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Gabriele D'Annunzio negli Abruzzi. Il poeta alla prima rappresentazione de La figlia di Iorio (giugno 1904)
Nel giugno 1904 Gabriele D'Annunzio fece ritorno in Abruzzo, prima a Pescara e poi a Chieti, per la prima rappresentazione della sua tragedia ""La figlia di Iorio"""". L'opera venne rappresentata al Teatro Marrucino di Chieti in tre spettacoli, con grandissimo successo di pubblico e di critica. La pubblicazione, che inaugura la collana Piccola Biblioteca Dannunziana, è impreziosita da un corredo iconografico che illustra i vari momenti del soggiorno dannunziano in Abruzzo."" -
Tottea, visioni d'epoca. Storie, persone, fatti, emozioni del più bel borgo dei Monti della Laga. Ediz. illustrata
Il borgo di Tottea, sui monti della Laga, raccontato da uno straordinario ventaglio di immagini d'epoca, risalenti per la maggior parte agli anni Cinquanta e Sessanta. Persone, storie, fatti, emozioni di uno dei più suggestivi paesini della montagna teramana. A Tottea ciò che colpisce è il connubio tra storia e natura. I boschi fitti e inaccessibili, gli stazzi dei pastori, i banchi di roccia arenaria della Laga fatti di sabbia finissima compattata nei millenni, le cascate fragorose nei boschi, le fioriture primaverili in alta quota, i sentieri fiabeschi che si inoltrano nel bosco. Ma anche storia, tradizione, con piccoli ""capolavori dell'arte"""" da visitare. E poi le tipiche case in pietra arenaria della Laga, con ornamenti e manufatti in pietra di elevato valore artistico e artigianale."" -
All'ombra dell'«albero d'oro». Notaresco e la gelsibachicoltura nell'800. Ediz. illustrata
L'allevamento del baco da seta e la coltivazione del gelso, attività tradizionalmente legate alla manifattura serica, rivestirono un ruolo non poco rilevante nell'economia abruzzese dell'Ottocento. Entro rigorose coordinate storiche, questo volume ricostruisce con puntualità, grazie ad una folta documentazione in gran parte inedita, dinamiche, sviluppo, fortune e criticità della gelsibachicoltura, arrecando un primo, solido e stimolante contributo relativamente ad un comparto produttivo, sinora poco indagato, che in ambito regionale vide primeggiare il territorio teramano grazie al generoso impegno di una pleiade di avvertiti studiosi originari di Notaresco, da Ignazio Rozzi a Giuseppe Devincenzi, da Pio Mazzoni a Carlo Romualdi a Pasquale Clemente. Come emerge dalla attenta ed appassionata indagine dell'Autore, costoro, tra i più significativi esponenti della migliore cultura agronomica del tempo, seppero veicolare tecniche innovative recenziori orientamenti scientifici, rendendo l'Abruzzo, e il Teramano in particolare, un'area all'avanguardia in ambito gelsibacolgico. In appendice due rarissimi scritti ottocenteschi riproposti in anastatica. -
Storia dell'ospedale di Giulianova
L'appassionante vicenda storica dell'Ospedale di Giulianova, dagli albori del XII secolo fino agli sviluppi del XX secolo, viene qui restituita dalla documentata narrazione di Gianfranco Garosi, Medico Ortopedico in servizio per diversi decenni nel nosocomio giuliese come Primario del Reparto di Ortopedia. Un racconto storico sorretto da attente ricognizioni bibliografiche e diligenti ricerche d'archivio, dove rintracciare le tappe salienti di una vicenda plurisecolare di straordinario interesse. A corredare la trattazione, la ricchissima iconografia storica su aspetti e momenti della professione medica, dalla pionieristica medicina monastica fino alle immagini di primo Novecento dell'Ospedale dello Splendore. -
Le ricette di Ady
In questo libro una selezione ragionata delle ricette di Adelaide Melles, da sempre appassionata di cucina cui dedica la gran parte del suo tempo libero, nell'approfondimento di conoscenze e tecniche che l'hanno portata, nel giro di pochi anni, a imporsi nel web col suo blog ""diariodiunapassione"""", tra i blog enogastronomici più visitati a livello nazionale. Dal """"ciambellone più soffice del mondo"""" a gustosi antipasti e finger food, primi e secondi piatti semplici e rapidi da realizzare, alcuni tra i piatti più tipici della gastronomia abruzzese, muffin dolci e salati, torte rustiche, proposte etniche, pizze e dolci tutti da scoprire e da ripetere a casa, grazie ai preziosi consigli e suggerimenti di Ady. Adelaide Melles ha partecipato come esperta a diverse trasmissioni televisive su canali satellitari come Alice tv e RaiSat Gamberorosso channel. Le foto dell'edizione sono di Maurizio Anselmi."" -
Abruzzo tipografico. Annali del XIX secolo
Un corpus bibliografico e critico imprescindibile per archivi, biblioteche, istituti di cultura, scuole, studiosi, cultori e amatori di storia patria che possono ora fruire di uno strumento indispensabile per qualsivoglia ricerca relativa all'Abruzzo. L'opera si apre con un saggio introduttivo di Ponziani sulla produzione tipografica e editoriale abruzzese del XIX secolo. Gli annali, relativi a circa 7.000 documenti censiti, disposti in ordine cronologico e alfabetico, integrano corposamente le conoscenze sulla stampa abruzzese. Alle singole citazioni bibliografiche si aggiungono i riferimenti ai repertori e/o alle opere da cui sono desunte, oppure le localizzazioni di biblioteche e archivi presso cui il documento si conserva. Gli elenchi annalistici sono corredati da tabelle statistiche riassuntive e analitiche, istogrammi e grafici, oltre che da indici, che facilitano e ampliano le possibilità di fruizione del repertorio. -
Saggio di statistica generale con applicazione al Comune di Cellino in provincia del Primo Abruzzo Ultra per Agostino Taraschi (Napoli, 1851)
Edito originariamente nel 1851 da Agostino Taraschi, il volume viene ora riproposto in anastatica integrale per la cura di Sandro Galantini. Restituito dopo oltre un secolo e mezzo alla fruizione generale, questo ponderoso volume, a suo modo unico e sinora conosciuto solo dagli studiosi più attenti e da pochi appassionati, offre alla nostra attenzione un quadro ampio e dettagliato di Cellino Attanasio e del suo territorio sotto il profilo storico, demografico, zootecnico ed economico, con notazioni interessanti sulle varietà vegetali allora presenti, sulle tecniche colturali più diffuse, sul sistema abitativo e sull'istruzione. Un cimelio bibliografico che reca un tassello di assoluta importanza per la ricomposizione della storia abruzzese ma anche di quella più generalmente meridionale. -
L' Ospedale di San Flaviano. La medicina e la chirurgia di quei secoli bui
Entro una topografia di cui l'ordalia, il morbo e la cura sono i punti trigonometrici, Gianfranco Garosi descrive con sicura competenza e dovizia di particolari, oltre ed assieme agli strumenti più utilizzati dai medici in età medievale, tecniche chirurgiche, prassi curative, consigli terapeutici e la singolare farmacopea del tempo, spingendo il suo sguardo indagatore oltre il confine della medicina laica e monastica, cioè nel mondo sotterraneo della magia e dell'occultismo. Dal serrato scandaglio del Garosi, cui dobbiamo anche perspicue notazioni sulla realtà ospedaliera di Castel San Flaviano, il borgo medievale da cui sarebbe gemmata la Giulianova acquaviviana, discende la possibilità per il lettore di conoscere efficacemente, e con le forme colloquiali che contribuiscono a rendere particolarmente avvincente la ricognizione, un aspetto specifico del Medioevo, appunto la medicina e la chirurgia, senz'altro investigato ma generalmente poco o per nulla noto. Con la capacità di scavo che gli è propria e la coinvolgente corposità di una scrittura vigile e raffinata, il professor Garosi appalesa l'intelligente sua capacità di coniugare divulgazione e ricerca scientificamente orientata. -
Vedi cos'è la Merica! Dalle lettere di un emigrante
Il romanzo ha per protagonista un giovane uomo che a inizio Novecento emigra verso l'America, quel mitico luogo che lungamente ha rappresentato per milioni di uomini il punto di approdo ove dare dignità a esistenze segnate dalla miseria e dal sopruso. Un racconto che coinvolge coralmente non solo coloro che intorno al protagonista si muovono, ma quella vasta e composita umanità migrante che a folate si riversò col suo fardello di dolori e di speranze sulle coste e sulle città del Nord America. Sullo sfondo, gli avvenimenti epocali che preludono alla tragedia incombente e immane del primo conflitto mondiale. La famiglia e gli affetti più intimi, gli scorci di una società, gi ambienti d'origine, introducono il lettore in atmosfere e intrecci capaci di far affiorare un'umanità tenacemente intenta a dare senso alla propria esistenza. L'abbandono dei luoghi natii, dell'infanzia, dei giochi, degli affetti, alla ricerca di un mondo migliore e l'anelito al ritorno sono la la chiave, attraverso cui leggere questa storia; vera non tanto perché tratta da un provvidenziale epistolario e da memorie famigliari, ma perché coglie e generalizza un grumo ancora lacerante della nostra storia. -
Astolfo nello spazio
Sandra Renzi firma un avvincente racconto per ragazzi ispirato a un grande tema della letteratura italiana. La vicenda narrata nel celebre poema cavalleresco di Ludovico Ariosto è rivisitata attraverso il viaggio di ""Astolfo nello spazio"""" alla ricerca della fantasia perduta dall'amico Orlando. Al motivo immaginifico, ricco di suggestioni capaci di dialogare con il mondo simbolico dei ragazzi, si intrecciano contenuti e informazioni a carattere scientifico sullo spazio e sui pianeti. Il testo accoglie pertanto bisogni di lettura diversi, che si incontrano nella fine tessitura dei rispettivi linguaggi. Il libro utilizza per la prima volta in Italia i codici bidimensionali Qr-Code (reg. tm. of Denso Wave Inc.) per la lettura di contenuti digitali."" -
Le mazzarelle
Mazzarèlle f. pl. ""involtini sfritti di fegato, cuore e polmone d'agnello con aglio fresco, prezzemolo e maggiorana; il tutto avvolto in una foglia di lattuga e legato dalle budelline di agnello"""". Così il prof. Ernesto Giammarco - noto glottologo ed abruzzesista - annota nel suo Dizionario abruzzese e molisano del 1969. Un volumetto dall'elegante veste editoriale che presenta al meglio uno dei piatti principi della gastronomia teramana. Un piatto antico, rituale, tipico delle festività pasquali in tutto il teramano, dove la tradizione per la buona tavola si tramanda ancora oggi. Il volume è realizzato in collaborazione con Slow Food, Condotta Pretuziana - Teramo."" -
La scuola che fu. Fatti e personaggi della scuola teramana tra '800 e '900
Dal volume di Giovanni Di Giannatale, l'immagine che del mondo scolastico teramano viene fuori - basata sull'analisi di documenti d'archivio - è radicalmente difforme da quella che risulta dai manuali di storia della scuola. Gli episodi riportati disattendono e incrinano le categorie sulle quali quella scuola sembrava fondata. Casi di negligenza, di corruzione, di scarsa preparazione dei docenti, ai quali talora si aggiungeva la disinvolta spregiudicatezza dei genitori, stanno a dimostrare come essa, pur con le debite eccezioni, fosse tutt'altro che moralmente esemplare. A prescindere da queste disonorevoli circostanze, ve ne sono altre, di grande rilievo storico, che attestano la presenza, a cavallo tra l'800 e il '900, di attivi movimenti studenteschi cittadini, ben organizzati e coesi, che alimentarono manifestazioni di protesta e contestazioni, sfociate in ""scioperi"""", assai significativi in un'epoca, in cui si è sempre pensato ad un universo studentesco statico e subalterno. I fatti contraddicono questo aspetto. Gli studenti teramani rivelarono una straordinaria vitalità, quando si associarono per respingere provvedimenti disciplinari, disposizioni ministeriali, per criticare docenti inadempienti o eccessivamente severi, mostrando un forte spirito di solidarietà, notevole spessore intellettuale e civile, capacità di mobilitare sui loro problemi vasti strati della cittadinanza."" -
Teramo. Imago urbis. Iconografia storica della città
Cinquecento anni di iconografia storica della città di Teramo: una straordinaria rassegna di immagini che nei secoli hanno rappresentato il 'disegno' della città. Mappe, incisioni, disegni, vedute, dipinti, fotografie, cartoline illustrate: un viaggio indietro nel tempo per scoprire la città dei secoli passati, le sue trasformazioni urbanistiche, gli angoli e gli scorci perduti. ""Il 'corpus di immagini' pubblicato - si legge nel saggio introduttivo di Fausto Eugeni - comprende una serie di vedute storiche, tra le più significative, integrate da altre meno note o di recente acquisizione che per la prima volta appaiono in volume. La sequenza procede sviluppando immagini a confronto. È un approccio diverso alla storia dell'iconografia teramana che rappresenta un invito alla lettura di tanti particolari messi in luce grazie a uno sguardo di necessità più attento (...) La Teramo sconosciuta che ritorna alla luce con le sue antiche pavimentazioni in pietra di fiume, le case e le strade oggi scomparse, i mercati, le donne con i fazzolettoni e gli uomini avvolti nei mantelli, le divise dei militari, le carrozze e i vecchi taxi, le botteghe e le insegne piene di fascino contribuiscono a formare un tessuto di storie minime che ciascuno potrà completare e arricchire con le proprie conoscenze""""."" -
Prima che il tempo. Racconti costruiti sui motti della tradizione orale di un paese marsicano
Tutti i fatti narrati in questo libro sono costruiti intorno ai motti e ai detti paesani della Marsica, e sono frutto di mera fantasia e di costruzione letteraria dell'Autrice, Clara Grassi Marinelli. Racconti d'altri tempi, di intensa suggestione che ripoprtano la memoria indietro, a un tempo ormai lontano, fatto di genuinità, di vita semplice, di valori. L'osservazione è sul modo di vivere della "" povera gente che si è aiutata ad andare avanti, suo malgrado e nonostante tutto"""". Pur riferendosi al passato e """"prima che il tempo"""" ne cancelli i valori, il libro ha lo sguardo rivolto al futuro, con la certezza che sono le radici a tenere salda la personalità. """"Dal mio paese, Gioia dei Marsi, - scrive l'Autrice - ho ripreso le usanze, i modi di dire e le narrazioni di mio padre e di mia madre: affabulatore l'uno, eloquente l'altra. Non mancano espressioni fatte mie dalla patria di adozione - di elezione: le Marche""""."" -
Perciò torniamo a salutarvi ancora. Il buongiorno nell'area frentana e nelle province di Pescara e Teramo. Con DVD
La storia del buongiorno come forma di ""saluto cantato di buon augurio"""" inizia probabilmente con i canti e le ritualità legate al ritorno ciclico della buona stagione ed al risveglio della natura. Già Domenico Priori suggerisce una lettura in questo senso, ricordando come l'augurio portato in questa occasione trascenda il momento particolare """"per estendersi a tutto l'anno nuovo e ai cento e centomila successivi"""". Buon gioco si potrebbe allora dire per la religione trasfondere all'interno di questa tradizione tutto il bagaglio delle proprie simbologie, e così facendo arricchirne anche le sostanze. Poi a metà del 1800 si aggiunse la banda organizzando i suoni secondo la nuova sensibilità tonale, e fornendo un altro contributo al mantenimento di una tradizione che altrimenti sarebbe sopravvissuta in modo incerto. Ed oggi abbiamo i documenti che l'etnomusicologo Domenico Di Virgilio ha raccolto sul campo e presenta in questo volume, il secondo della collana SDAE (Studi e Documenti di Antropologia e di Etnomusicologia). Ciò che ascoltiamo è in un certo qual modo la conferma di un diffuso sentire nel mondo apparentemente periferico dei piccoli centri, dove continua a vivere una cultura orale che, attraverso la sua consapevolezza, riesce spesso a mediare col mondo globale meglio di quanto si pensi. Al libro si accompagna un DVD con le testimonianze visive e sonore per una lettura sincronica di ciò che invece nella realtà si svolge in località diverse."" -
Palazzo Savini. Storia, architettura, arte e restauro di un'antica dimora in Teramo
La storia di uno dei palazzi più antichi e rappresentativi dell'architettura teramana, Palazzo Savini su Corso Cerulli, restaurato di recente dalla Famiglia Tudini. L'elegante volume si caratterizza per un ricco e articolato apparato documentario e illustrativo, oltre che per una curatissima veste grafico-editoriale. A comporlo, due parti: la prima, dedicata agli aspetti storici, architettonici e artistici della prestigiosa dimora teramana; la seconda, tutta incentrata sul complesso intervento di restauro architettonico e artistico, concluso nel 2011. -
Memorie manoscritte delle cose seguite in Teramo negli anni 1860-1863
Un manoscritto di Bernardo Savini rinvenuto nell'Archivio di Famiglia a Selva de Colli, un diario degli avvenimenti nella Teramo tra gli anni 1860 e 1863, trascritto fedelmente da Franciska Astrid Stenius Savini e pubblicato per la prima volta grazie alla collaborazione dell'Associazione Amici della Dèlfico. I disegni a corredo del volume sono di Franciska Astrid Stenius Savini. -
Letterati libri e lettori nell'Abruzzo della restaurazione. Ornamento, erudizione, impegno civile
Librai, tipografi, editori, lettori, il mondo del libro nell'Abruzzo della Restaurazione. In questo intreccio di relazioni, che sono insieme ideali e commerciali, si dipana la narrazione di Luigi Ponziani, che si arricchisce via via di temi e personaggi che danno sostanza all'ipotesi di studio. Un'opera editoriale di rilevante valore culturale, secondo volume della Collana ""Abruzzo Tipografico"""", dall'elegante veste grafica, composto in carattere garamond su carta naturale avoriata di pregio. La nascita di un sistema di istruzione nel Regno e in Abruzzo; il definirsi, a partire dalla tradizione bibliografica e documentaria del Regno e della regione, di una prima intelaiatura organizzata della lettura basata sulle biblioteche; l'analisi dell'associazionismo culturale regionale con le sue connessioni nazionali; i contenuti delle raccolte librarie pubbliche e private; sono questi alcuni degli argomenti che introducono a più specifici temi riguardanti il commercio librario e le modalità del suo inverarsi, ma anche lo scambio amicale che vede coinvolti alcuni dei letterati più rilevanti dell'Abruzzo della Restaurazione. Attraverso le relazioni di questi protagonisti del milieu culturale e civile abruzzese e meridionale e le loro connessioni con gli ambienti più avanzati della cultura nazionale, la ricerca individua argomenti e caratteri attraverso cui regionalmente prende corpo una più robusta cultura civile che nei libri e nelle riviste trova alimento e affermazione."" -
Eduardo visto da vicino. Spigolature poetiche, commenti e ricordi
Eduardo De Filippo ""visto da lontano"""" è già grande: commediografo, drammaturgo, autore, attore, regista, maestro di teatro. """"Visto da vicino"""", con gli occhi incantati di un suo amico personale e studioso della sua arte teatrale - l'autore Mario De Bonis -, si illumina anche come grande poeta. La novità del libro è nella dolce esegesi di versi napoletani che incorniciano temi essenziali della vita dell'uomo: la famiglia, gatte e cani, la fede, l'amore, i costumi, la politica, la natura, le emozioni, la tristezza, la filosofia, la riconoscenza, l'amicizia, la cucina povera napoletana, tra gestualità e dialettalità, tra incoraggiamenti, promesse e speranze, in un piccolo album di ricordi. Il volume è arricchito da un apparato iconografico di estremo interesse: bellissime immagini fotografiche di Eduardo De Filippo, biglietti autografi del grande commediografo, articoli a stampa, fotografie dei momenti conviviali dell'autore De Bonis impegnato in serate di beneficenza in tutto il mondo e tanto altro ancora, in un libro tutto da gustare."" -
Il pensiero politico in Platone. La vita politica come scelta di vita morale
La rilettura del Platone politico, alla luce dei testi sull'argomento pubblicati fino ad oggi e del dibattito recentissimo tra gli studiosi, costituisce l'oggetto della ricerca che Franco Catenaro compie in questo volume, arricchito dalla prefazione di Mario Vegetti, una delle voci più autorevoli tra gli studiosi del pensiero antico. Un libro straordinariamente attuale, soprattutto alla luce della crisi odierna della politica, che aiuta a riscoprire la purezza e il fascino del messaggio di uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Il coordinamento editoriale del volume è a cura di Nicola Catenaro. ""Questo lavoro presenta un pregio che spesso è assente nelle opere specialistiche: la partecipazione intelligente e appassionata a quella che l'autore riconosce come la tesi centrale di Platone, cioè l'esigenza di un'ispirazione morale dell'azione politica, e di una proiezione politica dei valori morali"""" (Mario Vegetti).""