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Il gioco della sorte
Tre fratelli, Ignazio, Agnese e Delia, di una ricca famiglia borghese di una cittadina di provincia, separati a lungo da quella contesa per la felicità che a volte divide i fratelli, lentamente, ormai anziani, cominciano a riunire le loro esistenze che i lutti hanno fatto tornare solitarie come quelle dei bambini. Gli anni che li avevano divisi li fanno rincontrare. -
Vita della contessa svedese von G.
"Vita della contessa svedese von G."""", pubblicato nel 1748, è considerato il primo vero romanzo psicologico della letteratura tedesca. Il libro è l'autobiografia fittizia, con narrazioni alternate ad epistole, di una nobildona decaduta che cerca di resitere e mantenersi onesta, di fronte alla persecuzione invadente di un aristocratico invaghitosi di lei, sullo sfondo di un affollato contesto di personaggi di carattere ed estrazione diversi che testimoniano la nuova concezione del mondo sociale che si stava affermando." -
L' avventura di Winthrop
"Quella sera a villa S. tutti gli amici intimi sapevano che Julian Winthrop era un tipo strano, ma sono certo che nessuno dei presenti si sarebbe aspettato di assistere ad un evento così singolare come quello che accadde il primo mercoledì dello scorso mese di settembre. Winthrop era stato un assiduo frequentatore della villa della Contessa S. fin dal suo arrivo a Firenze e più stavamo con lui e più restavamo affascinati dal suo bizzarro carattere. Nonostante la giovane età, rivelava un autentico talento per la pittura, ma i conoscenti più stretti erano concordi nel ritenere che il suo ingegno non lo avrebbe portato a nulla.""""" -
Consigli e istruzioni del giardiniere di corte di Caterina la Grande
Questo libretto, pubblicato anonimo nel 1779 a San Pietroburgo, opera probabile del giardiniere di corte di Caterina la Grande, è una delle prime pubblicazioni in Russia di floricoltura, orticoltura, frutticoltura e arte del giardinaggio, nell'epoca illuministica in cui in esse venivano introdotte anche pratiche e tecniche provenienti dall'occidente europeo. L'opera è quindi una guida a esperienze e segreti ormai perduti, ma anche una finestra sulla vita operosa quotidiana del tempo. -
Ad ogni avvento
"Il poetico appartiene al dominio del non dicibile. Anche alla lettura più attenta dei testi, per usare le parole di un poeta, resiste """"un nulla di inesauribile segreto"""", che non si annulla e perdura, pur non altrimenti verbalizzabile, con tutta la sua forza coinvolgente. Questo statuto ineffabile si denuncia in termini di irresistibile evidenza quando, come nel caso di questa silloge del lavoro poetico di Dino D'Erice, si viene in presenza di esiti in progress di un discorso, coerente anche se scandito da lunghe distanze temporali e spaziali, ordito insistentemente da intrami e stami intensamente vissuti."""" (dall'Introduzione di Antonio Buttitta)" -
L' Europa nel terzo millennio. Identità nazionali e contaminazioni culturali
"Per la vitalità della cultura dell'Europa sono necessarie due condizioni: che la cultura di ogni paese sia unica, e che culture differenti si riconoscano in un rapporto di mutua relazione, in modo tale che ognuna di esse sia soggetta alle influenze dell'altra. E ciò è possibile perché esiste un elemento comune nella cultura europea, una storia correlata del pensiero, del sentire, del comportamento, un interscambio di arti ed idee"""". Queste parole di Thomas Stearns Eliot, pronunciate nel 1946, in occasione di tre discorsi tenuti e trasmessi in Germania, indirizzano la riflessione su un tema che fin da allora inizia a segnalarsi agli spiriti più attenti come nodo centrale: l'identità culturale dell'Europa nella sua paradossale unità e molteplicità." -
La lunga marcia
Le sue cronache di guerra sono documenti e racconti, avventurosi e storicamente veritieri, commoventi e divertenti, necessari alla memoria e avvincenti. Negli anni Sessanta, quando furono scritti, crearono un vero genere letterario, durato in Italia quanto la vena, ardita e anticonformista, del suo creatore. In parte era il gusto per la lealtà maschile e per l'etica dei duri; in parte la capacità di scrittura raffinatissima e facile, senza mai una levitazione magniloquente o una caduta scurrile; in parte la sua competenza in quella che una volta si chiamava ""critica di guerra""""; in parte era la convinzione, derivata dalla sua personale esperienza della dittatura e della guerra."" -
Lettere dall'Europa. Un secolo di corrispondenza al femminile
Il libro raccoglie due secoli di lettere di donne europee, dal Settecento (""secolo delle donne"""") al più conformista e oppressivo Ottocento. In esse si riversavano talenti narrativi e si sfogava il desiderio di scrittura. L'interesse di questa raccolta di più di centotrenta lettere - l'autrice di ognuna delle quali è presentata con una breve notizia biografica che permette di comprenderne il contesto, e divise in sezioni generali introdotte da note storico critiche - è molteplice. Sono testimonianza di una sorda e spesso nascosta protesta; documento delicato di una controversa coscienza, di una difficile identità. Sono soprattutto i rari momenti in cui si possono osservare le donne del passato nel loro spazio autonomo."" -
Paradossi del Novecento. Influenze e ricezioni letterarie
Una reale comprensione della complessità culturale del Novecento richiede un'analisi di quei processi di costruzione e di consolidamento dei sentimenti di appartenenza e di coscienza critica, dietro i quali nel corso di un secolo perde spessore la nozione di storia letteraria nazionale. Il saggio fornisce uno spunto per una riflessione generale sugli scambi letterari internazionali in un secolo che si caratterizza per la sua natura plurale. In primo luogo considerando il ruolo svolto dalle città e dalle comunità più piccole che in esse operano, dai caffè letterari ai circoli alle riviste. Poi analizzando la relazione che si instaura non soltanto fra le letterature, ma anche fra queste ultime e il pensiero filosofico e scientifico del tempo. -
Un computer non più calcolatore. Linguistica e informatica
Un ordito di imperi, di guerre, di poteri sembra scandire le vicende della storia dell'uomo. Alcuni studiosi hanno suggerito la necessità di adottare un punto di vista alternativo: quello che la àncora alla costante ricerca di contatto e di condivisione che l'alimenta al suo interno e che si rende visibile nella costruzione di strumenti e di linguaggi capaci di ridurre le distanze e di abbattere. Questa prospettiva consente di percepire il punto di svolta, di nuove socialità e di nuovi strumenti cognitivi. Appare straordinaria la sua capacità di rompere insularità e solitudine, privilegi di visibilità e di potere, conferendo dignità di parola e di presenza a tutti. -
Scaramucce sul lago Ladoga
Questo libro è la prova della necessità di ogni memoria della distruzione degli ebrei di Europa. Questa vicenda che corre dalla nascita dell'autore, nel 1931, in una famiglia di professionisti ebrei, fino alla liberazione di Roma nel giugno 1944, aggiunge un tassello prezioso, perché ripropone la singolarità di una storia, l'irripetibilità di un corso di eventi individuali e contribuisce a rilevare un caso, una vita, dall'anonimato della statistica. Un libro che - come annota Tullia Zevi nella sua introduzione - si caratterizza per la ""similarità, pur nella diversità delle scelte e delle reazioni, di tutti i salvati del genocidio""""."" -
I peccati di Tommaseo e altri studi sulla confessione letteraria
L'autrice, dopo aver messo a fuoco e distinto i vari generi di confessione, analizza in quest'ottica l'opera di tre grandi dell'Ottocento italiano: Tommaseo, Leopardi e Nievo. Per il poeta di Recanati, ad esempio, parla di anticonfessione, per Nievo di pseudoconfessione. -
Il giornale di Emanuele (1822)
Un diario, un giornalino di quelli che si scrivevano una volta da parte dei fanciulli lontani per motivi di studio dalle famiglie, sia per tenerle aggiornate degli avvenimenti capitati sia per fornire una testimonianza tangibile, attraverso la perizia nel comporre, dell'andamento del proprio percorso di formazione. Ma il carattere straordinario di questa memoria lunga un anno consiste nel fatto che a vergarla giorno per giorno, in quel 1822 ad Asti dov'era trasferito proveniente da Chieri, fu un undicenne ebreo. Questo diario parla, con la voce intelligente del suo autore, di una generazione incuneata tra la libertà dal ghetto portata dalla rivoluzione francese e da Napoleone e il ritorno al ghetto con la Restaurazione del 1815. -
La malinconia del critico
La Terza pagina - racconta Beppe Benvenuto - nacque dall'idea di un giovane direttore di giornale che cercava un modo di incuriosire il suo pubblico. E, sul ""Giornale d'Italia"""", trattò il debutto della Francesca da Rimini di D'Annunzio, nell'interpretazione della divina Duse, come un evento di portata giornalistica universale. Da quel momento la Terza pagina s'accampa nei giornali, diventa il luogo del proficuo incontro tra giornalisti e letterati e critici, insegnando effettivamente il buon italiano a tutti e tre. E diventa il regno del critico letterario, figura balzata in primo piano grazie all'informazione culturale, e che di questa ha seguito la traiettoria di cometa."" -
I parenti scomodi. Fra storici e storie
Sicilia e Medioevo sono due realtà fortemente astratte e suggestive, in grado di coinvolgere, e indirettamente modellare, mentalità, passioni, stati d'animo, visioni del mondo, interessi concreti. Ogni età storica e ogni movimento culturale hanno avuto una propria immagine della Sicilia medievale, coltivandone questo o quell'aspetto, esaltandone l'una o l'altra tendenza secolare, elevandone a modelli esemplari, episodi e eventi diversi. La storia della storiografia siciliana del Medioevo evidenzia così, accanto al repertorio delle varie scuole, una vera e propria storia in se stessa, una storia ideologica: i modi dell'autoforgiarsi nel guardare alla Sicilia e al Medioevo. -
Gli oggetti simbolici
Viviamo immersi in una epocale mutazione antropologica, causata, in larga misura, dalla separazione degli uomini dai propri strumenti di lavoro. L'antropologia può vantare, sin dalle sue origini, un'attenzione costante verso le basi materiali della cultura e per l'elaborazione di un quadro teorico che ha nelle ""tecniche del corpo"""" di Marcel Mauss una referenza ancora obbligata. L'opera analizza in modo approfondito questi problemi attraverso lo studio del valore simbolico degli strumenti di lavoro, di marchi, di giocattoli come il rombo o la trottola, di prodotti dell'universo religioso come le tavolette votive e le pietre della pioggia, di concetti come lo stile."" -
Racconti americani
Commedie del corteggiamento, satire del sentimento: è dell'autrice stessa la definizione di questi racconti di donne, d'ambientazione raffinata e in cui il sesso maschile è relegato sullo sfondo, in un ruolo al massimo di oggetto della sensibilità tutta al femminile della protagonista, dei suoi giochi mentali o del capriccio. L'assoluta femminilità, infatti, era una delle caratteristiche di questa scrittrice, che conobbe un vastissimo successo agli inizi del Novecento e a cavallo dell'oceano, tra l'Italia di origine e il mondo anglosassone dove le vicende di una vita movimentata e indipendente l'avevano messa. Il volume raccoglie cinque racconti scritti direttamente in inglese, pubblicati ora per la prima volta in italiano. -
Lettere da Losanna e altri romanzi epistolari
Per Mme de Stael ""non c'è nulla di più piacevole che la lettura di un testo di Isabelle de Charrière"""". In rapporti con tutta l'Europa che conta, questa singolare autrice ci fornisce uno dei ritratti più convincenti di cosa significasse la vita prima del 1789. Il tema dei racconti è la vita difficile dell'amore femminile in mezzo alle convenzioni del conformismo. Nel primo una madre racconta senza enfasi a una cugina del lavoro instancabile di decifrazione in cui consiste la mondanità per maritare una figlia. Nel secondo una donna sposata a un uomo perfetto, racconta a un'amica il modo in cui tutte le speranze e le migliori intenzioni muoiono. Il terzo è un triangolo isoscele, tra una sartina, un apprendista commerciale e una nobildonna."" -
Al Jazeera e la rivoluzione dei media arabi
Il volume di Alessandro Cervi contiene una storia completa di Al-Jazeera e offre un'analisi accurata dello stato dei media del Medio Oriente. Si segnala inoltre per la capacità di mettere a fuoco il passaggio dai primi giornali della fine del secolo XIX all'attuale boom delle emittenti satellitari. -
Transitabilità
Cosa rende uno scrittore, un genere, una letteratura, un'arte capace di trapassare da una lingua all'altra, da un paese all'altro, da un'opera all'altra, da un autore all'altro, da un'arte all'altra? E come avviene il transito? Nel moderno linguaggio della critica questi passaggi e trapassi si definiscono ""transitabilità"""". Casi di transitabilità sono studiati in questo volume, con un punto di vista rivolto particolarmente al diverso che si confronta col suo contrario, all'abnorme che si assimila alla normalità, all'inconsueto che si scopre famigliare, e con una sensibilità ai fenomeni di riconoscimento e di ripulsa da questi transiti causati.""