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Anna Politkovskaja. Biografia a fumetti
Anna Politkovskaja, giornalista tenace e scrittrice appassionata, nasce a New York da genitori sovietici il 30 agosto 1958. Nei suoi articoli e nei suoi libri non ha esitato a condannare il Governo e l'Esercito russo per lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti umani e dello stato di diritto. Conosciuta in particolare per i suoi reportage sulla Cecenia e per la sua vigorosa opposizione alla politica di Vladimir Putin, Anna Politkovskaja - più volte minacciata di morte - viene assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006. -
Altreparole
Età di lettura: da 3 anni. -
Casa e supermercato. Luoghi e comportamenti del consumo
La casa e il supermercato come luoghi polari del consumo. Gioco di opposizioni ma anche di relazioni che si snoda fra spazi domestici e luoghi pubblici, scelte familiari e comportamenti collettivi, intimità e pubblicità. Usi e consumi (ma anche costumi) con un occhio al passato prossimo e un occhio agli scenari di fine millennio caratterizzati da robot che faranno i lavori di casa e da supermarket virtuali. Il volume raccoglie gli interventi, le riflessioni, le discussioni che hanno animato l'omonimo ciclo di seminari che si è tenuto presso l'Istituto di Sociologia dell'Università di Parma nel dicembre 1995. -
Paola Masino
I saggi qui raccolti, che proseguono e arricchiscono il confronto tra studiose di diversa nazionalità e formazione avviato con la giornata di studi tenutasi a Roma nel giugno 2013 nell'ambito del progetto ""Scrittrici e intellettuali del Novecento"""", nascono dall'intento di offrire un ritratto a più voci della scrittrice, analizzandone la figura e l'opera secondo una prospettiva plurale che incrocia discipline, competenze e metodologie diverse. Questa ricognizione attraversa le forme della scrittura, dalla lingua alle molteplici declinazioni del genere fantastico e della forma breve, dalla poesia, che chiude la parabola creativa """"in pubblico"""" di Paola Masino e che non era mai stata organicamente studiata prima d'ora, fino ai libretti d'opera; ripercorre la storia della fortuna editoriale e della ricezione critica delle sue opere in Italia e all'estero; documenta l'impegno intellettuale e politico di questa scrittrice singolare, e per molti versi solitaria, tra la Parigi degli anni venti e la Roma fascista e dell'immediato dopoguerra, ricostruendo intorno alla sua figura una rete fittissima di relazioni professionali e private. Chiudono il volume uno scambio epistolare inedito, breve ma di grande rilievo, tra Paola Masino e Massimo Bontempelli, proveniente dall'archivio privato dello scrittore conservato presso il Getty Research institute di Los Angeles, e una bibliografia aggiornata degli scritti e della critica masiniana, che insieme ai saggi si offrono come un utile strumento di lavoro."" -
L' infaticabile ODB
«Davvero infaticabile, Oreste del Buono: per tutta la sua vita, intensa e generosa, si è dedicato a escursioni temerarie nel campo aperto della letterarietà più avventurosa, inoltrandosi in terreni poco o pochissimo frequentati. L'irrequietezza immedicabile, la leggendaria curiosità, il gusto per le divagazioni fantasiose, l'amore per le invenzioni narrative più estrose, persino la serie di dissidi contrasti e conflitti, se certo testimoniano un tratto caratteriale, ancor più documentano l'operosità frenetica di chi, fuori dalla tana del veteroumanesimo, combatte quotidianamente dentro il vortice contraddittorio della modernità culturale, in bilico fra resistenze passatiste e aperture dilettantesche. Una vera talpa metropolitana, che scava ed esplora, ogni tanto si interra per poi spuntare vigile e lungimirante in una zona poco illuminata: a sorreggerne l'energia produttiva era il rifiuto radicale di tutto ciò che apparteneva alla ""società letteraria"""", articolata nei suoi molteplici gruppi: accademici o eruditi, sperimentali o neoavanguardisti, cultori di illustri memorie o promotori velleitari di """"spiriti radicaleggianti"""". Erano la spocchia e lo snobismo ostentati da chi vantava l'appartenenza a una zona di """"disfinzione"""" a far esplodere in del Buono l'insofferenza e il gusto della sfida. Che il culmine delle avventure immaginose più sbrigliate e anticonformiste venga raggiunto con la direzione di """"Linus"""" lo attesta, con icastica efficacia, la sigla di massima e indiscussa autorialità, OdB.» Un primo sguardo complessivo su una figura che ha ancora molto da raccontare."" -
Lettere all'editore. Alba de Céspedes e Gianna Manzini, autrici Mondadori
Quale riflessione sul proprio essere donne, intellettuali, scrittrici portano avanti Alba de Céspedes e Gianna Manzini, una volta entrate nel catalogo di uno dei maggiori editori italiani? Quale elaborazione poetica maturano, anche nel dialogo e nel confronto con il loro editore, negli anni dell'affermazione del genere romanzo e del consolidamento di un nuovo pubblico? Sono alcune delle domande che hanno animato la lettura critica della corrispondenza editoriale intercorsa fra Mondadori, da una parte, e de Céspedes e Manzini, dall'altra. Una corrispondenza attraverso la quale si ripercorrono le complesse dinamiche del rapporto maschile-femminile, nel quadro di un mondo editoriale e culturale ancora declinato esclusivamente al maschile. Con i loro profili così diversi, la scrittura ricercata di Manzini e i romanzi di successo di de Céspedes stanno quasi a rappresentare le diverse anime della Mondadori, e a incarnare tutta una generazione di letterate, adulta negli anni del fascismo e della guerra e matura in quell'Italia repubblicana in cui avanza il riconoscimento dei diritti civili delle donne. Riunite per la prima volta in un discorso critico unitario, segnato da «colleganza e affetto», al pari della loro relazione, così come sono riunite, oggi, le loro carte, conservate presso Fondazione Mondadori, vicine all'archivio del loro editore, quasi a tirare le fila di un lungo, ininterrotto dialogo. -
Ritratti grafici
Nato dall'esperienza del Festival MOSTRO - Graphic Design Camp Milano, ""Ritratti grafici"""" è un volume che intende rappresentare un quadro (necessariamente parziale) di una comunità, quella dei graphic designer in Italia, e allo stesso tempo costruire uno spazio di dibattito tra diverse scuole di pensiero, uno scambio di idee e di confronto tra posizioni e linguaggi differenti. Attraverso la curatela di Maria Angela Di Pierro e Marco Sammicheli, la testimonianza di voci autorevoli come Stefano Salis e Andrea Amichetti, e il coinvolgimento di docenti e formatori, critici e operatori del settore, il libro ripercorre la storia della professione e i cambiamenti intervenuti nella formazione del graphic designer, che dalle tipografie e dalle aziende si è spostata nelle scuole e nelle università ed è oggi alle prese con le sfide di un quotidiano in cui innovazione tecnologica e mutamenti sociali corrono veloci. La riflessione si concentra poi sul sistema culturale e associativo intorno alla figura del grafico, sul rapporto tra progettazione grafica ed editoria libraria e sui caratteri distintivi della mission dell'art director. Nella seconda parte, dieci studi grafici italiani si raccontano in altrettanti autoritratti, mettendo a fuoco la loro storia e il loro assetto attuale, le metodologie di lavoro e il rapporto con la committenza, il lavoro di ricerca e i maestri da cui traggono ispirazione, il tutto corredato da consigli bibliografici rivolti al giovane che si affaccia oggi alla professione e da un portfolio iconografico dei loro progetti più rappresentativi."" -
Europa, quo vadis? La sfida sovranista alle elezioni europee
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo sono ormai imminenti. Per votare informati, Paolo Becchi e Giuseppe Palma hanno deciso di scrivere questo libro, che non solo spiega i meccanismi elettorali e le possibili previsioni post-voto, ma offre un utile vademecum su tutto quello che c'è da sapere sull'Unione Europea: trattati istitutivi, istituzioni, meccanismi decisionali etc. Un percorso che parte dalle origini ma concentra l'analisi dal 1992 in poi. Non poteva mancare uno specifico capitolo sull'euro, argomento che - ad avviso degli autori - è stato frettolosamente messo da parte per concentrare tutta l'attenzione sulla revisione dei Trattati: un'impresa molto difficile non solo per la procedura farraginosa prevista da questi stessi, ma anche perché l'Unione oggi è fondata su un patto franco-tedesco che (come dimostra il recente Trattato di Aquisgrana) ha preteso e pretende di condizionare tutti gli altri Stati membri. Becchi e Palma non si sono limitati a descrivere la realtà, ma si sono spinti a prospettare anche alcune possibili soluzioni, indicando il percorso per la costruzione di un'Europa dei Popoli e delle Nazioni. Non un popolo europeo, ma un'Europa di popoli diversi che possono unirsi in una Confederazione fondata sul riconoscimento degli Stati nazionali che ne fanno parte anziché sulla loro negazione, per riportare il diritto e la politica al di sopra dell'economia e della finanza. La Prefazione è del professor Antonio Maria Rinaldi, curatore di Scenarieconomiciit, il blog di economia e finanza di cui anche Becchi e Palma fanno parte. -
Adiós Venezuela. La fine del chavismo da Maduro a Guaidò
Tutto quello che c’è da sapere sul crollo economico e sul caos politico del paese sudamericano. Dalla “rivoluzione” di Hugo Chavez all’ascesa e declino del chavismo di Maduro, fino all’arrivo di Juan GuaidórnQuella che state per leggere è un’incredibile storia vera, raccontata con la curiosità e la dovizia di particolari degne dei giornalisti più autentici – scrive Luciano Tirinnanzi nella prefazione. Una storia il cui finale è però ancora lungi dall’essere scritto, e dove tuttavia ogni pagina gronda del sangue di migliaia d’innocenti, versato lungo un cammino tortuoso verso un ideale di democrazia mai davvero inverato, che ha fatto del Venezuela il luogo forse più paradossale della terra. All’apparenza paradisiaco e ricchissimo del bene più prezioso dell’era moderna, ovvero il petrolio, è stato trasfigurato in poche decadi da generazioni di militari collusi a una classe politica inadeguata. Insieme, costoro hanno trasformato il Paese in un narcostato dominato dalla violenza, dalla corruzione e dalla povertà assolutarnLa storia, le vicende private e pubbliche dei leader e degli oppositori, il mosaico di partiti politici, le elezioni truccate, il dilemma del petrolio, e le ardite relazioni internazionali di uno dei Paesi maggiormente devastati dell’America Latina, raccontati dalla penna di uno dei più enciclopedici giornalisti che abbiano mai trattato la materia. Un lavoro unico e prezioso, per conoscere approfonditamente i segreti e capire le dinamiche del caos venezuelano. Impreziosito dall’introduzione dell’esperto di relazioni internazionali Luciano Tirinnanzi, direttore responsabile di Babilon - magazine geopolitico che ha trattato il tema venezuelano in lungo e in largo- e dalle testimonianze di Luca Marfé, giornalista del quotidiano partenopeo Il Mattino - che a Caracas ha vissuto a lungo - il saggio di Maurizio Stefanini offre gli spunti e gli elementi necessari per conoscere e analizzare come mai prima d’ora il Venezuela. Un compendio d’informazioni che vanno dal prima di Chavez alla sua ascesa grazie a un golpe, passando per l’ideologia del chavismo su cui si è innestata l’economia e la geopolitica nazionale sino alla morte prematura del leader. Non mancano informazioni approfondite sui brogli elettorali, sui partiti di governo e il ruolo delle opposizioni, con la biografia dell’attuale presidente Nicolas Maduro, la contestazione popolare e la sfida del presidente ad interim Juan Guaidò, che non può sedere sullo scranno più alto del potere venezuelano a causa delle resistenze del regime. Presente anche un’attenta disamina del ruolo della legge e dei tribunali venezuelani, del narcoterrorismo, ma soprattutto un focus sulla casta dei militari e sulle ingerenze esterne da parte delle potenze internazionali: Stati Uniti, Russia, Cina e Cuba in primis. E una menzione speciale sull’atteggiamento ondivago del governo italiano. -
Babilon. A geopolitical experience (2018). Vol. 4: Venezuela's last days-Gli ultimi giorni del Chavismo.
Babilon è il primo periodico di geopolitica in lingua inglese e italiana dedicato all'approfondimento degli scenari internazionali, alle dinamiche politiche e geoeconomiche, alle relazioni diplomatiche tra stati. Nel numero 4, focus sul Venezuela e sullo scontro politico-istituzionale tra il presidente chavista Nicolas Maduro e il suo oppositore Juan Guaidò. -
Blockchain il futuro tra le mani. Aspetti antropologici e opportunità di una rivoluzione culturale
Se volete scoprire cosa rappresenta una moneta in mano a un uomo, come siamo passati dal baratto al ""money money, money"""", e in che modo la finanza ha modificato il DNA umano e continua a trasformare i comportamenti individuali e sociali di tutti noi o come potremmo vivere se sapessimo esattamente dove finisce ogni nostro centesimo, questo è il libro che fa per voi. Prefazione di Ilenia Sbrugnera."" -
Il digiuno della legge. Confessioni di un poliziotto sui generis
«La cosiddetta società vi affida il compito di frugare nelle fogne ma non ammette che vi ci sporchiate le mani. O per meglio dire non ammette che la sporcizia si veda. Essa esige che i delitti vengano scoperti e i delinquenti riconosciuti. Se non ci riuscite, sarete considerati dei buoni a nulla, se non addirittura dei venduti ai farabutti: se ci riuscite, sarete accusati, o almeno sospettati di avere usato mezzi illeciti e violenti». Così scriveva Indro Montanelli sui poliziotti. Parole a cui fa riferimento Gianni Tonelli nel chiedere più dignità e risorse per gli agenti delle nostre forze dell'ordine che, ogni giorno, sono costretti a scendere in strada con caschi marci, giubbotti antiproiettile scaduti e mitragliatrici vecchie più di quarant'anni. Al fianco di questi «eroi normali» Tonelli ha passato la vita. Oggi tutto questo è diventato un libro di denuncia. Prefazione di Matteo Salvini. -
Africa, impresa possibile. Sfide e potenzialità di un continente
Oltre il Mediterraneo, i flussi migratori incontrollati e la guerra in Libia, c'è un'altra Africa a cui guardare. Un continente con una popolazione giovanissima, per il 70% al di sotto dei trent'anni, ricco di risorse naturali e potenzialità economiche ancora in larga parte inesplorate, in cui è in atto una rivoluzione imprenditoriale travolgente. Questo libro fotografa in maniera chiara l'epocale momento storico dell'Africa, focalizzando l'obiettivo su quei Paesi da cui proviene oltre il 60% dei migranti che sbarcano lungo le nostre coste: Eritrea, Nigeria, Gambia, Mali, Sudan, Costa d'Avorio, Somalia, Guinea e Senegal. Dalle testimonianze e dai racconti di imprenditori e politici italiani e di rappresentanti istituzionali africani emergono i tratti di una stagione di risveglio che, però, rischia di tagliare fuori l'Europa, troppo impegnata a dividersi sulla complessa gestione dei migranti e incapace di tenere il passo di competitor più «pragmatici» come la Cina. Non tutto comunque è perduto, e Paesi come l'Italia - ponte levatoio naturale tra le due sponde del Mare Nostrum - possono ancora dire la loro. -
Haggadàh di Pesach illustrata da Emanuele Luzzati. Ediz. italiana e inglese
Nel 1976 Josef Yerushalmi ha pubblicato un volume dal titolo ""Haggadah and History"""" nel quale afferma di aver potuto catalogare tremilacinquecento edizioni della Haggadàh di Pesach che sono uscite durante cinque secoli. E queste sono solo le edizioni che si sono potute reperire: quante altre ne saranno ancora esistite sconosciute o andate perdute in un così lungo periodo di tempo? E come spiegare questo fenomeno editoriale non riscontrabile in altri libri tradizionali ebraici? Forse perché è un libro che si legge in """"una notte diversa da tutte le altre""""; una notte nella quale i bambini rivolgono ai più anziani delle domande e tutti sono consapevoli della diversificazione della notte di Pesach da tutte le altre notti."" -
Memorie di Glückel Hameln (1646-1724)
Le ""Memorie"""" di Glückel Hameln (1646-1724) sono il diario di una donna d'affari ebrea che, rimasta vedova, decide di mettere per iscritto la storia della propria vita. Glückel ci racconta di guerre ed epidemie, della speranza suscitata dal falso messia Shabbetaj Zevì, di omicidi, fallimenti, feste di nozze, nascite e morti, dei suoi vari commerci, dei sacrifici per sistemare tutti i suoi quattordici figli secondo politiche matrimoniali tese a costruire famiglie dalla profonda spiritualità ebraica, ma anche nuclei di una vasta rete commerciale. Le parole di Glückel ci colpiscono per la loro sincerità e per la gustosa freschezza, per la capacità di accettare il destino anche nei momenti più dolorosi e per la sapienza religiosa di cui sono intrise. Oltre ad essere un quadro straordinariamente vivace della vita economica e sociale a cavallo tra XVII e XVIII secolo, questo libro ha il merito di riportare vicino a noi la figura di una donna straordinaria, femminista di fatto ante litteram, che può essere anche oggi fonte d'ispirazione. Introduzione di Piero Stefani."" -
Il golem. Storia di una leggenda
Chi era il ""Golem fatto d'argilla"""", questo strano essere che, secondo la tradizione popolare ebraica, fu creato dal misterioso Maharal, Rabbi Yehuda Loew, capo della comunità ebraica della Praga del sedicesimo secolo? Alcune versioni di questa leggenda dipingono il Golem come un simpatico e goffo individuo; altre come un mostro, un Frankenstein che si ribellò al suo creatore. In questo libro, Elie Wiesel ha raccolto molte delle storie che si tramandano su questa enigmatica figura e le ha raccontate di nuovo, viste attraverso gli occhi di un vecchio becchino che, da bambino, avrebbe assistito ai numerosi miracoli attribuiti dalla leggenda al Golem. """"Io, Reuven, figlio di Yaakov, dichiaro sotto giuramento che """"Yossel il muto"""", il """"Golem fatto d'argilla"""", merita di essere ricordato dal nostro popolo, dal nostro popolo perseguitato e assassinato eppure immortale. E un nostro dovere nei suoi confronti evocare il suo destino con amore e gratitudine"""". Il Golem di Reuven non è né uno sciocco né un mostro, ma un essere pieno di intuito, di intelligenza e di compassione, creato per proteggere gli ebrei dai loro innumerevoli nemici. Un essere che, un giorno, potremmo anche incontrare..."" -
Credere o non credere
"Akavià figlio di Mahalalel consigliava all'uomo di meditare costantemente su tre cose: da dove viene, dove va, e a chi dovrà render conto. Per uno scrittore che vuol essere testimone, questo consiglio è particolarmente prezioso. Gettando uno sguardo sull'itinerario percorso, a volte deve fare un bilancio. Certamente ritroverete qui alcuni dei miei temi e delle mie ossessioni. Quarant'anni dopo l'Evento, provo ancora l'angoscia di non poter dire l'indicibile, l'obbligo di tentare, e la sensazione di aver fallito. Come descrivere la distanza che separa i morti dai vivi, gli ebrei dai loro nemici, Auschwitz da Hiroshima? Certi testi di questo volume, la cui scelta potrebbe sembrare arbitraria, riflettono l'attualità mutevole. Lo scandalo della tortura ufficializzata, la tragedia degli indiani miskito, i massacri in Libano: impossibile non prendere posizione. E poi la minaccia nucleare: impossibile voltarle le spalle. Storie, dialoghi, leggende chassidiche, conferenze tenute un po' dappertutto negli Stati Uniti, saggi e commenti: ciò che hanno in comune è che sono tutti fra parentesi - ma che, al di là dei segni, si interpellano a vicenda. Saremo tutti giudicati un giorno. Dai morti."""" Elie Wiesel" -
Elogio della normalità. Saggi sulla diaspora e Israele
Non sono uno storico né un esperto di filosofia ebraica, e nemmeno uno studioso del sionismo e dell'Olocausto; non pretendo di giungere a delle conclusioni scientifiche su questi argomenti. Il positivo sviluppo di nuovi orientamenti all'interno delle scienze ebraiche non può esentare il singolo dall'esprimere un giudizio su questi problemi, per arrivare a una visione del mondo chiara e personale. La diaspora, l'Olocausto, le questioni morali legate al contrasto arabo-israeliano e in particolare a quello con i palestinesi non sono questioni da lasciare esclusivamente a ricercatori e esperti, ma costituiscono una parte della nostra esistenza e della costruzione dell'identità di ognuno di noi. (A. B. Yehoshua). -
Un piccolo catamarano fatto in casa
L'autore, Gabriele D'Alì, prima di realizzare il volume si è cimentato nella costruzione di un prototipo nel salotto della sua ""casa di ringhiera"""" nella vecchia Milano sul Naviglio. Tutto ciò che è contenuto in queste pagine è stato sperimentato: i tipi di legno più adatti, l'uso delle colle migliori, la resina per unire le varie parti, gli attrezzi per tagliare, piegare, cucire. Prima di questo libro è nato un catamarano a vela divertente e affidabile lungo tre metri, dieci piedi. Una barca così piccola può sostenere il peso di due persone. """"Ma chi avesse maggiori ambizioni - spiega l'autore - può sviluppare la stessa tecnica fino a ottenere una lunghezza di nove metri!""""."" -
Una vita nel vento. Trent'anni di barca a vela
Nel 1947 due famiglie istriane nascoste nelle stive di due pescherecci lasciano la loro terra. Uno fa rotta su Chioggia dove nel 1948 nasce Angelo Preden. Pochi giorni dopo il peschereccio riprende la navigazione fino ad Alghero, in Sardegna. Dopo alcuni anni la famiglia di Angelo ritorna a Chioggia dove pratica l'attività di pesca. Il mare e le barche sono stati da sempre il mondo di Preden. Il suo futuro è però un emisfero da vivere in un contesto più ampio e libero rispetto a quello dei pescatori. Ispirato dalle imprese dei grandi navigatori dell'epoca, Joshua Slocum, Eric Tabarly, Bernard Moitessier e altri, Preden acquista la sua prima barca. Poi nel 1976 partecipa in solitario alla transatlantica ""Ostar"""" dall'Inghilterra agli Stati Uniti. La sua barca è un Caipirinha di serie di poco più di 9 metri. Dopo questa impresa entra di diritto nel mondo degli skipper oceanici. Seguono numerosi impegni, regate, navigazioni in Atlantico e in tutto il Mediterraneo. L'oceano diventa per lui un mare famigliare giungendo ad attraversarlo 20 volte con """"Isola Bianca II"""", la sua barca di 15 metri con la quale pratica l'attività di scuola di vela. Il mare, la navigazione d'altura a vela sono la sua passione. Questo mondo e i sentimenti con cui Preden lo vive è raccontato nel libro con toni semplici che svelano al lettore la sua grande esperienza. In queste pagine vi sono anche vari itinerari ai Caraibi, nell'Egeo e tra le isole più importanti del Mediterraneo.""