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Luigi Cavacchioli scultore (1856-1936)
"La monografia su Luigi Cavacchioli - si legge nella Presentazione a firma di Fausto Eugeni - nasce da una ricerca lunga e complessa, passata attraverso lo spoglio sistematico di fonti archivistiche e a stampa, soprattutto giornalistiche, che ha portato alla redazione di un primo importante inventario delle opere esistenti e al concreto riscontro di molte di esse, risultato prezioso in chiave di conoscenza e di tutela del patrimonio artistico locale. Lo scultore Luigi Cavacchioli, teramano di nascita ma fiorentino per studi e preparazione, appartenne a una antica famiglia di artigiani. Noto e stimato ai suoi tempi, fu quasi del tutto dimenticato dopo la sua morte, anche in patria, nonostante vi avesse lavorato moltissimo e a lungo soggiornato... Punti di forza del lavoro di Renata Ronchi sono il rigore e la coerenza del metodo usato, insieme alla capacità di concepire fin dall'inizio un progetto complessivo, intelligente e ambizioso, circa lo studio di una storia aprutina dell'arte e degli artisti""""." -
L' emigrante. Storia di un uomo fuori dal tempo
Una storia scritta da Clara Grassi Marinelli sull'emigrazione... ""Questa è la storia di Paolo Mazzitto, un emigrante del secolo scorso, che partì da via Toledo e arrivò a New York. Via Toledo - """"Corso Toledo"""" - è la strada principale di un paese che non c'è più: Gioia, meglio detto dagli abitanti """"Giója"""", con la """"o"""" chiusa e la """"i"""" lunga come quella di... Juventus, quasi a dare forza alla semplice vocale e farla diventare semiconsonante per prolungarne il suono, come se fosse la contrazione di due """"i""""... studi di fonetica a parte: un conto è leggere """"Gioia"""", un altro è dire """"Giója""""! Il paese """"Giója"""", quello dei palazzi e dei signori, quello in cui erano state introdotte abitudini aristocratiche e raffinate, non esiste più... Il terremoto del 13 gennaio 1915 lo distrusse, insieme a molti altri Centri della Marsica; fu poi riedificato più a valle come """"Gioia dei Marsi"""" e dei tempi di allora, di quell'antico e lussuoso Paese che era, è rimasta solo la memoria tramandata dai sopravvissuti"""". Una storia d'altri tempi, le tradizioni d'altri tempi, uomini e donne d'altri tempi..."" -
La battaglia del riso. la risicoltura nell'Abruzzo teramano pre e post-unitario tra proibizione, abusivismo e speranze di ripresa
Il volume documenta la diffusione della coltivazione del riso lungo le aste fluviali della provincia di Teramo fino ad epoca post-unitaria, arricchendo di un importante capitolo, finora del tutto sconosciuto, la lunga storia della risicoltura teramana. Anche se in forma abusiva, questa pratica agricola continuò infatti ben oltre la legge abolitiva del 1831. Attraverso inediti documenti d'archivio, l'autore ricostruisce la topografia delle risaie esistenti nelle piane dei fiumi Tordino e Vomano e le intricate vicende che fino al secondo Ottocento videro implicati i risicoltori, spesso grossi proprietari terrieri locali, e le principali autorità provinciali, in un gioco di contrasti ma anche di connivenze e complicità. Sullo sfondo, le nostre campagne ottocentesche e la sofferenza delle povere popolazioni contadine, le più esposte al rischio malarico che ""esalava"""" dalle risaie."" -
Il teatro all'Aquila e in Abruzzo. Tsa, cronaca e storia
Di Muzio ricostruisce in 688 pagine la storia dettagliata del Teatro Stabile dell'Aquila e di altri organismi operanti in Abruzzo: una storia lunga più di cinquanta anni, fatta di straordinari successi, grandi personaggi, ma anche di periodi bui... Una storia documentatissima, tutta basata su fonti giornalistiche, interviste, testimonianze. Il libro, oltre all'Introduzione di Dacia Maraini e alla Prefazione di Ferdinando Taviani, presenta scritti di: Eugenio Barba, Antonio Calenda, Raffaele Colapietra, Umberto Dante, Grazia Felli, Gian Piero Fortebraccio, Silvia Giampaola, Fabrizio Pompei, Alessandro Preziosi, Armando Rossini, Francesco Sanvitale, Ferdinando Taviani. ""Un lavoro accurato e approfondito che racconta la storia dei teatri e del Teatro Stabile aquilano dalla nascita ai giorni nostri. (...) Una pubblicazione molto utile. Anzi, direi necessaria"""". (D. Maraini, Introduzione)"" -
Yuldo. Vivere, pensare, cercar di capire
Silvio Jovane, alpinista e viaggiatore, si racconta, in un libro molto intenso fatto di emozioni, viaggi, esplorazioni, spedizioni, scalate... Vita vissuta intensamente. Yemen, Etiopia, India, Pakistan e tantissimi altri luoghi remoti visitati per conoscere, conoscere per ""vivere... pensare... cercar di capire..."""" La Presentazione è a firma di Luisa Iovane, fortissima alpinista e campionessa di arrampicata. La Prefazione è di Stefano Ardito, tra le firme più autorevoli del giornalismo di viaggi e di montagna in Italia."" -
Monsignor Abele Conigli vescovo padre. Aspetti fondamentali dell'attività pastorale (1967-1988)
Il volume, a firma dello storico Giovanni Di Giannatale, ripercorre le tappe salienti dell'episcopato di Abele Conigli nella diocesi di Teramo e Atri. Monsignor Conigli fu nominato vescovo da Giovanni XXIII nel giugno del 1963 e mandato a reggere la Diocesi di Sansepolcro (Arezzo), dove rimase fino al suo trasferimento in Abruzzo nel 1967. Venuto a Teramo, ricco di quanto aveva appreso nella sua partecipazione al Concilio e nella sua prima esperienza pastorale a Sansepolcro, ritenne di poter attuare le linee essenziali indicate dal Concilio nelle due nuove diocesi, alle quali era stato inviato dalla Santa Sede. E ci provò subito. Fu un vescovo coraggioso e il suo episcopato fu una ventata fresca e feconda per le due diocesi. La Prefazione al volume è a firma di don Gabriele Orsini, arcidiacono della cattedrale di Teramo. Le immagini a corredo del volume provengono dall'Archivio storico diocesano di Teramo. -
Stranabruzzo. Aneddoti, facezie e storielle intorno ad alcuni personaggi abruzzesi
Stranabruzzo è il 50° libro di Luigi Braccili, decano dei giornalisti abruzzesi, volume pubblicato postumo a un anno dalla sua scomparsa. Scrive Mario Giunco sulla sua Presentazione al volume: ""Perché """"StranAbruzzo""""? A chi gli chiedeva ragione del titolo, che è suo - il libro era quasi completamente pronto prima della sua scomparsa - Luigi Braccili rispondeva che nella parola """"strano"""" non c'era niente di negativo. I suoi occhi, il suo affetto per la terra natale avevano colto tante vicende, luoghi e personaggi, tanti aspetti curiosi e divertenti, che valeva la pena di raccogliere e tramandare. In fondo, quella era stata la sua vocazione, che spesso lo aveva aiutato a conoscere e a far conoscere gli uomini e i tempi""""."" -
Il sentiero Silone. Contiene la guida completa al sentiero
Il libro di Stefano Ardito, realizzato in collaborazione con il CAI Pescina e il Centro Studi Ignazio Silone, nell'ambito del Premio Internazionale Ignazio Silone 2015, contiene la guida completa al nuovo itinerario escursionistico tracciato per riscoprire i luoghi siloniani. ""Tutto quello che m'è avvenuto di scrivere, e probabilmente tutto quello che ancora scriverò, benché io abbia viaggiato e vissuto a lungo all'estero, si riferisce unicamente a quella parte della contrada che con lo sguardo si poteva abbracciare dalla casa in cui nacqui"""". Con queste parole Ignazio Silone, il grande scrittore nato nel 1900 a Pescina, nella Marsica, ha definito la sua opera, che include capolavori come """"Fontamara"""", """"Il segreto di Luca"""", """"Uscita di sicurezza"""" e """"L'avventura di un povero cristiano"""". È facile, a Pescina e nei suoi immediati dintorni, riscoprire gli edifici, i paesaggi, gli orizzonti descritti da Ignazio Silone. Il sentiero Silone si snoda dal Duomo e dalla casa natale dello scrittore verso le mura della Rocca Vecchia toccando l'ex-convento di San Francesco, la casa-museo Mazzarino, la Croce dei Passionisti e il corso del fiume Giovenco, e si conclude accanto alla tomba di Silone."" -
Tre anime viaggiatrici. Any, Mina, Bella
L'opera prima di Marco Coppo narra la storia di tre giovani anime viaggiatrici: Any, Mina e Bella iniziano le loro lezioni in quella grande scuola chiamata Terra. Attraverso i secoli combattono, soffrono, gioiscono, cadono e si rialzano, nel tentativo di imparare una fondamentale materia: l'Amore. Sette avventure concatenate fra loro per altrettante vite, seguendo queste anime intraprendenti nel loro cammino di crescita. Un cammino che forse, con un lieve sobbalzo, il nostro cuore riconoscerà. -
Abbecedario del buon terrestre
L'Abbecedario del buon terrestre di Mara Di Giammatteo è un libro per l'infanzia composto da lettere, parole e immagini che raccontano, sotto forma di elenco alfabetico illustrato, del significato di alcune delle parole più importanti che normalmente utilizziamo o che avevamo dimenticato e di cui conserviamo ancora il legame non solo semantico ma anche di suono e di humus della terra sulla quale viviamo. Sono le parole che vorremmo che i nostri figli non dimenticassero mai... Età di lettura: da 4 anni. -
Club Alpino Italiano. Sezione di Teramo. Gli esordi
Realizzato in stretta collaborazione con la Sezione di Teramo del C.A.I., il volume, a firma di Silvio Di Eleonora, celebra i primi 100 anni del sodalizio teramano. Una minuziosa ricostruzione storica sugli esordi della Sezione, che documenta in modo dettagliato le prime attività, le prime escursioni, i primi congressi, le prime battaglie' per la valorizzazione delle risorse montane. Fonti giornalistiche e documenti d'epoca raccontano la società teramana dei primi decenni del '900. Le suggestive foto in bianco e nero, per lo più inedite e provenienti dai preziosi archivi istituzionali e famigliari, ci riportano indietro nel tempo, quando oltre un secolo fa nel 1914 un gruppo di teramani illustri diede vita alla Sezione teramana del C.A.I. -
Il catasto onciario di Bellante, 1754
Il Catasto onciario di Bellante, tra i pochissimi pubblicati in volume nella provincia di Teramo, è una fonte storica fondamentale per l'esame e la descrizione, sotto molteplici aspetti, della condizione economico-sociale della cittadina a metà Settecento. Attraverso i numerosi dati tecnico-economici contenuti nelle rilevazione catastale, la cui attenta trascrizione si deve al ricercatore Silvio Di Eleonora, viene ricostruita dallo storico Sandro Galantini, nella prima parte del volume, la vicenda storica ed umana del centro collinare ma anche i rapporti che nel corso dei secoli la legarono ad altre realtà del territorio provinciale, la composizione della popolazione ed il suo andamento demografico tra Cinquecento ed Ottocento, il ruolo e l'incidenza degli organismi religiosi, della feudalità laica e delle classi sociali con la mobilità di ceto, la distribuzione della proprietà, le caratteristiche della campagna e del nucleo urbano. Un grande e intrigante affresco della Bellante di metà Settecento finalmente restituito alla comunità scientifica ed alla più ampia fruizione. -
Arte restauri scoperte. L'Abruzzo svelato
Il volume documenta i primi 10 anni di attività della restauratrice teramana Valentina Muzii. Per la sua duplice natura, scientifica e umanistica, la pubblicazione è indirizzata a restauratori, conservatori, tecnici dei beni culturali, ma anche a studenti universitari, studiosi e cultori della materia storico-artistica. La trattazione è stata volutamente strutturata in maniera tale da garantire un risultato finale che sia il più completo possibile, sotto ogni aspetto culturale cui un restauratore deve far riferimento: il profilo iconografico e quello stilistico, l'aspetto tecnico e quello scientifico e, non ultimo, l'aspetto critico e religioso-devozionale. Il volume è organizzato sottoforma di schede che illustrano le principali caratteristiche delle opere d'arte, alle quali seguono descrizioni dettagliate delle fasi tecnico-pratiche di restauro attuate sugli oggetti artistici, con un corredo d'immagini, prevalentemente a colori, che documentano fase per fase ogni intervento conservativo. Accanto alla sua finalità di approfondimento conoscitivo per gli ""addetti ai lavori"""", il volume vuole essere al tempo stesso uno strumento efficace per chi intende avvicinarsi al restauro."" -
Yuldo. Vivere, pensare, cercar di capire
Yuldo, di Silvio Jovane è un libro intenso fatto di emozioni, viaggi, esplorazioni, spedizioni, scalate... Vita vissuta intensamente. Yemen, Etiopia, India, Pakistan e tantissimi altri luoghi remoti visitati per conoscere, conoscere per ""vivere... pensare... cercar di capire...""""."" -
La porchetta. Fonti documentarie di età moderna in area aprutina
Terzo volume della collana editoriale ""de re coquinaria"""", tutta dedicata alle eccellenze della eno-gastronomia abruzzese e teramana in particolare. La collana è realizzata in collaborazione con la Condotta Slow Food Pretuziana Teramo. Dopo i primi due libri dedicati a """"Le Virtù"""" e a """"Le Mazzarelle"""", il volume dello storico Luciano Artese dedicato alla storia della """"Porchetta"""", e più in particolare alle fonti documentarie di età moderna in area aprutina che ne attestano la preparazione e l'utilizzo. Questo l'incipit del libro: """"Cerchiamo di definire lo specifico ambito del nostro discorso: il maiale cotto al forno per intero, cioè la porchetta. Non in genere del porco, dell'uso alimentare, dell'apprezzamento e del sospetto verso il consumo della carne suina, ma, in modo specifico, vogliamo parlare della porchetta e delle testimonianze dell'uso di questa vivanda nell'area aprutina; tenendo presente che in molti testi il termine porchetta viene usato sia per il maiale arrostito intero, allo spiedo o meno, sia in genere per un maiale piccolo""""."" -
Dogma e liturgia. Istruzioni dottrinali e norme pastorali dell'arcivescovo di Genova
Istruzioni dottrinali e norme pastorali dell'arcivescovo di Genova sul culto eucaristico e sulla riforma liturgica promossa dal Vaticano II. Scritti e discorsi raccolti e commentati da Antonio Livi. In appendice. ""Dogma e liturgia nel dibattito teologico attuale"""", di Nicola Bux."" -
Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della verità rivelata?
Da molti anni la teologia cattolica, inficiata di storicismo idealistico, va togliendo all'interpretazione del dogma cristiano le sue essenziali coordinate logiche e metafisiche, e con esse la nozione di verità rivelata, sostituendola con la dialettica del progresso umano e delle riforme sociali. Al messaggio divino della Redenzione offerta da Cristo si è andati sostituendo l'illusione dell'umanesimo ateo, che immagina l'uomo di oggi non più bisognoso di salvezza perché ormai capace di trascendersi e di realizzare con le sue forze il Paradiso in terra. Dal Vaticano II in poi, questa falsa teologia ha penetrato progressivamente anche il linguaggio del magistero ecclesiastico (non più sobrio e dottrinale ma sempre più retorico e affettivo) e ha indotto molti vescovi e persino qualche Papa a una prassi pastorale che sembra mirare a un sistematico ""superamento-toglimento"""" della Tradizione, soprattutto per quanto riguarda i valori autenticamente soprannaturali, sostituiti dai valori meramente naturali, propri dell'umanesimo secolaristico oggi dominante nella cultura occidentale. Inevitabile, di conseguenza, il disorientamento delle coscienze dei comuni fedeli, che non vedono più nei loro Pastori - ormai apertamente divisi sui motivi e sulle finalità delle riforme dottrinali, disciplinari e liturgiche - una guida unanime e coerente. In questo saggio, la situazione nella quale sembra trovarsi oggi la Chiesa cattolica dal punto di vista del rapporto tra pastorale e fedeli viene illustrata con un'accurata documentazione che riguarda principalmente il pontificato di papa Francesco, «il Papa della gente», come lo chiamano i mass media di tutto il mondo e come si intitola il film sulla sua vita recentemente realizzato."" -
Indiscindibili. Giustizia, verità, misericordia: se mancano le prime due, l'ultima non è tale
Il volume, a cura di Giuseppe Possedoni, raccoglie i testi di tre importanti conferenze organizzate ad Ancona dall'Associazione culturale Oriente Occidente. L'argomento centrale delle tre conferenze, come espresso dal titolo del volume, è il vero significato della ""misericordia"""", che costituisce il messaggio fondamentale di papa Francesco e lo spirito dell'anno santo in corso. Il cardinale Carlo Caffarra, già arcivescovo di Bologna e autorevole teologo moralista, chiarisce il rapporto tra misericordia e conversione; di seguito, il noto liturgista Nicola Bux, in relazione soprattutto al sacramento della riconciliazione, ricorda che con i sacramenti non si scherza; infine, il filosofo Antonio Livi parla de """"La vita di fede del cattolico all'epoca della confusione dottrinale""""."" -
Un «Affricano a Parigi». Saggi sulla poesia di Giuseppe Ungaretti
Le poesie e l'epistolario di Giuseppe Ungaretti (1888-1970) narrano all'unisono la vicenda umana del poeta, nato ad Alessandria d'Egitto e trasferitosi poi in Francia. Ungaretti partecipò intensamente alla vita letteraria e artistica della Parigi del primo Novecento, adottando il francese come seconda lingua della sua produzione lirica; ma partecipò anche alle drammatiche vicende della Prima Guerra mondiale, combattendo sul Carso e poi in Francia. Stabilitosi infine in Italia, qui restò - salvo un soggiorno di alcuni anni in Brasile - fino alla morte, affermandosi come il maestro delle nuove generazioni poetiche. Al significato e al valore della sua poesia di intenso lirismo - da Il Porto Sepolto (1916), a L'Allegria (1931), da Sentimento del Tempo (1936) a Il taccuino del vecchio (1960) -, sono dedicati i saggi critici raccolti in questo volume. I due filoni privilegiati, l'egiziano e il parigino, si collocano in un rapporto non di successione temporale, ma di compresenza e di complementarità. Le tematiche del deserto e della ricerca di una patria, l'esame del primo soggiorno parigino, la tensione religiosa nell'Allegria, i rapporti con Franz Hellens e con il poeta Pierre Jean Jouve, mostrano come la complessa vicenda biografica di Ungaretti aiuti a interpretare i lati più enigmatici dei suoi componimenti poetici. Questi ultimi, a loro volta, aiutano a comprendere appieno la sua vita: la verità della sua coscienza religiosa, la coerenza del suo impegno civile, la sincerità della sua partecipazione alle vicende umane degli amici. -
Le leggi del pensiero. Come la verità viene al soggetto. Introduzione alla filosofia della logica
L'autore espone nella prima parte (""Come la verità viene al soggetto"""") quelle che egli ritiene le vere leggi del pensiero, mentre nella seconda parte (""""Come le leggi del pensiero determinano l'agire comunicativo"""") espone la possibilità e i limiti della comunicazione del pensiero tra soggetti diversi. Il trattato dimostra che il nucleo fondamentale della logica come prassi naturale è la logica """"aletica"""", quella per cui ogni soggetto necessariamente: a) privilegia il """"valore-verità"""" su tutti gli altri valori che tramite la riflessione può rilevare nel proprio pensiero e che può poi confrontare criticamente nel pensiero altrui tramite la comunicazione linguistica; e per questo b) assume come determinazione ultima del """"valore-verità"""" il corretto e adeguato rapporto di ogni ipotesi di giudizio con tutti i suoi presupposti. Anche se l'Autore non fa uso di neologismi, nemmeno per esporre nozioni originali sue, deve comunque ricorrere a molti termini tecnici della logica classica e di quella moderna, e per questo aggiunge alla fine un """"Glossario dei termini logico-epistemici"""" sul cui preciso significato non si è potuto soffermare nel corso dell'esposizione, in quanto si tratta di termini propri di altre discipline, come la filosofia della conoscenza, l'epistemologia, la logica formale e la filosofia del linguaggio. Sempre allo scopo di mantenere il volume nei limiti di un'opera propedeutica, viene aggiunta alla fine del volume anche una """"Bibliografia complementare"""", nella quale i lettori troveranno testi in varie lingue che l'Autore ritiene utili all'approfondimento delle questioni, sempre ovviamente nell'ottica da lui proposta nel presente trattato.""