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Il sistema musica nella provincia di Udine
Dai cori alle bande, alle filarmoniche, alle scuole di musica, ai maestri e ai direttori d'orchestra di livello internazionale, a diversi interpreti e strumentisti, fino alla più autorevole realtà in questo settore - il Conservatorio 'Jacopo Tomadini'- , si forma una filiera articolata e molto numerosa, con un ottimo livello interpretativo: quella che compone il 'sistema musica' della Provincia di Udine. Un'organizzazione molto radicata e presente nelle nostre comunità, che coinvolge tutte le fasce d'età e alla quale l'Amministrazione provinciale ha dedicato la presente pubblicazione, frutto di un'indagine accurata realizzata con la collaborazione del Conservatorio di Udine, dell'ANBIMA - Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome, dell'USCF - Unione Società Corali Friulane e di una rappresentanza delle Scuole di musica non statali. Ne emerge una panoramica molto dettagliata che include tutte le associazioni che si prefiggono come scopo l'educazione musicale e, quindi, la crescita culturale del nostro territorio e la valorizzazione della nostra identità. -
Udine bellissima. Il centro storico, le piazze, l'arte di costruire la città
Attraverso un viaggio dell'autore nel centro storico alla scoperta delle ragioni della sua riconosciuta e originale bellezza, Udine, dal Medioevo, ci manda a dire che l'arte di costruire la città è un fatto molto serio, come lo era in passato quando, come risulta dagli archivi storici, la bellezza era vista e pretesa con passione dalla collettività non solo come uno strumento di prestigio per il committente ma anche come un servizio alla città e ai suoi cittadini. Nella costruzione della città moderna misurarsi con la grande ricchezza dell'arte urbana ereditata dal passato è dunque un obbligo e un privilegio, per attuare, nella piena consapevolezza del valore identitario di Udine quale città della pace e della cultura rappresentativa del suo territorio, un nuovo modello di sviluppo aperto all'Europa e improntato alla bellezza e alla sostenibilità. -
Guglielmo il bello. Ediz. illustrata
È il giorno che si aprono le pratoline. Tutto il prato è punteggiato di allegre risate. Il vento Guglielmo, passando di lì, rimane incantato e mormora: ""Come sono belle! Proprio sì"""". Età di lettura: da 4 anni."" -
Una favola può
Ci sono argomenti che soltanto una favola può trattare, specialmente quando i destinatari sono i piccoli lettori. Nell'ambiente protetto della finzione narrativa temi come la disabilità, il bullismo, la diversità, e anche la morte, il grande tabù contemporaneo, trovano la giusta dimensione per essere guardati, accompagnando il lettore negli spazi dell'immaginazione negati dalla realtà concreta. L'atmosfera gioiosa e frizzante contribuisce ad alimentare l'immaginario dell'ascoltatore. Sì, Una favola può! Può fare molto. Età di lettura: da 4 anni. -
La Vittoria alata di Codroipo. Storia di un monumento e del suo restauro
Il restauro della statua bronzea sulla sommità del tetto del Monumento ai Caduti di via IV Novembre a Codroipo rappresenta una importante occasione per una valutazione storica, artistica e sociale dell'opera che, declinata nelle diverse tematiche grazie ad una serie di contributi di notevole spessore e approfondimenti, bene si inserisce nelle celebrazioni per il Centenario della fine della Grande Guerra, fornendo spunti di riflessione ed analisi. Il Monumento codroipese ai Caduti rientra a buon diritto nel grande patrimonio che contribuisce a definire la storia e l'identità del territorio friulano grazie al quale è possibile accostarsi, con rispetto, ai segni lasciati dalla Storia, per comprendere il significato della Memoria. A seguito del maltempo dell'agosto 2017, la statua della Vittoria alata cadde al suolo, danneggiandosi seriamente in più punti. Con l'intervento della Protezione civile, venne ricoverata in un luogo coperto e grazie ad un contributo regionale, prontamente richiesto dagli Uffici comunali, fu possibile avviarne il restauro. A distanza di circa un anno, dopo un complesso intervento sul manufatto bronzeo, esso viene riposizionato sul tetto del Monumento. -
Il gufo accecato e altre favole in versi
"Animali protagonisti di queste mini """"favole in versi"""" partecipi con inaspettati doni sensoriali tipici degli umani all'intera vicenda del nostro vivere, connotano lo stato d'animo del poeta ben lontani dall'essere semplice rappresentazione oggettiva e distaccata del filo narrativo. Una libertà stilistica che si manifesta altresì teorizzando in un modo o in altro, l'idea centrale del libro: collocare gli animali in un determinato sistema di relazioni umane facilmente riconoscibili o metaforizzate per rappresentazioni valoriali. Uno sguardo divertito che diventa irridere melanconicamente della realtà umana: sono gli animali a dettare a noi la nostra stessa vita, persino al limite dell'accettabile. Un singolare appello del poeta nei confronti della specie animale. Specie da riscattare, da elevare a sentinella più consapevole e accorta degli stessi umani."""" (Tratto dalla prefazione a cura di Antonio Donadio)" -
Il vento tra gli alberi
1942: Mario è un mite pastore della Carnia che vive seguendo il ritmo delle stagioni e degli armenti. Null'altro vuole che la pace delle montagne e amare infinitamente sua moglie Anna. La seconda guerra mondiale lo costringerà a lasciare la terra natia per combattere sul fronte orientale dove si dimostrerà un eccezionale comandante di uomini prima che di soldati, guadagnandosi il rispetto di tutti grazie al grande coraggio e alla sua umanità. L'amore per i suoi cari e soprattutto per Anna gli darà la forza per rientrare a piedi dalla Russia e di affrontare il freddo, gli attacchi nemici e i pericoli delle battaglie. Una volta a casa scoprirà che gli orrori del conflitto non hanno risparmiato le sue valli su cui il fato si è abbattuto con estrema crudeltà. Costretto a fuggire nei boschi, con le sue gesta incarnerà la rabbia di un popolo oppresso dall'invasore, abbandonato dal proprio re e dimenticato dagli Alleati. Il nemico imparerà ben presto a temerlo perché nulla è più pericoloso della tenacia di un uomo spinto dall'amore per la sua famiglia. -
Pan, panico e Peter Pan. Strategie integrate e naturali di intervento per i disturbi ansioso/depressivi e per gli attacchi di panico. Vol. 2
Frutto di un lavoro personale e dell'attività ultratrentennale di psicologo, questo libro vuole essere una sintesi approfondita dei principali strumenti operativi della prassi del professionista ed autore nel trattamento degli attacchi di panico e dei disturbi ansioso-depressivi. Un metodo innovativo, efficace, risolutivo e del tutto naturale. Un approccio di intervento integrativo, che prevede modalità di risoluzione del problema personalizzate ma che coinvolgono il corpo, il respiro, l'alimentazione, supporti naturopatici vari, un lavoro di trasformazione profonda sul piano cognitivo e comportamentale, l'acquisizione di competenze di intelligenza emotiva, ed un risveglio della conoscenza di sé, dell'originazione e del mantenimento del problema, della consapevolezza e della padronanza cosciente di tutti i propri processi psicofisici. Un percorso utile per chiunque soffra o abbia sofferto di questo genere di problemi sempre più diffusi, per i loro familiari e per gli operatori che si occupano di tutto questo. -
La Quarta Porta. Nel pozzo del tempo un viaggio magico tra Palma e Venezia
Gli ultimi fuochi d'artificio, gli sprazzi abbaglianti e il botto finale di una coppia in crisi. La fuga in auto verso il mare, verso la libertà. Lo scontro violento con un Tir, giusto alle porte di Palmanova. Il viaggio fantastico di Giorgio comincia così: appiedato, aggobbito, dolorante, raggiunge il centro della piazza di Palma. Ma da lì, attraverso un canale subliminale, un salto nel tempo e nello spazio lo sbalzerà dal Friuli del terzo millennio alla Venezia del 1600, nella Serenissima al suo massimo splendore. -
Illusioni
Korrar Tammon è alla deriva. Annebbiato dall'alcol, dalle continue risse e dal vuoto lasciato dalla scomparsa di Ireen Devar, si trascina di pianeta in pianeta, nello Spazio Selvaggio. Sobbarcandosi sfiancanti lavori manuali nella speranza di raccogliere il denaro necessario per continuare la sua ricerca, non accetta di arrendersi alla disperazione. Non gli rimane altro che una flebile speranza e la Ruvak. Eppure, una notte, Ireen torna da lui. È confusa e marchiata da nuove orribili cicatrici fisiche e psicologiche, inflitte dalla Cacciatrice Calhar Redna e dal traditore Nardim Shen. Korrar vorrebbe credere che quell'incubo sia finalmente concluso, ma qualcosa gli suggerisce di non fidarsi. Qualcosa lo avverte, sotto la pelle, che una fitta rete di inganni sta stringendosi attorno a loro. Nonostante l'evidenza, non può smettere di tormentarsi: è la vera Ireen Devar, la donna al suo fianco? E se tutto fosse soltanto un'illusione? -
Nell'ombra
Trasferitasi a Francoforte per lasciarsi alle spalle il tradimento del fidanzato, la giornalista e scrittrice Elsa Winter si ritrova fin da subito al centro di una rete di coincidenze misteriose quanto inquietanti. Chi sono gli uomini che suonano di continuo al suo campanello alla ricerca della terapista Daphne, precedente inquilina dell'appartamento? Quale atto di violenza si è consumato tra le pareti di quella casa? E, soprattutto, cosa nasconde Pappel, il bizzarro vicino, che pare così ossessionato da lei? Con l'aiuto di Achim, vecchio amico e compagno di studi, Elsa si ritroverà a dover far luce tra le ombre del passato per scoprire chi sta tessendo i fili di questo diabolico spettacolo, inconsapevole di quanto la catastrofe a cui la follia umana può condurre si stia facendo sempre più vicina. -
Miti e non solo, per una storia da concludere. Voci di personaggi reali e voci immaginarie di personaggi leggendari sull'idea di Europa e di Mediterraneo
Un incontro reale, con chi cerca d'interpretare oggi i valori fondanti di un'idea di Europa nata nel Mediterraneo ed incontri immaginari con la presenza nel mito, nella letteratura, nella storia di quel pensiero che genera la relazione tra i popoli a partire dall'inconscio. -
Menti curiose e curiosa-menti. Premio per la migliore idea, dopo la cicogna e i cavoli
"Questo libro è una 'singolare' composizione 'plurale'. È un canto a più voci, è il conglomerato delle riflessioni di menti curiose e dei loro curiosamenti, cioè un reportage delle incursioni che ognuno di queste persone per proprio conto e con i propri mezzi fa nei territori dove la conoscenza non è un vanto di astratte speculazioni ma il sigillo identificativo dell'intelligenza motrice di civiltà. Ognuno di loro cerca di stabilire teorie, ipotesi dai propri punti di vista per la soluzione di problemi divenuti centrali nella esistenza contemporanea. Ma il 'curioso' sta nel riproporsi domande sulle soluzioni, cioè sulla leicità di stabilire dogmi. La modalità armonizzatrice di queste varie voci è quella del confronto attraverso un codice di comprensibilità. Nella relazione che modulata dalla distanza, permette un rispetto reciproco e generoso che il contrasto diretto qualche volta non consente. Nessuna delle voci soverchia le altre ciascuna ha modo di farsi sentire senza mirare ad una supremazia ingannatrice e forviante rispetto al già di per se labile concetto di verità, almeno in senso scientifico. Sarà mica questa la democrazia, almeno della conoscenza? Ma certo non basta curiosare occorre anche prendere decisioni risolutive, ma quello che il libro vuol dire è di non prendere decisioni se non quando strettamente necessario e di non fare della decisionalità e della fattività ad ogni costo un criterio di valore.""""" -
Il Mediterraneo nuovo
Il Mediterraneo nuovo è più di ieri un luogo privilegiato di meticciato commerciale e culturale attraverso la maglia delle reti energetiche e il rafforzamento delle vie di comunicazione. Un interscambio che lo rende ancora più aperto di ieri alle emergenze e alle competizioni globali. -
Alberi maestri. Incontri con don Tonino Bello, Aldo Moro, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira, Giuseppe Lazzati
Al Novecento non sono mancate audaci personalità che si sono imposte per il fascino del loro pensiero e il loro stile di vita. A questi leader, che con una terminologia classica potremmo chiamare 'Ottimati', devono fare riferimento quanti ancora oggi intendono intessere un tipo di convivenza eticamente ispirata. In queste pagine sono presentate cinque figure che hanno arricchito intere generazioni. Nel burrascoso secolo trascorso essi sono stati faro e luce per gli uomini del loro tempo; come gli alberi maestri delle navi sono stati il punto di forza che ha consentito una navigazione felice in un secolo periglioso. Il loro coraggio, la novità della loro azione e del loro pensiero, possono essere memoria autentica del passato e stimolo per il futuro. -
Agrumi mediterranei. Botanica, medicina, cultura e gastronomia
Il libro tratta gli aspetti agronomici, alimentari, salutistici, culturali e gastronomici di specie quali l'arancio, il mandarino, il limone, che da molti secoli sono tra le più coltivate nei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo. Contributi di Laura Dell'Erba, Pasquale Montemurro, Renato Morisco. -
L'azzurro e l'obliquo
Raccolta di poesia al femminile, quasi un poemetto, con tutti gli echi letterari che questa scelta evoca e suggerisce. Vi è il richiamo alla forma orientale e persiana, in particolare a quella del Divan. Rumi e Hafez, lo stilnovo della poesia persiana, fanno avvertire la loro eco fra colori e profumi chiaramente orientali. Non mancano, inoltre, i richiami a tutta la poesia femminile ed in particolare a Marina Cveateva e Anna Achmatova. Chi apprezza la lirica dolente e infelice della Cveateva non può non cogliere assonanze e timbri vocali che percorrono tutta la raccolta della Colosimo. La raffinata lezione della poesia russa del secolo d’argento traspare ben chiara dalla lettura di questi versi. -
I canti dell'interregno
"Questa silloge di Pina Piccolo raccoglie liriche che, procedendo a ritroso, vanno dal 2017 al 1974: ben quarantatré anni in cui i toni della poesia dell’autrice si sono modificati, passando dallo sdegno all’amarezza, al sarcasmo, al canto desolato, senza che si sia modificato l’oggetto, colto nelle sue multiformi manifestazioni e nei suoi """"fenomeni morbosi"""". Gli stessi titoli delle sezioni in cui è suddivisa la raccolta segnano questo filo rosso. Titoli parlanti, potremmo definirli, con i quali si chiarisce il carattere di denuncia della poesia della poetessa italo-californiana che ribalta l’angolo visuale e osserva l’interregno da una prospettiva decentrata, sbilenca, postcoloniale. L’«interregno» non è un generico momento di transizione; non è nemmeno un non-luogo purgatoriale; e non è soprattutto una condizione esistenziale dell’io lirico, come l’uso del leopardiano «Canti» potrebbe indurre a credere. L’interregno è il nostro oggi, questo protratto periodo di attesa di una fenice che non risorge dalle proprie ceneri. L’interregno della Piccolo è il mondo minato dal capitalismo, dal consumismo, dal razzismo, dagli ‘ismi’ che hanno crivellato il Novecento."""" (Rosanna Morace)" -
L'autunno negli occhi
"Una doppia valenza connota il discorso poetico di Luana Fabiano: da una parte quella di un dialogo intimista con la natura, chiamata a testimone e interlocutrice del proprio flusso interiore di percezioni e pensieri; dall’altra una vena civile, che in questa raccolta si esplicita nelle ultime due sezioni, """"Profugo è questo tempo"""" e """"I figli della guerra"""". Non si deve tuttavia pensare a una modalità doppia di discorso, perché quello che appare più notevole di questa voce poetica è proprio la sua coerenza monolinguista, l’identica malinconica passione che scorre da un punto all’altro dei suoi diversi componimenti."""" (Caterina Verbaro)" -
Polonaise
"Polonaise"""" è una raccolta composta intorno al tema della separazione, del distacco da una persona amata, che resta presenza viva nel quotidiano. In versi contigui eppure spesso fra loro lontani, si traduce il sommovimento del dopo, la rincorsa di ogni minimo frammento per ricomporre il prima, negli infiniti dettagli che si offrono ad ogni angolo dei luoghi e tempi abitati da chi non c’è più, nell'affannoso tentativo di tenere aperto un varco di comunicazione. Come quando si afferrano accenni di note sparse per ritrovare una melodia perduta, si aprono fotogrammi di una biografia lambita da eventi storici del secolo scorso, l’occupazione tedesca, la Resistenza, il dopoguerra. Ma il filo rosso in Polonaise è dato dal senso di annientamento e sconfitta dopo un lungo confronto in una guerra perduta in partenza, una partita ostinatamente ingaggiata nell'illusione a tratti di poterla ancora vincere, pur conoscendone l’esito. Un confronto con la fragilità, il limite umano, l’impotenza davanti al precipizio."