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Storie di una donna di oggi
La protagonista di questo romanzo ha una storia come tante, quella di una bambina, ragazza e infine donna matura che cresce in una società sempre più consumistica, dove trovare un ""posto fisso"""" non è più così scontato, e dove seguire le proprie aspirazioni non è sempre possibile. Le relazioni umane hanno perso quel calore e quella genuinità che caratterizzavano gli amori e le amicizie dei nostri nonni, e il vivere quotidiano può nascondere momenti di forte incertezza. Laura tutto questo lo sperimenta fin da ragazza, ma, forse anche grazie a questa """"precocità"""" nell'imbattersi nel negativo, impara ben presto a reagire alle difficoltà con grande spirito di adattamento e con quel pizzico di autoironia che non guasta. Numerosi sono i lavori che la protagonista intraprende con entusiasmo e che presto (o tardi) è costretta ad abbandonare, ma l'aspetto quasi sorprendente è che in ciascuno di essi Laura trova motivi di soddisfazione, la spinta ad andare avanti, la voglia di mettersi una volta ancora alla prova: e questo è forse l'insegnamento più grande che ci regala questo romanzo, e che può tornarci utile nel lavoro... come nella vita."" -
Fratello cobra
Spiega l’autore Massimo Donati: «All’ombra del ’68, negli anni ’70 del Novecento si svilupparono movimenti divergenti e, spesso, tra loro non compatibili. Tra questi, l’esperienza delle bande armate che facevano riferimento alla sinistra estrema ebbe un qualche rilievo in alcuni Paesi dell’Europa occidentale senza, però, mai “toccare” alcun livello sociale. Infatti, al più, fu la storia di azioni individuali, seppur apparentemente organizzate: si colpiva all’improvviso e si scompariva, lasciando qualche volta segni anche drammatici ma isolati e privi di conseguenze generali (tranne che in un numero ristrettissimo di casi). Assomigliava al comportamento di un cobra che colpisce, forse consapevole della forza del proprio veleno ma privo di un progetto al di là delle conseguenze immediate del colpo. Le bande armate, proprio per questo, non hanno lasciato dietro di loro alcun segno significativo se non una discreta quantità di sangue inutilmente versato. Il linguaggio secco e sintetico utilizzato nel testo è frutto di una scelta consapevole, e cioè del desiderio di esprimere, anche nella forma, l’atmosfera di quei momenti confusi e duri, e non solo per coloro che avevano scelto le armi. Anche la mancata “localizzazione” non è casuale, perché mi interessava concentrare l’attenzione sulla storia delle persone senza che diventasse un’analisi su ciò che veramente avvenne in quegli anni». -
La Brexit e l'economia internazionale
Il volume raccoglie gli atti del convegno “L'economia europea nel nuovo ordine internazionale”, tenutosi a Genova il 10 settembre 2019. L'evento – promosso dall'Associazione di cultura economica e politica Guido Carli – si è svolto presso la sede centrale di Banca Passadore & C., sostenitore dell'iniziativa insieme a Marsh. Agli interventi dei relatori al convegno – di cui Lord Mervyn King è stato ospite d'onore – si aggiungono le Comunicazioni di quattro giovani studiosi, nonché l'introduzione del professor Francesco Capriglione. I contributi proposti spaziano dalla politica monetaria a quella fiscale, dalla Brexit alle prospettive dell'Unione europea, dall'attività bancaria alla regolazione finanziaria, con uno sguardo costante ai trend macroeconomici e agli scenari geopolitici contemporanei. -
Volere è potere: storie di vita esemplari dal mondo del calcio italiano
Francesco Acerbi, oggi difensore della Lazio e titolare della Nazionale, qualche anno fa ha dovuto combattere ben due tumori; Marcello Cottafava, ex calciatore e oggi allenatore della Primavera del Torino, ha trascorso gran parte della sua carriera, senza mai lamentarsi, in Serie C e B prima di raggiungere la massima serie; Fabio Pisacane, difensore del Cagliari, da ragazzo ha affrontato una malattia che lo ha portato temporaneamente alla paralisi; Stefano Okaka, attaccante dell’Udinese, in campo dà sempre il massimo dal primo all’ultimo minuto di gioco, perché ha imparato sulla propria pelle che il vero professionista è quello che non si sente mai arrivato e cerca sempre di migliorarsi. Ciò che accomuna le figure legate al mondo del calcio che l’autore ha deciso di incontrare e intervistare per realizzare questo libro è un’esperienza di vita che rappresenta un vero e proprio insegnamento da trasmettere ai più giovani, ma anche ai loro genitori, ai loro allenatori, ai loro educatori... Il titolo del volume è abbastanza esplicito, ma il suo messaggio vuole essere ancora più profondo: se desideri davvero fortemente qualcosa impegnati al massimo finché non la ottieni, ma se ad un certo punto senti di non crederci più, sii comunque orgoglioso di te stesso, perché avrai raccolto un bagaglio di determinazione e di spirito di sacrificio che in qualsiasi altra sfida incontrerai ti farà avere sempre una marcia in più. Per volere dell’Autore, il cinquanta per cento del ricavato delle vendite del libro sarà devoluto interamente all’Ospedale Pediatrico Istituto Giannina Gaslini di Genova. Prefazione di Giovanni Toti. Introduzione di Giuseppe Marotta. -
Morte precoce
I monaci di un monastero dell’Italia settentrionale del Seicento assistono impotenti alla morte del loro confratello Niccolò, portato via da un “carbonchio” che si incide sotto l’occhio sinistro e porta con sé una febbre pestilenziale. La febbre genera mostri. Niccolò parla di una moltitudine informe di demoni che si sono introdotti nella sua camera di malato, ma nessuno oltre a lui li ha visti. Più della morte, però, Niccolò teme i confratelli invidiosi, e la prova che più lo tormenta è affrontare chimere immonde, miraggi. Ottenuta l’estrema unzione, quella marmaglia spaventosa scompare, il corpo di Niccolò diventa freddo: e l’11 febbraio, ad appena 19 anni, lascia questa terra. Dopo tanta angoscia, la seconda parte del romanzo è, anche per il lettore, pura felicità. Ricordi infantili; una lettera del padre che racconta, per una volta, qualcosa del mondo di fuori; il vestito per la festa della sorella minore Isidora; la visita a uno zio capitano nella guarnigione di Casalmaggiore; l’arcobaleno; una visione delle stelle che pare uscita dalle Operette morali. Prefazione di Silvia De Laude. -
L'esule felice. Poesie 2010-2020
Come spiega Stefano Verdino nella prefazione, «questo volume ha tre sezioni: se la prima, che riprende la citazione pucciniana È così dolce il suon della tua voce, è coniugale e costituisce certo l’eminenza e il fulcro, le altre due sono connesse diramazioni e intersezioni in cui il privato può diventare anche civile, e penso al bel tombeau per Nanni Russo, politico savonese, con la sua fede nel Vangelo e nella Costituzione. Così Eredità d’affetti allinea soprattutto interlocuzione familiare tra passato e futuro, con la vivace memoria dei genitori istriani ed “esuli orgogliosi”; infine Verità dei segni proietta quanto abbiamo ascoltato in più vari scenari, in cui è anche possibile la preghiera a “Tu che ci dai la mente che si pensa / materia che fa l’anima e la vede” e la preghiera riguarda il “non farmi ritornare dentro il cerchio / dal quale sono uscito finalmente / per vivere con lei, dammi, concedi / il paradiso di restare insieme / nei secoli dei secoli dei giorni / e della lunga notte senza fine”». -
Ieri a Rapallo
Rapallo fra 1925 e 1970. Quella che nel 1930 William Butler Yeats paragonava alla magica “cittadina descritta da Keats nell’Ode su un’urna greca”, ha visto passare fra le due guerre e dopo i personaggi più diversi e fantasmagorici: rivoluzionari a riposo, poeti dannunziani, pittori d’avanguardia, attori di Broadway e Hollywood, eccentrici miliardari con codazzi di macchine e servitù e tempestosa vita familiare. Molti soprattutto gli stranieri, che vi continuavano la tradizione belle époque della stagione (primaverile) in Riviera, finché la colata di cemento non li ha costretti a spostarsi altrove. Giuseppe Bacigalupo, campione di tennis da studente e poi medico affermato, sembra averli conosciuti tutti come professionista e come amico, e ce ne offre qui una serie di felici ritratti. Li vediamo sfilare, colti a volte in poche pagine gustose, a volte approfonditi negli aspetti culturali e umani. Ezra Pound che torna carico di coppe da un torneo di tennis giocato con Bacigalupo, le sorelle Gish plagiate dall’inventrice del Geriovital, l’editore James Laughlin studente che flirta in riva al mare, l’ultimo dandy Max Beerbohm in un alberghetto di Montallegro, l’incredibile Demetrio Imperiali con la sua Dilambda decapottabile, la Baronessa von Mumm che salva in extremis Portofino dalle mine tedesche... -
Stroke! Un colpo che cambia la vita. Ediz. illustrata
,Il progetto di questo libro si inserisce nell'ambito delle iniziative divulgative sostenute dalla Federazione A.L.I.Ce. Italia per far conoscere meglio la patologia in tutti i suoi aspetti: le cause, come prevenirla, quali sono i sintomi. Nello stesso tempo si vogliono offrire gli strumenti di base necessari ad affrontare e risolvere al meglio le disabilità conseguenti all'ictus, che rappresenta un vero e proprio problema sociale, con costi elevati di gestione e con impatti psicologici, sociali ed economici incalcolabili per le famiglie. In particolare il fotolibro nasce con lo scopo di combattere lo stigma di cui spesso è oggetto la persona che ha subito un ictus (STROKE in inglese). Ciò deriva, in parte, da atteggiamenti di ""isolamento"""" nei confronti delle persone con disabilità in generale, ma anche dallo specifico pre-concetto che l'ictus, colpendo il cervello, comporti una riduzione delle facoltà intellettive e affettive. Questo ovviamente non è vero, ma è sempre importante ribadire che lo STROKE determina un cambiamento improvviso nella vita di una persona, con necessità di mettere in atto tutti i meccanismi di adattamento positivo alla nuova inaspettata condizione. La rappresentazione fotografica di volti di persone di differenti età, genere, provenienza sociale e culturale, corredata da alcune storie da loro stessi riportate, ci è sembrato un modo nuovo e incisivo per fare risaltare non solo le conseguenze esteriormente percepibili dell'esperienza subita, ma anche quelle emotive. La bellezza si può cercare e trovare anche in eventi dolorosi e la raccolta degli scatti punta proprio a far emergere i tratti interiori dei protagonisti nella loro complessità e variabilità."" -
In due dittature. Un'autobiografia
Nel 1953 Wolf Biermann si trasferisce nella Repubblica Democratica Tedesca e pubblica le sue prime canzoni e poesie a partire dal 1960. Fortemente critico nei confronti della dittatura partitica della DDR, diventa ben presto oggetto di un divieto totale di esibirsi e pubblicare. Nel 1976, dopo un concerto a Colonia, gli viene impedito il rientro nel Paese per “grave violazione dei doveri di cittadino”, espatrio coatto che provocò grandi proteste sia nella Germania dell’Ovest sia in quella dell’Est. I suoi volumi di poesia figurano tra i più venduti della letteratura tedesca del dopoguerra e gli hanno valso diversi premi letterari. La sua autobiografia, uscita in Germania nel 2016 con il titolo Warte nicht auf bessre Zeiten! (“Non aspettare tempi migliori!”) è qui in prima traduzione italiana e comprende, oltre a una nutrita antologia di testi in lingua originale, un breve contributo della nota cantautrice e attivista statunitense Joan Baez. -
Allenatori. I guru del calcio in dialogo con gli intellettuali
Gli allenatori di calcio, tuttora chiamati con l’antica definizione di “mister”, sono oggi considerati dei guru, dei maestri di vita, vere e proprie guide. Dirigono. Ispirano. Con i loro moduli e schemi di campo parlano di “armonia estetica”, di “logica e organizzazione”, di “senso della bellezza”. Sono ascoltati e seguiti. Ammirati e osannati. Palazzo Ducale, a Genova, tra il 2019 e il 2020 ha dato voce in una serie di incontri ad alcuni dei più affermati leader delle panchine, mettendoli a confronto non con giornalisti ed esperti del settore, ma con intellettuali e scrittori. Per approfondire il mondo che c’è dietro uno stile di gioco e capire i segreti di un’alchimia che fa del calcio un argomento degno di attenzione filosofica. Questo volume raccoglie i risultati di quegli incontri. Gli allenatori coinvolti sono stati Marcello Lippi, Alberto Zaccheroni e Roberto Mancini. In dialogo con: Lorenzo Licalzi, Diego De Silva e Giovanna Melandri. Postfazione di Renzo Parodi. -
Cinghiali in città
L’infanzia di Vera non è stata facile. Dopo la morte del padre, la madre, donna elegante e anaffettiva, assegna al figlio maggiore Filippo il ruolo di capofamiglia e si rifugia nella sua attività di insegnante di pianoforte rinunciando a occuparsi della figlia. Vera cresce ferita e introversa, e solo grazie al fratello può scegliere di specializzarsi in grafica a Parigi, lasciando Genova e l’atmosfera opprimente della famiglia. Quando ritorna, grazie a un nuovo lavoro, una nuova casa e la relazione stabile con un neurologo eccentrico e perfezionista, la sua vita acquista finalmente dei punti fermi e un certo ordine. Finché qualcosa cambia e, come in una reazione a catena, tutto crolla. E quando è il fratello a lasciare la città, comincia la paura. Una paura multiforme: paura delle malattie, dei contagi, della morte, della violenza. Una paura che assume simbolicamente l’aspetto dei cinghiali che dalle colline scendono in città. Finché di nuovo accade qualcosa: il fratello le chiede di ospitare un bambino, un suo alunno della scuola in Kenya che è andato a dirigere. La convivenza con Abel sarà difficile ma la porterà a confrontarsi con le ragioni profonde delle paure che le impediscono di vivere. E forse a risolverle. -
Benvenuto Primo
Benvenuto Primo riceve nel suo nome e cognome un significato di cui non sarà mai del tutto consapevole. Nasce in un luogo che per lui è casa, per altri un’istituzione chiusa. Vive quel mondo come fosse l’unico possibile: con le sue regole e i suoi abitanti. Cresce, e con il suo particolare modo di sentire incontra la vita. Lentamente e con curiosità scopre il mondo all’esterno. Come se non bastasse la reclusione, nel suo corpo una cellula decide di impazzire e proliferare. Nonostante tutto, la malattia, le malattie non lo condizionano nel profondo, lasciandogli una connaturata poesia con cui vive ogni giorno. Con quella sensibilità tocca chiunque lo incontri. Nel suo esser stato invisibile per anni, porta inconsapevolmente traccia di un’umanità antica, umile e potente. Che sarà un ricordo indelebile nella memoria di chi ancora lo nomina. -
Impresa, sviluppo, bene comune
“Impresa, sviluppo e bene comune sono intimamente collegati perché è l’impresa l’attore fondamentale dello sviluppo ed è lo sviluppo che consente la costruzione del bene comune. Nel nostro cambiamento di epoca si avverte sempre di più la necessità di una nuova teoria dell’impresa come fondamento dello sviluppo per il bene comune. Questa necessità è espressa in modo mirabile nella Caritas in veritate di Benedetto XVI: “Le attuali dinamiche economiche internazionali, caratterizzate da gravi distorsioni e disfunzioni, richiedono profondi cambiamenti anche nel modo di intendere l’impresa. Vecchie modalità della vita imprenditoriale vengono meno, ma altre promettenti si profilano all’orizzonte”. Il volume di Giovanni Scanagatta si propone di dare una risposta a questa domanda, partendo dall’evoluzione della teoria economica dell’impresa e analizzandola poi alla luce dei grandi valori della Dottrina Sociale della Chiesa. In questo modo viene fornito anche un contributo per ridurre la distanza tra l’alto Magistero sociale della Chiesa e la sostanziale assenza della sua conoscenza, diffusione e testimonianza da parte della gerarchia ecclesiastica e dei laici. Si tratta di tracciare una nuova strada che conduce alla fine alla convergenza tra il valore economico dell’impresa e il suo valore etico.” Gianluca Galletti -
Noncestoria
Il tempo del romanzo è quello del sogno, a spirale: passato e presente si intrecciano e si confondono, quantisticamente. I due personaggi sono destinati a un incontro fatale. Uno vive in tanti passati resi irreali dalla memoria, l’altro in un presente reso irreale dalla chimica dei farmaci. Quando arrivano entrambi in un presente reale per uno dei due è la fine (this is the end, my only friend the end). Diceva Hitchcock che quando un registra inquadra una pistola prima o poi questa deve sparare. -
L'amo, la lettura. Ediz. illustrata
Questo volume vuole essere un omaggio complice e affettuoso al mondo del libro. Riprendendo un nutrito numero di immagini realizzate da Sergio Fedriani per svariate occasioni, tutte inerenti l’universo smisurato della lettura, Ferruccio Giromini ha voluto rinnovare il forte legame di consonanza con l’amico da tempo scomparso, ma non dimenticato, inventando per ogni disegno due brevissime righe di titolo e sottotitolo all’insegna dell’ironia e dell’autoironia. Ambiente e bersaglio di tale singolare operazione è il mondo degli scrittori, degli editori, dei librai, dei lettori, tutte specie forse in lenta via di estinzione – non sia mai! – ma tuttora dotate di forte spirito di sopravvivenza e di vitalità. E pure di senso dell’umorismo, vorremmo aggiungere, qualità che altrove spesso difetta sempre di più. Un gioco connivente, in definitiva, per giocatori che si intendono molto bene tra loro. -
Il mio Novecento
Giordano Bruschi è uno dei grandi testimoni del nostro Novecento. Di quella Genova operaia, partigiana, comunista che impregna la memoria della città e a cui, pur con non poche contraddizioni, dobbiamo tanta parte della sua crescita civile e democratica. E Giordano rappresenta bene questa storia in tutto il suo svolgersi, compresi i suoi esiti migliori nel presente. Come sanno fare solo i veri testimoni di quel secolo terribile e grandioso, il suo sguardo non è infatti rivolto al passato ma si misura con i giorni che viviamo, caricandoli di speranza. Ed è questo che rende il suo raccontare straordinariamente vivo, lontano da ogni retorica, immediatamente empatico. -
Contro tutte le paure
Giugno 1992. Una telefonata imprevista a un numero che pochi conoscono getta lo scompiglio nello staff di ‘Ennepì’, il Ministro di Grazia e Giustizia impegnato nella più sanguinosa del – le guerre alla mafia. Un suo collaboratore, Brando Costa, alla soglia dei cinquant’anni e fino a quel momento campione di ogni dedizione, subisce il fascino di una giovane voce femminile. I lunghi e frequenti dialoghi con lei alternano timore e terrore, perché quando tutto sembra affidato alla sola meraviglia del caso spesso scatta, improvvisa, la sensazione di una trappola. E tuttavia, pur di incontrare la misteriosa donna, l’uomo non esiterà a mettere a repentaglio la sicurezza propria e quella altrui… Questo romanzo psicologico, carico di suspense e denso di riferimenti al biennio del “coraggio di Stato” − una guerra dichiarata nel febbraio di trent’anni fa dall’incontro tra un campione della politica e il campione della pubblica accusa −, scava nelle debolezze dell’animo umano sullo sfondo di uno dei momenti più drammatici della recente storia d’Italia. E lascia in dubbio il lettore (come il protagonista) fino all’ultima pagina: si tratta solo di uno scherzo macabro o del micidiale piano di un nemico che non scherza affatto? -
Sulla scia del Gigante Gentile
Il protagonista di questo romanzo vive la propria giovinezza negli anni Settanta, anni caldi in Italia per le violenze di piazza e la lotta armata, ma anche anni fecondissimi per la nascita e lo sviluppo di band e artisti di generi musicali diversi come Gentle Giant, King Crimson, Grateful Dead, Frank Zappa, David Bowie, Barry White, Abba, dal rock al pop, dalla disco music al soul. Accanto al protagonista si muove uno sgangherato gruppo di “compagni” di partito e di scuola: Arco, Rollo, Luc, Sandrone, Pippo Cuscunà, Conco. Ciascuno con le sue preferenze, ma tutti accomunati da una viscerale passione per la musica. Intervallando numerosi flashback al ricordo di un concerto degli amati Gentle Giant, il Gigante Gentile del titolo, che fa da fil rouge all’intera storia, la voce narrante farà rivivere al lettore i litigi, gli amori, i cortei, le tensioni, gli addii di un gruppo di amici. Un romanzo di formazione che ha sullo sfondo la colonna sonora di un’intera generazione. -
Ministranti. Ieri, oggi, domani
Per rendere solenne la liturgia eucaristica, la Chiesa chiama i ragazzi a renderla bella, dignitosa e solenne, tramite il loro servizio sull'altare, ciascuno con un suo specifico ufficio o incarico. Ad essi era dato il nome di ""chierichetti"""", sostituito oggi con quello di """"ministranti"""" che significa """"coloro che servono"""". Questo libretto vuole aiutarti a svolgere nel modo migliore il tuo servizio all'altare durante le varie celebrazioni. Età di lettura: da 6 anni."" -
Il Natale spiegato ai bambini
Il Natale però non è una festa qualsiasi, come molti sembrano pensare. Se da un lato la festività di Natale fa parte della nostra tradizione culturale, dall'altra essa è una festa religiosa da vivere recuperando le radici della nostra fede. Questo libretto presenta, sotto forma di racconto, la preparazione cristiana al Natale di tre bambini e dei loro familiari. Età di lettura: da 7 anni.