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Rappresentazioni e relazione educativa
Il volume affronta tematiche centrali della pedagogia della cognizione cercando di evidenziare, anche attraverso la presentazione di ricerche sperimentali, alcune strutture cognitive non sufficientemente esplorate che intervengono nella relazione educativa. La interazione educativa implica una definizione ed una rappresentazione della situazione sia da parte dell'adulto sia da parte del bambino. In particolare per quanto concerne l'adulto comporta una definizione della natura del bambino, del suo sviluppo attuale o potenziale e della prassi educativa. Infatti, nella ricerca di informazioni significative e nella elaborazione delle risposte educative adeguate interviene il controllo di tale elemento cognitivo che è stato variamente definito, di volta in volta, come ""credenze"""", """"pensieri"""", """"costrutti"""", """"teorie"""", """"idee"""", """"attribuzioni"""", """"percezioni"""", """"scopi"""", """"rappresentazioni"""", """"stereotipi"""". Nel testo la teoria dell'attaccamento, con la nozione di """"modello operativo interno"""", viene impiegata come feconda prospettiva nella studio della rappresentazione di sé, dell'altro e della relazione stessa. Emerge che la comprensione approfondita ed articolata delle rappresentazioni cognitive e soprattutto delle distorsioni relative viene ad essere un momento necessario nel processo di progettazione ed attuazione della prassi educativa."" -
Modelli organismici in pedagogia della cognizione
Il volume presenta il pensiero di tre grandi riferimenti della psicopedagogia della cognizione: Wallon, Werner e Piaget. Di ciascun autore vengono delineati in una rigorosa prospettiva critica la biografia intellettuale e il quadro di riferimento culturale, gli assunti di base e la teoria dello sviluppo e i metodi di indagine utilizzati. Ne emergono immagini affascinanti della cognizione individuale, dello sviluppo mentale e del rapporto tra mente e società. Il volume affronta inoltre i termini della integrazione e della possibilità di dialogo, ideale o reale, tra teorie psicopedagogiche diverse. -
Philosophia. Bollettino della società italiana di storia della filosofia (2012). Vol. 6
In questo numero interventi di: Gregorio Piaia, Bruno Pinchard, Pierre Caye, Annarita Angelini, Stefano Petrucciani, Thierry Gontier, Giampiero Rossi, Jonathan Molinari, Cecilia Campa, Elisabetta Ruta, Riccardo Fedriga-Roberto Limonta, Vincenzo Scaloni. -
Angeli incontroluce
"Angeli incontroluce"""", lungi dall'essere un trattato di teologia, rappresenta la condivisione di un'esperienza del tutto umana. In questa prospettiva, credere in loro, pur restando un presupposto importante, non è una condizione necessaria ai fini della lettura. Gli angeli, che sono dappertutto attorno a noi, hanno il compito di facilitarci il cammino, aiutandoci a vivere nel modo più gioioso e armonioso possibile, nel benessere e nella tranquillità. Allontanandoci dai ritmi compulsivi del mondo contemporaneo, dominato dai falsi idoli del denaro e del potere, essi ci accompagnano per mano verso un nuovo orizzonte spirituale, in una ricerca che culmina nel ritrovamento di noi stessi." -
1789 e dintorni. L'arte negli anni della Rivoluzione francese
Il rapporto tra storia e arte fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento: il periodo che ha trasformato la società europea raccontato attraverso le opere dei grandi artisti - soprattutto francesi - che operarono in quegli anni. -
La vera storia di Alcide Manzù e Camillo «ancora senza cognome»
Camillo non ha un cognome perché è un bastardo ovvero è stato abbandonato alla nascita. Alcide Manzù è un barbiere, scorbutico e di poche parole. Ha bisogno di un aiuto in bottega e sceglie proprio lui, il più silenzioso tra i bastardi del convento. È abituato a obbedire, Camillo, parla poco e lavora molto. E presto rivela ben altri talenti: è capace di perdersi nella pittura con risultati sublimi. Ma la bellezza, si sa, scatena invidie, soprattutto tra le comari. Arriva poi un editto del Governatore che obbliga i tutori della legge a trovare un capro espiatorio, e il bastardo che dipinge meravigliosamente, ispirato per certo dal demonio, non può che essere il loro primo bersaglio. E così, in un intrecciarsi di piccole vicende e quotidiane viltà di paese, si sviluppa il rapporto tenero e surreale tra Alcide e Camillo, fino all'arrivo di una Cometa che dovrebbe cambiare le sorti di tutti... -
Il metodo crudele
"La regola numero uno è: non ci sono regole. La regola numero due è: gli uomini pensano soltanto a quello. La regola numero tre è: le donne la danno via facile. La regola numero quattro è: i punti due e tre si combinano bene ma tutti cercano di complicare oltremodo la combinazione. La regola numero cinque è: non ci sono regole. Dite che è uguale alla prima? Eh, per forza, non ci sono regole. Benvenuti nell'universo bizzarro regolato dal metodo crudele. Entrate a vostro rischio e pericolo."""" (dalla prefazione di Gianluca Morozzi)" -
Le origini dell'irrazionalismo di Nietzsche studiate nelle opere giovanili
Nel giugno del 1946, dopo l'esperienza partigiana, il giovane Roberto Roversi si laurea in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi dal titolo ""Le origini dell'irrazionalismo di Nietzsche studiate nelle opere giovanili"""". Questa pubblicazione offre al lettore la possibilità di conoscere il primo lavoro saggistico di uno dei più importanti intellettuali del secondo Novecento."" -
Ersilia Bronzini Majno. Immaginario biografico di un'italiana tra ruolo pubblico e privato
Ersilia Majno fu promotrice, insieme a personaggi di spicco del panorama culturale contemporaneo come Ada Negri, Sibilla Aleramo e Margherita Sarfatti, dell'Unione femminile nazionale. Qualche anno più tardi, fondò a Milano l'Asilo Mariuccia, in nome della figlia morta di difterite a 13 anni, con l'obiettivo di ""addestrare all'emancipazione le fanciulle pericolanti"""". A più di cento anni di distanza, il dramma personale vissuto dalla Majno, spesso accusata di trascurare la famiglia per il suo impegno sociale, rappresenta emblematicamente un nodo ancor oggi irrisolto per le coscienze femminili, ovvero la lacerante difficoltà a coniugare sfera pubblica e privata, le ragioni del lavoro e dell'autonomia personale con quelle degli affetti, soprattutto quelle legate alla maternità. La dolorosa vicenda biografica di questo personaggio esemplare si snoda nel racconto di Cinzia Demi in un complesso gioco tra immaginario e aderenza alle fonti storiche."" -
L' ultima rosa
Una serie di lettere minatorie, destinate a tradursi presto in una catena di delitti inspiegabili, risveglia sospetti mai sopiti e antichi rancori legati ai tempi torbidi della Guerra civile. Chi è il misterioso autore delle lettere, e perché si accanisce a voler turbare la quiete di Vizzano, gemma dell'Appennino tra le Provincie di Modena e Pistoia? La sua sete di vendetta va forse ricercata in un passato i cui stessi protagonisti vorrebbero lasciare avvolto dalle nebbie della storia? -
Orrore a Zurigo
Nella città svizzera al centro della finanza internazionale, un manipolo di banchieri e capitani d'industria porta avanti i suoi affari con metodi più o meno discutibili. E proprio in questo ambiente che uno spietato assassino comincia a seminare il terrore, scegliendo con accuratezza le modalità efferate dei suoi macabri omicidi, mentre una coppia di banchieri inglesi si trova coinvolta negli accadimenti con esiti inimmaginabili. Fitte trame per il controllo della politica internazionale, agenti segreti e spionaggio industriale, doppi e tripli giochi, in un continuo ribaltamento di ruoli e punti di vista che accompagna il lettore fino alla fine. -
Mi chiamo Andrew Wallace
Seconda metà dell'Ottocento. Montagne rocciose canadesi. Un ambiente ostile che diventa meta di un esercito di avventurieri, disperati e coraggiosi, attirati dal sogno di una vita: l'oro. Attorno a questi temerari c'è chi, per un motivo o per l'altro, è costretto a vivere ai margini della folle corsa verso l'ignoto. Andrew Wallace è uno di loro: abbagliato dal miraggio, deve rinunciarvi per colpa di una tragica fatalità. E così che la sua storia dipinge l'altra faccia del Canada di quei gloriosi giorni: i villaggi remoti con la loro opprimente routine e il Grande Nord tutt'attorno. Un'esistenza di alcol e prostitute, solidarietà e pettegolezzi, violenza e gelidi inverni di morte. Andrew Wallace non ci sta. Nonostante una leggera zoppia, decide di isolarsi ulteriormente e di andare a vivere in una valle incontaminata. Lì, con generosità e intraprendenza, si riappropria in parte del suo sogno, prodigandosi per mantenere sempre aperto e in buono stato un breve ma insidioso passo che i cercatori d'oro percorrono per andare a nord verso i campi auriferi. La storia di Andrew Wallace è la storia di un eroe sui generis, uno spirito libero e indomabile; è una storia di nobiltà e miseria, di onore e viltà, di pace e sofferenza, immersa in una natura superba che, per quanto affascinante, sa essere anche crudele ed estremamente esigente. -
Quando Bologna veniva al bar Campagna. Storia cittadina di una dinastia contadina
Angela Venturelli raccoglie i ricordi del signor Campagna: dalla dura vita nei campi alle incursioni aeree durante la Seconda guerra mondiale, dalla figura titanica di nonno Angelo fino all'approdo a Bologna, dove la famiglia Campagna avvierà Fattività dello storico bar in via San Felice che ne portava il nome. Frequentato da personalità come Lucio Dalla ed Ezio Pascutti, attorno al locale ruotava una serie di personaggi a dir poco originali la cui memoria ancora oggi riecheggia nelle strade del centro storico. Una galleria di ritratti irresistibili: protagonista assoluta, la Bologna degli anni del boom, una città che sapeva ancora ridere e sognare. -
Giuseppe Verdi. Macbeth
Melodramma in quattro atti. Libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei. Musica di Giuseppe Verdi. Tratto dall'omonima tragedia di William Shakespeare. -
Le spezie della felicità
Astratta e sognatrice, Rebecca desidera fortemente che qualcuno bussi alla sua porta e le cambi la vita. L'incontro casuale e inaspettato con Andrea sembra essere quello decisivo. Ha inizio una splendida storia d'amore, fatta di emozioni, di profumi e di sapori intensi. D'un tratto, però, la relazione s'interrompe bruscamente e Rebecca cade nel pozzo dell'afflizione. Ma l'abito della tristezza non le si addice per niente. ""Doveva essere solo un cuore affranto per significare che lei innamorata lo era veramente?"""". Sarà proprio da qui che ripartirà e grazie al sostegno di amici meravigliosi e, soprattutto, al potere delle parole andrà incontro ai suoi sogni e alla vera felicità. Perché, tra dolcezza e ironia, anche la fine di qualcosa può essere un inizio..."" -
Gli anni dello stupore e della bufera
Questo libro ripercorre fatti, eventi della storia collettiva degli italiani ed è nel contempo l'""amarcord"""" di un ragazzo che nei mitici anni Sessanta lascia il luogo in cui si era svolta tutta la sua vita, Castiglione dei Pepoli, nell'appennino tosco-emiliano, per continuare gli studi a Bologna. Il libro ci restituisce una visione quasi fiabesca - come proveniente da mondi lontani - delle vicende storiche di quegli anni, quando i media e la televisione non ci portavano ancora ogni giorno in casa immagini universali; quando si viveva il quotidiano in una comunità ancora racchiusa in se stessa, nella sua ingenuità provinciale. Il protagonista compie nel suo racconto un percorso ben più lungo e significativo di quello geografico che porta da Castiglione dei Pepoli a Bologna, proiettando la sua storia personale nel più ampio orizzonte della sua città, del suo paese e del mondo."" -
Rutti di presenti indigesti
Due sedicenti scrittori danno sfogo alla loro follia sotto forma di invettive esilaranti: sussurrate, velate e nostalgiche nel caso di Guy Lafent; più sbraitate, inverosimili, lisergiche in quello di Joshua H. O'Stee. Straniante viaggio letterario attraverso rotte bizzarre, alla ricerca della consueta eruttazione finale: una tonante risata, liberatoria, compiaciuta, sguaiata. Prefazione di Claudio Bisio. -
Il rinoceronte e la ballerina. Gennaio '77
Milano, 1977. Marco Bacci è un giovane maestro di scuola elementare, militante nelle file della sinistra extraparlamentare. Il suo acerrimo nemico è il Crauto, neofascista che gliel'ha giurata; la sua compagna, fieramente illibata, è la Puttana Santa, filosovietica che passa la maggior parte del suo tempo in Russia, dove alla fine si innamora di un finlandese. E così che Marco decide di abbandonarsi alla sua attrazione per Fanny, allieva della scuola di ballo del Teatro alla Scala. Nonostante provengano da mondi lontanissimi, tra i due ragazzi nasce una passione improbabile quanto intensa. Tra locali notturni, case occupate, sesso liberissimo, scuole speciali, covi segreti e una serie di personaggi variamente eccentrici, amore e violenza s'intrecciano delineando il ritratto di giovani vite ribelli al crepuscolo di un'utopia. -
Wagner. Der fliegende hollander
L'olandese volante: opera romantica in tre atti. Musica e libretto di Richard Wagner. -
New gold dream. E altre storie degli anni Ottanta
C'è stato un decennio che ha segnato, più di ogni altro, il futuro del nostro continente. Non dal punto di vista politico, ma da quello sociale: in esso è nata l'odierna way of life, quel misto di disimpegno ed edonismo che sta ancora contraddistinguendo la nostra epoca. Sono stati gli anni Ottanta del Novecento, con i loro miti spesso oggetto di un vero e proprio culto: il Commodore 64, le Timberland, la musica dei Simple Minds e della New Wave italiana, il sabato pomeriggio in discoteca, i cartoni animati giapponesi... che hanno nutrito e accompagnato l'adolescenza della classe dirigente di oggi, generazione rimasta estremamente legata a quel passato. Questo libro fatto di racconti, suggestioni, ricordi e musica, tanta musica, è un tributo a quell'epoca ""d'oro"""", senza nostalgia, né rimpianto, né sterili mitizzazioni. Solo storie, tra le quali si ritroveranno, con commozione e gioia, tutti i lettori che in quegli anni per molti versi insuperati e indimenticabili ci sono cresciuti e li hanno ancora nel cuore, accompagnati dalla scrittura ironica, arguta e impietosa dei due autori.""