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Segnali che precederanno la fine del mondo
Secondo la mitologia azteca, il Mictlán era il livello inferiore del mondo sotterraneo, l'aldilà abitato dai signori della morte. La leggenda lo situava a nord e per raggiungerlo bisognava percorrere un cammino irto di ostacoli scandito in nove tappe. La prima era la Terra e l'ultima ""Il luogo di ossidiana, dove non ci sono finestre, né fori per il fumo"""". Questo è il viaggio di Makina, la protagonista del romanzo. Sua madre Cora le ha chiesto di andare a nord in cerca del fratello partito molti anni prima senza fare mai più ritorno. Makina attraverserà città e fiumi senza nome, chiederà consiglio ai duri della Cittadina, tratterà con i capi clan e consegnerà un pacchetto di cui ignora il contenuto. """"Segnali che precederanno la fine del mondo"""" procede con il ritmo di una favola e ci fa varcare il confine impalpabile tra ciò che sta scomparendo e quello che ancora non è nato."" -
Luna caliente
Ramiro Bernárdez, giovane e ambizioso avvocato, torna in Argentina dopo un lungo soggiorno in Francia. Invitato nel Chaco dal dottor Tennembaum, un vecchio amico di suo padre, si ferma a cena e lì conosce la sua giovane figlia, Araceli. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa: l'improvvisa e inaspettata passione per questa giovanissima Lolita getterà Ramiro in un abisso di violenza ed erotismo. Nell'Argentina degli anni settanta, in un'atmosfera carica di presenze sordide, gli scherani della dittatura militare, l'inquietante Araceli, il caldo umido del Chaco, la notte e la luna che, come una divinità primordiale e indifferente, assiste a tutte le vicende, prende forma una storia intessuta della stessa materia di cui sono fatti gli incubi, la violenza cieca e il lato oscuro dell'essere umano. -
Bravo Bruno!
A Roma, in una giornata di sole, il barboncino Bruno si sveglia inquieto: è in cerca di qualcosa, ma cosa? Età di lettura: da 6 anni. -
La promessa
Una donna si china sul parapetto di un transatlantico in navigazione sull'oceano per riprendere una spilla e cade in mare. Mentre vede la poppa della nave allontanarsi fa una promessa a santa Rita, l'avvocata dell'impossibile: se si salva scriverà un libro e lo terminerà prima del suo compleanno. Luoghi e personaggi sfilano davanti agli occhi della naufraga componendo un dizionario dei ricordi spesso vergognosi e umilianti mentre il mare, tutto intorno, mostra la sua forza minacciosa. A poco a poco l'immaginazione s'impadronisce dei ricordi e li affranca dalla schiavitù del reale: la lotta per la sopravvivenza ammette il ricorso a ogni stratagemma narrativo, a ogni invenzione di cui solo lo stile sicuro e sempre ispirato di Silvina Ocampo è capace. -
Gesù beveva birra
Si dice che se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Seguendo questo adagio popolare un piccolo paesino dell'Alentejo viene trasformato in una Gerusalemme portoghese per esaudire l'ultimo desiderio dell'anziana Antónia che vorrebbe, più di ogni altra cosa, compiere un pellegrinaggio in Terra Santa. Tra i personaggi che calcano il palcoscenico di questa messinscena accuratamente preparata si susseguono Rosa, la nipote di Antónia, appassionata lettrice di romanzi western e convinta che la Vergine Maria si sia sostituita alla sua vera madre; Borja, un professore in pensione emulatore di Diogene di Enoanda che come lui imbratta i muri del paese con citazioni e aforismi epicurei; una ricca signora inglese, che dorme dentro lo scheletro di una balena e organizza simposi filosofici con un bramino indiano e un sacerdote nigeriano. Una commedia surreale e grottesca sull'amore, sulla perdita e sui cambiamenti che travolgono e condizionano le nostre vite. -
Agosto
Emilia si è trasferita a Buenos Aires già da parecchi anni e lì divide un appartamento con il fratello e il fidanzato. È innamorata, le piacciono la sua vita e il suo quartiere. Sembra felice. O forse no? Il dubbio s'insinua per colpa di una telefonata dei genitori di Andrea, una sua amica scomparsa cinque anni prima, che le chiedono di tornare a Esquel, suo paese natale in Patagonia, per partecipare a una cerimonia di commemorazione. Emilia parte, giunge a Esquel ma lì, ad attenderla alla stazione dei pullman, c'è la malinconia causata dal ricordo dell'amica scomparsa, da tutte le piccole sparizioni quotidiane che lei registra meticolosamente, da ciò che ormai appartiene al passato e non potrà mai più tornare: la famiglia, gli amici, l'ex fidanzato che si è rifatto una vita. ""Agosto"""" è il racconto di un viaggio, non però il consueto viaggio iniziatico. Al contrario: in questo viaggio nulla inizia, nulla è sospinto verso il futuro, è il passato che ritorna per mettere in discussione un presente stabile ma insoddisfacente."" -
L' indagine
Si aggira come un'ombra in una Parigi innevata: è un serial killer che in nove mesi ha ucciso ventisette vecchiette seminando il panico in città. Eppure le vittime sembrano aprirgli spontaneamente la porta e addirittura servirgli la cena o un aperitivo, prima di essere torturate e uccise senza pietà. Nell'undicesimo arrondissement viene istituito un ufficio speciale dell'Anticrimine affidato al commissario Morvan; ma le indagini languono finché un frammento di carta non sembra metterlo sulla giusta strada. Questa è la storia del ""mostro della Bastiglia"""" di cui Pichón, tornato in Argentina dopo vent'anni passati a Parigi, è stato testimone e che ora racconta ai suoi amici Tomatis e Soldi, che nel frattempo lo coinvolgono nel misterioso caso di un romanzo anonimo, ritrovato tra le carte di uno scrittore."" -
Scritti apolidi
A metà strada tra l'aforisma, la riflessione filosofica e il diario ""Scritti apolidi"""" è un'opera di straordinaria forza e una delle più attuali dello scrittore peruviano Julio Ramón Ribeyro. Il protagonista è l'autore stesso nelle vesti di osservatore/narratore che in ogni scena o situazione quotidiana isola con perizia un piccolo dettaglio e offre un profondo spunto su una molteplicità di temi: dalla letteratura alla memoria, all'infanzia, alla vecchiaia, all'amore, al sesso. """"Scritti apolidi"""" esplora nuove forme di rappresentazione di una contemporaneità che è percepita come irrimediabilmente frammentaria. Lo stile, elegante e preciso, l'ironia e un senso di raffinata melanconia conferiscono al testo un'unitarietà capace di cogliere la condizione dell'uomo moderno in tutta la sua profondità."" -
Fiori artificiali
Dopo un capodanno desolante e una vita trascorsa in giro per il mondo a cancellare le proprie orme, nel vano tentativo di dimenticare di non avere un luogo al quale fare ritorno, Dório Finetto decide di scrivere la propria autobiografia, ma ben presto si rende conto che la sua vita non è stata altro che un attento esercizio d'ascolto. Per scrivere il proprio passato non può, quindi, che raccontare le vite degli altri, richiamando alla memoria i tanti e spesso casuali e fugaci incontri che nel corso degli anni si sono susseguiti. Da Beirut a Buenos Aires, passando per Nordestedt, Montevideo e Dili, Dório Finetto ripercorre, così, la propria esistenza, guardandola riflessa nelle vite, sospese come ponti sull'abisso, di quanti ha saputo ascoltare. -
Al di là del mare
Una catastrofe umanitaria è in atto davanti ai nostri occhi: la guerra civile che insanguina la Siria e l'instabilità politica dei paesi dell'Africa settentrionale hanno trasformato il Mediterraneo in una delle frontiere più insanguinate della storia. Wolfgang Bauer, sotto mentite spoglie, si unisce a un gruppo di siriani che dall'Egitto vogliono raggiungere le coste dell'Italia per poi proseguire il loro viaggio alla volta dei paesi del nord Europa. Vive e soffre con loro tutte le fasi della lunga odissea: la ricerca dell'intermediario, il viaggio di avvicinamento al luogo dell'imbarco, la traversata verso quello che, agli occhi dei suoi compagni, sembra il paradiso. Un racconto appassionato e commovente, un'immersione in presa diretta nel mare della speranza di chi fugge e lotta per una vita migliore e che spesso noi sentiamo come lontano e diverso. -
Di uomini e bestie
Edgar Wilson è uno storditore, suo è il compito di tramortire gli animali prima che siano abbattuti. È un lavoro duro quello di Edgar, sempre a contatto con la morte e con il sangue. Ma quando guarda negli occhi imperscrutabili dei bovini e ci vede il suo riflesso, sente un'improvvisa pietà per quelle bestie che lo spinge a vibrare il colpo di mazzetta con estrema precisione, per evitare che soffrano inutilmente. Il mattatoio è un luogo oscuro e maleodorante, dove lavorano persone ai margini della società che svolgono un compito ignorato da tutti. Uomini e bestie, vittime e carnefici, sono tutti ammassati in spazi angusti, così vicini che è difficile distinguere l'uno dall'altro. Questa vicinanza rivela come il sacrificio delle bestie non sia altro che una rappresentazione metaforica dei lavoratori sfruttati. Sono tutte vite senza valore. Diretto e contundente come il colpo che stordisce gli animali, ""Di uomini e bestie"""" s'inoltra in un territorio aspro che preferiamo ignorare, tra i bassifondi della cultura del fast food portandoci nel retrobottega violento della nostra civiltà."" -
Panamericana. Scrittori italiani racontano scrittori latinoamericani
"Panamericana"""" è un viaggio - dal Messico alla Patagonia, ma anche oltre - che nove scrittori italiani ci invitano a percorrere. Un omaggio ai loro maestri latinoamericani che testimonia l'affermazione di un nuovo grande fermento di quelle letterature in Italia. Una galleria di personaggi, un album di fuoriclasse, un atto di smisurato amore: ecco una raccolta dove il destino spesso aggrovigliato di nazioni e città delle Americhe s'intreccia a incontri immaginari e presenze emblematiche, e dove il realismo più acuto si fonde con la fantasia più danzante." -
Il violento mestiere di scrivere
In un manuale di giornalismo Rodolfo Walsh scriveva che le due qualità essenziali del mestiere sono ""l'esattezza e la rapidità"""". Lui le possedeva entrambe, ma l'unica che ci rimane oggi è la sua esattezza che a tratti risulta sconvolgente, quasi profetica. Gli articoli di Walsh - tradotti per la prima volta in italiano - che compongono """"Il violento mestiere di scrivere"""" coprono quasi un ventennio, dal 1957 al 1977, di storia argentina e latinoamericana. Dai reportage più lunghi e letterari ai pezzi sulla rivoluzione cubana e su Che Guevara, dalle prime denunce, alla fine degli anni sessanta, della brutalità della polizia argentina, ai brevissimi comunicati clandestini diffusi nei primi anni della dittatura e per finire la celebre """"Lettera aperta di uno scrittore alla Giunta Militare"""". Oggi come allora l'opera di Walsh mantiene inalterata tutta la sua forza letteraria e morale."" -
L'universo è misterioso o il mistero è universale? Macanudo. Vol. 7
In ""Macanudo. L'universo è misterioso o il mistero è universale?"""" ritroviamo personaggi come Enriqueta e l’orsetto Madariaga, Lorenzo e Teresita, il gatto Fellini, il traduttore dei titoli dei film e il misterioso uomo nero. Tutti insieme si muovono in un mondo surreale e poliedrico sempre in bilico tra il sorriso e la malinconia."" -
La bicicletta di Leonardo
Cosa cerca José Daniel Fierro, scrittore cinquantenne di romanzi polizieschi, a Ciudad Juárez? Chi è la giocatrice di basket senza un rene che l'accompagna? Forse questo romanzo comincia in Vietnam nell'aprile del 1975 quando, in una Saigon assediata dai Vietcong, Jerry, agente della CIA, capisce che tutto è lecito prima di salire sull'ultimo elicottero che decolla dal tetto dell'ambasciata statunitense. O forse l'origine di tutto è in un libro che non si vuole fare scrivere, nelle avventure di Ángel del Hierro che nella Barcellona degli anni Venti suona con due pistole star la Ballata delle Stelle contro i nemici del popolo. A questo punto il lettore curioso si domanderà: ma cosa c'entrano Leonardo e la bicicletta riportata nel Codice Atlantico? Forse nulla o forse tutto: se il genio da Vinci sì è veramente inventato la bicicletta più di 500 anni fa, allora nulla è impossibile. Neppure questo romanzo. -
Falsa calma. Un viaggio tra i paesi fantasma della Patagonia
Come si vive nei luoghi più sperduti e reconditi della Patagonia, in paesi fantasma, in una terra estrema e inospitale? Come si vive alla fine del mondo? Quali storie si nascondono dietro a un paesaggio tanto seducente quanto crudele, dietro all'eccesso di luce, di vento e di silenzio tanto forte da lasciare storditi?rnrn«Un reportage meraviglioso» – Publishers Weeklyrnrn«Cristoff delinea un panorama di una devastante signolarità. Il suo è un libro bello e ambizioso» – The New York TimesrnrnSono tornata due decenni dopo [...] quando il tempo mi aveva fatto arrivare alla conclusione che, al di là della mia storia personale, l'isolamento era presente in tutto ciò che avevo trovato scritto sulla Patagonia. In tutto, ripeto, pur non essendo questo il luogo per indugiare in enumerazioni. Sono tornata per scrivere a proposito di questo tratto eminentemente patagonico. Volevo vedere quali forme assume oggi, volevo individuarne le manifestazioni più estreme.rnrnQuelle raccolte in «Falsa calma» sono storie di spazi sconfinati e di isolamento, lontanissime dagli stereotipi da cartolina e dalla patina di lucente fascino che accompagna da sempre il racconto di questi luoghi. Con uno sguardo attento e disincantato e la sensibilità di chi entra in punta di piedi nelle vite degli altri, María Sonia Cristoff torna nei luoghi della sua Patagonia, per restituirci il ritratto di un'umanità beckettiana, che vive in un tempo sospeso, in perenne attesa di qualcosa di indefinito, ma che è anche capace di intravedere, nell'apparizione di un vecchio Piper in un capannone abbandonato, il sogno e il coraggio di tornare a volare. -
Contro i figli
Diretto e sarcastico, Contro i figli affronta una delle questioni più importanti e meno trattate dei nostri tempi: la pressione sociale che attanaglia le donne che rifiutano la maternità.rnrn«""Contro i figli"""" è un grido [...] scagliato contro la sempre crescente tirannia dei figli che hanno convertito i genitori in schiavi» – Vicernrn«Meruane lo dice chiaramente: viviamo divise tra la casa e il lavoro, tra l'obbligo di essere madri e il desiderio di libertà in un sistema asfissiante» – El PaísrnrnUn essere funesto s'aggira arrogante per le coscienze delle donne: il messaggero della procreazione. Quest'angelo si fa scudo di una retorica ecologista ed efficientista per lanciare nuovi e imperiosi proclami a favore dell'allattamento prolungato, della dedizione totale insieme a una infinita lista di proscrizioni. «Credo che il fatto di non voler procreare o di non vedersi nel ruolo di madre dovrebbe poter essere considerato al pari di non aver mai sognato di diventare un'atleta olimpionica. Da quando avere un talento o un'inclinazione ci obbliga a svilupparla?» dice Meruane mentre leva alto il suo grido per metterci in guardia contro le tesi attuali che promulgano la centralità dei figli, convertendoli in piccoli tiranni delle nostre abitazioni, e contro un nuovo modello conservatore di maternità che mira a relegare nuovamente le donne alla prigionia domestica."" -
Le omissioni
Ci sono cose che non si possono spiegare, che non c’è modo di spiegare se non a se stessi, che non tutti possono capire. Cose che non si possono raccontarern«Uno straordinario gioco di luci ed ombre che ci restituiscono un affresco vivido del Messico e una storia di uomini e padri soli che affrontano in modo inconsueto gli obblighi dell’eredità». - El PaísÈ il destino, inteso come un'eredità che si trasmette silenziosa e ineluttabile nella famiglia dello scrittore, a tirare le fila in questo romanzo. ""Le omissioni"""" ci racconta la storia di tre uomini che si ritrovano, in modo diverso, a fare i conti con un identico impulso primordiale che li spinge a fuggire tagliandosi ogni ponte alle spalle. È il nonno, Carlos Monge McKey, il primo a sentire questo richiamo e a mettere in scena la sua morte per riapparire, all'improvviso, diversi anni dopo. In seguito il padre, Carlos Monge Sánchez, interpreterà a suo modo il retaggio familiare sparendo una prima volta per abbracciare la lotta rivoluzionaria e, da adulto, iniziare una seconda fuga al rallentatore. Infine toccherà al figlio, Emiliano Monge García, intraprendere una fuga più sottile, psicologica, costruendo un mondo fatto con gli scampoli delle vite altrui. Le gesta di questa stirpe si dipanano nell'arco di un secolo e s'intrecciano con la storia del Paese che abitano. Dalla nascita del narcotraffico ai gruppi guevaristi fino ai giorni nostri gli uomini della famiglia Monge inventano vite e morti, lottano con gli altri e con se stessi per trovare il loro luogo nel mondo."" -
Gehry digitale. Resistenza materiale / Costruzione digitale
Il libro esamina l'organizzazione dello studio Gehry e il ruolo dell'informatica in un metodo progettuale e costruttivo in cui passione e un rinnovato atteggiamento collaborativo si riflettono nella creazione di una ""nuova architettura""""."" -
Nanna Ditzel. Design nordico al femminile
Nominata ""Gran Dama del Design danese"""", Nanna Ditzel (1923) studia alla Scuola per ebanisti di Copenaghen e in seguito alla Scuola di arti applicate. Con il marito Jørgen Ditzel progetta mobili per piccoli ambienti e propone un nuovo modo di vivere lo spazio realizzando fantasiose sedute """"senza gambe"""". Insieme pubblicano nel 1954 il libro Danish Chairs e partecipano alle Triennali di Milano degli anni Cinquanta, contribuendo in maniera determinante alla diffusione della cultura scandinava in Italia. Con Verner Panton e Finn JuhI, Nanna Ditzel si distacca dalla scuola funzionalista di Kaare Klint, che produceva mobili in legno dalle linee squadrate, e propone forme fluide e morbide, ispirate alla natura ma non prive di rigore geometrico.""