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I Domenicani e la Russia. Ediz. multilingue
In occasione del secondo centenario dell'affidamento della chiesa parrocchiale di S. Caterina di san Pietroburgo all'Ordine dei Predicatori e dell'arrivo dei primi frati nella capitale dell'Impero russo nella anni 1815-1816, l'Istituto storico dell'Ordine dei Predicatori ha organizzato un Convegno storico internazionale de ""I Domenicani e la Russia"""" presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino a Roma dal 9 al 10 dicembre 2016. Nel presente volume vengono offerti al lettore gli interventi tenuti durante il Convegno, insieme ad alcuni altri saggi concernenti la storia delle relazioni multidimensionali tra l'Ordine e la Russia."" -
Laicato domenicano. Storia, regole, governo. Ediz. integrale
La storia del Laicato Domenicano è poco conosciuta ed affonda le sue origini negli Ordini della Penitenza del X e XI secolo. Il libro ripercorre questa lunga storia aggiungendo nuove informazioni alle fonti conosciute e ricordando i laici domenicani che hanno vissuto queste epoche. È un racconto fatto da un laico domenicano a chi desidera conoscere i laici domenicani, a chi li ha conosciuti, a chi è in formazione, a chi è già laico domenicano e non smette mai di ricercare la verità. -
La comunità umana nella Bibbia. Casa, Famiglia, clan, tribù, terra, paese, popoli, nazioni, mondo
Nella Bibbia le ""forme di aggregazione sociale"""" - e i relativi """"termini"""" che le contengono - sono molto importanti e assumono varie accezioni, da quelle più semplici, come il nucleo familiare (o anche le specie animali), le varie aggregazioni sociali ecc., a quelle più ampie e complesse come la configurazione dei popoli e addirittura degli imperi. Tutto questo fa parte della concezione biblica della """"creazione"""", nella quale Dio ha posto gli esseri in forme sociali, da quelli inanimati a quelli animati, fino alla coppia umana. Ma nel tessuto biblico riscontriamo anche le aggregazioni malefiche, capaci di portare a scontri feroci e tragiche soluzioni, anche mortali, come la persecuzione dei profeti nell'AT e la morte di Gesù nel NT. Tuttavia, detto questo, occorre tenere conto poi della diversa mentalità che si riscontra nei testi biblici nella stessa terminologia, che può riscontrarsi rispetto ad altri contesti e culture."" -
In ascolto del sacro. Un itinerario di fenomenologia della religione. Ediz. integrale
L'esperienza del Trascendente è così radicata nel cuore dell'uomo da costituire di per sé un fortissimo incentivo allo studio delle sue manifestazioni. In questa prospettiva il presente lavoro tratta il fenomeno religioso nella sua affascinante complessità, analizzando la sua varietà di simboli, miti, riti e dottrine che definiscono quel volume di esperienza che fa dell'uomo essenzialmente un homo religiosus. Il contributo, quindi, si propone di cogliere all'interno dell'amplissima pluralità di manifestazioni dell'Assoluto gli elementi unificanti, servendosi degli strumenti offerti dalla fenomenologia della religione, che ha il compito di comparare e di interpretare tali fatti così come essi si esprimono (""appaiono"""") all'interno della coscienza dell'uomo. La conclusione è l'esigenza indistruttibile che gli uomini hanno di legare la loro vita a qualcosa di superiore e di sacro, che è una costante storica e non si estingue neppure in contesti di forte secolarizzazione, come quello dell'uomo contemporaneo. Questi, anzi, sembrerebbe aver ancor più bisogno del sacro rispetto all'uomo arcaico, perché, diversamente dal suo antenato, la prospettiva di fondo della sua cultura è oggi ancor più precaria. Pur essendo evoluto e forte di un progresso scientifico e tecno-logico senza precedenti, infatti, l'uomo contemporaneo non solo non sa più andare oltre le barriere del tempo e della mortalità, ma non sa più dare senso e significato alla sua avventura storica, pagando a caro prezzo la disintegrazione dello slancio mistico."" -
Palea adhuc nutriens. Studi su Tommaso d'Aquino
Nella sua Ystoria sancti Thomae de Aquino, Guglielmo di Tocco riferisce che in un momento della propria vita, l'Angelico Dottore ha definito palea (paglia) ciò che aveva scritto... Eppure, ciò che Tommaso ha definito 'paglia' ha nutrito in modo abbondante, esemplare ed efficace generazioni e generazioni di teologi, di filosofi, di ricercatori della verità; e può continuare a svolgere questo compito importante anche per la Chiesa e l'umanità del xii secolo... Questo libro è destinato a studiosi e studenti desiderosi di fare esperienza di alcuni aspetti dello straordinario spessore, nonché della bellezza del poliedrico pensiero di questo frate domenicano, innamorato del suo Signore, umile suo servitore, per il cui amore, come riferisce Guglielmo di Tocco, ha «studiato, vegliato, lavorato, predicato, insegnato». -
Vangelo e liturgia domenicana dopo la riforma di Umberto di Romans. Con l'edizione dell'incipit evangeliorum e dell'evangelistarium dal codice XIV L1 di Santa Sabina
Il Vangelo per i Predicatori non poteva essere considerato come un libro qualsiasi, anzi il loro officium sanctae praedicationis nasce dalla contemplazione e dall'incontro con la Parola di Dio avvenuta anche - se non soprattutto - nelle azioni liturgiche. Il presente studio ha proprio tra i suoi obiettivi quello di esplorare tale problematica - sia dal punto di vista rituale, strutturale che testuale - a partire dai testi di cui si servivano i Predicatori nel XIII secolo per la loro liturgia, in modo particolare prestando attenzione alla revisione avvenuta all'incirca dopo quarant'anni la loro fondazione (1216) e conclusasi sotto la guida di Umberto di Romans, quinto Maestro dell'Ordine dal 1254 al 1263. Ed è in quest'ottica che si presentano l'edizione dell'evangelistarium e dell'incipit evangeliorum, i cui testi ci sono tramandati dal codice XIV L1 conservato nell'Archivio generale dell'Ordine presso il convento romano di Santa Sabina. -
La crescita nella responsabilità di Timoteo. Storicità ed esemplarità di Timoteo. Ediz. integrale
Timoteo è uno dei collaboratori più fedeli ed importanti per Paolo. Dopo essere stato aggregato al team missionario in At 16,1-5, egli non cessa di accompagnare Paolo nelle tappe importanti del suo lavoro apostolico. Viene menzionato nei successivi capitoli degli Atti degli Apostoli come testimone dell'ingresso dei gentili nella chiesa. Preso atto delle varie difficoltà in cui vivono le comunità cristiane, Paolo lo manda affidandogli la responsabilità di risolvere la pesante situazione, i problemi che sorgono nelle comunità cristiane o almeno per far pervenire le raccomandazioni dell'Apostolo. Nel bilancio degli anni successivi, possiamo notare la crescita della sua responsabilità, tanto che Timoteo, giorno dopo giorno, riceve l'autorità, il rilievo e un ruolo importante all'interno delle comunità. Così, in vari momenti della sua vita, Timoteo cresce nella sua responsabilità e secondo le Lettere Pastorali diventa il successore dell'Apostolo. -
Il fenomeno delle single-mum. Una ricerca interdisciplinare sulle immigrate filippine a Roma. Ediz. integrale
La prima parte del volume riporta una ricerca, che ha coinvolto quasi duecento soggetti, che indaga alcune variabili che contraddistinguono le single moms di diversa provenienza, in particolare immigrate di origine filippina, correlandole, attraverso un'anamnesi dei dati anagrafici, a caratteristiche di personalità rilevate con la somministrazione di diversi questionari auto compilati. Relativamente alle single-moms immigrate nel nostro Paese, è emerso che la crescita della resilienza è proporzionalmente correlata alla durata della permanenza in Italia; ciò dimostra che la capacità di resilienza permette di ricostruire un percorso di vita positivo in risposta alle condizioni esistenziali sfavorevoli in cui erano costrette a vivere prima della migrazione. La seconda parte del volume riporta una ricerca etnografica sulla condizione e l'esperienza delle single-mum filippine che vivono a Roma. Il fenomeno delle ""single mum"""" è endemico nelle Filippine e migra con le comunità della diaspora, anche in Italia. Da qui, anche, l'interesse per una ricerca che sembra confermare la """"fedeltà"""" all'identità ed all'appartenenza culturale anche riproducendo il suo modello di maternità. Nelle testimonianze che emergono dalle interviste alle single-mum (individuali e di gruppo), si constata la ricerca attiva di sfuggire la miseria materiale e culturale per guadagnare una speranza di vita migliore per i loro figli. La concezione stessa delle single-mum appare come una forma di maternità """"essenziale"""" per così dire, anziché """"per difetto"""", perché mette in primo piano la vita ed i figli; poi si vedrà. La lotta infinita con padri assenti, fuggitivi, latitanti, sempre alle prese con il lavoro che non c'è, i soldi che non bastano mai e figli e famiglie sparse nel mondo è un altro elemento di stress. Ma su tutto sembra prevalere una potente spinta natalista a fare bambini come sola risorsa possibile per il futuro, a prescindere dalla coniugalità. La famiglia d'origine, spesso emigrata con la coppia, tiene insieme questa diaspora coniugale e surroga il legame paterno con altre figure parentali maschili. La fede e la religiosità diffusa delle madri filippine appare l'altra grande risorsa per allevare e far crescere i propri figli in un mondo estraneo, con il sogno di un eventuale ritorno in patria. Dentro questa cornice si snodano storie straordinarie di donne minute, delicate, graziose e amorevoli nonostante ogni sofferenza, violenza, privazione. Lavoratrici a tempo pieno con due-tre lavori contemporaneamente, bassi stipendi e alti affitti; senza tutele e assistenza tranne che la Chiesa, la Provvidenza della comunità. In tutte le storie raccolte ricorre un forte sentimento di resilienza e riscatto che mai come oggi può essere per noi tutti un insegnamento ed uno stimolo per affrontare la crisi del nostro tempo."" -
Animali nella Bibbia. Amici dell'uomo? Ediz. integrale
«La Bibbia tratta degli animali dal libro della Genesi fino all'Apocalisse, e non hanno certamente un posto marginale nel piano divino della Creazione, ma anzi possono rivestire un ruolo simbolico di una speciale pedagogia, di natura positiva e anche negativa. Dai cosiddetti due racconti della creazione emergono tre punti fondamentali: L'uomo fa parte del mondo animale; Secondo la parola di Dio l'uomo comunque del tutto distinto dagli animali; Solo l'uomo e la donna sono un'immagine di Dio. Nella Bibbia esiste un'armonia, ma anche un ordine gerarchico, in quanto tutti gli esseri viventi , animali e uomini, provengono dall'opera creatrice di Dio, nell'ambito tuttavia di una trilogia ascensionale: animali - uomo - Dio». (Tratto dall'Introduzione). -
La città (in)visibile
Con lo pseudonimo di Maffeo Robo, Roberto Maffioletti, allora senatore della Repubblica, ha pubblicato nella rivista ""Roma sorante"""", cinque """"Noterelle romane"""", come ha poi amato definire questi racconti. Lo sguardo è nello stesso tempo irriverente, ironico e """"politico"""". Il fine è il sorriso, ma è presente la consapevolezza di un tessuto sociale e urbano in rapida trasformazione in cui Roma, magnifica e colorata scenografia per turisti frettolosi, diventa sempre meno una comunità autentica, viva e pulsante. Le Noterelle sono dunque un quadro espressionista della parte ancora viva della città di allora, nella sua povertà commovente e amara e talvolta nel suo """"trucidume"""". Oggi quel mondo è in larga parte scomparso, dopo secoli di immutabilità: larga parte delle """"botteghe"""" e dei suoi abitanti sono scomparsi, sopraffatti da una trasformazione non sempre governata, che determina, per Roma, come già per le altre città d'arte d'Italia, il destino di città-cartolina, pur se una bellissima cartolina. Il testo è arricchito da alcuni acquerelli dell'autore dedicati alle """"Città invisibili"""" di Calvino."" -
Genua
Il presente volume, edito a Lipsia nel 1906, rappresenta un caposaldo della storiografia artistica genovese, in cui lo storico dell'arte austriaco Wilhelm Suida prende in esame le opere d'arte della città ligure spaziando dal Medioevo al 1751, anno di fondazione dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Grazie alle competenze linguistiche e storico-artistiche di Antonie Rita Wiedemann, è stato finalmente possibile riproporre quest'opera, tradotta dal tedesco e arricchita da continui confronti con il manoscritto di una precedente traduzione a cura di Onorio Soardi, lacunosa e connotata da un linguaggio di inizio Novecento, tanto desueto quanto, in qualche maniera, più aderente a quello originario. il risultato è un testo che ci consegna, per la prima volta in lingua italiana, una delle ""Guide"""" più amate dagli esperti dell'arte genovese e, più in generale, ligure."" -
Cos'è un capolavoro? Le risposte dell'arte attraverso i secoli
Che cos'è un capolavoro? è difficile avere un parere unanime: per dare una risposta all'emblematico quesito è necessario riflettere sulla estrema varietà delle opere d'arte anche in relazione alla loro finalità, sottolineando come ogni epoca abbia prodotto una diversa idea di capolavoro. Se il valore di alcune opere è stato riconosciuto fin dalla loro creazione, come nel caso della Pietà di Michelangelo, altre hanno riscosso un'ammirazione più discontinua, come è accaduto per i dipinti di Piero della Francesca e di Caravaggio, riscoperti soprattutto nel '900. Qui si propongono undici capolavori diversissimi tra loro, dalle sculture del Partenone alla Cappella Cornaro del Bernini, dal Polittico dell'Agnello Mistico dei fratelli van Eyck alle opere espressionistiche di Käthe Kollwitz; ognuno da analizzare e da valutare secondo il proprio personale sguardo. -
Qui nacque l'Europa. Il carcere di santo Stefano a Ventotene. Una proposta di riuso tra storia, conservazione ed eco-energia
Circondata da un affascinante tratto di mare dalle mille tonalità, l'isoletta di Santo Stefano, con il suo carcere borbonico (in uso fino al 2 febbraio 1965), permette di vivere un'esperienza indimenticabile. La particolare conformazione dell'isola e la teatralità della struttura carceraria stupiscono il visitatore e allo stesso tempo lo ""istruiscono"""". In fondo anche una semplice prigione è un luogo della memoria, che merita di essere rispettato e recuperato, facendo a suo modo parte del patrimonio culturale della nostra società. Nel caso specifico, la struttura che si erge a Santo Stefano rappresenta una sorta di """"rivoluzione copernicana"""", sia come tipologia edilizia, sia come sistema di gestione della prigionia. è tra l'altro in tale luogo che nel 1944 prese forma il cosiddetto Manifesto di Ventotene (dal nome della splendida isola che fronteggia Santo Stefano), prima che lo stesso carcere fosse abbandonato al suo inesorabile destino, alla crudeltà del tempo e della natura e all'inciviltà dell'uomo. è però giunta l'ora di scoperchiare questo vaso di Pandora, per offrire una nuova vita al gioiello architettonico costituito dalla cittadella carceraria di Santo Stefano."" -
Prima, durante e dopo. Un girotondo nella Forza A(r)mata
Trovando nel cassetto della memoria una manciata di vecchie perle coltivate ho provato a metterle in collana. Cose di poco valore quelle rinvenute, perle piccole, opache e logorate dal tempo: eppure, anche il monile più umile può riscaldare a volte il cuore di chi lo possiede. Per questo e con doverosa semplicità le porgo ai miei lettori. Forse, a qualcuno di essi che divide con me il passato, potrebbe sembrare di imbattersi in pagine già lette e questo è normale: la tenacia di certi vecchi nel raccontare sempre le stesse cose è più che fisiologica... Quei vecchi, però, antiche creature in prestito al mondo, sono spesso depositari di altri, tanti altri, scorci di vita e, quando ci si mettono, riescono a parlarci anche di essi. Come in questo caso. -
Palazzo Portanova a Reggio Calabria. Una residenza estiva vescovile. Storia, restauro e progetto di riuso
Il palazzo oggetto del presente volume prende il nome dal cardinale Portanova e fu costruito nella prima metà del XIX secolo quale residenza estiva dei vescovi presso la via Ravagnese, in un'area un tempo immersa nel verde e oggi limitrofa all'Aeroporto dello Stretto. Si tratta di uno dei pochissimi edifici sopravvissuti al terremoto del 1908, testimonianza dell'efficacia dei criteri antisismici imposti all'indomani del terremoto del 1783. Si registrò infatti, all'epoca, una rinnovata attenzione alle buone regole dell'arte del costruire, le quali hanno permesso alle murature di Palazzo Portanova di resistere nel tempo, nonostante lo stato di abbandono e il conseguente degrado in cui ancora oggi si trova. Quanto espresso nel volume ripercorre la storia dell'edificio, già proprietà privata ed espropriato poi dall'Amministrazione Comunale al fine di un allargamento della sede stradale che ne prevedeva la demolizione. Evento poi scongiurato con il salvataggio del palazzo e il relativo vincolo imposto dalla Soprintendenza. -
Fondamenti per una dottrina del restauro architettonico
Finalità del volume consiste nella definizione dei fondamenti sui quali la disciplina del restauro architettonico possa ritrovare la sua specifica identità. A tale obiettivo l'autore intende pervenire da un'evidenza che viene assunta come un assioma: l'opera restaurata deve rimanere se stessa dopo il restauro. Ma come può un'opera conservare la propria identità dopo un intervento, sia pure conservativo, che inevitabilmente la modifica? Per dare risposta a tale interrogativo, l'autore muove da un'indagine sul manufatto architettonico che viene dapprima considerato nella sua più elementare determinazione di cosa, precisandosi poi come cosa in sé e fondandosi infine in un concetto di sostanza. Su tale fondamento vengono poi individuati i caratteri di permanenza, singolarità, autenticità e identicità, per rinvenire - tramite il giudizio e la scelta - il valore su cui a sua volta si fonda il monumento come deposito di memorie. -
Guida di Reggio Calabria e dintorni (ristampa 1928)
La guida, qui proposta come ristampa dell'edizione del 1928, fu edita subito dopo la costituzione della ""Grande Reggio"""" e che oggi si colloca nell'attualità della Reggio Calabria 'Città Metropolitana', fu dagli autori concepita con attento e ampio respiro nella precisa essenzialità delle notizie storiche archeologiche e artistiche, abbinate a quelle delle attualità socio-culturali-economiche per una finalità, come scrisse Luigi Parpagliolo, che la """"valorizzazione della città dipende dalla sua maggiore conoscenza"""". La ristampa è preceduta da una estesa 'Nota introduttiva' di Enzo Bentivoglio."" -
Terre e cementi. Architetture e spazi
Terre e cementi sono termini che hanno un forte significato allusivo, pregnante e allo stesso tempo articolato: le ""terre"""" sono infatti i luoghi in cui sono catapultati i modelli della cultura architettonica e urbanistica europea; e anche, però, i materiali poveri di questi stessi luoghi da sempre utilizzati per costruirvi case ed edifici nelle varie forme e con le diverse modalità e consuetudini che le culture locali hanno maturato nel corso del tempo; e i """"cementi"""", in opposizione alle terre, sono le tecnologie e i linguaggi architettonici moderni contrapposti alle tecnologie povere dei luoghi che li ospitano: tutti i materiali e tutti gli armamentari delle tecniche costruttive e dei linguaggi dell'architettura moderna, in opposizione alle tecnologie dei luoghi; le teorie e i modelli dell'architettura e della città moderna dunque che vengono diffuse nei contesti periferici."" -
Palazzo del Governo Vecchio a Roma. Sul palazzo già del cardinale Stefano Nardini e sulle sue trasformazioni dal XV secolo a oggi
Il presente volume ripercorre la storia del palazzo, costruito nella seconda metà del '400 dal cardinale Stefano Nardini, dal quale prende il nome la strada che attraversa il rione di Parione. Nonostante le ripetute trasformazioni, è tuttora indiscutibile il valore architettonico e storico del palazzo, che riassume la storia di un'area che ha coinciso per secoli con la città di Roma, conservando tratti dello spazio urbano rinascimentale. Durante il Novecento il palazzo ospita l'Educatorio femminile Vittoria Colonna, è usato come rifugio antiaereo nella seconda guerra mondiale e negli anni Settanta come set cinematografico, fino alla sua occupazione da parte del movimento femminista. La rilettura del materiale archivistico, conosciuto e inedito, ha consentito di individuare le sue trasformazioni dal XV secolo a oggi. -
Exitus
Exitus, la svolta, la virata degli eventi verso una direzione imprevista. Un rapido riassestarsi della condizione dei personaggi, un mutare del loro controllo sulla propria vita. Secondo un tenace ordine sotteso, si sovrappongono gli intrecci di una trilogia in cui emergono chiaroscuri che si fanno elementi unificatori delle vicende tratteggiate. Ne sono protagonisti uomini grandi e miseri - alle prese con la loro gracilità etica, i loro conflitti interiori, le macerazioni del cuore - le cui storie sono accomunate da un exitus, da un epilogo che diviene anche spiraglio e viatico per un repentino, non annunciato, approdo.