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Alia Evo 3.0. Antologia di narrativa fantastica
Diciannove racconti, tutti riusciti e suggestivi tentativi di esplorare Alia Evo, i mondi differenti e possibili che stanno o potrebbero stare dentro e intorno a noi. Ma il senso di questa antologia è anche nell'essere un'impresa collettiva, che agli autori ha dato il piacere di scrivere, ai curatori quello di scegliere tra contributi tutti meritevoli e, speriamo, ai lettori quello di immaginare. -
Alfa rosso
Otto uomini: hanno un passato nelle forze speciali di mezzo mondo e un presente nella vita civile. A legarli c'è un patto di mutuo aiuto. Ed è uno di loro, un uomo d'affari russo, a invocarlo quando si trova di fronte a una richiesta che non può rifiutare: arriva da chi gli ha salvato la vita tanti anni prima. A chiamarlo è il presidente di una piccola repubblica nata dallo sfaldamento dell'ex impero sovietico. È uno scienziato e ha messo a punto un sistema per ingabbiare l'energia dei fulmini, un procedimento possibile anche grazie a un particolare metallo. Sulla sua scoperta e sulle materie prime per realizzarlo si appuntano le mire di una multinazionale che, dietro una facciata di rispettabilità, nasconde una sete sempre maggiore di potere. La multinazionale corrompe buona parte della polizia locale, occupa la miniera, attacca il laboratorio e prende in ostaggio gli scienziati che da tutto il mondo sono a congresso nella capitale del piccolo Stato, il giorno in cui il presidente-scienziato intende condividere la sua tecnologia con l'umanità. La situazione è ampiamente compromessa, i ""cattivi"""" sono a un passo dal successo. Ma l'esito sarà differente..."" -
Cercasi fidanzato disperatamente
Clotilde Ricci ha venticinque anni. È carina, ma non troppo. Vive ancora a casa dei suoi genitori. Ha un lavoro a tempo indeterminato, di cui tutti le dicono che non può lamentarsi. Una vita sentimentale piatta e inesistente. Una storia d'amore, nata grazie a un annuncio sul giornale, appena terminata bruscamente. Insomma, una vita mediocre per una persona mediocre. Circondata da due amiche che non perdono occasione per rimarcarle l'inutilità della sua esistenza: Lucrezia, bellissima e affascinante, ottiene tutto quello che vuole senza troppi sforzi; Paola, donna in carriera ed economicamente appagata, ha un marito ballerino cubano che la fa danzare dentro e fuori dal letto. Ma un giorno Clotilde conosce Riccardo, un bellissimo quarantenne divorziato e con una figlia, Giulia, allieva di ginnastica ritmica di Clotilde, e tutto comincia a prendere un'altra piega. Tra le cattiverie e i sorrisi delle sue due amiche, che in fondo le vogliono bene, Clotilde scopre l'amore, quello vero, con i suoi pregi e i suoi difetti. La storia divertente di una ragazza come tante, che da bruco si trasforma in farfalla. -
Le donne di Juan
1931. Juan Alfonso Damar è un giovane ingegnere che lavora come assistente universitario in Spagna. Le vicissitudini politiche di quegli anni lo portano a esprimere le sue preferenze libertarie e anticlericali, procurandogli non pochi problemi. Allo scoppio della guerra civile si arruola nelle Brigate Anarchiche. Lo scenario della guerra con i suoi orrori e alcune azioni compiute personalmente, lo costringono a fuggire a Marsiglia con la ferma volontà di porre fine alla sua attività di guerrigliero, ma soprattutto col proposito di non uccidere più. Qui lavora come ingegnere in un cantiere navale fino al 1942, quando è costretto ad una fuga rocambolesca per non essere preso dai tedeschi. Si rifugia sulle montagne del cuneese dove torna, sotto false generalità, a lavorare come ingegnere. Coinvolto nella Resistenza, si riduce a fuggiasco con la sola compagnia del suo cane Lobo. Alla fine si ritroverà in un piccolo paesino del Ponente Ligure, dove dovrà affrontare i fantasmi del suo passato. Durante la sua vita, conosce molte donne: Isabel, Alba, Ewa, Erika, Valeria, Marisa ed infine Marta, con le quali condivide tempo, emozioni e a volte amore. -
Gatta, Topina e Buon Anno. Racconti fantastici e del margine
C'è una professoressa di mezz'età che si innamora di un topo, una cassiera di supermercato che ha una doppia vita molto inquietante, sulla Mole Antonelliana compaiono quattro madonne, le mummie del Museo Egizio si comportano in modo davvero inaspettato, ma non ci sono fate né elfi né magie in questa raccolta di venti racconti in cui il fantastico si infila improvvisamente, approfittando del varco che sempre si nasconde in un angolo della realtà. Può accadere nei posti più inaspettati come La Rinascente di Torino, o sotto il sole accecante di un'isola greca, o in un albergo equivoco perso nella steppa anatolica, basta avere gli occhi aperti e lasciarsi andare a quanto di oscuro e inquietante è seppellito nel profondo del cuore di ciascuno. L'altra faccia del fantastico sono il surreale, il grottesco, l'ironico disseminati in queste storie, che permettono di esorcizzare la paura e sorridere tra un brivido e l'altro: perché non di soprannaturale si parla ma delle distorsioni, dei contorcimenti del reale in cui anche un fantasma vestito di pizzo rosa si muove con disinvoltura. -
Le pietre raccontano Pecetto Torinese. Ediz. illustrata
Cercando in quelle crepe, in quei nascondigli che sfuggono alla ruspa della Storia, Sergio d'Ormea ha ripreso uno dopo l'altro gli anelli che hanno dato vita a Pecetto Torinese. In questo testo ha infatti riunito i momenti salienti del passato, riportando la voce di coloro che, a vario titolo e in diverse epoche, li hanno studiati e raccontati. Da Luigi Cibrario a Maurizio Marocco, da Armando Tallone a Don Nicolao Cuniberti, fino ai più recenti Carlo Felice Capello, Michele Bosso e Barbara Allason, solo per citare i più noti, Sergio d'Ormea non lascia indietro nessuno. -
Voglio viverti. L'amore semplice sullo sfondo della Via Francigena
In questo suo terzo libro, Matteo viaggia, ancora una volta. Dopo un viaggio alla scoperta di sé, dove racconta della sua malattia e della scrittura come risorsa, e un viaggio a Santiago de Compostela in cadrega aiutato dai suoi Angeli Custodi, in questo romanzo racconta un altro viaggio: è quello di Pietro, protagonista che ha molti aspetti in comune con l'autore, che percorre un tratto di Via Francigena verso Roma. Come Matteo, anche Pietro è stato travolto dalla drammatica esperienza della malattia, la sclerosi multipla. Questo suo viaggio da moderno pellegrino è un'occasione per sfidare la malattia e sfidare se stesso, ma soprattutto per mettersi a nudo, di fronte a sé e agli altri, senza mezzi termini. Tre donne in particolare lo accompagnano durante questo percorso e gli fanno conoscere l'Amore, in tutte le sue sfaccettature: l'Amore della madre, puro e imprescindibile, l'Amore semplice e profondo di Emma e l'Amore carnale di Valentina. La trama del romanzo è semplice, lineare e si chiude con un lieto fine che non ha però nulla di scontato: è il frutto di un percorso interiore lungo e faticoso, che non può che essere caratterizzato dalla semplicità e dall'essenzialità. -
Delitti rosso tango
Una ballerina di tango argentino viene trovata assassinata nei locali di una milonga torinese. Unici indizi: una cravatta rossa che le avvolge il collo e un monile portafoto con il volto ingiallito di una giovane donna caduto a terra. Sulla tenebrosa vicenda indaga un affascinante e ambizioso commissario aiutato dalla ballerina che ha scoperto il corpo, che gli farà conoscere il mondo del tango e lo farà innamorare di lei. Un'indagine serrata, condotta sullo sfondo di una Torino decisamente retrò, tra false piste e colpi di scena, inchioderà l'assassino svelando un movente del tutto imprevedibile. Un giallo che vuol essere un tributo al tango e alle sue radici, che accompagna il lettore ad assaporare il fascino di questo particolare mondo a passo di danza. -
La favola di Luna
Questo è il racconto di una favola: la favola di Luna, il labrador femmina che ha condiviso la nostra vita per quasi dodici anni. Ho voluto scriverlo per tutti coloro che l'hanno conosciuta, che sono stati colpiti dalla sua affettuosità e dalla sua dolcezza e si sono commossi quando ci ha lasciati. Ho voluto scriverlo, se volessero leggerlo, per tutti coloro che amano gli animali e si sentono arricchiti dalla loro compagnia e dall'amore incondizionato che donano. Ma l'ho voluto scrivere anche per tutti coloro che non li amano, sperando possano riappropriarsi di uno dei valori che dovrebbe contraddistinguere gli esseri umani: l'amore per gli animali, soprattutto quelli che non chiedono nulla, se non una piccola parte dell'immenso affetto elargito. -
Una folle estate d'amore
Come Cristiana Ferreri fosse passata da vergine di ferro a sgualdrina del paese era un mistero per tutti. Per lei ancora di più. All'inizio di agosto era una ragazzina romantica che tremava solo all'avvicinarsi del ragazzo che le piaceva, Fabrizio. Un mese dopo, in un afoso lunedì di mercato, tutta Caluso commentava il fattaccio del momento: la nipote di nonno Alberto era stata sorpresa a letto con Davide, ubriaca, dalla fidanzata di lui, Sonia la pettinatrice. Ma non la nipote più giovane, la tremenda e provocante Isotta che l'aveva fatto capitolare ai suoi piedi con uno schiocco di dita, ma la più grande, quella specie di suora votata al martirio interiore di Cristiana, quella che poche settimane prima si aggirava per il paese un po' piagnucolando per Fabrizio, un po' accompagnata come una vergine pudica da quel bell'avvocato di Ivrea. Nonno Alberto e nonna Luisa non avevano più parole, erano in grande imbarazzo e studiavano una fuga rocambolesca da quel piccolo paese linguacciuto, mentre zio Gabriele faceva le valigie in fretta e furia per scappare a Parigi da Justine: non ne voleva più sapere niente delle sue tre tremende nipoti fino all'estate successiva. -
Il delitto di via Bidone
Un nuovo caso per il dottor Carlo Alberto Bricco, già protagonista ne ""Il mistero del primario di Moncalieri"""" (Buckfast Edizioni, 2018) e il brigadiere capo dei carabinieri Giuseppe Ansaldi, questa volta affiancato nelle indagini anche dall'ispettore di polizia Fabrizio Fusaro. L'apparente morte naturale di Franco Bernardi, donnaiolo e giocatore d'azzardo, dirigente di una grande azienda manifatturiera, si intreccia lentamente, insieme allo scorrere delle pagine, alla morte violenta di una giovane donna, Iole Novarino, uccisa con un colpo di pistola in via Bidone a Torino senza un apparente motivo. Quale misterioso legame accomuna queste due vite spezzate prematuramente? Una Torino noir, dai colori freddi dell'inverno, incorniciata dai paesaggi dolci della collina, accompagna il lettore lungo le sue strade offuscate dalla nebbia o inumidite dalla pioggia, verso un finale inaspettato, che rivelerà al lettore il colpevole, il movente e la circostanza degli omicidi... Ma che racconterà anche il dramma interiore che ha scatenato la voglia di vendetta dell'assassino e che lo ha spinto a compiere questi orrendi delitti."" -
#dancer
L'idea di questo libro nasce da una grande passione dell'autrice per la Danza che per rendere omaggio a questa disciplina ha intervistato dieci ballerine di fama internazionale: Mariafrancesca Garritano, Sabrina Brazzo, Petra Conti, Letizia Giuliani, Anbeta Toromani, Virna Toppi, Beatrice Carbone, Mara Galeazzi, Luisa Ieluzzi e Pompea Santoro. Tutte si sono raccontate, senza riserve, ciascuna con la propria storia e con le proprie particolarità; la loro bellezza, la loro dolcezza, la loro forza, determinazione e coraggio, traspaiono da ogni singola parola di questo libro che accompagna il lettore in un viaggio nel mondo della Danza, capace di regalare quelle stesse emozioni che si provano quando, da spettatore, si assiste ad un loro spettacolo. Introduzione e prefazione Sanda Pandza. -
Infinite gardens. Giardini infiniti. Il giardino di PAN. Progetto e realizzazione di un piccolo giardino ombroso. Ediz. a colori
Un volume interamente a colori, che si sviluppa in due parti. La prima prevede un excursus storico di come sono classificabili i giardini: giardini ancestrali, giardini domestici (giardini sui terrazzi, orti domestici, giardini cimiteriali, erbacei, ecc), giardini infiniti (dell'antico Egitto, Babilonesi, Persiani, Pensili, Greci, Celti, Romani, Maya, Medievali, Islamici, Cinesi, Giapponesi, giardini Zen, all'italiana, Labirinto, Celesti, Botanici, Tropicali, Verticali, Acquatici, Presidenziali, Giardini Reali, Incantati, dei divertimenti, ecc.). La seconda parte è invece la descrizione, passo dopo passo, del progetto e della realizzazione di un piccolo giardino ombroso: Il Giardino di Pan. Vengono inoltre descritti minuziosamente le ""Stanze"""" e i """"Portali"""" che caratterizzano questo giardino, e vengono elencati tutti gli alberi, le piante e i fiori che sono stati collocati. Un viaggio nella natura, sostando sotto grandi alberi ombrosi, in mezzo a fiori e arbusti profumati che nascondono il canto degli uccelli. Il giardino deve essere un luogo da percorrere lentamente, alla scoperta di angoli remoti, nascosti e misteriosi."" -
Empatto
Una patata bollente per parlare di educazione sessuale, un battesimo improvvisato di un bambino musulmano ad opera di un compagno per superare i confini religiosi, forme geometriche per affrontare il tema della discriminazione razziale. Brevi racconti di vita nella scuola primaria di oggi, dove i protagonisti sono i bambini, ma anche tutti quegli insegnanti che li accolgono con il cuore e con l'empatto: il senso dell'empatia. E così Rena Riempitempo, Giuseppina Competenza, Lucia Provvisoria, Francesca Ansiolitica, Annina Burro, sono tra le protagoniste di questi episodi a tratti comici, a tratti sentimentali, a tratti psicologici, ma che improvvisamente diventano una ricetta di cucina o una poesia strampalata. E così si arriva a fine anno: gli insegnanti salutano i bambini e li conservano tra i ricordi più belli. -
Alcune ipotesi di vita al femminile
Nove racconti, senza la morale né niente da insegnare, che vedono al centro le donne e vogliono solo raccontare le infinite varietà della vita umana coniugate al femminile. «Non cerchiamo una conclusione, un senso nella vita delle donne di cui ci siamo occupati. Tutto quello che possiamo dire è come trascorrono questa giornata. È una giornata qualunque, ma per ognuna di loro, come per ognuno di noi, è una giornata della vita, speciale perché unica, irripetibile. Ogni istante di essa contiene tutto quello che siamo, passato, presente e futuro, e questo basta a renderla sufficientemente speciale da avere voglia di viverla. (...) Così, da sonno a sonno, la giornata è passata. Tutte quante se la sono cavata come potevano e ora godono del sonno del giusto - anche se non tutte, naturalmente, sono giuste. Ma chi lo è davvero? Il più delle volte, se si è giusti per se stessi, non lo si è per gli altri. Così le nostre donne dormono, e qualcuna sogna, in un letto solitario o condiviso, in una casa vuota o risonante del sonno di altri. Domani mattina ci sarà chi è felice di svegliarsi e chi vorrebbe continuare a tenere gli occhi chiusi. Ma questa è un'altra storia». -
Lettere dal lager
Dopo l'arresto, l'interrogatorio all'albergo Nazionale, le carceri ""Nuove"""", Vittorio, durante la tradotta per il Lager di Bolzano, riesce a far pervenire un messaggio. Giunto al campo, consapevole che la corrispondenza viene aperta e controllata dalle SS, manda le sue prime lettere, quasi idilliache: la mia salute è ottima, qui la vita è di tipo militare, ma a questo sono abituato, si lavora, ma il rancio è ottimo e non ci si può proprio lamentare, basta fare il proprio dovere. Ma quando riuscirà ad inviare una lettera tramite latori esterni e sicuri, si scopre: per tre settimane ho dovuto sopportare beffe, derisioni, umiliazioni da non dirsi, e tutto ciò in silenzio, altrimenti sono sferzate e cella... fare fossati da una parte per riempire buchi dall'altra, caricare e scaricare cassette di munizioni da 60 kg, portare balle di paglia da 80 kg, a suon di bastonate se uno non si spicciava. Un diario epistolare dal Lager di Bolzano, centro di raccolta e detenzione temporanea per oppositori politici, partigiani, zingari, ebrei, militari nemici, e molti altri. Nel '44 viene arrestato Vittorio Anesi, tipografo, reo di stampare volantini per la Resistenza. Oltre alle lettere, varie testimonianze di altri prigionieri (tra cui Mike Bongiorno)."" -
Ricette veloci per mamme (e papà) incasinati
Quante volte vi è capitato di rientrare a casa e trovarvi davanti una schiera di ragazzini con tanto di bocche spalancate in cerca di cibo e dentro di voi pensare ""e adesso che cosa gli preparo da mangiare""""? Oppure aprire il frigorifero all'ora dei pasti e trovarci dentro solo l'eco? Oppure ancora dover improvvisare pranzi, cene o merende per ospiti inattesi, magari senza aver nulla in cucina? Se almeno una volta vi siete trovati in una di queste situazioni, questo ricettario è ciò che fa per voi! Novantacinque ricette, ricche di idee e spunti, per mamme e papà incasinati e sempre di corsa, che rientrano dal lavoro trafelati e devono inventarsi qualcosa per sfamare i figli, senza però rinunciare al gusto e alla qualità, utilizzando prodotti facilmente reperibili e tipici del territorio. Queste ricette vi forniranno anche una scusa per ritagliarvi del tempo da trascorrere con i vostri figli insieme in cucina e sperimentare abbinamenti inconsueti e, magari, tra una chiacchiera e l'altra, assaggiare gusti nuovi. E scoprirete che sporcarvi le mani con i vostri figli è una delle cose più belle che ci sia!"" -
Il mistero del tesoro di Alarico. Ediz. integrale
Nel 410 d.C. i Visigoti per tre giorni e tre notti saccheggiarono Roma, sottraendone un enorme bottino. Poi si diressero a Sud, sotto la guida del loro re guerriero Alarico. Questi in Calabria si ammalò di malaria e morì. Alcune fonti narrano che centinaia di schiavi deviarono il corso del fiume Busento, scavarono una buca profonda, vi alloggiarono il corpo del Re in assetto da battaglia e in groppa al suo cavallo e parte dell'immenso tesoro rubato. Poi ricoprirono la tomba e restituirono al fiume il suo percorso originario. Dopo sedici secoli, quattro laureandi in archeologia, membri di un team italo-americano, inaspettatamente ritrovano un eccezionale gioiello gotico. Sotto la spinta del vulcanico professor Augello, parte la caccia alla tomba del re Alarico e delle sue ricchezze. L'impresa è coronata dal successo, ma dagli scavi emerge, inaspettato, anche uno straordinario candelabro d'oro a sette braccia, protetto in una grande cassa di bronzo. Sarà la perduta sacra Menorah di Mosè? Le indagini sul manufatto proseguono tra complotti e inganni, tra agenti segreti e amori che sbocciano, giungendo al finale inatteso di un appassionante romanzo da leggere tutto d'un fiato. -
Non sapevamo di essere girasoli. Storia di una giovane insegnante e dei suoi ragazzi delle Vallette
L'appassionante storia di una giovane insegnante degli anni '80 che sceglie una scuola delle Vallette, zona di periferia della città di Torino. Lì ci sono i suoi ragazzi, tante storie segnate da violenza, paura, miseria. I numerosi figli del ""treno del sole"""". Un biglietto di sola andata e una valigia di cartone piena di speranza nel futuro e di amara nostalgia per la terra natia. A Torino, ad attenderli, le Vallette, una sorta di paese a sé, senza servizi, ai margini della città. Palazzine grigie e """"case bianche"""" riservate ai più poveri. Desolazione e aria marcia intorno alle vie dai nomi profumati. La strada, teatro di vite bruciate, è dove si trova la """"roba"""". Adolescenti allo sbando che collezionano botte, fallimenti e pluribocciature. Emozioni forti abitano i loro giovani corpi che parlano ad adulti assenti: il loro unico rifugio è il branco. Annaspano cercando di non affondare nel mare di malessere e di solitudine nel quale navigano senza rotta. Ma non tutti ci riescono. Marilena ritrova nel loro sguardo se stessa. Fili invisibili li uniscono. Ma tutti loro vogliono insieme uscire dal buio del loro assordante silenzio per esistere agli occhi di coloro che sono ciechi e sordi."" -
Trilogia delle donne virtuose. La santa-La sorella-La sposa. Ediz. integrale
Tre racconti. Tre epoche. Tre donne. Una rivisitazione ironica e paradossale di tre figure di donne esemplari. La vivace Isabellina percorre l'Europa tra i pellegrini di un Medioevo pieno di sorprese e incontri, diventando una santa sui generis; Velleda, nel Seicento degli attori girovaghi, dopo essere stata due volte sposa e vedova bambina, sperimenta un modo a dir poco originale di essere sorella; Miranda, graziosa e arguta, rimasta orfana di sua sorella gemella, cerca un marito adatto a lei in pieno Risorgimento. Ma la defunta sorella mette il becco in tutte le sue scelte e l'affare non sarà da poco. Tre ragazze forse non proprio virtuose, ma certo piene di risorse e molto divertenti. Sullo sfondo, anche se a volte solo citato, Bolzaretto Superiore, il paese prediletto dell'autrice, presente in molte sue opere, inesistente ma più vero del vero, dalla precisa collocazione geografica nella pianura piemontese, dove accade sempre qualcosa di strabiliante.