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Il declino dello Stato. Riflessioni di fine secolo sulla crisi del progetto moderno
Un'analisi che intende porre sotto gli occhi di tutti quella riduzione della società a ""macchina totale"""" e dell'uomo a """"materia prima"""" della produzione che sempre più sperimentiamo. Si tratta naturalmente della produzione così come si configura nell'era tecnologica, cioè nel tempo della rivoluzione informatica per la quale """"i segni si scambiano fra loro senza scambiarsi più con qualcosa di reale"""". Il discorso di Barcellona si fa tanto più pregnante quando egli, dopo aver avanzato critiche alle """"soluzioni"""" pensate da Heidegger, Habermas, Luhmann, Jurgen ecc., esamina da vicino le contraddizioni che caratterizzano da un lato il progetto di liberazione marxiano, dall'altro il formalismo giuridico e lo Stato di diritto liberale."" -
Quale politica per il Terzo millennio?
Il bilancio del ""secolo breve"""" si rivela più complesso di come apparve all'indomani della caduta del Muro. L'insorgenza di nazionalismi, l'esplosione di conflitti etnici, la guerra del Kossovo sono i segni inquietanti di una storia dell'Occidente tutt'altro che finita. La società globale rappresenta il compimento del progetto moderno della neutralizzazione della politica attraverso la """"singolarizzazione"""" e lo """"sradicamento"""" degli individui. Il controllo delle informazioni ad opera delle élites trans-nazionali produce, altresì, una vera e propria colonizzazione dell'immaginario. Il ritorno della politica potrà perciò avvenire solo quando la globalizzazione avrà disegnato una nuova gerarchia di poteri."" -
I figli di McDonald's. La globalizzazione dell'hamburger
Contrariamente a ciò che si crede, l'hamburger non è un cibo americano per adolescenti, ma rappresenta il primo alimento, senza cultura e senza età, in grado di annullare la diversità delle culture culinarie e distruggere il nostro modo di mangiare. Questo laboratorio dell'alimentazione futura sfrutta la crisi delle istituzioni sociali e familiari per creare, non un prodotto, ma un consumatore standardizzato e infraculturale, perché privo di identità culturale. Un saggio dai molteplici approcci (sociologico, economico, etnologico, psicoanalitico, gastronomico), non un semplice pamphlet anti-McDonald's, ma una lucida analisi di un fenomeno in continua crescita. -
Il tempo in frantumi. Sociologia dei tempi sociali
L'autore osserva i profondi mutamenti della percezione del tempo nella società contemporanea in relazione alla perdita di significato del lavoro. Alla frantumazione della figura del lavoro salariato tradizionale corrisponde la trasformazione del significato sociale del tempo e l'esplosione del tempo libero nelle sue varie forme. E' il segno di un mutamento d'epoca, ma anche di una crisi della società che è paradossalmente in ritardo rispetto alle modalità delle sue organizzazioni pratiche. -
Intervista sull'Islam
Questo libro è al contempo un ritratto, un racconto e un dibattito. Ritratto che i due protagonisti tracciano di loro stessi, confrontando le loro idee e la loro concezione, talvolta antagonista della storia. Racconto che lega intimamente il loro itinerario ai cambiamenti radicali a cui sono soggetti l'Egitto e il Medio Oriente. Dibattito di idee sul mondo come appare oggi, ma anche su un altro mondo possibile di cui ciascuno porta in sé la visione. L'opera si conclude con uno scambio di idee sulla situazione dei musulmani in Europa, e sulla visione che l'Islam ha della laicità. Gli autori concordano su un unico punto: il futuro del mondo si fonda sul dialogo. -
La comunicazione interrotta. Etica e politica nel tempo della «rete»
La cosiddetta ""società della comunicazione"""", quella odierna, è caratterizzata da un fenomeno di frammentazione della comunicazione interpersonale. Poter essere sempre raggiungibili costituisce, di fatto, un imperativo categorico a cui subordinare lo stesso atto del comunicare. È necessario, dunque, predisporsi al flusso ininterrotto dei messaggi e delle informazioni, anche quando questo significa spezzare il filo delle conversazioni già in corso. La comunicazione si interrompe nella costante verifica della funzionalità e della rapidità delle possibilità interattive del sistema che articola tecnicamente la comunicazione."" -
Mistero americano. Ipotesi sull'11 settembre
La percezione generale di un radicale cambiamento della realtà dopo l'attentato dell'11 settembre è certamente giustificata dal brusco mutamento degli assetti internazionali e, in particolare, della politica estera degli Stati Uniti. È molto diffusa l'opinione secondo la quale la minaccia del terrorismo islamico è di per sé sufficiente a giustificare i nuovi indirizzi strategico-militari dell'unica superpotenza rimasta. Se la solidarietà con l'America ha coalizzato la maggior parte dell'opinione pubblica, è però necessario andare oltre le immagini delle torri che crollano e interrogarsi su chi fossero i dirottatori, sulla loro provenienza, sul modo in cui sono stati identificati, su chi e come li ha finanziati. -
La democrazia e il potere giudiziario. Il dilemma costituzionale e il giudice Brennan
A partire dalla figura di William J. Brennan Jr. (giudice della Corte suprema USA dal 1956 al 1990), il testo delinea e analizza alcuni tra i problemi principali delle democrazie costituzionali contemporanee. Esso evidenzia quello che l'autore chiama ""paradosso della democrazia costituzionale"""", cioè la compresenza di limiti al potere politico con l'ideale democratico dell'autogoverno e si interroga sul ruolo delle Corti costituzionali e supreme e sul possibile governo dei giudici. Costruito con riferimento alla realtà giuridica e politica americana, questo testo rappresenta un contributo importante anche al dibattito europeo sul significato e le implicazioni della democrazia costituzionale."" -
Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni
L'onnipotenza del mercato produce la distruzione di tutti i beni pubblici. La prevalenza di un individualismo cieco e distruttivo riempie il mondo di merci, ma lo rende sempre più ingiusto e disperato. In un mondo siffatto la cura e la tutela dei beni che appartengono a tutti sembra una follia: eppure essa costituisce l'unica ragionevole risposta al processo di privatizzazione del mondo, l'unico rimedio per evitare che esso divenga il bottino esclusivo dei più forti. In un mondo in cui sembra che si possa essere solo sudditi o clienti, l'esercizio delle virtù civili e la scommessa della cittadinanza attiva sono l'unico modo per conciliare la difesa della libertà e la cura del bene comune, per sottrarsi alla tirannia degli Stati e a quella del mercato. -
Utopia del tramonto. Identità e crisi della coscienza europea
Ha scritto Nietzsche: ""Il solo denaro costringerà l'Europa a stringersi insieme, quando che sia, in un'unica potenza"""". Dinanzi alla sfida posta da una tale sentenza, il volume percorre la via opposta di una ricerca teoretica sulle ragioni di quel sempre più concreto """"stringersi insieme"""", motivato in realtà dal presentimento di un destino comune. Riprendendo la lezione di Massimo Cacciari, l'autore decifra le linee di una possibile """"storia e profezia d'Europa"""": sulle tracce di quell'utopia che, come scriveva Adorno, """"è racchiusa nell'immagine della civiltà che tramonta"""". Nell'impossibilità di pensare e di volere un'altra Europa possibile, a occidente di se stessa e della sua stessa identità, sta la decadenza dell'Europa."" -
L' orecchio di Freud. Società della comunicazione e pensiero affettivo
Se numerosi sono stati i tentativi di fornire una lettura filosofica di Freud e della psicoanalisi, questo lavoro prova a battere una strada in qualche modo opposta, puntando a offrire ""un ascolto"""" psicoanalitico del testo filosofico e delle istituzioni sociali. Ciò che unisce i diversi capitoli del libro, dalla critica della società della comunicazione all'analisi del pensiero come forma autocurante della mente, fino alla messa in discussione dei paradigmi razionalistici che dominano la filosofia politica contemporanea, è il tentativo di accostarsi ad uno stile filosofico che recuperi la dimensione pulsionale, affettiva del pensiero e del linguaggio, davanti alla rarefazione della realtà e delle parole che caratterizza il mondo contemporaneo."" -
All'ombra della Mezzaluna. Dopo Saddam, dopo Arafat, dopo la guerra
La guerra in Iraq, il terrorismo internazionale, la rielezione di G.W. Bush e la morte di Yasser Arafat diventano oggi eventi di una storia da cui dipenderà la sopravvivenza politica ed economica dell'Occidente; una sopravvivenza che si gioca al di fuori delle sue origini culturali e politiche e che non si esaurirà solo nell'area del Golfo e nella lotta al terrorismo fondamentalista di Bin Laden. Un ""sistema allargato"""" che, se non contrastato da un'offerta democratica all'interno delle singole comunità, rischia di ripristinare una concorrenza strategica fra una Russia emergente, una Cina in ascesa e l'Iran pronto ad assumere la leadership politica nell'universo islamico."" -
Il tramonto del mito americano. Contraddizioni di un mondo a rischio
La società internazionale è dilaniata da contraddizioni che ne minano la coerenza interna e che investono tutti i campi, da quello economico a quello ideologico, etico, sociale. Gli USA pretendono di essere alla guida di questo mondo sconnesso e ne costituiscono l'immagine amplificata; essi non sono la causa dello sfacelo ma lo strumento principale attraverso cui lo sfacelo si compie. Il libro affronta questa ""crisi di sistema"""", sempre più evidente anche se negata dall'establishment, e che alla fine del millennio ha perduto improvvisamente, con la morte dell'impero sovietico, anche l'ultimo elemento che permetteva un fragile equilibrio: l'esistenza di poteri bilanciati."" -
Dopo la certezza. Il diritto in equilibrio tra giustizia e democrazia
La fondamentale idea occidentale di certezza del diritto è di fatto divenuta secondaria rispetto a un nuovo paradigma, la garanzia dell'""equilibrio"""". Il volume lo dimostra analizzando tensioni oggi drammaticamente sentite: tra diritti """"umani"""" e diritti """"fondamentali"""", tra universalità e identità culturale; tra giustizia e danno nei rapporti privati; tra uso e """"abuso"""" dei diritti o dei pubblici poteri; infine la tensione tra economia e politica, tra il cittadino consumatore e l'ordine neo-costituzionale nell'Unione Europea."" -
La parola perduta. Tra polis greca e cyberspazio
Mai come oggi la parola ha perduto ogni connotazione sostanziale, ed è divenuta esclusivamente uno strumento tecnico. Questo processo costituisce l'ultima conseguenza del dominio maschile del Iogos, affermatosi nella filosofia classica e moderna grazie all'enorme potenza dell'astrazione concettuale e alla sua capacità di sottrarsi a ogni legame con l'esistenza concreta dei corpi. In questo modo, l'attacco del Iogos all'affettività dell'esistenza sopprime la dimensione femminile del vivente, e perciò spesso impedisce di cogliere nella costituzione dell'io il ruolo dell'alterità. In questa fantasia di autogenerazione viene a galla il significato più profondo dell'individualismo proprietario. In realtà, l'attacco del Iogos alla vita è un attacco alla natalità generazionale. Dopo il dominio maschile sul femminile, si compie oggi l'alleanza dei figli contro la coppia genitoriale. La società senza padri è una società dell'indifferenziato. Ogni dualismo, ogni scarto è colmato nel monismo autarchico del Iogos maschile che soprawive alla morte del vivente, rispecchiandosi compiaciuto nel capitale che si autoriproduce. -
Autonomia e responsabilità. Un libro verde per medici e operatori della sanità pubblica
Il libro esamina il cambiamento in positivo della figura del ""paziente"""" in tutte le sue numerose sfaccettature fino a configurare """"l'esigente"""" come nuovo soggetto """"che domanda"""". Parallelamente, esamina il cambiamento in negativo della figura del dipendente sanitario che diventa suo malgrado sempre più """"superdipendente"""", in particolare i medici. Infine, propone un'azienda sanitaria sui generis nella quale sia gli operatori sanitari nei confronti dei cittadini che l'azienda nei confronti degli operatori sanitari, regolano i loro rapporti attraverso principi di contrattazione, dando così luogo a un particolare """"governo sociale"""" fondato sul valore dell'autonomia e della responsabilità."" -
La scelta difficile. Come salvarsi dal progresso senza essere reazionari
Il progresso ha realizzato meraviglie. Nello spazio di un secolo, gli abitanti del pianeta sono triplicati, le ricchezze prodotte sono state moltiplicate per venti, l'energia consumata è aumentata di trenta volte. Ma questo exploit ha un rovescio della medaglia. Le risorse naturali si stanno esaurendo, alterando gli equilibri che regolano la vita. Sembra che niente riesca a scalfire il consenso sull'ideologia progressista, che prevede un'incessante ed estenuante marcia in avanti, a colpi di crescita economica, innovazioni tecnologiche, urbanizzazione galoppante, mobilità senza freni e compulsione consumistica. Questa forma di progresso è incompatibile con la stabilità della biosfera ed è inaccessibile alla maggior parte della popolazione mondiale. L'umanità ha raggiunto il capolinea della strada intrapresa all'inizio della modernità. Un testo sull'evoluzione dell'umanità. -
Labirinti di gusto. Dalla cucina degli dei all'hamburger di McDonald
Attraverso l'alimentazione si può comprendere la struttura sociale e simbolica di una società e il rapporto degli individui con il proprio corpo: il complicato intreccio tra negazione della corporeità, mortificazione dei piaceri e dei desideri ed esaltazione della fisicità, tra controllo di Sé e controllo sociale. L'impatto simbolico del cibo, del pasto, del banchetto si è sempre ripetuto nelle narrazioni del mondo: non c'è origine senza nascita, non c'è inizio senza nutrimento. Ma oggi scivoliamo, quasi senza accorgercene, verso una vera e propria deprivazione sensoriale, particolarmente evidente nell'impoverimento dei sapori e nella standardizzazione del gusto. Se il pensiero dei greci si è espresso nell'equilibrio del simposio e la modernità è transitata da un fast food, quale sarà il cibo del post-umano? -
La vita eccentrica. Soggetti e saperi nel mondo della rete
L'importanza crescente della ""rete"""" nella società contemporanea pone continui e inauditi problemi di interpretazione e di comprensione dell'agire umano. Una nuova comunicazione e un nuovo linguaggio che mettono in connessione milioni di esseri umani in uno spazio affatto diverso da quello fisico tradizionale e senza alcuna presenza della corporeità materiale dei parlanti. Un incremento inimmaginabile di informazioni provenienti da ogni parte che si depositano e si accumulano in siti accessibili attraverso semplici codici informatici. Una dilatazione senza precedenti delle possibilità di conoscenza e una flessibilità dei ruoli che trasforma la tradizionale distinzione tra lavoro e non-lavoro, tra tempo di vita e tempo mentale e che costringe a ripensare la nostra condizione di uomini. La rete è un universo senza confini e chi la frequenta è costantemente in bilico tra l'arricchimento delle competenze e delle possibilità, e l'alienazione in un'anomia dissipativa."" -
Lo sguardo vuoto. L'esaurimento della cultura europea
La formazione dell'identità europea è caratterizzata, secondo Mattéi, dalla nascita di uno sguardo che si distanzia dal proprio oggetto e, declinandosi all'infinito, permette di illuminare e preservare la verità di quanto osserva, anche dell'""altro"""" più remoto. Tracciare la storia della nascita di tale sguardo, a partire dall'incrocio fra mito, letteratura e filosofia, significa stabilire la specificità di quello che è l'unico elemento in grado di definire propriamente l'identità europea. Senza rinnegare le radici stesse da cui è nata l'Europa, Jean-François Mattéi cerca di """"tenere la rotta"""" di una valorizzazione della cultura europea che renda giustizia alla sua storia mediterranea, ai contributi originari del mito e della religione, del pensiero artistico e filosofico, ma, soprattutto, alla dimensione della trascendenza, costitutiva di ogni esperienza artistica, spirituale e teoretica. Come già mostrava Walter Benjamin, senza di essa, ai cittadini europei pare essere rimasta solo la possibilità di muoversi nel mondo dell'economia e delle merci come automi dallo """"sguardo vuoto"""".""