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Francesco. 'A fine d' 'o munno
Questo libretto raccoglie un breve profilo biografico, le prime parole e altre spigolature raccolte dagli interventi del nuovo ""vescovo di Roma"""", come lui ama definirsi. Sono piccoli flash sufficienti a illuminare la figura dell'uomo, del pastore che ha fatto subito centro nei cuori per la sua amabilità e simpatia. In essi risalta: il volto della Chiesa, popolo di Dio; l'azione dello Spirito Santo, artefice di unità; il ruolo di Maria, madre della Chiesa; il compito di ogni cristiano di confessare Gesù Cristo crocifisso e risorto e di annunciare il Vangelo."" -
Rospo vecchiaquerciainventasogni e altre storie
Un rospo dormiglione, una lavagnetta magica che inghiotte i ricordi, un chicco di caffè che si innamora di una goccia di latte, quattro fragole in cerca di fortuna, un panino che fugge e si unisce a una banda di carciofi ribelli. Sono questi solo alcuni dei protagonisti della favole di Ivano Tajetti, un po' sognanti, un po' stralunate. Favole per bambini, che possono piacere anche agli adulti. Storie impreziosite dalle illustrazioni di Flavio Ghiringhelli - detto Ghiri - pittore e Partigiano, anche lui protagonista di uno dei racconti. Un artista che lascia in questo libro ai bambini il suo ultimo saluto: dei disegni da completare con i colori della fantasia. -
Dea e Ciano. I piccoli demoni della valle
Dea, una giornalista neopensionata e Ciano, un arzillo novantenne sono i due improvvisati investigatori che indagano su una misteriosa morte a Lesa, sul lago Maggiore. Una storia particolare nata dal ritrovamento di un cadavere nella Valle dell'Erno... -
Properzio e l'epistola di Arethusa a Lycotas. Dall'amore coniugale all'amore elegiaco
Il presente lavoro costituisce un commento alla terza elegia del quarto libro di Properzio, primo esempio latino di epistola in versi. L'autrice innesta, all'interno di un testo discorsivo, dense note di carattere critico-testuale, linguistico, metrico ed esegetico, che danno la misura di un'analisi rigorosa ed originale. Sia attraverso un commento puntuale che sottolinea le affinità e le divergenze tra l'elegia properziana e le ""Heroides ovidiane"""", sia sul piano esegetico, scardinando la convinzione che l'epistola di Aretusa sia un componimento celebrativo dell'amore coniugale, questo studio mostra come l'epistola 4,3 celebri in realtà i canoni dell'amor cantato da Properzio nei primi tre libri: il vincolo erotico che lega Aretusa a Licota oltrepassa l'affectio maritalis, giungendo ad identificarsi con lo stesso foedus amoris della migliore tradizione elegiaca."" -
16 pagine + copertina. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Renato Guttuso. Ritratti d'artista. Con DVD video
Renato Guttuso ha lasciato una galleria immensa di ritratti di personaggi della vita culturale, sociale e politica. In questo libro, sono invece alcuni dei più importanti scrittori e poeti a raccontarlo in una serie di ""ritratti d'artista"""", pubblicati tutti insieme. Al centro del dibattito culturale e politico del Novecento, per la vastità della sua produzione, la varietà di influssi artistici, lo sguardo che interrogava incessantemente gli uomini e la storia, la sua """"narrazione"""" colta e insieme popolare, la sua stessa natura di uomo curioso e problematico che non temeva l'azzardo o la contraddizione, la figura di Renato Guttuso è narrata in questo libro in una serie unica di ritratti, tra cui quelli di due premi Nobel per la letteratura e altre testimonianze finora difficilmente reperibili. È raccontato non solo l'uomo, ma anche uno spaccato del mondo di idee politiche e di ricerca culturale di un artista al centro delle vicende di un secolo. Scritti e poesie di Rafael Alberti, Corrado Alvaro, Giovanni Arpino, Raffele Carrieri, Stefano D'Arrigo,Ilja Ehrenburg, Dominique Fernandez, Carlo Levi, Elsa Morante, Alberto Moravia, Pablo Neruda, Giacomo Noventa, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, Guido Piovene, Salvatore Quasimodo, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Giovanni Testori, Giuseppe Ungaretti, Elio Vittorini. Allegato a """"Ritratti d'artista"""", il DVD del film """"La Vita è arte. Renato Guttuso, l'artista e il suo tempo"""", nella nuova edizione di 75 minuti."" -
Il ponte di Sarajevo. Con DVD
Il ponte Vrbanja a Sarajevo è il luogo simbolo della tragedia bosniaca e il luogo dove, il 3 ottobre 1993, si compiva il destino di Moreno ""Gabriele"""" Locatelli. Quattro attivisti dell'associazione Beati i costruttori di pace avevano deciso di attraversare Il """"ponte della morte"""", prima linea del fronte al centro di Sarajevo, con l'intento di protestare contro l'indifferenza dell'Occidente. Sebbene lucidamente contrario all'azione, dettata da fanatismo e volontà sacrificale, Moreno Locatelli aveva all'ultimo momento scelto di partecipare all'avventura che non condivideva per soccorrere, chi sapeva sarebbe stato abbandonato dagli altri. Toccò a lui essere ferito gravemente e venne abbandonato dai compagni. Quella vicenda, all'apparenza minore contro lo sfondo immane del conflitto più sanguinoso in Europa dalla seconda guerra mondiale, indagata e ricostruita, svela altro. Un intrigo di interessi delittuosi, una cortina internazionale di menzogna, l'assassinio politico e la falsificazione eretti a prassi. Allegato al libro il film documentario in dvd """"Il Ponte di Sarajevo""""."" -
Le «due Rome». Questioni e avvenimenti a centocinquanta anni dalla «breccia di Porta Pia»
Gli avvenimenti che trovano il loro epilogo il 20 settembre 1870, con la presa di Roma da parte delle truppe piemontesi, meritano di essere ricordati anche nella prospettiva dei ""vinti"""", perché da quegli avvenimenti nacque un mondo nuovo, non si sa se migliore o peggiore del precedente."" -
Ferdinando e Sofia. 28 giugno 1914. La morte dell'Europa
Sarajevo. 28 giugno 1914. Francesco Ferdinando d'Asburgo e la moglie Sofia Chotek muoiono assassinati. E' la scintilla che farà esplodere la Grande Guerra. L'Europa è perduta per sempre. Francesco Ferdinando cerca di dare nuovo vigore all'Impero, di mantenere l'Europa al centro del mondo. Non ne avrà il tempo. Il fuoco di Gavrilo Princip uccide lui. uccide sua moglie, uccide milioni di innocenti. E uccide l'Europa. -
Calvario rosso. Marianna Azzolini. Storia di una violenza partigiana
Femminicidio. Stupro. Violenza sulla donna. Fatti attuali, inaccettabili, eppure non sempre ricordati e condannati. Perché c'è stato un momento della nostra storia in cui lo stupro s'è fatto metodo politico. Fra gli orrori della guerra civile, nell'Appennino reggiano, nell'inverno del '44 Marianna viene arrestata. Violentata, seviziata, costretta a camminare seminuda nel gelo della montagna. -
Le lacrime della Beata. Il miracolo di Beatrice d'Este
Un luogo di fascino e mistero nel cuore di Ferrara. Un miracolo. Anzi uno dei più suggestivi e clamorosi miracoli di oggi. Acqua che stilla inspiegabilmente da un marmo e diffonde grazie. E all'origine del miracolo una principessa del Medioevo, Beatrice d'Este. (Prefazione di Franco Cardini) -
I nuovi orizzonti del crimine organizzato. Colletti bianchi, affari criminali e mafie
Studio analitico dei fenomeni criminali nel mondo contemporaneo, in particolare negli anni della globalizzazione e della crisi. Jean-François Gayraud, criminologo parigino, e Jacques de Saint Victor, storico e docente universitario a Parigi e Roma, cercano di fornire risposte esaurienti, in particolare, sul crimine organizzato dei ""colletti bianchi"""", proponendo un nuovo paradigma scientifico che mette in discussione quelli della criminologia classica, fondati su una netta separazione tra il crimine organizzato e i crimini che coinvolgono i """"colletti bianchi""""."" -
La mafia e lo Stato. L'organizzazione criminale e la politica dalla prima alla seconda Repubblica
In questi scritti, Emanuele Macaluso, dirigente storico della sinistra italiana, propone un'analisi complessa della fenomenologia mafiosa, tesa a spiegare le relazioni dell'organizzazione criminale con il potere politico, dagli anni convulsi del feudo, nell'immediato dopoguerra, quando la mafia si scatenava contro il movimento contadino, alla seconda Repubblica: fino ai giorni nostri. Si compone, da questa prospettiva, un'indagine ricca di sfaccettature, che offre chiavi di lettura acute e coerenti su aspetti in ombra, discussi o poco considerati della questione mafiosa. Il libro comprende: il saggio ""La mafia e lo Stato"""", uscito nel gennaio 1971; alcuni interventi recenti; infine, rilasciata per questa pubblicazione, un'ampia intervista su percorsi politico-criminali negli anni della seconda Repubblica. L'analisi del dirigente del Partito Comunista Italiano, che si trova a fronteggiare e a studiare i poteri politico-mafiosi da linee particolarmente esposte, è completata quindi dai rilievi di un osservatore disincantato, non allineato a priori alle idee correnti, che non ha remore a proporre spiegazioni divergenti, su alcuni snodi essenziali della vicenda repubblicana."" -
Nel regno della mafia. Dai Borboni ai Sabaudi
1900, la mafia è in Parlamento. A Milano si celebra il processo per l'omicidio di Emanuele Notarbartolo, ex-sindaco di Palermo ed ex-direttore generale del Banco di Sicilia, ucciso a coltellate nel 1893, su un treno, lungo la tratta Palermo-Termini Imerese. Il mandante è Raffaele Palizzolo, deputato siciliano, mafioso e amico di mafiosi. La mafia diventa per un biennio una questione nazionale. Napoleone Colajanni, ex-garibaldino, mazziniano, parlamentare repubblicano, scrive a caldo un libro che intitola ""Nel Regno della Mafia"""", nel quale denunzia i depistaggi, le aderenze di Palizzolo, i legami tra mafia e politica, e chiama sul banco degli imputati lo Stato italiano, reo di aver legittimato la violenza mafiosa, facendone uno strumento di lotta politica. Una lettura di parte, certo, tutta piegata sulla difesa della Sicilia e dei siciliani, ma che dopo oltre un secolo mantiene una grande attualità, poiché ci aiuta a capire perché la mafia è ormai vecchia quanto lo Stato italiano, oltre 150 anni, e perché nonostante i grandi risultati raggiunti dall'antimafia nell'ultimo ventennio, abbiamo a che fare con una questione criminale che è stata e resta una questione nazionale."" -
A rivederci in cielo. La storia di Angela Reinhardt
9 Maggio 1944, 39 bambini dell'orfanotrofio cattolico S. Giuseppe di Mulfingen vengono caricati su un autobus per una ""gita"""" che sarà invece l'inizio del loro viaggio per Auschwitz. Angela vuole salire su quell'autobus ma una suora con una sberla glielo impedisce e la manda in dormitorio. Così Angela non farà la fine dei suoi amici e dopo 60 anni potrà raccontare la fuga nei boschi dei Sinti, la cattura, gli esperimenti di Eva Justin sui bambini dell'orfanotrofio e perché solo lei è stata esclusa da quella tragica gita."" -
Della lingua degli zingari e della loro origine dall'India
Primo studio comparato della lingua romanès con la lingua indostana e conseguente prima determinazione dell'origine indiana del popolo romanì. Questa impostazione basata sul confronto linguistico sarà seguita da tutti i successivi autori. -
Una poetessa zingara
Biografia con 25 testi poetici di Gina Ranjicic, prima poetessa rom, vissuta nel XIX secolo. Ebbe vita travagliata tra la natia Serbia, Costantinopoli e l'Albania. Sradicata da piccola ebbe occasione di studiare in particolare la letteratura tedesca coeva e scriveva sia in romanès, sia in tedesco. Le poesie contenute nel testo sono in lingua originale con traduzione a fronte. -
Sulla lingua degli zingari. Un abbozzo di grammatica
Primo testo che traccia una grammatica della lingua romanes che l'autore ha redatto nel 1835 con i bambini sinti della scuola evangelica di Friedrichslohra primo tentativo di sedentarizzazione di una comunità romanì operato in Germania. -
Schizzo di una storia degli zingari. Dei loro costumi e della loro lingua con un piccolo vocabolario della loro lingua
L'autore, figura di spicco nella vicenda politica che ha portato nell'800 alla costituzione della moderna Romania, presenta uno schema di grammatica e per la prima volta informa sullo stato giuridico della condizione di schiavitù dei Rom rumeni che lui stesso emanciperà con la legge del Dicembre 1854. Il testo è completato con un un vocabolario della lingua romanes. -
La lingua degli zingari transilvani. Grammatica, vocabolario. Ediz. bilingue
Grammatica della lingua del popolo rom dell'area balcanico-ungherese. L'autore trascorse alcuni mesi con una comunità nomade di rom della Transilvania ungherese, sulla base di questa ricerca sul campo, oltre a numerose opere sulle tradizioni, le poesie popolari dei rom, compose questa grammatica, una delle prime strutturate e frutto del contatto diretto con la comunità rom.