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Storia comica
Nello scenario di una Parigi capricciosa e fiorente, l'affascinante Félicie Nanteuil, giovane e ambiziosa attrice dell'Odèon, scivola da un'infatuazione all'altra, finché non trova il grande amore della sua vita, il ricco e nobile Robert de Ligny. Ma il loro amore è minacciato dall'ombra di un ex-amante, Chevalier, che, sopraffatto dalla gelosia, non riesce a rassegnarsi all'idea di averla perduta. Anatole France riesce con semplicità e un po' di rassegnato cinismo a mettere a nudo la vera essenza della società parigina e in generale la natura dell'uomo. Con forza sbalorditiva smaschererà l'insensibilità, l'egoismo e la superficialità che quotidianamente ci guidano nelle nostre scelte e che tentiamo di nascondere dietro un fitto velo di ipocrisia. Un'opera profonda e semplicemente drammatica, che indaga l'animo umano con sottile e rassegnata malinconia. -
Il certo per l'incerto
In una notte estiva, profumata dagli aromi speziati di Siviglia, due innamorati si incontrano segretamente. Sono il conte Enrique, fratello del re, e la bella Juana. Ma il destino saggerà la forza del loro amore. Infatti, il re, scoperto il segreto di Enrique, roso dalla gelosia, si incaponirà nel voler sposare lui stesso la giovane. Inoltre, la cugina di Juana, donna Ines, innamorata anch'essa di Enrique, tramerà di nascosto per convincere il re a darla in sposa al conte. In tutto questo, l'esilarante e sfacciato Ramiro, servitore di Enrique, suderà sette camicie per aiutare il suo padrone a coronare il suo sogno d'amore e a evitare la forca, disfacendo inganni e tramandone di nuovi. I sentimenti di Juana saranno messi a dura prova: solo un amore profondo e sincero può far sì che una donna rifiuti la corona sfidando il volere di un re. -
Esiste un'altra vita?
In questo saggio lo studioso gallese Alfred Wallace si propone di dimostrare in maniera inconfutabile l'esistenza dei fantasmi, riportando esempi ed esperienze paranormali e bizzarre che sperimentò personalmente o gli vennero raccontate da altri, argomentandole il più possibile con occhio scientifico e imparziale. Wallace credeva fermamente che nel mondo e intorno a noi vi fosse un'energia naturale che coinvolgesse sia i vivi che gli spiriti dei defunti e che ogni evento ""anomalo"""" o manifestazione inspiegabile, anziché canzonata come stupidaggine, meritasse di essere indagata e compresa."" -
Memorie di uno schiavo nel Sud Carolina
Jackson nasce schiavo in una piantagione di cotone nella Carolina del sud, dove trascorre gran parte della sua vita tra un lavoro disumano, torture e ingiustizie fino al giorno in cui decide di fuggire... La fuga è fin da subito travagliata e pericolosa, ma Jackson incontrerà anche persone che lottano per la causa abolizionista, disposte ad aiutarlo, come Harriet Beecher Stowe la quale lo ospiterà clandestinamente traendo da quell'incontro ispirazione per il suo famoso romanzo ""La capanna dello zio Tom"""". Jackson continuerà a combattere per tutta la sua vita contro lo schiavismo e proprio con questo proposito ha voluto mettere per iscritto la sua esperienza, con semplicità e senza censure, per divulgare la verità sulle condizioni di vita degli africani negli stati schiavisti e per non far mai dimenticare gli errori del passato."" -
Lettera alla figlia
Un'intensa lettera in cui un padre rivolgendosi alla figlia adolescente delinea il loro controverso rapporto, troppo spesso ricco di amari disaccordi, delusioni e ferite, proprio perché ha radici in un profondo amore. ""Questa mia non per rinsaldare un legame che malgrado (e nonostante) noi esiste anche se tu per mantenere le distanze, per difesa, forse comprensibile, versò qualcuno che la vita l'ha presa a morsi, vissuta pienamente, imperterrito, continua e seguiterà a farlo fino all'ultimo istante (si può forse rinunciare alla propria natura?), a barriera di un cannibalismo che consideri eccessivo, prepotente verso il mondo e lesivo in primo luogo nei tuoi confronti, (cosa quest'ultima di cui stento a capire le reali motivazioni) per sfida, contendenziosa e artificiosa noncuranza tesa a finire, mi chiami semplicemente Andrea."""""" -
#mondoristorante
Un libro sulla ristorazione e i suoi segreti, allo stesso tempo ironico e filosofico, vivacizzato da aneddoti esilaranti, personaggi divertenti e improbabili, storie di vita vera e sbalorditive ricette. In conclusione, non poteva mancare un vero e proprio galateo del ristoratore: ""Cosa non dovete fare mai: abbandonare il cliente al suo tavolo, dimenticarvi di lui, aspettare che chieda il conto. La gente non è tutta uguale, non dobbiamo aspettare che siano loro a chiedere; è un grave errore dare attenzione solo a chi interagisce per primo."""" E un galateo del consumatore: """"Quelli che sporcano più di un'intera classe dell'asilo. Quelli che hanno bambini che strillano o lanciano cose e rompono tutto quello che toccano e li lasciano fare perché ti scambiano per un baby sitter. Quelli che non gli va bene niente nel menu. Quelli che ci sono dieci posacenere in giardino ma spengono le sigarette nei vasi dei fiori o le lanciano dove capita. Quelli che prenotano in dieci e arrivano in quattro senza avvisare. Quelli che non arrivano proprio. Quelli che invece arrivano senza prenotazione e ti insultano se non c'è il tavolo"""". """"Il mondo, bisognoso di categorie di riferimento, chiama il nostro settore bistronomia. Io lo chiamo resistenza."""""" -
Erodiade
In ""Erodiade"""", pubblicato nel 1877 all'interno della raccolta Trois Con-tes, Flaubert ripercorre alcuni eventi storici accaduti in Medioriente durante il regno dell'imperatore romano Tiberio (42 a.C.-37 d.C.). Protagonista è Erode Antipa, tetrarca di Galilea, il quale, ripudiata la figlia del re degli Arabi per prendere in sposa la moglie di suo fratello Filippo, Erodiade, vive nel costante timore di un attacco da parte delle popolazioni arabe, sapendo altresì che, a causa di quella relazione adultera e dello scandalo da essa suscitato a Roma, l'imperatore potrebbe negargli il suo intervento in caso di guerra. A queste preoccupazioni si aggiungono quelle scaturite dal cosiddetto 'affare Jochanan', nome con cui è conosciuto il profeta Giovanni Battista, da lui fatto imprigionare. Soffermandosi sulla festa tenuta da Antipa per il suo compleanno, a cui partecipa l'ostile proconsole Vitellio, Flaubert rievoca la vicenda biblica della danza di Salomé, figlia di Erodiade, che suscita nel tetrarca una tale lussuria da indurlo a prometterle di assolvere a qualsiasi sua richiesta. La vendetta di Erodiade, che da tempo bramava la testa di Jochanan, pare in procinto di compiersi..."" -
Hedda Gabler
Hedda, appena tornata dal viaggio di nozze, si trasferisce con il marito Jorgen nella nuova dimora. Qui, afflitta da una routine quotidiana che non le si addice e compressa da un rapporto coniugale che le risulta necessario e tuttavia deprimente, la protagonista vede nella manipolazione altrui l'unico mezzo per risollevarsi dalla frustrazione. È così che gli altri personaggi del racconto - dall'ingenuo marito alla signorina Elvsted, al geniale e pur succube Lovborg - mutano in semplici e inconsapevoli pedine nelle sue abili mani. Finché le cose si complicano ed Hedda stessa, trovandosi avviluppata in una rete di cui non è più lei a tenere i fili, dovrà scegliere se soccombere o riguadagnare in qualche modo la propria libertà. -
Vertici della metafisica fra Cina e Occidente
Il volume comprende per intero il ""Huayan fajie guanmen"""" (""""Stadi del discernimento del Dharmadhatu nello Avatamsaka""""), opera finora inedita di Tu-Shun (o Dushun, 557-640 d.C), che la tradizione vuole il fondatore di una delle più originali scuole buddhiste cinesi, la Huayan (scuola dell'Avatam-sakasutra, il """"Sutra dell'ornamento fiorito""""), e un'antologia commentata di testi di Nicola Cusano (Nikolaus Krebs, 1404-1464), lo straordinario teologo che affermò l'infinità del mondo aprendo il pensiero moderno. Il grande tema di questi due autori, così distanti nel tempo e nello spazio eppure così singolarmente vicini negli esiti speculativi, è l'assoluto nel suo rapporto con la molteplicità della vita: il Principio, l'assoluto Essere, è onnicentrico, e ogni vita, nella sua stupefacente realtà di un attimo, è Trascendenza di sé all'infinito, sempre recando nell'intimo il seme prezioso del riscatto da tutto il dolore del mondo. In prima edizione non solo italiana, per gentile concessione dello studioso R. M. Gimello, che se ne occupò in una pionieristica tesi di dottorato del 1976, l'opera di Tushun è qui accompagnata da un ampio commento del curatore italiano che viene incontro anche alle esigenze del lettore non specialista."" -
Bobby. Il cucciolo di Edimburgo
L'incredibile vicenda di Bobby Greyfriars, il fedele cucciolo di Skye terrier che per quattordici anni non abbandonò la tomba del suo padrone, vivendo nell'antico cimitero di Edimburgo; una storia vera di lealtà, amicizia e amore incondizionato che ha toccato il cuore non solo degli scozzesi, ma di tutto l'occidente. In ricordo del coraggioso e leale cucciolo, la comunità di Edimburgo gli ha dedicato una statua, che ancora oggi si può ammirare alle porte dell'antico cimitero. Fu nell'estate del 1858 che sbocciò la profonda amicizia tra Auld Jock, un vecchio e solitario pastore, e il cucciolo Bobby. Dopo la morte dell'uomo, il fedele cagnolino si rifiutò di abbandonarlo e continuò a dormire ogni notte sulla sua tomba, nutrito dai bambini indigenti del vicinato e dal proprietario di una locanda dal cuore tenero. Eleanor Atkinson narra, con uno stile semplice quanto commovente, le avventure e le difficoltà di questo intelligente e birbante terrier per conquistarsi il diritto di rimanere vicino al suo amato padrone. Nel corso della sua vita Bobby divenne un simbolo di lealtà e coraggio, fu un esempio morale in grado di riunire la comunità scozzese, dalle classi più povere alla nobiltà, che lottarono insieme per il benessere del cucciolo di Edimburgo, dando vita alla sua leggenda. -
Posso dunque sono. Potere magnetico & autarchia personale
‘Non può non essere in tutto e per tutto felice colui che dipende completamente da se stesso, e che ripone tutto esclusivamente in se stesso’ – Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.)rnrnSotto il titolo ‘Posso, dunque sono – Potere magnetico e autarchia personale’, l’autore, studioso fin da giovane di Magnetismo Umano, ha inteso sottolineare che l’essenza dell’individuo umano, più che nel solo “pensiero” (come nella dottrina cartesiana), risiede nel suo ‘potere magnetico’, ossia nella sua forza psichica e mentale, di cui entra progressivamente in possesso, grazie al dispiegamento dell’attività volitiva.rnrnLo scopo primario che l’autore si propone è, pertanto, quello di accompagnare il lettore interessato, o semplicemente curioso, in un percorso a tappe di potenziamento magnetico, orientato al conseguimento di una sana autarchia personale, la cui connotazione consiste fondamentalmente nel disporre di un solido equilibrio psichico e di una effettiva libertà mentale. -
Morte di un piccolo borghese
Scritto nel 1926, ""Morte di un piccolo borghese"""" è ambientato a Vienna nel periodo postbellico. Karl Fiala, ex usciere imperiale, costretto al pensionamento anticipato, si ritrova a vivere di stenti, in compagnia del figlio Franzl, un disgraziato afflitto da attacchi epilettici e per questo considerato inabile al lavoro, della moglie Marie e di una cognata isterica, opportunista e violenta, Klara. Deciso a garantire un futuro alla propria famiglia, Karl decide di stipulare un'assicurazione sulla vita, che ha come clausola principale quella di non morire prima del compimento del suo sessantacinquesimo anno. Con tragica ironia, Werfel descrive, in un paese precipitato nel caos e nella miseria, la disperata lotta dell'uomo, già malato, per resistere in vita fino al successivo compleanno, scacciando, giorno dopo giorno, l'incombere della putrefazione. Riuscirà Karl Fiala a posticipare il proprio decesso quanto basta per garantire ai famigliari l'auspicata sicurezza economica?"" -
Papà Goriot
In questo commovente e tragico romanzo, Balzac narra la storia di papà Goriot, anziano pastaio in pensione, ritiratosi a Parigi, nella squallida locanda della pettegola e avida Vauquer. Dilapidate a poco a poco le sue sostanze per andare incontro alle richieste e ai capricci delle amate figlie, il vecchio si ritrova a condurre un’esistenza sempre più miserabile, confortato unicamente dal pensiero di aver reso felici le sue adorate bambine, andate rispettivamente in spose a un conte e a un ricco banchiere. Attorno al protagonista ruotano altri personaggi, come Eugène de Rastignac, giovane e brillante studente, che, pur animato da nobili principi, finirà per essere inesorabilmente attratto dalla vita agiata e dai vezzi della nobiltà parigina, a cui brama di appartenere, e l’astuto Vautrin, gentiluomo in apparenza, delinquente nell’animo, per quanto ancorato a un senso dell’onore di cui altri, ben più rispettabili di lui, sembrano del tutto privi. Quando Rastignac si innamora della splendida Delphine, si ritrova inesorabilmente catapultato nell’intima tragedia dell’anziano Goriot, che eleva a simbolo stesso della paternità per l’assoluta devozione che mostra per le figlie, divorate dal vizio e da un egoismo che neppure la malattia paterna sembra in grado di annullare. -
Lettera di una sconosciuta
"A te, che mai mi hai conosciuta"""", questo l'inizio di una lunga lettera, colma di delusione e sconforto, con cui un affascinante romanziere viennese scopre di essere stato, per quindici anni, oggetto di un amore puro e incondizionato. La protagonista, che mai rivela la propria identità, decide di scrivergli a seguito della morte del figlio, quando la solitudine diviene così insopportabile da costringerla a sfogare il suo dolore con l'unico uomo che lei abbia mai amato. Un racconto di speranza e delusione, che parte dalla venerazione infantile, colma di sguardi fugaci e lunghe e vane attese, per divenire un sentire tormentato e passionale, un'ossessione a cui non può sfuggire. Riuscirà ella ad appagare il solo desiderio da sempre nutrito, quello di essere da lui, almeno una volta, riconosciuta? Il ritratto di una donna appassionata e colma di vitalità, le cui parole trascinano il lettore nei vortici di un sentimento che pochi sono destinati a provare e a riconoscere." -
Introduzione allo yoga
Tratto da quattro conferenze tenute da Annie Besant, una delle maggiori rappresentanti della teosofia, a Benares nel dicembre del 1907, questo testo si propone di fornire “un’idea generale sull’argomento dello yoga, cercando di appurare la sua collocazione in natura, il suo vero carattere, il suo obiettivo nell’evoluzione umana”. Il rapporto dello yoga con le filosofie indiane, la sua conclamazione si possono intraprendere, l’importanza dei mantra, gli innumerevoli affrontare e le capacità che è necessario acquisire per poter manifestare quei poteri, che, seppure in forma latente, celiamo dentro di noi. Tutto questo, e molto altro, viene narrato con uno stile semplice e diretto dall’autrice, che conduce passo dopo passo il lettore verso una nuova e profonda consapevolezza di Sé, sottolineando l’importanza della meditazione e di una pratica costante ed equilibrata. -
La bella bionda
Napoli, XIX secolo. Il consigliere comunale Domenico Squillacciotti, invaghitosi di una bella e volenterosa giovane, Ersilia Malasomma, ricorrendo a uno stratagemma riesce a farle avere un impiego da maestra, ottenendo in cambio la sua completa devozione. Tutto per i due sembra volgere al meglio, finché un avversario politico di lui solleva nel sindaco il dubbio di uno scandalo. E se la carriera di Squillacciotti pare avviarsi alla rovina, la povera Ersilia, licenziata, si ritrova senza prospettive e nella sua mente distrutta dall'amarezza, si dipinge un'unica, drammatica soluzione. Uno straordinario spaccato della Napoli post borbonica, in cui difficilmente le donne vedevano riconosciuti i diritti di scegliere lavoro e amante. Un romanzo che anticipa le tematiche femministe tanto care all'odierna società. -
Venti giorni con Julian
Quando, nell’estate del 1851, la moglie di Hawthorne si recò in visita ai genitori, portando con sé le due bambine, lo scrittore si ritrovò per la prima volta solo con il figlio maschio, Julian, di cinque anni. Se questi, instancabile chiacchierone, non mancò di esprimere, fin dal primo giorno, la soddisfazione di poter sfogare la propria vivacità, il padre si mostrò inizialmente insofferente per le continue domande impostegli dal fanciullo. Nel resoconto delle tre settimane così trascorse, Hawthorne imparò, poco a poco, ad abituarsi alle piccole incombenze che la quotidianità con un bambino imponeva, donandoci un incantevole spaccato di quei giorni, colmi di malinconia, ma anche di tenerezza. Dall’esilarante e fallimentare tentativo di arricciargli i capelli, alle cene a base di ribes, perché null’altro vi è in casa di commestibile, dalle gite al lago, alle battaglie con i tassi barbassi lungo il tragitto, dalla scampagnata con l’amico Herman Melville, alla comune nostalgia per le ‘donne’ di casa… il tutto, passo dopo passo, porta lo scrittore a consolidare il rapporto con il figlio. Questo libro è a layout fisso. -
Prima del tramonto
In questo dramma in quattro atti, ultima opera teatrale di Hauptmann, si narra la storia di Matthias Clausen, il quale, giunto al tramonto della sua esistenza, si innamora di una giovane trentenne. Questo accadimento, colmandolo di inatteso vigore e di speranza, fa sì che, per la prima volta dopo la morte della moglie, egli percepisca la sua vita avvolta da un magico alone. Quella relazione, però, e la minaccia ad essa correlata di veder presto dissipato un patrimonio che ritenevano ormai loro di diritto, mette in allarme i figli, i quali non riescono ad accettare che il padre possa aver dimenticato la defunta moglie, e, soprattutto, l'avido genero Klamroth e l'ambiziosa nuora Paula Clothilde, pronti a dare battaglia. Aizzati da questi ultimi e ritenendo la fidanzata del padre una mera cacciatrice di dote, decidono di proteggere il genitore dall'influsso negativo della giovane e dalla sua stessa debolezza, scatenando una serie di tragici eventi. -
Le false confidenze
In questa commedia rappresentata per la prima volta nel 1737, le vicende dei numerosi personaggi si intrecciano in un susseguirsi di intrighi, parole non dette che generano confusione, ambizioni e amori. Tematiche che ben si accordavano con la società francese dell’epoca e che, per la loro attualità, hanno garantito a Marivaux la fama che tutt’oggi detiene. Superficialità, menzogne, amore vero e passioni asservite al denaro, questi i temi su cui l’autore invita a riflettere, mettendo in scena le avventure di Dorante, giovane virtuoso ma povero, del diabolico servitore Dubois e dell’affascinante Araminte, vedova ricchissima e affascinante. -
Le veglie di Neri
Le vicissitudini quotidiane, semplici e nel contempo dense di significati umani e sociali, dei personaggi che popolano le paludi, le fattorie e i borghi della campagna toscana alla fine dell'Ottocento. Queste brevi storie, che alternano tratti comici ad altri fortemente drammatici, meravigliano per l' attualità che, a distanza di un secolo, vi si rispecchia. Dalla polemica anticlericale espressa ne ""Il merlo di Vestro"""", alle note satiriche di Scampagnata, alla malinconia sfuggente de """"L'oriolo del cuculo"""", alla miseria dei migranti in """"Vanno in Maremma"""", Fucini ci accompagna, passo dopo passo, in un viaggio nelle meravigliose terre di una Toscana che, seppure attentamente celata, ancora esiste.""