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Conflitti sociali e religione nel Mediterraneo. Riflessioni teoriche e studi di caso
I movimenti sociali che si sono verificati nell'area del MENA (Medio oriente e Nord Africa), all'origine delle rivolte durante la cosiddetta primavera araba, hanno inaugurato l'inizio di una fase di cambiamenti epocali, dai contorni estremamente fluidi, caratterizzata dall'instabilità e dall'incertezza rispetto ai futuri equilibri politici, economici e sociali della regione. Il sogno di emancipazione, dignità e libertà dei popoli ribelli si è presto tramutato in sanguinose guerriglie in Siria e in Libia e rimane a tutt'oggi minacciato dal ritorno delle autocrazie militari o religiose in Egitto e in Tunisia. Di fronte ad una realtà decisamente complessa appare necessario l'approfondimento delle analisi e delle interpretazioni dei processi sociali, politici e culturali in corso. Il volume presenta una raccolta di riflessioni su alcuni punti cruciali del dibattito sul processo di democratizzazione in corso nei paesi arabi. Esaminando le questioni relative all'islam politico e la democrazia, i movimenti sociali e lo spazio pubblico, le minoranze e la questione femminile, si offre l'opportunità di cogliere la complessità delle attuali problematiche. -
Muri rossi. Storie di occidentali in Cina
Otto uomini occidentali alle prese col problema di comprendere la Cina e relazionarsi con una nazione, una storia e un partito assai più complessi di quanto hanno creduto. Un ex diplomatico americano, un giornalista freelance, un broker, una studentessa della Bocconi, un aspirante missionario, un generale in pensione, uno storico della letteratura e un cooperante emiliano sono i protagonisti di esperienze profondamente diverse, destinate a concludersi ora felicemente, ora con evidenti sconfitte. Profondo conoscitore della cultura e della società cinese, Cammelli racconta il difficile cammino per penetrare in un mondo distante, un percorso dove i viaggiatori non dovranno scontrarsi solo con la realtà circostante, ma anche con la loro profonda solitudine. Entrare in Cina, paese su cui l'autore getta uno sguardo lucido e approfondito, appare così l'inizio di un progressivo isolamento che può portarci ad essere ""uomini di cerniera"""", inevitabilmente a cavallo di due mondi, senza essere parte integrante dell'uno o dell'altro."" -
Insegnaci a contare i nostri giorni. La mia vita dalla Sicilia a Firenze
Carmela, insegnante di lettere in pensione, si definisce ""cristiana a tempo pieno"""". In questo libro racconta la sua vita, dalla prima gioventù in Sicilia fino ai tanti anni vissuti a Firenze, in una lunga riflessione condizionata dalla profonda fede e dalle figure che la hanno ispirata, come Giorgio La Pira, don Raffaele Bensi o il cardinale Carlo Maria Martini.""""Il rotolo dov'è scritta questa lunga storia"""", scrive Silvano Piovanelli nella prefazione, """"non è da nascondere nel grande fiume dell'oblio, ma da mettere nel cuore stesso di Dio: per ringraziare e per ripetere a quelli che s'incontrano, o con i quali camminiamo nella vita, che quello che vediamo è un mandorlo, l'albero che per primo comincia a fiorire a primavera e ci sorprende, dopo l'inverno, con la nuvola bianca dei suoi fiori, segno di una vita che ricomincia""""."" -
È tornato l'uomo nero (il mostro di Firenze è ancora fra noi)
Ben e Marco si trovano coinvolti in una nuova intricata vicenda: le colline di Firenze sono ancora una volta insanguinate da una serie di delitti che ricordano quelli del celebre Mostro. Mentre gli inquirenti seguono la pista dell'emulatore, i fratelli Landi sono guidati dalle ermetiche parole di un misterioso vecchio che sembra appartenere a un altro mondo... -
Vergogna. 15 storie under 20
La vergogna è il tema centrale dell'edizione 2015 del premio letterario Arte di Parole, l'idea di fondo su cui si sono concentrati gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia. ""Di che cosa dobbiamo vergognarci?"""", si sono chiesti i tanti scrittori in erba. """"Semplicemente di se stessi"""", suggerisce Francesco Recami, """"di come si è, del terrore di venire percepiti come portatori di deficit, di non essere all'altezza, di essere come nudi davanti agli altri, o di essere stati scoperti"""". I 15 migliori racconti sono pubblicati in questo libro, curato dall'ideatore del concorso Gianni Conti."" -
L' invidia degli dei
Il capitano Cecchi e il maresciallo Vannucci indagano, scoprendo un terribile movente emerso da rovine millenarie che gli archeologi Zoe Titz e Demostene Vlach hanno riportato alla luce. Dalla Grecia, passando per l'Anatolia e l'Egitto fino all'Italia di oggi, un demone si aggira inesorabile e continua a colpire. La mito-storia di antiche civiltà, che comincia a farsi storia grazie a ricerche in itinere, fa da sfondo a scoperte archeologiche che divengono sorprendenti nella ipotesi narrativa e si legano, attraverso un filo invisibile come il pensiero, alle indagini su efferati assassinii di donne. -
Metà di me
La vita di Rebecca è ordinaria ma appagante: un buon lavoro, un fidanzato che la ama, una famiglia lontana geograficamente ma vicina con il cuore. Quando però la giovane viene improvvisamente colpita da un'emorragia, tutto cambia. Paralizzata nella parte destra del corpo, dovrà affrontare un calvario fatto di sofferenza fisica e psicologica. Ma spesso un forte trauma può segnare l'inizio di una nuova vita, e Rebecca non sarà da sola nel suo quotidiano cammino verso la speranza... Un romanzo efficace e introspettivo, che senza cadere nella retorica e nei facili sentimentalismi ci svela come il coraggio presente nel cuore di ognuno di noi ci permetta di affrontare ostacoli che sembrano insormontabili. -
Ombre in fuga
E ora che Donatella è in fuga, cos'è quell'ombra in più che tanto ora la provoca, cos'è mai quella donna alla finestra (di che parca è la voce): e intanto lei fugge, da se stessa forse e da cosa mai chissà e i suoi personaggi chi sono da sempre? In lei essi sono, li rivediamo, erano nella Casa dalle mille porte erano nel Carosello felliniano, sono in quella sua obliqua, oscura scabra realtà che con lei fugge. Restano come occhi vaganti nel vuoto, come vedrà Mirò, restano intonaci rappezzati da cui escono figure e voci, son come le particelle di infinito glamour di cui Shakespeare scrive. Sono un abbaglio e fuggono, van via come fugge Rodrigo che si perde nel nulla, tra ombre che rimangono ombre a gesticolare sulla scena che ora è come se fosse vuota. Ma davvero? -
Il minareto di Jam
Valerio, ingegnere un tempo arruolato nel corpo degli Alpini, accetta di partecipare a una missione insolita quanto pericolosa: assieme a una squadra di ex commilitoni dovrà viaggiare in Afghanistan sulle tracce di Rachid, amico dei tempi dell'università convertitosi poi all'estremismo islamico. In un paese devastato dalla guerra, il gruppo di veterani è affiancato dalle forze speciali e da alcuni locali, ma la strada è densa di minacce, e in ogni momento il cacciatore può trasformarsi in preda... Il romanzo, ricco di riferimenti all'attualità geo-politica, ci conduce tra le insidie di una terra lontana, in pagine ricche di suspense e colpi di scena capaci di togliere il fiato. -
Felicità obbligatoria
Una donna sottoposta a interrogatorio nella prigione in cui è rinchiusa; la biografia di un immaginario burocrate dell'apparato statale romeno; la vita di un operaio nel ""paradiso"""" dalla Romania comunista e la nascita di un'amicizia con un intellettuale dissidente; un impermeabile dimenticato che getta una coppia nel terrore di essere sorvegliata dalla Securitate. Quattro racconti in cui Manea, grazie a un mix di ambientazioni reali, personaggi fittizi ed elementi a tratti onirici e surreali, riesce a comunicare la tragedia e la follia del totalitarismo e della macchina repressiva messa in atto da Ceausescu nei confronti di chi, apertamente o meno, cercò di opporvisi."" -
La busta nera
Per imprecisati reati contro la morale, Tolea, cinquantenne eccentrico, è stato retrocesso da insegnante a portiere d'albergo. Mentre una splendida primavera all'improvviso invade Bucarest, turbandone la disciplinata routine, l'uomo decide di capire cosa abbia provocato, quarant'anni prima, il suicidio di suo padre. Chi è stato a mandargli la busta nera che lo spinse a quel gesto? Che cosa conteneva? Involontario motore di svelamenti e rivelazioni, Tolea viene trascinato in un mondo sotterraneo di organizzazioni clandestine, delatori timidi e archivi segreti. -
Il Saggiatore 1958-2008
Qeusto catalogo, preceduto da una breve storia della casa editrice, raccoglie i titoli e le collane di cinquant'anni di attività del Saggiatore. -
Sogno della prima notte d'estate
Una traduzione per il teatro? Una nuova traduzione nata per e dalla pratica teatrale, per i testi come quelli di Shakespeare, che nella pratica teatrale si sono venuti sedimentando, alterando e costituendo. Il Sogno della prima notte d'estate - forse la più perfetta e la più comica delle commedie - è un gioco di specchi. Di quattro mondi - gli adulti al potere, la gioventù dei figli oppressi dagli adulti, l'umanità bonaria e vitale della borghesia nascente, e le forze fiabesche e giocosamente maligne della natura - che si specchiano l'uno nell'altro, in continua dissolvenza l'uno nell'altro. Coinvolti nel gioco del teatro, noi, il pubblico, finiamo per sentirci più irreali di quei gioiosi fantasmi che ci danzano di fronte. -
Dal vivo al Vanguard
Dalla sua apertura, nel 1934, il Village Vanguard è una pietra miliare di New York e del jazz. Questo piccolo club, nascosto in uno scantinato, per gli appassionati è il palco leggendario dove sono passati Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane, Sonny Rollins, Lenny Bruce, Woody Guthrie, Leadbelly, Pete Seeger, Charlie Mingus, Dinah Washington e Woody Alien. Proprietario e fondatore del club, Max Gordon ha una storia per ognuno di loro e narra con affetto misto a umorismo di esibizioni memorabili, di contrattazioni serrate per i compensi, di glorie, di miserie e di manie del vasto mondo di musicisti, agenti teatrali, scrittori, poeti, comici, vagabondi e appassionati che vivevano al Village Vanguard. Prefazione di Nat Hentoff, -
India spezzata. Diversità e democrazia sotto attacco
Nel paese di Buddha e Gandhi i contadini si suicidano. E le donne non trovano acqua da dare ai figli. Ma in Occidente si continua ad alimentare l'illusione del miracolo economico. Oggi il volto dell'India è spezzato in due: quello fasullo dell'India ""splendente"""", nuova piattaforma tecnologica, futura superpotenza, e quello reale: l'India dei più poveri che pagano il prezzo dell'agricoltura industriale, dove acqua e cibo diventano merce, più che diritto. In India le corporation brevettano le sementi costringendo i contadini a indebitarsi, privatizzano le risorse naturali, sfruttano le differenze culturali. Una speranza esiste: si chiama democrazia economica e il popolo indiano la conosce bene. Biodiversità come ricchezza, multiculturalità come risorsa, tradizione come futuro."" -
Il capro espiatorio
John è un mite professore inglese. Non ha una famiglia, non ha una donna. Tutti gli anni va in vacanza da solo, in Francia, dove si limita a osservare le vite altrui. Alla fine di una vacanza uguale a tutte le altre, in attesa di partire, seduto al bar di una stazione di provincia tra viaggiatori, uomini soli, famiglie e bambini urlanti, incontra se stesso. Il suo sosia perfetto, il conte Jean de Gué. È come vedere un solo uomo che si riflette allo specchio. Un brivido scorre lungo la schiena dei due, il desiderio di voltarsi e fuggire, poi un legame sempre più profondo, stretto in una notte d'alcol e confessioni, li incatena. Al mattino John si sveglia stordito, nudo, derubato di tutto, al suo fianco solo un fagotto con gli effetti personali del sosia. Obbligato a prenderne il posto, l'anonimo insegnante londinese si trova intrappolato nella personalità arrogante e seduttiva del nobile, ne diventa l'ombra. Non più spettatore della vita, si ritrova di colpo in una famiglia sconosciuta, tra personaggi piegati dall'identità schiacciante di Jean: una figlioletta che gioca con bambole trafitte al cuore da pennini appuntiti, un fratello sottomesso e frustrato, una madre immobile e crudele. John tenterà di liberare con il suo candido intuito la nuova famiglia dall'intrico di rancori e sofferenze. Il gioco di identità lo porterà però molto vicino a perdere la certezza dei propri pensieri, la coscienza di sé, fino a confondere definitivamente la sua realtà con quella del sosia. -
1977
Nell'anno del giubileo della regina un maniaco imperversa nelle strade di Leeds, seviziando e uccidendo prostitute. La polizia si dimostra impotente e lo ""Squartatore dello Yorkshire"""" serra la sua morsa di paura sulla città e sui cuori di due uomini. Bob Fraser, sergente della omicidi, marito e padre assente, cerca di tirare avanti in un mondo dai confini sfumati, dove i """"buoni"""" sono spesso cattivi e i """"cattivi"""" non sono poi così male. Il giornalista Jack Whitehead è un sopravvissuto, ha accettato compromessi ed è rimasto vivo. Ma i fantasmi del passato e le vittime a cui non ha reso giustizia lo tormentano mentre segue i casi dello Squartatore per lo Yorkshire Post. Basandosi su fatti realmente accaduti, David Peace affonda ancora una volta la penna in una nazione violenta e corrotta, con uno stile intenso degno di James Ellroy."" -
La tragica storia di Amleto, principe di Danimarca
Già, cos'è Amleto per noi? Cosa siamo noi, pubblico d'oggi, per lui? È idea comune che ci si debba chiedere cosa Amleto possa dire a noi; mai che ci si ponga il problema opposto, e serio: cosa possiamo dire noi ad Amleto? Siamo in grado di parlargli ancora, ci vorrà ancora come interlocutori delle sue riflessioni ad alta voce? Siamo abbastanza attuali, per lui, abbastanza contemporanei a lui? Ridotto a icona kitsch come la Gioconda di Leonardo, è ormai un attaccapanni per i nostri pregiudizi del momento. Ma Amleto, ancora oggi, ci fìssa con sguardo perplesso dal proscenio. Ci chiede di andargli incontro a mente sgombra. Questa traduzione è un invito a farlo. -
Storia della civiltà francese
Questa storia della civiltà francese tenta di realizzare l'ideale di una storia ""integrale"""", al cui centro stanno non lo Stato ma la società, non le grandi vicende e gli episodi politici ma le strutture e i valori della cultura, dell'economia, della mentalità comune, della vita morale e religiosa. Partendo dall'unità universalistica e indifferenziata del mondo medievale, in cui le linee maestre della civiltà sbocciata a ovest del Reno e delle Alpi differiscono poco da quelle comuni a tutta l'Europa romano-germanica, è così possibile seguire il lento delinearsi della particolare realtà francese. Una civiltà che ha ricevuto un impulso decisivo da momenti di straordinaria creatività come il XII o il XVIII secolo, quando tutta l'Europa ha tratto, dalla Francia, elementi fondamentali per il destino comune."" -
Peyoteros. Viaggio nella terra magica della droga
A Viricota, nei montuosi deserti del Messico, dove non esiste impronta d'uomo e di civiltà e dove tutto è sacro, fiorisce il peyote. Sarebbe troppo semplice dire che è una pianta del deserto, una droga o un allucinogeno. Il peyote è un dio. Insieme con il mais e il daino forma una triade mistica che è alla base di un complesso cerimoniale primitivo. Gli huicholes, che tra gli indios mesoamericani sono quelli che hanno potuto salvaguardare più a lungo l'integrità dei loro riti, raccolgono annualmente il peyote dopo un'estenuante marcia che è un pellegrinaggio sacro, una progressiva ""divinizzazione"""". Nessuno ha mai partecipato al viaggio sacro di questi indios. Nessuno, prima di Fernando Benítez, ce lo ha mai raccontato.""