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La grande Puffetta. I puffi
Per ordine del Grande Puffo, Puffetta è a capo del villaggio, ma non tutti sono contenti finché... arrivano Gargamella e Birba! Cosa succederà adesso? Età di lettura: da 6 anni. -
In Iran. Alla scoperta delle trentuno regioni persiane
La terra di Persia (regione storica del Medio Oriente, corrispondente all'odierno Iran), viene spesso ricordata per i suoi fasti, la sua cultura, la sua civiltà e la sua bellezza. Se si vuole semplicemente seguire le orme di alcune delle figure più importanti della storia, non possiamo rinunciare a un viaggio in Iran ed è impossibile rimanere delusi dal caleidoscopio di meraviglie architettoniche che hanno lasciato: la bellezza impressionante di Persepolis, la sublime armonia di Isfahan, l'immensità della antica ziggurat a Choqa Zanbil. L'Iran è un paese fantastico per i turisti che arrivano da qualsiasi parte del mondo. Chi viaggia in Iran visitando migliaia di palazzi, musei, giardini, case tradizionali, caravanserragli e ponti storici, può conoscere i vari popoli iraniani e informarsi sulle loro tradizioni, costumi e artigianato. -
Roma senza capitale. La crisi del Campidoglio
"Roma senza capitale"""" non è un gioco di parole ma la fotografia sfocata di centocinquanta anni di storia che si ripropone alla luce della grave crisi che ha investito il Campidoglio dopo l'inchiesta di Mafia capitale. Una aapitale senza i poteri e le prerogative di una vera capitale nazionale e senza l'amore degli italiani. Una capitale con poche risorse pubbliche e private per sostenere le sue funzioni e per questo senza """"capitale"""". Una capitale sempre alla ricerca di un'idea aperta di comunità. Da questa fotografia prende le mosse la ricerca di questo libro che si snoda in un percorso di rilettura della storia moderna di Roma e del rapporto, con essa, della Sinistra." -
Il giorno dopo
Figlio di un padre appassionato, che lo ha contagiato con i suoi ideali sin da quando era bambino, Enrico entra in politica e inizia così una militanza durata quindici anni, un percorso denso di incontri, confronti, grandi slanci e bocconi amari, fino a un crudele verdetto finale. Con toni sempre sinceri e ironici, Enrico ci racconta la nuova missione che lo aspetta dopo la politica, quella umanitaria. Inizia a viaggiare per il mondo, diventa testimone della fame, delle guerre e della povertà, lotta attraverso la scrittura per denunciarle al mondo occidentale. La visita al campo profughi di Zaatari e l'incontro fatale con una donna siriana, gli disvelano una verità ancora più grande. Deve compiere un ultimo cammino, quello dentro se stesso, oltre gli attacchi d'ansia, oltre le scuse e le bugie. Ad accompagnarlo, la consapevolezza che ""non c'è più tempo per mentire, ma solo per iniziare una nuova vita. A partire da oggi, dal giorno dopo""""."" -
Quo vadis?
Quo vadis?, è un romanzo storico pubblicato dapprima a puntate nel 1894 sulla Gazzetta Polacca e quindi raccolto in un unico volume nel 1896, poi adattato per l'omonimo colossal cinematografico nel 1951. Il successo ottenuto dal romanzo portò a livello internazionale la fama dell'autore, che per questo divenne Premio Nobel per la letteratura nel 1905. Quo vadis? è ambientato nella Roma di Nerone e narra la vicenda di numerosi personaggi sui quali si sviluppa il tema della persecuzione cristiana attuata negli ultimi anni dell'impero di Nerone (63-66 d. C.). Sullo sfondo storico in cui domina la figura dell'imperatore si muovono i personaggi principali del romanzo: Vinicio e Licia, appartenenti a due mondi completamente differenti. Vinicio è un patrizio romano mentre Licia è una bellissima schiava cristiana, acquistata da bambina da una nobile famiglia romana. L'incontro e l'amore tra i due avvicinano Vinicio alla fede cristiana e alla scoperta di una cultura nuova per il giovane e per la stessa società romana. Il libro è corredato da fotografie della prima edizione cinematografica. -
Misteri buffi. Il Movimento Cinque Stelle raccontato dal primo grillino pentito
Il racconto che viene fuori da questa conversazione è quello di un'insospettabile bugia mediatica. Una sorta di scenografia cinematografica buona per i campi lunghi. Mancanza assoluta di una struttura organizzativa. La sconcertante rivelazione di un finto efficientismo digitale. Il leader Beppe Grillo che comunica solo con una stretta cerchia di fedelissimi. La tanto agognata democrazia digitale si rivela, nelle dichiarazioni di Venturino, una sorta di organizzazione padronale. Altrettanto surreale appare il racconto del palazzo siciliano del potere. La mancata rivoluzione del governatore Crocetta. L'onnipresente senatore Lumia. Il potere dei Grand commis della burocrazia regionale. E poi, consoli americani, consiglieri del Pentagono, star televisive, fascismi digitali, inquietanti avvertimenti. Rivelazioni che riservano sorprendenti e clamorose verità. A parlare è un pentito. -
Tutti i bambini ridono allo stesso modo
Angela diventa mamma. È facile. Sofia cresce, ma non parla. Il trauma della scoperta della malattia, lo sgomento, il dolore. Di colpo la luce si spegne, ma presto si riaccende il faro dell'amore materno che illumina il lungo percorso verso la voglia di una vita normale. Dieci anni tutti d'un fiato. È un giorno di ottobre 2004 quando un medico comunica ad Angela che sua figlia di sei mesi ha un problema. Quale problema? La domanda resta senza risposta. La mamma di Sofia racconta le sue battaglie contro le sue stesse paure, contro limiti e barriere, contro le difficoltà a scuola e in vacanza. Ma la storia di Sofia è anche una storia di piccole vittorie quotidiane, di sfide superate con fatica e tenacia, dalle invenzioni per imparare a comunicare in tutti i modi possibili agli sport praticati a dispetto di qualsiasi legge fisica, al primo amore. Pur se il punto di vista è coinvolto, il libro offre informazioni utili sui temi dell'handicap. In prefazione e in appendice, gli interventi di una psicologa, una psicoterapeuta e l'insegnante di danza. -
Sorridi siamo a Roma. Racconti e cartoline
Un folto gruppo di scrittrici e scrittori racconta Roma. Gli autori, quarantaquattro, hanno tutti una grande attenzione verso la metropoli e a tutto ciò che la fa bella e unica, ma anche a quello che la deteriora e la degrada. Gli stili sono i più disparati: si va dal monologo teatrale al racconto intimista, dalla narrazione del ricordo alla affabulazione intorno e dentro Roma. C'è amore, odio, rabbia, paura, distacco, rimpianto, sospetto per questa città meravigliosa e sempre più invivibile. La lingua e i toni sono diversi, tutti, in ogni caso, partecipi. -
Mio nonno Aldo Moro
"Mio nonno Aldo Moro"""", il libro che Luca, il """"nipotino adorato"""", diventato adulto, ha scritto sul pensiero del nonno è importante oltre il valore della testimonianza, perché è un testo accessibile a molti sul tema difficile della spiritualità dell'uomo Moro. È un libro completamente diverso dagli altri innumerevoli volumi, che sono stati pubblicati nei 38 anni, che ci separano dalla morte orrida e ingiusta di una persona buona, innocente e mite. Quasi tutti i libri trattano infatti della morte o del caso Moro o inneggiano agli autori. Sono davvero pochi i libri che intendono ricostruire la verità o tramandare la bellezza di una figura straordinaria che ha illuminato il nostro tempo. Luca vuole descrivere il nonno e, pur non essendo uno scrittore, si esprime con la superiore forza dell'amore. In copertina c'è l'ultima foto """"normale"""" scattata ad Aldo Moro, insieme al nipotino, che Maria Fida, la mamma di Luca, ha fatto per finire un rullino il 15 marzo 1978 (il giorno precedente il sequestro). C'è un presagio in quella foto evocativa e dolente perfetta per essere l'emblema di un testo amorevole, impregnato di sconfinato dolore, struggente ma non disperato." -
La difficile stagione della sinistra. Impraticabilità di campo?
Goffredo Bettini in questa lunga intervista ""politico filosofica"""" affronta il tema cruciale del """"ritorno della politica"""". Lo fa partendo dall'analisi delle cause che hanno portato alla crisi dei partiti storici in Italia, e interrogandosi su come la politica possa tornare a occuparsi delle persone per migliorare e dare un senso alle loro vite. La parte finale dell'intervista affronta il tema del futuro dell'Europa, che rischia di entrare in un cono d'ombra, mettendo a confronto le fallimentari politiche di rigore con quelle che propongono di tornare ad una crescita di qualità."" -
Un mondo senza Totti
Un mondo senza Totti è la narrazione d'un congedo definitivo dal calcio giocato. È il dopo che ci scuote e ci fa tornare alla realtà togliendoci da quel favorevole affresco calcistico che ci sollevava dal faticoso quotidiano. La narrazione è un modo per attenuare il dolore e per non dimenticare quell’universo fantastico che Totti ci ha donato. E comunque è la constatazione che la “favola bella” finisce per tutti, eroi e figure minori. La partita d’addio concepita per Totti si distende su trenta sfide, una per sera. Ad esse partecipano tutti coloro che hanno indossato la maglia giallorossa e, per chi non è più tra noi, ecco i discendenti, recuperati in sublimi ritagli di mondo. I superstiti in età scendono in campo per testimoniare la loro già antica militanza e ognuno, discendente o vecchia gloria, dialogherà con Totti e s’accorgerà di cosa avviene al pallone dopo il tocco del fuoriclasse. È il Trionfo di Totti, ovviamente, ma è anche un affresco sulla Memoria e Totti è un po’ il catalizzatore di esistenze, di nomi lontani, dispersi, ascoltati un tempo al primo campo della Roma, il Motovelodromo Appio, e poi a Campo Testaccio, allo Stadio Flaminio, fino all’anfiteatro Olimpico. -
Fake republic. La satira politica ai tempi di Twitter
Come nasce il fake di un personaggio politico? Chi c'è dietro quei 140 caratteri che tanto ci fanno divertire? E come la prendono i politici presi di mira? Tutti bene, a sentir loro, tranne rare eccezioni. C'è uno studio e una scelta precisa sul personaggio da reinventare,ma lo scopo è sempre solo uno: divertirsi e far divertire, rendere la politica alla portata di tutti, una politica che oggi appare troppo seria e a tratti noiosa. E così a spezzare la monotonia di dibattiti, comizi, campagne elettorali arrivano loro, i fake e le pagine satiriche, canale preferito twitter, anche per interagire meglio con la rete. Nel teatro della politica 2.0 i fake sono i veri personaggi. Gli attori non protagonisti di un tempo e di alcune pagine di questa legislatura che a tratti hanno sfiorato l'inverosimile. E poi ci sono le gaffe dei politici e dei giornalisti, che spesso hanno scambiato i fake per quelli reali, rilanciando dichiarazioni considerate ""ufficiali"""", ma alla rete nulla sfugge."" -
Aldo Moro. La guerra fredda in Italia
Esiste un filo sottile, invisibile come un fiume sotterraneo, che lega tanti avvenimenti oscuri del dopoguerra, dalla strage di Portella della Ginestra all'attentato a Togliatti, dai tentativi di colpo di Stato alle stragi, fino all'uccisione di Aldo Moro. Sono passati 40 anni dall'agguato di via Fani, ma i misteri che avvolgono il più terribile omicidio politico della storia contemporanea del nostro paese sono ancora molti. Moro non è stato protetto con una macchina blindata che sarebbe bastata a evitare la tragedia nonostante da un mese si sapesse che a Roma era in preparazione una azione clamorosa; le armi usate nell'attentato di via Fani sono state nascoste in una palazzina della banca Vaticana alla Balduina che ha ospitato estremisti tedeschi, società che lavoravano per la Nato, finanzieri libici e il discusso monsignor Paul Marcinkus; il presidente della Dc non è stato ucciso sul pianale della Renault 4 rossa dove venne fatto ritrovare in via Caetani, proprio tra le sedi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista… Il libro contiene una originale analisi grafologica delle lettere che Moro ha scritto durante i giorni della sua prigionia. -
Comunicazione e politica. Guida moderna per cittadini sbandati e politici allo sbando
Questo libro è un racconto analitico, spesso amaro e sconfortato, qualche volta ironico, di dove stanno andando lo scontro politico e il modo di comunicare tra politica e cittadini in Italia. Nella prima parte vengono analizzate le principali tendenze della comunicazione politica del nostro tempo derivanti dalla crisi dei partiti e delle ideologie, dalla personalizzazione della leadership, dalle nuove tensioni sociali che hanno rovesciato schemi secolari. Nella seconda parte Baiocchi esamina con rigore e finezza ma anche con grande e ironica vivacità il modo di comunicare dei principali leader politici dell’ultimo decennio: da Berlusconi a Gentiloni, passando per Prodi, D’Alema, Veltroni, Monti, Renzi, Salvini, Grillo, Casaleggio padre e figlio, Di Maio, Meloni e altri. Ognuno raccontato nelle sue caratteristiche psicologiche e nel suo essere espressione di nuovismi politici o di lunghe tradizioni. -
Roma 1948. Le elezioni e i suoi protagonisti. La propaganda, i comizi, la stampa
Chiunque decidesse di indagare sulle elezioni del 18 aprile del 1948, la prima cosa che scoprirebbe è che, a differenza di altre date storiche del Novecento, su questa è calata un'ombra lunga che rende appena percettibili i processi politici, economici e sociali che determinarono il flusso della storia nazionale. Già, perché le elezioni del 18 aprile furono un vero e proprio referendum popolare tra due mondi, un crocevia tra due civiltà. Gianluca Quadrana sceglie di raccontare questo momento storico dal punto di vista di una città, Roma. Lo fa basandosi interamente sui giornali dell'epoca, poiché la stampa era allora, insieme alla radio, il principale mezzo di comunicazione di massa. E chiama infine a testimoniare alcuni dei protagonisti di quella campagna elettorale. Quello che ne viene fuori è il ritratto di un paese tenacemente deciso a cambiare e a crescere, unito nell'obiettivo ma profondamente diviso su tutto il resto. -
Il decimo giorno. La prima indagine dell'agente-infermiere Sergio Vanni
Un assassino che, senza pietà, rapisce bambini e al decimo giorno dal rapimento li fa ritrovare morti alle proprie famiglie; Sergio, infermiere disoccupato, con un pessimo carattere e un doloroso passato alle spalle; Bruno, ex capo della Polizia, specialista in casi abbandonati e irrisolvibili, costretto su una sedia a rotelle. Questi i protagonisti di un giallo nel quale s’intrecciano le indagini ufficiali e quelle parallele portate avanti da Sergio e Bruno. -
L' illuminista. Vol. 49-50-51: Niccolò Machiavelli.
Il presente numero de ""L'Illuminista"""" (il secondo sin qui non dedicato a un autore novecentesco) nasce da un convegno organizzato da chi scrive nel gennaio del 2013 presso la Casa delle Letterature di Roma diretta da Maria Ida Gaeta in occasione dell'imminente cinquecentenario del Principe. Nel gennaio del 2015 la discussione è continuata però in un'altra giornata machiavelliana presso l'Università di Roma 3, più informale ma non meno densa, e questa volta curata assieme a Mario De Caro (in questa seconda occasione erano presenti Jérémie Barthas, Guido Cappelli, Marco Geuna, Andre Guidi e Gaetano Lettieri). Solo in parte però questo volume rispecchia le relazioni che furono presentante in quelle due occasioni perché nei quattro anni che sono passati alcune di esse hanno trovato altre destinazioni editoriali, e sono state sostituite qui da contributi diversi scritti per l'occasione. Il programma del convegno del 2013 è riprodotto in calce per serbare memoria dell'impianto originale."" -
Ordinaria diversità. Diario di una figlia, moglie, madre
Figlia dello ""sbirro"""" e madre di Mario. Una donna, Elena Improta, che ripercorre la propria vita. O meglio, una storia. La sua storia di """"ordinaria diversità"""". Dall'arrivo a Roma all'adolescenza con davanti la figura ingombrante del padre Umberto, uomo della Stato, fino alla vita politica e all'impegno nel sociale. Un'esistenza alla ricerca di se stessa, tra gli anni del Terrorismo, i Nar che la osservano, l'amore per Paolo, gli occhi lontani dalla scorta che l'accompagna a scuola fino alla nascita di Mario, l'abbandono del marito e la lenta ripresa. Elena Improta ha deciso di aprirsi agli altri, perché le quattro mura di casa non riescono più a contenere il desiderio di far sapere cosa ha vissuto, pensato, sperato accanto a un bimbo, ora 26enne, che ha compiuto passi da gigante nonostante i gravi problemi di disabilità. Una storia d'amore e di riflessione, alla ricerca del peccato originale - semmai ce ne fosse stato uno - con il desiderio di far capire a tante famiglie che gli ostacoli si possono superare. E che non è impossibile tornare a sorridere."" -
Amarsi a Roma. Guida per amanti sbandati
Darsi appuntamento all'Eur. Giocare di notte a nascondino tra i vicoli del Ghetto. Baciarsi lungo il Tevere. Bisticciare e poi fare la pace al Circo Massimo. Le fughe verso Ostia, fino a dirsi addio all'isola Tiberina. La guida traccia una mappa romantica e spensierata di passeggiate adatte agli innamorati e ai cuori solitari, attraverso racconti e memorie dell'autore, citazioni tratte dai classici della letteratura, interviste a scrittori. Conversazioni con: Emanuele Trevi, Maria Grazia Calandrone, Lisa Ginzburg, Dacia Maraini, Claudio Piersanti, Roberto Varese, Raffaele La Capria, Walter Siti, Tonino Guerra. -
Raccontando Roma
Nove racconti, una sceneggiatura e un'unica protagonista: Roma. Gli autori dai 18 anni agli over 60, ci narrano le mille voci e le mille sfaccettature della Capitale. Quella dei ragazzi di oggi, con le insicurezze, i dubbi, le paure, l'impotenza; quella degli anziani per i quali la visita quotidiana al medico di base resta l'unico diversivo; quella dei diversamente abili; delle borgate e della borghesia. La Roma dell''800 con la storia di Mastro Titta e quella di Righetto, l'eroico bambino della breve repubblica romana, fino a quella di un'apocalittica fine del mondo. Il comune denominatore che lega i racconti non è solo il linguaggio che contiene, in parte o in toto, il dialetto romanesco, ma soprattutto quello spirito tipico degli abitanti della Capitale, dissacratorio e autoironico, capace di parlare di cose sgradevoli e malinconiche, o di sollevare pesanti critiche, mantenendo una certa leggerezza e strappando sempre un sorriso. I testi pubblicati sono i vincitori della prima edizione del premio letterario Ponte Sisto, dedicato a Tullio Capocci, l'editore scomparso prematuramente nel febbraio 2018.