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Vincenzo Padula. Storia di una negazione e di una riscoperta
"Lo scopo di questo saggio che si richiama ad un precedente che scrissi nel 1970 è di capire i modi e le ragioni dell'emarginazione storica di uno scrittore di indubbio talento, attraverso l'analisi minuziosa e sistematica di una vastissima documentazione in larga misura da me ritrovata e raccolta per la prima volta. Quell'opera parve a qualche recensore intelligente un lavoro di «decostruzione», che faceva di essa un caso emblematico di «critica della critica letteraria e delle sue istituzioni», mostrando come queste ultime esercitino in maniera diretta o implicita, volontaria o inconsapevole, una forma di censura, che ha la funzione di conferire irrilevanza ad autori ed opere portatori di una diversità, incompatibile con i valori e le regole della cultura ufficiale. In realtà, si tratta di liberare la biografia di Padula e le sue opere dalle deformazioni prodotte da oltre un secolo e mezzo di censura, e di cominciare a conoscerlo nella sua complessità attraverso le analisi più approfondite e originali dei suoi testi, che hanno inaugurato la nuova stagione della critica paduliana." -
Il Palazzo Lombardi-Satriani in San Costantino di Briatico. L'antico legame tra casato e territorio. Con DVD-ROM
È la storia di una famiglia originaria di Vibo Valentia. Trasferitasi dopo il 1783 a San Costantino di Briatico (VV) è divenuta con gli anni polo di aggregazione sociale e centro di attività economiche funzionali all'intero territorio. Il filmato parte da una panoramica di San Costantino, focalizza il Palazzo dei Lombardi Satriani, e passa poi alla narrazione storica del casato soffermandosi su alcune figure di rilievo: quelle di Alfonso e di Raffaele Lombardi Satriani. Il Palazzo fu meta e luogo di richiamo di diversi personaggi, come Pasquale Galluppi, Gerhard Roholfs, Fortunato Seminara. Assume rilevante importanza l'intervista di Romeo Bufalo a Luigi M. Lombardi Satriani, in cui si delineano alcune tappe della biografia intellettuale dell'antropologo calabrese. Il libro, invece, si apre con una relazione di Francesca Valensise su alcuni tratti della famiglia Lombardi Satriani nel contesto della nobiltà meridionale del Sette-Ottocento e raccoglie poi le testimonianze dei più noti allievi di Luigi da Ottavio Cavalcanti a Vito Teti. In appendice una riproduzione di documenti, codici, pergamene e foto che hanno variamente segnato la storia di questo casato. -
All that you need
New Orleans è la città, Leo il misterioso ambiguo proprietario di ""All that you need"""", il negozio in cui si può trovare di tutto. E di quel tutto fanno parte i sogni, i desideri, le paure, le passioni che muovono l'animo umano. Alcuni autori del gruppo di scrittura on line SimpOzio hanno raccolto la sfida di raccontare storie gialle o noir ambientate nella città del jazz e legate, secondo la propria personale ispirazione, all'inquietante personaggio di Leo di cui sono state date inizialmente alcune semplici connotazioni. I racconti, naturalmente diversi per stile e contenuto, ci conducono nella penombra del negozio che """"sa di polvere e di sudore"""", dove ogni angolo trabocca di cose, le più straordinarie, e nella selva oscura della vita dei protagonisti - uomini, donne, adolescenti - che nel loro cammino terreno vagano come anime disperate alla ricerca della propria salvezza o dannazione."" -
Libertà agrodolce
Angelica e Lara, due ragazze diverse accumunate da uno stesso destino: finire in carcere. Lara, di professione chirurgo vive a Roma. Solitaria e guerriera, si è lasciata alle spalle la città natale, Bologna, un ex ragazzo frivolo e una famiglia superficiale. Nella nuova città porta avanti la sua missione: soccorrere i malati terminali praticando illegalmente l'eutanasia. All'improvviso però arriva l'amore, Daniel, di professione playboy, che metterà a dura prova la stabilità psicologica e il cammino professionale della bella dottoressa. Angelica, fragile e insicura, malata di anoressia, è un agente di viaggio in un periodo di piena crisi economica. Innamorata pazza di Giorgio, il suo socio in affari che non sembra considerarla troppo, pagherà carissima una banale serata in discoteca con gli amici in cui verrà accusata di omicidio... -
Dita di datteri
Selim, fuggito dall'Iraq di Saddam Hussein per motivi politici, vive a Madrid. (...) Ma un giorno il destino lo attende al varco e gli rivoluziona la vita: in una discoteca di Madrid, incontra per caso il padre, che credeva ancora in Iraq. Nuah è irriconoscibile: l'iracheno severo, rigidamente osservante, si è trasformato in un personaggio bizzarro, che sfoggia capelli tinti, indossa abiti stravaganti, porta più di un orecchino e gestisce una discoteca nel centro della capitale... -
Perché era lui, perché ero io
"Così come in 'Mentre seguivo Orfeo', anche in questo secondo romanzo, Marisa Miozzi ci offre testimonianza dell'evoluzione nel modo di vivere l'esistenza, di vedere il mondo e di concepire il tempo, la letteratura (con i suoi eterni e ineffabili fantasmi), la filosofia e le relazioni personali, da parte di due grandi effimeri protagonisti di un amore, lei e lui, legati da un rapporto complesso e articolato, ricco di spunti e riflessioni che toccano corde di assoluto rilievo nella storia non solo della letteratura, ma del pensiero contemporaneo. Se il sogno è il moto silenzioso dell'anima di notte, le mille e una storia di questo romanzo rappresentano il giorno dell'anima, il passaggio, il segreto illuminato e il varco, per la Grande Nave Volante sullo strato barboso dell'abitudine ferma, circoscritta, prevedibile"""". (Paolo West)" -
Il quaderno degli affronti
"'Il quaderno degli affronti' è una raccolta di cinque racconti piuttosto omogenea, con un taglio meno onirico rispetto ai miei testi precedenti. È una tappa di avvicinamento al reale, a partire dalla collocazione territoriale, che inaugura il mio periodo Mitteleuropa. In queste storie semplici mi sembra di aver reso la complessità del nostro tempo, in cui quasi ogni concetto è già il simulacro di se stesso, la furbizia è creduta intelligenza, il serioso è diventato il serio e l'invadenza è all'ordine del giorno. Affronti che senti solo tu e che gli altri manco se ne accorgono. Più o meno il mondo di adesso, da cui non ci si può chiamare fuori e si ride per non piangere.""""" -
Scomparire
"Raccontandoci la drammatica storia di una persona in sovrappeso, costretta a dimagrire perché aggredita da immagini, voci, situazioni, irrealtà, Claudio Marinaccio ci svela l'essere telecomandati da bisogni indotti e scoperchia una miniera d'oro. Nel bugiardino iniziale, che ogni autore si guarda bene dal pubblicare, salvo questo fuorilegge di Marinaccio (tipico cognome da fuorilegge), ci viene detto che leggere questa storia farà aumentare la nostra autostima (?). Questo libro fa scoppiare il bubbone, questo libro e non altri, provoca l'eruzione incontrollabile di foruncoli enormi carichi di pus verdastro, che cola sulle nostre teste di c...o per bloccare l'ipnosi che ci fa desiderare di vivere altre vite, ci fa illudere di poter mangiare senza ingrassare, di poter scopare senza fare figli, di poter morire senza soffrire. Questo mostro ipnotico, che incolla il nostro protagonista allo specchio con il suo sguardo, ha una forza creatrice spaventosa. È un dio e fa credere a chi si specchia di poter essere anche lui dio, ognuno dio di se stesso, soddisfatto di se stesso, totalmente indifferente a chiunque altro, totalmente solo"""". (Claudio Della Pietà)" -
Parlando d'altro
"... C'è un violinista tzigano che suona su una gamba sola e fa subito pensare al soldatino di stagno, ci sono gli scacchi personificati che richiamano le carte di Alice nel paese delle meraviglie, e ancora monaci intenti alla miniatura, una lepre che guizza via, un rettile con due code, un'incarnazione dell'amore che entra dalla finestra come un corvo o un pipistrello. Ricorrono parole come 'incanto', 'sortilegio', 'maleficio', 'spergiuro', a evocare un mondo regolato da leggi magiche. Costantemente rivendicata è la dimensione del viaggio, necessaria per ritrovare la propria isola (allontanarsi da sé e scoprire l'altro, per riconoscere se stessi)..."""" (Dalla Prefazione di Francesca Del Moro)" -
Il fiume
"In questi tempi 'oscuri' disseminare poesia è opera indispensabile. Le poesie di questo libro sono un 'carme' ispirato alla sincerità dei sentimenti, e mentre il mondo corre sospinto da un vento contrario, la semplicità delle liriche di Ruggero Osnato esce dallo stereotipo dell'atteggiamento generale, mediante un'azione 'retorica', ma efficace come poche: la spontaneità che si traduce in forza, la forza dell'amore. 'Il Fiume', in cui solo il titolo sarebbe già una poesia esemplare che muove, proprio come un corso d'acqua, con rapidità ma anche con grande lentezza, l'alveo della memoria..."""" (Dalla Prefazione di Marco Gulinelli)" -
Ali di corvo
"Ali di corvo"""" non è una semplice raccolta di poesie; è la messa in scena, in forma poetica, di un immaginario fantastico. È un'opera dalla lunga gestazione frutto di un paziente lavoro di testimonianza, raccolta e severa selezione di idee. Ali di corvo è una finestra su un mondo che l'autrice ha deciso di aprire solo nel momento in cui sentiva di poter mettere per iscritto le immagini più oscure delle sue fantasie..." -
La meccanica delle ombre
A Benni capita di rimanere coinvolto in situazioni strane: malati che guariscono, ossa che non si spezzano, incidenti stradali da cui escono tutti illesi. C'è chi le chiama coincidenze, chi preferisce destino. Qualcuno pensa che si tratti di miracoli. Benni non cerca spiegazioni. È convinto che l'improbabile e l'incomprensibile rientrino nel normale ordine delle cose. Gli basta credere questo per accettarli, proprio come accetta la presenza di un'ombra misteriosa che appare ogni sera tra la parete e il soffitto di camera sua. Non ha fatto i conti però con quello che gli altri sono disposti a credere. A costo di sconvolgergli la vita... -
Un viaggio
In un mondo sotterraneo, poiché il Nulla ricopre l'intera superficie del pianeta, i protagonisti intraprendono un viaggio. Una serie di eventi, a volte tragici e altre volte piacevoli, li aiuteranno a riscoprire se stessi... Tutto ha inizio con l'arrivo di Joi. L'uomo sconvolgerà con la sua presenza la vita ordinata e statica di Mara e Noire, coinvolgendole nella ricerca di suo padre misteriosamente scomparso. Altri personaggi si affiancano ai protagonisti durante il tragitto, tra cui Amanda, la ragazza che vede il futuro e Roby, l'uomo che non riesce ad avere un'identità... -
Michelangelo il giostraio (e le donne)
Potreste imbattervi in Michelangelo Maltivoglio, amante della musica, dei film classici e delle donne, tra le vie di Milano in un futuro molto vicino. Professione giostraio, lo riconoscereste dagli occhi verdi, i capelli scuri spettinati e una profonda cicatrice sulla guancia destra. Ogni giorno lo trovereste alla sua giostra, a regalare sorrisi ai bambini e a farsi sedurre dalle loro mamme... Basato sul rapporto con le donne, Michelangelo il giostraio è un romanzo d'amore che racchiude in sé un mistero, una specie di chiave o qualcosa che gli assomigli. Michelangelo fa sesso e intreccia rapporti di nessuna importanza con le mamme dei bimbi che salgono sulla sua giostra, finché non gli succede qualcosa di inusuale che... -
Anche dentro una conchiglia bianca si può naufragare
L'opera intera raccoglie una trentina di poesie scritte in verso libero sciolto, ispirate dalla frequentazione, in anni diversi, di mari diversi. Queste liriche compongono un universo poetico vibrante fatto di parole e suggestioni, visioni ed emozioni. In tre sezioni, ossia diurni, meriggi, notturni, si modulano gli umori, le sensazioni e i ricordi della ""Principessa del mare"""", sullo sfondo di un paesaggio marino animato dal sentimento vivo e puro. L'immagine della conchiglia bianca è ripresa da una poesia cherokee e rievoca l'ascolto di se stessi."" -
Eclissi d'amore
C'è qualcuno che non abbia cercato e che non cerchi ancora l'amore? Perché Ambra rimane tanto turbata dall'arrivo della lettera di Leda? E perché s'infastidisce non solo per il contenuto del messaggio, ma anche per quello strano modo di scrivere di cui Leda si serve? In un attimo, un passato ormai archiviato ritorna a parlare alla protagonista di fatti e di persone il cui ricordo invade e sconvolge la sua anima. Gli amici di un tempo, Leda, Massimo, Eddi, Maria e Enza, e poi ancora Sara, Gelsomina, Luca, Giovanni e Sandro, riprendono contorni chiari nella sua vita di quarantenne e soprattutto Leda, a cui Ambra era legata da una intensa amicizia, riacquista tutta la sua coinvolgente (e sconvolgente) vitalità... -
L' incrocio
Una regione dello Stato nelle forme di un'isola prossima, volutamente stipata entro i confini immaginari della separazione. Terra dimenticata all'estremità di un concetto geografico legato a un destino secolare. L'Incrocio, tra una giovane siciliana bellissima, sensuale, letterata, avvinghiata alla sua Sicilia e anche lei vittima del crimine, e l'odissea di un uomo di mondo, uomo della comprensione, che la ama disperatamente e nulla può per salvarla. L'Incrocio, tra la memoria eroica dei servitori coraggiosi dello Stato e i mostri orripilanti della mafia. L'Incrocio, dunque, tra il bene e il male, tra un'attualità senza tempo e la storia ancora recente, mai dimenticata, del nostro Paese. L'Incrocio, infine, tra la speranza e la rassegnazione, il mito e la storia, l'amore eterno e la sua estenuante negazione. -
Lajos il barbaro (a.D. 887-924)
Anno 887, gli Ungari attraversano le Alpi per entrare in Italia. Lajos, giovane guerriero, è sconvolto quando suo padre dona sua sorella Arla alle streghe, affinché il Dio del suo popolo benedica lo spostamento. Sempre a caccia di bottino per sfamare la propria gente, Lajos devasta interi villaggi, massacra e ruba durante l'esodo, ma incontra la fede cristiana e mette in dubbio le credenze religiose degli Ungari. Sarà esiliato insieme alla sorella, che le streghe hanno liberato dopo averla resa sorda, muta e cieca. Re Berengario deve affrontare intanto l'emergenza e cercare di fermare i barbari che stanno distruggendo l'Italia del nord. Lajos, caduto prigioniero, è costretto a lasciare sua sorella e la sua innamorata al loro destino. Tuttavia, dopo essere fuggito dal campo di re Berengario, ferito e quasi morente, trova rifugio in un monastero dove viene curato. Nel frattempo, l'Italia del nord brucerà per colpa dei barbari. Gli Ungari distruggeranno l'Abbazia di Nonantola e tutto il paese. Lajos, il barbaro col crocifisso, combatterà il suo popolo e la sua fede per affermare la supremazia dell'amore sulla cultura dell'odio e della distruzione. -
Il gatto con gli stivali e altre terribili storie
"Carlini apre gli occhi su un mondo che si accartoccia dinanzi all'indifferenza di chi lo abita, un mondo di menzogne, perbenismi, cattivi e sciocchi, spesso travestiti a festa. La sua lucida e disincantata visione della realtà è in grado di spogliare Cenerentola e reintegrare Barbablù, Cappuccetto Rosso viene completamente svelata nella sua miseria di intenzioni e la nonna diventa stereotipo di tutte le nonne del mondo e di tutti i tempi. Sono favole che aprono ad una visione del mondo che solo i forti di spirito possono sopportare. Favole dissacratorie, un modo come un altro per dire basta ai travestimenti inutili, spogliarsi e ridere disincantati anche della nostra abituale stupidità. Tanto inutile quanto spossante."""" (Dall'Introduzione di Francesca Boari)" -
Prima di morire (Il castello spagnolo)
"A Federico, il secondo ammonimento era parso provenire non dal vescovo Ruggero, ma da un coro di voci. Alzò gli occhi e li vide. C'erano tutti; il vescovo con la testa di Isabel in mano, il corpo di lei, decapitato, al suo fianco, Joaquím dal bel volto triste, Don Ramón sulla sedia con le ruote, Madre Pilar dal volto severo, Jacopo muto e sofferente. E poi, più indietro, i genitori di Isabel, con Don Miguel e su tutti, sospesi per aria, i volti crudeli di Assunta e Don Diego. Scosso da un violento tremore, si rimise a scrivere..."""". Un catastrofico terremoto imprigiona l'architetto Federico Valle, assessore ai beni culturali di un'imprecisata città del Centro Italia, nel sotterraneo del castello spagnolo, anticamente utilizzato come prigione. In attesa che arrivino i soccorsi, Federico scopre lo scheletro di un prelato, forse un vescovo, e la mummia di una gentildonna a cui manca la testa. Convinto che si tratti del vescovo Ruggero e della principessa Isabel, vissuti a metà del Cinquecento e protagonisti di una peccaminosa relazione conclusasi tragicamente, decide di narrarne lo sfortunato amore..."