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Sulle finalità dell'arte dopo l'11 settembre
Sulle macerie del neonato conflitto globale tra Occidente e Islam prende forma la coscienza che una visione estetica del mondo volta alla contaminazione con l'etica possa tracciare la via per la salvezza consapevole di entrambi. L'autore ferma l'attenzione sulle finalità e sulla portata etica e politica della produzione e fruizione artistica al di là di un mercato planetario che lega gusto e scelte finanziarie e d'investimento. Rapido e leggero, attento e analitico, il saggio riapre con forza il dibattito intorno alla moderna questione di cosa sia l'arte e alla perduta domanda riguardante i suoi possibili scopi. -
La perla dell'imperatore
Assistere a una regata sul fiume trascina il giudice Dee in un caso molto problematico. Nel mezzo della festa, tra la varietà di costumi e colori di un'antica Cina, un uomo dell'equipaggio muore all'improvviso, e non sembra essere un collasso. Non è che l'inizio di una serie di misteriose morti. Spetta al giudice trovare il bandolo di una situazione inestricabile, densa di oscuri legami. Muovendosi tra personaggi inquietanti con disinvoltura e sicurezza, Dee risolve il caso. Una Cina sospesa tra storia e leggenda per gli appassionati di un autentico enigma poliziesco. -
Conversazione sulla Cina tra un filosofo e un architetto
Un filosofo discute con un architetto costruttore e grazie a questa conversazione inconsueta si svelano molte cose inattese sulla Cina attuale e sul ruolo che questo paese potrebbe assumere nell'avvenire del mondo. I due autori si interessano della Cina da un quarto di secolo. L'uno vi è arrivato per interessi politici, essendo stato maoista negli anni '70, l'altro, grazie a un precoce apprendimento del cinese, ha conseguito la laurea all'Università di Architettura Qinghua di Pechino. Questi due differenti tragitti costituiscono il cuore del libro, nato dal loro incontro e da un comune interesse ad approfondire l'attuale realtà cinese. -
Il crimine di Jean Genet
"Tentare di capire Genet mi ha portato ad assumere sulle sue tracce la più salutare delle posizioni: essere nel bel mezzo di tutti i contrari, in quel luogo in cui la realtà, resa fragile all'estremo, ci obbliga a mantenere la vertigine per mantenere l'equilibrio."""" Tra saggio critico e autobiografia, Dominique Eddé tesse un doppio ritratto dell'uomo e dell'opera. Attenta e appassionata rilettura degli scritti e dell'esistenza di Jean Genet, il testo parte dalla constatazione della totale assenza della figura del padre nell'opera dell'autore francese per arrivare a mostrare come il """"parricidio"""" sia il crimine alla base della sua intera produzione artistica. Scrittore e drammaturgo francese, da sempre schierato dalla parte degli oppressi, dei deboli, dei poveri dimenticati dal mondo, Genet ha fatto della propria e dell'altrui solitudine l'arma con cui opporsi a ogni legge. Le sue radicali posizioni politiche, l'appoggio alla causa palestinese, il rapporto con il cristianesimo e il giudaismo emergono qui in un continuo rimando alle opere di Dostoevskij, Nietzsche, Sartre, Rembrandt, Giacometti. Con ritmo incalzante, Dominique Eddé trasfigura la storia di Genet in un mosaico collettivo, nel """"romanzo di formazione"""" di un'intera generazione uscita dai tumultuosi anni '70." -
Per l'amore di un guerriero
L'esperienza di Brigitte Brault in Afghanistan ha inizio con l'intervista al comandante Massoud poco prima della sua uccisione. L'anno seguente vi torna per insegnare tecniche di reportage a 14 giovani di Kabul, con le quali realizza il documentario ""Regards d'Afghanes"""", autoritratto delle donne afgane. Per attraversare le zone pericolose con le allieve, la reporter chiede protezione a Shazada, capotribù pashtuti in guerra contro i talebani. Con la fiducia che le immagini da loro riprese cambino l'idea che il mondo ha del suo popolo, lui accetta. L'attrazione tra i due è reciproca e immediata. Ne nasce una complessa storia d'amore: lei incarna l'autonomia e la modernità, lui è il garante delle regole della società feudale cui appartiene, ma rifiuta l'oscurantismo sostenendo la fragile democrazia afgana."" -
Il fondo sovrano cinese
Nel 2008 i fondi sovrani dell'Asia e del Medio Oriente si sono presentati alla ribalta del mondo economico e finanziario, inserendosi come protagonisti sulla scena del mercato globale. Alessandro Arduino affronta qui per la prima volta il tema della genesi e delle azioni di uno degli attori più rilevanti sul mercato finanziario internazionale, il fondo sovrano cinese China Investment Corporation (CIC), che fin dalla sua nascita nel settembre del 2007 continua a suscitare vivo interesse e ad alimentare ampi dibattiti. Alla speranza che la disponibilità dell'eccesso di liquidità della Cina possa giovare alla concomitante fragilità delle banche dei paesi industrializzati si contrappongono le critiche sulla mancanza di trasparenza e controllo di questo potente strumento finanziario e il timore che esso possa risultare viziato da interessi di natura politico-strategica. Il CIC viene osservato nella struttura organizzativa, nei rapporti con il governo e la banca centrale, nelle modalità di investimento, nel suo impatto sulla scena politica globale. Ma l'analisi dell'autore va ben oltre e si articola su molteplici piani: dalla dinamica tra i fondi asiatici, mediorientali e i paesi dell'OECD allo spostamento dell'equilibrio economico verso i paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina), dall'evoluzione del sistema socio-economico e del mercato del lavoro cinese fino alla rivalutazione del socialismo di mercato come modello alternativo al capitalismo. -
Il padiglione scarlatto
Il più famoso magistrato della Cina antica si cimenta qui con un classico della letteratura gialla: il delitto della stanza chiusa. Dopo una lunga giornata di viaggio, il giudice Dee giunge all'Isola del Paradiso, celebre località di piaceri e lussuria. In cerca di una camera per la notte, entra nella Locanda della Beatitudine Eterna, dove viene alloggiato nel Padiglione Scarlatto, un lussuoso appartamento in cui, nel corso degli ultimi trent'anni, si sono verificate due morti misteriose. L'ultima è il recente suicidio di un giovane e brillante accademico. Nelle sue indagini il giudice non può contare su analisi di laboratorio o perizie mediche, ma può giovarsi di un'intuizione e una fantasia quasi da artista che gli permettono di ricomporre mentalmente anche le tessere del mosaico criminale più intricato. -
Pellegrinaggio alle cinque regioni dell'India
Traduzione italiana di un manoscritto in cinese dell'VIII secolo, il resoconto del viaggio in India e in Asia Centrale del monaco coreano Hyechb è un'opera unica, degna di occupare un posto di assoluto rilievo nella letteratura di viaggio d'ogni tempo. Spinto dal desiderio di studiare il Buddhismo alle fonti, Hyechb parte via mare dalla Cina nel 723, e dopo aver toccato il regno Khmer sbarca nella zona del delta del Gange dove ha inizio il suo pellegrinaggio. Nell'arco di quattro anni percorre i luoghi sacri del Buddhismo, si spinge forse fino in Persia e fa ritorno in Cina lungo la Via della Seta. Il monaco di Silla osserva usi e costumi dei popoli che incrocia lungo il suo cammino e tramanda l'istantanea di una realtà in piena evoluzione, teatro di eventi drammatici ed epocali: il declino inarrestabile del Buddhismo, il consolidarsi della potenza turca e, soprattutto, l'avanzata delle armate islamiche verso un vero e proprio scontro di civiltà con i popoli dell'India, dell'Asia Centrale e perfino della Cina dei Tang. -
Diario da Kabul. Appunti da una città sulla linea del fronte
Emanuele Giordana, giornalista e fondatore di Lettera22, torna a parlare di Afghanistan, paese che ha seguito nelle alterne vicende politiche sin dal suo primo viaggio nel 1974. Diviso in due sezioni, Noi e l'Afghanistan e L'Afghanistan e noi, il libro non vuole essere un'indagine sui perché della guerra, ma un diario che racconta la situazione e gli eventi di oggi da un'altra angolazione, che consente di osservare afgani e occidentali convivere e sopravvivere in una città da oltre trent'anni sulla linea del fronte. Un punto di vista di forte impatto che affronta e analizza anche l'attuale vicenda dei medici di Emergency. Con la rara qualità di conciliare dramma e ironia, mai a discapito di un'analisi critica e profonda dei fatti, l'autore raccoglie le riflessioni e le impressioni personali già in parte affidate al suo blog e che non trovano spazio nel veloce avvicendarsi di notizie sulle pagine dei quotidiani. Ne emerge la cronaca di un paese e di un popolo più complessa di quella riportata dalla retorica mediatica. -
La casa del salice. I casi del giudice Dee
La grande capitale del Celeste Impero è funestata dalla ""morte nera"""". Il giudice Dee, nominato Governatore Straordinario, ha il difficile compito di mantenere l'ordine in una città abbandonata dalla Corte imperiale e ormai ridotta a un paesaggio di morte e desolazione. Il famoso magistrato deve non solo far fronte al dilagare della pestilenza, ma anche condurre le indagini sulle misteriose morti di un ricco mercante e di un anziano libertino, esponenti di due famiglie dell' antica aristocrazia cittadina. Unico elemento comune ai delitti è il """"Motivo del Salice"""", un disegno ornamentale per porcellane che raffigura la leggendaria fuga di due giovani dalla casa di un vecchio generale che ostacola il loro amore."" -
Il fantasma del tempio. I casi del giudice Dee
Su una collina immersa nella vegetazione, le rovine di un antico tempio sconsacrato sono percorse da ombre sinistre. Un orribile delitto si è appena consumato e il cadavere decapitato di un uomo viene gettato in fondo al vecchio pozzo. Cosa lega questo sanguinoso episodio al furto dell'oro del Tesoriere Imperiale avvenuto un anno prima ? Chi è Giada, la ragazza scomparsa di cui parla l'inquietante maga Tala in trance? È forse il suo spettro quello che si aggira tra le vestigia del tempio ? Una serie di enigmi che sembrano sfuggire a ogni logica, capaci di mettere in crisi anche le menti più acute e razionali come quella del giudice Dee, il più celebre magistrato della Cina antica. Un avvincente thriller ai confini del paranormale in cui van Gulik fonde la sua fervida invenzione all'accurata ricostruzione storica con uno stile maturo e impeccabile. -
The corporation. La patologica ricerca del profitto e del potere
Alla base dello studio condotto dall'autore, professore di diritto e teorico, è l'idea che, come entità legale ed economica, la moderna società di capitali ha una natura essenzialmente patologica poiché pone il profitto al di sopra di ogni altro valore sociale. Ma qualcosa sta cambiando. La recente valanga di scandali sta costringendo le società interessate a riconsiderare un aumento della loro responsabilità sociale. Dalle prove del coinvolgimento dell'IBM nella gestione dei campi di sterminio nazisti all'autocensura dei Tg della Fox sullo scandalo del latte contaminato, soffocato dai ricatti delle case farmaceutiche Usa, il volume ricostruisce la questione, proponendo un programma per riformare il settore attraverso regole e controllo democratico. -
Donne, immigrati, governo della città. Scritti sull'etica sociale
Un'antologia degli scritti di Jane Addams, una delle figure di primo piano del suo tempo. Non c'è riforma sociale negli Stati Uniti fra 1880 e 1935 che non porti il suo nome. La sua attività fu decisiva per l'istituzione dell'ufficio dell'ispettorato del lavoro dell'Illinois, del tribunale dei minorenni e per l'approvazione della legge sul lavoro minorile. Leader del movimento dei ""settlements"""", fu premio nobel per la pace nel 1931 e la sua ricerca anticipò i metodi della scuola di Chicago. Nel 1889 istituì, in uno dei quartieri più poveri di Chicago abitato da immigrati, per lo più italiani, un casa allo scopo di """"offrire un centro per una vita sociale e civica più elevata; iniziative educative; migliorare le condizioni dei distretti industriali""""."" -
Fatti taciuti o dimenticati. Ricordi degli anni 1848-1849
Una raccolta di microstorie che aiuta a capire quali furono i sentimenti e le motivazioni che animarono i protagonisti ""minori"""" del Rinascimento. Nel testo, riportato alla luce dopo quasi un secolo e mezzo, i sentimenti di amore e di morte qualificano il senso altissimo della vita, attraverso legami di affetto e di sangue che la violenza della guerra mette a dura prova o recide improvvisamente, lasciando costernazione e miseria."" -
Paradisi. Istruzioni per l'uso
"A Mark Twain piaceva immaginare paradisi. Gli servivano, naturalmente, per dare sfogo al suo spirito beffardo, che non risparmiava niente e nessuno: né angeli, né santi, né fanti, né generali, patriarchi, profeti, predicatori, arcipreti, amici, nemici e nemmeno lo stesso Mark Twain. A Mark Twain i paradisi servivano per pensare in grande. Per divertimento, naturalmente, per dare sfogo alla fantasia: per immaginare quelle enormi comete degli spazi extrasolari, e tutti quei soli, e quegli oceani di tenebre tra un sole e l'altro."""" (dall'introduzione di Maria Turchetto)" -
Haymarket, Chicago
Una storia vera di terrore, rivoluzione e amore incondizionato. Il romanzo racconta uno dei più dolorosi avvenimenti della storia americana, prendendo le mosse dalla vicenda sentimentale di Albert Parsons e della sua compagna Lucy, una giovane coppia che - per sfuggire alle severe leggi contro i matrimoni misti nel Texas - si rifugia nella zona più degradata di Chicago. Mentre la loro relazione si consolida, in città si inasprisce la lotta tra una classe operaia povera e un'élite benestante, indifferente al disagio sociale. I due personaggi realmente esistiti - intrecciano la loro storia d'amore con l'impegno politico e Albert sarà ingiustamente accusato della strage di piazza Haymarket nel 1886. -
La suora anarchica
Il testo di Antonio Rabinad (nato nel 1927 a Barcellona, personaggio di spicco della letteratura spagnola) è pubblicato in Italia in occasione del 70esimo anniversario della Guerra Civile spagnola. Nel 1996, il regista e sceneggiatore Vicente Aranda ne trasse il film ""Libertarias"""", tra i cui protagonisti figurano Victoria Abril, Ana Belen, Ariadna Gil e Miguel Bosé. Il libro racconta le vicende di un gruppo di donne negli anni della Guerra Civile e, in particolare, di una suora che - per sfuggire agli anarchici - si rifugia in una casa di tolleranza, finendo per unirsi proprio con il gruppo dei rivoltosi."" -
Elvis Phong è morto!
Una raccolta di racconti che si succedono a ritmo serrato, sollevando ripetutamente questioni riguardanti la lingua, la cultura, la società orientale nella sua contrapposizione a quella occidentale, la vita quotidiana, la guerra e il sentirsi ""stranieri"""". Linh Dinh si riallaccia a numerose tradizioni, seppure rielaborate con uno stile del tutto personale: nei suoi racconti è facile intravedere echi delle riflessioni sull'apprendimento linguistico di Elias Canetti e di quelle costruzioni """"slegate"""" rese famose dall'Italo Calvino di """"Se una notte d'inverno un viaggiatore"""". Ciò che lascia esterrefatti è la capacità dell'autore di dare forma a un ambiziosissimo progetto fatto di micronarrazioni dalla struttura molto variegata, contraddistinte da uno stile cristallino in grado di sorprendere a ogni pagina."" -
Nigeria campione del mondo
Le tradizioni, il ruolo della natura e della tecnologia nella società africana, la passione sfrenata per il calcio, l'importanza delle proprie origini. Questi racconti offrono un ritratto realistico e ai tempo stesso fantastico della gente comune in Mozambico. I personaggi sono spesso donne, donne umiliate, picchiate, offese, il cui destino è scelto dal padre: esse testimoniano la condizione di povertà, di sfruttamento, di lotta, ma anche il desiderio di un riscatto sociale e culturale. La narrativa di Cassamo rientra nel genere della letteratura post-coloniale, mezzo attraverso cui far emergere la coscienza culturale e nazionale dei popoli colonizzati. Paesi come il Mozambico, a partire dal momento dell'indipendenza dal Portogallo, sentono il bisogno di ritrovare la propria identità e la propria dignità, superare il passato di dominio e violenza, far conoscere la propria terra e i propri valori. -
Vedi Napoli
I bambini delle periferie, le trasformazioni in tre città-simbolo del Mediterraneo e, sullo sfondo, gli eventi che hanno segnato gli ultimi anni (manifestazioni no-global, missili su Bagdad, attentati di Madrid) visti con gli occhi dei più piccoli: sono gli ingredienti di questo diario-reportage in cui l'autore racconta la sua permanenza tra Barcellona e Marsiglia, con Napoli che è punto di partenza e approdo finale. Il resoconto di esperienze vissute (laboratorio con i bambini, vita in una scuola di periferia, costruzione della convivenza in un parco abbandonato) si intreccia alla cronaca dei mutamenti in corso nelle tre città: demolizioni e recupero del litorale a Barcellona, riconversione della zona portuale a Marsiglia, illusoria stagione della ""rinascita"""" a Napoli. Ma anche alla possibilità di immaginare città non basate sul profitto, sul marketing urbano e sull'architettura-spettacolo.""