare hanno, considerando gli aspetti territoriali e fisiografici, un rapporto inscindibile: tra questi gli uccelli marini, poi le piante superiori esistenti sulle dune litoranee, i molluschi terrestri e quelli dulciacquicoli presenti sulla vegetazione dunale e nelle retrostanti aree umide. Nella quasi totalità dei casi sono stati fotografati nel loro ambiente naturale, il modo migliore per evidenziarne le caratteristiche e le abitudini. -
S'avì pazenzia d'lezar ste' librett. Olindo Guerrini e i sonetti romagnoli: le carte e i libri
Voluta e promossa con tenacia dal comitato per le Celebrazioni di Olindo Guerrini, nel centenario della morte del poeta, la mostra bibliografica sui Sonetti romagnoli allestita alla Biblioteca Classense, che se ne è assunta la cura in collaborazione con la Biblioteca Oriani, vuole sottolineare la rilevanza dell'opera in dialetto all'interno della vasta e fortunata produzione poetica di Guerrini. I Sonetti ebbero tale risonanza e fortuna da superare la pur felicissima ricezione delle rime stecchettiane, e sono oggi dalla critica ritenuti l'atto di nascita di un romagnolo scritto, fra le più felici espressioni della poesia in dialetto sul territorio italiano, tanto da affiancarsi ai capolavori di un Porta e di un Belli. L'esposizione prende le mosse dal percorso bio-bibliografico dell'autore, ricostruito grazie alle numerose testimonianze, spesso fotografiche, e si dipana seguendo le prime edizioni, testimoniate prevalentemente dagli esemplari conservati nella Biblioteca Classense, a cui si aggiunge l'apporto di importanti istituti bibliotecari e di collezioni private del territorio romagnolo ed emiliano. -
La guida subacquea. Underwater environment operator. Manuale di formazione generale della guida subacquea internazionale
Gestire i subacquei in fase d'immersione, quindi guidare, dare direttive, coordinare e sovraintendere tutta l'intera durata dell'immersione è considerato oggi un lavoro professionale e di altissima responsabilità che si acquisisce solo dopo un'accurata preparazione psicofisica attitudinale. La guida subacquea è diventata figura professionale indispensabile per i Centri Diving di tutto il mondo, è capace di prevenire e gestire ogni tipologia di emergenza, organizzare dirigere, sovraintendere all'immersione in ogni sua particolarità e dettaglio. Questo volume affronta le conoscenze fondamentali e indispensabili per lo svolgimento di questa figura professionale. -
Catasto Nelli 1637-1796. Reg. 8 «Libro Contadini», reg. 9 «Libro Forestieri». Ediz. integrale
Con il Libro Contadini e il Libro Forestieri l'Associazione per Imola Storico Artistica prosegue, nella collana ""Fonti per la storia e l'arte di Imola"""", l'edizione a stampa del Catasto Nelli, avviata nel 2014 col Libro Chiese. Basti ricordare brevemente che la confezione di questo nuovo catasto fu deliberato nel 1628 dal Consiglio imolese e che fu realizzato tra il 1630 e il 1637 dal perito Simone Nelli, che da molti anni insegnava aritmetica a Imola, retribuito dalla Comunità. La tecnica di rilevazione che egli usò fu innovativa rispetto ai metodi usati nei precedenti strumenti, che erano propriamente estimi, basati sulle """"assegne"""" o, diremmo oggi, autocertificazioni dei proprietari. Nelli adottò invece la stima a misura peritale diretta: percorse, calcolò e verificò personalmente estensione, confini e proprietà di ogni pezza, senza tuttavia redigere mappe."" -
La farina del diavolo
Un romanzo, interamente di fantasia e di immaginazione, che è un interessante spaccato, sociale e temporale, della provincia italiana degli anni sessanta. La vita di un gruppo di quasi vitelloni, che l'autore pone al centro della storia, si trascina in una piccola città, tra giornate vuote da riempire, noia incombente, ricerca di nuove distrazioni ed esperienze, finché un avvenimento imprevisto e inatteso viene a cambiare, in modo anche traumatico, la loro monotona esistenza. Un'analisi, diciamo pure una critica, di costume e sociale che non risparmia niente a nessuno, sempre però giocata sul filo dell'ironia e della leggerezza. -
Andata e ritorno
Giorgia Satta è sarda ma vive da molti anni in provincia di Bologna. Arrivata negli anni settanta per lavoro non è più andata via. Il legame viscerale con la sua terra non si è mai spezzato, forse da questo è nato l'amore per la poesia. Scrive infatti in maniera estemporanea come i poeti sardi di strada, che componevano al momento, nelle piazze, storie di vita in poesia su richiesta dei presenti e su temi dettati dal momento. Il tema diventa quello che le suggerisce un'immagine, una situazione, un'emozione improvvisa. In oltre cento poesie, Giorgia Satta fotografa l'esistenza e ne celebra le fatiche con uno slancio genuino. La sua è una profonda accettazione dell'umano, un ""si"""" entusiasta alla quotidianità del vivere, una costante e inarrestabile ricerca del bene e del bello.""