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Jcosameron
L'Jcosameron, romanzo in venti giornate di Giacomo Casanova di cui si è provveduto a dare una scelta il più possibile significativa senza costringere i suoi eventuali lettori a una frequentazione in alcuni casi impraticabile per il pubblico contemporaneo, non è il frutto di un puro capriccio di avventuriero che vuole procurarsi dal nulla una patente di letterato né nasce come una sorta di fungo dopo la pioggia sull'umido tronco di una vita bizzarra e tormentata. Conclude, in realtà, un percorso culturale (una vocazione a ripetere la scrittura di romanzi) ed esistenziale (la trasgressiva passione per l'incesto come piacere massimo in amore) che attraversa una vita intera: e che vita! avrebbe detto di essa lo stesso veneziano illustre. (dalla presentazione di Giuseppe Panella) -
Gozzano ospite di Puccini (e viceversa)
Debitore nei confronti di una circostanza tanto ""localizzata"""" quanto felicemente """"ibrida"""" (un incontro, promosso a Lucca nel dicembre 2016 dalla «Fondazione Giacomo Puccini» e dall'«Associazione Culturale Amici del """"Machiavelli""""», in occasione della stampa di """"Tutte le poesie"""" di Guido Gozzano, curate dallo stesso Rocca per Mondadori; e tuttavia inteso a dar voce a entrambi gli artisti rappresentati a titolo), il volume per un verso recepisce la relazione inaugurale di quella giornata, e per un altro si incarica di esplicitare il reticolo di indagini (d'ordine letterario, musicologico e, più specificamente, """"librettistico"""") ad essa sotteso. Donde la necessità di affiancare a un testo di per sé suggestivo, ma pur sempre """"colloquiale"""", un ampio supplemento di annotazioni, vòlte a illuminare, traendo spunto da una missiva nella quale Gozzano confessava di aver posto mano a un «libretto» espressamente concepito per la musica di Puccini, e da una serie di rilievi """"bifronti"""" dovuti all'intuito critico di Montale, consanguineità e analogie (psicologiche, prima ancora che estetiche) vigenti tra due «artisti di ieri» pur distanti fra loro per prerogative anagrafiche oltre che ambientali. Ciò non senza coinvolgere una nutrita schiera di letterati (Serra, De Robertis, Debenedetti, Sereni, Sanguineti), e di musicologi-musicisti (Barilli, Pizzetti, Bastianelli, Torrefranca, Gavazzeni). All'interno della quale figura, inatteso, anche il giovane Proust, al cui Eloge de la mauvaise musique (1896) è da ricondursi l'origine del moti tali ano culto della «musica impura», ovvero del """"paradigma operistico"""" (insieme nutrito di «umorismo e commozione», secondo quanto dallo stesso Puccini osservato in merito alla prediletta Bohème), caratterizzante le prove migliori del poeta subalpino così come del musicista lucchese. Presentazione di Massimo Marsili."" -
Lagrime in morte di un gatto
Questa rara antologia raccoglie poemi di Domenico Balestrieri - fecondo autore di versi italiani e dialettali - e altri 80 autori che aderirono alla sua iniziativa scherzosamente parodica ispirata alla morte del proprio gatto. Di fatto, si tratta della prima opera, nella nostra letteratura, dedicata esclusivamente a un felino. -
Due ruote fa. L'Italia del '77 vista da un giro e in un racconto
Cronaca sportiva e anche un po' ""civile"""" tra i raggi di un anno caldo, il 1977, protagonista un inviato al 60° Giro d'Italia. Accaddero molte cose fuori dal comune. Le ripropone questo libro diviso in due: diario giornalistico, da osservatore girovago al seguito della carovana, e racconto a misura di un'Italia unita dalle corse e lacerata dal terrorismo. Il volume, uscito nel 1997, torna aggiornato con una testimonianza, dal titolo """"Hai sparato quel giorno? Gli anni di piombo 40 anni dopo"""", su protagonisti e vittime di un'epoca che non dimentica le sue ferite. Presentazione di Sergio Zavoli."" -
Due destini
"Due destini"""" è un romanzo di Emilio Praga: il primo, per l'esattezza, anche se del secondo e maggior romanzo, Memorie del presbiterio, pubblicato postumo, lo scrittore fece in tempo a scrivere soltanto poco più della metà. Ma, a differenza di Memorie del presbiterio, """"Due destini"""" non uscì mai in volume; rimase confinato e nascosto nel giornale milanese «Il Pungolo», dove era comparso in 24 puntate, dal 30 dicembre 1867 al 18 febbraio 1868: con periodicità variabile, a volte giornaliera. Romanzo di realtà, dunque storia di vita e di destini incrociati, protagonisti due giovani, Teodoro e Ippolito, i cui caratteri, ripetendo quelli dei rispettivi padri (amici, poi nemici), sono simmetricamente opposti, secondo una logica di separazione netta e ingenuamente improbabile del bene e del male. I due giovani partono dal loro povero ma ridente paese di montagna, Valperga, per andare a Ginevra a cercare lavoro e fortuna presso una strana figura di """"oriuolaio"""" dal nome emblematico di Nostradamus." -
«L' eterno ritorno dell'uguale». Violenze, abusi, traumi, droghe, malattie e altri perturbanti
Le persone che hanno subito traumi spesso si chiedono: ""Perché faccio sempre gli stessi errori? Perché ripeto esperienze che mi fanno soffrire?"""". A suo tempo Freud, ripetendo un concetto del filosofo Nietzsche sulla ciclicità del tempo, diede come spiegazione la """"coazione a ripetere"""". Dopo Freud molti altri autori hanno cercato di dare spiegazioni e hanno proposto tecniche terapeutiche per superare i sintomi derivati da esperienze dolorose. Traumi non sono soltanto gli eventi che comportano violenze, stupri, disastri naturali, uso di droghe, malattie e simili, ma tutte quelle esperienze che lasciano nella persona coinvolta delle tracce che vanno in risonanza ogni volta che lei osserva o vive qualcosa di analogo all'esperienza originaria, fino a ripetere quelle esperienze come se fossero nuove. Per questa persona tutto diventa """"perturbante""""; ogni volta è un continuo confrontarsi con la morte. In ogni nuova esperienza c'è un'eco di quanto accadde un tempo. Questo libro è una guida per comprendere e per orientarsi nel doloroso percorso di elaborazione delle esperienze traumatiche, e interrompere, così, quell'eterno ritorno dell'uguale."" -
La signorina Alda
Alda Stellini in realtà è Aldo. Ma ha scelto da molto tempo di indossare abiti da donna, parlare di sé al femminile e dedicarsi solo a lavori femminili. Però non va con gli uomini, ""per via"""" - spiega alle amiche - """"del mio difetto fisico"""". È una persona equilibrata e felice, accettata dal piccolissimo paese in cui vive. Ma, improvvisamente, Alda si uccide. Un poliziotto, che viene da fuori e non l'ha mai conosciuta, vuole vederci chiaro. Come può essersi suicidata se i paesani gli assicurano che era simpatica a tutti e sempre allegra? Scavando scavando il poliziotto scopre il ricatto e il ricattatore che stanno dietro la triste fine di Alda. Scopre anche qualcos'altro ancora più sorprendente di quanto già sapeva di lei."" -
Anoressia e bulimia. Perché sono due malattie dell'amore?
In questo libro vengono approfonditi quegli aspetti dei disturbi del comportamento alimentare che troppo spesso vengono tralasciati. Il filo conduttore di tutto il testo è l'approccio psicoanalitico di Jonas Onlus nella clinica dei nuovi sintomi. Viene esposta una panoramica sul fenomeno dell'anoressia-bulimia, centrando in particolar modo l'attenzione sulle radici psicologiche e sociali. L'anoressia e la bulimia non vengono considerate solo come un mero problema legato all'alimentazione: emerge un quadro teorico e clinico che permette di uscire dal luogo comune che assimila i disturbi alimentari a malattie dell'appetito, definendole piuttosto come malattia dell'amore. -
Inni omerici. Gli dei
I Greci sono stati un popolo laico, caso unico, si può dire, nel mondo antico: non hanno avuto libri sacri, né caste sacerdotali. Hanno avuto contatti con realtà religiose diverse e le hanno razionalizzate; hanno cercato nella loro riflessione, più filosofica che teologica, di 'sistemare' organicamente i poteri delle varie divinità, purificando una concezione teologica troppo antropomorfica e rendendo gli dèi nello stesso tempo sempre più nobili, ma anche sempre più vicini. -
Esiodo. Teogonia. Dal Chàos al Kòsmos
Nella ""Teogonia"""" Esiodo, nel ricostruire in modo sistematico le origini degli dèi, propone un percorso che va dal chàos al kòsmos, dal 'disordine' all'ordine. Lo fa ancora nella lingua, nello stile e nell'esametro dell'epica e, in qualche modo, in continuità con i punti fermi messi dai poemi omerici, alla ricerca di elementi saldi di civiltà. Un cammino dal disordine all'ordine, è, in fondo, un cammino dall'irrazionale al razionale, dall''ira' disordinata, se così si può chiamare, degli elementi primordiali, alla 'pietà' ordinatrice di Zeus e all'umanità dell'uomo."" -
Luzi oltre Leopardi. Dalla forma alla conoscenza per ardore
Gli ermetici furono probabilmente i primi a raccogliere l'eredità di Leopardi e a riflettere sulla sua lezione di sfida aperta alla modernità. Francesco Medici indaga la presenza del Recanatese nella coscienza poetica e critica di Mario Luzi, con particolare riferimento alla prima produzione luziana da La barca (1935) a Onore del vero (1957). Leopardi si rivela per Luzi un modello irrinunciabile da cui avviare una rifondazione della poesia a partire dalla sublimazione della vicissitudine nella forma, fino al suo stesso superamento in favore di una conoscenza animata dall'ardore della realtà. Chiudono il volume un'intervista al poeta e una postfazione di Marco Beck. -
Compendium musicae
Il ""Compendium musicae"""" (Compendio di musica, redatto nel 1618 e pubblicato nel 1650), di René Descartes (1596-1650), è un trattato di teoria musicale rinascimentale, in cui sono indagati i rapporti matematici che regolano le consonanze, le dissonanze e le tonalità. L'opera, scritta da Descartes all'età di ventidue anni, costituisce un dono personale dell'autore al suo amico Isaac Beeckman (1588-1637), scienziato olandese, che lo incoraggia alla ricerca nel campo delle applicazioni della matematica alla fisica. Lo studio degli intervalli e l'utilizzo degli armonici fisici sono, in realtà, interpretati a partire da considerazioni puramente esperienziali. Infatti, effettua prima di tutto fisicamente gli esperimenti che devono portare alle consonanze, ma pone alla base di tutto un'attitudine estetica. La teoria è, nel caso della musica, asservita al piacere: una musica deve piacere, e i criteri affinché piaccia non sono celesti o numerici, ma umani. Per Descartes, le reazioni umane alla musica sono soggettive, variano a seconda delle circostanze, ma la scienza musicale è oggettiva: le sue leggi sono un prodotto della natura che non rispetta il capriccioso giudizio umano."" -
L' ordine violato. Il tradimento nell'opera di Alessandro Manzoni
Il tradimento attraversa la cultura occidentale con profonde ramificazioni e antichissime radici. Adamo, rompendo i patti con Dio, precipita l'umanità nel peccato a cui Cristo rimedia attraverso l'infedeltà di Giuda, antonomasia del traditore. Accusa infamante come nessun'altra e crimine meritevole di morte, il tradimento prolifera nella vita politica e allunga la sua ombra inquietante sulla vita quotidiana, non risparmiando la sfera dei sentimenti tra familiari, amanti e amici. Il traditore, figura esecrata, si ammanta tuttavia di un fascino ambiguo per la potenza del segreto che custodisce, il gioco coperto e pericoloso che conduce con astuzia e abilità teatrali fin quasi sulla soglia della follia. Il cattolico Manzoni coglie con drammaticità la diffusione generalizzata del tradimento nella storia, lo sviamento che crea nei disegni stabiliti dall'alto, l'inutile retorica che si accompagna alla ridda dei punti di vista. Pronto a usarlo quale strumento estetico di svolta nelle narrazioni, si confronta soprattutto con la sua portata morale. Ci offre così, sempre affondando il bisturi dell'analisi, figure complesse di traditori in trame aggrovigliate, cercandovi con fatica una via d'uscita che ristabilisca, infine, l'ordine violato. -
Montezuma
Esule negli Stati Uniti durante il fascismo, Giuseppe Antonio Borgese compone in inglese, fra il 1938 e il 1941, un libretto d'opera in versi sulla conquista del Messico, che vide contrapposti il condottiero spagnolo Hernán Cortés e il leggendario re azteco Montezuma: dietro la filigrana epica, affidata alla suggestiva voce fuori campo dello storico Bernal Díaz del Castillo, si cela una violenta polemica contro il nazionalismo fascista, ispiratore di un colonialismo tardivo. Il testo, per il quale Roger Sessions compose la partitura musicale, rimase inedito e viene qui proposto a stampa per la prima volta, con la traduzione italiana di Sabina Colella, autrice anche di un denso saggio introduttivo e dell'apparato di note filologiche e interpretative. -
Una autobiografia di fatti non accaduti. La narrativa di Walter Siti
Ben noto come uno dei maggiori studiosi di Letteratura italiana contemporanea, disciplina di cui è ordinario nell'Università dell'Aquila, e curatore dell'opera omnia di Pasolini, Walter Siti (1947), modenese di nascita ma romano di formazione, si è segnalato in maniera sempre più convincente, a partire dal 1994, come narratore, pubblicando quattro romanzi (l'ultimo è del 2008) e una raccolta di racconti, editi da Einaudi e A. Mondadori. Al centro di tutta la produzione c'è l'ossessione narcisistica della rappresentazione di sé, ma, al contempo, l'analisi dei processi che oggi portano alla mistificazione della realtà, anche con il concorso della macchina televisiva che abbatte i confini fra reality e fiction. Ne vien fuori una ""finta autobiografia"""", il racconto iperrealistico e """"maledetto"""" della vicenda di un io-Walter che continuamente entra ed esce dalla vita reale del suo autore, sullo sfondo degradato della metropoli postmoderna. Questa monografia, la prima dedicata allo scrittore romano, ricostruisce con analisi accurate l'evoluzione dell'intero itinerario narrativo e la sua peculiare natura filosofica."" -
Io e tu. Una dialettica fragile e spezzata. Percorsi con Paul Ricoeur
Il volume propone alcuni saggi di ricerca teoretica dedicati alla filosofia contemporanea, approfondendone tematiche di particolare interesse. Il primo lavoro, di carattere storico-critico, è rivolto a quanti vogliono addentrarsi nello studio dell'ermeneutica di Paul Ricoeur. Il secondo saggio si interroga sul senso del proprio essere e dell'essere dell'altro, sulla difficoltà e la bellezza dell'entrare in relazione. È stato pensato con un taglio esistenziale e può essere letto anche senza una conoscenza specifica delle problematiche ricoeuriane. Il tema conduttore del libro, 'una dialettica fragile e spezzata', nasconde infine il colloquio con gli studiosi esperti del filosofo francese, a partire dalla constatazione che manca ancora a livello internazionale una monografia su questo specifico aspetto (metodologico e concettuale) del suo pensiero, mentre, forse, proprio in esso risiede la scoperta e la consegna più feconda dell'ermeneutica ricoeuriana. -
Memorie di Orani
Un apprezzato artista si rivela sorprendente scrittore, a tratti graffiarne e impietoso oppure poetico, tenero, arguto. Costantino Nivola non lasciò mai, col pensiero, la Sardegna. E se di questo legame le sue opere figurative danno una testimonianza sintetica nel ricorso ai simboli, rispetto ad esse egli sentì il bisogno di non rinunciare a nulla del racconto dettagliato, ricco di tanti personaggi, sfumature, luoghi, colori, sentimenti nostalgicamente e drammaticamente lontani, perduti. Orani, tra i diversi centri che polarizzarono la sua memoria, è certamente il primo e il più importante: il legame con la terra d'origine e familiare, con sua madre, la donna-pane, protagonista assoluta dell'intera sua vicenda umana e artistica. -
La danza dello scorpione
In una sala da ballo sulla costa israeliana il narratore scorge uno scorpione tatuato sul corpo di una giovane donna francese, con la quale trascorre la notte. La ragazza sparirà, sarà invece il piccolo scorpione color indaco a prendere vita e ad ossessionare i suoi sogni ogni notte, nel tenace quanto fallimentare tentativo di arrampicarsi su uno specchio dal quale scivolerà, consumato da un'estenuante e vorticosa danza. Costruito su questa metafora, ""La danza dello scorpione"""" denuncia la situazione palestinese dopo gli accordi di Oslo e il fallimento della seconda Intifada. E lo fa con grande lucidità e amarezza, con quella autoironia che è una delle caratteristiche principali della letteratura palestinese. L'impotenza dello scorpione è anche quella del padre del narratore, che ha perso una gamba - e con essa la sua virilità - non a causa dell'occupazione, ma semplicemente per un chiodo arrugginito. Tuttavia, non potendo accettarne la perdita, egli chiede a suo figlio di grattare la sua gamba amputata."" -
Rogers e la Via del Drago divorato dal Sole
Partendo dall'album ""The Wall"""" dei Pink Floyd, Nàgi ha creato un'opera che si colloca nel reale metropolitano contemporaneo, pur mantenendo legami con elementi leggendari e fiabeschi. Storie, desideri, visioni causate dal consumo di hashish e alcol catapultano il lettore in luoghi irreali e in situazioni fantastiche. Il muro - """"the wall"""" - rappresenta l'incomunicabilità, l'alienazione, la follia. Un'allegoria della società sviluppata attorno all'ipotetica costruzione di un muro oppressivo e invalicabile che circonda l'individuo. Un libro per chi è pronto a scoprire le fantasie, le utopie, gli idealismi, ma anche le frustrazioni di un ventenne egiziano."" -
L'autistico ed il piccione viaggiatore
Janine resta incinta e dà alla luce Geert, un bambino geniale dalla mente infaticabile, che instaura un legame profondo con gli oggetti del negozio dell'usato dove lavora sua madre. Geert passa le serate smontando gli oggetti e ricombinandoli tra loro, finché al negozio non arriva un vecchio Stradivari: è l'inizio di una strana epopea che vedrà Geert diventare un celeberrimo costruttore di violini. Tra i personaggi di questa storia, un babbo a forma di cannuccia, un maiale di nome Sinatra, una ragazza perennemente bagnata come le strade olandesi e un ostinatissimo piccione viaggiatore che aiuterà Geert a uscire dal suo guscio.