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Le cento Italie della competitività. La dimensione territoriale della produttività delle imprese
Il territorio di insediamento delle imprese influisce in modo rilevante sulla produttività e sulla ricchezza delle aziende e delle persone che vi lavorano. I fattori interni all'impresa spiegano solo in parte, infatti, i differenziali di produttività che si osservano, anche tenendo conto della dimensione e del settore di attività delle aziende. Da un campione di 15mila imprese industriali italiane, il volume ricostruisce un ranking di territori più o meno ""accoglienti"""" per le imprese sulla base del contributo dei fattori esterni alla performance delle aziende che vi operano. Il sistema finanziario, le infrastrutture, il capitale umano, il tasso di criminalità, questi ed altri elementi disegnano un panorama complesso e variegato della efficienza del sistema locale ai fini della performance delle imprese: le cento Italie della competitività, appunto, dove l'antico modello dei distretti si va trasformando e i divari territoriali si approfondiscono. Si tratta di tematiche cruciali anche per l'attrattività dei territori italiani nell'ambito degli investimenti produttivi su scala internazionale: questioni decisive per il futuro industriale, e non solo, del nostro Paese."" -
Il dolore nel creato. Un disegno intelligente?
L'evoluzione verso la complessità cosmica e biologica ha certamente seguito delle grandi linee organizzative, avendo però la flessibilità dei necessari adattamenti all'ambiente, una ""libertà"""", inventiva ma anche distruttiva, quale vediamo per esempio nelle occasionali differenze tra i pianeti, nelle innumerevoli specie animali e vegetali; negli uragani, nelle malattie. Perché questa coesistenza di armonia bellezza determinismo con caso crudeltà-della-natura indeterminismo? Perché se al mondo fosse stato imposto un ordine deterministico assoluto, invece dei viventi ci sarebbero degli automi, e tanto meno ci sarebbe la possibilità dell'uomo di esercitare la libertà."" -
La finanza pubblica nel mondo delle idee (tra mano invisibile e Leviatana)
La finanza pubblica sembra legittimarsi solo nel perseguimento del pareggio dei bilanci statali, anche quando questa politica del rigore contribuisce a produrre recessione e conseguente disoccupazione. Si è così perduta la percezione della polis come luogo che ospita la vita sociale e dove le politiche di bilancio potrebbero contribuire al desiderio della convivenza sociale invece che all'amaro destino di vite solitarie. La scienza economica dibatte da almeno due secoli di queste alternative, attraverso teorie che la storia valuta robuste e altre che appaiono ispirate da un pensiero tanto dominante quanto debole. In questo libro si ripercorrono, sinteticamente le idee che hanno ispirato e ispirano le azioni macroeconomiche della finanza pubblica. Si sostiene la tesi dell'esistenza di teorie che inseguono l'incrollabile mito della mano invisibile, altre che per propria convenienza rovesciano gli originali concetti cui dichiarano di ispirarsi, come ad esempio quello hobbesiano del Leviatano, e altre che invece con coraggio si avventurano tra le difficoltà epistemologiche proprie delle scienze sociali. Un invito a destrutturare, con il desiderio già espresso da Joan Robinson di periodiche pulizie di primavera. -
Crisi della democrazia italiana. Riforma o innovazione
Il Quaderno raccoglie la relazione e gli interventi svolti nel corso del seminario ""Crisi della democrazia italiana. Riforma o innovazione?"""", il 5 giugno 2013, nella Sala della Regina della Camera dei deputati. Nel seminario è stata presentata e discussa la prima fase della ricerca sul tema della democrazia, curata da studiosi dell'Associazione italiadecide, della Fondazione Luigi Einaudi di Roma e della Fondazione per la Sussidiarietà."" -
Tra globale e locale. Esperienze e percorsi di ricerca sulle migrazioni
Il libro presenta i contributi dei docenti del Master di II livello in""Migrazioni. Politiche, servizi sociali e buone pratiche"""" istituito dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria nell'a.a. 2012/2013. Attraverso approcci interdisciplinari e metodi di analisi diversi, il volume offre una comprensione d'insieme e onnilaterale di un fenomeno strutturale. Le esperienze di ricerca presentate nel volume si soffermano sui processi di colonialismo e decolonizzazione; sulle vecchie e sulle nuove disuguaglianze riprodotte nel solco della mondializzazione neo-liberista in rapporto alle nuove strategie di governance delle migrazioni; sui processi di esclusione e di disuguaglianza sociale che si legano alle dinamiche migratorie; sulle forme di innovazione sociale e di sviluppo che si innescano nei territori di arrivo e nei paesi di provenienza; sugli aspetti interculturali e identitari che contraddistinguono l'esperienza migratoria. Tali processi richiedono un cambiamento nei modi di agire delle istituzioni; una ricorrente elaborazione di pratiche, politiche e azioni; un continuo aggiornamento di conoscenze e di competenze professionali. Il libro intende rispondere a queste esigenze rivelandosi di grande utilità e interesse per tutti coloro i quali, studenti o professionisti, desiderino intraprendere percorsi alternativi di progettazione, ricerca e intervento su questi temi."" -
Rifugiati in Calabria. Risposte locali a disuguaglianze globali
Il libro analizza l'esperienza dell'accoglienza diffusa in Calabria. Si tratta di un fenomeno largamente documentato dalla stampa nazionale ed estera che ha origine sul finire degli anni '90 all'arrivo di profughi curdi in alcuni villaggi della Locride siti sulla costa ionica. In questa area periferica del nord del mondo si incontrano individui portatori di nuove e vecchie disuguaglianze che reinterpretano la subalternità della propria posizione ""sociale"""" piuttosto che """"geografica"""" nel contesto dell'economia globalizzata. Ripercorrendo la storia di questa esperienza che interseca quella del diritto di asilo in Italia e del Sistema nazionale di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, muovendoci dal globale al locale, gli aspetti analizzati riguardano le azioni di governance della diversità di nuovi e vecchi residenti; le forme partecipative sociali e politiche tese ad oltrepassare la logica escludente della cittadinanza nazionale; le azioni intraprese e le metodiche di intervento adottate al fine di colmare i vuoti di un sistema di welfare destrutturato."" -
La didattica della bellezza. Dallo specchio allo schermo
Cosa cambia nell'immagine quando si passa dallo specchio allo schermo? Il modo di capirla: non è un mistero da evocare ma un testo da leggere, una macchina linguistica. Non l'estatica ammirazione ma la conoscenza dei linguaggi consente di capirla. Di qui l'intento di istituire la formazione estetica, non con nuove materie ma con una nuova didattica. Per mostrarne quanto sia urgente educare la creatività e il pensare analogico, occorre allacciare tante diverse opinioni, confrontarsi con tanti diversi teorici. Scegliere degli esempi vale a capire come nelle teorie d'oggi si possa disegnare una linea paradigmatica che consente di vedere nell'estetica la via regia dell'educazione che parte dall'immagine, dall'Iconic Turn. I bambini, gli adolescenti e gli adulti hanno tutti necessità di ragionare di bellezza, di salute della mente, di entusiasmo: la formazione estetica è nella scuola ma soprattutto, da sempre, è nella vita. -
Disobbedienti. La voce della protesta popolare
L'argomento centrale di questo libro è il rapporto di sudditanza in cui da sempre è tenuto il cittadino italiano. Fatta l'Unità accade che i partiti, le organizzazioni clandestine e le reti clientelari colonizzarono lo Stato in misura via via crescente spogliandolo degli attributi dell'imparzialità, del rigore e dell'efficienza. L'ingovernabilità divenne una norma; le risse tra i partiti un disgustoso spettacolo quotidiano. Gli scandali di fine secolo anticiparono la decomposizione dello Stato liberale, i disordini sociali del primo dopoguerra favorirono l'avvento del fascismo. La Repubblica ha tradito le sue promesse. La partitocrazia ha preso il posto della democrazia ed ha invaso ogni settore dell'amministrazione pubblica, asservito la burocrazia e reso le elezioni una farsa. E il cittadino, angariato e inerme, non conta nulla. -
Cardarelli e dintorni
"Cardarelli e dintorni"""", presenta una raccolta di scritti da """"I passi perduti"""" (1967) di Vincenzo Talarico, uno dei protagonisti della belle époque romana che va dagli anni del secondo dopoguerra alla fine degli anni Sessanta e che ebbe come luoghi di elezione, Palazzo Madama, Montecitorio, via Veneto, piazza del Popolo e i caffè storici: Aragno, Greco, Rosati Canova e, perché no?, le osterie e le fiaschetterie del centro di Roma. Vincenzo Talarico descrive la singolare compagnia di """"attori"""", di cui egli stesso fa parte, che si muove sul palcoscenico di questo vasto """"teatro"""". Sono intellettuali appartenenti a mondi diversi ma che operano in una """"felice osmosi"""" delle loro specifiche competenze. Dominante è la figura di Vincenzo Cardarelli, ma altri protagonisti sono Ennio Flaiano, Massimo Bontempelli, Corrado Alvaro, Giuseppe Ungaretti, Domenico Bartoli, Mino Maccari, Milena Milani, Maria e Goffredo Bellonci, Alfredo Mezio, Francesco Trombadori, Sandro De Feo, Ercole Patti, Sandro Penna, Vittorio De Sica, ed altri, tanti altri, che Talarico coglie in particolari momenti della loro giornata rivelandone, con la sua verve e la sua tagliente ironia, i tratti essenziali del loro modo di essere, i lati sconosciuti del loro carattere, le loro debolezze e, in definitiva, la loro """"umanità"""". Prefazione di Giovanni Russo." -
Tra due frontiere. Soldati, armi e identità locale nelle Alpi dell'Ottocento
Ad Aosta si trova l'unica statua in Italia nella quale re Vittorio Emanuele II è rappresentato in abiti civili. Il rifiuto del Regio Esercito, espresso con questa e altre scelte da parte della popolazione e della classe dirigente, contrasta con il rispetto e la considerazione rivolta dai valdostani ai tanti soldati locali, reduci dalle guerre napoleoniche e risorgimentali. I motivi di questa apparente contraddizione sono descritti nel libro e messi in relazione con la costruzione dell'identità valdostana prima del 1860, quando il problema linguistico e la difesa del francese divennero l'elemento prioritario del dibattito politico-ideologico locale. Infatti, la diffusa esperienza militare della popolazione contribuì a sviluppare un'identità che, tra la fine del Medioevo e la prima età moderna, superò gli aspetti politico-istituzionali per allargarsi a quelli sociali e culturali, secondo un percorso che accomuna il Ducato aostano con altre zone dell'arco alpino. Come nel canton di Vaud e in Tirolo, in Valle libertà locali, milizie di autodifesa e fama guerriera divennero le basi di un'identità che, nei secoli successivi, avrebbe dato origine a una forte dialettica rispetto allo Stato centrale. La Valle d'Aosta si presenta, quindi, come un interessante caso di studio per il suo essere diversa all'interno del Regno d'Italia e simile a regioni anche lontane dal punto di vista geografico, ma affini per le vicende culturali e politiche. -
Madonne santi serpenti. Aspetti esemplari della koinè culturale mediterranea
Alcuni moderni rituali cristiani fondati sul culto dei serpenti, ortodossi nell'isola di Cefalonia, cattolici a Cocullo in Abruzzo, a Francavilla Angitola in Calabria, assieme ad alcune manifestazioni oramai estinte nelle Serre calabre, mostrano parallelamente, nonostante il recente deterioramento dei cerimoniali, il complesso simbolismo del serpente. Il tutto, sia nella coesistenza di due livelli o sistemi di credenze, l'ecclesiastico e il popolare, sia nel raffronto fra le origini pagane e il cristianesimo. Presentazione di Ottavio Cavalcanti. -
Interior design. Action on surfaces. International workshop
Il libro affronta le tematiche inerenti gli aspetti materici delle superfici dell'abitare. Esso raccoglie i risultati di progressive sperimentazioni sulla progettazione delle qualità materico-sensoriali delle superfici, facendo leva sulle contaminazioni tra l'ambito disciplinare degli interni e l'ambito del design. Le riflessioni teoriche e gli esiti progettuali si svolgono a partire da quattro operazioni compositive principali, nell'ordine: piegare, cucire, tessere, stratificare e delle loro infinite combinazioni. Tali azioni risolvono il passaggio dalla materia data, alla materia di espressione, alla forma. La successione delle operazioni compositive è finalizzata a produrre un processo di differenziazione della materia, ed un potenziamento delle sue prestazioni percettive e sensoriali. L'artefatto attraverso progressive azioni e contaminazioni, si presta così a divenire parte di un più vasto teatro della materia. -
Le regole di «governance» economica europea. Profili giuridici del Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union (TSCG)
L'opera si prefigge il modesto intento di fornire un quadro giuridico del sistema di governance economica creato all'interno del Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union (TSCG), le cui norme sono entrate formalmente in vigore il 1° gennaio 2013, all'interno di una parte degli Stati, non essendo ancora intervenute le ratifiche di tutti i 28 Paesi dell'Unione europea. L'analisi del Trattato, è stata condotta principalmente sulle disposizioni contenute nel Titolo V relativo alla Governance della zona euro, appunto, consentendo in tal modo di mettere in luce i profili più specificamente giuridici del TSCG, la cui natura è essenzialmente intergovernativa e le cui norme vanno a collocarsi all'esterno del sistema giuridico dell'Unione. Il nuovo Trattato, infatti, è stato negoziato e stipulato al di fuori delle procedure previste per la modifica dei trattati (ai sensi cioè degli artt. 48 e 136 TFUE). Inoltre, poiché la conseguenza immediata dell'adozione di un trattato intergovernativo - il TSCG - per l'attuazione di misure per il coordinamento di bilancio e delle politiche economiche, consiste nella creazione di differenti regimi giuridici tra gli Stati aderenti e quelli che non vi partecipano, si è tentato di spiegare che tipo di integrazione differenziata si è venuta a configurare con il TSCG. -
Gestire la conoscenza in sanità
Il tema dei Sistemi Informativi rappresenta sempre più uno dei principali argomenti rispetto al quale finiscono per coniugarsi le logiche dello sviluppo e della crescita delle aziende, pubbliche, private e no profit, e attraverso il quale spesso finiscono per definirsi i processi di cambiamento organizzativo, finalizzati al perseguimento della performance. Se tale tema viene poi abbinato al contesto della Sanità italiana, la sinergia risultante finisce per rappresentare qualcosa di particolare interesse per tutta una serie di motivazioni, dalle logiche dell'efficacia delle prestazioni sanitarie, a quelle dell'efficienza e della riduzione dei costi comunque ad esse collegate, alla capacità di gestire conoscenza utile e sensibile al complesso mondo della Salute. Obiettivo del lavoro, è quindi quello di rappresentare le complesse relazioni esistenti tra gestione della conoscenza e organizzazioni sanitarie, con specifico riguardo alla cartella clinica elettronica, quale modello di organizzazione dei flussi informativi esistenti e prodotti all'interno delle ""organizzazioni che si preoccupano della salute dei propri clienti"""". Il lavoro rappresenta un momento di riflessione e approfondimento che il gruppo di ricerca della cattedra di Organizzazione aziendale del dipartimento di scienze giuridiche storiche economiche e sociali dell'Università Magna Græcia di Catanzaro ha sviluppato nell'ultimo triennio, anche attraverso la partecipazione a svariati simposi e workshops."" -
Motivare responsabilizzare agire. Guida alla costruzione di un modello educativo per i professionisti del sociale
Il lavoro educativo si fonda e punta al cambiamento. La domanda alla quale il presente volume ha cercato di dare una risposta è: quale ruolo l'educazione deve svolgere per favorire il cambiamento e quale deve essere la sua finalità sociale? Il testo si propone di offrire un contributo utile a chi è interessato alla tematica educativa e sociale, specialmente a quanti vogliono rafforzare la motivazione a lavorare in questo settore, ridefinire le strategie e gli strumenti di lavoro, l'identità e la responsabilità di ciascuno e di ogni specifico servizio, riflettere sul ruolo professionale, tutto in funzione della costruzione di un modello educativo. Vuole essere inoltre uno strumento di riflessione, confronto e condivisione per i professionisti del sociale (educatori, assistenti sociali, operatori, oss, animatori, pedagogisti, psicologi, mediatori culturali e familiari, insegnanti, formatori) che hanno responsabilità, oltre che nell'educazione, anche in campo formativo. il volume è utilissimo non solo a quanti operano nelle organizzazioni del terzo settore (privato sociale), ma anche a quelli impegnati nella pubblica amministrazione. -
Il sistema universitario calabrese. Tra scelte di mobilita degli studenti e strutture economiche degli atenei
Malgrado la presenza di quattro atenei la Regione Calabria registra un saldo di immatricolati negativo: su 100 immatricolati calabresi, poco più di 60 si iscrivono negli atenei della Regione mentre gli altri decidono di iscriversi altrove, viceversa solo 4 immatricolati su 100 negli atenei calabresi arrivano da altre regioni. Il volume riporta gli esiti di un'approfondita ricerca svolta dalla Fondazione Giovanni Agnelli che indaga le determinanti della migrazione universitaria dei diplomati calabresi e pone le basi per attivare soluzioni per invertire questo fenomeno. L'esame è corroborato dalla considerazione delle dinamiche di evoluzione del sistema universitario italiano dal dopoguerra ad oggi (anche alla luce dei più recenti provvedimenti governativi disposti dalla legge 240/2010) e dalle peculiarità che la struttura economica delle università calabresi presenta. Un quadro allargato che proprio perché non nasconde la presenza di criticità, offre spunti concreti per stimolare le politiche pubbliche e indirizzare le risorse economiche che la Regione Calabria può attivare. -
Simona Uberto. Ediz. italiana e inglese
Un suggestivo viaggio nell'arte contemporanea attraverso ""figure smaterializzate che appartengono al quotidiano con cui ognuno rischia d'identificarsi""""."" -
Racconti tra Nord e Sud
Racconti pregnanti, ambientati nel territorio di Bergamo, città emblema del lavoro, e in Calabria con i suoi paesi di mare e collina e la gente semplice e orgogliosa. Protagonisti di ogni età, in un confronto che è amore per la vita, realtà distanti nella storia e nelle relazioni, con personalità accomunate nei forti sentimenti e negli stupori di fronte al miracolo del divenire. Sono vicende caratterizzate dall'inquietudine e dalla pacatezza, dalla meditazione e dalla vitalità dello spirito. Sono ritratti del cuore e della mente, racconti in cui trovarsi e ritrovarsi. Bergamo e la Calabria, il nord e il sud del Paese, mondi lontani, con tratti comuni e distanze non solo geografiche. -
Parole e decisioni
La storia di cui qui ci si occupa ha come punto focale un antico dibattito tra quei due approcci che oggi definiamo come dialettica e positivismo: un dibattito che al suo primo estremo ha come protagonisti il Socrate platonico contrapposto a Eutidemo e Protagora. Ma di esso ci occuperemo a partire da quella ""scoperta della discussione"""" che avviene già nell'epica omerica e che costituisce la prima parte di questa ricerca. All'altro estremo temporale, 2500 anni dopo, un analogo dibattito conclude un secolo di riflessioni e apre alla modernità contemporanea. Il """"secolo breve"""" vedrà infatti nella prima parte una forte ripresa della logica nella forma del """"positivismo logico"""" per concludersi poi nell'ultima parte con il farsi spazio della retorica che caratterizza i nostri giorni. Il percorso di questa seconda parte inizierà con una riflessione sugli scambi verbali e sulle varie forme, istituzionali o sociologiche, che lo caratterizzano: discussione, conversazione, dialogo, discorso... Forme elementari della comunicazione che saranno analizzate sullo sfondo di quella del processo anglosassone. Da essa si ricaveranno per sottrazione le altre forme, alcune istituzionalizzate come la forma giudiziaria, altre legate a obiettivi differenti."" -
Liberalizzazioni tra miraggi e concretezza. Dodicesimo rapporto
L'impegno alla sburocratizzazione è ormai diventato parola d'ordine, tanto cara alla politica, dimenticando che l'asfissia burocratica, in effetti, altro non è che il prodotto della sua stessa azione, non supportata né da un disegno strategico, né da provvedimenti in grado di smentire la dicotomia che vede il processo di liberalizzazione costantemente oscillare tra miraggi e concretizzazioni. La modernizzazione del Paese passa attraverso una precisa consapevolezza del modello di Stato auspicato e dei costi, anche in termini di mancata occupazione, da affrontare. Non si riduce la burocrazia implementando la normativa sulla privacy, né varando il Registro sull'anagrafe condominiale, né incrementando costantemente, con l'attività legislativa, le incombenze dei cittadini e delle imprese, invocando nel contempo la suadente parola della semplificazione. Da anni facciamo appello alla politica affinché avvii un ""corposo percorso di liberalizzazioni"""", oggi la novità è che se ne parla con maggiore frequenza e con un'assortita combinazione di parole liberalizzare, semplificare, modernizzare, in una sorta di frenesia per la politica del fare. Ma fare perché e per chi, secondo quale visione del futuro di una società in trasformazione? Purtroppo a questi interrogativi il Paese, nel suo complesso, non è ancora in grado di rispondere.""