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Revenge! Filosofia, cinema, rock
"Nell'ultimo concerto al Planetario di Berlino, 6 giugno 1988, a poco più di un mese dalla morte, Nico cantò la sua nuova canzone """"Fata Morgana"""" con sole sillabe. Troverò le parole più tardi, promette alla fine. Anche noi, forse, abbiamo trovato la linea musicale adatta al postfordismo, ma ci mancano ancora le parole. Abbiamo decostruito vecchie certezze di presenza piena e necessità storica, siamo convinti che l'eccedenza così conseguita del possibile sul reale permetta di offrire una seconda occasione a vicende in apparenza concluse - """"revenge"""", seguito di un film di successo con vendetta dei soccombenti. Tuttavia il linguaggio adeguato è ancora in costruzione""""." -
Democrazia e diritti nell'età globale
Il volume esamina le molteplici interazioni tra i processi di globalizzazione economica e le forme della vita democratica così come si sono delineate nel Novecento: il declino degli stati nazionali come forma normale delle istituzioni democratiche, la difficoltà di definire i confini del demos di fronte all'imponenza dei flussi migratori e alla crescente mobilità delle popolazioni, il ruolo delle reti di comunicazione nella prospettiva di nuove forme di azione democratica, l'esigenza di una democrazia cosmopolitica capace di far fronte alle sfide globali e l'irrompere sulla scena di nuovi attori politici. -
Il sovrano, l'altro, la storia
L'età della globalizzazione non cambia solo le forme economiche e i modi di vita, ma anche i concetti cardine della filosofia politica, a partire dalla sua nozione più classica, quella di sovranità. Quali sono le principali trasformazioni che valori e simboli tradizionali subiscono a contatto con gli scambi e i rapidi flussi di comunicazione e di informazione? Molto si è detto in questi anni della globalizzazione economica, ma poco di come sono mutate le forme della teoria politica. In questo libro il liberismo economico, la guerra globale, il degrado ambientale, il senso sempre rimandato di un'apocalisse incombente, vengono messi a confronto con il pensiero dei grandi autori che hanno diversamente interpretato le problematiche della modernità e della sua crisi: da Kant a Nietzsche, da Foucault a Arendt, da Derrida a Habermas. -
Rive gauche. Critica della politica economica
Questo libro si propone di mettere in luce le debolezze delle analisi e delle soluzioni programmatiche avanzate dagli economisti dell'ala moderata dell'Unione e di mostrare la praticabilità di incisive politiche economiche di sinistra. Di politiche, cioè, finalizzate alla crescita quantitativa e qualitativa dell'occupazione, a una più equa distribuzione della ricchezza e al benessere della più ampia maggioranza dei cittadini. Intorno a questi temi intervengono alcuni tra i più autorevoli economisti critici verso le teorie e le politiche economiche dominanti nonché molti dei principali leader politici e sindacali della sinistra, uniti dalla convinzione che lo spazio dell'analisi critica del capitalismo debba essere ampliato e approfondito. -
Comunità partecipate. Guida alle buone pratiche locali
Questa guida, attraverso esempi e consigli pratici, si propone di orientare, in modo divulgativo e con riferimenti tecnici e normativi, amministrazioni, associazioni, campagne politiche e singoli cittadini nel campo della finanza etica, della diffusione del cibo biologico, del risparmio energetico, del sostegno ai cittadini stranieri, del bilancio partecipativo, e di tutti gli altri strumenti di democrazia diretta. La guida illustra inoltre quali possibilità vi sono per gli enti locali di adottare il software libero, respingere gli Ogm o dare vita a ""distretti di economia solidale""""."" -
Quando suona la campanella. Racconti di scuola
Trentaquattro racconti brevi firmati da scrittori noti, ma anche da insegnanti, maestri, studenti ed ex studenti, tracciano un panorama ironico, polemico e intergenerazionale della scuola italiana di oggi, alle prese con i conflitti i disagi suscitati dalle riforme Moratti e con le nuove domande espresse dal mondo giovanile. -
Piena di grazia. Da Bernadette all'industria delle apparizioni
Di Lourdes, ancora oggi il più visitato santuario del pianeta, tutti, bene o male, hanno sentito parlare. Meno note, ma avventurose e avvincenti, sono le circostanze per le quali questo paesino sperduto dei Pirenei diventò il prototipo di quel modo di vivere la fede in una dimensione organizzata di massa che ritroviamo in tante manifestazioni religiose della nostra epoca. Ancora meno nota, forse, è la figura di Bernadette Soubirous, la pastorella che proprio a Lourdes, nel 1858, vide per 18 volte la Madonna, riuscendo a calamitare a suo tempo, e per molti anni a seguire, l'attenzione di milioni di persone. Perfino Hollywood le dedicò un film. In queste pagine Bernadette riappare come una icona pop, un simulacro nella società dei simulacri, un contenitore disponibile a essere riempito dei desideri e dei significati di chi lo guarda. -
La rappresentaza impossibile
Esaminando la trasformazione dell'arte di governo, i saggi che compongono questo volume indagano l'impossibilità per la sinistra istituzionale di rappresentare un qualsiasi blocco sociale, a partire da quei processi di alleggerimento della forma partito e di prevalenza della dimensione demoscopica e spettacolare dell'opinione pubblica che segnano l'agire politico istituzionale contemporaneo. Una dichiarazione di guerra preventiva al simulacro della socialdemocrazia. -
Il valore dell'eresia
Questo libro avvia un discorso inconsueto sull'eresia. In primo luogo una testimonianza di vita comunitaria che si tiene lontana sia dal rifiuto pregiudiziale dell'eresia che dalla sua mitizzazione. L'eresia esaminata soprattutto dal punto di vista dell'ortodossia è stata considerata come deviazione, imperfezione, errore o pervertimento di una verità presuntamente assoluta. L'intento dell'autore è andare oltre questa consuetudine, senza tuttavia ignorarla, e applicarsi all'eresia come realtà positiva, dinamica, come forza generativa in espansione, osteggiata da un'altra forza opposta: il potere, la stabilità, il conformismo, la gerarchia. Di questa vitalità dell'eresia Enzo Mazzi ci propone importanti esempi storici, diversi e lontani tra loro, quali Gioacchino Da Fiore, Giordano Bruno, Girolamo Savonarola, Ernesto Bonaiuti, Teilhard De Chardin. Per poi passare a descrivere la forza eretica dei movimenti dal basso, delle istanze di liberazione che si battono contro le logiche di potere e le impostazioni inquisitoriali che continuano a sopravvivere e anzi a riprendere forza nel mondo contemporaneo. -
Il carcere spiegato ai ragazzi
Alcuni episodi recenti (pestaggi e decessi di detenuti) hanno riportato l'attenzione sul lato oscuro del sistema carcerario. Questo libro si propone di raccontarcelo e di farcelo capire nella sua autentica, dolente realtà. Lo fa con un linguaggio piano e comprensibile anche ai più giovani e con l'aiuto di illustrazioni dei migliori vignettisti italiani e stranieri. Il volume, nato da un progetto promosso dall'Associazione Antigone, descrive e spiega la realtà della reclusione in tutti i suoi aspetti, rendendola comprensibile al di fuori dei tanti pregiudizi che si hanno su di essa. Spariscono gli stereotipi e il carcere appare per quello che è: un mondo sofferente dove vengono rinchiuse tutte le diverse categorie sociali svantaggiate, dove percorsi individuali difficili trovano un drammatico punto di arrivo a seguito della effettiva commissione di reati, o anche per uno sfortunato errore. -
Il capitalismo invecchia? Sei domande agli economisti
Alcuni tra i più noti economisti italiani e stranieri rispondono in questo volume a sei domande sulle cause e il decorso della crisi economica e sui nuovi scenari del capitalismo contemporaneo. La recessione mondiale ha forse superato il punto più critico, ma le questioni che essa ha posto alla teoria economica e all'azione politica sono tuttora aperte e molto rilevanti: quale modello di capitalismo ha generato la recessione degli ultimi due anni? Quale il rapporto tra la crisi finanziaria e le difficoltà dell'economia reale? La crisi del capitalismo è anche una crisi della democrazia? Nelle risposte degli economisti a queste domande cruciali emergono tutte le difficoltà alle quali è andato incontro il modello di capitalismo ultra-liberistico degli ultimi trent'anni e la necessità di ripensare l'economia su basi nuove, a partire dalle compatibilità ambientali e dalla sostenibilità sociale. -
Leggendaria. Vol. 81: Abruzzo.
Questo numero, interamente dedicato all'Aquila, raccoglie gli interventi di: Maria Rosaria La Morgia, Nicoletta Bradi, Matile Passa. Luisa Nardecchia, Aida Ruffini, Cristiana Alfonsetti, FEderica Iannacci, Giuliano Capecelatro, e molti altri. -
Esiste un'alternativa al capitalismo? L'impresa democratica e l'attualità del marxismo
Questo libro si domanda se il crollo del sistema sovietico di pianificazione centralizzata abbia determinato la fine di ogni possibile alternativa al capitalismo o se, invece, esista ancora un modo di produzione, una forma di organizzazione sociale diversa che possa, prima o poi, sostituirlo. La risposta che il libro argomenta è che un'alternativa esiste ed è conforme al miglior pensiero marxista: è la gestione democratica delle imprese da parte di chi in esse lavora. Questa forma di organizzazione comporterebbe molti vantaggi: la fine del potere dei capitalisti, il potenziamento della democrazia politica, la riduzione della disoccupazione, la riduzione delle inflazioni, un miglioramento nella distribuzione del reddito e nella qualità della vita dei lavoratori. Tutto questo la letteratura economica ha ormai ampiamente argomentato e talora anche documentato. Si tratta di una rivoluzione possibile, che potrebbe essere realizzata in modo del tutto pacifico e attraverso gli strumenti della democrazia. -
La sfida di Nichi. Dalla Puglia all'Italia
Per ben due volte ha ""dovuto sconfiggere e dirottare"""" il centrosinistra alle primarie. Per due volte ha battuto la destra alle elezioni regionali in Puglia. Da Bari a Roma, Nichi Vendola lancia oggi la propria sfida per la guida del centrosinistra e per """"tornare a vincere"""" nella prossima competizione elettorale e, soprattutto, nella cultura e nella coscienza del Paese. """"Se ho vinto - dice - è perché la mia vita, la mia lingua, la mia storia, sono espressioni di una dimensione nuova, diversa della politica"""". Estremista, passionale, gay, cattolico, popolare, il presidente della Puglia chiama la sinistra e il centrosinistra a una sfida in campo aperto, quello delle primarie. Una sfida che gli costa l'accusa di populismo, ma che è invece inaggirabile proprio per ristabilire una """"connessione sentimentale"""" tra la politica, la società e i soggetti che la popolano. Perché i partiti tradizionali """"sono crepati"""", ed è attraverso le primarie che per Vendola si esce dalla paralisi e dalla ripetizione, ricostruendo il perimetro comune di una coalizione e le parole e le pratiche di """"un'alternativa vincente"""". E tornando a mobilitare il desiderio di cambiamento."" -
Le parole del tempo
Cinque intellettuali di diverso orientamento, ma tutti dotati di un acuto spirito critico e insofferenti delle retoriche e delle banalizzazioni oggi imperanti, ci offrono un lessico politico-culturale agile e chiaro che smonta i luoghi comuni e torna alla serietà delle parole. Tracciando una sorta di mappa concettuale della contemporaneità, le voci che compongono questo volume illuminano le trasformazioni, gli snodi più importanti, i processi politici ed economici che investono il nostro presente. Da Potere a Privacy, da Regime a Rappresentanza, da Rischio a Meritocrazia, da Relativismo a Odio, gli autori restituiscono un senso razionale e una funzione critica a tanti termini abusati, distorti e chiacchierati nell'universale talk show che ci circonda. -
Stalin privato e pubblico
Stalin previde che, dopo la sua morte, sulla sua tomba sarebbe stata gettata abbondante spazzatura, ma il vento della storia l'avrebbe ripulita. I grandi crimini dello stalinismo sono un fatto assodato. E tuttavia, nella Russia attuale, la popolarità e la suggestione del dittatore georgiano ritornano prepotentemente. Questo libro, avvalendosi di una vasta documentazione originale, ricostruisce i tratti e i paradossi di questo inquietante protagonista del Novecento, indagando i molti misteri che circondano la sua figura, la sua carriera politica e il suo sistema di potere. E scandagliando anche la sua vita privata e la sua cerchia più ristretta. Ma la domanda decisiva nell'era di Putin è se il culto della personalità sia davvero morto insieme al dittatore georgiano. -
Politica è narrazione. Da Obama a Vendola
La narrazione è l'ultima frontiera della comunicazione politica. Può essere una forma di manipolazione o, peggio, di mistificazione, ma è innanzitutto una necessità nella società di oggi. La campagna presidenziale di Barack Obama è un esempio da manuale di come si costruisce una political narrative vincente. Mentre in Italia è su una nuova ""narrazione"""" che Nichi Vendola imposta la sua scalata alla leadership politica della sinistra. Negli Stati Uniti, narrative è ormai diventata sinonimo tout court di comunicazione politica. Una campagna elettorale di successo è innanzitutto una story, dove ogni parola e ogni immagine diventano il brano di una trama coerente, di un racconto comprensibile e """"vendibile"""". Questo volume descrive e analizza gli aspetti salienti della political narrative statunitense e si misura anche con il caso italiano, e in particolare con il fenomeno Vendola."" -
La Chiesa è compatibile con la democrazia?
Il papato e l'alto clero cattolico hanno mai accettato i principi costituzionali che sono alla base dei moderni stati occidentali? O li hanno invece sempre osteggiati? La questione riguarda l'uguaglianza, l'autonomia individuale, i diritti umani e civili, la separazione dei poteri, la sovranità popolare, la laicità dello Stato. La democrazia trova nelle gerarchie ecclesiastiche un alleato o un avversario? Come e quanto il Vaticano incide ancora oggi sull'elettorato, sui partiti politici e persino sul Parlamento della nostra Repubblica? Esaminando i documenti ufficiali di papi, sinodi e concilii emerge chiaramente che la chiesa gerarchica non solo è ancora lontanissima dalla democrazia ma ne costituisce, soprattutto in Italia, il principale ostacolo. -
I fantasmi della République. La Francia al tempo di Sarkozy
Nicolas Sarkozy, prima da ministro dell'Interno e poi da Presidente della Repubblica, ha incarnato le ansie e le speranze dei suoi concittadini, suscitando passioni aspre e contrastanti. Ha annunciato una rottura politica, ma ha invece costruito una frattura sociale. Ha scalato tutte le tappe della politica francese sfruttando l'impoverimento e le paure dei suoi concittadini, ma ha contribuito a esasperarle, proponendo nuove gerarchie etniche, sociali, religiose. Anziché tentare di risolvere le contraddizioni della società, ha indicato al paese che l'uscita dalla crisi sarebbe stata possibile solo rivedendo in senso restrittivo la stessa idea di cittadinanza su cui si fonda la République. Ha tentato di mettere sull'Europa l'ipoteca franco-tedesca. Il risultato di questa politica è un paese più fragile e attraversato dalla ricerca costante di un capro espiatorio e dal fantasma della guerra civile permanente. Perciò, gli ultimi dieci anni di storia francese possono essere definiti come ""les années Sarkozy"""". Tra pochi mesi la Francia tornerà a votare per eleggere il suo Presidente, un'occasione per tracciare un bilancio di questa stagione e delle sfide che ha posto alla democrazia francese e all'Europa."" -
A cosa serve l'articolo 18
Ma davvero l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori rappresenta il problema principale della nostra economia? Davvero è responsabile del dualismo del nostro mercato del lavoro? Davvero è l'artefice della disoccupazione e della precarietà che affliggono i nostri giovani? E davvero bisogna sbarazzarsene, come ci raccomandano professori autorevoli e opinionisti di grido? Scopo di questo libro è di offrire alcune risposte non convenzionali a queste domande, inquadrando la vicenda dell'articolo 18 in una storia più ampia e fin qui mai raccontata: la storia del diritto al lavoro. In un linguaggio semplice e rigoroso, le ragioni economiche e politiche a sostegno dell'art. 18 e una critica serrata delle proposte di riforma volte alla sua soppressione o comunque a derogarvi per un certo periodo di tempo o per particolari categorie di lavoratori.