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Cronache ottomane di Renato La Valle. Come l'Occidente ha costruito il proprio nemico
Renato La Valle, padre di Raniero, giunge a Costantinopoli nel 1908, appena in tempo per raccontare ai lettori del Giornale d’Italia le trasformazioni in atto nell'Impero Ottomano: la caduta dell’ultimo vero Califfo rovesciato dai Giovani Turchi nel 1908 e l’agonia dello stesso Califfato, liquidato da Kemal Ataturk nel 1924. Attraverso le corrispondenze originali del padre, Raniero La Valle ricostruisce le strategie politico-economiche che fin dai tempi di Giolitti hanno contribuito alla costruzione di un “nemico” dell’Occidente: l’Islam. Ancora oggi l’idea dell’“arabo” come “nemico”, complice il terrorismo globalizzato, è fortemente presente in diversi settori dell’opinione pubblica occidentale. Ma la maschera del conflitto di religione non tiene più: per fare una guerra non basta dire che la si combatte in nome di Dio o dei valori dell’Occidente perché, come ha detto papa Francesco, «il Dio della guerra non esiste». -
La maggioranza sta. I conformisti del XXI secolo
Qual è la dinamica sociale e psichica che induce la maggioranza a seguire l’agire conforme? Quali sono le situazioni fluide, incerte e poco tangibili che riflettono il disagio di alcuni, inclini a far propri i modelli esistenziali della società contemporanea? Lo sguardo dell’autrice si sofferma sulla maggioranza, cioè su quelle donne e quegli uomini a cui è stato insegnato che “da noi” la felicità è un diritto, che il nostro modello di vita non è esportabile, che nell’agire conforme – e cioè nella logica mercantile della nostra società – avrebbero trovato qualcosa di più di un effimero, momentaneo appagamento. È, questa, una maggioranza poco incline a occuparsi degli altri, dei diversi; una maggioranza che vive in conformità con il modello sociale dominante senza coglierne incoerenze e contraddizioni, «coltivando tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie», come dice Fabrizio De André. Simonetta Bisi ricostruisce uno “standard” degli elementi che caratterizzano soggetti e comportamenti conformi, disegnando una sorta di provocatorio “ideal tipo” che si può ritrovare in ciascuno dei nostri piccoli mondi di abitanti del xxi secolo. -
A proposito di lavoro. Da «labor» a industria 4.0
Un viaggio alle radici del lavoro che corre sui binari del rapporto costante tra manualità e intelletto che oggi sembra essere in crisi. Cosa resta dell’eredità delle regole monastiche, del dinamismo di bottegai e mercanti medievali, dei decenni di lotte e diritti e delle impietose analisi di schiere di economisti “lib lab” che – tra utopia e scienza – hanno osteggiato o esaltato le società dei crescenti consumi? Un percorso nella “fatica” del lavoro, nella sua nobiltà e nei suoi effetti disumani: i maccheroni e i macchinari, il kapitalismo e la mondializzazione, i soldi e la crisi, l’automazione e le paure del futuro. Ma, e questa è la buona notizia, il lavoro “rischia” di non morire: le sfide tecnologiche e di Industria 4.0 confermano la centralità di una risorsa umana equipaggiata con competenze e creatività. -
Il muro invisibile. Come demolire la narrazione del debito
L’emergenza migranti in Europa e l’amministrazione Trump hanno riportato al centro dell’agenda mediatica il tema del muro, concetto che si sta pericolosamente accreditando come paradigma privilegiato per la gestione delle diversità e dei conflitti del pianeta. Anche da un punto di vista squisitamente economico il muro esiste – eccome! – ed è stato eretto dagli amministratori del denaro pubblico mondiale per far sì che il debito dei paesi più deboli non venga mai “estinto”. Utilizzando proprio il debito come paradigma d’indagine, economisti, ricercatori, giornalisti, operatori sociali e dei movimenti (laici e non), analizzano lo stato attuale dell’economia greca, la caccia e la cacciata dei profughi, le differenze tra economia occidentale ed economia islamica, lo strettissimo intreccio fra la finanza privata e il mercato delle armi, la crisi dell’ecologismo globale e altri temi di scottante attualità politica, economica, militare, religiosa e ambientale. -
Gramsci chi? Dicono di lui
Tradotto, amato e studiato all'estero come uno tra i più importanti pensatori del XX secolo, Antonio Gramsci è quasi misconosciuto - e talvolta colpevolmente dimenticato - nel paese che gli ha dato i natali. A ottant'anni dalla morte artisti, giornalisti, politici e studiosi (non necessariamente schierati con Gramsci) tornano al suo pensiero come si torna alle origini, riscoprendo quanto del suo vastissimo e straordinario lascito intellettuale sia ancora oggi parte integrante delle categorie storiche e filosofiche imperanti, nonché punto di partenza per qualsiasi visione alternativa della nostra società. Una raccolta di interventi utili per avvicinarsi al pensiero del grande sardo, che diede la propria vita nel tentativo di trasformare questo «mondo grande, terribile e complicato». Con interventi di: Giorgio Baratta, Enrico Berlinguer, Joseph A. Buttigieg, Benedetto Croce, Giuseppe Fiori, Simonetta Fiori, Dario Fo, Orlando Franceschelli, Piero Gobetti, Antonio Gramsci jr., Bruno Gravagnuolo, Emilio Lussu, Mimma Paulesu Quercioli, Giuseppe Prestipino, Camilla Ravera, Antonio A. Santucci, Paolo Spriano, Palmiro Togliatti, Aldo Tortorella. -
Ribellarsi non basta. I subalterni e l'organizzazione necessaria
La forma storicamente più alta di organizzazione politica, il partito, è oggi ampiamente screditata. Quale sostanza politica si cela dietro questa circostanza? Quali sono le caratteristiche dell’ordinamento politico-istituzionale venuto a delinearsi in questi anni? È possibile restituire un senso e un’efficacia alla politica prescindendo dall’organizzazione? Da Syriza a Podemos, attraversando Gramsci, i Luoghi Idea(li) e il Partito sociale, in lungo e in largo nelle pieghe dei meccanismi di dominio capitalistico, Lorefice ricerca e indaga quegli strumenti politici e organizzativi in grado di riaprire la contesa egemonica sulla «modernità». Per una società giunta a un alto grado di sviluppo e complessità, il tema dell’organizzazione politica diviene pertanto centrale per restituire slancio e protagonismo ai subalterni, respingere un’idea di politica fatta da pochi e per pochi, pensare a un nuovo rapporto tra società e istituzioni. -
Ennio Calabria. Nella pittura, la vita
Ennio Calabria, figura centrale e anomala nel panorama artistico e culturale italiano della seconda metà del Novecento, è qui presentato attraverso un dialogo a due “voci” che traccia il segno di una vita raccontata nel suo divenire. Dagli anni dell’esordio – con la personale del 1958 – fino a oggi, la sua opera è caratterizzata dalla continua necessità dell’artista di rifondare la pittura su nuove ragioni in relazione ai grandi mutamenti del contemporaneo. -
Con Majakovskij
Intervista di Carlo Benedetti. -
«Questo è un fatto e i fatti sono ostinati». Lenin e l'ottobre '17. Una lettura politica
Un’indagine per rileggere la storia dell’avvenimento che “sconvolse” la Russia e il mondo intero attraverso i suoi momenti chiave; per individuare come e perché si affermò il potere sovietico; per mettere in evidenza sia il ruolo dei protagonisti (operai, contadini, soldati), sia la funzione dei bolscevichi e – in particolare – di Lenin. Sergio Gentili racconta i passaggi politici decisivi della fase rivoluzionaria che va dal febbraio 1917 all’avvio della guerra civile nel 1918, connettendo eventi, testimonianze, cronache e conflitti in una trama che è stata troppo spesso oggetto di facili strumentalizzazioni. In questo quadro fitto di dettagli, la lente d’ingrandimento si posiziona su Lenin, per ciò che ha detto e per quello che ha fatto dal suo rientro a Pietrogrado, nell’aprile del 1917, fino all’attentato subìto a Mosca nell’agosto del 1918. In appendice, alcuni fra i suoi testi più illuminanti, capaci di evidenziare l’immediatezza della vicenda politica di allora e chiarirne la natura dello scontro politico. Con prefazione di Michele Prospero. -
Sei mia. Un amore violento
Elisabetta ha due figli e si è appena separata dal marito quando incontra Massimo. Tra loro nasce un amore sincero e appassionato che a poco a poco si trasforma in qualcos'altro, in un rapporto verticale a senso unico, in una silenziosa e feroce gerarchia, prima tra oppresso e oppressore e poi tra vittima e carnefice. Fino a un epilogo senza ritorno. -
Il sindacato
Nelle sue riflessioni sul sindacato, in momenti sparsi tratti dalle pagine dei ""Quaderni"""", Gramsci mette a punto la concezione della """"densa società civile"""". Rispetto alla vecchia nozione liberale di società civile, assunta come dimensione di individui-atomi tra loro irrelati, egli rimarca il ruolo delle organizzazioni, dei movimenti collettivi che definiscono una robusta trama di pluralismo sociale. Proprio la presenza di soggetti sociali organizzati tra loro in conflitto garantisce la tenuta degli ordinamenti politici nei tempi di crisi. I luoghi della costruzione della soggettività e della rappresentanza sociale sono da Gramsci ritenuti essenziali nelle democrazie di massa perché le mediazioni politico-sindacali bloccano le tendenze distruttive su cui poggia il fenomeno carismatico."" -
Il mistero della miniatura. Storia di un veneziano errante
Storia di un veneziano che per lavoro e interesse ha viaggiato in tutto il mondo scoprendo a poco a poco un enigma nascosto in una miniatura veneziana. -
Scusate per il disturbo
"Scusate per il disturbo"""" è un viaggio fatto di amore e di dolcezza nel cuore di una madre che sa di dover lasciare un testamento sentimentale alla famiglia, per aiutarla a sopravvivere alla malattia e all'oblio della memoria. Un libro-racconto che evoca musiche, voci del passato, immagini in bianco e nero. Racchiude non una vita, ma l'esistenza di molte persone. Una sorta di diario che Adele scrive alla figlia per accompagnarla ad affrontare il dolore della sua malattia e per lasciare alla nipote Francesca l'eredità più importante: la memoria famigliare. Perché la storia ed i ricordi di affetti insostituibili e indissolubili non si perda, ma accompagni la vita che scorre nella sua quotidianità sostenendo quello che è più importante: l'amore nelle sue diverse declinazioni. Attraverso queste pagine l'autrice valorizza una testimonianza che diviene punto di partenza per leggere da un'angolatura, a volte ritenuta scontata, quello che più intimamente riguarda ciascuno di noi." -
Varianti al piano. Delitti incompleti fra capannoni e antiche mura
Provincia italiana, una piccola città sulla campagna piatta in cui si sfiorano dritte strade d'asfalto e vie romane ormai cancellate. Quieto orizzonte di montagne lontane, tralicci elettrici e immancabili capannoni sparpagliati sul piano. Ma ogni piano, reale o astratto, per quanto regolare, nasconde intoppi che impongono varianti e il primo imprevisto è un anomalo temporale estivo che piega la gru di un cantiere. Il secondo ha la forma di un'impossibile denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri, il terzo di una cavità assente dalle carte mentre sul quarto inciampa un funzionario comunale di solito, invece, ben abile a gestire ogni variante. La quinta sorpresa è il freddo panico di un costruttore bancarottiere, la sesta è la notte inconfessabile di un parlamentare nella foto sgranata di uno smartphone, per non parlare della settima che corre sul profilo di una donna assassina incompleta. L'ultima sembra una variante ma è la regola: solo nei gialli al bravo investigatore è concessa la grazia di toccare la verità. -
Miguel Delibes. Itinerari di vita e di scrittura
Nel percorso umano e artistico di Miguel Delibes risalta la stretta relazione tra vita e letteratura, etica ed estetica. Questo volume, intitolato Itinerari di vita e di scrittura, contiene dieci studi di autori di diversi Paesi (Spagna, Italia e Francia), che ripercorrono la sua opera complessa e coerente, analizzandone i diversi sottogeneri - romanzo, racconto e saggio -, secondo punti di vista differenti, sebbene complementari: biografico, filosofico, stilistico, ecdotico e linguistico. Attraverso la varietà di generi, testi e approcci scelti, se ne delinea la profonda visione del mondo, sempre contraddistinta da quella ironia con la quale il grande narratore vivacizza i propri scritti. -
Dieci racconti
Il libro è composto da dieci racconti introspettivi, ambientati in varie regioni italiane tra il 1967 e il 2013. I racconti mettono in luce le riflessioni, le emozioni e i sentimenti dei loro protagonisti, che sono in alcuni casi dei bambini, in altri degli adulti. In queste narrazioni traspare quindi il loro mondo interiore, quell'universo nascosto che le persone che incontriamo quotidianamente non vedono e non percepiscono, perché rimane nel profondo della nostra coscienza e della nostra intimità. Tutti i racconti, tranne Passioni, sono frutto della fantasia dell'autore: ogni riferimento a fatti o personaggi reali è da ritenersi puramente casuale. -
Favole vere quasi a metà. Storie semiserie fra sogni e... fantastiche realtà
Età di lettura: da 10 anni. -
L'insigne collegiata di S. Martino. Piove di Sacco (IX-XIX secolo)
Questo libro raccoglie i frutti di una complessa ricerca archivistica e bibliografica che narra le vicende dei canonici dell’insigne collegiata di S. Martino di Piove di Sacco dal IX al XIX secolo, nel loro contesto storico. Un lungo percorso che comincia con una breve introduzione sull'origine della Saccisica dai tempi di Cleonimo (III-IV secolo a.C.) per poi continuare con la nascita della collegiata e la sua vita tormentata durante la quale si incontrano personaggi e eventi che iniziano con re Berengario I, e che si snodano attraverso le vicende talvolta drammatiche degli Ezzelini, dei Carraresi, dei vescovi di Padova, conti della Saccisica, che ebbero financo due vescovi scismatici quali Milone e Pietro durante la lotta per le investiture ecclesiastiche, la conquista veneziana (1405), la caduta della Serenissima (1797), l’occupazione napoleonica e poi quella austriaca fino all'unità d’Italia, per concludersi in età contemporanea. -
Binario 6
Ci sarà una sola donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. Arthur Schopenhauer l'amore è il risultato di un calcolo tra due individui. Succede che questo prodotto a volte sia amore infinito altre amore non finito. Ma qual è il vero significato di questo risultato e, soprattutto, quali sono le conseguenze emotive che si scatenano negli individui che lo vivono? Quando in matematica un'operazione ha come risultato l'infinito questo non è un problema. Leopoldo + Alice = Stop! Ma se questo avviene in fisica... beh, allora è un gran casino perché quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato a uno evidentemente disordinato la sua entropia aumenta così come il suo disordine. Leopoldo e Alice appartengono a un sistema completamente disordinato, dove è solo Alice a porsi il problema di riuscire a superare il limite dell'infinito e dargli così un senso. Non riesce a metabolizzare il fatto di essere ""quello che un uomo vuole ma che la vita gli impedisce di avere""""."" -
Il figlio di braccio di ferro
"Nella Francia popolare degli anni '60-'70 una famiglia si forma e si disfa. Sotto gli occhi di Philippe, il figlio più grande, Jacques tenta di venire a capo di un malessere indicibile ricorrendo all'alcool. In questo modo, però, si ritroverà solo, senza capirne il perché, """"Io non bevo!"""", e la sua vita se ne andrà alla deriva tra Parigi e Niort. Philippe, divenuto monaco benedettino, lo incontrerà dopo dieci anni di rottura, con la speranza di salvarlo...""""."