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Diritto, teologia e politica nella prima età moderna. Johannes Althusius (1563-1638)
Questo volume è il punto di arrivo di una lunga attività di studio dedicata al giurista tedesco Johannes Althusius (1563-1638), noto come uno dei primi teorici ad aver affermato il principio della sovranità popolare e aver concepito l’idea di una sorta di ‘protofederalismo’. Il primo capitolo affronta il nodo centrale della teoria althusiana dello Stato, ovvero la peculiare idea di sovranità di questo giurista e teorico politico tedesco, attraverso l’analisi del modo in cui Althusius stesso ricostruisce l’origine e la natura del diritto regale. Il secondo capitolo è dedicato al problema cruciale delle leggi nella Res publica Christiana riformata. Il terzo ricostruisce le idee di giustizia e di censura in Althusius, due momenti centrali della teoria althusiana dello Stato strettamente correlati fra loro. Il quarto capitolo approfondisce un altro aspetto importante nella costruzione teorica althusiana, quello della guerra. Il quinto e ultimo capitolo, dedicato al problema della coscienza nel diritto pubblico dell’età della Riforma, ripercorre l’evoluzione dell’idea di coscienza da Calvino fino ad Althusius, per concentrarsi sui temi della libertà di coscienza e della libertà religiosa. -
Progettare e costruire in acciaio
Un manuale per gli ingegneri scritto da ingegneri: Diego Barbarelli, Rosita Barbarelli, Carlo Alberto Beffa, Marco Breccolotti, Andrea Ghini, Costantino Marcacci, Lamberto Minchiatti, Raffaele Morettini, Danilo Rellini. Presdentazioni di Paolo Anderlini, Annibale Luigi Materazzi. -
La cucina futurista
Abbiamo voluto pubblicare la versione integrale di questo libro, accantonando pudori e pregiudizi di ordine politico che hanno portato ad escluderne, nelle edizioni precedenti, la parte finale, per recuperarlo nella sua integrità. Si tratta di un testo, che pur avvicinandosi al novantesimo compleanno, mantiene ancora intatto il suo carattere visionario. Come scrivono gli Autori della introduzione ""Gli chef futuristi avevano il compito di: eccitare i sensi appagando tutte le sensazioni tattili-visive-olfattive-termiche-gustative; accostare azzardatamente i cibi, in bocconi simultanei e cangianti in grado di contenere dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi; trasformare le vivande in vere e proprie operazioni artistiche e comportamenti d'avanguardia"""" E, """"nonostante Marinetti abbia pietosamente fallito la battaglia contro l'emblema dell'italianità per eccellenza, ovvero la pastasciutta, ha in realtà aperto la strada a: Nouvelle Cuisine; cucina molecolare basata sulla chimica; stile dei cuochi avanguardisti; consapevole nutrizione del benessere con simpatie vegetariane; innovazione tecnologica entrata nelle cucine di tutti, non solo dei professionisti..."" -
Guida della Valnerina. Storia e arte
"Nel 1977 usciva la """"Guida della Valnerina: storia e arte""""; una vera e propria guida tascabile per chi voleva entrare nella """"valle incantata"""" fornita di accurate e circostanziate informazioni: sulla storia, sulla conformazione del territorio, sul clima e le coltivazioni come sulla vegetazione spontanea, sul percorso del fiume Nera e sul ruolo svolto dal corso d'acqua nel corso dei secoli come perenne via di comunicazione fino a raggiungere il Tevere, sui castelli fortificati eretti nel Medioevo che fiancheggiavano in cima ai monti lo scorrere delle sue acque. Ma anche sulla passione della vita eremitica e l'amore per la natura delle numerose figure ascetiche che trovarono nella Valle silenzio, sicurezza e serenità, perseguendo una vita anacoretica o cenobitica...""""" -
Il vero re dei cucinieri. Ovvero l'arte di cucinare con economia e al gusto degli italiani, con l'aggiunta in appendice di una cucina per le persone di stomaco delicato
È interessante notare come, nonostante la rivoluzione francese avesse tagliato molte teste coronate, i titoli scelti esaltavano la ""nobiltà"""" dei cuochi. Tra queste tipologie di pubblicazioni ci fu anche il """"Vero re dei cucinieri"""" di G. Belloni che uscì a fine XIX secolo... Tra i manuali apparsi negli stessi anni della prima pubblicazione del """"Vero re dei cucinieri"""" (1890) ci fu pure """"La Scienza in cucina"""" e l'""""Arte di mangiar bene"""" di Pellegrino Artusi (1891), opera diventata dopo numerose ristampe il testo gastronomico dell'Italia unita. Tra l'opera del Belloni e quella dell'Artusi c'era una chiara similitudine: entrambe erano animate dagli ideali borghesi di decoro, moderazione e buon gusto, proponendo un modello di cucina nazionale ed """"economica"""", selezionata dal ricchissimo patrimonio gastronomico delle regioni. Fu probabilmente il successo editoriale de """"La Scienza in cucina"""" e l'""""Arte di mangiar bene"""", dovuto anche ad una più ampia visione socio-educativa rispetto al """"Vero re dei cucinieri"""", a far aggiungere nelle edizioni successive del testo di G. Belloni, una sezione di cucina per le persone di """"stomaco delicato"""", portando le ricette al numero di 805."" -
Trattato sulle costituzioni politiche-Trattato sui partiti. Testo latino a fronte
"I trattati di Bartolo sulle costituzioni politiche e sui partiti sono due brevi ma densissime opere di dottrina, che insieme al trattato sulla tirannide, già apparso in questa collana, formano una trilogia del pensiero politico del grande giurista di Sassoferrato e compendiano i principali temi che il diritto pubblico medievale ha trasmesso in eredità alla modernità. Dario Razzi ne offre qui una riedizione conforme al testo critico da me curato ormai molto tempo fa, affiancata dalla traduzione di Attilio Turrioni, contribuendo in tal modo a una significativa ripresa dell'interesse degli studiosi e dei lettori colti per la migliore tradizione costituzionalistica italiana... Il presente volume, in questo senso, costituisce semplicemente lo sviluppo di una maturità postuma della parola del maggiore giurista della tradizione italiana, nella quale, se si è capaci di tendere un filo che la faccia ancora vibrare, è possibile sentire ancora vivi e 'nostri' i grandi problemi della relazione tra diritto e potere che affondano le loro radici nella complessità degli ordinamenti giuridici medievali."""" (dalla Prefazione di Diego Quaglioni)" -
Eretici e ribelli nell'Umbria
"Forse Luigi Fumi quando alla fine del secolo diaciannovesimo dava alle stampe nel 'Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria' l'ultima puntata della sua ricerca sugli Eretici e ribelli nell’Umbria, non avrebbe mai sperato in una sua così duratura fortuna editoriale. Stà di fatto che da allora si contano, sebbene con diversi criteri, almeno cinque ristampe e con questa sei. La Deputazione di storia patria per l'Umbria ha accettato di buon grado di introdurre questa rinnovata impresa perché l'autore, Luigi Fumi appunto, non solo, come già detto, pubblicò il suo lavoro per la prima volta, nelle pagine del 'Bollettino' tra il 1897 e il 1899, ma perché fu, per dirla con Jean-Claude Maire Vigueur, uno dei «pilastri della Deputazione» nonchè, insieme ad Oscar Scalvanti, uno dei suoi 'padri fondatori.'"""" (Dall'introduzione di Paola Monacchia)" -
La grandine nell'Umbria
"Per quanto riguarda il rischio della perdita dei frutti del lavoro, oltre al tema magico dell'invidia del vicino, del confinante, del passante che fa parte integrante dell'ideologia del malocchio, esiste la possibilità che gli eventi atmosferici negativi vanifichino in pochi minuti il lavoro di un'intera famiglia e la lascino senza più risorse e speranze nel futuro. Nel mondo contadino l'evento più temuto è sicuramente il temporale, per gli effetti estremamente dannosi che può provocare una grandinata, sia pur di breve durata, sui seminati, sulle messi, sulle vigne e sugli alberi da frutto. Appare pertanto naturale, all'interno della cultura popolare tradizionale, la presenza di un gran numero di pratiche rituali preventive e apotropaiche tese a scongiurare il pericolo della grandine dai campi. Tali pratiche non sono realisticamente orientate, non appaiono cioè conformi alle conoscenze scientifiche che la cultura egemone ha sviluppato riguardo al fenomeno temporalesco ed in particolare alla formazione dei nembi grandiniferi. Non appaiono neppure coerenti con un quadro di riferimento univoco ed omogeneo, magico o religioso..."""" (dalla Introduzione di Giancarlo Baronti). Con note esplicative e comparative e con illustrazioni." -
Interpretazioni di Montesquieu
Era dalla complessiva revisione del giudizio su Montesquieu giurista, proposta da Giovanni Tarello in un lungo saggio del 1971 (Per una interpretazione sistematica di Montesquieu) poi rifuso nel suo fortunato e controverso volume su Assolutismo politico e codificazione del diritto (1976), che non si facevano più i conti con le interpretazioni di Montesquieu in una maniera così schietta e salutare. A quaranta anni e più dalla pubblicazione di quelle pagine, il bisogno di una visione d'insieme sui restauri del ritratto di Montesquieu si era fatto ancora più urgente. Antonio Merlino ha scelto la sola via possibile, che è sempre quella del ritorno alla genuinità dei testi e delle fonti, a cominciare dalle Lettres Persanes. Ne risulta un Montesquieu a più facce, lontanissimo dalla stereotipia in cui tanta letteratura (manualistica e no) lo ha fissato nella fisionomia pacificata di un ""classico del costituzionalismo moderno"""". (Dalla prefazione di Diego Quaglioni)."" -
Wooden temporary housing group. Architettura per l'emergenza in Giappone
La storia del Giappone è marcata da una successione di date inevitabili, la maggior parte delle quali è riconducibile a un evento catastrofico di origine naturale o antropica. L'11 marzo del 2011 un terremoto in alto mare, con onde alte 10 metri e alla velocità di 750 km/h, devasta le coste della regione del Tohoku nella parte settentrionale del paese e causa serissimi danni alla centrale nuclearedi Fukushima. I termini ""ricostruzione"""" (del popolo) e """"rivitalizzazione"""" vengono continuamente utilizzati nelle pagine del Wooden Temporary Housing Group e il lavoro portato avanti dal gruppo ha lo scopo di ricreare proprio quel tipo di ricostruzione della persona. Questo è l'aspetto che ha determinato e guidato la maggior parte delle scelte progettuali della piccola ma significativa avventura che si vuol far conoscere agli studiosi italiani. L'uso del legno proveniente dall'area colpita, i caratteri costruttivi del singolo alloggio, la configurazione/aggregazione delle unità abitative, la gestione della sala comunitaria con la presenza della torre sono ciò che dell'esperienza del Wooden Temporary Housing Group è descritto in questo volume."" -
Questio disputata Bononie (1307-1328)
La lettura delle fonti giuridiche medioevali costituisce un'attrattiva non soltanto per lo studente o per lo studioso di diritto, ma anche per il lettore colto che sia spinto alla curiosità per un'età della storia ricca di fascino quale è il Medioevo. La centralità del diritto nella cultura e nella coscienza medioevali fa sì che le fonti giuridiche aprano un mondo spesso inesplorato dalla letteratura tradizionale, e tuttavia necessario per comprendere nel profondo la società dei secoli XIII e XIV. In particolare la materia suntuaria (il tenore di vita nelle sue manifestazioni quotidiane, come il vestito, il cibo, etc.) affrontata nelle quaestiones di cui si offre l'edizione mostra uno spaccato significativo della vita dei Comuni medioevali. La disciplina dei costumi, lungi dal rappresentare un fatto solamente privato o addirittura solamente etico-religioso, coinvolge la realizzazione del buon governo cittadino. In tal senso la disciplina del sumptus diviene un osservatorio d'elezione per studiare lo sviluppo dei limiti all'esercizio del potere di fronte a ciò che riguarda la soggettività. Ciò invita ad una riflessione nuova sulla relazione pubblico/privato... Prefazione di Diego Quaglioni. -
Tavolozza d'autore. Il grande libro dei colori fantasiati
Si provò a far Teoria dei colori Goethe, e poi anche Wittgenstein nelle sue Osservazioni sui colori. Ma la realtà è che noi vediamo, da un po' più di un secolo in modo «chimico» e inorganico: ciò che ci viene incontro, che ci veste e ci colora, è un universo di reagenti spalmati sulla superficie del mondo; nei secoli che hanno preceduto il XIX, si vedeva e si viveva in modo «organico»: di terra e di letame di «succo di erbe» di «cociole d'ova» e calce spenta, e insieme «simbolico» dell'eterno: di lapislazzuli, di oro e di allume, in un impasto di moriente e d'infinito che mai più ci verrà restituito. Tanto ciò è vero che i Futuristi, che disfecero - con Picasso - il volto dell'uomo, provarono, quasi a risarcimento, a rimescolare i colori del mondo, a reiventare la materia del veduto, a sottrarla al dominio industriale: il prodigioso catalogo di prelievi testuali, approntato da Lino Di Lallo in Tavolozza d'autore, è in parte incentrato su quei testi, testimone Apollinaire: «Nello spazio d'un anno, Picasso visse questa pittura madida, azzurra come il fondo umido dell'abisso, e pietosa» («I pittori cubisti»). Dalla Presentazione di Carlo Ossola. -
Preci e la Valle Castoriana
Il sisma del 24 agosto 2016 ha lacerato profondamente le persone, le comunità, i territori e i loro patrimoni. Scosse ripetute e continuative hanno inciso gravemente un tessuto coeso e forte, orgoglioso e deciso. Le persone, il territorio, le cose e le tradizioni sono un tutt'uno fortemente identitario, che supera le difficoltà del vivere, le asperità e le solitudini... Fabbi Ansano, sacerdote della diocesi di Norcia, profondo conoscitore dell'arte della Valle Castoriana, in questa sua opera racconta la vita delle opere del ricchissimo patrimonio di opere d'arte spesso non più esistenti a causa dell'ultimo sisma. Parlare delle opere e dei luoghi significa raccontare la storia delle persone e delle comunità che le hanno ideate, realizzate e conservate, nella consapevolezza che proprio il loro uso ne ha garantita l'importanza e la sussistenza. I luoghi, le cose e le tradizioni rafforzano così l'identità sociale... -
Le ragioni della poesia. Saggi sull'attività letteraria in Umbria dal Cinquecento al Novecento
Una raccolta di studi, saggi e ricerche che testimonia il profondo interesse dell'Autore per la letteratura e la civiltà dell'Umbria, con scritti scelti che, in questo libro, vanno dal Cinquecento a tutto il Novecento. -
La valle spoletana. Taccuino di viaggio
Indice: Spoleto, la ricerca dell'anima - Campello sul Clitunno, l'acqua che ti segna - Trevi, l'unzione che ti lega - Spello, il tempo che ritorna - Montefalco, il falcone che vola. -
Narni una città
Uno straordinario viaggio negli angoli e nelle bellezze più nascoste e poco conosciute della città di Narni. -
Micromosaics. The Elio Messuri Collection. An artistic itinerary around rare, precious, and unreleased wonders. Ediz. illustrata
"Il musaico in piccolo è un industrioso e pazientissimo lavoro, che ripete la sua origine dall'avere immaginato di filare que' medesimi smalti con cui si eseguivano i quadri nella basilica di s. Pietro... Tale invenzione sembra doversi attribuire al musaicista Giacomo Raffaelli che nel 1775 in Roma faceva mostra nel suo studio di musaici tutti eseguiti con smalti filati"""". Così scriveva nel 1847 lo storico Gaetano Moroni (1802-1883), erudito dal sapere enciclopedico, che fu testimone oculare delle vicende artistiche di cui ha lasciato memoria. Il """"musaico in piccolo"""", oggi conosciuto con il nome di micromosaico, nacque nell'ambito del cantiere musivo vaticano attivo dalla fine del Cinquecento e si affermò con opere di piccole dimensioni. Con tali manufatti, tra fine Settecento e per buona parte dell'Ottocento, fu ai vertici dell'industria artistica dell'Urbe richiamando, in particolare, l'interesse del pubblico del Grand Tour. Ma la moderna storiografia ne ha messo ampiamente in luce le originali applicazioni nel settore dell'arredo con la ricostruzione di un ricco catalogo di capolavori. I suoi artisti furono intraprendenti professionisti sia in patria che in ambito europeo... Edizione in lingua inglese." -
Avvertimenti ai panattieri di città e di campagna sul modo migliore di fare il pane
Antoine Augustin Parmentier (1737-1813), agronomo, nutrizionista, farmacista nell'esercito francese, fu uno dei fondatori della ""Scuola di Fornai"""" in Francia. Fece ricerche sullo zucchero estratto dall'uva e da altri vegetali e sulla conservazione dei cereali, del vino e dei formaggi. Il suo nome è legato anche alla diffusione della patata nell'uso alimentare (in Francia venivano utilizzate solo per il nutrimento del bestiame). Nel 1795 fu ammesso all'Académie des sciences e nel 1803 fu nominato ispettore generale del servizio di sanità. Partecipò alla stesura di alcune voci del dizionario universale di agricoltura di Francois Rozier, Cours complet d'agriculture Théorique, Pratique, Economique, et de Médicine Rurale (1781-1800). Nel 1779 scrisse gli """"Avvertimenti ai panattieri"""", il primo libro-manuale dedicato alla panificazione, che fu tradotto e stampato per la prima volta in Italia cinque anni dopo (1784). Introduzione di Roberto Lorenzetti."" -
Tutto quello che gli uomini conoscono delle donne
Rosa Burgos ci dona il frutto di una lunga indagine su un argomento di grande e scottante attualità che riguarda i rapporti tra i due sessi e, in particolare, sulla conoscenza che gli uomini hanno delle donne. Cento pagine che si possono sintetizzare con una sola parola: nulla! Un libro che gli uomini devono ancora riempire di parole. -
La fine di un modello. L'Umbria, la crisi e la sinistra
"[...] il sistema politico che ruotava intorno al centrosinistra, e segnatamente intorno al Pd, non è oggi più riproducibile o riformabile, la cura - la vittoria del centro destra - si configura peggiore della malattia. Tutto depone, infatti, a favore di una persistenza del protagonismo delle forze della rendita, di quel blocco sociale rappresentato da imprenditori legati al ciclo edilizio e dei lavori pubblici, alle public utility, dalla burocrazia dello Stato, della Regione, degli Enti locali, della sanità, dall'Università, dalle cooperative sociali, ecc., ieri base di consenso del centro sinistra e nel futuro destinato a raccogliersi intorno alla destra. Contemporaneamente si diffondono i miasmi di una ideologia nazionalista e xenofoba che ripropone, senza vergogna, stereotipi autoritari e fascisti. Occorre, allora, per la sinistra cambiare strada, riprendendo a riflettere e a discutere..."""""