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Piombino a tavola
Piombino a tavola vuole unire due momenti piacevoli della vita: la buona tavola imbandita con i sapori forti della nostra terra e le suggestioni del racconto ispirato ai luoghi che ci sono cari. L'esperimento è quello di abbinare storie e ricette, un pranzo a base di cacciucco, schiaccia campigliese, vin santo e ponce alla livornese, accanto alla storia proustiana delle bocche di leone come madeleines del passato che non può tornare. Le ricette sono tipiche della tradizione culinaria piombinese che contamina Maremma grossetana, fascia costiera labronica, Isola d'Elba e colline della Val di Cornia. I racconti sono tutti inediti e compongono una nuova antologia personale dopo l'esperienza positiva di ""Cattive storie di provincia"""". Sono storie ispirate a Piombino, costruite tra le strade di questa città di provincia, pensate per lungometraggi realizzati da un amico regista oppure scritte per l'esigenza di ricordare episodi del passato. """"Piombino a tavola"""" va gustato un poco alla volta, una ricetta e un racconto, un bicchiere di aleatico e un moscato dell'Elba, meditando sulla provincia che cambia, sui sogni perduti e su facili rimpianti."" -
Fedeli alla roba
Non esiste solo la tanto sbandierata ""meglio gioventù"""", esiste anche la """"peggio"""", dei ragazzi che tra gli anni settanta e ottanta si persero """"dietro sogni floreali"""". Una gioventù che ha visto, che ha sentito, che ha vissuto sulla propria pelle, gli anni di piombo, il terrorismo e l'eroina. Una generazione che non ha trovato la redenzione nei salotti televisivi e nell'occupazione di poltrone. Bruno Panebarco dà voce a un pezzo di storia contemporanea che ci riguarda tutti da vicino, una sorta di """"Vietnam italiano"""". Dà voce ad anni in cui, spesso, ci si trovava davanti a scelte obbligate: la roba e la lotta con una sostanza sintetica chiamata metadone che la faceva da padrone in improbabili percorsi di disintossicazione. Ma anche anni di famiglie che si allargano e diventano tribù e comuni di ragazzi che si dividono tutto: sesso, alcol, amore, vestiti, sogni."" -
Cronache da un mondo (im)possibile. Racconti brevi e farsette
Un conte decaduto che passa le sue giornate ad aprire e chiudere le finestre delle venti stanze del suo palazzo attendendo che il suo finale accada, un pazzo che vede il mondo esterno dal videocitofono della sua casa, un precario messo in croce dalla società, un uomo che si fa proiettile per amore, uno scrittore senza futuro che è costretto ad usare solo il passato remoto. Venti racconti brevi, venti vite diverse o venti fasi della stessa vita, venti stanze divise per piani, dall'ultimo al primo, in un viaggio 'à rebours' verso le origini di chi eravamo prima di diventare dormienti o un passpartout per chi è ancora sveglio e quelle porte le deve ancora aprire. -
Spaghetti western. Vol. 1: L'alba e il primo splendore del genere (anni 1963-1966).
"Spaghetti Western"""" è un progetto strutturato in tre volumi che si propone di presentare il genere così come si è evoluto nel corso degli anni, dai proto-western fordiani di Germi ambientati in Italia, ai western pre-leoniani debitori dell'epopea americana, passando per Sergio Leone e via via con i tristi vendicatori del far west, i tortilla western, i western comici oltre a quelli bizzarrissimi dell'ultimo periodo che mischiavano al genere elementi antitetici presi in prestito da altri filoni come il cinema delle arti marziali o l'horror, fino ai tentativi finali degli anni '80 di rivitalizzare un cinema ormai morto." -
50 anni di Hulk
Quanto credete di sapere su Hulk? Che si tratta di una creatura generata dalle radiazioni gamma, di forza smisurata, che si risveglia quando i nervi di Bruce Banner vengono squassati da frustate di rabbia? Che nella prima storia, risalente al maggio 1962, la sua pelle non era affatto verde ma grigia come la pietra? Che in cinquant'anni di avventure a fumetti ha cambiato molte volte corporatura, nome e perfino personalità? Che ha lottato e sconfitto i più forti superumani dell'universo Marvel? Il libro approfondisce ognuno di questi aspetti e innumerevoli altre sfaccettature di questo gioiello scavato nello smeraldo, svela retroscena inediti, rivela aneddoti curiosi. 50 anni di Hulk è un viaggio affascinante che parte dalle tavole a fumetti per giungere alle trasposizioni cinematografiche, ai cartoni animati e videogiochi. -
Polar 2.0. Il poliziesco francese del nuovo millennio
Il termine polar, nato dall'unione di poliziesco e noir, indica quel genere, tipicamente francese, che mette in scena l'ambiente criminale nelle sue molteplici sfaccettature. Lotte tra bande, killer spietati e banali assassini, detective privati, ispettori e agenti di polizia (i famosi flic) sono il materiale umano su cui si fonda una lunga tradizione letteraria e cinematografica insieme. Grandi registi ed eccellenti artigiani, da Jean-Pierre Melville a Luc Besson, passando per Godard, Chabrol e Truffaut, si sono messi al servizio del polar, e altrettanto hanno fatto attori come Jean Gabin, Lino Ventura, Yves Montand, Jean-Paul Belmondo, Alain Delon, fino ai più giovani Gérard Depardieu, Daniel Auteuil, Jean Reno, Vincent Cassel.Polar 2.0 è il poliziesco francese degli anni Duemila, rinnovato nello stile e nelle tematiche, contaminato con l'horror, il western, il film d'azione, ambientato a Parigi come a Marsiglia, nelle carceri come nelle banlieue. -
Le pietre di padre Cenere
La coinvolgente storia di un ragazzo che si è rovinato con le sue mani e cerca la redenzione diventato un campione di altruismo. Spesso un attimo di debolezza ti cambia la vita per sempre. È un miracolo rimediare ai propri errori, ma i miracoli esistono davvero? In questa storia, cruda e avvincente, un ragazzo alla ricerca della redenzione s'imbatte in un segreto che da secoli mina le fondamenta della nostra fede. Dalle mura gelide di un carcere ai suoni lontani di un bosco inesplorato, un racconto che vi lascerà senza fiato. -
Amanita
Un uomo e una donna. L'assurda e testarda pretesa dei due diversi sessi di riuscire vivere insieme. Le falsità, le incomprensioni, l'impossibilità di trovarsi, l'incomunicabilità, i profondi rancori e i tentativi più o meno velati di farsi del male o perfino di annientarsi. Un eterno match, un costante stare allerta non abbassando mai la guardia neppure per un istante. L'elogio alla fragilità del rapporto di coppia e del concetto di famiglia condito dall'incomprensibile testardaggine, tipica del genere umano, del voler andare avanti comunque. -
Storia del cinema horror italiano. Da Mario Bava a Stefano Simone. Vol. 3: Joe D'Amato, Pupi Avati, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e il cannibal movie.
Il terzo volume della ""Storia del cinema horror italiano"""" ripercorre la carriera di un grande artigiano come Aristide Massaccesi (in arte Joe D'Amato) che ha saputo contaminare tutti i generi, soprattutto horror, erotico e porno, dando vita a creazioni bizzarre ma indimenticabili come """"Antropophagus"""" e """"Porno Holocaust"""". Il libro affronta anche il cinema horror di Pupi Avati, un gotico rurale padano che ha prodotto una limitata factory e pellicole indimenticabili come """"La casa dalle finestre che ridono"""" e """"Zeder"""". L'ultima parte del volume riguarda uno studio accurato del cannibal movie, un cinema horror tipicamente italiano che contamina avventura e orrore, tra eccessi macabri e violenze sugli animali spesso ritenute gratuite. Ruggero Dedodato e Umberto Lenzi sono gli autori simbolo di un sottogenere che hanno praticamente inventato, anche se nella loro carriera hanno realizzato altre pellicole importanti come """"La casa sperduta nel parco"""" e """"La casa 3"""". """"Cannibal holocaust"""" e """"Il paese del sesso selvaggio"""" restano due pellicole simbolo del nostro cinema di genere."" -
Un regista amico dei filmakers. Il cinema e le donne di Roger A. Fratter
Un saggio di critica cinematografica, scritto in maniera divulgativa ma al tempo stesso rigorosa e dettagliata, sul più importante regista indipendente italiano, Roger A. Fratter. Introdotto dalle prefazioni di Manlio Gomarasca e Davide Pulici, il libro analizza le tematiche trasversali dei suoi lungometraggi, per poi entrare nello specifico di ciascun film, che viene spiegato e discusso in ogni sua sequenza. L'opera è arricchita da un'intervista allo stesso Fratter e a quattro attrici fondamentali del suo cinema, da un capitolo dedicato alle varie edizioni dei suoi film e da un'appendice fotografica finale. -
Geografia dell'anima. Viaggio latinoamericano
Frammenti di vita nel diario di un viaggio latinoamericano. Leggere è viaggiare. Viaggiare è sognare. Sudamerica mi hai conquistato con la tua bellezza, la tua natura, la tua voglia di riscatto. Posso perdonarti le brutture perché sono cieco, come tutti gli uomini innamorati. La società puzza di banconote e merda. Sono le mani che toccano i contanti ad essere sporche e non quelle piene di terra dei viaggiatori che cercano quello che non potete nemmeno concepire. Molte cose perderete... la libertà del viaggio solitario in terre lontane, l'orizzonte dove trascorre il tempo di un giorno per corteggiare l'alba, il sole sulla pelle, il vento in faccia, il deserto, l'oceano, la foresta, gli occhi di un incontro d'amore, il pianto di commozione di fronte alle farfalle gialle di Remedios, le lucciole, occhio del silenzio, l'inchiostro che fissa e sbava un foglio d'appunti perché hai il cuore grosso... anche di dolore. -
Alla ricerca della Piombino perduta
"Alla ricerca della Piombino perduta"""", parafrasa il titolo del capolavoro di Marcel Proust, anche se le ambizioni sono di ben altra portata. L'autore va alla ricerca di piazze strade, luoghi e personaggi d'una città che cambia, tuffandosi in un viaggio nel passato fatto di nostalgie e di ricordi. """"L'ora di Barga"""" di Giovanni Pascoli è la migliore introduzione possibile per un percorso a ritroso nel tempo che diventa un viaggio nella memoria collettiva di una città di provincia. Piombino come cartina di tornasole di un'Italia che cambia, di una provincia toscana che modifica abitudini e modo di vivere. La prima parte, """"Piombino ieri e oggi"""", vi porterà a riscoprire la spiaggia di Salivoli, il Canaletto, i Macelli, Sotto Bernardini, piazza Dante, Baratti, Perelli, corso Italia, lo stadio Magona, il cinema Sempione, il Supercinema, il Circolino delle Acciaierie, il campino degli ulivi, Calamoresca, punta Falcone, Marina, il campino Marrone e il bar Pellegrini. La seconda parte, """"Mal d'Africa"""", racconta in forma romanzata la vita avventurosa del più grande scrittore piombinese del Novecento: Aldo Zelli, un maestro della narrativa per ragazzi." -
Il silenzio dei violini (The silence of the violins)
"Paul Polansky e Roberto Malini sono ben conosciuti per il loro attivismo a tutela del nostro popolo Rom. In questo commovente volume i nostri cuori e le nostre menti sono toccati dal loro talento poetico ed è giusto che abbiano utilizzato l'arte letteraria per il loro obiettivo, perché è attraverso l'arte che i Rom hanno dato il loro contributo più duraturo al mondo."""" (Ian Hancock)" -
Metallo d'ombra. Nascita di un supereroe
I sogni di Arsian sono inquieti. Un'ombra si stende su di lui, invoca il suo nome, lo attrae con la promessa di diventare una cosa. Quei sogni rievocano nel ragazzo l'infanzia trascorsa nell'Anello, la sua terra natale, il desiderio di realizzare qualcosa di grande, il crimine di cui si è macchiato e che l'ha costretto all'esilio sulla Terra. I rimorsi e il senso di colpa lo tormentano e a essi si aggiunge il turbamento causato dall'ombra che proietta su di lui una sagoma dotata di corna. È difficile sottrarsi alle sue invocazioni. Eppure Arsian deve lottare per farlo, anche se sono ben altre le cose che, in questo momento, lo preoccupano: gli eroi della Confraternita sono scomparsi da Big City e i super criminali ne stanno approfittando per seminare il panico tra la popolazione. Ma cosa può fare uno studente indifeso di fronte al predominio dei malvagi? E chi potrà salvare una città che va incontro a un destino segnato? Arsian non lo sa. Eppure l'ombra cornuta che lo affianca e lo sovrasta sembra essere ansiosa di aiutarlo a rispondere a queste domande. -
Frutta fresca per verdure marce
Frutta fresca per verdure marce è un ""poliziottesco"""" dallo stile energico e rapido. Il commissario Masciopiscio, uno sbirro metallaro e alcolizzato, ha a che fare con spacciatori insospettabili che solo la realtà della provincia sa partorire: pensionati, imprenditori, barboni e guardoni sono alcune pedine di questo traffico che pare infinito. Mascio trova per strada anche amicizia e amore. Il contadino, il negro e Culo-di-marmo diventeranno parte della sua vita e insieme i quattro metteranno in piedi una band con la quale andare in tour per mezza Europa. Culo-di-marmo sarà la redentrice del commissario che, dopo aver lasciato la polizia, diventerà investigatore privato e salutista."" -
Abituarsi alla fine. Requiem per un uomo disperso
"Londra è un sogno di un'estate lontana in cui eravamo tutti insieme a godere di una notte stellata. C'eravamo io e Leo e Leila e Paolo e tanti altri, c'erano Giulio Casale e Paolo Benvegnù con le chitarre, Emidio Clementi al basso e Manuel Agnelli alla voce. E c'era Lindo Ferretti a officiare messa davanti a una platea di freak e artisti di strada. Ma domani è un altro giorno, un altro giorno e basta. Non è diverso e non cambierà niente. Ma almeno è domani"""". Un uomo braccato da se stesso, in fuga dal suo lento mondo provinciale, dal dolore, dall'insoddisfazione, da quello che non c'è. Un uomo a cui non resta che ricominciare dalle uniche certezze che crede di avere, gli amici lontani. Così inizia il viaggio per abituarsi alla fine di una vita che sente fallimentare, un viaggio fatto di isolamento emotivo, corse verso il telefono in cerca d'aiuto, calci, lividi sulle braccia, soffitti sconosciuti, voglia di arrendersi. Alla ricerca, forse, di nient'altro che un motivo per tornare. Di un piccolo, insignificante miracolo capace di indicargli che quello che cerca, in fondo, è nascosto in ciò che crede di avere perduto." -
Di cose giuste e di cose ingiuste
Federico Lombardi vive solo con il figlio. Da alcuni anni è stato abbandonato dalla moglie, fuggita dopo la nascita di Claudio, un bambino portatore di handicap. La porta di casa Lombardi si apre per accogliere molte persone: Federico va avanti grazie alla solidarietà di quelli che raggruppa nella categoria ""lo psicologo, le assistenti sociali, un paio di parrocchiane devote, i miei, gli amici dei miei, i miei amici, i ficcanaso, gli sciacalli, le anime in pena per gli altri"""". Eppure, quando dalla porta è Daniela a entrare, le cose cambiano velocemente. La bibliotecaria trascorre due pomeriggi alla settimana a leggere per Claudio. È dubbiosa, ma accetta ugualmente l'incarico nonostante la ritrosia a essere messa sotto i riflettori e la costante incertezza che la accompagna a ogni passo. Non immagina quanto quell'esperienza la muterà nel profondo e quali reazioni scatenerà in lei..."" -
Questa sono io
Laura Prete - ex reginetta di bellezza, ex soubrette, ex inquilina della più famosa villa della televisione, attuale fidanzata d'Italia e direttrice di una Scuola per lo spettacolo - ha sparato in testa, in diretta televisiva, al più rispettato showman della nazione. Il pubblico, incollato al teleschermo, si sta chiedendo: perché? E Laura, in questo romanzo, ci dà le sue risposte. Purtroppo, però, conoscerete tre Laure e ognuna, a turno, vi consegnerà la sua verità. A chi sceglierete di credere: alla bambina in rosso, alla ragazza in visone o alla donna in ombra? -
Liberalismo triste. Un percorso: da Burke a Berlin
Il libro di Carlo Gambescia non ha la pretesa di essere una storia dettagliata né tantomeno un'enciclopedia del pensiero liberale. In realtà, l'importanza dello studio risiede altrove: nel suo essere un saggio, e nel senso più autentico del termine, quello di verificare, come si usa in campo chimico o fisico, la natura, la qualità, il valore di un certa sostanza. La sostanza esaminata è il liberalismo, e in particolare un certo tipo di liberalismo, che l'autore definisce triste, un liberalismo consapevole delle durezze della realtà politica, un liberalismo non ridens, perché non confida in alcuna provvidenziale armonia, né del mercato, né di altro genere, ma assolutamente cosciente di un fatto fondamentale: che si comanda alla politica ubbidendo alle sue leggi. -
Doppio umano
Sotto il cielo d'Africa. Al tempo delle Grandi Bestie veniva raccontata la storia di due messaggi inviati dall'essere supremo al genere umano: un primo messaggio riguardava la speranza della vita eterna mentre un secondo messaggio portava la certezza della morte. Il messaggero che reca il messaggio di vita eterna è costretto però a ritardare il suo cammino visti i dubbi della speranza mentre il messaggio di morte viene, inevitabilmente, ricevuto per primo, come unica certezza.