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Rete e social media in Cina. Meet the media guru
"L'Internet cinese è un ecosistema pienamente maturo, densamente popolato e notevolmente remunerativo, i cui """"netizen"""" considerano, consciamente o meno, membri di una sorta di sottosistema di governo."""" (Kaiser Kuo)" -
Il trust in agricoltura. Profili giuridici ed economico-aziendali
Oltre alla sempre fondamentale passione per il lavoro della terra, della trasformazione dei prodotti e dell'allevamento, l'azienda agricola del terzo millennio non può non innovare nella ricerca e nello sviluppo ed essere pronta alla competizione e alla globalizzazione. L'azienda agricola è anche una realtà aziendale e deve quindi rispondere non solo alle logiche dell'agro-dinamica, ma anche a quelle della disciplina generale civile dell'azienda. È e rimane sempre un complesso di beni organizzati per l'esercizio dell'impresa agricola. Il codice civile tutela l'imprenditore, l'azienda, i familiari dell'imprenditore, i soci, il fondo, i creditori e la terra, ma non sempre ciò è sufficiente. L'evoluzione delle aspettative e la conciliazione degli interessi possono consigliare anche il ricorso a istituti più evoluti e flessibili. In questo contesto si inserisce perfettamente il trust che, dopo lunga esperienza e attività nel sistema anglosassone, trova riferimenti e applicazioni anche tra i nostri campi e tra le nostre aziende agricole. Il trust è lo spartiacque ideale tra il patrimonio della famiglia, dei familiari e dell'azienda agricola, proponendosi sia quale regolatore degli interessi complessivi che come anche facilitatore delle situazioni più complesse. Non è solo la famiglia Antinori a introdurre un trust fra campi e vigne. Le opportunità offerte dal trust sono varie e numerose... -
Patrimoni. Strumenti di amministrazione e protezione. I patrimoni italiani all'estero e la voluntary disclosure
Quali sono le tecniche migliori per amministrare e tutelare i propri immobili, conti correnti e depositi titoli, azioni e partecipazioni in società, ma anche investimenti finanziari e beni patrimoniali di ogni genere, ovunque si trovino? Come si fa a tenere in regola i patrimoni privati all'estero dei contribuenti italiani? Gli strumenti per proteggere e amministrare i beni patrimoniali devono sempre dimostrarsi aggiornati, efficienti e misurare la propria validità rispetto alle molteplici e nuove regole fiscali e alle fondamentali disposizioni ""antiriciclaggio"""". Le strutture societarie sono essenziali per consentire a più soggetti congiuntamente, non solo familiari, di detenere un patrimonio privato fatto di immobili, depositi o altri beni. Ma è bene conoscere cosa succede ai finanziamenti fatti dai soci alla società stessa e come vengono disciplinati fiscalmente i flussi finanziari e i beni che compongono il patrimonio sociale. E ancora, il Trust è un soggetto ormai largamente adottato dagli operatori italiani per i patrimoni privati ovunque si trovino. Ma quali sono gli orientamenti dell'amministrazione fiscale italiana per la tassazione dei patrimoni in trust? E come si può continuare a detenere correttamente il proprio patrimonio in Italia, quando si decide di spostare la sfera di attività o il centro dei propri interessi (residenza) all'estero?"" -
Brand Renzi. Anatomia del politico come marca
In un profluvio quasi inarrestabile di parole di, su e con Matteo Renzi, è importante fermarsi e guardare al ""fenomeno Renzi"""" da prospettive più inconsuete rispetto alla pubblicistica corrente. L'ottica è quella offerta dai moderni filoni della brand communication. L'autore discute come e perché oggi il leader sia sempre più medium e brand di se stesso, non accontentandosi più di seguire valori ed estetiche dell'epoca della spettacolarizzazione, come la potenza di un'immagine patinata, edulcorata e perfezionata dalla tecnologia. Empatia, esperienzialità sono solo alcune delle dimensioni emergenti che caratterizzano l'attuale ecosistema dei media, dominato dalle logiche del web 2.0 e dei social network. Un contributo per avere chiavi di lettura sul chi e che cosa è la marca Renzi con il suo mix di arrivismo ed etica, """"velocismo"""" e coolness, italianità e nuovismo... e parecchio altro!"" -
L' alleanza. Gestire il talento nell'era del networking-Teniamoci in contatto. La vita come impresa
"L'alleanza"""": Il rapporto di lavoro si è spezzato: il vecchio modello basato sulla garanzia del posto a vita non funziona più. Ma né i datori di lavoro (siano manager o imprenditori) né i lavoratori hanno il coraggio di dar vita a un sistema diverso. La soluzione? Cominciare a pensare ai collaboratori come ad alleati. I manager vogliono che i collaboratori contribuiscano a far crescere l'azienda e i collaboratori vogliono che l'azienda contribuisca a trasformare le loro carriere sul lungo termine. Ma questo scenario win-win si realizzerà solo se entrambe le parti sapranno fidarsi abbastanza l'una dell'altra per impegnarsi in un investimento reciproco. Per ricostruire questa fiducia - oggi al minimo storico - serve un dialogo schietto. Spregiudicato e pratico, il libro dimostra come un modello basato sull'assegnazione di incarichi precisi permetta di reclutare, trattenere e mantenere legate a sé, anche una volta che il rapporto formale di lavoro sarà concluso, le persone dotate di quelle capacità imprenditoriali che, sole, possono consentire all'azienda di prosperare. """"Teniamoci in contatto"""": In un mondo in cui il rischio lavoro è alto, la concorrenza globale è aspra e il patto fra datore di lavoro e dipendente sta venendo meno, occorre attrezzarsi. Occorre imparare a gestire il proprio percorso professionale come un'impresa, meglio ancora come una start-up: predisporre un piano, essere pronti al cambiamento, avere una soluzione di riserva sono i primi passi per assicurarsi un vantaggio...""""" -
Panni stesi a Pechino. Esploratori e pionieri nei nuovi mercati internazionali
Al momento di bere qualcosa di caldo, se non è tè, i giovani cinesi preferiscono un bicchierone di caffè venduto nello shop di una catena americana, piuttosto che una tazzina a base di miscela selezionata, da preparare in casa o da gustare in un bar all'italiana. Nel Paese di Mezzo, inoltre, si consuma molto più vino rosso che vino bianco, in una serie complessa di brindisi. Difficilmente poi un cinese vi inviterà nella sua casa e, quando si troverà in coda alla cassa di un supermercato, nel suo carrello ci saranno al massimo quattro o cinque prodotti. Bastano pochi fermo-immagine come questi a segnare la distanza - culturale, sociale e di comportamento d'acquisto - tra Italia e Cina. Una distanza che richiede di essere colmata in un percorso di conoscenza reciproca, tra imprese, consumatori e mercati, a livello individuale e collettivo. Solo in un mercato così ""educato"""", le tante aziende italiane che sempre più numerose si rivolgono oltre confine possono svilupparsi nell'ambiente altamente competitivo della nuova economia internazionale. Se ridurre le distanze facendo leva sull'apprendimento è la chiave verso la nuova era dell'internazionalità (oltre l'internazionalizzazione), prepararsi in questo modo all'approdo sui nuovi mercati internazionali si rivela altresì occasione impareggiabile per riattivare il motore dell'innovazione anche in casa nostra. Ma che cosa c'entrano in tutto questo i """"panni stesi a Pechino""""?"" -
Le infiltrate. Ragazze e tecnologia, stereotipi e opportunità
Il tema se le ragazze possano scrivere codice o meno non si pone. Possono. La domanda è: sanno di poterlo fare? Sanno che cosa si nasconde dietro a questa possibilità? Dobbiamo dirlo loro e, prima ancora, ai loro genitori, chiamati a raccontare alle proprie figlie che sono portate e geneticamente qualificate per un lavoro alternativo a quello cui in genere paiono destinate. Con questo obiettivo di sensibilizzazione nasce Le infiltrate, un progetto che trova espressione nelle pagine di questo libro e si sviluppa nell'area web dedicata. -
Il futuro nelle mani. Viaggio nell'Italia dei giovani artigiani
Non esiste modo migliore di quello scelto da Marina Puricelli per far sapere chi siano veramente oggi gli artigiani italiani. Non bastano i grandi numeri, non basta dire che sono oltre un milione. Al di là delle cifre ci sono una cultura, una forza d'animo, un'etica che questo libro, frutto di un lavoro minuzioso e intelligente, riesce a descrivere con efficacia. Per conoscere dal vivo questi valori era necessario conoscere le persone che li esprimono. È quello che l'autrice ha fatto, in un lungo viaggio attraverso tutta l'Italia: trentun tappe, trentun storie e trentun protagonisti, che spaziano un po' in tutti i settori. Scelti con cura, rappresentano perfettamente un mondo dalle mille sfaccettature. Ancora una volta la realtà, osservata da vicino, sconfessa una mistica composita che spesso miscela importanti verità con abusati luoghi comuni. Si scopre così che le startup di successo non sono solo quelle che nascono dalla frontiera tecnologica e che le altre imprese, quelle dei cosiddetti settori tradizionali, non nascono già spacciate. Che non è necessario avere uno o più master per diventare giovani imprenditori. Che non è indispensabile, per acquisire lo standing di impresa, avere una dimensione internazionale abbandonando il proprio territorio. Così come non occorre che un'azienda raggiunga in tempi rapidi grandi dimensioni per trovare spazio sul mercato. In queste pagine sono gli stessi protagonisti a raccontarsi... -
Cibo, salute e business. Neuroscienze e marketing nutrizionale
Il tema dell'obesità è stato analizzato sotto diversi profili. Ogni disciplina ha adottato metodi e strumenti specifici che non hanno consentito una piena comprensione del fenomeno e l'individuazione di soluzioni adeguate. Per comprendere pienamente il comportamento delle persone e orientarle verso traiettorie virtuose sul piano individuale e collettivo occorre invece coniugare la conoscenza di diverse discipline. In questa direzione l'economia comportamentale e il neuromarketing - diversamente dall'economia e dal marketing tradizionale, che non si occupano del processo con cui l'individuo arriva alla scelta, ma si limitano ad analizzare le decisioni prese e il loro legame con l'utilità attesa - individuano le ragioni che portano all'assunzione frequente di alimenti ipercalorici in quantità eccessiva. Le imprese sono chiamate a rivedere quelle politiche di prodotto, di prezzo, di formato e di comunicazione che, attraverso l'offerta di cibi ipercalorici ad alto contenuto di servizio, hanno contribuito in maniera rilevante all'epidemia di obesità. Il soggetto pubblico deve invece evitare misure proibizionistiche e la manovra della leva fiscale, puntando per contro sulla possibilità di orientare la libera scelta dei cittadini attraverso strumenti di apprendimento emotivo che facilitino comportamenti automatici e abitudini alimentari più salutari. -
La strategia delle strategie. Come scegliere e realizzare l'approccio vincente
Pensate di avere una strategia vincente. Ma è proprio così? I manager sono bombardati da idee e best practice su come ottenere un vantaggio competitivo, ma molte di queste idee e pratiche sono in contraddizione tra loro. Essere grandi o essere veloci? Creare un oceano blu, adattarsi all'ambiente, giocare per vincere o rinunciare del tutto a un vantaggio competitivo sostenibile? In un contesto che cambia sempre più rapidamente e che diventa ogni giorno più incerto e complesso, non è mai stato più importante - o più difficile - scegliere il giusto approccio alla strategia. Questo libro propone un metodo sperimentato per individuare il miglior approccio strategico per la vostra impresa. Insegna a valutare quanto imprevedibile, malleabile e ostile sia il contesto competitivo in cui vi muovete. Spiega come gli approcci strategici oggi disponibili siano classificabili in cinque categorie: essere grandi, essere veloci, essere i primi, essere gli orchestratori o semplicemente essere restauratori, a seconda del grado di prevedibilità, malleabilità e ostilità dell'ambiente. Approfondisce ciascun approccio offrendo a ogni manager gli strumenti critici necessari per identificare l'approccio adatto al suo ambiente, per decidere quando e come implementarlo ed evitare scelte sbagliate e potenzialmente fatali. Di fronte alle più pressanti sfide strategiche, il lettore sarà in grado di rispondere a domande come: che cosa può sostituire la pianificazione quando il ciclo annuale diventa obsoleto? quando possiamo (e quando dobbiamo) plasmare le circostanze a nostro vantaggio? come possiamo implementare nello stesso tempo approcci strategici diversi nelle diverse unità di business? come ovviare alle contraddizioni insite nel fatto di elaborare e attuare strategie diverse in unità di business e aree geografiche diverse? -
Dal detersivo alla Ferrari. 100 modi del comunicare
Come si pongono oggi comunicazione, marketing e relative tecniche di fronte al magma in continua evoluzione della Rete? Tutto ciò che abbiamo fatto fino a ora in che modo cambierà e perché? La pubblicità, le attività di relazioni coi media, gli eventi, il marketing diretto e le altre tecniche del comunicare, così come li conosciamo dovranno davvero essere riposti nell'armadio dei ricordi? Questo libro analizza in modo concreto la realtà che abbiamo di fronte, proponendo oltre cento casi di comunicazione che dimostrano quanto del passato sia ancora vivo ed efficace e indicando come sia possibile reinterpretarli in presenza di nuovi strumenti e opportunità. Raccontando episodi vissuti in prima persona, l'autore ripercorre capitolo per capitolo l'iter che porta a un'efficace comunicazione, suggerendo piccoli trucchi o rivelando curiosi e divertenti segreti, oltre a fornire dati e fatti oggettivi. Protagonisti detersivi, dentifrici e schiume da barba, ma anche beni di lusso e attività di servizio, fino ad arrivare al mercato dell'auto, con uno spazio privilegiato per due costruttori molto diversi e altrettanto interessanti: Renault e Ferrari. -
In onda. Visioni e storie di ordinaria tv
Il giornalismo televisivo ha caratteristiche particolari. Soprattutto quando si va in diretta, senza rete, con l'attesa, le ansie, l'eccitazione, gli imprevisti e i tempi strettissimi. Storie, curiosità, aneddoti: dal dramma di Vermicino all'attentato a Giovanni Paolo II. Seguire le cronache di Roberto Amen porta a scoprire la bellezza (e le magagne) del giornalismo televisivo. Un volto noto della Tv ci racconta il dietro le quinte di una lunga carriera. Il bello e il brutto della diretta, raccontato in prima persona. -
Smart simplicity. Sei regole per gestire la complessità senza diventare complicati
La vostra organizzazione gestisce la complessità rendendo le cose più complicate? Se è così, non siete soli. Secondo il Complexity Index di The Boston Consulting Group, la complessità del business è cresciuta di sei volte negli ultimi sessant'anni. Contemporaneamente la complicatezza organizzativa (cioè il numero di strutture, processi, comitati, sistemi) è aumentata di ben trentacinque volte: nel tentativo di rispondere a obiettivi di performance sempre più complessi, sono stati creati labirinti organizzativi che rendono sempre più difficile migliorare la produttività e promuovere l'innovazione, e sono causa di demotivazione e scarso coinvolgimento nei collaboratori. Per gestire la complessità non servono però soluzioni «hard» di questo tipo, né soluzioni «soft» come il team building: occorre invece far leva sull'intelligenza delle persone. Questo libro spiega come, in termini di progettazione e di guida delle organizzazioni. Poggiando su solide fondamenta teoriche e sul lavoro condotto da The Boston Consulting Group con oltre cinquecento aziende di settori diversi in più di quaranta paesi, Morieux e Tollman individuano sei regole di semplicità per gestire la complessità senza diventare complicati. Attraverso numerosi esempi che ne dimostrano in modo tangibile l'efficacia, svelano perché queste regole funzionano e come applicarle. Autonomia e cooperazione sono elementi chiavi capaci di infondere nuova energia alle persone: alle prese con una complessità apparentemente infinita, permettono di raggiungere gli obiettivi in modo efficace, migliorando la produttività, promuovendo l'innovazione, fino a sfruttare ogni opportunità per la creazione di vantaggi competitivi. -
100 donne contro gli stereotipi della scienza
«Le scienziate sanno stare al mondo. Perché lo amano» - Elisabetta Muritti, La Repubblica.rnrnA spiegare e interpretare ¡I mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediático che, ignorandole, trascura i segni del tempo. Per questo abbiamo costruito una piattaforma online (vww.100esperte.it) che ha iniziato a raccogliere 100 nomi e CV di esperte nell'ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), settore strategico eppure storicamente sottorappresentato dalle donne, per promuovere voci femminili prestigiose e autorevoli che possano contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori dai media. Ma non basta. Ora con questo libro approfondiamo il contesto (secondo il Global Media Monitoring Project 2015 in Italia la presenza femminile nell'informazione è ferma al 21% contro una media europea del 25%) e diamo la parola a queste scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell'arrivare a traguardi di grande prestigio. Quindici di loro, sorteggiate a caso, si descrivono diffusamente, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un'immagine incisiva della loro professionalità e umanità. -
Chiamata alle armi. I veri costi della spesa militare in Italia
Quali sono le vere cifre della spesa militare in Italia? Quale la sua composizione e quali le scelte che la guidano? Fino a che punto è vero che la spesa militare può trainare la crescita di un paese? Quale ambigua relazione intercorre tra ricerca, sviluppo tecnologico e corsa agli armamenti? Relativamente al nostro paese, il libro prova a fornire una risposta a questi interrogativi, anche attraverso l’analisi del caso Leonardo (ex Finmeccanica), uno dei leader mondiali dell’industria della difesa. Allargando poi lo sguardo all’Europa, dove spesso la proprietà delle aziende del settore è pubblica, due sono i temi su cui si concentra la riflessione: da un lato, il rapporto tra gli obiettivi di business delle imprese e il perimetro degli accordi internazionali sottoscritti dagli Stati-azionisti; dall’altro, la necessità di una difesa comune europea come elemento imprescindibile di analisi del contesto competitivo. In questo quadro, l’autore avanza due proposte concrete. La prima per la creazione di un’agenzia indipendente per il controllo del commercio internazionale di armamenti. La seconda per l’introduzione di un nuovo parametro su cui basare le scelte di politica economica, e cioè il rapporto tra spese per l’educazione e spese militari: un indicatore di questo tipo metterebbe a diretto confronto un investimento per lo sviluppo, rivolto dunque al futuro, con una spesa corrente, che costituisce invece un freno alla crescita, e nella sua semplicità coniugherebbe le esigenze strategiche di oggi con un’attenzione più responsabile al domani. -
Extra Media. Immaginario collettivo e nuove leadership mediatiche
Il mass media non c'è più. O perlomeno non c'è più quello tradizionale, quello unilaterale della tv all'ora di cena, dei tg, del primetime e dei palinsesti. Il sistema mediatico è stato ribaltato nella struttura, nei contenuti, nella distribuzione, nella relazione, nelle fonti e perché no nella credibilità. Siamo in regime Extra Media. Quali dimensioni, quale potenza esprime questo nuovo, sconfinato, territorio della conoscenza? Quali argomenti affrontano i social principalmente e con quali atteggiamenti? In particolare vengono analizzati: l'ascolto e l'analisi delle conversazioni (Twitter e Youtube); le modalità di utilizzo dei video (frequenza, fruizione, scelte); i significati prevalenti associati (informazione, intrattenimento, apprendimento); la rilevanza nella formazione delle opinioni e nuovi modelli di apprendimento. Extra Media è la nuova dimensione della conoscenza. -
100 donne contro gli stereotipi per l'economia
A spiegare e interpretare il mondo c'è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia, dall'economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l'obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. La prima fase del progetto (2017) dedicato al settore STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ha contribuito alla valorizzazione delle competenze femminili nel mondo dell'informazione e non solo. Le 131 esperte oggi online, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono state coinvolte in più di 200 interviste in un anno e mezzo di progetto. Quest'anno il focus è dedicato all'economia e alia finanza, altro settore strategico per lo sviluppo del Paese. Dopo il primo libro che raccontava alcune delle maggiori esperte italiane nel settore STEM, la collana editoriale, nata in parallelo alla creazione del database, prosegue con un secondo volume che racconta - dalla diretta voce delle protagoniste - le storie di vita professionale e privata delle esperte di economia e finanza italiane che lavorano nel nostro Paese e all'estero. -
Wealth management e fintech. Le nuove sfide tra private banker e robo advisor
L'industria del wealth management sta attraversando una fase di grandi e profondi cambiamenti che impongono a tutti gli operatori un ripensamento dei modelli di business, delle strategie commerciali, degli assetti organizzativi. L'Italia, con una ricchezza finanziaria tra le più importanti al mondo, è particolarmente interessata a questi cambiamenti e i diversi attori - banche, compagnie assicurative, asset manager, consulenti finanziari - devono rapidamente trovare le risposte ai trend in atto: evoluzioni normative sempre più tutelanti degli investitori e orientate alla trasparenza, passaggio generazionale della ricchezza, digitalizzazione della clientela, esplosione del fintech e, soprattutto, ingresso sulla scena competitiva dei robo advisor. Come potranno convivere i wealth manager con i robo advisor? Quale sarà il ruolo dei consulenti finanziari nel digital wealth management? Tenendo presente che nell'arco di dieci, quindici anni tutta la clientela sarà digitale e il concetto di fruibilità della banca sostituirà quello di prossimità, il libro parte da un'analisi del mercato e dei principali cambiamenti in atto per giungere a delineare scenari e soluzioni. Se è indubbio che i wealth manager continueranno ad avere una centralità nella relazione con il cliente - improntata essenzialmente sulla fiducia - al tempo stesso si svilupperanno modelli di business ibridi in cui la tecnologia contribuirà a migliorare la customer experience e aiuterà a sviluppare approcci di segmentazione sempre più sofisticati e multivariabili. È necessario prepararsi a questi cambiamenti per riuscire a convivere e a prosperare nella nuova realtà. -
L'innovazione nelle eccellenze italiane. Fashion, automotive e turismo. Deloitte innovation summit 2017
Innovazione ha un impatto profondo su ogni aspetto della nostra vita e sul modo di fare business. Stimolarla all'interno di un sistema paese vuol dire portare benefici sul piano industriale ma anche sociale. In questo contesto, con l'Innovation Summit 2017 Deloitte ha voluto prendere atto dei cambiamenti nella nostra società, in particolare nei settori Fashion, Turismo e Automotive, che sono tra quelli che trainano la nostra economia e che fanno del Made in Italy un vanto a livello globale. L'innovazione in questi settori è la leva che l'Italia deve utilizzare per accrescere il proprio primato sul mercato internazionale e riuscire a valorizzare tutto il potenziale inespresso del suo territorio, ottenendo benefici tanto per l'economia quanto per la società intera. Attraverso un confronto tra le best practice internazionali e lo status quo del nostro Paese, questo approfondimento vuole dimostrare come l'innovazione vada inquadrata come un'esigenza di sistema - che riguarda le aziende, il settore pubblico, chi lavora sul capitale umano, le università, i media e anche i privati - e soprattutto che solo con un'azione corale è possibile conseguire risultati significativi e rilanciare l'economia. -
La scuola dei centennials
I bambini che da qui ai prossimi anni faranno il loro ingresso in classe, come coloro che già oggi frequentano le classi della scuola primaria o della secondaria di primo grado, sono una generazione on demand, abituata a vedere soddisfatte le proprie domande e curiosità con la velocità che solo le tecnologie digitali possono assicurare. Nelle nuove aule ai libri si affiancano tablet e pc, ai linguaggi e alle materie tradizionali l'ora di coding, in una scuola chiamata con sempre maggior urgenza a sviluppare nei più giovani le competenze che le professioni del futuro chiederanno loro. È un nuovo modo di imparare quello dei Centennials, che esige un nuovo modo di insegnare, ma anche una nuova dimensione fisica che porta a ridisegnare completamente gli spazi dell'apprendimento. Le numerose testimonianze di docenti e studenti e i tanti casi reali che nel libro integrano la narrazione di questo passaggio d'epoca lanciano un messaggio di ottimismo, perché le esperienze promosse e raccolte dall'autrice dimostrano che una scuola del futuro «si può fare». Anche nel nostro Paese.