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Una birra al circolo del biliardo
Whisky, birra, poker e baccarat. Questo è Ram, un giovane rampollo che riempie le sue giornate saltando da un bar all'altro per bere e giocare d'azzardo. In una Cairo sconvolta dalla crisi di Suez, è questo l'effetto che gli hanno fatto la guerra con tutte le sue giovani vittime e un viaggio in Inghilterra che gli ha cambiato la vita. L'Inghilterra, la cornice dei romanzi preferiti di sempre. Suoi compagni di avventura Edna, ebrea colta e raffinata nonché unico amore della sua vita, e l'amico d'infanzia Font. Ma lì presto Ram si ritrova solo, lacerato da due forze opposte: è profondamente affascinato dall'Occidente, ma disgustato dalla sua sete di conquista; è finalmente libero da un Egitto di restrizioni, ma legato indissolubilmente al suo ""essere egiziano"""". Così, incapace di rispondere alla domanda """"chi sono?"""", approderà su terreni pericolosi, tutti tentativi di un eroe disperato di dare un senso alla propria esistenza, per poi finire nell'ennesimo club a bere whisky e giocare a poker."" -
La Siria promessa
«Con un po' di fiction e tanta realtà la giornalista Hala Kodmani descrive la Siria e la stagione delle primavere arabe» - Francesca Caferri, RobinsonBonjourak Daddy, e se fosse davvero possibile? Ho digitato N-a-z per mandare una mail a Naziha, un'amica marocchina, ed eccoci qui... il computer mi propone in automatico il tuo indirizzo.È così che Hala Kodmani scopre che un dialogo con il padre da poco scomparso è ancora possibile, perché in un'epoca in cui la Rete unisce tutti, anche due diverse dimensioni della realtà riescono a connettersi. E in uno scambio immaginario di mail, la voce di lui risponde alle riflessioni di lei: da un lato la patria acquisita, la Francia, dall'altro quella perduta, una Siria che li ha delusi ma per cui non hanno mai smesso, in fondo, di provare nostalgia. Dopo l'esilio forzato negli anni Sessanta, il diplomatico Nazem impara ad amare, della Francia, i viali alberati, i colori, le boulangerie e le opportunità democratiche che può offrire. Mentre, della Siria, critica aspramente la deriva autoritaria degli Assad e rimpiange il periodo glorioso delle lotte per l'indipendenza, la rinascita araba e la fine dei colonialismi. Un risveglio rivoluzionario che, inaspettatamente, sembra ripetersi all'alba del 2011. È Hala, ora, a dare voce agli anni caldi della Primavera araba, quando al di là del Mediterraneo, di nuovo, si leva un grido di libertà. In Tunisia, Egitto e Siria dilagano le proteste. A cosa ha portato, oggi, l'entusiasmo di quella gioventù? -
Il paradiso delle donne
Ali si è innamorato di Luz in un giorno d'estate, a una festa in giardino. La stessa Luz a cui decide di raccontare la propria vita, perché lei lo possa capire e per tentare di capirsi lui stesso. È con una punta di timore che Ali ha sempre osservato l'universo femminile, fin da bambino, ma anche con una immensa fascinazione. La madre è stata la prima a consegnargli le chiavi di accesso a questo mondo misterioso e inevitabile. Poi verranno una cameriera, una cugina, la figlia dei vicini... E crescendo la graduale scoperta di sé va di pari passo con la scoperta della propria sessualità e sensualità, trasformandosi in un'implacabile ricerca del piacere. Sullo sfondo, una Tunisia multietnica e multireligiosa infiammata dalla lotta per l'indipendenza. Poi Parigi e la cultura francese, quella dei grandi poeti, degli scrittori esistenzialisti e degli chansonnier. E infine la letteratura, unica possibilità, forse, di conoscere davvero sé stessi e combattere il crudele scorrere del tempo. -
Attraverso i mondi. Memorie di Richard Francis Burton
Richard Francis Burton è gravemente malato. E costretto a letto nella sua casa a Trieste, rievoca i ricordi di una vita intera. Il colera a Napoli, l'India e i giorni da giovane ufficiale, il pericoloso viaggio nel deserto verso la Mecca, la spedizione alla ricerca delle sorgenti del Nilo insieme al compagno Speke. Una personalità sanguigna, sensuale, onnivora, che vuole sperimentare tutto e ha fame di tutto. Un uomo poliedrico tanto affascinato dall'Oriente quanto in conflitto con il suo Occidente, e in particolare con l'Impero britannico, di cui odia il perbenismo e che si troverà a rappresentare nelle vesti di console fino a quando non sarà duramente criticato e accusato di indecenza. Anche quello con la moglie è un rapporto conflittuale: lei, devotamente cristiana, sogna per lui una conversione che non arriverà mai. Tanto conflittuale da spingerla a bruciare tutti i suoi scritti dopo la morte, avvolgendo la sua figura in un alone di mistero. Esploratore, scrittore, spia, traduttore delle Mille e una notte, Richard Francis Burton si racconta per la prima volta senza paura di rivelare ogni controverso aspetto del suo grandioso passato. -
Amadeo Peter Giannini, il banchiere galantuomo
Genova, 1869. A bordo di una delle numerose navi cariche di emigranti che lasciano l'Europa ci sono Luigi e Virginia Giannini, diretti oltre oceano in cerca di una vita migliore. Ad accoglierli è la California, dove si svolgerà la grande avventura del loro primogenito Amadeo Peter. Dal terremoto di San Francisco del 1906 alla Grande Guerra, dall'epoca d'oro di Hollywood al crollo della borsa del '29, dall'ascesa dei totalitarismi alla tragedia della seconda guerra mondiale, Giannini è un protagonista della storia del Novecento. Fondatore della Bank of Italy, poi diventata Bank of America, ha finanziato Disney e Chaplin, ha favorito la nascita della Hewlett-Packard e la costruzione del Golden Gate Bridge, ha contribuito al New Deal e al Piano Marshall. Ma soprattutto, attraverso aspre battaglie con i grandi banchieri dell'Est e senza ripensamenti sulla propria missione, Giannini ha saputo immaginare e realizzare una nuova idea di finanza, prestando denaro a chi non poteva dare garanzie se non la propria onestà, aprendo il mondo bancario alle donne, garantendo l'assistenza sanitaria ai dipendenti, istituendo fondazioni e borse di studio... Un romanzo biografico, la storia di un uomo spinto da un'etica rigorosa e da un'incrollabile fiducia nel progresso. -
Mio zio Napoleone
“Oh mio dio, mi sono innamorato di Layli!” Tutto comincia dall’amore che un ragazzo di tredici anni scopre all’improvviso di provare per sua cugina. È l’Iran il teatro di questo sentimento, negli anni della Seconda guerra mondiale e nel pieno dell’influenza che gli inglesi esercitano nel paese. Ma l’idillio ha vita breve: Layli è promessa a un altro cugino e, ancor più grave, è la figlia di Zio Napoleone. Un patriarca, un vero e proprio anti-eroe, questo zio bizzarro, un personaggio paranoico con manie di grandezza che non fa che inventarsi glorie ridicole e vittorie mai ottenute. -
Figli e anime ribelli. Le indagini di Alper Kamu
Alper vive a Istanbul. Ha cinque anni ed è un bambino dall'identikit fuori dal comune: non vuole saperne di asilo, di favole né tantomeno di canzoncine mielose. Piuttosto si diverte ad azzuffarsi con i teppistelli del quartiere, a leggere Nietzsche e Dostoevskij e ad ascoltare Sostakovic. Ma soprattutto, parla con una verve che più caustica non si può. Se il protagonista di questo libro è surreale, la sua storia lo è ancora di più: una sera, attirato da uno strano trambusto nell'appartamento di un vicino, Alper scopre il corpo senza vita del signor Hicabi. Il cadavere parla chiaro: omicidio. La polizia interroga il bambino, lui risponde, ma questo non basta a risolvere il caso. Quale migliore occasione per condurre lui stesso delle indagini? Armato della sua pistola giocattolo, e soprattutto di un piglio brillante e anticonformista, Alper gira nel quartiere andando a caccia di indizi. I quali gli sveleranno le trame assurde che si nascondono dietro al misfatto. Un libro esilarante e irriverente. Dove i colpi di scena non si contano, i personaggi sono una fila di soggetti bizzarri e il protagonista ti spiazza con pillole di saggezza una più sarcastica dell'altra. Semplicemente geniale. -
Lo sguardo di uno sconosciuto
In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell’Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartoum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie delle reliquie, dei souvenir, dei mattoncini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, tassisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, su ognuno di loro lo sguardo del viaggiatore si posa per scattare una fotografia. Gli occhi mettono a fuoco, il dito si piega, e nella memoria si imprimono gioia e sofferenza, speranza e nostalgia, i volti di un’umanità che trabocca di vita. Emmanuel Iduma ci fa scoprire, con una serie di fotografie e una voce dolcemente malinconica, il dolore della separazione e il conforto dell’incontro con l’altro, creando un ritratto onirico e al contempo estremamente reale dell’Africa moderna. -
La confessione
Dalila ha quattordici anni, l'età di un'innocenza violata da chi meno dovrebbe essere incline alla violenza. Lui un prete burbero e severo, catechista di una parrocchia romana; lei una ragazza fragile e sola, alla ricerca disperata di un punto di riferimento che né la madre né gli amici riescono a darle. È così che don Franco si intrufola nella quotidianità di Dalila e inizia a dare sfogo alle sue inclinazioni più turpi, è così che vittima e carnefice finiscono invischiati in un rapporto insieme morboso e profondo che assomiglia tanto a una parodia dell'amore. Poi Dalila cresce, matura, si trasforma in una donna, e intanto impara a riconoscere le diverse sfumature della vita. Perdita, morte, lealtà, amicizia. Eppure, un filo lungo e sottile la tiene costantemente legata alla spirale di perdizione in cui era precipitata quella lontana sera di marzo. Un segreto che ha conservato a lungo dentro di sé e che solo adesso, dopo anni di silenzio, è pronta a confessare. -
In casa Melzi con Leonardo
Questo libro ci racconta di un viaggio, un viaggio che prende le mosse dai ricordi d’infanzia dell’autore nella villa di Vaprio d’Adda, dove Leonardo da Vinci soggiornava spesso come ospite della famiglia di Francesco Melzi, l’allievo prediletto. In occasione dell’anniversario della morte del genio vinciano, questa storia ne vuole ripercorrere la vita a partire dalla sua Toscana e i numerosi spostamenti attraverso l’Italia per incontrare papi, condottieri, statisti e illustri personaggi. E il giovane Francesco, legato al maestro da un affetto profondo, lo accompagna dal soggiorno a Roma fino in Francia, ad Amboise. Proprio qui, con la morte di Leonardo nel 1519, termina la prima tappa del viaggio e ne inizia un’altra, quella dei suoi manoscritti ereditati dal Melzi. Quest’ultimo, ben consapevole dell’inestimabile valore affettivo del lascito ricevuto, lo conserva gelosamente, anche se non riuscirà a prevenire e quindi a evitare la loro dispersione per opera dei discendenti. Alla ricerca dei manoscritti perduti, la strada si divide in tanti vicoli costellati di ostacoli imprevisti. Quante personalità incontreremo durante il percorso: storici, collezionisti, mecenati, speculatori, commercianti, approfittatori e anche ladri! Quanti fantasmi senza nome hanno concorso alla scomparsa di quegli appunti preziosi. Riapparirà qualcosa del patrimonio perduto? Certamente sì. -
Toya
Carriera, soldi, notorietà. Questi sono gli orizzonti a cui aspira il giovane medico Yussef Naghib, padre egiziano e madre inglese, che si trasferisce dal Cairo a Liverpool per inseguire i suoi sogni di gloria. Studente vivace prossimo al dottorato, nel tempo libero si divide tra partite a cricket, visite al porto e serate con la buona società. E poi c'è lei, la bella e facoltosa Katherine, lineamenti delicati e squisitamente britannici. Dopotutto, nella vita dorata di un uomo di successo non può mancare una donna di aristocratico lignaggio. A bordo della sua auto sportiva, Yussef sta correndo dritto dritto verso un futuro radioso. Finché una sterzata improvvisa non lo porta a sbattere contro un ostacolo non previsto. E là dietro si apre l'Africa. Quell'Africa profonda che ti sconvolge, che ti stordisce per il verdeggiare delle sue foreste, per i suoi riti primordiali, le credenze delle sue tribù. Lì il brillante dottore avrà il compito di sfidare una malattia quasi incurabile, oltre a estirpare il pregiudizio per un amore nuovo, che ha le sembianze della genuina Toya. E lì conoscerà davvero per la prima volta. L'altro, sé stesso, il mondo. Consegnandoci un romanzo di formazione completo, dove l'istinto fa a pugni con la ragione, il sentimento con ogni velleità esteriore. -
Ti Jean. Immaginando Kerouac
A mezzo secolo dalla scomparsa di Jack Kerouac, Sofia Nanu racconta questo straordinario personaggio in un romanzo a metà tra biografia e diario di viaggio. Attraverso la voce dello stesso Kerouac, si ripercorrono tutte le tappe della vita dell'autore simbolo della Beat Generation: dall'infanzia trascorsa nella piccola città di Lowell, in Massachussetts, all'arrivo a New York; dall'esperienza nell'esercito durante la guerra all'incontro con Neal Cassady, che gli ispirerà le sue opere più famose; dagli anni del successo e dei grandi viaggi al declino inarrestabile e alla tragica morte. Alternando la propria penna a quella di Kerouac, Sofia Nanu presenta un punto di vista nuovo su un personaggio chiave della cultura americana, preferendo tratteggiare l'uomo piuttosto che l'artista, per raccontarlo attraverso i suoi desideri, le sue passioni e le sue debolezze. -
Elefteria di Istanbul
Due giovani ragazzi si possono innamorare a Istanbul nel 1955, se ci sono le loro origini a separarli? È lì, in quell'anno, che Elefteria incontra il grande amore della sua vita. Ma è da lì, sempre nello stesso anno, che è costretta a fuggire insieme alla sua famiglia, dopo i terribili attacchi alla minoranza greca nella notte tra il 6 e il 7 di settembre. Abbandonare la terra dov'è nata e cresciuta e rinunciare all'uomo che le darà una meravigliosa bambina, Magnolia, diventa da un momento all'altro l'unica soluzione possibile. Ad Atene, madre e figlia riescono a riconquistare la serenità di una vita tranquilla, senza mai dimenticare quella terra e quell'amore che Elefteria fa continuamente rivivere nei ricordi e nelle fiabe che racconta a Magnolia. Lei, sulle rive del Bosforo o per le ""vie lastricate d'oro di Istanbul"""", non ci è mai stata, ma è lì che impara a muovere i primi passi, è lì che si mettono in scena i suoi sogni di bambina e, poi, di donna. Fino al giorno in cui queste storie non le può più sentire. Fino a quando, dopo la morte di Elefteria, una misteriosa lettera scritta in turco non la spinge a partire. Arrivata in Turchia, inizia per Magnolia un viaggio nel tempo che la riporta alla Istanbul di mezzo secolo prima e alla vecchia casa della madre. È così che incontrerà chi quella terribile notte l'ha vissuta sulla propria pelle portandone ancora le cicatrici, tra i cui solchi si intravede una verità tenuta nascosta per molti anni."" -
Primo Levi miti d'oggi
Rileggere Primo Levi oggi. E rileggerlo alla luce del linguaggio ricco di anglismi e americanismi da cui siamo attorniati. È questa l'insolita scommessa del libro di Bruno Osimo, una raccolta di un centinaio di capitoli ispirati all'incontro, o meglio scontro, di questo linguaggio, superficiale e volgare, con quel mondo, la disumana realtà di Auschwitz. Da influencer a storytelling, da brand a mindfulness, ogni capitolo è uno schiaffo alla vuota retorica che spesso risuona nella Giornata della Memoria. E un'ammonizione provocatoria alla nostra apatia, da cui ogni pagina ci vuole svegliare ripercorrendo il sentimento di totale adesione alla vita di Primo Levi anche durante la prigionia. Rileggere lui per leggere noi stessi e trovare, in fondo alle banalità del nostro quotidiano, ancora un senso che ""ci liberi dal Lager"""" in cui, consapevoli o no, ci siamo rinchiusi. Prefazione di Bruno Segre."" -
Raffaello non deve morire
Alla corte di papa Leone X è un fiorire di opere d'arte, tra affreschi, arazzi e ritratti. Protagonista indiscusso è Raffaello Sanzio, che con un pennello famoso in tutto il mondo è corteggiato dai più illustri committenti. Tuttavia sullo sfondo di questa felice vita d'artista, dove non mancano le consolazioni amorose della bella Fornarina, si muovono gravi sconvolgimenti: l'Europa del primo Cinquecento è tutto tranne che pacifica e nel 1517 è scossa da un monaco agostiniano che da Wittenberg fa tuonare le sue 95 tesi, tale Martin Lutero. Ma al culmine di questo complicato Rinascimento una febbre terzana porta Raffaello fuori dalla scena. E come è andata a finire la Storia è noto a tutti. O forse no. Forse Raffaello si riprende. Forse riesce a portare a termine i numerosi incarichi. E anche a occuparsi del compito più difficile: una delicata missione diplomatica per conto del papa. Raffaello ha cambiato l'arte, e l'arte cambierà la Storia. -
Amor di patria
Poche famiglie si possono vantare di aver preso parte alla storia del nostro Paese come quella di Marco Sassano. Il trisavolo Tobia Arienti, carbonaro in lotta contro il dominio austriaco, e per questo costretto a cambiare nome, fu un rivoluzionario che seguì Garibaldi fino in Sud America; il bisnonno Francesco Grandi, artista, garibaldino a sua volta, fu uno dei Mille e seguì il Generale su e giù per l'Italia lottando per l'indipendenza; il padre, Fidia, fu fervente oppositore del fascismo in tutte le sue forme e, fin da adolescente, partecipò alle lotte sindacali. Marco Sassano dà testimonianza di tutti loro e infine di sé, concludendo con la propria esperienza giornalistica e con gli stravolgimenti sociali degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Dall'Ottocento a oggi, intrecciando Storia e vicende personali in una cronaca avventurosa e appassionata, ci racconta di una famiglia sempre pronta a prendere posizione e per generazioni animata da un fervente amor di Patria. -
Dolcissimo amore dagli occhi grandi
In una terra feconda dell'Anatolia orientale, dove popoli e culture si sono succeduti nei secoli, Hagop Motian, imprenditore agricolo armeno nella piana di Malatia , coltiva frutteti ed ettari di grano insieme al fratello. Nel 1894, ai primi vagiti dell'intolleranza turca verso gli Armeni cristiani, entrambi vengono decapitati per mano dei cavalieri del sultano Abdiil-Hamid II. Due anni dopo i figli maschi di Hagop, seppur piccoli, saranno costretti a lasciare l'Armenia anatolica per sopravvivere al Grande Male e alla furia dei Turchi. Il diciannovesimo secolo volge al termine e, a molti chilometri di distanza, a Maenza, sulle colline romane dei Monti Lepini, vive Antonio Belli, dedito all'olivicoltura e al lavoro nei campi. Suo figlio Ferdinando, emigrato negli Stati Uniti e combattente per la Patria, proprio a Maenza conosce Sergio, ovvero Sarkis Motian, figlio di Hagop. Sergio ospita la sorella Veronica e i suoi bambini Nazareth e Avedis Zerunian, fuggiti dall'Armenia durante la coda del genocidio. Il Novecento vede intrecciarsi i destini delle due famiglie. Le loro storie, intense e straordinarie, accompagnano la grande Storia e attraversano sottotraccia oltre metà del ventesimo secolo, fino alle nozze che portano alla nascita dell'autore. -
La leggenda del cavallo verde
L'Unesco chiede al professor Alvise Pàvari Dal Canal, uno dei massimi studiosi del cavallo e della sua storia, docente della materia presso l'Università Ca' Foscari, di indicare quale razza di cavalli italiani sia degna di entrare fra i Patrimoni dell'Umanità. Lui non ha dubbi: il cavallo della Giara, selvaggio e misterioso altopiano al centro della Sardegna. Parte dalla sua Venezia e va sull'isola, dove si trova coinvolto nella difficile impresa di salvare una bambina affetta da una grave forma di leucemia. Riuscirà a farle vedere il miracoloso cavallo verde? Caponetti inventa un meccanismo narrativo perfetto che ripercorre l'arco di due secoli, una parabola poetica che ci fa riflettere sui modi misteriosi in cui la storia interviene a dare un senso alla nostra vita. -
Dedejme
A Pjatigorsk, città russa del Caucaso settentrionale, Channa prepara i festeggiamenti per i settant'anni del marito Natan, il patriarca dei Saviev. Tutto deve essere come ""si deve"""", così si usa a casa sua, così fanno i ricchi ebrei delle montagne. Ma dietro la calma superficie delle apparenze, molte relazioni si consumano tra incomprensioni e conflitti. La giovane nipote intenta a servire alla tavola degli uomini le pietanze della tradizione, spera di riabbracciare Zina e Dovid, i suoi genitori naturali, che vede solo in rare occasioni: nonna Channa, già madre sette volte, l'ha cresciuta come figlia sua, allontanandola da loro. Avere con sé una bambina le consente l'illusione che il tempo non passi, ma ora paga la violenza di quell'imposizione con la costante paura di perdere l'amore della nipote, che, a sua volta, teme di aver perso l'amore dei veri genitori. Il mondo della tradizione prescrive inflessibili riti generazionali, dentro i quali la libertà personale delle donne passa in secondo piano, condannandole prima al volere paterno, poi a un matrimonio imposto e infine a una maternità celebrata da canzoni e poesie, ma sempre senza un vero appagamento. Sul finire del secolo scorso, però, la modernità si insinua anche in una società in cui rispettare le tradizioni sembra l'unico modo per vivere tranquilli. Quale sarà, a quel punto, il limite tra il perpetuarsi dei modelli del passato e la dirompenza delle nuove generazioni?"" -
La guerra non dichiarata. Perché in Italia tutto è iniziato prima del Coronavirus e perché non è ancora finita
Quella che l'Italia sta vivendo, a più di dieci anni dalla crisi del 2008, è una guerra atipica: nessuna dichiarazione formale, nessun avversario da combattere se non noi stessi e una lunga serie di scelte politiche di corto respiro. Una guerra incisiva che non è stata causata dall'ultima grande emergenza del nostro tempo, il Coronavirus, ma che con la pandemia è entrata in una fase ancor più critica. Crollo demografico, invecchiamento della popolazione, spesa previdenziale sempre in aumento, indebitamento, investimenti sbagliati o dimezzati: queste sono solo alcune delle ferite che hanno logorato il nostro Paese, i cui numeri non reggono il confronto con la crescita e il recupero del resto dell'Europa. Dal 2008 l'Italia non si è più ripresa ed è arrivato il momento di riconoscerlo, di smettere di vivere alla giornata e assumere uno sguardo più consapevole e lungimirante. Occorre ripensare la società tutta tenendo presente due principi che oggi più che mai diventano imprescindibili: l'equità e la cura della persona. Ed è proprio questo lo scopo del libro: cercare di affrontare il dopo facendo tesoro tanto degli errori del decennio passato quanto del presente, e guardare finalmente la realtà per quella che è, senza ipocrisia. Solo così sarà possibile invertire la rotta ed entrare finalmente nel futuro.