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Anni luce
Dall'autrice britannica Maggie Gee, il primo tassello del grandioso progetto narrativo che prosegue con ""The White Family"""" e si conclude con l'apocalittico """"Il diluvio"""". """"Anni luce"""" è un romanzo sulle possibilità della felicità, una storia d'amore contemporanea, estremamente vera e sorprendente. Lottie Lucas è la persona più fortunata del mondo: è bella, è ricca, ha tre case e un figlio adolescente che adora... Ma allora perché suo marito Harold la abbandona? Per un anno cercano di vivere l'uno lontano dall'altra, dibattendosi tra le ipocrisie, le superficialità e i difetti di sempre, tra passioni, drammi, euforia e delusione, dando vita a una gigantesca tragicommedia: un ritratto ora ironico, ora sarcastico, ora feroce, spesso comicissimo della famiglia benestante inglese, paradigma della società del consumo..."" -
Con due libri nella tasca. Vademecum per scrittori affamati e lettori esordienti
Un libro da leggere e un taccuino per gli appunti: così Robert Luis Stevenson, autore di immortali capolavori, muoveva i primi passi nel mondo della letteratura. Dei suoi amici libri, delle sue passioni, della sua ricerca stilistica parla in questi saggi convincenti, utili e a volte emozionanti. Alla fine della lettura, se vogliamo fare un bilancio sul rapporto che ci lega alla scrittura, possiamo dire che sembra che non esserci altro modo per imparare a scrivere che quello di continuare a leggere mentre attraversiamo il mondo o, capovolgendo la frase, attraversare il mondo per poi vederlo riflesso nei libri. Questa raccolta comprende i saggi ""Una rivista universitaria"""", """"I libri che mi hanno influenzato"""", """"Una chiacchierata sul romanzesco"""" e """"Un romanzo di Dumas""""."" -
Il sangue di Fatima
L'improvvisa morte di Fatima trasforma in detective un tranquillo professore di filosofia. Si uniscono a lui un collega, il fratello maggiore della ragazza e un ex maestro, che ha lasciato la cattedra per un distintivo da commissario. Fatima stava realizzando delle interviste di strada sulla xenofobia. Alcuni giorni prima di morire, si era imbattuta in un fanatico. Per venire a capo della vicenda, bisogna trovare la videocassetta sulla quale è stato registrato l'incontro. Al prof ne capitano di cotte e di crude, ma non si arrende: nella testarda ricerca della verità è confortato dal caro ""Manu"""" Kant e dagli altri padri del pensiero filosofico; cita Tintin, scomoda Proust e ricorre a Marlowe mentre tenta di ricostruire le ore che hanno preceduto il suicidio della studentessa. Poi anche una compagna di classe di Fatima scompare nel nulla. E il mistero s'infittisce."" -
Due delitti celebri. Giovanna di napoli e Nisida
Tra il 1839 e il 1840, Dumas, già affermato e prolifico autore teatrale, si cimenta con alcune ricostruzioni di fatti realmente accaduti. Giovanna di Napoli e Nisida sono due dei diciotto Crimes célèbres a cui lo scrittore francese dedicò la sua attenzione. Dumas muove dalla mera cronaca per trasformarla, con penna magistrale, in narrativa: ""Tutto ciò che è fatto bruto - scrive Montesano nella sua introduzione - si dilegua, e la letteratura si sostituisce alla Storia"""". Nelle vicende della regina Giovanna e dell'assassinio di suo marito Andrea d'Ungheria, e nella tragica disavventura della giovane Nisida e di suo fratello Gabriele, che pagherà con la vita l'aver voluto difendere l'onore della sorella dal bieco tentativo di seduzione perpetrato da un principe mascalzone, è anche possibile cogliere i giudizi di Dumas: un biasimo per l'arroganza del potere, che schiaccia e impedisce ogni sentimento autentico e corrompe persino i rapporti più naturali."" -
L' officina del mondo. Diario di viaggio tra i sogni e le speranze dell'opposizione sociale
I movimenti giovanili di protesta degli ultimi quarant'anni sono una realtà da esplorare per Gianluca Vitiello, traduttore freelance mosso dall'esigenza di rispondere ai suoi personali interrogativi sulla partecipazione oggi. L'autore fila la trama di un impegno politico fatto di cortei, occupazioni, centri sociali, ma soprattutto animato da tanti ragazzi. Leonardo, Valeria, Claudio. E ancora Luca, Peppe, Diego. La loro stona diventa il racconto degli avvenimenti che hanno caratterizzato l'opposizione sociale in Italia dal Nord al Sud.Interrogando operai, disoccupati, no-global e raccogliendone le testimonianze, Vitiello traccia un percorso, seguendone l'evoluzione dal '68 a oggi, e ne registra i cambiamenti, che sono quelli di una società entrata nel pieno dell'emergenza per il precariato, la globalizzazione, i disastri ambientali, le aspirazioni deluse. ""Il motore primo dei suoi scritti sono gli individui"""" scrive Silvio Renella nella prefazione """"Non è un caso che ogni capitolo sia contraddistinto da un incontro e dalla traccia umana che ha lasciato incisa nella sua memoria"""". Prefazione di Silvio Perrella."" -
The white family
L'improvvisa, grave malattia dell'anziano Alfred costringe l'intera famiglia White a fare i conti con un passato e un presente segnati da ipocrisie, fallimenti, tenerezze e un affetto mai espresso nella giusta maniera. Razzismo, violenza, vecchiaia sono i temi cari a una narrazione che commuove, scuote, ipnotizza il lettore fino all'epilogo: la fotografia più viva e pulsante di un'ordinaria famiglia inglese. -
La strega mascherata (il «Soviet» in Italia)
I membri del gruppo sovversivo Soviet, già protagonisti della campagna ""Ammazza un bastardo!"""", approdano in Italia dopo aver messo in subbuglio Parigi. I figli dell'implacabile ironia di Colonel Durruti si stabiliscono a Napoli, dove portano avanti l'attività terroristica all'ombra della fantomatica libreria La strega mascherata. E, nell'Italia degli anni Ottanta, su chi può essere puntato il loro obiettivo? Naturalmente su Carlo Laronda, imprenditore rampante e spregiudicato che fonda la sua fortuna sulla costruzione di nuovi quartieri residenziali nelle aree metropolitane, intrattiene loschi legami con la mafia e il mondo politico ed è membro di una loggia massonica... Laronda viene rapito e processato dal Soviet poche settimane prima dell'inaugurazione di un imponente complesso immobiliare, Nuova Venezia. Ma l'Italia è scossa anche dalle azioni spettacolari di un sovversivo solitario, mascherato da Topo Bianco, il cui destino s'incrocerà con quello del Soviet."" -
Qualcosa che non muore
Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore. -
Stella mattutina
"Quando uscì, nel 1921, Stella mattutina ebbe un successo così vasto e concorde di pubblico e di critica come probabilmente la sua autrice non aveva ottenuto mai. Piacque la fedeltà al genere autobiografico che la individuava tipicamente, e piacque lo sforzo formale di dare il respiro lungo del romanzo a un'ispirazione sempre molto frammentata tra poesie e novelle. Steso di getto in poco più di sei mesi, rifatto sulle bozze come d'abitudine, il libro sembrò realizzare il sogno d'arte di Ada Negri: scrivere furiosamente, a rotta di collo, soltanto per sé, per liberazione, quasi senza saperlo; ma nello stesso tempo, come per incanto, trovare il gesto e l'accento, il tono e l'espressione, la verità."""" (Anna Folli)" -
I Promessi Sposi
Rivisitazione dai toni goliardici della celebre opera di Alessandro Manzoni trasposta nell'attualità degli anni Venti. Lucia è una tipica bellezza di provincia, parla francese e per farsi strada a ogni costo, non si rifiuta a nessuno, tranne che a Renzo. Quest'ultimo viaggia su una Fiat 525, mentre Don Rodrigo su una Chrysler. L'astuto Don Abbondio, invece, va a letto con la perpetua e converte i vecchi Buoni del Tesoro in Prestito del Littorio. Per non parlare della monaca di Monza, lascivissima e con spiccate tendenze lesbiche. -
In risaia
I testi di Marchesa Colombi rivelano una predilezione per le tematiche care al verismo, le quali vengono analizzate in alcuni casi in relazione alle problematiche sollevate dalla nascente ""questione femminile"""" (sono gli anni del primo femminismo). Nel romanzo """"In risaia"""", per esempio, l'analisi della dura vita dei campi è svolta attraverso la vicenda della protagonista Nanna, che perde i capelli in seguito alle febbri contratte durante la mondatura del riso. Questo romanzo si pone al crocevia della cultura dell'800. Un'opera di denuncia sociale che passa attraverso l'introspezione psicologica e si fa letteratura. Ambientato nel mondo delle risaie della pianura padana, le stesse che furono teatro del celebre """"Riso amaro"""", il libro propone nella storia di una ragazza e dei suoi sogni un tema ancora attuale."" -
Prose scelte
Una edizione parziale degli scritti di Ambrogio Razzerò è stata curata nel 1885 dal suo amico fraterno Emilio De Marchi. Da allora più nulla, nonostante ripetuti inviti a riedizioni di suoi scritti. Si tratta di racconti, pensieri, aforismi, corrispondenze-racconti dai luoghi di villeggiatura, soprattutto termale (Riviera ligure, Oropa, Recoaro, Cannobio), ritratti e descrizioni tra il turismo colto e il poetico di luoghi celebri come per esempio i monasteri di Pontida e di Chiaravalle, che Bazzero tratta con stile delicato e con bella tavolozza di colori. -
All'insegna del «buon corsiero»
"Questo racconto lungo ruota attorno al """"Buon Corsiero"""", luogo di ristoro per il viaggiatore, ma insieme centro di una fitta rete di passioni, curiosità, gelosie, amori: si potrebbe dire che proprio all'insegna del """"Buon Corsiero"""" tutto accade, senza che nulla in realtà accada veramente. Protagonisti ne sono una marchesa, servitori e garzoni, domestiche e un funambolo che sa arrampicarsi sulla cima di un albero per rubare uno sguardo, una parola a una donna, innescando al tempo stesso una fitta rete di sogni, speranze e rivalità."""" (Dalla presentazione di Mario Spinella)" -
In Toscana. Appunti
Pubblichiamo un inedito di Gabriele D'Annunzio custodito nella Biblioteca cantonale di Coira. Una raccolta di proverbi e modi di dire toscani, ordinati da D'Annunzio all'età di 16 anni, quand'era studente. Quando il Poeta scrisse questi appunti, egli era convittore nel Liceo Cicognini di Prato, che frequentò dal 1876 al 1881. La prima pagina è infatti intitolata ""In Toscana"""". Sulla copertina ha scritto semplicemente """"Appunti"""". Fu mandato a Prato o ci andò per suo espresso desiderio? Quanto ha fissato su quelle paginette di quaderno ci fa propendere per la seconda ipotesi: come altri scrittori e poeti di tutto spicco, anch' egli, seppure giovinetto, sentì probabilmente il bisogno di """"risciacquare i panni in Arno"""". Il quadernetto passò poi nelle mani di Amerigo Antoniuzzi, suo compagno di camerata che, a sua volta, lo regalò a Luigi Staffetti. Questi ne fece dono, nell'ottobre del 1908, al Dott. Domenico Mosca, amico fraterno del Pascoli. Il 9 aprile 1919 il dott. Mosca lo donò alla Biblioteca Cantonale di Coira. E lì è rimasto, sepolto fra tanti libri, finché nel 1961 l'amico scrittore e poeta Paolo Gir lo scovò e ne diede notizia sui """"Quaderni"""". Le materie trattate sono più di venti e fra queste: Rumore, Voce, Fatica e studio, Modi avverbiali, Modi proverbiali, Amore e odio, Tempo, Caldo e freddo..."" -
L' offensiva scritta col lapis (22 ottobre-4 novembre 1918). Trascrizione e riproduzione del manoscritto
In questo breve testo (si tratta di alcuni fogli di protocollo, fittamente manoscritti, ritrovati tra le carte di Cajumi conservate presso la Biblioteca comunale di Milano) un giovanissimo sottotenente del regio esercito fissa la sua esperienza personale degli ultimi giorni della Prima guerra mondiale. Queste pagine di diario, purtroppo breve e incompiuto, anticipano la manifestazione di uno spirito attento e battagliero, da intellettuale ispirato dal gusto e dal divertimento di andare contro corrente e sostenuto dall'interesse per la letteratura intesa come osservazione e raffigurazione incisiva delle umane passioni. -
Femmina. Scene di una grande capitale
"Femmina"""" è il seguito del romanzo """"Quelle Signore"""", che suscitò scalpore e scandalo in quanto trattava apertamente dello scabroso argomento della prostituzione. Per questo Notari venne accusato di """"offesa al pudore"""" e processato (in primo grado a Parma e in appello a Milano). I processi terminarono entrambi con sentenza assolutoria per l'autore. L'eco di questa vicenda giudiziaria si rivelò un potente veicolo pubblicitario per il romanzo, le cui edizioni successive al 1906 riportavano in appendice i verbali di entrambi i processi con le arringhe degli avvocati e i dispositivi delle sentenze, e anche per il suo seguito """"Femmina"""", pubblicato nel 1906 e ristampato nel 1920 con il nuovo titolo """"Treno di lusso"""". Introduzione di Gerardo Mastrullo." -
Il romanzo della guerra nell'anno 1914
"Il romanzo della guerra nell'anno 1914"""" è un piccolo libro in forma di dialogo che va dal 30 giugno al 14 novembre 1914. Il testo in realtà si avvale dei materiali più diversi, dalla riflessione storica al dialoghetto con l'amico o il negoziante all'aneddoto. Ed è grazie ad essi che si può parlare a buon diritto anche di prosa narrativa. Il diario-storia si conclude nel novembre 1914, con l'Italia ancora neutrale e indecisa. Introduzione di Gilberto Finzi." -
Come si seducono le donne
"Come si seducono le donne"""" è un breve saggio futurista composto nel 1916. Il testo si presenta, già dal titolo, come un prodotto più accessibile e """"leggero"""" rispetto alle opere sperimentali composte da Marinetti negli anni precedenti. In effetti il testo ha un'origine estemporanea, essendo stato dettato da Marinetti a Bruno Corra nel settembre 1916, durante una temporanea assenza dal fronte della Grande Guerra. Le bozze furono da lui corrette durante una convalescenza all'ospedale militare di Udine. Malgrado questa origine """"orale"""", è una delle rare opere italiane di Marinetti a rispettare le convenzioni della sintassi e della punteggiatura. Fu anche il primo vero successo commerciale dell'autore. Con un titolo del genere il libro sembrava concepito apposta per il nuovo pubblico maschile che si era formato nelle trincee. Il manuale presenta molti tratti in comune con i primi manifesti del futurismo composti da Marinetti stesso. Il tono è polemico, e i contenuti fortemente scabrosi. """"Come si seducono le donne"""" è inoltre suddiviso in 11 capitoli, come spesso sono articolati i manifesti. Per spiegare all'aspirante futurista """"come si seducono le donne"""", Marinetti ricorre frequentemente a episodi della sua vita, alimentando l'immagine di un tombeur de femmes fulmineo e irresistibile." -
Africa
"Da un labirinto si esce solo per trapassare a un altro labirinto"""" scrisse Manganelli a commento della Mitobiografia di Ernst Bernhard. Questo inanellarsi delle esperienze, che a Manganelli spesso piacque, era stato in qualche modo suggerito dal mitico Bernhard. Dopo questo Ur-viaggio africano trapassò ad altri golosi viaggi, ormai esperto, meno commosso, ma sempre mitopoietico. Nel 1970 si era creata all'improvviso una catena di casi che alla fine lo inchiodò, riluttante, a quel mutamento drammatico, quasi un cambiamento di specie. Dalla simpatica ma anche umile condizione di scrittore sempre in poltrona, o sdraiato a letto dove passava pomeriggi con la matita in mano a leggere il libro preferito, trapassò di colpo a scrittore in cammino per il mondo. Occhio prensile che fissa mentalmente paesaggi e architetture - mai con la macchina fotografica - palato che gusta esotismi vari, naso che annusa incensi in chiese sparse ovunque. Se il motore primo era stato l'iperuranio Bernhard, la sua longa mano terrena fu Silvana Radogna, sua discepola. Silvana in quegli anni era sposata con Carlo Castaldi, dirigente fantasioso e munifico di Bonifica, una società multinazionale per cui progettò di tracciare una strada lungo la costa dell'Africa Orientale, dal Cairo a Dar es Salam, la Transafricana 1 (in breve TA1)... Postfazione di Viola Papetti." -
La bicicletta
Il libro di Alfredo Oriani, ""La bicicletta"""", fu pubblicato la prima volta nel 1902 a Bologna presso l'editore Zanichelli e poi nel 1918 a Bari da Laterza nella collana """"Opere di Alfredo Oriani"""". L'editore Capelli di Bologna ne pubblica ben tre edizioni: nel 1925, 1931 e ancora nel 1939, con prefazione di Giovanni Papini, nella collana """"Opera omnia di Alfredo Oriani"""". L'ultima edizione, infine, è pubblicata a Ravenna nel 2002 dall'editore Longo, con prefazione e cura di Ennio Dirani. Il libro non è un romanzo sul ciclismo, né una raccolta di racconti, né un trattato tecnico-sportivo e neppure un manuale pratico sulla bicicletta. Per certi aspetti è qualcosa di diverso, ma anche un po' tutte queste cose insieme. Il libro è una sorta di incunabolo sull'arte ciclistica e sulla passione per questo sport. Al suo esordio la moda delle due ruote non era in realtà tanto condivisa. Anzi, la neonata bicicletta incontrò l'ostilità delle classi popolari, che vi vedevano uno status symbol elitario, a causa dei prezzi elevati delle prime biciclette, peraltro gravate da una sorta di bollo o tassa di circolazione da pagare al Municipio. Oriani, naturalmente, scelse subito da che parte stare e il 23 giugno 1894 esordi capeggiando una manifestazione di ciclisti contro un provvedimento del sindaco di Faenza che consentiva l'ingresso in città ai cosiddetti """"cavalli di ferro"""" soltanto se condotti a mano.""