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Il salotto. Pensieri, parole, opere & omissioni
È un saggio composito, di genere letterario, filosofico e sociologico. Ogni capitolo apre e chiude un curioso siparietto che si collega fluidamente al tema trattato in precedenza e a quello seguente. Nulla di pedante, il ricorso all'ironia rende leggero lo scritto, pensato per la lettura agile pur sempre accompagnata dalla riflessione. Su come siamo e come eravamo. Su come dovremmo essere. -
E poi, fu Auschwitz. La memoria come radice del futuro
Cosa rappresenti Auschwitz nella vicenda umana, è difficile dirlo. Qualsiasi lettura sintetica risulta riduttiva. Sicuramente un punto di non ritorno. In quel luogo, alcuni hanno dissipato quanto l'Occidente ha incrementato nel corso dei secoli: fede, umanesimo, civiltà giuridica, diritti umani, primato della coscienza. L'Autrice dimostra che l'Olocausto e le attività persecutorie e di sterminio perpetrate ad Auschwitz costituiscono solo la punta dell'iceberg di un'intensa attività criminale supportata dall'ideologia della purezza e del primato della ""razza ariana"""". Significando che la sequenza di avvenimenti che ha portato alla soppressione di sei milioni di persone, """"gasate"""" e incenerite oppure ridotte in stato di schiavitù, è stata vasta e progressiva, e che oggi, per analogia, potremmo evitare i postumi dell'ondata nazionalistica, xenofoba e razzista in atto, riconoscendo i prodromi."" -
In primavera, di libertà. Martiri pugliesi alle Cave Ardeatine
Libertà, giustizia sociale, democrazia. Sono i valori civili perseguiti dagli antifascisti pugliesi attivi nella Resistenza romana e trucidati alle Fosse Ardeatine, la più inaudita rappresaglia compiuta in Europa durante la seconda guerra mondiale. Le vittime risultano diversificate per provenienza sociale e appartenenza politica, ma unite nella rigorosa lotta al potere dittatoriale. Il libro delinea su base regionale il loro profilo biografico: per debito di riconoscenza, per superare il ritardo nella ricerca storiografica, per mutare il paradigma della narrazione, più attenta alla persona che al fenomeno di carattere generale, secondo l'impostazione di Imber Shulamit. -
Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa alloggio «Raggio di Sole»
Ecco la testimonianza di Pino Marzario, che vuole ""metterci la faccia"""" e raccontare la sua storia di Aids, densa di sofferenza e di speranza. Pino risiede da molti anni presso la Casa alloggio """"Raggio di Sole"""", opera segno della Fondazione Santi Medici di Bitonto. La sua narrazione ha il valore di una confessione a voce alta: liberante, rigeneratrice, responsabile, preoccupata della ricaduta sociale di comportamenti inadeguati nel contesto e nel contrasto della malattia. Un modulo familiare allargato, in cui gli uni si prendono cura degli altri con competenza e umanità, ha favorito la conversione in atto: il percorso di riconciliazione con la vita. Le pagine di questo libro evocano il suo universo popolato di volti. Finalmente Pino non è più solo e non ha più paura di sé e degli altri: è accompagnato dalla misericordia divina ed è memore del suo pregresso; inserito nella comunità e costantemente seguito da figure che si prendono cura di lui. La sua meta? La ricerca della felicità per sé e per gli altri."" -
Monsignore ragazzino. Don Tonino Bello, dal diario di un collaboratore
Il titolo è un ossimoro: lo stesso vissuto da don Tonino Bello tra appartenenza istituzionale alla Chiesa cattolica e desiderio di rinnovarla profondamente con slancio giovanile. Perché di questo si tratta: nominato monsignore a soli ventotto anni per aver partecipato al Concilio Vaticano II come consultore teologo del vescovo di Ugento, non si è mai adagiato sul titolo attribuitogli, né l'ha mai speso nella sua intensa missione, pago di servire ""la gente, i poveri e Gesù Cristo"""" in letizia e semplicità. Secondo la Parola """"sine glossa"""". Con freschezza sorgiva tipica di un ragazzino. Testimoniando una fede adamantina, ardimentosa, immersa nella storia. Il libro segue questa traccia: presenta il volto speranzoso ed esigente del """"vescovo della strada"""", attingendo a pagine dal diario di un suo stretto collaboratore, e riflette sulla contiguità spirituale e pastorale con papa Francesco. Il Pontefice l'ha ribadita recandosi pellegrino nel luogo natale e d'impegno ministeriale del """"vescovo ragazzino"""", per rileggere in chiave di attualità ecclesiale un portentoso evento dello Spirito nel contemporaneo."" -
Come olio che scende. Quando essere sacerdote profuma di bellezza
Il sacerdote è un torchio vivente, da cui dovrebbe sempre grondare l'olio di bellezza della consacrazione e del suo servizio in favore del popolo. L'assunto dell'Autore è questo, sviluppato nelle riflessioni proposte attingendo alla Scrittura, al Magistero del Concilio Vaticano II e alle parole di testimoni quali san Francesco d'Assisi, il Servo di Dio don Tonino Bello e Papa Francesco. Le meditazioni, predicate come esercizi spirituali al clero dell'Arcidiocesi di Agrigento, risultano particolarmente giuste per il periodo quaresimale, quando il sacerdote viene chiamato a rinnovare, durante la celebrazione della benedizione degli Oli Santi, la sua consacrazione, e nella Messa della lavanda dei piedi, la sua originaria vocazione. -
Nelle vene della storia. Tonino Bello e Papa Francesco: una rinnovata spiritualità della Chiesa per il mondo
Fra Onofrio Farinola, frate minore Cappuccino, mette a confronto l'innovativa spiritualità di Papa Francesco con quella di don Tonino Bello. E il cardinale Francesco Montenegro significativamente commenta: ""La spiritualità di Papa Francesco e di don Tonino Bello sa aprire strade nuove che vanno dall'altare di ogni chiesa a ciò che accade nel Mediterraneo; dalle righe del Testo sacro e del Messale alle strade tortuose delle nostre città. È una spiritualità che non crea pericolosi divorzi tra """"azione"""" e """"contemplazione"""", ma li sa armonizzare tenendoli uniti e facendo sì che l'agire traduca il Mistero adorato e, questo, diventi l'anima di ogni gesto che si pone in essere. In questo modo Papa Francesco e don Tonino sembrano dirci che non ci può essere spiritualità cristiana senza mani giunte che non diventino mani """"a servizio"""", e non c'è preghiera che non riconosca il grido dei disperati e si muova in loro soccorso""""."" -
Don Tonino a Betania. Pastore amico. Con DVD-ROM
Nei primi anni della sua esistenza, la Fraternità Francescana di Betania ha avuto il grande dono di essere accompagnata come pastore da don Tonino Bello. Leggere ora le omelie e rivedere frammenti visivi inediti della presenza che il Servo di Dio ha assicurato in Fraternità, permette di entrare in profondità nella storia di questa ""porzione di Chiesa"""", desiderata e voluta per ispirazione divina da padre Pancrazio Gaudioso. Felice la sua intuizione di attribuire a mons. Bello la qualità di """"cofondatore"""". Nei testi si legge l'incoraggiamento e il consenso del """"pastore amico"""" a intraprendere un percorso di consacrazione nuovo, inedito, coraggioso, che sfocerà nell'approvazione in Istituto unico maschile e femminile di vita consacrata. E le parole pronunciate nei momenti più importanti della vita interna (vestizioni, professioni temporanee e perpetue di sorelle e fratelli, ordinazioni diaconali e presbiterali) evidenziano il riferimento all'ispirazione evangelica che dà senso profondo alla vita comunitaria nella casa di Betania, dove preghiera e servizio si intrecciano indissolubilmente in un cammino di fede oblativa e orante."" -
Esiste paradiso cestistico. La cavalcata della Talos Basket Ruvo verso la B
Vibra, questo libro: nella narrazione dell'autore, nella sequenza delle immagini, nel sogno segreto di ulteriori conseguimenti cestistici. Ripropone la cavalcata della Talos Basket Ruvo verso la serie B, evento storico per Ruvo di Puglia, che ha permesso a tanti atleti, dirigenti, sportivi, tifosi, cronisti, supporter... di toccare il cielo con un dito. Tant'è che, a distanza di alcuni mesi dall'impresa, il racconto fa ancora salire i battiti a 200: passione, emotività, coinvolgimento straripano dalle pagine, che non riescono a star ferme. Paolo Michele Pinto (in quanto a scrittura) e Donato Volpe (in quanto a proposta fotografia) sono i comunicatori di questo incanto. Vibra anche l'intera Ruvo di Puglia: già nota per essere la città del jazz, dei vasi attici a figure rosse e dell'acceso cromatismo che abita le tele di Cantatore, ora è anche la città del basket. A pieno titolo nel proprio patrimonio identitario. -
La mia vita in crescendo. Racconti e poesie
L'avvicinamento alla fede dell'autore avviene in modo graduale: prima con la semplice frequentazione del luogo sacro, poi attraverso l'ascolto della Parola. La svolta avviene in occasione dello sbarco dei migranti albanesi nel porto di Bari, seguito dall'incontro con il direttore della Caritas diocesana di Molfetta e don Tonino Bello, testimone di carità e indimenticato vescovo. Nel 1977,l'autore subisce un ictus cerebrale e i giorni che seguiranno matureranno in lui una fede ancora più limpida e profonda. -
Seduto accanto alla mia povertà. Avvolto nel silenzio della Sua presenza
"Don Mimmo Battaglia, vescovo della diocesi di Cerreto Sannita, è un sognatore che aiuta a sognare. Ma i suoi sogni non sono proprio suoi, sono acquisiti. Da un Altro! La sua maturità di uomo e di pastore è visibile nella scelta di non rinunciare a sognare. Costi quel che costi. E due sono i luoghi in cui questi sogni trovano il loro inizio e la loro forza; luoghi che il vescovo frequenta nella diuturna inquietudine degli amici di Dio: la strada e la cappella. Sorgente da cui tutto scaturisce. Anche le pagine di questo libro"""" (dalla prefazione di don Vito Piccinonna)" -
I colori del Vangelo. Con san Giovanni Battista, artisti della vita
"A noi piace chiamare questa pubblicazione """"libro-avventura"""". Perché, guardando all'attualità del Battista, tu possa intraprendere il cammino che il Signore ti ha indicato dal giorno del tuo concepimento, la santità; perché la tua vita, spesso segnata da mille difficoltà, sia come una tela d'autore, dove il Signore può divertirsi a dipingere i colori caldi della sua Parola."""" (gli autori)" -
I misteri del rosario e il quotidiano. Con la coroncina tra le mani, in compagnia di don Tonino Bello. Con rosario
La preghiera del Rosario, tanto cara alla tradizione della Chiesa, era anche prediletta da don Tonino Bello. Anche lui, imparando dalla fede semplice e robusta della mamma Maria, ha fatto di questa preghiera del cuore un caposaldo della sua profondissima spiritualità cristiana e mariana. In effetti il Rosario, facendoci meditare i misteri principali della vita di Cristo e della Madre, ci immerge nell'infinito mistero di Dio e ci pone in un atteggiamento di comunione con il Signore e con il prossimo. Don Tonino recitava il Rosario: personalmente, con i suoi confratelli, i religiosi e i giovani durante gli spostamenti, e nel corso della malattia custodiva una coroncina sotto il cuscino del suo letto di sofferenza. L'invito è a fare altrettanto nella nostra vita di fede, usufruendo anche delle sue meditazioni, per percepire il conforto che viene dalla preghiera e incrementare l'impegno a vantaggio di chi ha bisogno di noi. -
C'era una volta... Da un cuore di legno a un cuore di carne. Con Pinocchio sulle strade dell'Avvento 2020
"In questo tempo di Avvento vogliamo farci contagiare dalla bellezza del racconto: ogni giorno ci lasceremo coinvolgere dalla storia che tanto appassiona tutte le generazioni, quella di Pinocchio. In fondo lo siamo un po' tutti: un po' bugiardi e un po' impacciati, un po' birichini e un po' fragili, un po' testardi e un po' sensibili, un po' goffi e un po' delicati. Una mistura di atteggiamenti e di pensieri, di sensibilità e di sensazioni, che ingombrano anche la nostra coscienza."""" (gli autori)" -
In paupertate splendor. La chiesa e il convento dei Cappuccini a Corato tra memoria storica e prospettive future. Ediz. illustrata
Può esserci bellezza nella povertà? Questo libro dimostra di sì. E la manifesta grazie attraverso più spiragli di conoscenza: testimonianze orali, carteggi privati, documenti d'archivio, manufatti preziosi, dipinti, affreschi, epigrafi e iscrizioni a futura memoria. Lo studio storico-artistico dell'ex complesso dei Cappuccini di Corato (Ba), oggi quasi completamente adibito ad usi civili di tipo volontaristico e sociale, con la presenza laicale dell'Arciconfraternita Sacro Monte di Pietà, rinvia alla diffusione del francescanesimo in Puglia e in provincia di Bari, più in particolare, a partire dalla fine Cinquecento. Focus su una piccola fraternità, dunque, intorno a cui si è stretto il popolo con legame profondo, saldo e imperituro: avvinto dalla generosità, dalla semplicità e dalla verità che abita la bellezza. -
La lepre arriva dopo. Al pronto soccorso dell'anima
Papa Francesco ha voluto presentare la Chiesa come ""tenda e ospedale da campo""""; esperta nel soccorrere l'umanità ferita ma anche bisognosa di essere curata con la """"medicina della Misericordia"""", ribadendo quanto affermato da San Giovanni XXIII al Vaticano II. La Chiesa ha sempre avuto bisogno di purificazione e di rinnovamento, partendo da quanti lo Spirito ha posto come Pastori fino ai fedeli laici del Santo Popolo di Dio. Ecco che questo nuovo lavoro di Fra Emiliano si propone di contribuire a guarire le patologie spirituali che ci portiamo dentro, talvolta espresse anche a livello curiale, e chiede a Dio di donare più ossigeno ai cuori per poter pregare e amare di più."" -
Santa domeinca! La parola su Facebook. Anno B
Da alcuni anni don Vito Piccinonna, parroco-rettore della Basilica Santuario Santi Medici di Bitonto, presidente dell'omonima Fondazione e direttore della Caritas diocesana di Bari-Bitonto, si è ricavato uno spazio sul suo profilo Facebook per spezzare la Parola domenicale con un breve messaggio in cui aiuta il lettore a farsi provocare dalla pericope evangelica. Il linguaggio è fresco, rapido, giovanile, e tiene conto delle esigenze comunicative di un post, ma mantiene intatta la carica di profezia, di radicalità e lo sguardo positivo sulla vita propri del ""Vangelo sine glossa"""" di francescana memoria. Questi brevi messaggi, insieme ad alcune trascrizioni di omelie tenute in giorni particolari dell'anno liturgico, vengono raccolti in questo volume, a commento della Parola proposta durante l'Anno liturgico B."" -
Albania Italia andata e ritorno. La storia che sfocia nei grandi esodi, il legame solidale promosso dopo gli sbarchi
Nella storia dei grandi esodi albanesi verso l'Italia, di cui ricorrono i trent'anni, c'è un'altra storia, altrettanto grande quanto dimenticata, che vede protagonista la solidarietà umana. È una storia alternativa rispetto al mantra dei migranti invasori e degli italiani xenofobi. I profughi sono persone. E di persone, con il loro carico di amarezza e di speranza, sono piene le imbarcazioni che approdano a Brindisi e a Bari nel 1991. L'icona della Vlora è viva nell'immaginario collettivo, ma cosa accade prima e dopo il suo attracco nel porto del capoluogo pugliese? Il libro, denso di storia e di storie, racconta la vicenda di un popolo che prova ad affrancarsi dalla miseria, le relazioni pregresse e postume con il Paese dirimpettaio, le principali azioni solidali e volontaristiche messe in atto dalla Chiesa cattolica ma anche da tante donne e uomini di buona volontà, e dalla società civile, a frontiere finalmente riaperte: segno di fratellanza e di promozione sociale nel rispetto della libertà individuale. -
La sfida della speranza. L'itinerario spirituale di don Tonino Bello
Il libro è un inno all'ardente giovinezza spirituale di don Tonino Bello. L'autore si immerge nella passione missionaria del vescovo salentino, la vive in proprio, elaborandola come riflessione rigorosa e nel contempo emotiva, ma sempre convincente. Il volume è una meditazione appassionata sulla vita del vescovo santo, che ha donato all'uomo d'oggi la certezza dell'Incarnazione di Dio. È una palestra in cui ci si allena alla ricerca della verità. -
La notte poco prima della foresta
Essere stranieri. Abbordare un nuovo e giovane amico sotto la pioggia. Avere in cuore una ragazza notturna, un ectoplasma da lungofiume. Odiare gli specchi. Amare le puttane matte. Distinguere il ""nervosismo"""" dei macrò usciti dritti dritti dalle gonne di mamma. Farsi un'idea di qualcuno solo se te lo scopi. E però poi filarsela, senza discorsi. Denunciare la divisione in zone di lavoro settimanale, in zone per le moto, o per rimorchiare, o per le donne, o per gli uomini, o per i froci, e avvilirsi per le zone della tristezza, della chiacchiera, del venerdì sera. L'intelaiatura de La notte poco prima della foresta è un paradigma straordinario, un testo fluentissimo e irto nella sua prosa vertiginosa, aliena da punteggiatura ferma, tutta pervasa di anacoluti e biasimi come un romanzo-pamphlet di Céline. I temi assoluti di questo autore prematuramente scomparso a quarant'anni affiorano in una comunicazione per voce solista, in un poema teatralissimo che senza più la diatriba simbolica di Nella solitudine dei campi di cotone sconta i problemi dell'identità, della moralità, dell'isolamento, dell'amore non facile.""