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Fuga nelle tenebre
“Fuga nelle tenebre”, pubblicato nel 1931, narra la storia del graduale, germogliare di un delirio. Robert, alto funzionario di un ministero, dopo la morte della moglie, precipita in un vortice di angoscia e ossessioni. Allontanatosi per sei mesi dalla sua città su consiglio del medico, vi fa ritorno convinto di essere guarito. In realtà, un inesorabile regresso mentale lo fa precipitare sempre più nell'abisso della follia. ""Improvvisamente sentì nascere in lui un'angoscia da mozzare il respiro, un'angoscia del tutto nuova, che pure era sempre la stessa (...) Non era pazzo; era sano. Ma a cosa gli serviva se gli altri lo ritenevano pazzo? A cosa gli serviva se alla fine lo stesso fratello lo avesse considerato pazzo? (...). E se fosse più malato di me, pensò Robert. Se fosse lui il malato - lui soltanto? """" Invano il fratello Otto cerca di salvarlo, riconducendolo alla ragione. Seppure l'incontro con Paula sembri sancire per lui una rinascita e il fidanzamento con lei la definitiva salvezza, le maglie della pazzia, fattesi sempre più serrate, non danno tregua, facendo insorgere in lui il terrore che il fratello stia ordendo una trama ai suoi danni. A poco a poco, il dipanarsi di fantasie sempre più cupe conduce il protagonista verso un unico punto di fuga: le tenebre."" -
In-relazione
Questo libro propone un approccio specifico nell'ambito della Relazione d'aiuto. La tesi centrale è costituita dal termine 'relazione', qui intesa come modo stesso dell'intuizione, ovvero come pratica della differenza, l'atto attraverso cui non ci limitiamo a osservare, ma cogliamo un qualcosa di differente da noi stessi. Ed è proprio nell'intuizione che ci ritroviamo coinvolti direttamente, ovvero siamo In-relazione. Le cose devono essere considerate come agenti vivi, dotati di un potere autogenerativo e in grado di imprimersi nell'incarnato nervoso del soggetto. E, se le cose sono vive, anche il mondo va trattato come tale e cessa di essere a disposizione del libero arbitrio del soggetto umano. Come si lega questo con un approccio di aiuto alla persona? I processi di miglioramento del benessere di un individuo costituiscono eventi che si situano tra l'individuo e il mondo in cui vive e dunque il benessere è legato a un'idea di mondo insita in ogni approccio di aiuto alla persona: agire per migliorare il proprio stato significa agire ne costruzione di un mondo possibile. -
Vita di Gesù
Scritta tra il maggio e il luglio del 1795, durante il suo soggiorno a Berna, Vita di Gesù, arricchita in questa edizione da un'introduzione di Domenico Curtotti, consiste in un'esposizione storica e, in quanto tale, oggettiva della vita di Gesù. Hegel, pur seguendo uno schema abbastanza libero, attinge con una certa aderenza a tutte le fonti neotestamentarie (anche se si nota una prevalenza di Giovanni) opportunamente scelti e criticamente vagliati. Da essi vengono detratti tutti gli episodi riguardanti i miracoli e quelli dal carattere strettamente teologico (in cui Gesù afferma la propria divinità) per concentrarsi sull'aspetto dottrinale del messaggio evangelico di cui evidentemente l'autore intende cogliere l'essenza. La vita e la dottrina di Gesù sono descritti e interpretati da Hegel alla luce della religione di tipo kantiano (entro i limiti della pura ragione) basandosi solo su ciò che è riscontrabile empiricamente. Secondo Hegel, Gesù si è attenuto a quello che è divenuto l'imperativo categorico kantiano: ""Agite secondo una massima tale che ciò che voi volete che valga come legge universale tra gli uomini valga anche per voi: questa è la legge fondamentale della moralità, il contenuto di tutte le legislazioni e dei libri sacri di tutti i popoli""""."" -
La linea d'ombra
Ultimo capolavoro di Conrad, pubblicato nel 1917, narra le riflessioni, le ansie, le paure, le decisioni di un giovane marinaio che coltiva l'ambizione di un posto di comando. Al porto di Bangkok gli viene offerta questa possibilità, ma, una volta partito a bordo della sua nave, si trova ad affrontare una situazione decisamente fuori dal normale. A seguito di alcune inquietanti e poco credibili rivelazioni, scopre che il precedente comandante, deceduto in mare, aveva lanciato una maledizione sulla nave e sul suo equipaggio e, benché restio a credere a simili superstizioni, una serie di sfortunati eventi fa a poco a poco crollare la razionalità a cui, a tutti i costi, vuole sottostare. Riuscirà il giovane capitano a condurre in salvo i suoi uomini? Il racconto della crisi di un uomo e della precoce fine della sua giovinezza, riassunta nella potente immagine della linea d'ombra. -
Bianca come la neve
Quando la studentessa turca incontra per la prima volta Madame Rosella, non si aspetta certo che, dietro l'ingannevole fragilità dell'anziana signora, si nasconda una personalità forte, dinamica e un passato sorprendente. La vita di Rosella, ebrea tedesca costretta a rifugiarsi a Istanbul durante la Seconda guerra mondiale, è colma di accadimenti imprevedibili, che ella visse con un profondo coinvolgimento emotivo. Conoscendosi quasi per caso, la giovane e Madame Rosella si intrattengono in lunghe conversazioni, che diventano sempre più intime e toccanti, sancendo tra loro un legame profondo. Una storia delicata e drammatica, che sviscera il rapporto tra due donne di diversa generazione e personalità, con prospettive di vita differenti. -
La perdita di te
Nelle brevi storie di Yekta Kopan, i sentimenti sono miscelati nei racconti che fluiscono nelle rifrazioni temporali all'interno di una rete di interconnessioni, dove i protagonisti sperimentano una serie di infinite contraddizioni. Passato e presente si intersecano attraverso la tecnica del flashback, permettendo al lettore di addentrarsi nella psicologia dei personaggi, uomini e donne afflitti da manie ossessive, ancorati a un passato che non riescono, e non vogliono, dimenticare. Il dolore per la perdita di una persona amata costringe i protagonisti, tutti scrittori, a vivere nel loro ricordo, a percepirne lo spirito, instaurando con esso dialoghi improbabili da cui escono talvolta sconfitti, talvolta risanati nello spirito. ""Padre, io guardo il mondo cercando di capire cosa tu vi trovassi. Lo guardo senza cercarvi un reame di pace racchiuso da confini prestabiliti. Senza il timore di essere plebeo o brutale; mi limito a imprigionarlo nelle pagine del mio taccuino, quasi fossi un collezionista""""."" -
Émilie
In questo saggio pedagogico, pubblicato nel 1762, Rousseau tratta le cinque fasi fondamentali della vita del giovane Émile. Dalla nascita alle prime parole, da esperienze sensoriali che caratterizzano la pubertà all'educazione sessuale e religiosa, dall'adolescenza all'ingresso nel mondo adulto, l'autore dispensa i suoi consigli e le sue raccomandazioni. Il cittadino modello, secondo Rousseau, è quello in grado di attenersi alla propria natura, di liberarsi da ogni convenzione sociale. ""Da dove viene la debolezza dell'uomo? Dalla disparità che sussiste tra la sua forza e i suoi desideri. Sono le nostre passioni a renderci deboli perché, per soddisfarle, la natura non ci concede energie a sufficienza. Riducendo i desideri, si aumentano le forze: colui che non ha desideri, ne ha d'avanzo e questo lo rende una creatura molto forte""""."" -
Sei personaggi in cerca d'autore
Nei “Sei personaggi in cerca d'autore”, irrompono in teatro sei individui - un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina - personaggi rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti. Essi chiedono al Capocomico di dare loro vita artistica e di mettere in scena il loro dramma. Dopo molte resistenze, la compagnia acconsente alla richiesta e i personaggi raccontano agli attori la loro storia perché possano rappresentarla. A poco a poco si crea però, tra gli attori e i Personaggi, un contrasto insanabile. I primi, nonostante gli sforzi, non riescono a rappresentare il dramma reale dei secondi, i loro sentimenti fondamentali, il vero essere di ciascuno: il dolore della Madre, il rimorso del Padre, la vendetta della Figliastra, lo sdegno del Figlio. Sulla scena tutto appare falso. Questa incomunicabilità, che rende la vita autentica irrappresentabile, culminerà nella scena finale in cui la storia finisce in tragedia, senza che si abbia la possibilità di comprendere se essa sia reale o meno. -
La chiesa della solitudine
"Pregava più per questo che per la persecuzione dei suoi pretendenti: la vera persecuzione era dentro il suo sangue, nell'amore tenace per la vita, nella paura del male, del dolore, della morte"""". Maria Concezione, uscita dall'ospedale dove, ricoverata per un cancro maligno, aveva subito l'asportazione della mammella, sente l'esigenza di esorcizzare la propria malattia, curandola, senza negarsi il ritorno a una vita “normale”. Tra i suoi numerosi pretendenti, risalta la figura di Aroldo, l'unico realmente interessato a lei e non alla sua dote e il solo che ella ricambia. E tuttavia, lo respinge, ritenendosi, a causa di una malattia che le concede un tempo di vita limitato, impossibilitata ad amare, quantomeno nei canoni concepiti dal matrimonio convenzionale. Così la storia procede tra proposte continue di matrimonio e amori rinnegati, fino al colpo di scena finale, con cui l'autrice si propone di perforare la coltre di tenebre e aprire il cammino alla speranza." -
Tanto non ti amerò
Un podere quasi abbandonato oggetto di una speculazione immobiliare, una famiglia che desidera liberarsene in fretta, un vecchio burbero che si mette di traverso, una nipote inviata a negoziare. Da qui parte il viaggio di Ari Malaverna verso le sue radici. Il ritorno a una famiglia ormai disgregata, unita più dall'interesse che dagli affetti, diventa per lei un percorso a ritroso - tra matrimoni, funerali e riunioni solenni - fino all'inevitabile resa dei conti sui segreti di casa. Nicoletta Canazza si sofferma sulla decadenza di una famiglia che ricorre alla minaccia e alla violenza per mantenere vincolati i suoi componenti, sull'inevitabilità di certi legami, sull'ipocrisia di alcune relazioni e sui condizionamenti che guidano le scelte compiute per il ""bene comune"""". Ma il bene della famiglia è sempre superiore a quello del singolo?"" -
Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere
Le folli e lussuriose vicende della giovane Frences (Fanny) Hill vengono raccontate tramite le lettere di quest'ultima a una donna ignota. Fanny, dopo la morte dei genitori, parte per Londra con una concittadina, ma giunta nella capitale viene abbandonata da quest'ultima. La giovane spera di trovare lavoro come domestica dalla ricca Signora Brown che scoprirà invece essere tenutaria di un bordello e intenzionata a vendere la verginità dell'ingenua Fanny. Da quel momento la vita di Fanny precipiterà in un oceano burrascoso dalle tinte erotiche e seducenti. Tra passioni, lussuria e fughe d'amore, la nostra giovane e bizzarra eroina dovrà combattere contro un destino avverso che la tiene separata dal suo unico vero amore. Tra le avventure e disavventure, che hanno reso questo libro il più perseguitato e bandito della letteratura inglese, Fanny dovrà mettere a dura prova se stessa nel travagliato tentativo di ricongiungersi al suo amato. -
La tentazione di vivere
Fausto Becchetti è un professore in pensione che al compimento del sessantesimo anno si accorge di non avere più alcun motivo per vivere. Navigando oziosamente su internet, scopre un'agenzia particolare che offre, tra gli altri servizi, anche una sorta di ""eutanasia per persone sane"""". L'unica condizione perché venga messa in pratica, è che il richiedente non abbia più veramente nessun desiderio di vivere. Per scoprirlo, il professore dovrà sottoporsi ad alcune prove decise dal ragionier Soratte, uno zelante impiegato dell'agenzia. Fausto dovrà dunque affrontare tutte le ragioni per cui un uomo vorrebbe vivere, frequentando i figli e i nipoti, rivivendo ricordi, nuove esperienze, addentrandosi in una profonda e difficile introspezione. Fino a quando... Un coinvolgente viaggio attraverso ambiti e riflessioni che affrontiamo, senza rendercene conto, nella nostra vita di tutti i giorni, esposti attraverso il fantastico cinismo del protagonista Fausto."" -
L'avventuriera
Un incontro inaspettato nella campagna massese, un amore, il cui coronamento pare impossibile, tra Luciano, giovane aristocratico colmo di ideali e passioni decisamente non condivise dal ceto sociale cui appartiene, e una splendida avventuriera russa. Sullo sfondo, la borghesia ottocentesca, in cui i rapporti umani sono tessuti sulle trame di scambi politici e ogni cosa deve necessariamente essere sacrificata ai giochi del potere. Tra il provincialismo e la corruzione delle nuove classi dirigenti, in un'epoca tragicamente segnata dalle prime lotte contadine e operaie, dalle proteste contro una classe imprenditoriale tesa solo al profitto e un ceto politico universalmente corrotto, potrà un solo uomo, incline ad abbracciare la causa socialista delle classi subalterne, fare la differenza? -
La vendetta
Dieci racconti in cui Maupassant mette a nudo i lati più profondi e segreti dell'essere umano. Scorci di realtà riflessivi e coinvolgenti, con personaggi e luoghi completamente diversi ma che riconducono tutti a un fattore comune, l'animo umano. -
Il mago bianco. Breviario di influenza positiva
Con il presente lavoro, l'autore, studioso fin da giovane di magnetismo umano, vuole offrire ai lettori interessati, o semplicemente curiosi, motivi e spunti di riflessione sui fenomeni della cosiddetta magia bianca. Il presupposto di fondo è che la magia bianca non è che la capacità di influenza positiva attraverso l'utilizzo mirato dell'energia mentale, intesa come l'unica forza in grado di modificare positivamente il piano fisico e quello astrale (o psichico). Ne deriva che il Mago Bianco non può che essere l'individuo magnetico, colui che, essendosi spinto oltre l'ordinario nel percorso evolutivo del potenziamento magnetico, ha la possibilità di orientare positivamente le proprie radiazioni psico-fisiche al servizio del suo simile, prossimo o remoto che sia. -
Eugénie Grandet
Considerato da molti il capolavoro di Balzac, ""Eugénie Grandet"""" tratteggia, tra le altre presenti nel romanzo, due figure straordinarie: Papà Grandet, ricco e avido commerciante e la figlia Eugénie, nobile, ingenua e sensibile. La vita a Saumur, dove essi risiedono, procede serena e indisturbata, tra le chiacchiere dei paesani, le astute manovre commerciali di Grandet e una vita familiare votata all'obbedienza e alla parsimonia, finché l'arrivo di Charles Grandet, su cui incombe l'inconsapevole minaccia di una tragedia che lo ha reso orfano e in miseria, sconvolge la piccola cittadina e, soprattutto, il cuore fino a quel momento serafico della giovane Eugénie. Questa, innamoratasi perdutamente del cugino, non esita a donargli l'oro da lei accumulato negli anni, con il quale egli parte per le Indie dietro la promessa di fare, un giorno, ritorno per chiederle la mano. Un gesto che, scoperto dal padre, non può che segnare la fine dell'apparente tranquillità familiare. Solo la rinuncia di Eugénie alla successione della madre, nel frattempo deceduta, placherà la rabbia dell'avido genitore, per il quale l'autore non prevede redenzione alcuna. Ma potrà il vuoto lasciato nella vita della giovane dalla partenza di Charles essere colmato? E riuscirà questi a tener fede alle sue promesse?"" -
Il podere
Il protagonista de ""Il podere"""", ultimo romanzo della trilogia sull'inettitudine di Federigo Tozzi, è Remigio Selmi, modesto impiegato delle ferrovie, il quale, ereditato un podere, decide di licenziarsi e di dedicarsi esclusivamente alla coltivazione della terra. Ma Remigio non ha la capacità, l'esperienza né le qualità per portare avanti proficuamente la tenuta. Egli cadrà presto vittima di falsi creditori e il podere si avvierà alla rovina. Questa situazione accentua il conflitto con la matrigna e l'astio dei suoi salariati. Dentro questo destino di caduta confluisce la storia della famiglia Selmi. Il padre di Remigio, rimasto vedovo, prima prende con sé una contadina, Giulia, poi, per tacitare le chiacchiere prende in sposa una zitella del paese, umile e remissiva. Giulia, tuttavia, resta elemento centrale di conflitto nella famiglia, tentando persino, alla morte del suo amante, di impossessarsi della sua eredità."" -
La bisbetica domata
Considerata una delle commedie più famose di Shakespeare, ""La bisbetica domata"""" narra le vicende di Petruccio, un nobile signorotto che si reca a Padova per cercare moglie. Sentendo parlare di Caterina, una giovane dal carattere irascibile e scontroso ma assai ricca, decide di farne la sua consorte, convinto che riuscirà a domare il suo caratteraccio. Alla vicenda principale, si sovrappone quella della dolce sorella di Caterina, Bianca, corteggiata da diversi pretendenti che, in un susseguirsi di inganni e situazioni comiche, tenteranno di conquistarne il cuore. Il tutto viene presentato nella forma, caratteristica shakespeariana, del metateatro, attraverso un simpatico antefatto introduttivo. Un magnifico esempio dello stile narrativo di Shakespeare, pieno di efficaci giochi di parole ed esilaranti scambi di battute argute, narrato con quella naturale semplicità che ha reso tanto apprezzato il suo stile."" -
La sindrome migratoria
In questo saggio provocatorio Matteo Pacini affronta l'argomento della depressione nell'ambito dell'emigrazione, analizzando le diverse e complesse sfumature di tale patologia e le sue cause. Che sia ingenuo pensare che uno stato depressivo preceda l'emigrazione è chiaro da una sintomatologia sempre ignorata nel soggetto definito ""depresso"""" dal senso comune. Chi è clinicamente depresso, ricorda infatti Pacini, vola basso e cerca soluzioni nel circostante, aderendo a un'ottica stanziale. Non è un mistero che il depresso diagnosticato ha difficoltà a organizzare il quotidiano, dall'alzarsi dal letto al lavarsi. Figuriamoci se pianifica di emigrare! Ecco che rimane un'unica forma di depressione compatibile con l'abbandono del proprio paese di origine verso nuovi lidi, quella propria della patologia bipolare, che alterna fasi euforiche (quelle che convincono a mollare gli ormeggi, in vista di un avvenire migliore) a periodi di depressione, spesso conseguenti a stress dovuto ai fallimenti, ma anche a vittorie rapide."" -
Lotte sociali
In quest'opera, il celebre scrittore francese Victor Hugo affronta svariati temi politici, raccontando le giornate di febbraio, che portarono al suffragio universale e all'abolizione della pena di morte, e il successivo tradimento ad opera di un governo sempre più reazionario. Lo scrittore, considerato il padre del romanticismo francese, mostra in questo testo le sue straordinarie capacità di uomo politico e di attivista per i diritti umani. L'opera è un preziosissimo resoconto della situazione sociale e politica della Francia del 1848, raccontata direttamente da chi l'ha vissuta in prima persona, riportando molti dei dibattiti tenuti all'Assemblea Nazionale, che mostrano quanto il pensiero di Hugo fosse moderno rispetto al suo tempo; parole e consigli validi tutt'oggi.