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Muore l'artista ma non del suo amor la poesia
In questo volumetto, a parlare e a rivivere sono grandi personalità del passato: da Joyce a Wilde, da Rimbaud a Celine, da Van Gogh a Mozart, da Hokusai a Yoshitoshi, da Kafka a Borges: per tutti, richiamandone lo stile, l'autore imbastisce brevi folgoranti storie di loro possibili amori. -
Fuori di sé
Anton Filippi ha tutto. È intelligente, affermato, benestante, ha molte donne e corre, corre sempre. Corre in bici, in auto, nel sesso, nella vita. E fuori di sé. Finché non si schianta con l'auto e si ritrova in carrozzella, furente con il destino che lo ha spiaccicato nel mondo dell'handicap. La sua riabilitazione fisica si attorciglia, attraversa miriadi di incontri, strani personaggi e bizzarre (anche violente) situazioni. Da Bologna alla Romagna, fino all'Africa, Anton attraversa ombre, luci, avventure, precipizi ed emozioni più vere di tutte quelle che aveva mai sognato di provare da ""sano"""" ma il suo handicap rimane il sottofondo muto di un'anima tormentata più del corpo che ha sofferto. In questo libro si sente odore di cibo, di asfalto, fiori, sangue, mare, dolore, si sente l'odore acre della savana e quello dell'amore, vissuto, interrotto, ritrovato. C'è l'odore del sesso, quello buono e quello malato. Ma in primo piano resta la storia di Anton, la sua indomita voglia di vivere comunque a perdifiato e la sua incredula gioia nell'essere amato, nell'afferrare quella vita che aveva sempre cercato nell'autosufficienza ma che trova nella direzione opposta... negli occhi degli altri, fuori di sé."" -
Tittuccia o il vizio del tempo
Tardo dopoguerra: epoca di grandi rivolgimenti che sembrano sfiorare appena il profondo Sud della Penisola e, incidentalmente, anche Tittuccia, una sarta sessantenne che vive a San Severo, nel Tavoliere del Puglie. L'esistenza di Tittuccia è scandita da riti e credenze quasi primitive, mentre presenze concrete ed evanescenti popolano le lunghe giornate solitarie nel suo lurido ""sottano"""". La voce dell'autrice ne racconta la curiosa indole e le inaspettate eccentricità, tra cui la tardiva scoperta del suo corpo e del sesso. Ritratto tenero e divertente di un mondo arcaico, vicino e lontanissimo, che ha rappresentato l'età dell'innocenza di una nazione tormentata."" -
Va bene così
Laura, ventitré anni, è una ragazza come tante. È bella, ha una grande passione per il ballo e ama viaggiare, conoscere il mondo: Londra, con le sue mille facce, rappresenta - tra lacrime e sorrisi - ""la sua città"""". Tuttavia, molti sono i dubbi che attanagliano la sua giovane esistenza. Un'infanzia burrascosa, a causa di un padre assente ed egoista, e la paura di non essere mai all'altezza la inducono ad accantonare i suoi sogni e il suo amore per la scrittura. Solo grazie a due amici speciali, Fabio e Sofia, e all'incontro con Nicolò, Laura riuscirà a prendere in mano le redini della sua vita, trovando il coraggio di seguire le proprie inclinazioni, ricominciando da se stessa."" -
150 anni della «A. Manzoni & C.»
"Digitare su Google 'chi compie 150 anni nel 2013?' fa emergere uno scenario suggestivo. Alla domanda, il geniale algoritmo di Mountain View risponde evidenziando innanzitutto le realtà ancora in vita da allora, tralasciando tutti i poeti, i condottieri, gli scrittori e i navigatori nati nel 1863, ma ormai tornati ad essere ceneri. Ed allora, dalla seconda metà dell'800, ecco emergere icone quali la Bayer di Leverkusen, che qualche anno più tardi t'inventa l'Aspirina, la metropolitana di Londra, ma anche la linea ferroviaria romagnola Castelbolognese-Ravenna, l'acqua Perrier e il Martini, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno e il Club Alpino Italiano, la Mole Antonelliana e il Casinò di Montecarlo: tutte testimonianze dell'opera e del pensiero dell'uomo moderno. Sempre nel 1863, solo due anni dopo la nascita dell'Italia, nasce anche la Attilio Manzoni & C, nota ai giorni nostri come Manzoni o Amc, come la chiamano con praticità quelli che ci lavorano, che il sottoscritto si trova a guidare oggi. Caratteristica comune di chi festeggia il centocinquantesimo compleanno quest'anno è la solidità: a parte un paio di traversine scheggiate sulla Castelbolognese-Ravenna, qualche piccola crepa nell'intonaco della Mole Antonelliana e uno stucco da ravvivare nel Casinò di Montecarlo, si tratta di realtà che sono arrivate fin qui e sono in salute. Ecco, noi di Manzoni siamo qui, nel mondo della pubblicità, per rimanerne un attore centrale..."""" (dall'introduzione di Massimo Ghedini)" -
L' editore Giuseppe Mayländer e la casa editrice Apollo. Storia di un'impresa editoriale
"L'arte dell'editore è uno sport pericoloso senza premi in vita."""" Così scrisse Giuseppe Maylander in un appunto. E di arte ed editoria lui se ne intendeva: nel corso degli anni, prima a Trieste e poi a Bologna, la sua attività lo portò a realizzare numerosi volumi di cui questa pubblicazione, con saggi e testimonianze, riporta l'elenco completo." -
Beethoven Duemila. Attualizzazioni delle Nove Sinfonie e delle altre composizioni sinfoniche e corali. Ediz. italiana, inglese, spagnola, tedesca
Se i grandi compositori del passato avessero avuto a disposizione gli strumenti di oggi, con estensioni ben più ampie, avrebbero potuto comporre in libertà secondo ogni loro necessità espressiva. Avrebbero così potuto completare una linea melodica senza dover scendere di un'ottava o doverla affidare ad altri strumenti che disponevano di una tessitura più estesa. Questo libro presenta le ""attualizzazioni"""" delle Nove Sinfonie e di tutte le composizioni sinfoniche e corali di Ludwig van Beethoven, che il Maestro Aldo Ceccato ha completato sulla scia di quanto intrapreso da Wagner e Mahler."" -
Maddalene fra sogno e amore
In un volume pieno di sentimento l'autore descrive Le Maddalene, la catena montuosa che costeggia la Val di Non, di cui è nativo. In una sorta di passeggiata per quei monti e quelle valli, immerso nella natura, il racconto dei suoi incontri con gli abitanti di quelle terre: il falco, l'orso, le marmotte, i tassi... Una dichiarazione d'amore per la natura. -
Il cencio nero
Nel 1957 un giornalista della ""Nazione"""" raccoglie le memorie dell'anziano Cosimo, cavatore sulle Alpi Apuane negli anni del fascismo. Un romanzo corale i cui veri protagonisti sono i cavatori, le vie della lizzatura e le loro insidie, la montagna, la fatica, le disgrazie sempre incombenti, l'amicizia e la solidarietà tra gli ultimi, l'ingiustizia e la violenza fascista, la passione politica che si annida negli animi intrecciandosi alla frustrazione, all'impotenza, al riscatto che prima o poi dovrà arrivare. Una lingua impastata di forma dialettale e fierezza, che ha il potere di immergere il lettore nel tempo del racconto, accendendo di vita vera persone e paesaggi, """"impazienti di evadere dal luogo angusto e riparato che il ricordo ritaglia""""."" -
Io, Artis Guccini. Cronache di sogni e speranze
Artis, ragazzo della provincia bolognese, è afflitto da una malinconia corrosiva che lo impegna nell'angosciante ricerca di una via di fuga da quella realtà a cui non sente di appartenere, patisce per il padre malato e non trova pace per un amore perduto. Finché un giorno in lui divampa una fiamma che si propaga velocemente, nutrita da un sentimento di rivendicazione e un'irrefrenabile voglia di vivere. Da lì, niente sarà più come prima. -
La bottiglia nel pozzo
Bassa ferrarese, anni Cinquanta. Le pesanti mansioni della vita contadina regolata dal sistema antico del latifondo - scandiscono, stagione dopo stagione, le esistenze dei protagonisti. In piena modernità, sono soprattutto i giovani a vedere soffocate le proprie pulsioni e aspirazioni. Ed è per questo che, ognuno di loro, prendendo coscienza della situazione, cercherà a suo modo di liberarsi. Una storia ambientata in un contesto arcaico di disuguaglianza e superstizione, eppure profondamente solidale e umano; un racconto nel quale in tanti potranno riconoscere le proprie vite. -
La vita è arte. Ti prendo e ti porto via
Il diario di un'adolescente, poi giovane donna, alle prese con una vita tormentata da problemi psichici e familiari. I disturbi alimentari, la depressione, la diagnosi di ""sindrome bipolare"""" e poi il duro percorso verso la serenità, in cui a giocare un ruolo chiave sarà la passione per l'arte. L'impressionante testimonianza di una crescita difficile, una realizzazione di sé filtrata dai farmaci, dal senso di inadeguatezza e dalla paura negli occhi degli altri. Alla fine, a vincere sarà comunque la vita..."" -
Bla Bla Bla. Pestilenze linguistiche dalla A alla Z
Maurizio Garuti torna sul suo bersaglio polemico preferito: i virus verbali che infestano i linguaggi popolari. Lo fa con vena comica originale, capace di sorprendere il lettore cambiando ogni volta l'approccio alle parole prese di mira: si finge pseudolinguista, inscena un pezzo di teatro, propone un frammento di parlato, evoca l'invettiva da bar, cita lo slang televisivo e giornalistico. È come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, ci parlasse di pagina in pagina. Il risultato è un'opera corale dove ognuno potrà riconoscersi. E vergognarsi. -
Prove di delustrazione
Con un processo chiamato di ""delustrazione"""" (per sottolinearne il carattere opposto rispetto a quello dell'""""illustrazione""""), in questo volume circa 50 immagini sono associate ad altrettanti brevi testi di forte valenza espressiva e simbolica, che possono essere versi, ma anche ragioni, allusioni, lamenti, argomenti, recriminazioni. Queste immagini furono eseguite fra l'ottobre 1999 e il marzo 2004, all'interno di un più vasto progetto di circa 1500 disegni, che nell'insieme formano un'unica opera, intitolata """"Esercizi correnti"""", non ancora pubblicata. Ogni disegno si caratterizza per una peculiare ricerca tematica e una precisa sperimentazione scenica, spesso ottenute con differenti mezzi grafici: forme a volte geometriche e stilizzate, altre volte sinuose e ondulate, linee grossolane, malferme, secche oppure sfumate. Al centro della riflessione c'è l'uomo di oggi, nei suoi complessi rapporti con gli altri e la società. Incontri mancati, mani che si tendono, corpi che si cercano, discorsi andati a vuoto che però, quando si produce il contatto, diventano trame insidiose, dove predominano la diffidenza, la furbizia, la prevaricazione del potere. È un consorzio umano difficile da tenere insieme, che vive in una condizione di profonda precarietà, come testimoniano le figure composte da parti anatomiche disgregate, ricucite da fili, sempre in bilico all'interno di strani, malsicuri anditi."" -
Diario sentimentale della guerra
Un diario ""sentimentale"""", gonfio di rabbia verso la Germania e la nuova civiltà materialista, ossessionato dalla fine del vecchio mondo latino. Panzini, tra il 1914 e il 1916, ascolta le voci degli intellettuali, registra le opinioni dei giornalisti, interroga la gente comune. Scritto tra Milano e Bellaria, il diario diventa progressivamente la descrizione di una società che si sfalda, un susseguirsi di visioni macabre, e infine un accorato compianto per la morte dei giovani al fronte. Domina sopra tutti la figura tenera e inarrivabile di Renato Serra, colui che incarna il sacrificio italiano nelle trincee."" -
La camera dei bambini. Giocattoli e arredi della collezione Marzadori 1900-1950
Maurizio Marzadori è un noto antiquario bolognese, fondatore di Freak Andò. Venticinque anni fa, in occasione della nascita della prima delle sue tre figlie, cominciò a collezionare mobili da bambino e giocattoli di legno. Nella ricerca quotidiana tra mostre, mercatini, botteghe antiquarie, solai, aste e rete internet, un occhio era per trovare pezzi rari per i clienti e l'altro per impreziosire la collezione privata. Nel contempo la ricerca si è sviluppata anche sul piano scientifico; esposizioni, riviste specialistiche, archivi delle ditte e degli autori, lo stesso mercato antiquario, le collezioni private e le interviste agli eredi degli autori sono diventate preziose fonti di indagine. Oggi la collezione conta circa 400 piccoli mobili da bambino per la casa e per la scuola, prevalentemente italiani, da quelli comuni e seriali a quelli di grandi autori che vanno dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. La sezione dei giocattoli di legno conta circa 350 pezzi della prima metà del Novecento ispirati dalle avanguardie artistiche di quel periodo. L'insieme rappresenta una vera storia del design ed è in grado di testimoniare lo sviluppo del costume, dei mutamenti artistici, sociali, produttivi, culturali, storici e pedagogici della nostra società. Con testi di Antonio Faeti. -
SaluteRom. Itinerari possibili
I 25 anni di impegno della Caritas di Roma per la promozione della salute fra le comunità rom, attraverso gli operatori e i volontari della propria area sanitaria, sono stati 25 anni di impegno sul campo, prossimità alle famiglie rom, sperimentazione, lavoro di rete, formazione, studi epidemiologici... ma anche di ricerca metodologica per individuare un tipo di intervento sanitario efficace con la popolazione rom in un contesto di politiche sociali spesso deficitarie... Questo libro raccoglie la voce di tutti, rispettoso dei differenti linguaggi che, oltre a essere espressione delle caratteristiche di ciascuno, contribuiscono tutti, anche attraverso diversi livelli tecnici, a entrare in dialogo con il complesso mondo dei rom. E a tutti vuole tornare, come tramite di conoscenza, analisi, riflessione, discussione, metodi e strumenti, valutazioni, ma anche domande aperte, dubbi e incertezze: l'obiettivo principale infatti è quello di offrire uno strumento di lavoro e di ricerca a chi, a vari livelli, si impegna nella tutela della salute dei rom. -
Andava a veder morire i piccioni
Giorgio ha sempre vissuto una vita attiva, lavorando nella stessa ditta per decenni fino al momento della pensione. È agiato, con moglie e figli ancora giovani, eppure soffre moltissimo, faticando a riconoscersi nella nuova vita da pensionato fatta di mattinate vuote, scadenze assenti, giornate da riempire. Emerge prepotente in lui un'aggressività spesso immotivata, che penserà bene di dirigere su un facile quanto curioso bersaglio... Con una narrazione che alterna gli eventi del presente ai flashback della giovinezza in una Milano e in una società che non ci sono più, il romanzo traccia il ritratto impietoso di un uomo senza qualità, costretto a inventarsi un passatempo per non annegare nella sua stessa, invincibile rabbia. -
Storie africane di un chirurgo atipico. Mpira... Wapi?
"'Ho cercato di vivere con dignità: il monito che tanti di noi perseguono nella vita. Sulle mie scelte hanno influito anche altre componenti: la ricerca della conoscenza, della coerenza e della virtù, l'anelito della libertà e l'ideale della giustizia. Io non voglio avere niente, voglio sciogliermi come fa la neve al sole ed essere ciò che ho donato nell'essenza più spirituale delle cose, degli affetti, della mano che accarezza il volto di un bambino'. Giorgio ci lascia una testimonianza irripetibile di come gli uomini semplici possano toccare e raggiungere la santità laica con la leggerezza degli eletti. Queste pagine sono un grande uomo che si racconta con poche, straordinarie parole. Sono un Vangelo."""" (Dalla Prefazione di Paolo Graldi)" -
Alla ricerca del proprio clown. Le tecniche del movimento nell'esperienza di una scuola
"Ricordo Alessandra Galante Garrone allieva alla mia Scuola di Mimo e di Teatro, alla ricerca del proprio clown: di questo bambino che cresce in noi e che la società non ci consente più di esprimere..."""". Con queste parole Jacques Lecoq ci introduceva nel 1980 alla conoscenza dell'autrice, divenuta a sua volta insegnante e direttrice della Scuola di Teatro di Bologna. Ma proprio come Lecoq, Alessandra non considerava certo esaurita la sua ricerca, iniziata nel 1967 alla Scuola del grande Maestro francese. """"I veri artefici sono loro"""", diceva, """"i miei allievi che, spinti dalle motivazioni personali più svariate, introducono nella tematica dello spettacolo nuovi fermenti ed esigenze"""". Il clown è un creatore: è l'inventore, il regista e l'interprete di se stesso ed è nel contempo un osservatore acuto e implacabile della realtà, dei costumi, delle contraddizioni della vita. Andare """"alla ricerca del proprio clown"""" significa anche andare """"alla ricerca di se stessi"""". Ma il libro è soprattutto un approccio al problema del corpo come strumento espressivo. Retaggio di ere remote, il Gesto possiede leggi e tematiche proprie. E per poter """"giocare"""", un gioco terribilmente serio e difficile, con regole ferree, occorre saper """"esprimere"""", non tanto e non solo """"esprimersi""""."