Sfoglia il Catalogo ibs028
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9801-9820 di 10000 Articoli:
-
Finalmente Beatrice
Finalmente Beatrice è uno sguardo alla Divina Commedia di Dante Alighieri partendo dalla Psicologia del profondo e dalla Filosofia simbolica. Beatrice rappresenta il Femminile, l’archetipo della creatività, l’accoglienza e l’intuizione racchiuse in ognuno di noi, indipendentemente dal sesso, che nelle condizioni ottimali si armonizzano con l’archetipo del Maschile. Il sogno di Dante splendidamente rappresentato nella Commedia è un cammino, un viaggio iniziatico che sarebbe ideale per tutti intraprendere al fine di raggiungere la condizione di Umanità Vera, di Umanità Universale. Proprio quest’ultimo è il modello finale a cui tendiamo, come dimostrano tutte le principali teosofie, da quelle più antiche fino all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam. Dante ha attinto la sua arte e le sue certezze da lavori precedenti nonché da idee e concetti cari alle diverse religioni. Questo, invece di sminuire l’opera del Poeta, le dona un respiro più universale. -
L' eredità
Sono ritornato a Nacaria per occuparmi dell'eredità, Alma. Sono ritornato a Isla Nacaria per inoltrarmi nel silenzio del tempo andato e, tra le ombre e gli echi, svelare le perdite e le assenze che danno forma alla memoria. Questa è la vera eredità, Alma, quella che veramente mi appartiene oltre al vecchio casolare che fu di mia madre e la cenere vera che è rimasta della terra e della casa dei miei zii Candelaria e Fidel. Anche il loro ricordo è un profilo confuso e labile, una nebbia diffusa nel vuoto delle presenze del passato. È questa la cenere di cui è fatta l'eredità... Per la prima volta in italiano, il capolavoro dello scrittore spagnolo Sabas Martín, tradotto e letto in oltre venti Paesi europei e americani. Un'eredità, le ceneri di una famiglia, una guaritrice, il seme della follia. -
Iran. La resa dei conti
La crisi in Iran dell'estate 2009 non è solo elettorale. È la crisi di un regime, di un sistema di valori, dei suoi protagonisti. Esattamente trent'anni dopo la rivoluzione e venti dopo la morte di Khomeini, le diverse forze politiche e sociali dell'Iran sono entrate in rotta di collisione. È perciò sbagliato ridurre la crisi post-elettorale a uno scontro tra potentati politici in cui i cittadini vengono usati come pedine. Le proteste di piazza sono fenomeni autentici e rappresentativi di una società che è cresciuta a una velocità maggiore rispetto alla politica. Il risultato di questa combinazione di fattori è una ""tempesta perfetta"""" inattesa e dirompente, che si è abbattuta sull'establishment politico iraniano e ha costretto il mondo intero a guardare questo Paese con occhi nuovi. Questo libro, scritto da uno dei principali esperti italiani, vuole raccontare cosa è accaduto e ipotizzare che cosa sarà l'Iran di domani."" -
Roma senza fissa dimora
“Della mia prima notte per strada mi rimane soprattutto la stanchezza. E un certo senso di vergogna. Sento come il bisogno di nascondermi tra la folla, anonimo; non riesco a fermarmi, cammino avanti e indietro, in quel pullulare di genti, zaini a tracolla, borse, valigie e carrelli. Mi accorgo subito che non è affatto difficile essere trasparente agli sguardi dei viaggiatori di passaggio in una stazione…”. “Questo réportage è importante anzitutto perché restituisce identità, storie e ‘corporeità’ a chi, pur non avendole perdute, è come se non le avesse più. Il libro di Del Grande dimostra che un giornalismo umano e del tutto privo di cinismo è possibile” (dalla prefazione di Stefano Trasatti). Un viaggio che attraversa i confini sociali non solo di una città, ma di un intero Paese. Un’esperienza incredibile, eppure reale, nella città degli oltre 6.000 esclusi e, al contempo, nella città che li esclude. A Natale. Questo ne è il racconto. -
Puro amore
"Annie, io vorrei proprio sposarla. Il problema è che, a parte i mariti, lei non è molto convinta e quando glielo chiedo mi risponde: «Eh, non so se mi va». Kami – intellettuale cattolica, professoressa – ama Annie appassionatamente. L’ha soprannominata così per via di una somiglianza fisica con la cantante Annie Lennox. Entrambe sono donne, sono madri, sono due serie insegnanti della scuola pubblica italiana e hanno un marito. La loro passione si dispiega in un susseguirsi di emozioni in cui il sesso è raccontato senza alcuna reticenza ma con quell’ironia che aiuta a esorcizzare anche i momenti più drammatici, che sfociano in una vera e propria “Guerra Santa emotivo-sentimentale senza esclusioni di colpi e di intelligenze, come solo le donne sono capaci di concepire e mettere in atto” (Giuseppe Caliceti). Celebro il rito fisico dell’amore per lei. Consumo una passione eucaristica. Trasformo in carne la più pura tensione spirituale e rendo grazie, rendo grazie, sì, rendo grazie.""""" -
Sudafrica in bianco e nero. Ediz. illustrata
«Il Sudafrica è l'emblema del riscatto di popoli e culture ancestrali che hanno sperimentato - ahimé, in tempi non lontani - ogni genere di angherie e malversazioni in nome dell'odio razzista. Ebbene, questo Paese potrebbe davvero essere un autentico ""paradiso terrestre"""" - in effetti questo indicano le guide turistiche - se non fosse ancora ostaggio del suo passato coloniale.» (Padre Giulio Albanese). «Quando ho cominciato a comprendere meglio il significato delle parole apartheid, sfruttamento e discriminazione, è nata in me una reazione di rigetto verso qualunque sistema che discrimini per il colore della pelle, il sesso o altro... Era qualcosa che doveva essere combattuto. Il mio coinvolgimento nella lotta non è stata una coincidenza, non avevo scelta: il sistema doveva essere cambiato.» (Thenjiwe Ethel Mtintso). Che cosa è diventato il Sudafrica, due decenni dopo la fine dell'apartheid? Questo libro fatto di testi asciutti ed essenziali e foto in bianco e nero dipinge un ritratto del Paese africano, primo nella storia del continente a organizzare un campionato del mondo di calcio (giugno 2010), ponendo il focus su tematiche come la società, la sicurezza, la coesistenza etnica, il cinema, la musica, i ghetti, lo sport. «Il Sudafrica racchiuso nelle pagine di questo libro è il Paese visto attraverso gli occhi e l'animo di un fotoreporter che ha saputo cogliere nei volti le parole non dette, le lotte da portare avanti, le speranze ancora da realizzare.» (Nicola Zingaretti)."" -
Il mare di mezzo. Al tempo dei respingimenti
Una coraggiosa esplorazione sulle due sponde del Mare Mediterraneo lungo le rotte dei viaggiatori di ieri e di oggi, di donne, uomini e non di rado bambini che cercano un futuro e trovano una barriera di acciaio e pregiudizio, alla mercè di mercanti di esseri umani, feroci carcerieri e crudeli accordi internazionali, come quello tra Italia e Libia. Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all.ultima pagina. Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell'altro. Gabriele Del Grande - espulso dalla Tunisia e nella lista nera dei servizi segreti locali - si mette sulle tracce dei somali e degli eritrei respinti in Libia, facendo luce sul più misterioso naufragio mai verificatosi sulla rotta per l'Italia. La rete di informatori dell'autore si allarga dalla costa meridionale del Mediterraneo all'Italia e ai centri di espulsione. Ne nascono inchieste su truffe e pestaggi. E parecchi guai. Ma - come insegnano i pescatori di Mazara - non ci si può girare dall'altra parte. E il viaggio alla ricerca della verità continua, dal Nilo al Burkina Faso. -
Enzo. Una storia vera
Uno studente e suo nonno, il fango delle vigne, l’odore dell’uva, il sapore del mosto caldo, i sensi e la sensualità della campagna in questa appassionante cavalcata all’inizio degli Anni ‘90. Una storia vera che non potrete non leggere d’un fiato e non dimenticherete mai. Erano vendemmie d’altri tempi, romantiche, affascinanti. No, per carità. Niente piedi nudi nel catino. Erano vendemmie di bigonci di legno che, carichi, superavano il quintale; di trattori sferraglianti; di donne col pane e pasta del giorno prima che alle dieci già erano in pausa perché avevano fatto le prime cinque ore di lavoro. Vecchie decrepite magari di solo sessant’anni, arse dal sole e bruciate a sangue dalle mani callose dei mariti… -
A Lampedusa. Affari, malaffari, rivolta e sconfitta dell'isola che voleva diventare la porta d'Europa
Lampedusa non è, e non è stata, solo l'epicentro degli sbarchi irregolari ma è il simbolo di un'Italia furba seppure dal cuore grande. Nel 2008 sono sbarcati a Lampedusa circa 31.000 migranti. Da maggio 2009, il centro di soccorso e prima accoglienza è vuoto. I barconi non arrivano più. Ma il malaffare è sempre lì, dietro l'angolo. Fabio Sanfilippo e Alice Scialoja raccontano l'isola più discussa del Mediterraneo conducendo un'appassionante inchiesta giornalistica e dando voce a chi di questa terra ha contribuito a tracciare la cronaca saliente di questi ultimi anni: dalla senatrice leghista Angela Maraventano, vicesindaco di Lampedusa e Linosa, ai rappresentanti delle organizzazioni che hanno operato sul posto (Msf, Unhcr, Legambiente etc.) Dal viceparroco tanzanese ai tanti Mourad che vengono dal Marocco o da altri Paesi africani. Dal prefetto Mario Morcone ad Adelina l'ostetrica che a Lampedusa ha fatto nascere tutti. O quasi. -
Bosnia express. Politica, religione, nazionalismo e povertà in quel che resta della porta d'Oriente
Un dopoguerra interminabile, quello della Bosnia Erzegovina. Oggi, tre lustri dopo, il Paese è in mano a politici corrotti, alle mafie che ripuliscono il denaro sporco nel settore immobiliare e nelle banche occidentali e arabe, a gruppi stranieri che giorno dopo giorno esigono il pagamento di un dazio infinito, il cui peso ha avuto origine nella guerra del 1991-1995. Bosnia Express è il viaggio in un Paese deragliato, con un ritardo strutturale di quarant'anni, ridotto economicamente e culturalmente in ginocchio e squassato dai nazionalismi e dalle contrapposizioni di credo, ma ciò nonostante capace di destare molti appetiti. E di sorprendere. Prefazione di Sabina Langer. Introduzione di Riccardo Noury. Presentazione di Francesco De Filippo. Postfazione di Enisa Bukvic. -
Il cimitero dei pazzi
Aquitania. Cadillac sur Garonne. Un paese di poco più di duemila anime ospita dagli inizi del Novecento un cimitero in cui riposano quattromila “alienati”, malati di mente, quasi tutti senza identità. La storia del cimitero si intreccia con quelle dell’adiacente ospedale psichiatrico e del castello-prigione e con il triste destino della giovane Marguerite B. e di Osvaldo, fuggito con la famiglia dall’Italia che diventava fascista. Poi, durante la seconda guerra mondiale, quasi 45.000 internati morirono in tutta la Francia sotto il governo filo-nazista di Vichy… Per la prima volta un libro racconta i misteri del “cimitero dei pazzi”, diventato oggi monumento nazionale francese. Attraverso le sue croci è possibile ricostruire la storia dell’Europa e dei movimenti delle popolazioni del XX secolo. -
Le spiritiste di Telde
La notte del 30 aprile 1930 la giovane Ariadna Van der Walle, erede di una famiglia dell'aristocrazia canaria, muore. L'avvenimento, realmente accaduto, fa scalpore per le modalità della morte. Durante il processo, la tragica fine della giovane si rivela come il risultato di una trama familiare tessuta dalla madre della vittima, destinata a sacrificare la più bella delle sue figlie per salvare l'anima dell'ultimo primogenito della famiglia dei Van der Walle. Il libro di Barreto percorre il cammino familiare scabroso dei Van der Walle, la cui genesi si perde nei meandri oscuri della storia delle Canarie. Il racconto acquisisce una dimensione epica, sviluppandosi in un periplo narrativo di oltre 350 anni, arco di tempo in cui si descrivono non solo le 13 generazioni della saga, ma tutta una società come quella isolana, dalle origini misteriose e dalla storia labirintica come quella della famiglia intorno alla quale si costruisce il racconto. -
Nacaria
"Társila Vilaflor avrebbe chiuso il locale. - Per sempre. Avrebbe seguito la stessa rotta di coloro che erano già partiti. - Chiudere e andarmene, non posso fare altro. Társila Vilaflor parlava ebbra, la voce pastosa, e gli chiedeva di partire con lei. Non sapeva di quegli occhi che incalzavano da un oscuro passato, come non capiva perché Juan Valeriano Samburgo le rispondesse di sì, che l'accompagnava"""". Con un linguaggio al contempo tellurico e lirico, Nacaria narra l'epopea del sogno utopico - e del suo drammatico epilogo - della fondazione del mitico territorio di Isla Nacaria. Basato su avvenimenti reali del passato, il romanzo è un'originale parabola sull'incanto delle illusioni e la desolazione del fallimento. In qualunque tempo e in qualsiasi geografia. Nel fatale compimento, tanto individuale quanto collettivo, di un destino sempre incerto." -
Fiabe dal nord
Età di lettura: da 4 anni. -
Enrico e il mostro dell'ospedale. Ediz. illustrata
«Dicono che qua nel reparto si aggiri un mostro, che esce solo la notte, quando tutti dormono... Nessuno l'ha mai visto bene... Si muove facendo un rumore di rotelle trascinate sul pavimento. È alto, magrissimo, ha una testa quadrata con dei capelli tipo rasta, ha un torace ciondolante e al posto delle mani delle siringhe che sembrano artigli... » Tantissime leggende si rincorrono su un fantomatico e spaventoso Mostro dell'ospedale, che nessuno ammette di avere mai visto ma che esiste eccome e che si aggira, di notte, nei reparti in cui sono ricoverati i bambini. Toccherà a Enrico scoprire le sembianze del Mostro, al termine di una storia mozzafiato, illustrata ad acquerelli. Età di lettura: da 5 anni. -
Retayan. La straordinaria avventura di una principessa orientale. Ediz. illustrata
La piccola principessa Retayan è figlia di un re e di una regina che non sanno essere genitori. La bambina, appena nata, viene affidata alle Fate Invisibili dell'Allegria e dell'Armonia, per accudirla e farla crescere felice. Retayan va così a vivere, come tanti altri bambini, nel Castello Incantato tra i Monti Careim, dove le Suore si prenderanno cura di lei in attesa che le Fate le trovino una nuova famiglia, che la saprà amare e la farà davvero sentire una vera principessa. Una favola basata su storie realmente accadute, illustrata ad acquerelli, sincera e delicata, che parla di adozione, d'amore, d'amicizia, con un finale dolce come gli occhi grandi e profondi di Retayan e di migliaia di bambini che condividono ogni giorno la sua esperienza. Età di lettura: da 5 anni. -
Noitaliani
L'occasione storica della celebrazione dell'Unità di un Paese europeo come l'Italia è unica per una riflessione sulla nostra o sulle nostre identità. È un passaggio collettivo nella vita di un popolo in un momento storico in cui la globalizzazione avanza velocemente, l'Europa procede a fatica ma procede, il mondo sta vivendo grandi trasformazioni. E allora: chi siamo noi italiani? Che senso ha l'Italia? Dove ci porterà la mediocrità della politica contemporanea, lo squallore della maggioranza al governo e la pochezza sterile di un'opposizione che non esiste? -
La mia vita dentro. Le memorie di un direttore di carcere
"Gli anni di lavoro di Morsello sono coincisi con uno dei periodi più bui della storia del nostro Paese: lì si collocano, infatti, con i loro ripetuti delitti, alcuni di portata storica, le azioni più devastanti del terrorismo e della mafia. L'appassionante panorama di personaggi che questo libro ci propone può finalmente rivelare al lettore l'umanità che vive dietro le sbarre e che costituisce, insieme al direttore, agli agenti, agli assistenti sociali, agli educatori, ai medici e infermieri, non tanto un'istituzione totale, quanto una vera e propria comunità."""" (Piero Luigi Vigna)." -
La leggendaria storia dei Mani
Come una valanga, per un lungo periodo della storia africana il popolo dei Mani ha conquistato terre e popolazioni, condizionandone la vita e le tradizioni e imponendo un destino differente agli appartenenti a decine di etnie. Con la loro aggressività i Mani – guidati da una donna, la temibile e terribile condottiera Macarico – gettarono le basi della moderna storia dei popoli dell’Africa occidentale e della Sierra Leone in particolare. Laddove sono passati, i Mani – sebbene non abbiano lasciato né una loro lingua né testimonianze scritte – hanno creato una mistura completamente nuova di popoli ed etnie, investendo molte popolazioni con la loro forza e imprimendo evidenti tracce che si sono conservate nel tempo, fino a oggi. -
Haiti. L'innocenza violata
Bois Caiman, 22 agosto 1791: il sacerdote vudù Boukman lancia la rivolta degli schiavi, che porta alla nascita del primo Paese ""nero"""" indipendente del mondo. Port-au-Prince, 12 gennaio 2010: in 35 secondi un terremoto devasta Haiti. Sbarcano 20.000 marines. Oggi la comunità internazionale, Stati Uniti in testa, con la """"scusa"""" della ricostruzione sta mettendo il futuro del Paese sotto tutela, rubandogli di fatto l'indipendenza. E il popolo haitiano rischia, ancora una volta, di restare escluso dai piani per il proprio sviluppo.""