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Ricordi di guerra 1916-1919. La vita di un artista in trincea
"Scendemmo nel cortile dov'erano delle oche, e lui cominciò a rincorrerle. Delle ragazze s'interessavano alla scenetta comica, unendo le loro alle nostre risate. La più bella, con ilare accento, esclamò: """"Che Ufficiale è, se neppure è capace di acchiappare un'oca?!"""". La """"stoccata"""" gli fece subito raggiungere un ocarone alto e grosso che, tenendolo pel collo, trascinò davanti alla ragazza, sbellicandosi dalle risa! Improvvisamente, diventando serio, disse: """"Signorina, ci lasci fare... i ragazzi! Abbiamo solo qualche giorno, forse delle ore da restare qui. Da un momento all'altro può... piombare l'ordine di ritornare in trincea! Dove si può anche morire!"""" e ricominciò a ridere... le donne cessarono di ridere, lui... no!""""" -
Green Park Serenade
Estate 1998. Tre ragazzi torinesi - il protagonista senza nome, il Bardo e Schopenhauer - decidono di disertare l'esame di maturità e partire per Londra. Il viaggio, nato come semplice bravata, cambia per sempre i loro destini: una delle ragazze conosciute a Green Park viene trovata morta; Schopenhauer si autoaccusa e poi si suicida in cella lasciando però un contraddittorio messaggio d'addio. Estate 2013. Il protagonista e il Bardo, ormai oltre la trentina, si rincontrano a una cena di classe e decidono di tornare a Londra per scoprire la verità e rendere giustizia al loro vecchio amico. Con loro parte anche un altro ex compagno, Cantagalli. L'""indagine"""" si snoda attraverso una dozzina di indirizzi: i tre si imbattono in personaggi a volte bislacchi, a volte equivoci, fino all'incontro che si rivelerà decisivo. Tuttavia, quella dei tre amici è una ricerca soprattutto interiore, nel corso della quale si troveranno a fare i conti con il passato, con le aspirazioni deluse e gli anni che non tornano e per questo sembrano sempre migliori..."" -
Alice senza meraviglie
Quella di Celeste, ghost writer e attrice ad anni alterni, è una favola contemporanea sulla seconda verginità di chi rinasce e si risveglia, dopo dieci anni di convivenza, in un mondo che non ha più le regole che conosceva. Una rialfabetizzazione affettiva, sessuale e sociale. Il viaggio, a tratti tragicomico e surreale, di chi - nonostante un passato impossibile da seppellire, il tempo che avanza, l'inesistenza di un lavoro, le case a forma di loculo che costano come ville extralusso, i frequenti attacchi di panico sedati a colpi di corsa sul posto e gli uomini con nevrosi a carico - vorrebbe il suo lieto fine. Come ogni eroina che si rispetti o come ogni essere umano prima di andare a dormire o come Alice, ma senza meraviglie. Suoi compagni di viaggio sono Russotto, un pesce rosso traumatizzato che sguazza in acqua corretta al Lexotan e tre precari diversi per età, genere, provenienza e direzione. Con loro condivide un unico pavimento: il tetto di un palazzone romano dove un tempo svettava un attico che adesso si è frantumato in quattro miseri monolocali esposti al sole e alle intemperie dei nostri anni instabili. -
Italia in autunno
Bologna, Italia. Seconda metà degli anni zero. Berlusconi regna incontrastato. Chi si affaccia alla vita adulta trova davanti a sé solo parole come ""crisi"""", """"declino"""", """"emigrazione"""". Dopo un periodo passato a Berlino, Andrea Montini soprannominalo Cinquecento da sua madre in onore di due grandi eccellenze italiane, il Rinascimento e l'omonima automobile - sta finendo senza molta convinzione un dottorato sul tema del """"forno"""" nella cultura tedesca. La fidanzata, i genitori, un amico enigmaticamente scomparso alla soglia dei vent'anni: attorno a lui vortica un mondo piccolo ma implacabile nella richiesta di impegno, di serietà, di progetto, e Andrea Montini ci prova ad assecondarlo, il mondo, ma gli esiti sono quasi sempre grotteschi - quando non tragici... Sì, perché """"Italia in autunno"""" è un romanzo che fa ridere e piangere allo stesso tempo, e ne contiene molti altri dentro di sé: è la storia della crisi italiana degli ultimi quindici anni e di una stabilità impossibile; è una storia d'amore e di disamore; è la storia di una fascinazione per l'estero che permette di capire l'Italia e l'italianità; è il racconto, straniato da una prospettiva inusuale, di una certa Bologna e di una certa Emilia; è il romanzo di formazione di un'epoca in cui non si cresce più."" -
Allora io vado
Isa, un marito e tre figli oramai adulti, ha una vita agiata e relazioni sociali movimentate. La serenità apparente inizia però a sgretolarsi e la conduce a prendere atto del vuoto delle convenzioni sociali, della falsità delle relazioni più intime, della propria invincibile fragilità. Un giorno, come d'abitudine, va a camminare nel bosco: è convinta di non fare ritorno. Romina, giovane insegnante precaria, stabilisce un contatto con lei: sente la sua voce, vede i luoghi in cui vaga, assiste alla lenta discesa nell'abisso della consunzione. Può salvarla, ma sa che Isa non vuole essere salvata. E allora che fare? Rispettare la sua decisione di non tornare o scegliere la vita oltre ogni arbitrio? -
Il campanile deve cadere
Siamo a Budrio, nella pianura bolognese, durante l'ultima settimana del secondo conflitto mondiale. Mentre gli alleati bombardano incessantemente il paese, gli abitanti, indifesi e stremati, sono nascosti nei rifugi e le truppe naziste sembrano non avere alcuna intenzione di retrocedere. Spunto del racconto è un episodio storico reale: la caduta del campanile della chiesa di San Lorenzo, la principale del paese, determinata dalle mine dei tedeschi. Al centro delle vicende, vi sono due figure nettamente contrapposte: il parroco del paese, colpevole secondo il nemico di favorire gli alleati e i partigiani, e il feroce capitano tedesco al comando delle truppe stanziali a Budrio. Il loro braccio di ferro, all'interno della piccola comunità provata dalle atrocità e dalle assurdità della guerra, riserverà non poche sorprese. -
Andavamo da Zanarini. Amici e dintorni
"Franco Sangiovanni ha rappresentato la memoria più attenta, più critica e tuttavia più affettuosa di quel mondo che gravitava attorno a quel bar Zanarini che tantissimi di noi hanno considerato irraggiungibile. Appartenere a quel mondo è sempre stato il mio sogno, avere per amici quei ragazzi, poter corteggiare quelle ragazze, partecipare alle loro feste, alle loro vacanze, alle loro confidenze mi è rimasto dentro ancora oggi, dopo mezzo secolo, come un sogno che non si è realizzato. Franco in questo testo sa ridare vita con amorosa puntualità a quell'insieme dì estrema bellezza. Giustificando ampiamente le ragioni della mia nostalgia e del mio rammarico."""" (Pupi Avati)" -
Dinosauria
«Di cosa parla Dinosauria? Di dinosauri, ovviamente. Potrei dirvi di più e anticiparvi che tra le pagine si nascondono edmontosauri, velociraptor, carnotauri, che si parla di viaggi nel tempo, di incredibili ritrovamenti fossili e mutazioni genetiche mai viste prima. Potrei dire questo e tanto altro, ma non sarebbe sufficiente. La verità è che questi racconti parlano anche di qualcosa di molto più vicino: parlano di noi». (Dall'Introduzione di Lorenzo Crescentini). Esplorazioni e variazioni su un mistero che non smette di affascinare: una raccolta tutta dedicata ai dinosauri firmata da sei autori di spicco della letteratura fantastica e impreziosita dalle illustrazioni del ""paleo artista"""" Marzio Mereggia."" -
Giovani in lista di attesa. Le giovani generazioni e il lavoro a Bologna. Realtà e aspettative
Dal 2014 al maggio 2016 la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha svolto un'indagine empirica con l'obiettivo di individuare e descrivere le dinamiche lavorative dei giovani che abitano a Bologna: 70.000 persone tra i 18 e i 34 anni. La ricerca, svolta su un campione di mille giovani, ha visto l'applicazione di un metodo composito, che all'aspetto strettamente quantitativo unisce un approfondimento di carattere qualitativo, con interviste, focus group, discussioni, colloqui brevi e focalizzati su temi specifici, espressioni di opinioni personali. I saggi presenti nel volume, a cura dei membri del gruppo di ricerca, riguardano i molti modi in cui il lavoro, con le sue aspettative, le sue realtà, le sue difficoltà, entra nei vissuti dei giovani bolognesi, determinandone comportamenti, tendenze culturali e politiche, orientamenti rispetto al futuro proprio e della città, e strutturandone le relazioni con la famiglia d'origine e con le passate generazioni. Una mappa della situazione lavorativa dei giovani bolognesi che dimostra la complessità di un universo dagli aspetti spesso contraddittori. -
A un dottor della mia sorte. La storia della medicina raccontata dal teatro d'opera
Nessun'altra categoria professionale ha destato l'interesse di compositori e librettisti come i medici, divenuti a pieno titolo figure privilegiate fra i soggetti del melodramma. L'atteggiamento degli operisti spazia dall'ammirazione per le competenze e le qualità umane dei dottori alla satira più crudele - spesso con risvolti irresistibilmente comici - quando, al contrario, l'attività dei medici è mossa esclusivamente da ambizioni economiche o legate alla carriera. Nel tempo si è così venuta a creare una galleria di ritratti memorabili: da Don Bartolo del Barbiere a Dulcamara dell'Elisir fino al crudele Dottore del Wozzeck, passando per Grenvil della Traviata, ai quali si affiancano molti altri personaggi oggi caduti nell'oblio, ma non per questo meno icastici. E nel loro insieme contribuiscono a delineare una sorprendente panoramica dell'intera storia della medicina, come nessuno immaginerebbe di scorgere nel teatro d'opera. -
I Capaci. Storia di una famiglia
Le travagliate vicende dei Capaci, strettamente intrecciate alle questioni sociali del nostro paese, offrono un ritratto lucido e avvincente di una certa borghesia che, pur cercando redenzione nelle scelte scomode e anticonformiste e nell'impegno civile, non sfugge ai mali del proprio tempo. Una saga dal respiro classico che, dalla Sicilia a Roma, dall'Unità d'Italia agli anni Ottanta del secolo scorso, dal brigantaggio femminile al fenomeno della tossicodipendenza, percorre centocinquant'anni di storia attraverso le dinamiche e le contraddizioni di quell'eterno motore sociale che è la famiglia. -
Fra la gente del monte. Memorie del Novecento da Castiglione dei Pepoli
Bruno Cruicchi ha vissuto in prima persona alcuni momenti decisivi del primo Novecento italiano ed europeo. Combattente nelle trincee del Carso, testimone degli orrori della Grande Guerra, subì l'irresistibile fascino della Rivoluzione d'ottobre e fu tra i protagonisti di quella grande stagione di rivendicazioni sociali passata alla storia come ""biennio rosso"""" e stroncata dalla violenta ascesa del fascismo. Minatore durante la realizzazione della ferrovia """"Direttissima"""" tra Bologna e Firenze, negli anni Trenta riparò in Francia per sfuggire alle persecuzioni del regime mussoliniano. Nel 1963, i suoi ricordi, fatti di grandi sacrifici e grandi sofferenze, lo hanno spinto a «scrivere la vita vissuta», restituendoci uno spaccato di militanza di quella generazione che fu la «più drammatica del movimento operaio e socialista italiano»."" -
Vladimir Delman... con il cuore in gola
Vladimir Deiman (Leningrado 1923-Bologna 1994) è stato cofondatore del Teatro dell'Opera da Camera di Mosca e ha lasciato la Russia per l'Italia nel 1974. È stato Direttore stabile dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna (1980-1983), dell'Orchestra Sinfonica dell'Emilia-Romagna «Arturo Toscanini» (1986-1988) e dell'Orchestra Sinfonica di Milano della RAI (1989-1994). Nel 1993 ha fondato l'Orchestra Sinfonica di Milano «Giuseppe Verdi». È stato uno dei più apprezzati interpreti delle musiche di P.I. Cajkovskij, di D. Sostakovic e di autori del tardo Romanticismo. Questo volume è il primo a ricordarne, con rassegna stampa dell'epoca e testimonianze raccolte dall'autore, la straordinaria personalità umana e professionale. -
Appello agli abitanti della Terra contro il cancro della paura
La paura è l'emozione, il sentimento dominante. La paura è lo spirito di questo tempo. La paura è un riflesso condizionato in grado di immobilizzare, pietrificare la ragione e assecondare istinti bestiali. La paura è in grado di riportare indietro le lancette della storia e dell'evoluzione. L'uomo è un animale predatore, e il nostro inconscio è governato da atavismi animali che fanno capo all'antica lotta per la sopravvivenza. Sotto l'egida della paura, questi atavismi dominano sui comportamenti razionali finendo per disgregare la società. In questa chiave, l'autore sostiene che, dopo la sconfitta delle utopie e delle ideologie, il conflitto che attraversa la modernità sia rappresentato dalla contrapposizione tra la parte di esseri umani che si comportano da predatori famelici e quella che nel frattempo ha sviluppato una consapevolezza dei nostri limiti e dei nostri potenziali. Punto di partenza per risolvere questa forte dicotomia che alimenta il ""cancro"""" del terrore è sicuramente quello di affidarsi all'aspetto più tipicamente umano, che ci mantiene in equilibrio con l'ecosistema: la coscienza. Lo sviluppo della coscienza - tanto nel singolo individuo quanto nelle nazioni - è il presupposto per qualsiasi cambiamento personale e sociale."" -
Essere europei
"Questo libro conferma che, nonostante errori e oscillazioni, arroganze e critiche reciproche talora ingiuste, cacofonie internazionali e segni gravi di sfiducia reciproca, la UE costituisce la più grande idea prodotta dalla umanità nel ventesimo secolo: l'idea della pace stabile tra ex nemici, consolidata attraverso la cooperazione economica e una costruzione istituzionale sofisticata che combina procedure multilaterali con istituzioni sovranazionali. E che questa idea non è rimasta al livello di uno sterile ideale utopico ma si è concretizzata nella vita quotidiana di quasi 500 milioni di persone sopravvivendo a dieci anni di crisi economica senza precedenti."""" (Dalla Prefazione di Mario Telò)" -
Scusi cos'è il cancro? Conoscerlo per combatterlo. Utili consigli per la prevenzione
Un gruppo di amici di vecchia data vuole passare un periodo di riposo sulla costa romagnola. L'incontro con Franco, medico oncologo dalle eccezionali doti oratorie, trasformerà la vacanza in una rara occasione per conoscere uno degli argomenti più importanti per la salute dell'uomo nel XXI secolo. In uno stile scorrevole e quasi narrativo, l'autore illustra in questo volume le più recenti acquisizioni della scienza medica sul tema del cancro, con particolare attenzione all'argomento più importante: quello della prevenzione. -
Il guardiano del parco
Alba, giovane americana, studia arte a Firenze. Non avendone più notizie, il padre, a capo di un'agenzia di security intenazionale, chiede a Paul Ferrara, suo ex dipendente e amico, di andare a cercarla in Italia. Ferrara non può sapere che tra lui e la ragazza c'è un pericolosissimo serial killer che filma i suoi feroci delitti per venderli sul deep web. Così come non può immaginare che la fuga di Alba potrebbe essere una scelta volontaria. La chiave del mistero è tra le montagne dell'Appennino tosco-emiliano, dove, in contrasto con la bellezza placida della natura, si consumano spaventose efferatezze e crudeltà... e fuori dagli schemi. -
Il ladro di scarpe
Anni Settanta. Appennino bolognese. In un tranquillo paesino di montagna, in cui i ritmi quotidiani sono scanditi dal lavoro nei campi, cominciano a insinuarsi il sospetto e la diffidenza reciproca. A provocare il drastico cambiamento è una sequenza di strani furti: qualcuno, non si sa perché, si è messo a rubare scarpe da donna. Chi è il colpevole? Il serio contadino o lo stimato muratore? Il matto di paese o il sempliciotto? Strutturato in una serie di episodi collegati tra loro, in un susseguirsi di scene in parte drammatiche in parte comiche, il romanzo presenta una galleria di personaggi variegati: onesti lavoratori, madri amorevoli, ragazze belle e maliziose, bevitori, bestemmiatori, giocatori di carte, tizi decisamente strambi e vecchiette malamente imbellettate che tentano inutilmente di sfuggire allo scorrere del tempo. -
Figure dell'anomalia. La costruzione del personaggio nell'Italia dell'Otto e Novecento
Punto di arrivo di un percorso di ricerca durato tre anni, i saggi qui riuniti indagano la costruzione dei personaggi letterari considerati eccentrici, deviati o malati. Sono le Figure dell'anomalia, irriducibili alle norme dominanti e per questo additate come pericolose. Partendo dal personaggio del criminale-folle, legato alla nascita del romanzo giudiziario italiano alla fine dell'Ottocento, le analisi condotte si snodano lungo tutto il Novecento, allargandosi ad altri personaggi la cui anomalia non è definibile esclusivamente nel settore medico e giuridico. Senza mai rinunciare alla prospettiva interdisciplinare, Figure dell'anomalia mette in evidenza la complessità di una nozione polisemica come quella di personaggio, interrogando la dimensione culturale che lo accompagna e i suoi rapporti con la società che lo produce e lo giudica. -
Bibliofilia
Tonio è un uomo schivo, che ama il bosco e i suoi silenzi e che odia profondamente i libri. Suo malgrado, si ritrova a ereditare l'intero patrimonio della sua vecchia maestra Zelinda, donna molto colta e dal piglio autoritario che, inspiegabilmente, lascia tutto a lui, a patto che egli legga dieci libri scelti con cura da lei prima di morire. Tonio, incuriosito, inizia la lettura del primo volume: ""Walden ovvero vita nei boschi"""" di Henry David Thoreau. Rimane talmente affascinato che decide di accettare l'eredità. Pagina dopo pagina, questa nuova condizione si rivela per lui un'esperienza eccitante e conturbante che arriva perfino a contagiare le vie e le strade del suo piccolo paese abbarbicato sui monti e porta alla scoperta del vero motivo del lascito da parte della maestra...""