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Madre delle ossa
In origine: tre villaggi e i loro abitanti, una fabbrica di porcellana e i suoi segreti, intere generazioni cresciute in simbiosi con antiche creature. All'alba del XX secolo la guerra sconvolge la vita della comunità e, insieme agli invasori, l'attacco della spietata polizia della notte tenta di sradicarne l'esistenza assediando i luoghi dove la popolazione ha trovato rifugio. I profughi si nasconderanno, muovendosi tra gli interstizi della modernità, per mantenere vivi i ricordi e la memoria, nell'attesa di una rinascita. David Demchuk fa rivivere le sinistre creature del folklore slavo mescolandone il racconto all'esistenza degli esseri umani cui sono intimamente legate in una raccolta di ritratti che compongono un mosaico di storie terribili e commoventi. Costretti a una diaspora secolare ma legati inesorabilmente alle proprie origini, i protagonisti di ""Madre delle ossa"""" troveranno nel racconto del proprio destino un'esile possibilità di sopravvivenza."" -
L' involo. Una fiaba
Maria sta tornando a casa, in fuga da una città devastata dalle conseguenze di un'inspiegabile epidemia. Maria non sa cosa la attende, se cullare una speranza o abbandonarsi a un fato che teme ineluttabile. Strada facendo mormora una fiaba, dalla trama sempre diversa e dal finale incerto, mentre intorno a lei, come un cattivo presagio, continuano a raccogliersi centinaia di uccelli. Natalia Theodoridou coniuga la tragedia greca alla narrativa d'immaginazione, dando vita a una favola contemporanea che è un riflesso impietoso di quello che siamo e probabilmente siamo sempre stati. -
Imperium
Un assassino, due investigatori, una città provenzale pronta a cadere. Pochi minuti e cinque millenni per risolvere l'enigma-Antropocene. Le tare della specie e il collasso dell'Impero sono indizi sparpagliati nel presente, ma demoni e fantasmi ritornano dal passato per confondere le prove. Il tempo scorre veloce, il Diluvio è inesorabile, la fine assume il volto di un antico felino. -
Nove ultimi giorni sul pianeta Terra
Quali sono i momenti decisivi di una vita, che sfrecciano rapidi come meteore ma restano impressi a fuoco nella memoria? Quali i legami e gli affetti, le occasioni colte o mancate, i rimpianti e le gioie? Sullo sfondo di un'invasione come raramente capita d'incontrarne, il racconto dell'esistenza di LT è segnato dalla vita aliena che lo circonda. Da quando un esemplare degli invasori - un ""uomo felce"""" - entra nella sua vita, LT si ritrova a ricordare gli ultimi giorni che marcano il suo passaggio sul pianeta, dal rapporto conflittuale con il padre ai primi innamoramenti, fino ai momenti di tenerezza con figli e nipoti. E questi ricordi sono forse l'unico modo per tenere traccia della propria umanità."" -
Alien virus love disaster
Esistono periferie fisiche, fatte di zone industriali, caseggiati anonimi o cantieri abbandonati, e poi c'è la periferia: un concetto, una zona di frontiera, un luogo universale e universalmente riconoscibile che trascende i caratteri nazionali per diventare rifugio per i reietti, gli invisibili, i marginali. È in questa terra di nessuno che prende vita l'universo di ""Alien virus love disaster"""", una costellazione di fabbriche magiche e centri di smaltimento rifiuti, autostrade sopraelevate che conducono a un altrove lontano e migliore, chiese orribili dai muri color salmone e case che richiedono sacrifici umani. Un luogo dove gli alieni non solo esistono, ma vivono insieme a noi e pagano per vederci lottare; dove i ricchi organizzano feste stravaganti e i bambini giocano dentro scheletri di case mai finite; dove creature misteriose compaiono in supermercati occupati e melanconiche ragazze lunari si struggono in riva al mare. Abbey Mei Otis presta la sua voce a queste parabole di sussistenza e resistenza, cronache di un mondo sconosciuto e insieme troppo familiare, che riesce simultaneamente a essere e non essere quello che abitiamo noi; un mondo dal quale è possibile fuggire, ma le cui cicatrici ci porteremo addosso per sempre, ovunque."" -
Quattro lune di Giove al capo delle volte
"Ci penso ora, nel buio. Mi fido, si fida."""" Immagina una città, due città, città reali, così vicine eppure così inquietanti. Le vie di queste città si riempiono di visioni strane, quasi apocalittiche. Vie che un tempo sono state canali, ora solcate dalle onde della Rete. Ai due estremi di una strada che si dipana lungo una pianura immensa, due persone resistono nel buio, prima da sole, poi insieme. Le parole di Silvia Tebaldi ci portano fin nel centro di una nuova savana urbana, dove la natura viene a chiederci il conto di tutto quel che ci resta, e dove resistere forse non sarà stato sufficiente. Dove, all'improvviso, appaiono le quattro Lune di Giove." -
L' unica innocua meraviglia
"Vedranno il nostro brillare e sapranno la verità. La cosa che quel vecchio elefante non capiva - e come avrebbe potuto? - è che gli umani non sono sempre interessati ad affrontare la verità."""" All'inizio del XX secolo un gruppo di operaie del New Jersey moriva per avvelenamento da radiazioni. Nello stesso periodo, un elefante veniva condannato a morte per elettrocuzione a Coney Island. Così è scritto sui libri di storia. Brooke Bolander intreccia i due eventi per dare vita a un futuro alternativo, un passato mitologico, una storia di rabbia e ingiustizia, di catene che si spezzano e sorellanze inaspettate, di elefanti che brillano nel buio e del futuro che possiamo creare." -
Antropocene Boom
L'antropocene è arrivato al capolinea e l'umanità ha i giorni contati. Inizia l'era del Boom. I ragazzi però sono ancora in giro, e quando in sei vengono invitati a raggiungere Monument City da un vecchio cowboy come possono rinunciare alla possibilità di una nuova vita? ""Moses Barnum vi direbbe che questa è la sua storia, ma quando avrò finito di raccontarla vedrete che le cose stanno diversamente. Lui fa parte della storia, certo, ma ci sono anche un parco giochi infestato, una faida tra fratelli, città sommerse, e una bellissima bugia la cui semplicità nasconde una verità se possibile ancora più bella, per via di tutte le sue complicazioni. E poi una lettera rubata, animali parlanti e una riunione di famiglia. Gli antichi materiali che compongono ogni storia. Il mondo che conoscete è diventato strano, ma non lasciatevi ingannare, basta imparare a guardare; è strano soltanto nei modi che già conoscete."""" Alex Irvine infonde nuova vita al mito americano in un romanzo che mescola nanotecnologie, Huck Finn e Willy Wonka alla più lisergica avventura on the road. Lasciate che Ed il Cercatore vi accompagni alla scoperta di quel che serve per diventare davvero umani."" -
Corpo luminoso
Mo è cresciuta in una casa di donne. Suo padre se l'è dimenticato, sua madre se n'è andata da poco lasciandole una promessa, e Gertie a occuparsi di lei. Riuscire finalmente ad andare via, anche solo per qualche giorno, ha il sapore dolce di un sogno proibito. Ma si deve tornare. Con quella cosa che le cresce dentro, e i segreti che riaffiorano dal passato, Mo dovrà affrontare la sfida più difficile e prendere in mano la propria esistenza. -
Ovette
Dopo il trauma, Ovette. Ti porterà a spasso, ti farà la spesa, ti terrà compagnia, ci farai sesso e conversazione. Ovette è collegata, può tutto, come nel più tradizionale racconto di fantascienza. Ovette ti piace perché con lei non c'è dolore. E la tua vita sarebbe finalmente perfetta se non arrivasse lei, una vicina, una persona, un pericolo. L'amore vigliacco che vuole incrinare il tuo guscio. -
Dono
"È il mondo che muore. Questa è la Bestia che ha vinto. Siamo stati ingoiati, siamo già nel suo intestino fetido. Siamo morti. Tutti. Cos'altro potrebbe spaventarmi?"""". Il mondo è bruciato. Il Pianeta muore gemendo. Abbiamo dovuto scendere sotto terra, rifugiarci nelle gallerie scavate nell'antichità per non friggere al sole. E adesso dobbiamo compiere un viaggio. L'ultimo. Dobbiamo rifuggire l'ombra, badare bene a non finire nel ventre dei Dominatori, e trovare il Tempio, dove dicono viva la Dea. E nemmeno sappiamo se lei potrà proteggerci. Ma non ci si può nascondere, non c'è un angolo nascosto e polveroso in questa città in cui sperare di passare inosservati. Figuriamoci pensare di poter persistere, nella trama del tempo. Si può? Io non ho la risposta. Voi ce l'avete? In un mondo in fase avanzata di desertificazione, con una biodiversità drasticamente impoverita, un pugno di uomini - che si sappia, gli ultimi rimasti - lotta per sopravvivere. Guidati da un santone strafatto di acidi, una trans manesca e un condottiero spavaldo, affronteranno l'ultimo viaggio, in fuga dalle Bestie e col miraggio di un'impossibile salvezza, che arrivi dallo Spazio o dalla Dea che venerano. Alessandro Baoli racconta con una scrittura magmatica e personale un'incandescente apocalisse nera, dando voce al più improbabile degli antieroi: Dono, l'ultimo schiavo di un pianeta morente." -
Scritti. Vol. 1: rip in the fabric 2011-2012. Malpertuis 2012-2013, A.
A partire da questo volume tornano nuovamente disponibili una serie di articoli scritti da Elvezio Sciallis per i suoi blog e per le testate con cui ha collaborato. Elvezio Sciallis ha fornito con i suoi articoli un contributo alla riflessione e alla critica intorno al cinema horror. Ma Elvezio Sciallis nei suoi testi ha affrontato con piglio anche una serie di argomenti che partivano dal cinema nelle sue espressioni più varie fino ad arrivare a fatti di cronaca, a personaggi o avvenimenti più o meno inquietanti, a riflessioni che sfumavano senza soluzione di continuità dal politico al sociale al personale. In questo primo volume sono raccolti una selezione degli articoli comparsi su ""A rip in the fabric"""" tra il 2011 e il 2012, e i pezzi pubblicati su """"Malpertius"""" tra il 2012 e il 2013."" -
Sinfonia per theremin e merli
Anni '60, colline fiorentine. Andrea Sarti vive nel casolare di famiglia, ha imparato a leggere a catechismo, ma quando sulla Bibbia scopre il Libro dei Numeri è costretto a chiedersi cosa siano mai questi Numeri. E perché sono stati tutti scrupolosamente cancellati. Andrea si rivolge a suo nonno Alceste che un tempo era ingegnere e costruiva strane macchine, come il theremin, quella scatola con le antenne che ogni tanto suona per lui. Il nonno ora fa il contadino ma sa cosa sono i numeri, e di nascosto gli insegna a contare. Andrea scopre che esiste la matematica. O almeno esisteva, tanti anni prima. Nel 1931 il Teorema di Incompletezza di Gödel ne ha infatti demolito gli assiomi e come un incantesimo infranto da allora la matematica ha smesso di funzionare. In quell'epoca Alceste Sarti lavorava all'università. Sua moglie Dafne era una musicista, espulsa dal conservatorio per le disposizioni del regime. Mentre le istituzioni crollavano per la crisi della matematica, insieme hanno cercato di salvare la loro famiglia fuggendo da Firenze. Andrea non ha mai conosciuto nonna Dafne, e deve scoprire da solo quello che lei aveva capito ma non ha fatto in tempo a trasmettere. Deve farlo in fretta, perché le camicie nere sono sulle sue tracce: se lo troveranno lo aspetta l'Inquisizione. A guidarlo ci sono il diario di Dafne, il theremin di Alceste e il canto del suo merlo Gibbs. Prefazione di Giorgio Ottaviani. -
Eva
Eva ritorna in libreria in una nuova edizione arricchita da capitoli inediti e da tre racconti - SnuffMovie, Shangri-La e Taboulhe - che riverberano situazioni e personaggi dei romanzi milanesi di Nicoletta Vallorani. Con i suoi incubi e la sua desolata resistenza, Nigredo, sopravvissuto a tutto, indaga al soldo dei Reparti. Anni prima di Avrai i miei occhi è a caccia dell'Artista che semina corpi spezzati nelle strade e nelle piazze di Milano, a segnare un altro inverno di sangue e viscere e ricordi. A Milano Nigredo conosce Olivia, la tassista senza passato e con un presente da ricostruire, e poi Eva, soprattutto Eva. Eva e Nigredo, Nigredo ed Eva, due poli magnetici, due destini incrociati, una speranza, una vendetta. -
Ragazzi, belve, uomini
"Ragazzi Belve Uomini"""" presenta ai lettori i migliori racconti di Sam J. Miller scelti dall'autore stesso. Che si muovano nei territori della fantascienza, dell'orrore o del fantastico tout court, i racconti di Sam J. Miller riflettono il caleidoscopico mondo circostante osservandolo da un punto di vista spesso marginale, sempre appassionato e profondamente consapevole. In queste storie capiterà di incontrare dinosauri in gabbia e case infestate, si ritornerà a Qaanaaq (la città dell'orca dell'omonimo romanzo) e ci si sposterà nel tempo fino alla Russia rivoluzionaria o nelle strade della rivolta di Stonewall. Si esploreranno gioia, tristezza e rabbia, ci si innamorerà e si cercherà umanità e bellezza, ovunque. Molti dei racconti presenti nel volume sono stati selezionati in più di quindici raccolte antologiche della migliore produzione dell'anno e sono risultati vincitori o finalisti dei più prestigiosi premi dedicati alla letteratura d'immaginazione (Nebula, Shirley Jackson, World Fantasy, Sturgeon Memorial). Ad arricchire il testo le immagini di Anna Seghedoni." -
Convergenza nell'architettura del coro
Osupa, fondata da rifugiati in cerca di un nuovo inizio, è una comunità isolata guidata da oracoli e guaritori. Ma una tempesta di fulmini la colpisce improvvisamente, e costringe Gbemisola e Akanbi, due dei giovani della comunità, a un lungo sonno. Al risveglio un enorme vascello volante incombe sul villaggio, la sua natura oscura e minacciosa. Nel frattempo, un altro personaggio affronta un viaggio nelle viscere della terra, nel tentativo di portare in salvo la propria gente. ""Convergenza nell'architettura del coro"""" di Dare Segun Falowo, è una storia fortemente immaginifica, un racconto che attinge a piene mani dalla spiritualità e dalla storia dei miti nigeriani, intessendo elementi religiosi, geografici e culturali alla dimensione onirica creata dall'autore."" -
Ghoul accovacciato numero otto
Una storia che si muove agile e apparentemente leggera tra la commedia nera e dramma distopico. Tra Disneyworld e l'inferno, la comunità sotterranea narrata in ""Ghoul accovacciato numero otto"""" vive in perenne stato di tensione, con le ferree regole che ne permettono la sopravvivenza ad arginare la sensazione di imminente catastrofe che accompagna l'esistenza dei suoi abitanti. In questo contesto Brian, stretto tra obblighi aziendali, rispetto della legge e un amore complicato, inizia a porsi qualche domanda di troppo. La scrittura delicata e incisiva di George Saunders esplora le contraddizioni del nostro presente, tra spinte autoritarie, non-sense sociali, e ineluttabili pulsioni umane in un racconto che porterà il lettore ad affacciarsi sul lato più oscuro del nostro complicato presente."" -
Maizo
In Maizo Elena Giorgiana Mirabelli ci presenta tre personaggi che si muovono tra boschi, belve e bellezza negata in una storia di sopravvivenza e liberazione, al confine tra literary fiction e distopia. In bilico tra orrore istituzionale e il sogno di una vita altra, Mitja, Eco e Clio rimarranno per parecchio tempo nella memoria di chi vorrà conoscerli.Mitja, Eco e Clio, in fuga dalla casa di correzione morale che li ospita, sono in viaggio per raggiungere la collina dove si terrà una grande Cerimonia. Una leggenda dice che durante il rituale potranno realizzare ciò che vogliono: Mitja è convinto che il suo cervello si stia espandendo, vuole trasformarsi e non sentire più la costrizione; Eco desidera riavere indietro il suo corpo; Clio, bambina che ha deciso di non parlare, ha con sé Maizo, una tartaruga che usa per comunicare. Nessuno sa quale sia il suo desiderio. -
Strani soli
Strani soli rappresenta l’esordio solista di Francesco Cane Barca, autore già attivo in vari progetti collettivi. Il volume raccoglie una manciata di racconti che si muovono sul versante più strano, folle e meraviglioso della nostra letteratura.I racconti di Strani soli sono storie fantastiche, surreali, fantascientifiche, weird. Francesco Cane Barca racconta della nostra incapacità di vivere la meraviglia e l'incubo, la bellezza e la mutazione che entrano di sorpresa, di soppiatto, improvvisamente, nella nostra vita, stritolandola, a volte esplodendola, esaltandola. I personaggi di Strani soli narrano di solitudini e incontri improvvisi, vivono in città trasformate circondati da creature di sogno e tentano di sopravvivere all'ennesimo disastro quotidiano. I racconti di Strani soli hanno una genealogia complessa e ricca di riferimenti e ispirazioni: dalle fiabe della tradizione popolare a Julio Cortazar, da Calvino a Borges fino alla lunga scia di autori americani che hanno accompagnato le letture di Francesco Cane Barca: da Edgar Allan Poe a Jonathan Lethem, da Emily Dickinson a Bret Easton Ellis a Thomas Pynchon. Al nostro orecchio riecheggiano la narrativa breve di un Buzzati lisergico, legati come sono a un’idea di realtà che tentano in tutti i modi di riscrivere. -
Trafik
"Tutti loro erano venuti da lontano, avevano affrontato il passaggio, gli estuari crudeli disseminati di schegge di roccia e soli implosi, perché avevano sentito dire che nell'universo c'era un pianeta come sospeso tra aria ed etere, dove ogni forma del materiale e del virtuale e dell'immaginato poteva riunirsi con un'intenzione impavida e affettuosa. E ora, eccoli lì!"""". Fremito, astronauta quasi del tutto umana, trova rifugio dalla monotonia dell'estrazione di minerali su remoti asteroidi immergendosi in una personale realtà virtuale dove insegue l'onirica visione di una bellezza dai capelli rossi. Mic, il suo volubile collega robot, pilota il loro cargo spaziale e si intrattiene navigando tra gli archivi dell'ormai dimenticato pianeta Terra per consultare curiosità su Al Pacino, trend dell'alta moda del tempo che fu, e ricette per il sushi ricostituito. Quando un bizzarro incidente distrugge le loro prospettive professionali Fremito e Mic rompono le righe e partono per un folle viaggio attraverso lo spazio siderale verso una destinazione da sogno: il pianeta Trafik. Rikki Ducornet accompagna il lettore in una scatenata scorribanda spazio-temporale. Un viaggio cosmico alla scoperta di ciò che definisce le nostre identità e la natura più intima e profonda dei nostri desideri in un universo postumano pieno di gioia e nostalgia e passione."