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Una giornata con mamma. Una giornata favolosa! Ediz. a colori
Matilda e la sua mamma oggi usciranno insieme, chissà cosa faranno, sarà sicuramente un'esperienza speciale, anzi, sarà proprio una giornata favolosa! Una divertente storia in cui, pagina dopo pagina, la mamma di Matilda si trasformerà in un essere fatato, imitandone i versi, i modi di fare, le caratteristiche fisiche. Ma non importa a quale fantasioso protagonista delle favole somigli, lei resterà sempre la mamma migliore del mondo. Un albo per non prendersi troppo sul serio e sorridere insieme ai bambini dei difetti dei grandi. Età di lettura: da 5 anni. -
Il fantasma della rocca
Un gruppo di amici appassionati di letture da brivido si imbatte in un vero e proprio mistero: c'è un fantasma che si aggira nel castello diroccato in mezzo alla campagna. È Simeone, il fedele servitore di un'antica famiglia nobile morto per difendere la fortezza dai briganti. I ragazzi hanno saputo di lui da Cesarina, l'anziana vicina che ama raccontare storie. I quattro organizzano così una spedizione per verificare di persona. Ma il pericolo è dietro l'angolo. Età di lettura: da 7 anni. -
Le incredibili avventure di Hugo e Boone
Hugo è un sasquatch che vuole incontrare un umano. Boone è un umano che vuole incontrare un sasquatch, o un ogopogo, o un drago cavatappi... o una delle misteriose creature che sogna ogni giorno a occhi aperti.Hugo e Boone diventeranno la più improbabile coppia di migliori amici che si sia mai vista, e si imbarcheranno per una straordinaria avventura nel Grande Mondo Esterno! Età di lettura: da 10 anni. -
Il mostro di Mary. Come Mary Shelley ha creato Frankenstein
In una notte tempestosa di duecento anni fa, una giovane donna sedeva in una casa buia e immaginava la sua vita di scrittrice. Desiderava seguire il percorso che la madre, Mary Wollstonecraft, aveva intrapreso; ma la giovane Mary Shelley doveva ancora trovare la giusta ispirazione. Con il passare della notte, Mary divenne sempre più ansiosa. Entro il giorno successivo avrebbe dovuto scrivere la più paurosa storia di fantasmi di sempre. Stava per addormentarsi quando le sembrò di vedere un uomo che non era un uomo. Era un mostro... Questa affascinante storia svela ai lettori la nascita di uno dei romanzi più celebri del mondo nonché la creazione di una figura indelebile che è riconoscibile per i lettori di tutte le età. Età di lettura: da 9 anni. -
Se vedi un leone
Raccontata da un leone alto, incredibilmente affascinante, di bell'aspetto e di un'eleganza unica, questa è la storia di un re ingordo che ha divorato tutti i personaggi del libro per poi negare l'evidenza. Il problema però è che alla fine non riesce proprio a resistere, deve per forza vantarsene! Nascondendosi dietro un travestimento alquanto discutibile, il leone invita il lettore a smascherare il colpevole. Nel frattempo un coraggioso coniglietto si nasconde tra le pagine tentando di lanciare dei chiari avvertimenti, finché non trova il coraggio di affrontare il narratore riguardo i suoi crimini. Riuscirà il leone a imparare la lezione? Una storia esilarante con molti spunti per una lettura di gruppo e che affronta tematiche quali la gentilezza, l'empatia e il perdono. La copertina ha i segni di un misterioso morso... chi sarà stato? Età di lettura: da 4 anni. -
Accidenti alle regole!
Le regole: non è affatto facile rispettarle, soprattutto se i grandi ti costringono a guardarle solo dal loro punto di vista. Ma se un giorno capita che un amico ti insegna a osservarle in maniera differente, si può anche scoprire che la realtà è diversa da quella che immaginavi. È quello che succede al cocciuto maialino Mino, protagonista della storia poetica e delicata. Età di lettura: da 7 anni. -
Alla ricerca della chiave algebrica
I genitori di Cristiano e Lucilla sono stati chiari: se i due vogliono un cucciolo devono migliorare in matematica. Disperati, i fratelli chiedono aiuto alla strana vecchietta che abita in fondo alla strada. Si chiama Clotilde e, insieme al tuttofare 4LFR3D0, li accompagnerà nello spazio/tempo alla ricerca della chiave algebrica, che si dice renda bravissimo in aritmetica chiunque la possegga. -
Morfo blu. Il mondo riunito. Vol. 3
Nell'ultimo capitolo della saga su Granterre regnano caos e disperazione. Antichi e nuovi nemici tramano nell'ombra per impadronirsi del potere. Venice e i suoi amici hanno trovato rifugio nell'altra metà del mondo ma, ancora una volta, il destino ha in serbo per loro molte difficili prove. La ""ragazza segnata"""" ha la possibilità di cambiare i destini del suo mondo e il coraggio non le manca."" -
L' odore delle pietre
Nella Taranto di inizi Novecento Mariantonietta, appena sedicenne, viene data in sposa a un ricco gioielliere. L'incontro con Cesare, ufficiale ispicese di nobili origini, spinge però la giovane all'adulterio e alla fuga verso la Sicilia. Qui, tra invidie e tradimenti, il suo destino muta nel momento dell'incontro e degli scontri con la gente del posto; adulti e bambini curiosi e bizzarri, sfacciati e pudici, vegliati dalla luna dei lupunari e immersi in una natura feconda, impietosa e magica. -
Maria Pezzi, giornalista di moda. «L'Europeo» 1947-1958
Maria Pezzi è stata una delle più importanti e famose giornaliste e disegnatrici di moda italiane del Novecento. Nata a Milano nel 1908 studia pittura e disegno. A partire dal 1937 pubblica disegni e didascalie per la prestigiosa rivista della Snia Viscosa, e successivamente per ""Grazia"""", """"Fili moda"""", """"Bellezza"""", """"La Donna"""". La lunga collaborazione con """"L'Europeo"""" dà una svolta alla sua carriera, perché Maria Pezzi si trasforma in giornalista e osservatrice di un settore produttivo in rapida trasformazione; la sua carriera proseguirà sul """"Corriere d'informazione"""", """"Il Giorno"""", e infine divertendosi a mescolare ricordi e notizie dell'ultima ora per """"donna""""."" -
Piuttosto m'affogherei. Storia vertiginosa delle zitelle
Cita, zita, zitella: una parola antica che indicava la ragazza non maritata, diventata un insulto nell'ambito di una società patriarcale che, per una donna, ha faticato ad accettare destini diversi dal matrimonio. Dalle Amazzoni alle Vestali, da Ipazia a Pulcheria, dalla regina Elisabetta a Cristina di Svezia, da Jane Austen a Virginia Woolf, e con illuminanti incursioni nel mondo del mito, della fiaba e del fumetto - tra Morgana, la Dama del lago, Maga Magò e la Fata turchina - l'autrice ci accompagna, con uno sguardo divertito e spietato, in un vorticoso percorso attraverso la complessa vicenda di chi non ha camminato lungo il binario definito. Spesso per ribellione, a volte per indole o per puro caso. Scrivendo, così, un'altra storia, di passioni, desideri e talenti diversi, che qui andiamo a raccontare. -
C'era in Atene una bella donna. Etère concubine e donne libere nella Grecia antica
Aspasia, Laide, Neera, Teodote, Frine, e poi Saffo, Anite, Mirtide... affiorano da questo libro tante donne greche che vale la pena di incontrare più da vicino, dando voce ai loro destini e alla loro poesia. È vero, sono gravate da un patriarcato incombente, che tenta di contenerle in stretti contorni: le mogli, le concubine, le etère, le schiave, confini che le guerre o gli interessi possono spazzare via in un momento, ma ch si possono allentare anche grazie alla loro iniziativa, intelligenza, affettività. Per una donna greca il matrimonio - denunciava la Medea di Euripide nel V secolo a.C. - significava comprarsi, al caro prezzo di una dote, insieme al marito un padrone, con l'incognita di non sapere neppure se sarebbe stato un padrone buono o cattivo. Rispetto a questa condizione appare quasi desiderabile la vita rischiosa e discriminata dell'etèra, che in cambio del mantenimento offriva ai suoi amanti compagnia, sesso e soprattutto relazione. Con le curvature e le deformazioni tipiche dell'epoca le fonti storiche e quelle letterarie dell'epica, del teatro e della poesia, rivelano destini in cui la ricerca di qualche forma di libertà si fa strada tra le maglie strette di una società profondamente maschi sta, ma sensibile alla bellezza e all'amore, messa in ogni e alla prova da tante donne incantevoli e brillanti. -
Vietato scrivere. Come soffocare la scrittura delle donne
«Chi si chiede perché il numero di scrittrici o poetesse o poetesse del passato sia così esiguo o perché il canone anglosassone ne abbia riconosciute, almeno fino agli anni presi in considerazione nel saggio, tra il 5 e l'8 per cento, una specie di quota rosa invariabile, troverà qualche risposta nel saggio di Joanna Russ che, nonostante i quasi quarant'anni trascorsi dalla prima apparizione, risulta quanto mai attuale» - Clotilde Veltri, RobinsonUn testo forte, vivace, intelligente, «arrabbiato senza essere moralista, meticoloso senza essere spossante, serio senza essere privo di senso dell'umorismo», come scrive Jessa Crispin nella prefazione alla nuova edizione americana. Emily Dickinson non aveva soldi: doveva chiedere al padre i francobolli o il denaro per i libri. Sylvia Plath si alzava alle cinque del mattino per scrivere. In ""Una stanza tutta per sé"""", Virginia Woolf racconta che """"Villette"""" (Charlotte Brontë), """"Emma"""" (Jane Austen), """"Cime tempestose"""" (Emily Brontë) e """"Middlemarch"""" (George Eliot), «quegli ottimi romanzi», sono stati scritti da donne «talmente povere che non si potevano permettere di comprare più di due o tre risme di carta alla volta». Joanna Russ smaschera in questo agile testo alcune delle tecniche più subdole e pervicaci messe in atto per impedire che le donne (come altri gruppi discriminati) possano scrivere ed essere riconosciute come artiste. Prospettando un ribaltamento di paradigma potenzialmente rivoluzionario, non solo in letteratura."" -
Il soffitto dipinto. La badessa Giovanna, Correggio e le piccole corti del Rinascimento
Nell'anno 1518 Giovanna Piacenza, badessa del monastero di San Paolo in Parma, commissionò al giovane pittore Antonio Allegri, più tardi noto come Correggio, il suo ritratto e un ciclo di affreschi per decorare un salone che doveva essere la parte centrale dell'appartamento che stava edificando per suo uso personale. Sopra la cappa del camino è ritratta una dama, una gran dama a giudicare dalla sicura eleganza di tutta la persona, ma anche una dea che ha lasciato le ombre dei boschi e si affaccia alla aperta campagna padana. È il ritratto della badessa del monastero di San Benedetto di Parma raffigurata come la dea della caccia e della castità. Alla Badessa Giovanna dobbiamo uno dei capolavori del Rinascimento, quella Camera di San Paolo in cui Correggio offre una versione ""moderna"""" di un umanesimo nutrito di mito e poesia. A partire da questo splendido dipinto Maria Teresa Guerra Medici racconta l'Italia cinquecentesca di Leonardo da Vinci, Isabella d'Este, Lucrezia Borgia, Giulio II, Veronica Gambara... Come in un appassionante romanzo, ma con il rigore di una ricerca storica, assisteremo a sfarzosi matrimoni, a tragiche morti, a cerimonie di consacrazione nei monasteri, e ci sentiremo partecipi di un passaggio storico decisivo della modernità."" -
La via di Laura Conti. Ecologia, politica e cultura a servizio della democrazia
"Laura è stata una grandissima eretica, una di quelle personalità che marcano le epoche"""": così la ricorda chi l'ha conosciuta o anche soltanto ascoltata. E chi legge i suoi scritti - saggi, articoli, romanzi - non può dimenticarne lo spessore né la qualità umana. A cent'anni dalla nascita, Valeria Fieramonte racconta la vita, segnata dalla deportazione, e la ricerca di una personalità che spiega """"il cambiamento climatico e il surriscaldamento del pianeta come meglio non si potrebbe""""; una vita in cui ricerca, antifascismo, divulgazione, critica e politica sono stati aspetti di una stessa intelligenza, orizzonti di una azione a breve e a lungo tempo, in una sintesi di cui abbiamo un enorme bisogno." -
Cineserie. Storie vere di maestri del tè, monaci guerrieri, calligrafi, giramondo e altri ancora
Monica Dematté, critica d'arte e curatrice, parte per la Cina nel 1986: ""Cercavo tracce del tao (dao), cercavo il significato del vuoto, cercavo quello che era stato evocato così bene nei tanti testi letti. Trovai altro: un popolo curioso e amichevole, umano e indisciplinato, chiassoso, ridente, generoso, ospitale, semplice. Trovai luoghi fuori dal tempo, etnie coloratissime e modi di vivere veramente lontani. Trovai regole strane, complicazioni burocratiche, treni affollatissimi e locande squallide. Ma era tutto nuovo, era tutto interessante e vivo, e anche se il tao non si percepiva, e nemmeno il vuoto, capii che sarebbe valsa la pena di dedicarsi a quello che c'era. Iniziò così la mia nuova vita, trascorsa in Cina per mesi e mesi, a volte anni, con periodici ritorni in patria."""" Gli scritti raccolti in questo volume sono molto di più che racconti di viaggio, e molto diversi da pagine di diario. Fanno eco a certe memorialistiche oggi preziose, uniche tracce di contesti perduti per sempre. Parlano la lingua di un pensiero che ha per maestra solo l'esperienza. Offrono davvero l'occasione di avvicinarsi a una Cina che resta, nella conoscenza dei più, vaga e imprecisa; una Cina che attraversa un cambiamento impressionante e forse non lascerà traccia né spazio ai tanti amici, alle tante amiche di cui si parla, ai momenti descritti in queste pagine. Perché l'arte dell'incontro è soprattutto la percezione della propria distanza e la possibilità di interpretare quel vuoto come lo spazio pieno della relazione; uno spazio di attenzione, rispetto e conoscenza."" -
Piuttosto m'affogherei. Storia vertiginosa delle zitelle
Cita, zita, zitella: una parola antica che indicava la ragazza non maritata, diventata un insulto nell'ambito di una società patriarcale che, per una donna, ha faticato ad accettare destini diversi dal matrimonio. Dalle Amazzoni alle Vestali, da Ipazia a Pulcheria, dalla regina Elisabetta a Cristina di Svezia, da Jane Austen a Virginia Woolf, e con illuminanti incursioni nel mondo del mito, della fiaba e del fumetto - tra Morgana, la Dama del lago, Maga Magò e la Fata turchina - l'autrice ci accompagna, con uno sguardo divertito e spietato, in un vorticoso percorso attraverso la complessa vicenda di chi non ha camminato lungo il binario definito. Spesso per ribellione, a volte per indole o per puro caso. Scrivendo, così, un'altra storia, di passioni, desideri e talenti diversi, che qui andiamo a raccontare. -
Rosa Menni Giolli (1889-1975). Le arti e l'impegno
La storia di Rosa Menni Giolli non era ancora stata scritta. Ricostruita dalle autrici con un puntuale e amorevole lavoro di ricerca a partire dalla sua inedita autobiografia e confrontando documenti, giornali, pubblicazioni dell'epoca, ci racconta un percorso personale, artistico e civile di prima grandezza. Artista, imprenditrice, Rosa Menni apre un'atelier frequentato dalle avanguardie artistiche più innovative; poi un'azienda Le stoffe della Rosa, che produce meravigliose sete e tessuti, lavora in riviste d'arte e contribuisce a fondare un periodico femminile innovativo, ""Eva""""; traduce e si occupa di editoria. È una vitalità artistica intrecciata a un impegno politico antifascista che paga con tutta la sua famiglia, dalle scelte condivise con il marito Raffaello Giolli, critico d'arte e di architettura morto a Mauthausen nel '45, a quelle del figlio Ferdinando, fucilato nel '44, agli altri figli con cui condivide la prigionia. Il libro restituisce, con la vita di Rosa, il ritratto di una città, Milano, che attraversa la grande storia, e di quegli ambiti artistici che condividono una pratica dell'arte in grado di contrastare il degrado sociale imposto dall'industria """"disumana"""". Il percorso di Rosa è il percorso di chi crede che il fare arte e artigianato sia di per sé un fatto politico, un'attività trasformativa in cui ciascuno mette a disposizione degli altri le proprie visioni del mondo, per costruire una società fondata sulla libertà."" -
Madre Natura. La Dea, i conflitti e le epidemie nel mondo greco
Di quale forza abbiamo bisogno per guardare al futuro del pianeta e dell'umanità con fiducia? I movimenti ecofemministi cercano nuovi modelli di relazioni economico-sociali, nuovi orizzonti della cura, anche alla luce dell'esperienza pandemica. Sarebbe possibile, anzi necessario, fare di questa crisi un'occasione di analisi della nostra cultura, a partire da una dialettica che appartiene già alla cultura greca, fra le ragioni della Dea, Gaia/Terra/Madre Natura ispirate alla pace, alla salute, nascita e rinnovamento vitale e quelle di un patriarcato che concepisce lo sviluppo come dominio sulla natura e le creature. Vale la pena mettere in luce le articolazioni di questo attualissimo confronto. Guardando al futuro. -
Camminare
In ""Camminare"""" sono presenti quasi tutti gli scritti di Hermann Hesse sul tema della viandanza e sulla particolare dimensione del viaggiare a piedi. Sono articoli e saggi scritti per riviste e quotidiani del tempo, integrati da una raccolta originale dell'autore, """"Vagabondaggio"""" (1920), in cui Hesse anticipa alcuni dei temi principali che saranno successivamente affrontati nelle sue opere maggiori, non ultimo Siddartha. Il camminare è infatti tema chiave nelle opere di Hesse, la metafora ideale per illustrare la ricerca di un senso ulteriore e più alto del vivere, anche a costo della solitudine e dell'abbandono. In questi scritti l'incontro con la natura diviene incontro con l'anima, il camminare diviene ricerca della parte più ancestrale e al contempo spirituale dell'essere umano. L'andare nella natura, il camminare nei boschi e tra le montagne diviene così la chiave per avvicinarsi e rivelare a se stessi l'io interiore, la parte più autentica dell'essere umano. Lo stile di Hesse, coinvolgente e passionale, riflette in modo esemplare la tensione emotiva genuinamente avvertita dallo scrittore, restituendoci un insieme di suggestioni ricche di struggente bellezza e semplicità.""