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Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
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I giardini di Oltralpe. Guida alla Francia del vino
Easy. Nello slang postmoderno questo libro è easy. Facile da portare con sé, da consultare e anche da scarabocchiare. L'idea nasce da un ciclo di otto lezioni che l'autore ha tenuto presso l'Università Auptel di Ancona tra il 2014 e il 2015, per ragazzi desiderosi di misurare la propria esperienza enoica con calici di vino dei cugini d'Oltralpe. La bibliografia sull'argomento prevede solitamente tomi ingombranti, e di conseguenza costosi. Ecco. Questo libro vuole essere ciò che appare. Facile e democratico per poter parlare con competenza del successo di tutta, o quasi, l'enologia francese. -
Il collaudatore d'altalene (autismi e artifici letterari). Al figlio unico di Annie Seri e Umberto Piersanti
"Questo è un piccolo libro di foto anche se è solo scritto, stilato per lo più con il corpo, steso nell'atto di amare. Un album strappato, una sorta di essenziale zibaldone tascabile partendo dall'etimologia della parola autismo. L'oggetto del lavoro quindi è la messa a punto di ciò che ci eleva: dalla conoscenza di un disguido alla realtà di persone che gravitano attorno a un ragazzo immortale. Testo avviato che era già partito. Come un prezioso dono inscatolato, da maneggiare con cura.""""" -
Nelle Marche c'erano l'etruschi. Le Marche e i marchigiani nel cinema. Le battute più divertenti
Chi sono i marchigiani e le Marche per il cinema italiano? Lo racconta questo divertente libretto: più di cento battute recitate da altrettanti grandissimi attori. Ottanta film, diretti da registi del calibro di De Sica, Risi, Monicelli, Sordi, De Santis, Vanzina, dell'Archibugi, di Maselli, Visconti, Kubrick, che hanno sbeffeggiato con bonomia e sagacia i nostri vizi riconoscendoci qualità e virtù fondanti, come l'onesta e l'operosità, buon senso e sano realismo declinato in gioia di vivere, che hanno fatto delle Marche una delle regioni dove è ancora bello abitare. E comunque, come dice Nino Manfredi, ""nelle Marche c'erano l'Etruschi, e ai Romani je l'hanno date spesso e volentieri""""."" -
L' intelligenza della politica. Cento protagonisti del Novecento marchigiano
Passare in rassegna un centinaio di esempi del secolo scorso può aiutare a comprendere come in definitiva siano le intelligenze collettive e individuali a far progredire un Paese o, nel nostro caso, una regione. Nello specifico, il libro prova a verificare il contributo di personaggi tra i più impegnati nell'ambito politico e, in ultima istanza, a indagare come anche il fattore umano, mai scisso da quello sociale, abbia svolto un ruolo preminente. Ecco, questo libro è il tentativo non di rifare la storia dei partiti nelle Marche, ma di verificare come i personaggi politici del Novecento (di tutte le forze politiche) abbiano espresso un valore aggiunto nell'agire pubblico, sia perché si sono formati e hanno operato attraverso movimenti collettivi e strutturati ideologicamente, sia perché consci del valore dell'agire politico, almeno in alcuni momenti della propria vita. -
Vigne tra mare e monte. Viaggio nelle storie e nei gusti del Conero
I paesaggi del vino, specialmente in quei territori che presentano particolarità ambientali abbastanza eccezionali, come nel caso del Rosso Conero, offrono un buon esempio e più di un motivo di riflessione sul carattere condiviso, sociale del paesaggio, e sulla necessità di un pensiero progettuale comune sulle economie locali, dall'agricoltura al turismo. In un'area raccolta come quella del Conero, interessata dalla DOCG, i produttori non svolgono semplicemente la loro attività imprenditoriale ma divengono, nei fatti, custodi del territorio e del paesaggio nel quale tale attività si trova a determinare conseguenze economiche, ambientali, culturali. -
Io sono l'imperatore
Un segreto nascosto per secoli, luoghi intrisi di magia, una setta occulta: sono questi gli ingredienti di un “giallo archeologico” dal ritmo incalzante. Una prosa nitida e una narrazione leggera rendono la storia viva e appassionante. Un professore universitario annuncia di aver rinvenuto in Turchia ciò che molti hanno cercato invano: la tomba di Giuliano l’Apostata, l’imperatore filosofo. Ma il sepolcro è vuoto e l’archeologo viene trovato morto subito dopo la clamorosa scoperta. Il professore è stato ucciso? Chi ha trafugato i resti mortali di Giuliano? Dove sono finiti i gioielli sepolti con lui? Parte da qui il viaggio di Francesco Speri, un impiegato di banca con la passione per la storia romana, che si ritrova al centro di un mistero indecifrabile. Aiutato da Chiara, amante della storia dell’arte, e ostacolato dai seguaci di un’organizzazione pagana, Francesco indaga tra codici cifrati e siti antichi alla ricerca dell’Apostata. Ma niente è come sembra lungo la strada verso l’ultima dimora dell’ultimo imperatore pagano. -
Considerate che avevo quindici anni. Il diario di prigionia di Magda Minciotti tra Resistenza e deportazione
Torna alla luce a distanza di settanta anni un documento straordinario, il diario che Magda Minciotti, giovanissima partigiana di Chiaravalle, scrisse durante la sua prigionia in mano alle SS e la deportazione per lavoro coatto nei lager Siemens a Norimberga e Bayreuth. Racconta la solitudine, la nostalgia, lo sconforto, il dolore per la morte del fratello deportato con lei, insieme alle strategie messe in atto per resistere alla disumanizzazione. Nel clima di generale indifferenza con cui la società del dopoguerra accolse il ritorno dei deportati, Magda conservò il diario in silenzio, per lunghissimi anni, consegnandolo al figlio poco prima della sua morte. Col corredo di altri documenti si disegna anche la biografia di Magda, a partire dalla sua formazione in una famiglia che aderiva agli ideali mazziniani e partecipò compatta alla Resistenza in provincia di Ancona. La vicenda di Magda ci apre alla conoscenza della deportazione per lavoro coatto praticata dai nazisti in tutta Europa, subita massicciamente anche da uomini e donne italiane, a cui la storiografia ha da poco iniziato a rivolgere la sua attenzione. -
Carbonari a Macerata (a duecento anni dai moti di Macerata del 1817)
La cospirazione che doveva scoppiare a Macerata il 23 giugno 1817, notte di San Giovanni, è in assoluto il primo fatto patriottico sulla difficile strada verso l'unità d'Italia. Malgrado il generoso tentativo non riuscito, lo Stato del Vaticano commissionò numerose condanne a morte e altrettanti ergastoli, anche se poi le pene furono ridotte. In questo romanzo s'incontrano personaggi, eventi e luoghi realmente esistiti nella Macerata dei primi dell'800, che viene descritta dettagliatamente con le chiese, i palazzi e gli abitanti di quel tempo. Sullo sfondo, un mondo complesso e contraddittorio in cui si scontrano il ricordo dei governi giacobini con la realtà del governo del Vaticano dopo la Restaurazione. Ma la storia della cospirazione carbonara di Macerata del 1817 viene qui narrata intrecciando ai fatti reali, personaggi e storie di fantasia. Ne scaturisce un romanzo dalla prosa limpida e a tratti ironica, che racconta un episodio della storia d'Italia in maniera originale. -
Antonio Gramsci. Nell'ottantesimo della morte
"La classe operaia possiede un elemento del successo: il numero; ma il numero pesa nella bilancia solo quando è organizzato e consapevole del fine"""". Così Carlo Marx, nell'Indirizzo inaugurale dell'Associazione Internazionale degli Operai, 1864. Coscienza e organizzazione sono dunque le gambe del processo di emancipazione. Con questa collana la Scuola di formazione politica """"Gramsci-Togliatti"""" del Pci, inaugurata nel 2016 a Campoleone di Lanuvio, intende offrire ai compagni e alle compagne """"argomenti"""" che possano essere di stimolo e occasione di approfondimento." -
L' occhio del vento
"Una scrittura, quella di Emanuela Capodarco, in controtendenza rispetto a questi anni, una scrittura decisamente lirica. Non c'è, però, alcun eccesso, alcuna forma di 'lirismo': non si scade mai nel patetico. Eppure le 'epifanie' (soggetto a me carissimo anche soprattutto come poeta) sono memorie dove il dolore si presenta con tutta la sua intensità: la morte dell'uomo amato, una perdita irrecuperabile che nessun'altra presenza potrà mai più colmare. Accanto, però, c'è sempre un senso di tenerezza: una tenerezza ostinata che mai si arrende alle situazioni anche più spietate. I momenti epifanici illuminano comunque il tempo trascorso, sono un segno vero di non cedimento"""". (Dalla prefazione di Umberto Piersanti)" -
Fatti, misfatti e strane presenze. Ombre e misteri nella storia di Ancona
"A inseguire le suggestioni, parrebbe che non vi sia ad Ancona luogo o edificio che, avendo grondato sangue, non meriti un tragico racconto [...]. La presente pubblicazione ne offre un florilegio, con vicende ch'ebbero tutte luogo nelle vie, nelle piazze, nei palazzi dell'Ancona storica, la piccola città dentro le mura, che andava dal porto a porta Calamo, dal duomo a Capodimonte. Assedi, stragi, roghi, impiccagioni, colpi di pugnale, annegamenti, e poi sopraffazioni, tradimenti, ma anche resistenze robuste e accorte si dispiegano in una topografia che spesso ha mutato forma e nome e che, forse proprio per questo, sembra consegnare un percorso elettivo a chi si volga all'evocazione di remoti accadimenti, cercandone l'eco attraverso bisbigli, fruscii, lumi, azzurri globi"""". (Dalla Prefazione di Michele Polverari)" -
Con gli occhi di Bjork. Storie balzane e altri racconti
Il libro è un'antologia di racconti alquanto bizzarra, laddove spunti onirici, talvolta ironici e perfino esilaranti, si alternano a narrazioni ""militanti"""", senza però rinunciare all'espressione emotiva e lirica. La voce narrante è quella della gatta Bjork, il cui sguardo coglie ciò che il suo padrone da solo non riuscirebbe a percepire: la storia di Yuri, bagnino cantastorie, le vicende di un ragazzo e un ciuco che avevano perso i loro nomi, e poi Anita, che si libera dal vino, dal marito e dai figli... L'obiettivo di Bjork è suggerire a noi umani il modo di affrontare i compiti che ci sembrano impossibili, regalandoci un altro paio di occhiali: allora incontriamo lo spazzino che salva il suo antenato dall'oblio, l'Adriatico disinquinato dai camion sotterranei per opera di una disabile incontenibile, ma anche i vampiri che governano l'Api sconfitti da un operaio con l'aiuto degli antenati. Così, animali, homini e feminae insapiens riusciranno forse a salvare la terra."" -
Yiddish anconetano. Parole, aneddoti e personaggi della comunità ebraica di Ancona
"Davàr! Davàr! Che ce sò i scimiroddi che te sente!"""" (Zitto! Zitto! Che ci sono i carabinieri che ti sentono!). Questa e altre frasi simili si potevano sentire un tempo fra gli ebrei, fossero essi bancarellari di corso Mazzini o grossisti di tessuti di via della Loggia. Questo breve percorso fra frasi, personaggi e aneddoti curiosi della comunità ebraica di Ancona ci riporta in quell'ambiente così felicemente integrato nel tessuto cittadino." -
La Resistenza nelle Marche (1943-1944). Una sintesi per i non addetti ai lavori
Oggi c'è bisogno di una breve storia della Resistenza marchigiana che si rivolga a chi la conosce poco o ne sottovaluta l'importanza storica. Il presente libro, inserendo l'evento nel contesto più ampio della seconda guerra mondiale sul fronte adriatico, analizza tutti gli aspetti della lotta di liberazione, da quelli geografici a quelli militari, da quelli civili a quelli politici. Ne emerge una storia complessa e avvincente, ancora attuale nonostante siano trascorsi più di settant'anni. -
La perizia della goccia
In un viaggio che parte dallo sguardo sulle cose, memoria, prospettive e considerazioni si intrecciano. Nei tre rami che sono l'acqua - del mare e della pioggia -, la neve e le strade, l'amore fiorisce come tema fondamentale. ""Ogni cosa - dice l'autore - si riduce all'amore"""". Tra momenti di profonda fragilità e di osservazione vivace, una poesia che si vuole porre come inizio di un percorso nel percorso già avviato della vita."" -
La sposa portoghese. Il rogo dei marrani di Ancona
Siamo nella seconda metà del '500. Nel porto di Ancona, fiaccata dalla carestia, approda una nave piena di grano. Il proprietario, un vecchio turco, la regala al popolo affamato. In cambio vuole solo una cosa, un piccolo podere dal quale si possa vedere la città, dove morire in pace. Nessuno sa niente di quell'uomo misterioso, ma gli anconetani sono ben lieti di accettare. Tutti tranne l'antico inquisitore, che si convince che il turco è uno dei marrani scampato al rogo di anni prima, tornato per vendicarsi. È davvero così? E perché intorno al vecchio si va radunando gente strana, un ragazzo fuggito dalla schiavitù a Istanbul, una giovane che ha fama di strega, un ambizioso arciprete che cerca gli atti di quel processo ai marrani? -
Fuochi di giugno. La settimana rossa e altre storie
I ""fuochi di giugno"""" sono quelli della settimana rossa, un passaggio cruciale del '900, qui destrutturato e riassemblato con assoluta libertà stilistica, laddove cronaca e aneddotica si mescolano a leggenda e autobiografia. Diciotto microstorie che spostano rapidamente il fuoco dell'attenzione per comporre un racconto in cui personaggi famosi e grandi eventi entrano in contatto con le vite dei signor nessuno. Un invito alla storia e alla pace."" -
Marxismo e comunismo
"La storia del movimento comunista è stata un grande capitolo di storia per abolire la schiavitù coloniale e per l'affermazione di un'autentica morale capace di rispettare ogni uomo""""." -
Antiche ricette. Cultura, tradizione, salute dal territorio marchigiano
Il segreto della longevità marchigiana, ovvero ottantatré ricette per riscoprire la salute a tavola. Recuperando la saggezza e la fantasia della civiltà contadina - in antitesi alla standardizzazione imperante - gli autori hanno l'ambizione di infondere lo spirito comunitario e conviviale nelle persone, attraverso la buona cucina. Vengono proposte antiche ricette e ogni piatto ha una storia da raccontare: narrazioni che vengono da lontano, arricchite da proverbi e consigli nutrizionali, alla riscoperta dei prodotti tipici, nel rispetto della stagionalità e, soprattutto, con una nuova consapevolezza contro lo spreco. Un viaggio emozionale, dunque, che inevitabilmente diviene anche una scoperta del territorio, in una regione che ha saputo preservare intatto il fascino della sua memoria territoriale. -
Ancona, la porpora, l'acqua. La lavorazione del prezioso colorante e ipotesi di archeologia idraulica
"Stat fucare colus nec Sidone vilior Ancon murice nec Libyco"""" (""""Sta Ancona per nulla inferiore né a Sidone né al Libico nel tingere il colore con il murice""""). Queste stringate ma esplicite parole che compaiono in un poema epico latino del I sec. d.C. sanciscono per l'eternità la grandezza di Ancona nella tintura dei tessuti con la porpora, allineandola così agli antichi maestri fenici. La citata frase è stata pertanto lo spunto per una minuziosa ricerca del significato e dell'importanza che la porpora assunse nel bacino del Mediterraneo per oltre 32 secoli, quella porpora il cui segreto era stato importato in città nel IV sec. a.C. dai coloni di Dionisio I provenienti dalla lontana Siracusa, i quali incisero così profondamente nel tessuto civile e commerciale cittadino tanto da far associare ad Ancona, ancora oggi, l'aggettivo di """"dorica"""". Si ipotizza poi che quelli stessi coloni furono i promotori di un vasto labirinto di strutture idrauliche nel sottosuolo di Ancona e di tutta l'area del Monte Conero che rende ancora più intrigante lo stretto rapporto fra porpora e acqua."