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Un plurimo brillare. Racconti 1993-2001
Questi racconti hanno dentro il tracciato di un cammino che al suo incipit è scanzonato, segnato da beffe e da dispetti, ma al suo explicit giunge toccato dalla grazia della fede, attraverso un percorso accidentato e senza sbocchi apparenti. Poi, però, un invisibile filo di Arianna... I racconti di Occhipinti, scanzonati per certa tipologia umana dei personaggi, ma dolenti nella ricerca di Dio e nel dolore, nella sopportazione della vita, possono essere letti come tracciati di un diagramma che indicano la maturità di uno stile letterario che è al tempo stesso stile di vita. -
Picchì fuìti
"La Calabria e il mondo, la geografia della fuga di braccianti, artigiani, intellettuali, l'Amore e gli amori, le maschere e il volto: nulla manca nel registro tematico di Gigi Campagna, che non ama il tempo chiuso del passato, infanzia perpetua dei poeti tardi e stanchi del presente. Né ama la parola, che mette fra sé e il presente senza divenire l'intercapedine dell'ovatta, che spiana rughe e le trasforma in echi intimistici. Gigi Campagna, come tutti i poeti veri, è poeta contemporaneo all'epoca in cui vive e la sua parola ha il dono continuo della medesimezza con l'attrito delle cose circostanti."""" (Pasquino Crupi)" -
La luce e il riposo
"Ogni potere è ingiusto e velenoso"""". Sulla base di questo assunto si muove, travolta e oscurata dai grandi eventi storici, la piccola vicenda di Marco che, agitato dalla smania di una illusoria libertà, continuamente alla ricerca di sé o in fuga da sé, approda al Nulla dopo aver sperimentato le grandi passioni dell'amicizia e dell'amore. I luoghi non sono concepiti come neutri spazi delle azioni ma assurgono al ruolo di protagonisti: Roma e Gerusalemme divengono gli emblemi di ogni cammino umano, dell'affannoso e oscuro viaggio che consuma i cuori. L'architettura narrativa, tipica del romanzo giallo, conduce progressivamente il protagonista e il lettore davanti ad una verità deludente che si disperde in un esito inatteso e sorprendente." -
A futuro inganno
In quest'opera Franco Pasqua conferma la sua naturale vocazione a trasmettere emozioni autentiche, fondate su una sofferta visione della vita, sublimata dall'intima gioia che la riscoperta del mondo - attraverso la purezza e limpidezza dello sguardo e delle immagini - procura. -
Florum. Dal nostro ieri, racconti
Florum, nel gergo contadino del Friuli, indica quel pulviscolo di semi che si deposita nei fienili, e a cui non si dà alcuna importanza fin tanto che non si scopre che può essere utile, seminato, per rinfoltire un angolo del giardino. Florum è una metafora dei mille semi di esperienze umane ricaduti dalla storia, che l'autore propone sotto forma di racconti, nell'intento di condurli alla nostra consapevolezza, sapendo che, nell'eterogeneità delle vicende e dei personaggi raccontati, il lettore coglierà il senso di contraddizioni, impegni, fatiche e passioni che - a vari livelli - segnarono l'epoca e le trasformazioni maturate tra guerra e dopoguerra, determinando quindi anche il nostro presente. -
Libro della morte e delle cento vite
Qual è la vera identità della Dama in Nero? Quale segreto nascondono le straordinarie somiglianze di personaggi che si intravedono, e che cercano di sfuggire allo sguardo, in città diverse? Cosa cercano di sapere quelle persone che, da terre ed epoche diverse, concorrono in processione a chiedere udienza a Lazzaro? Questi e altri interrogativi attraversano le pagine di questa raccolta di racconti. -
La mela malata
È una notte d'estate. In un grande edificio che domina la Valle dell'Agri si svolge un incontro cui partecipano personaggi di rilievo, imprenditori e politici non solo locali; si discute dei tanti progetti da realizzare. All'alba, l'atmosfera è interrotta dalle sirene delle auto dei carabinieri che arrestano alcuni dei presenti, dopo varie indagini su grandi affari. Inizia un periodo durissimo per i protagonisti della vicenda, fra cui spicca don Francesco, vecchio imprenditore, che spinge i figli ad andare sempre avanti anche di fronte alla legge. Personaggi del tutto particolari, i protagonisti del romanzo, manovrati dalla politica e dal terrore che la vita si accanisca contro di loro. -
Popcorn
La notte di ferragosto 2005, quattro ragazze e tre ragazzi, al mare con le famiglie, escono da casa per divertirsi. In verità, sono scettici. Secondo loro, il posto in cui trascorrono le vecanze non offre alternative. Ma a ferragosto vale la pena tentare. Per un avvenimento imprevisto dalle tre e mezza alle cinque si perdono di vista e ognuno fa esperienze che all'inizio di serata neanche avrebbe immaginato. Quando all'alba si ritrovano, rimangono un bel po' a chiacchierare seduti davanti a un bar, quasi attaccato alla discoteca del luogo. Intorno alle sei si lasciano per andare a dormire. Cos'è successo durante la notte? Si sono divertiti i ragazzi, o lo scetticismo iniziale era fondato? Alle sei del mattino del giorno di ferragosto l'autore è alle prese con un note-book, nel tentativo di imbastire un racconto, fantasticando su questi interrogativi, quando, all'improvviso, una delle protagoniste esce di scena e senza tanti complementi lo fa desistere... -
Stranieri
John Teliopulos, all'età di 14 anni, si trasferisce con la famiglia dagli Stati Uniti alla Grecia su decisione dei genitori che sperano così di strapparlo alia droga. Solo, a disagio, in un paese che non sente suo, fa presto amicizia con un bizzarro gruppo di ragazzi con i quali vive esperienze di droga, sesso e amori omosessuali. Preda di allucinazioni, comincia a chiedersi dove stia il confine tra bene e male e a confrontare i valori di una società tradizionale con quelli propugnati dalla vita moderna. Saranno proprio le sue allucinazioni e le voci che la sua mente crede di sentire che forniranno risposte alle sue domande. -
L'isola invisibile. Karl Marx destinazione Sicilia
Esiste una Sicilia sconosciuta non narrata, anzi sepolta sotto strati di racconti posticci e di stereotipi soffocanti e sempre più in voga. Una Sicilia, un'isola invisibile. Qui, in un giorno d'inverno lungo una vita, la vita di un altro, si trova catapultato Marx e il suo mondo immaginario per incontrare un siciliano anche lui invisibile, di quelli estinti, forse incerti di essere davvero vissuti. Un incontro colmo d'ambiguità ma anche uno specchio per scrutare il futuro dell'Europa; una porta immaginaria per sfuggire al letargo incombente che afflige il presente delle (sue) idee; un invito alla fantasia morale, a riaccendere il motore ideale custodito sul fondo del Mediterraneo, crocevia sottomarino tra Europa ed Africa, tra Oriente e Occidente, tra individuo e comunità, tra uomini e natura. -
Irrequieti fra la gente
"Dall'alternarsi dei ritmi della vita privata dell'autore, agli incontri con i personaggi singolari che ne fanno parte, descritti con ironia nel contesto del mondo appartato in cui vive, fino al dispiegarsi, nella parte finale, in componimenti di grande impatto, i temi di questa nuova opera di Renato Gorgoni ci coinvolgono sempre con la loro forte carica lirica o provocatoria. Il libro non è che un messaggio agli uomini, da parte di """"un mite, ma tenace protestatario"""" (così come lo definì al suo esordio il critico Marco Forti), perché ritornino alla natura, all'amore, alla tenerezza. Perché siano sempre aperti al dialogo, al sogno, alla scoperta della propria interiorità e non restino atomi isolati, prigionieri di un avido costruire.""""" -
Ciao Vera
Ruben - anziano militante comunista - muore a Firenze, la città in cui, per sfuggire alle persecuzioni fasciste, si era rifugiato con la figlioletta Rosa. Nel piccolo paese della Calabria in cui era nato e cresciuto, l'uomo - medico generoso e stimato - aveva lasciato i compagni di lotta politica, i genitori, e il ricordo lacerante e dolce della moglie Vera, misteriosamente scomparsa in un giorno di festa. Dall'indagine sull'oscura sparizione di sua madre, Rosa curiosa e sensibile archeologa - decide di ricominciare a tessere i fili indolenziti della propria anima, ancora aggrappata alla figura eroica del padre, unico approdo di una vita sradicata fin dall'infanzia. E gettando luce sulla sorte materna, Rosa guadagnerà tutto il calore e la complessità di una terra antica che mai aveva abbandonato davvero. -
Bivacco notturno
Questa nuova raccolta di liriche di Loretta Menegon, ""Bivacco notturno"""", conclude un ciclo iniziato con """"Lampi d'autunno"""" e proseguito con """"Neppure un lamento"""" e ne preannuncia un altro che, pur non abbandonando l'orizzonte dell'esperienza esistenziale dell'autrice, si presente con alcuni apprezzabili segni di novità. La sua è una poesia che scaturisce prevalentemente da un vulnus immedicabile, da una ferita che stenta a cauterizzarsi. Si direbbe che la poetessa spinta dall'urgenza di dire, incalzata dal flusso dei ricordi e da improvvisi soprassalti della memoria, non si curi più di tanto di interporre un filtro ai suoi sentimenti e preferisca consegnarceli nella loro incandescenza, nell'attimo stesso del loro manifestarsi."" -
Skandal
Amori svogliati. Vampate di passioni che s'accendono e spengono come faro nella nebbia. Avventure vissute o raccontate in un'India vera o immaginata. Inseguimenti forsennati e senza tregua, tra spietati fuorilegge e uno spericolato commissario di polizia in gonnella. È lei la star dark, che alla maniera del famoso Holmes, conduce un giallo appassionante e denso di suspence. Le fa da spalla, come al detective inglese, un improvvisato dottor Watson. Si tratta di un giornalista stagionato, ma ancora vigoroso nel reggere quel diavolo di donna, nelle gincane delle indagini e a letto! I dialoghi sono vivaci e talora spregiudicati, come si conviene a una società kitsch e scandalosa, che fa da sfondo al crimine. La finzione si confonde alla realtà e viceversa, perciò chi è di scena s'alterna sul palcoscenico del teatro e della vita. Ai personaggi di contorno sono dedicati primi piani da comprimari, con riflettore a occhio di bue alla ribalta. C'è Gasparino, il gestore della trattoria, un nostalgico della Belle Époque. Il suo locale funge da pedana, per le prove d'attori veri e finti. Alla fine risulterà che tutti erano nella parte, nonostante le divagazioni, lumeggiate di sesso e d'humour. -
Delirio nottetempo
"Se fosse nato ad Haiti, Antonio Provazza molto probabilmente non sarebbe stato Poeta. Perché la sua giovane, intensa, feconda vena poetica è intrisa profondamente della sua natura di uomo del Sud d'Italia e più precisamente dell'appartenere totalmente a quel destino a sfondo ineluttabilmente tragico degli artisti della Magna Grecia. [...] La contemplazione della natura, dell'orizzonte, della lenta danza del mare, del bagliore serale della luna e delle stelle; lo sguardo rivolto ad Oriente, alla ricerca costante della propria rotta, di se stesso e dell'altro, perfetto, perché in sè riflesso; il desiderio di perdersi, l'andito al disfacimento, al dissolvimento dell'Io e il risvegliarsi poi ancora nella natura, il risorgere a nuove speranze: tutto ciò è classicamente e spontaneamente vivo nelle corde più intime della sua Poetica."""" (dalla prefazione di Carlo Gaudio)" -
Soverato la baia dell'ippocampo
Paolo Palladino, romano ma calabrese di adozione, si immerge con le bombole dal 1976. Istruttore 2 stelle FIPSAS/CMAS, presidente del Centro Subacqueo Soverato, da molti anni divulga ed enfatizza il mare della Calabria attraverso articoli su riviste del settore e documentari subacquei. Ha partecipato negli anni a gare regionali e nazionali di fotografia subacquea e video sub. È in possesso di una vasta documentazione fotografica e video, mediterranea e tropicale, frutto di innumerevoli immersioni in tutto il mondo, spinto dal gusto dell'esplorazione e documentazione e dall'amore profondo per il mondo sommerso. -
Stato, fatti più in là. La devolution in pratica nello statuto e nel regolamento del comune di Soveria Mannelli
Potrebbe sembrare strano che il federalismo e la devolution, reclamati con insistenza dalla Lega, vengano invece recepiti in un piccolo comune del Sud. È invece quello che succede a Soveria Mannelli, il comune più informatizzato d'Italia, dove l'innovazione amministrativa sta diventando realtà. -
L' allargamento dell'Unione Europea. Italia in prima fila
Giuseppe Galati, calabrese, di Lamezia Terme. Manager IRI, nonché avvocato libero professionista. Notevoli le sue esperienze politiche locali e nazionali nella DC, nel CCD e nell'UDC del cui ufficio politico fa parte. Deputato nelle XIII e XIV legislature nel collegio di Lamezia Terme, dal 12 giugno 2001 è Sottosegretario di Stato alle Attività Produttive, con deleghe per il sostegno e gli incentivi alle imprese, la programmazione negoziata, la cooperazione, gli affari generali. L'acquisizione di un grande bagaglio culturale a livello economico ne ha fatto un politico attento soprattutto in materia di sviluppo, in particolare per il Mezzogiorno. -
En Calabria. Naturaleza, arte, historia
Meta ricercata dei popoli del Peloponneso che la considerarono dilatazione delle loro patrie, terra di Paradiso, come scrisse nel secolo XI Bruno di Colonia, la Calabria fu percorsa in lungo e in largo da molti viaggiatori europei, i quali, nel secolo dei Lumi, trasmisero le loro impressioni in sorprendenti taccuini di viaggio, ornati da preziose mappe e disegni. Per illustrare i suoi tesori di natura, arte e storia sono stati fissati nel libretto alcuni appunti che intendono accompagnare quanti desiderano conoscere meglio questa terra straordinaria. -
En Calabre. Nature, art, histoire
Meta ricercata dei popoli del Peloponneso che la considerarono dilatazione delle loro patrie, terra di Paradiso, come scrisse nel secolo XI Bruno di Colonia, la Calabria fu percorsa in lungo e in largo da molti viaggiatori europei, i quali, nel secolo dei Lumi, trasmisero le loro impressioni in sorprendenti taccuini di viaggio, ornati da preziose mappe e disegni. Per illustrare i suoi tesori di natura, arte e storia sono stati fissati nel libretto alcuni appunti che intendono accompagnare quanti desiderano conoscere meglio questa terra straordinaria.