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Pudding, evasioni low cost
Un'offerta di lavoro a Barcellona, una fuga da Bruxelles, la nostalgica metamorfosi di Montmartre e la crisi vista da Atene sono alcuni degli scenari in cui si sviluppano gli ingrati e destabilizzanti episodi di Luca Pakarov. Racconto, diario, lettera, reportage, in alcuni vere e proprie guide di viaggio, sono le narrazioni che si alternano, sempre però con uno stile sardonico e indisponente. Il filo che lega insieme le voci dei vari personaggi è un implacabile cinismo che permette di far affiorare i contrasti fra la moderna idea di città funzionale o di viaggio ""fotografa e fuggi"""" e la dimensione umana del viaggiatore tradizionale, quella cioè che opera le maggiori peripezie dal sofà di casa, nelle continue esplorazioni dentro se stessi. Cosi le grandi città d'Europa vengono attraversate dagli occhi disillusi e irriverenti dei protagonisti, per lo più disadattati, solitari, sopraffatti dai loro vizi e dalle loro manie, che affrontano le avventure e le disavventure della vita con uno spirito passivo e coatto, quasi a sottolineare l'inutilità dell'affaticarsi in un mondo perennemente in bilico."" -
Canto di Natale
Pubblicato nel 1843, ""Canto di Natale"""" costituisce tutt'oggi, come dimostrano i molteplici adattamenti teatrali, cinematografici e televisivi, un racconto di straordinaria popolarità. L'avaro e misantropo Scrooge, dedito unicamente ai suoi affari, pare incapace di comprendere cosa di bello si possa trovare in una festività quale il Natale. Proprio durante la notte del 24 dicembre, riceve la visita di tre fantasmi, il Natale passato, quello presente, e quello futuro. Accompagnato dalle sue misteriose """"guide"""", Scrooge risale alle origini del suo egoismo, per poi proiettarsi nel triste e solitario futuro che, inesorabile, lo attende """"Caldo e freddo non facevano effetto sulla persona di Scrooge. L'estate non gli dava calore, il rigido inverno non lo assiderava. Non c'era vento più aspro di lui, non c'era neve che cadesse più fitta, non c'era pioggia più inesorabile"""". Con questo intramontabile classico della letteratura inglese, Dickens sferra una vibrante critica alle miserabili condizioni di vita delle classi disagiate, divenendo artefice del risorgere della coscienza sociale e umana del lettore, attraverso un racconto ironico e commovente, capace di emozionare adulti e bambini."" -
Lesioni di famiglia
Muharrem perse entrambi i genitori il giorno stesso in cui venne al mondo. Il padre in seguito ad un infarto mentre si dirigeva all'haman di proprietà della famiglia, la madre si suicidò, gettandosi dalla finestra della sua camera. La storia di una famiglia, e in particolare delle donne che la componevano, iscritta attorno ad un unico asse portante, l'haman, un luogo che assurge a simbolo di ventre materno, del sepolcro e della vita stessa. Un romanzo profondo, esistenziale, la storia di tutti, raccontata attraverso il succedersi degli eventi di vita di pochi. -
Memorie di una bambina soldato
"Non provai altro che terrore. Non potevi sapere cosa stava per accadere e questa perenne incertezza mi destabilizzava, gettandomi nel panico. Non sapevo cosa fare, era come se l'anima avesse abbandonato il mio corpo. Più volte, minacciata da un machete, pensai di essere prossima alla morte (...). Ci picchiavano, ci costringevano a picchiare e uccidere altri bambini e ad assecondare le lussuriose voglie dei soldati più anziani. Io fui attribuita 'in moglie' a un uomo più vecchio di mio padre..."""". Il 9 ottobre 1996 la dura, ma serena vita di Grace Akallo, voce simbolo dei 30.000 bambini costretti a improvvisarsi soldati in Uganda, venne brutalmente cancellata, per essere sostituita da un'esistenza colma di violenze e soprusi. Artefici di tali crimini, le truppe ribelli di Joseph Kony, note come Esercito di Resistenza del Signore, che sconvolsero l'Uganda Settentrionale per due lunghi decenni. Grace Akallo, divenuta portavoce e attivista per la pace in Uganda, fondò nel 2008, durante il Meeting per la Giornata Universale dei Bambini nei conflitti armati, il Network dei Giovani colpiti dalla guerra insieme a Ishmael Beah e Kon Kelei, che, come lei, avevano vissuto la tragica esperienza dei bambini soldato. Nel 2009 fondò l'organizzazione non governativa United Africans for Women and Children, dedita alla salvaguardia dei diritti di donne e bambini, di cui è direttore esecutivo." -
Le affinità elettive
Quarto romanzo di Johann Wolfgang Goethe, ""Le affinità elettive"""", pubblicato nel 1809, è reputato uno dei capolavori dell'800. Narra la vicenda di una coppia sposata che va incontro al disfacimento della propria relazione. Sposatisi dopo una serie di tormentosi eventi, Carlotta, donna moderata e tranquilla, ed Edoardo, amabile, frivolo e brillante, sembrano certi di aver raggiunto una serenità duratura. Eppure, è sufficiente l'intromissione di un amico di lui e di Ottilia, orfana che Carlotta ama come una figlia, a rovinare il loro rapporto. Tra i quattro personaggi si scatenerà un'attrazione magnetica che guiderà Edoardo verso Ottilia e Carlotta verso l'amico; il destino irrompe così sulla scena, turbando irrimediabilmente la loro esistenza e scatenando passioni che avranno la meglio su ragione e virtù. Da """"Le affinità elettive"""" è stato tratto, nel 1996, l'omonimo film diretto dai fratelli Taviani."" -
I trapezisti stanchi
I trapezisti del circo volteggiano in modo perfetto, si staccano con eleganza dalla piattaforma, si librano in aria. Il loro è uno slancio mirato e preciso, indirizzato verso un altro slancio mirato e preciso, entrambi supportati da attrezzature mirate e precise, in un contesto organizzato in modo mirato e preciso. E poi la presa, il dondolio e il distacco, anch'essi mirati e precisi. Così dovrebbe essere la vita, piena di slanci ben studiati, approdi e nuovi slanci. Eppure, persa l'elasticità emotiva che ci permette di resistere ai sobbalzi, ai continui incontri e addii della vita, noi non siamo altro che trapezisti stanchi. Brognoli analizza la condizione tipica della sopravvivenza quotidiana, i sogni che continuiamo a inseguire anche se già tramontati, le nostre responsabilità, le nostre miserie, i nostri rimpianti. Dov'è la realtà e quella giusta dimensione di quel rifrangersi netto, di quel restare sempre bambini, di quel tentare recidivo? Dov'è che dovremmo essere e stare? È vero che ognuno ha un sentiero segnato da percorrere con velocità e soste prescelte? O siamo forse capitani coraggiosi di navi senza equipaggio, la cui rotta è uno svolgersi a volte improvvisamente perfetto, a volte perfettamente improvvisato? -
Adolphe
Composto di getto alla fine del 1806 ma pubblicato solo nel 1816, ""Adolphe"""" costituisce un romanzo di straordinaria modernità. Il giovane protagonista, terminati gli studi, conosce Ellénore, l'affascinante amante del conte di P***, ch'egli decide di conquistare per soddisfare la propria vanità. Quando, vinta l'iniziale ritrosia, la donna gli sacrifica tutto, figli, denaro e reputazione, egli, scemato l'iniziale entusiasmo, nel sentirsi prigioniero e incompreso, decide di allontanarsi da lei. Ma Adolphe, eroe ambiguo e affascinante, si mostrerà incapace di porre fine a una relazione, che al tempo stesso lo ammalia e lo soffoca e, pur non riuscendo a ricambiare l'amore indiscusso ch'ella prova per lui, altrettanto il senso di colpa e il suo perenne appellarsi all'onore lo terranno, suo malgrado, avvinto ad Ellénore. La tormentata vicenda di un amore infelice, dalle cui ceneri emerge una libertà fasulla che mai riuscirà a preservare il protagonista da una vita di rimorso e solitudine."" -
Insospettabili mostri
I serial killer violano il diritto alla vita per il puro piacere personale e, talvolta, per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro vite, altrimenti vuote e insignificanti. Da Joachim Kroll a Edmund Kemper III, da Albert Fish ad Andrej Romanovic Chikatilo e molti altri ancora, Christian Kolbe svela, passo dopo passo, le loro storie, da un'infanzia spesso sofferta, alle loro più profonde frustrazioni, dalle insane perversioni fino al compimento di atti estremi, addentrandosi negli oscuri meandri delle menti criminali per aiutare tutti noi a riconoscere questi insospettabili mostri. Perche, come rivelò Ted Bundy: ""Noi serial killer siamo i vostri figli, i vostri mariti, siamo ovunque"""". Riservato a tutti gli appassionati di storie criminali, che vogliono conoscere i grandi killer del passato e presente."" -
Padri e figli
Questo libro è a layout fisso. Il giovane Arkadij, in compagnia dell’amico Yevgeny Bazarov, si reca a trovare il padre Nikolaj Kirsanov nella sua tenuta di campagna. A dispetto della gioiosa accoglienza del genitore, si delinea fin dal primo giorno un forte conflitto generazionale, in particolar modo per il nichilismo di Yevgeny, che si scontra con i valori tradizionali di Nikolaj e del fratello Pavel. La scena si sposta poi nella tenuta di Anna Sergheievna Odincova, una giovane affascinante, dove vive anche la sorella Katja, diciannovenne dall’animo mite. Tra questa e Arkadij nasce una grande simpatia, mentre Yevgenij si interessa sempre più ad Anna, la quale non ricambia i suoi sentimenti. A seguito di quella delusione, Yevgeny, animo inquieto e tormentato, non riesce a sentirsi più a suo agio in alcun luogo. Partono nuovamente e mentre Arkadij ritorna da Katja, Yevgeny fa ritorno al villaggio dei genitori dove, ammalatosi di tifo, con lucida rassegnazione si abbandona a un destino ormai segnato. -
Talento criminale
Un'organizzazione criminale internazionale, un uomo accusato di tentato omicidio, un presunto stupratore, un incorreggibile membro di una gang, due amanti ormai alla deriva e un'incredibile rapina che si sviluppa dall'Havana a Parigi e, infine, alla Banca Centrale della Turchia di Istanbul. La trama, intervallata dalla descrizione del profilo fisico e psicologico di ogni personaggio, attraverso le esperienze di vita da questi raccontate nel libro, assume un carattere introspettivo. ""Talento criminale"""" ha inizio in carcere: il narratore è un detenuto privilegiato che, grazie al proprio denaro, può disporre di ogni tipo di comodità. Alla rapina, pianificata a Cuba, prendono parte la sua giovane amante e altri individui provenienti da paesi, culture e ceti sociali diversi, tutti dotati di una qualche particolare capacità. Il romanzo, che si snoda attraverso svariati salti temporali, si rivela al lettore con gradualità, fino al colpo di scena finale."" -
Pochi elefanti a Borgofermo
Giacobbe Doveri, in seguito a un'imprevista eredità, torna a Borgofermo, dove si trova suo malgrado costretto a un'indesiderata convivenza con i familiari: la madre Costanza, ""la cui religione fondamentale è il timore di che cosa possano dire gli altri di lei""""; il padre Giacomo, secondo il quale il valore di un individuo si misura dalla cilindrata della sua auto; il fratello maggiore Davide, decerebrato assicuratore che decide di darsi alla politica, la sorella Rachele, triste figura sottomessa al marito; il nipote Gabriele, insospettato intellettuale, costretto a leggere di nascosto per non apparire """"strano"""" agli occhi dei genitori; Vittorio Strozzi, un vecchio conoscente, trasformatosi in un eremita psicotico, Ottavio Morandini, anziano compagno di scuola del padre. La sofferenza psicosomatica determinata in Giacobbe dalla convivenza con tali personaggi è mitigata dalla presenza della fidanzata Patrizia, oggetto di un manifesto rancore da parte dei potenziali suoceri. Quando, per motivi imponderabili, si troveranno tutti insieme nella minuscola casetta montana, la situazione esploderà rivelando la vera natura di tutti i personaggi."" -
Lady Roxana
Scritto nel 1724, ""Lady Roxana"""" costituisce l'autobiografìa di un'avventuriera francese, fuggita in Inghilterra insieme ai genitori ugonotti, perseguitati per la loro fede religiosa. Sposata a soli quindici anni a un birraio, dopo un'onesta vita familiare, viene abbandonata dal marito, il quale, in seguito a bancarotta fraudolenta, fugge all'estero. Roxana, per non cadere in miseria, abbandona i figli a dei parenti e, divenuta l'amante del proprietario del suo alloggio, lo segue a Parigi. Quando costui viene assassinato, Roxana non cede alla rassegnazione e, grazie alla sua avvenenza, diviene ben presto l'amante di un principe. Abbandonata anche da questi, si prefigge l'ambito scopo di concedere le sue grazie al re d'Inghilterra. Dopo una vita trascorsa da spregiudicata e ricca cortigiana, all'età di cinquant'anni, acconsente a sposare un ricco commerciante. Ma gli inganni e le menzogne, prima o poi, emergono in superficie e Roxana sarà ben presto costretta a fare i conti con il suo passato."" -
Teresa Raquin
Capolavoro del realismo francese, Teresa Raquin, scritto da Zola nel 1867, fu definito dallo stesso scrittore un romanzo-studio ""psicologico e fisiologico"""", per la complessità dei suoi personaggi. Una storia incredibilmente attuale di adulterio, tradimento, omicidio, doppio suicidio, il perfetto ritratto di tutto ciò che conduce alla totale degradazione sociale: """"Ho scelto dei personaggi completamente sopraffatti dai nervi e dal sangue, privi di libero arbitrio, spinti ad agire nella vita dalla fatalità della carne. Teresa e Lorenzo sono degli animali travestiti da esseri umani: nient'altro. Ho cercato di seguire da vicino, in questi animali, il lavorio sordo della passione, la spinta dell'istinto, le turbe cerebrali sopravvenute in seguito a una crisi nervosa """". Il dramma interiore dei protagonisti, Teresa e Lorenzo, spinti dalla passione a un atto estremo, non si manifesta solo psicologicamente, con le loro angosce e le loro paure, ma anche fisicamente, con la ferita, inflitta a Lorenzo da Camillo prima di morire, che si rivela un indelebile marchio di Caino..."" -
La chiave dei sogni. Guida ragionata all'oniromanzia
I sogni portano veramente i numeri giusti? Molti giurano che è così e attribuiscono le loro vincite al contributo di una visione onirica. Già nel 200 d.C., il noto geografo greco Artemidoro, raccolse in cinque libri le interpretazioni di tutti i sogni, attribuendo loro un significato psicologico e individuando tra essi quelli realmente premonitori, poiché comprese che non tutti possedevano un'indicazione profetica. Il suo lavoro costituisce ancora una valida base teorico-scientifica per l'attuale scienza interpretativa e chiaroveggente dei sogni. Integrando teorie moderne ad antiche interpretazioni, Giuseppe Gangi regala al lettore una guida facile da seguire per chi voglia interpretare un sogno, qualunque esso sia, e decifrarne il messaggio. -
Madam Atatürk
Benché Mustafa Kemal Atatürk sia stato uno dei più carismatici leader politici del XX secolo, ben poco si conosce della donna che fu sua moglie, Latife Hanim, che, dal suo matrimonio nel 1923, si trovò improvvisamente catapultata al centro della vita politica del suo paese. Eppure, ella giocò un ruolo fondamentale nella creazione di una moderna e secolare Turchia, portando avanti un'instancabile battaglia per la parità dei sessi e per concedere alle donne il diritto al voto. Nel corso del suo breve, ma intenso matrimonio, ella agì al fianco del marito come interprete, promotrice e diplomatica, rischiando perfino la vita per salvarlo. Nonostante ciò dopo soli due anni, egli chiese il divorzio, facendo sì che Latife scomparisse dalla vita pubblica. A lungo biasimata e dipinta come una donna litigiosa e snervante, questa biografia conferisce alfine a Madam Atatürk il rispetto che merita, ritraendola come la donna eccezionale e coraggiosa che ella è stata in realtà. -
Davanti a un milione di universi
Giulia parte, da sola, per la Thailandia dopo un grave lutto familiare, attanagliata da un'indicibile sofferenza che la induce a fuggire, a cercare disperatamente una risposta che possa lenire il suo dolore. Parte da sola, ma sola non lo sarà mai completamente, dato che il suo peregrinare le farà incontrare man mano compagni di viaggio che, seppure con le loro differenze, verranno fagocitati dall'intensità del suo dolore. Gilles, Tay ed Ernesto non le forniranno soluzioni, ma, consapevolmente o meno, le indicheranno il sentiero verso una più consapevole elaborazione del lutto e della perdita, della consapevolezza della perdita. -
Il sofoterapeuta. Vol. 1: Come curarsi con la filosofia occidentale
Questo libro nasce alla fine di un percorso di ricerca personale sul senso e sulla stessa ragion d'essere della riflessione filosofica, così come essa si è svolta in trenta secoli della storia dell'uomo, sia in Occidente che in Oriente, attraverso le coscienze più lucide dell'umanità. L'autore ha voluto andare oltre nella sua analisi storica, al fine di rintracciare la finalità profonda presente in ogni attività filosofica, che è quella di dare risposte ai perché dell'esistenza e fornire soluzioni ai tanti problemi che attraversano la coscienza dell'individuo. Da qui la necessità di riscoprire, oggi, la funzione terapeutica della filosofia, così come lo era stato nell'antichità, sia greca che romana, e come lo fu in quel periodo aureo della cultura italiana che prese il nome di Rinascimento. Ed ecco il sofoterapeuta, il medico della psiche e della mente, che fa ricorso al sapere filosofico per curare e guarire i mali dello spirito, o quantomeno per alleviarne le sofferenze. Nel suo ruolo di custode e di interprete della produzione più autentica dell'intelligenza umana, il sofoterapeuta consiglia, suggerisce, propone, nel rispetto massimo della libertà mentale e psicologica di ognuno. -
Il manifesto del Partito Comunista
Un testo che ha formato intere generazioni e che ancora oggi, nonostante gli enormi cambiamenti sociali e politici, conserva intatta la sua validità. Il modo in cui Marx ed Engels hanno anticipato le problematiche che affliggono la società odierna è a dir poco impressionante: ""Ogni paese - anche il più grande e il più potente - è ora totalmente subordinato ali 'insieme dell 'economia mondiale, che decide il destino di popoli e nazioni """". """"Il Manifesto del Partito Comunista"""" costituisce una summa della concezione marxista del mondo, i cui punti fondamentali sono l'analisi della funzione storica della borghesia; il concetto di storia come lotta di classe; la critica dei socialismi non-scientifici."" -
Diamanti di sangue
Rafael Marques narra con lucidità e coraggio la drammatica situazione che gravita intorno all'industria diamantifera africana, un mondo in cui la popolazione versa in semi-schiavitù, uomini e donne vengono torturati e uccisi con la tacita connivenza del governo e le Forze Armate diventano non solo complici, ma protagoniste delle peggiori nefandezze. ""Ho paura di essere torturato di nuovo o, peggio ancora, ucciso. Ma ho quattro figli e qui non ci sono possibilità di trovare altri impieghi che mi permettano di mantenere la famiglia. Così, cerco di farmi coraggio e, ogni giorno, abbracciati i miei cari come se fosse l'ultimo, torno alle cave"""". Ernesto Cassule Waribita, minatore angolano. Troppo spesso, per il popolo angolano, il diamante è stato sinonimo di sangue, il sangue versato da migliaia di combattenti durante la guerra civile, e dai cittadini implicati, loro malgrado, nel processo di estrazione dei diamanti da parte dei ribelli. Oggi la guerra civile è terminata, ma la corruzione continua a dilagare e la popolazione, decimata dal perpetrarsi delle violenze, non ha alcuna possibilità di accedere alla giustizia. Quanto ancora si dovrà aspettare prima che l'Onu e gli altri organismi internazionali decidano di intervenire?"" -
Storia e ricette della cucina toscana
Nel corso dei secoli, il cibo ha rappresentato per l'uomo molto più di un semplice mezzo di sostentamento, arricchendosi di significati simbolici fino a divenire causa di cambiamenti epocali. Questo libro sull'evoluzione della cucina toscana si propone di sottolineare il legame tra ogni pietanza, il suo territorio e coloro che ne hanno fatta la storia. Pochi conoscono infatti ciò che si cela dietro i più noti piatti toscani, le origini della ribollita e del cacciucco, la straordinaria invenzione del panforte e del tiramisù. Il testo, arricchito da ricette dei secoli passati, tramandati ad oggi, mostra come l'evolversi della cultura alimentare, nonché gli usi e costumi degli uomini a tavola, abbiano da sempre trasformato il banchetto in un'immagine speculare della società. Diviene oggi prioritario riconquistare la dimensione sociale del convivium, ritrovare il piacere della tavola, ristabilendo la relazione ormai perduta con la propria identità territoriale.