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Racconti di Natale
I racconti dickensiani mettono in scena una famiglia raccolta, il desiderio di stare insieme, l'amore per le cose semplici, ma preziose in un mondo popolato da fate, spiriti, folletti e creature fantastiche che portano l'uomo in una dimensione surreale, ma vissuta in maniera totalmente realistica. Come nei romanzi, anche qui l'autore svela l'altra faccia dell'Inghilterra del suo tempo, quella del malessere sociale e l'immensa e caotica metropoli con le sue case fatiscenti e le sue strade degradate. Il tono non è però mai totalmente cupo e lascia spazio al sorriso o alla risata liberatoria, al comico e al grottesco. Nei suoi racconti, Dickens disegna le sue grandi utopie natalizie facendo spesso ravvedere gli indifferenti e i malvagi e regalando così al suo lettore l'atteso lieto fine. -
La bottega dell'antiquario
"La bottega dell'antiquario"""", ricca di pagine e personaggi memorabili, appartiene alla categoria delle opere maggiori di Dickens. La storia si incentra sul rapporto tra la piccola Nella, orfana dei genitori, e il nonno, ridotti in miseria dal mostruoso e malefico nano Quilp. I due saranno costretti ad abbandonare la loro stantia bottega di anticaglie e curiosità, dando così inizio a un bizzarro pellegrinaggio per i sobborghi londinesi. La loro diventa un'autentica fuga attraverso un succedersi di incontri fortuiti: con un ammaestratore di cani, un burattinaio, una proprietaria di un museo ambulante delle cere. Il tono fragile, esile, trasparente del romanzo, così come la sua protagonista, assicura al libro la sua unicità poetica. Introduzione di Carlo Izzo." -
Poesie, frammenti e testimonianze. Testo greco a fronte
Due strade si aprono davanti allo studioso impegnato a introdurre Saffo e la sua poesia. La prima è molto breve, una rassegna ordinata e sistematica dei circa 215 frammenti della sua poesia e delle circa 100 testimonianze sul suo conto: gli uni e le altre largamente insufficienti a ricostruire una personalità letteraria e un quadro coerente di una produzione poetica, e produttivi piuttosto di una fitta serie di domande e problemi. La seconda è molto lunga e si snoda per le innumerevoli tappe della fortuna di Saffo, o meglio dell'immagine che già gli antichi, a partire almeno dai commediografi del V secolo a.C, trasmisero di lei: la Saffo amante brutta, piccola e nera; la Saffo perversa ninfomane; la Saffo maestra di scuola e Socrate in gonnella; la Saffo vessillifera della femminilità e persino del femminismo. -
Senza fiato
Sono trascorsi dieci anni da quando Manolo Perez, detective della narcotici, ha lasciato New York per fare ritorno nella natia Santo Domingo per prendersi cura dell'amata sorella minore Solly. Lui è un uomo disilluso, cinico e soprattutto ha appena scoperto di avere un cancro ai polmoni; lei invece è una bellissima e giovane ragazza piena di vita, lavora in un supermercato e proprio qui incontra Lorenzo, un affascinante immigrato di origini italiane che ricopre un importante ruolo in una compagnia di costruzioni. Manolo però non lo vede di buon occhio e, attraverso alcune indagini, scopre che il suo scetticismo iniziale purtroppo non è infondato. Narcotraffico, corruzione e una giovane e spietata vedova messicana faranno da sfondo a una vicenda sempre più intricata e avvincente. Una scrittura ad alta tensione che lascia il lettore ""senza fiato"""", sullo sfondo di una contraddittoria Santo Domingo, paradiso dai risvolti a volte infernali, che nasconde uno dei più alti tassi di corruzione, di violenza e di inquinamento dell'America Latina."" -
Il volto della fenice
Serena ha ventuno anni, studia all'università e ha appena vinto una prestigiosa borsa di studio come ricercatrice all'estero, quando scopre di essere incinta... Il racconto si dirama tra salti cronologici che alternano il prima col poi e che scandagliano gli abissi più profondi dell'infanzia di Serena e del rapporto perturbato con la madre schizofrenica, il cui eco condurrà la sua esistenza verso scelte tragiche e dolorose. ""Il volto della fenice"""" è l'esplorazione di un viaggio attraverso la consapevolezza della propria forza e del proprio coraggio, un'avventura che nasce dal dramma e che, guidata dalla voglia di riscatto, approda nella realizzazione incondizionata del sé che ignora ogni compromesso."" -
Sei personaggi in cerca d'autore
Luigi Pirandello, uno dei massimi geni del Novecento, seppe, forse meglio di chiunque altro, illuminare ed esplorare le angosce, le dissociazioni e i contrasti interiori che lacerano la coscienza e lo spirito della modernità. In ""Sei personaggi in cerca d'autore"""", questa visione tormentata si traduce in un vero e proprio """"teatro della mente"""" nel cui allucinato e straniato spazio scenico la coscienza osserva e tortura ossessivamente se stessa. In altri termini, si traduce nella geniale innovazione del """"metateatro"""", del teatro """"su"""" e """"nel"""" teatro, della rappresentazione che rappresenta se stessa proprio nel momento e all'atto del proprio farsi, del proprio divenire, del proprio prender forma nel tumultuoso groviglio che avvolge e intreccia la vita e la forma, la realtà e la sua ombra, l'esistenza e la maschera, la """"vita nuda"""" e il suo illusorio fantasma."" -
Le ali spezzate
"Ali spezzate"""" (1912) è il primo e l'unico romanzo breve in prosa scritto dal poeta libanese e rappresenta un contenuto germinale del suo pensiero sul ruolo maschile e femminile nella società araba, sul peso e sulla consistenza del legame matrimoniale e sul vincolo delle ricchezze e del patrimonio nella scelta del coniuge, nel perpetuarsi di relazioni di classe e di differenze di ceto. Scritto con una forte impronta autobiografica, è una storia d'amore tra due giovani che hanno da poco varcato la soglia dell'adolescenza per inoltrarsi nella fase matura dell'età adulta, strappati dal sogno, ideale e adolescenziale, del puro amore per confrontarsi con una realtà spietata e crudele che ne infrange e ne incrina il futuro." -
Gli ultimi fuochi
"Gli ultimi fuochi"""" è il lascito di un romanzo incompiuto che Francis Scott Fitzgerald non terminò a causa di un attacco cardiaco, e che possiede tutte le caratteristiche del capolavoro letterario. L'autore vi lavorò quando la sua stella era declinata e aveva cercato, senza successo, di far carriera nel mondo hollywoodiano come sceneggiatore. La sua esperienze trova eco nell'opera che solleva il sipario sul retroscena del mondo della produzione cinematografica: Fitzgerald coglie la cupidigia degli azionisti e dei direttori amministrativi, il servilismo dei dipendenti, l'esibizionismo delle star e la facilità con cui si entra e si esce dalla scena, per essere abbandonati lontani dai riflettori. Si contano innumerevoli appunti e commenti dell'autore, intenzionato dunque a scrivere un romanzo curato nei minimi dettagli e quanto più fedele al mondo reale. Nulla, invece, è stato ritrovato sull'epilogo e l'incompiuto lascia sempre spazio all'immaginazione del lettore e a tutte le possibili alternative." -
Gocce di nero
Lorenzo Barozzi, detto il Barozzi, è un quarantenne appena lasciato dalla morosa, con la quale condivideva un'attività lavorativa in un bar, una casa e tre gatti. Per espiare le sue colpe da adultero si trasferisce nelle nebbie della bassa modenese. Qua apre un ristorante, che cerca, tra mille difficoltà, di portare avanti con l'integralismo che lo contraddistingue. -
Gli occhi azzurri e poi
Spesso sono le canzoni, a volte i libri e i film lo spunto da cui prendono vita i racconti di questa raccolta, ambientati in epoche diverse, ma soprattutto negli anni Settanta. Ragazzini che dopo l'esame di terza media scoprono quasi per caso l'ipocrisia degli adulti in un'estate calda e ricca di cambiamenti... -
Figlie dell'epoca. Donne di pace in tempo di guerra. Ediz. illustrata
Si parla di donne, donne che hanno vissuto il primo conflitto mondiale lontane dal fronte, ma ugualmente in guerra. 1.136 donne che, dall'America e da tutta Europa, si sono riunite il 28, questa volta ad aprile, del 1915 all'Aja per parlare di pace agli uomini in guerra. -
Sediamoci qui. Introduzione alle cure palliative
Un libro forte, diretto e coinvolgente - sospeso tra il rigore scientifico del saggio e la realtà quotidiana della vita - che introduce un concetto rivoluzionario per il mondo della scienza medica: quello di ""medicina scalza""""."" -
Era mio padre. Giorgio Mariani, l'ultimo angelo maledetto del calcio
Mariani era un uomo generoso. Non era privo di difetti, anzi: ma le sue fragilità me lo rendevano più caro, perché la perfezione appartiene (forse, eh!) esclusivamente ai santi. Lui era consapevole di mischiare limiti e virtù: era spontaneo nelle gioie e nei dolori, che pure hanno visitato la sua esistenza. -
Elegie
Qual'è il primo ricordo della nostra esistenza? ""La rincorsa che si prende per uscire dal grembo e venire al mondo?"""" La vita è filosofia e a volte, per comprenderne il significato, bisogna porsi delle domande e talvolta toccare il fondo, auto-distruggersi come farebbe un seme per diventare fiore."" -
Dentro di me. Endometriosi, storie di dolore e rinascita
È il racconto dell'odissea dentro la malattia, Endometriosi, che prima viene vissuta come una bestia famelica, che tutto divora, e che non lascia spazio, ma diventa compagna nemica di ogni giorno e di ogni ora, ma soprattutto fa divenire la propria vita un'immensa solitudine, perché il dolore non viene compreso, perché la fatica di vivere non viene condivisa, si è sole a portare il fardello di una malattia che non viene riconosciuta, anzi, diventa il pretesto per non comprendere la persona, ma vederne solo le debolezze e le fragilità. -
Splendore di Luna. Avventura di una prematura
L'esperienza di un figlio ricoverato in neonatologia non può lasciare indifferenti. Che vada bene, che vada abbastanza bene, o, purtroppo, vada male, lascia sempre una cicatrice profonda nelle vite delle famiglie che la attraversano. Ho voluto raccontare la mia storia, nella speranza che possa essere utile a chi ci è passato, ci sta passando, ci passerà. ""Il grande prematuro possiede una forza incredibile, che non ha pari in nessuna altra fase della vita"""" (cit.)"" -
Camminando sulla Ruota della Dea Ana. Le Ruote dell'Anno nelle antiche tradizioni
Descrizione: In questo testo fondamentale ed unico Kathy Jones ripercorre, in una sacra cerca, il sentiero per ritrovare la connessione con le Antenate e gli Antenati delle Isole di Britannia, sia come popolazioni tribali che come forze animiche ed elementali che hanno generato questa terra. Attraverso il recupero della conoscenza di antichissime ed ancestrali tradizioni dei primi popoli che vissero sul nostro pianeta, l’autrice ci svela le connessioni tra le ruote sciamaniche di queste popolazioni, le prime configurazioni degli elementi e degli archetipi con i quali le nostre antenate ed antenati significavano il mondo conosciuto e il multiverso. Questo testo, innovativo e rivelatore, rappresenta uno strumento di grande valore per la comprensione del filo rosso che unisce le culture dei popoli della terra, una continua fonte di saggezza, conoscenza e riconnessione con la Madre Terra e il suo volto uno e multiforme.rnrnTraduzione di Paola Tomatis (Abigail). A cura di Sarah Perini. -
Inermi
Chi sono gli inermi? Famiglie private della loro cittadinanza, infanzia ferita e strappata nella propria dignità, uomini e donne degradati ad un’umanità “lontana”, considerata ostile o comunque scomoda a quel ristretto novero di società che regolano ordine e guerra.rnGli inermi ci interrogano su cosa sia verità coniugata a giustizia, cosa siano diritti e libertà svincolati dai raccapriccianti calcoli di equilibri economici ed assetti territoriali, definiti da meccanismi politici e da capziose procedure giuridiche.rnGli inermi ci interrogano sul creato e sulla creazione, e sono stati denudati del sorriso, spogliati persino del senso della vita, ritorta loro come un insopportabile fastidio, addirittura come una colpa; ci supplicano di accorgerci che esistono perché la loro misericordia si traduca nella nostra salvezza, e la pace in una presenza di gioia e non di istrionica propaganda, senza segnare ancora una volta i nostri anni dall’ennesimo proselito politico, tregua in una guerra che difende la sua esclusività per rassicurarci della sua persistenza. -
La Ierogamia e il simbolismo del Graal
Il Santo Graal, il mito dell’eterna Ricerca della Coppa che Salva e apre le porte del Numinoso, esercita un fascino irresistibile. Dietro il mito del Graal si cela il tema dell’eterna tensione verso l’Indefinito propria dell’Uomo di Conoscenza; il Graal è il recupero allegorico di quell’immortale archetipo rappresentato dalla Dea Madre, Figlia ed Intermediatrice che la cultura giudaico-cristiana non è riuscita a sradicare dal bacino del mediterraneo e che affonda le sue mistiche radici in antichissimi riti iniziatici e di passaggio legati alla sacralizzazione dell’Eros.rnL’intento di questo libro è quello di accompagnare il lettore attraverso un viaggio alla riscoperta di quei miti e riti che rappresentano le vere radici europee e mediterranee e che, mai dimenticate dall’inconscio collettivo dei popoli, hanno dato vita alla grande allegoria del Santo Graal, simbolo dell’Apoteosi della Dea Madre e della sessualità del Figlio di Dio. -
Gesù e la Gnosi
L’insegnamento di Gesù testimonia del fatto che non vi è rottura tra ciò che è o fa e ciò che dice: Dalle cose che vi dico, non sapete chi sono? (log. 43) Tra Essere e Parola l’identità è perfetta. L’uno o l’altra, l’uno e l’altra, ci rivelano la nostra vera identità consentendoci di riconoscerci: la gnosi è questo. Gesù è la gnosi per quello che è; è la gnosi per quello che fa; è la gnosi per quello che dice, in breve egli è la gnosi. E il suo insegnamento non esiste per altra ragione se non quella di permetterci di realizzare la gnosi, vale a dire per aiutarci a conoscere e riconoscere la nostra unità primordiale. Detto ciò, qualunque insegnamento che persegua lo stesso fine è un insegnamento gnostico. I testi orientali, che rivelano che la nostra identità ultima è il Sé – il Padre del Vangelo secondo Tommaso – sono espressione della gnosi eterna. Il messaggio di Gesù è per coloro che sono in grado di ricevere le chiavi della gnosi, in altre parole, di rendersi conto che il regno è dentro e fuori di loro, e che il tempo della vita terrestre è l’occasione unica del risveglio o della resurrezione.