Sfoglia il Catalogo ibs024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4241-4260 di 10000 Articoli:
-
Deriva infinita e altri naufragi
Ragazzi abbandonati dall'amore, anime perse che si ritrovano sopra i tetti per ubriacarsi o che ipotizzano improbabili rivoluzioni intagliando munizioni per fucili da caccia, spacciatori fuggiti a Tangeri a caccia dell'ultimo grande colpo, vendicatori solitari che vagano nel deserto, gruppi musicali in attesa di emergere, manipoli di soldati senza più obbiettivi, tossici incalliti che promettono sempre di smettere e non lo fanno mai, giovani scalmanati pronti a battersi contro l'ordine sociale, ex amanti feriti che non sanno se riabbracciarsi o meno... Questi racconti difficilmente possono specchiarsi in un genere, di sicuro privilegiano l'introspezione e il dialogo, nell'analisi di un disagio interiore sempre pronto a sfociare nell'ironia, in un lucido surrealismo. -
Forbici e veleno
Nella Ferrara dell'ultimo dopoguerra, un negozio di barbiere non è semplicemente riservato alle varie pratiche di forbici e rasoi, ma si presta anche, quasi fosse un confessionale, a scambi di confidenze talvolta delicate e imbarazzanti. Nell'intreccio narrativo, il pio barbiere Socrate, che ne è il protagonista, cade suo malgrado in una trappola di sussurri, grida e notizie che a mano a mano gli avvelenano la vita. Fino a quando... ""La storia che Carlo Grandini ci racconta è ambientata in uno spazio e in un tempo che assomigliano alla nebbia di Ferrara. Un personaggio, Socrate, che riesce ancora a parlare con i suoi defunti, così come con i vivi che attraversano il suo negozio e gettano sulla sua coscienza di uomo le ansie, i segreti e i tormenti del quotidiano. Un quotidiano che sembra abitato da valori oggi in disuso, dove esiste ancora una linea netta tra il bene e il male, e soprattutto dove si sogna, si spera, si crede nel domani. Una vita che sa di buono come i l cibo genuino che accompagna le serate solitarie di questo personaggio che tanto ricorda 'Pereira' di Antonio Tabucchi."""" (dalla Prefazione di Francesca Boari)"" -
La cattiva strada
Matteo, una specie di anarchico scavezzacollo, vive con alcuni zingari in odore di marxismo. Viene iniziato al sesso da una ragazza che dice d'esser sua cugina e poi scompare nel nulla. Lui è più animale che uomo, e tra vita e morte conosce solo il proprio istinto. Al marxismo preferisce la Bibbia, che interpreta a modo suo. Sempre seguendo l'istinto e la sua cattiva strada, lasciati gli zingari, si troverà, per un'Italia oscura e violenta, a contatto con pazzi svitati, marxisti di fede stalinista, maniaci sessuali, drogati, fascisti, assassini, preti e Raeliani. A Genova, in Via Prè, comprenderà che se non vuol finire crocifisso, come una sorta di Cristo brutto, cattivo e maledetto, dovrà cambiare di nuovo aria, se non che... -
Mario, don Mario (Conosco bene il mondo, sai... io, non ho mai viaggiato)
Mario, don Mario. Un uomo che vive un microcosmo, spazi piccoli, una quotidianità che ci è familiare. Un uomo che nasconde, principalmente a se stesso, un segreto. La città, una città, lo accompagna. Napoli cresce e si sviluppa. Come e con lui. Don Mario la segue, attraverso il divenire degli eventi, delle costruzioni, con il cambio dei costumi. Con la famiglia, le amicizie, gli incontri di una vita. Don Mario comunica con tutti attraverso il cibo. Si nutre di odori, di sapori, di colori, dal bancone della sua bottega e attraverso i suoi avventori, ognuno portatore di un ritratto di esistenza, a volte pesante, a volte solo accennato. Una bottega, come quelle che siamo abituati a riconoscere, quella stessa che forse era, una volta, sotto casa nostra. Di sera poi, don Mario si esprime, al meglio, attraverso il ballo. Il suo mondo interiore esce prepotentemente fuori con la musica. Colonna portante della sua vita, degli incontri, degli amori e dei suoi sogni. Poi, una valigia e l'incontro di un momento. Lo scrupolo di uno scarto invalicabile. Solo per un attimo. Appena la punta di una titubanza. Dunque la scelta. Il trasloco. Verso il tempo di viaggiare e di ballare, ancora... -
Caos karmico
Un tuffo, tra sogno e realtà, nei meandri di ciò che resta di una società accecata e annichilita dal desiderio, attraverso gli occhi di un anonimo ventunenne studioso di cinema. Un ragazzo come tanti che, nel suo ossessivo tentativo di fuga da una realtà alla quale non sente di appartenere, vaga alla disperata ricerca di un piacere che sembra ormai utopia. La sua routine quotidiana verrà interrotta da Martina, un'irrequieta diciassettenne. Un incontro fatale, il loro, che metterà in pericolo non solo la vita di entrambi ma il destino dell'intero pianeta. Proprio a causa del forte legame che nascerà tra i due, una terribile verità, dalle viscere della terra, irromperà in superficie risvegliando quel caos primordiale che, da anni, si nasconde in profondità nell'animo di ogni essere umano inconsapevole. -
Sono Angelica e sfilo col vento
"C'è qualcosa di provocante e misterioso nella scrittura di Alessandro Russo. Qualcosa che non arriva subito, a una prima lettura, ma che si coglie leggendo più volte le sue poesie, sfilando le parole, una ad una, facendosi penetrare dal verso. Ci sono le donne e le loro vite: Eva, Ramona, Angelica, Lola, Maria, Aradia, a cui l'autore dedica parole d'amore, con gli accordi della gioia e del dolore. Ci sono le fughe, i tormenti e i tornanti, le prospettive perdute, ma anche i sorrisi del corpo e dell'anima, i venti di meraviglia, e le voci riflesse di persone e pensieri vicini e lontani. C'è il mare, che a volte salva, a volte ferisce, con le sue onde a cui si affida la sorte..."""". (Dalla Prefazione di Maria Zanolli)" -
Gli indolenti
"Qui dentro non troverete racconti accomodanti che vi risuoneranno familiari. Perché l'atto creativo si è fatto essenza ed è andato a cercare momenti di assoluta verità. Qui troverete degli scrittori che si spogliano di ogni conformismo e diventano se stessi nel modo più puro, palpabile e negligente possibile. L'accidia sia con loro. E che questa resistenza passiva sia foriera di un ritorno alla purezza del racconto e al valore alto della creatività al di là di ogni adesione a canoni, cortili letterari o dittatura dei presunti lettori."""" (Dall'introduzione di Luca Dresda)" -
Se un altro giorno esiste
Quando tutto è finito e la condanna sembra ormai inappellabile, è ancora possibile salvarsi? Alla fine del mondo, un pugno di sopravvissuti in mezzo al deserto cerca di raggiungere una città che potrebbe essere rimasta miracolosamente integra. È l'inizio d'una vera e propria epopea, che porterà ciò che resta d'un popolo a cercare una catartica salvezza oltre la disperazione, l'orrore, la morte. -
L' ultimo dinosauro
Nel pieno di una crisi generazionale, un padre cinquantenne che non riesce ad adeguarsi a un mondo e a un contesto storico giovanile profondamente mutato rispetto alla propria adolescenza, si ritrova a convivere con la figlia diciottenne dopo averla vissuta fino a quel momento in modo marginale da genitore separato. L'improvvisa convivenza pone in risalto le difficoltà di un rapporto precario, imbastito e per certi versi accennato fra due persone che fondamentalmente non si conoscono. I contrasti che ne emergono appaiono pesanti e insuperabili seppure percorribili. Fino a un evento scatenante che provoca una nuova, forse definitiva, separazione. -
Un commento al pensiero di Jacques Lacan
Jacques Lacan, (1901-1981), di formazione medico e psichiatra, amico dei surrealisti in gioventù, ha valorizzato particolarmente il ruolo svolto dal linguaggio per la formazione stessa dell'inconscio, proponendo un legame indissolubile tra le due dimensioni. Personaggio eccentrico, dallo stile espositivo raffinato e barocco, Lacan diviene celebre negli anni Sessanta per la pubblicazione dei suoi ""Scritti"""", divenuti all'epoca molto di moda. Dedicatosi inizialmente all'esplorazione dell'immaginario con la teoria dello stadio dello specchio, ha sviluppato in un secondo momento il registro del simbolico, arrivando poi, negli ultimi seminari, a enfatizzare la dimensione del reale. Tuttavia, i tre registri qui presentati (reale, immaginario e simbolico) sono stati sempre considerati unitariamente da Lacan, che non ha mai dato al suo insegnamento un indirizzo sistematico. A differenziarlo dagli altri teorici della psicanalisi è, tra le altre cose, la valutazione del discorso dell'inconscio rispetto a quello dell'io e l'accento posto sul tema del desiderio."" -
Lo studente. (Zitto... a chi conosce il gioco)
"Salvatore di Gesù, per l'anagrafe. Sasà, per i conoscenti. Lo Studente, per gli amici. Un uomo affascinante, intelligente, soprattutto furbo. Rapido di cervello, spregiudicato e pregiudicato. Un Robin Hood partenopeo guidato da un'idea fissa: la vita bisogna godersela, e per godersela servono soldi, tanti soldi, da spillare a quelli che ne hanno tanti, troppi. Ai potenti e ai corrotti. Alle mele marce del sistema"""" (dall'Introduzione di Pino Imperatore)." -
Pulvino
Nella città di Giorgio, un giorno arriva Pulvino. È un uomo panciuto, con baffi e cappello, vestito da Ottocento. Pulvino è fatto di polvere. La sua funzione è raccogliere polvere ed eliminarla con la digestione. Può essere piccolo o gigantesco e di varia consistenza, secondo la quantità e il genere di polvere raccolta: di strada, di casa, di fabbrica etc. Non è la prima volta che Pulvino appare nel mondo. I Polverosi come lui si ridestano quando la polvere raggiunge un certo livello. Compito dei Polverosi: abbassare il livello da 7 a 1. Pulvino è tornato ai giorni nostri. Prende vita in casa Burli Buontempi, una famiglia tranquilla finita nella polvere. Olivia e Cristoforo sono stati licenziati ingiustamente dai datori di lavoro. Il figlio adolescente, Leo, è mal visto a scuola anche perché amico di Samir, l'unico immigrato dell'istituto, aspirante mago. Leo e Samir sono innamorati di Ginevra, figlia di industriale, che li disprezza. Pulvino, sensibile a ogni genere di polvere, prende a cuore la sorte della famiglia, e decide di aiutarli... Età di lettura: da 6 anni. -
In viaggio. Vol. 1
"Correndo a piedi nudi sopra i versi scarni e duri di Paolo Mansanti si rischia l'inciampo dell'incanto. Come se davvero al poeta fosse data l'ultima voce, per svelare il niente su cui le nostre inutili corse, gli affanni sciocchi dei giorni che ritornano sempre nel loro uguale, siano destinati ad avvicendarsi, nella solitudine estrema dei nostri percorsi. (...) Ed ecco allora che, nel terreno creativo di Paolo Mansanti (come se persino le parole avessero perso da un tempo indefinito la forza dell'annuncio), ritroviamo, attraverso lo sforzo di raggiungere la patria del vero linguaggio, l'immediatezza pura e insieme profondità lacerante della poesia"""". (Dalla Prefazione di Francesca Boari)." -
Dialogo sulla democrazia
"Cosa accadrebbe se a un certo punto della tua esistenza ti accorgessi di non conoscere realmente il significato di democrazia, se ti accorgessi cioè, di punto in bianco, di non possedere le chiavi, i codici, per decifrarne i veri fondamenti; come se avessi la netta sensazione di non cogliere il vero significato di un quadro che vedi e vivi ogni giorno, a volte pieno di colori sgargianti e a volte sbiadito? E allora, cosa faresti se per assurdo avessi la possibilità di incontrare tre grandi menti del passato - Platone, Aristotele, Montesquieu - che hanno sviscerato e arricchito attraverso il loro pensiero il tema della democrazia?"""" Sulla base di una tale ipotesi, tra paradosso e utopia, Giorgio Lodi si è posto alcune semplici domande e si è dato le relative risposte attraverso questo breve libro in forma di dialogo. Un ragazzo qualsiasi muore, o meglio, si ritrova proiettato in una dimensione spaziotemporale indefinita e sogna di incontrare i tre grandi filosofi e di parlare con loro. A seguito di questa strana avventura, tornerà a vivere con una nuova consapevolezza...""""" -
Calma piatta a Flamingo's Bay (La città ritrovata)
Costa del Delaware, Giugno 2018. Un misterioso sarcofago affiora dalle sabbie di Flamingos' Bay e si trasforma in un rompicapo per il professor Whittaker, archeologo di chiara fama: al suo interno viene ritrovato uno scheletro perfettamente conservato. Regione di Connacht, Irlanda Occidentale, Novembre 1111.L'abate Stiofan da Limerik salpa con un gruppo di monaci benedettini verso i mari boreali alla ricerca di una misteriosa città di pietra, la cui esistenza gli è stata rivelata da Olaf, un vikingo rinvenuto moribondo su una vicina spiaggia. Isola Margherita, Indie Occidentali, 1495. Il grande Ammiraglio lancia una spedizione alla ricerca di tesori lungo le coste delle Indie Occidentali, in una città indicata su un'antica mappa recuperata in un monastero benedettino fra i monti delle Calabrie, rivelatasi fondamentale per la scoperta del Nuovo Mondo. Il giovane cartografo Jesùs Maria Quintana Rabal guida la spedizione, le cui vicende si intrecciano con quelle dei mo naci irlandesi e con le ricerche del professor Wittaker e del professor Del Vecchio, esperto geologo, intenti a sbrogliare l'ingarbugliata matassa. -
Una semplice storia d'amore
Tra il Giappone e la Cina si snoda un percorso carico di sentimenti, vicissitudini, emozioni tutt'altro che banali. Due ragazzi, due mondi, due culture, caratteri agli opposti che si attraggono in nome di un amore che respira, palpita e trasuda vita e passione in ogni pagina... fino all'imprevedibile, struggente finale... -
Gli obbedienti
"Una colonna sonora attenta a cogliere e a trascrivere la condizione contemporanea, condizione che all'aggettivo 'umana' non può non applicare, gogna permanente, un prefisso: dis-umana, sub-umana, trans-umana, con buona dose di probabilità non oltre-umana. Non è facile dare misura e stile alla rabbia per l'indegnità - la privazione di dignità - inflitta e auto-inflitta quotidianamente. Questo obiettivo è raggiunto da Francesca Del Moro con Gli obbedienti, raccolta compatta, rimata e ritmata ad arte e con tutti i sentimenti. Con tutti i sentimenti, sì, perché c'è la sera, e la sera chi rimbocca le coperte innaffia mestamente le speranze, addossandosi colpe, nella speranza testarda di toglierle ai figli. Alla luce della sera di una giornata a ciclo continuo, iniziata nell'alba dal sapore metallico di una stazione per pendolari, proseguita a testa china nell'open space o con il viso fugacemente sottratto al grigio e rivolto al sole in una pausa quasi rubata, alla luce di questa sera, dunque, si delinea chiaro e insopprimibile l'intento della parola, gesto meditato, rivolta, testimonianza, strappo, critica, memoria."""" (Dalla postfazione di Anna Maria Curci)" -
Il rumore di una lacrima. Le inusuali indagini dell'educatore Leonida
Ci sono cose che sappiamo, già da prima che accadano. Si sono nascoste nell'ombra per anni, seguendo i nostri passi, mentre noi facevamo finta di nulla. Hanno avuto tutto il tempo di conoscerci a fondo, prima di scegliere il momento giusto per attaccare i nostri punti deboli e farci davvero male. Così, quando quelle cose si manifestano, ci prendiamo tutta la loro strafottenza in faccia, chiedendoci come poteva essere evitata. -
Il canto delle foglie
Appartenersi l'uno all'altra per sempre, senza veli nella mente, con i pensieri che si confondono perché si creano insieme e camminano nella stessa poesia, cantano le stesse note di gioia e dolore, e i respiri hanno il medesimo ritmo. È amore? Sì, totale, che si affina con il passare del tempo e si trasforma in un gigante vittorioso in ogni battaglia della vita. ""Una indimenticabile storia d'amore fra due stelle, due anime gemelle che il destino ha scelto di accomunare in questa vita sulla Terra e fino all'Eternità."""" (Fabrizio Bianchini)"" -
Cercare altrove
Per Maurizio e gli altri ""cavalieri senza macchia e senza paura"""", la ricerca del senso della vita passa per l'India, il luogo dei perfetti contrari, dove andare a cercare la radice delle cose, in cui stanare i propri fantasmi per combatterli, se necessario, fino alla morte. E tuttavia, se """"Niente è come sembra"""", quella di Maurizio e degli altri, è una lotta contro le apparenze che nascondono la verità. Già, ma quante verità esistono? La verità individuale, la verità oggettiva, quella nascosta, quella universale... E può darsi che sia una battaglia persa in partenza, quella per la ricerca della verità. Del resto, chi può dirlo? O ci provi, o non lo sai. Tra esperienze e avventure che riservano sorprese dietro ogni angolo, un grande maestro li guida verso una improbabile spiaggia segreta; un """"altrove"""" lontano eppure vicino a ogni cosa; una prospettiva, un luogo dell'anima da dove, finalmente, il senso di tutto appaia comprensibile, affinché ognuno trovi per se stesso una via di salvezza.""