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L'ultima parola. In viaggio. Nel jazz
Questi appartati scritti di Jack Kerouac testimoniano ancora una volta due grandi motivi dello scrittore americano: il viaggio e il jazz. Meglio: in viaggio e nel jazz, perché ad imporsi nella lettura di Kerouac è il dinamismo della sua prosa e l'immersione della scrittura nel suo oggetto. ""Se chi scrive è la musica, Kerouac diventa musica. Se chi scrive è il viaggio, lui si fa percorrere dalle visioni, diventa strada. Così diventa occhio, mano che impugna una fotocamera nelle mani di Robert Frank... Diventa toro, sangue, e chi scrive è la stupidità umana... diventa gente, e linguaggio della gente: Dave, il ragazzo messicano, l'umanità di Tangeri con Burroughs, gli irochesi, la patetica visione dell'eroico country quotidiano di un'America bambina che non vorrà mai crescere. E Kerouac diventa America. Ma, come i bambini, la rompe e la rifà diversa""""."" -
Il rovescio dell'immagine. Destra e sinistra nell'arte
Non capita spesso che qualcuno si domandi se l'inversione cui vanno incontro nella realizzazione degli arazzi abbia giovato o nuociuto ai cartoni di Raffaello, e quando ciò avviene la risposta è generalmente negativa. Possibile che Raffaello, posto di fronte al problema dell'inversione, si sia preoccupato di un unico dettaglio contenutistico e abbia trascurato, con somma negligenza, l'unità dell'insieme? -
L' Eremo del Vivo d'Orcia sec. XI sec. XXI fra dinamiche religiose e territoriali. Atti del Convegno
La storia di un importante sito, in cui convergono da sempre interessi laici e religiosi, nel coacervo delle vicende di gran parte dell'Italia centrale. -
Grosseto. Terra d'acqua
Una guida di immagine di Grosseto e del territorio circostante, che accompagna il viaggiatore curioso con grandi e numerose fotografie, che sanno mostrare tutta la bellezza della Maremma. Il filo conduttore è l'acqua, elemento fondamentale della zona, dai fiumi, ai torrenti, al lago scomparso, di cui il testo poetico lascia emergere il mistero. -
Anoressia rabbiosa. La ribellione muta e i sentimenti repressi
La distorta immagine di sé; l'ossessivo autocontrollo sul corpo, sul suo peso, sul cibo da (non) inghiottire ed eventualmente vomitare; i vissuti ansioso-depressivi, i conflitti interpersonali, i disturbi sessuali e della vita affettiva in generale, il cattivo uso dell'intelligenza, la patologica strumentalizzazione della precisione e di certi ideali di irrealistico perfezionismo. Ecco, in sintesi, l'essenziale quadro di riferimento della anoressia, un autentico paradosso per la ""abbondante"""" civiltà occidentale. Ma c'è dell'altro: il lato più oscuro del rifiuto del cibo. Sottile, quasi invisibile, accanto e dietro al sintomo fisico si muove una ridda di pensieri e soprattutto di fantasmi inconsci, imbevuti di immaturità e insicurezza, dipendenza e invidia, menzogna e manipolazione, ribellione e cattiveria. """"Togliete il mio posto a tavola!"""" è il comando (al tempo stesso supplichevole e patetico, gelido e ricattatorio) che ben esemplifica il desiderio di controllo sul cibo e sull'ambiente familiare-relazionale, nonché i sentimenti negativi, a lungo covati e tenuti celati, che talvolta esplodono in una """"cascata di rabbia"""", finalmente visibile. Emerge in tal modo un quadro della personalità del soggetto anoressico, il quale è perennemente in lotta: prigioniero di una muta rivolta nei confronti del mondo, oppresso da una aggressività repressa ed inespressa, portatore di un corpo che tende al """"virtuale"""" e ad una esagerata """"mentalizzazione"""". Prefazione di Mario Fulcheri."" -
Occhiali per la felicità. Strategie per ottenere il meglio da te e dalla tua vita
Questo libro è stato creato per tutti coloro che vogliono ottenere risultati straordinari nella propria vita! Ti sei mai chiesto perché i sogni di alcuni restano nel cassetto, mentre quelli di altri diventano realtà? Cosa rende alcune persone serene, capaci e sicure, mentre altre raccolgono poco o nulla dai loro sforzi? Quante volte nel corso della nostra vita a causa di ""banali imprevisti"""" abbiamo trascurato le persone o i progetti più importanti? Quante altre abbiamo smesso di programmare i nostri piani perché troppo impegnati a smaltire l'arretrato o le richieste e i desideri di altri? Ti sei mai domandato anche solo per un attimo, cosa differenzia chi vive ogni momento con entusiasmo raggiungendo risultati strepitosi, da chi si perde nel disordine della vita? La risposta a tutte queste domande è molto semplice: hanno deciso di essere i """"disegnatori"""" del proprio tempo, i """"capitani"""" del loro destino, i """"maestri"""" della loro vita, ed usano dei programmi straordinariamente validi ed efficaci."" -
Dipendenze dal piacere e autoterapia
Tra le malattie più diffuse ed emblematiche del mondo contemporaneo si pongono gli attaccamenti anomali al piacere, sottomissioni ossessive e compulsive al bisogno di gratificazione. In gioco non solo il ""piacere chimico"""", il piacere correlato all'assunzione di sostanze (droghe, alcol, fumo), ma anche svariate forme di appagamento comportamentale (gioco, internet, tecnologia, shopping, cibo, sesso, rischio estremo...) in grado anch'esse di destrutturare la mente umana e renderla """"incapace di smettere"""". Il libro approfondisce in modo semplice ed accessibile a tutti le cosiddette malattie del piacere, una definizione di patologia inconsueta ma appropriata, che accomuna tutti i disturbi della gratificazione ancora da molti considerati come disturbi a sé stanti, distinti l'uno dall'altro. La novità della trattazione sta appunto nella visione d'insieme che viene data a queste manifestazioni patologiche di attaccamento a sostanze e comportamenti. Nel descrivere forme cliniche, meccanismi neurobiologici, fattori di vulnerabilità, indicatori di gravità, classificazioni, servizi e terapie di riferimento, si focalizza sempre l'attenzione sul filo conduttore che unisce tra di loro, in modo inequivocabile, tutte le malattie del piacere e permette di riconoscerle quali espressioni di un'unica patologia."" -
Jamme 'ncopp 'e sci
Marzo 2012: mentre il Paese è in piena recessione (tecnica), la Farnesina fronteggia ripetute crisi diplomatiche e la squadra del Napoli non ""passa"""" a Londra mandando in disperazione un'intera città ... un manipolo di impavidi napoletani si sposta in """"Alt'Italia"""" alla conquista delle nevi e subito incontra... un sadico maestro di sci che li sottopone a tremende torture: dall'ovovia a gas alla doccia nudi sotto i cannoni sparaneve fino alle risalite a piedi scalzi sulle piste ghiacciate. I napoletani reagiscono adeguatamente, subito fondano """"le brigate antifatichiste"""": catturano il crudele Armin von Korrentropp attirandolo con cattiveria in un tranello... porgendogli in dono birra """"corretta"""" al guttalax. La prosa di Dino Falconio è quella di scrittore di tradizione. Il gusto solenne della citazione finisce in un frullatore che mette accanto il principe De Curtis e Bonvi, i fratelli De Filippo con la commedia all'italiana di Banfi e Montagnani, Massimo Troisi con gli ultrà del Napoli, Plauto con Fantozzi."" -
Uomo vivo con due gambe
La riduzione teatrale del romanzo di G.K.Chesterton ""Le avventure di un uomo vivo"""" vuole rendere omaggio , in occasione del 70° anniversario della morte del geniale scrittore inglese, a questo grande capolavoro che unisce, con sapiente maestria,l'umorismo e il senso drammatico dell'esistenza. """"Uomo vivo con due gambe"""" racconta le avventure di Innocenzo Smith, che viene accusato e scagionato dalle imputazioni di assassino, ladro, poligamo e altri misfatti. Impugnando la pistola, l'uomo vivo distribuisce paradossalmente a vita; con il rastrello in spalla """"abbandona"""" la famiglia per farsi pellegrino nel mondo. Le folate di un vento capriccioso e imperioso accompagnano le gesta dell'eroe che non voleva morire e animano i personaggi, che scossi da quel vento impetuoso riscoprono la loro vera identità in un susseguirsi di situazioni vivaci e sorprendenti."" -
Controriforme. Antidoti al pensiero scientista e nichilista
Il clima umano che si respira, all'inizio di questo XXI secolo, è ancora quello della decadenza. Da una parte, infatti, un neo positivismo assurdo e feroce, con i suoi scienziati-stregoni, si incarica di deformare la nostra vita, manipolandola e riplasmandola in nome del progresso e della felicità futura. Fecondazione artificiale, eugenetica, clonazione ed eutanasia vengono offerte all'uomo di tutti i giorni in un banchetto avvelenato, che promette benessere ma produce solo tristezza e morte. Dall'altra, come perfetti alleati del totalitarismo scientista, i profeti della dissoluzione ribadiscono il decesso di ogni valore, e celebrano i funerali al desiderio umano di verità, giustizia e bellezza. Potremmo dire, con Verlaine, che ormai tutto è mangiato, tutto è bevuto, e non resta più nulla da dire. Potremmo dirlo, ma solo se non ci fosse, nella nostra storia, una Tradizione sulla quale è possibile ricostruire, noi, nani sulle spalle di giganti, una società più cristiana, e quindi, per questo, più umana. Per farlo occorre però riscoprire le nostre radici, ritornare alle vere origini del pensiero scientifico moderno, e alla ricerca di senso presente nella nostra miglior tradizione letteraria; liberandoci, nello stesso tempo, dalle falsificazioni costruite attorno ad alcuni personaggio chiave, come Galilei, Giordano Bruno e Charles Darwin? -
Il pazzo e il re. Riduzione teatrale liberamente tratta da «Il Napoleone di Notting Hill» di Gilbert Keith Chesterton
La crisi della democrazia, i pericoli della globalizzazione, l'arroganza del potere fondata sull'imperio dei quattrini, la mediocrità borghese ed il vuoto dei valori. Questi sono alcuni dei temi di stretta attualità proposti con gustosissima piacevolezza in questi dialoghi liberamente tratti dal primo romanzo di G.K. Chesterton, Il Napoleone di Notting Hill (1904), che li scandagliava in profondità e con straordinaria originalità. Saranno un umorista ed un folle a scatenare la battaglia per salvare Notting Hill, che rappresenta la patria, le radici, l'amore e per preservare il Paese delle Fate, dove si tramanda la moralità dell'infanzia eterna da non dimenticare. Agli occhi di coloro che non si lasceranno rapire dalla bellezza del mondo, le inquietudini di re Auberon e i dilemmi di Adam Wayne appariranno del tutto incomprensibili. Con quest'opera, siamo chiamati tutti a contemplare quanti sono diventati pazzi per aver accettato di morire a difesa della felicità e della salvezza dell'uomo. Prefazione di Paolo Gulisano. -
Tu sai Signore. Tracce di meditazione
È decisivo ricordare poi e sempre che la Parola è incarnata: suppone uno che parla, esiste solo se una voce la dice. E' questo un libro di ""tracce"""" di meditazione, il cui testo scritto riesce a conservare la collaudata funzione comunicativa che è dell'autentico prae-dicare, coinvolgendo chi ascolta e concretizzandosi in domande precise, esigenti, ineludibili (""""Ti sei lasciato trovare?""""), alla luce della pedagogia di Dio. L'opera è maturata per la formazione dei seminaristi, ma è fruibile anche da un uditorio più ampio, perché il predicatore ha sempre davanti a sé il cuore dell'uomo, """"sintesi di tutto quello che ci qualifica - tutti - come creature di Dio"""". Più che ravvisare i temi conduttori: lo è la Parola, """"guida sicura ed esigente - Ego sum via, haec est via -"""", si possono enucleare alcune delle costanti legate alla peculiare spiritualità dell'autore."" -
Contro Darwin e i suoi seguaci (Nietzsche, Zapatero, Singer, Veronesi, Odifreddi...)
Citando le tesi e spiegazioni dei più famosi autori e divulgatori delle tesi evoluzioniste e confrontandole con la realtà dei fatti e delle scienze più avanzate, gli autori ne smascherano l'intento ideologico facendoci ridere degli svarioni che personaggi di spicco dicono impunemente e che la gente comune beve passivamente. Questo libretto spiega in modo semplice il pensiero di Darwin, e dei suoi seguaci per diradare le nebbie del mito, per capire veramente cosa esso sia, quali siano i suoi fondamenti e i suoi intendimenti. Perciò si fa ricorso alle fonti originali di Darwin e dei suoi seguaci, spesso epurati e addomesticati dalla vulgata più comune. È vero che Darwin ragionava da scienziato, oppure le sue idee provenivano da visioni filosofiche? Darwin era ateo o credente? Che rapporti c'erano tra Darwin e Marx? È scientifico credere che tutto sia materia, che la vita derivi dal caso? Infine: quali sono le conseguenze del darwinismo nei nuovi campi della manipolazione genetica e della fecondazione artificiale? Ci sono legami tra alcune convinzioni naziste e Darwin? Zapatero e Umberto Veronesi, oggi, sono discepoli fedeli del pensiero darwinista? -
Antonio Rosmini. Virtù quotidiane
Il 18 novembre 2007 è stato dichiarato beato il santo filosofo e fondatore delle congregazioni rosminiane Antonio Rosmini. ""Il Rosmini"""": dicevano i contemporanei. E bastava questo per definire quell'uomo, la sua grandezza dolcissima, la sua umile affabilità, il suo rispetto per la verità e la giustizia, il suo grido per i diritti della Chiesa e per il rispetto al Papa, la sua gelosia per l'uomo, ogni uomo e popoli, le sue tante opere? e quel suo martirio inverosimile di incomprensioni, opposizioni, intoppi, forse di invidie, dentro cui manteneva il sorriso dolce e la pace imperturbata di chi abita nel Cuore di Dio. Questo è il libro che ce lo racconta, scritto dal suo affascinato segretario e dalle testimonianze di trecento contemporanei, nel 1884."" -
Antonio Rosmini e il fallimento della facoltà di medicina di S. Raffaele. Diffidenza della curia romana o incompetenza giuridica rosminiana?
Per Rosmini la Carità è unica nella sua essenza e trina nelle sue forme di Carità materiale, intellettuale e spirituale. Tuttavia vi è un'opera non letteraria, ma sociale, ispirata alle tre forme di carità, che non ha ancora ricevuto un adeguato approfondimento: si tratta del Collegio medico di S. Raffaele che avrebbe portato ad uno sviluppo della ricerca scientifica e divulgativa nel campo specifico della medicina. La Curia romana entrò, a parere di Rosmini senza che ce ne fosse bisogno, nel lento processo costitutivo della facoltà medica e dapprima ne rallenta l'istituzione, quindi ne inibisce il processo costitutivo e da ultimo ne proibisce l'attuazione. Su quali presupposti si muove l'ostruzionismo della curia romana? Si poggia su leggi canoniche precise? Sono legittime le sue dilazioni su basi di nuove e ulteriori chiarificazioni? Rosmini giungerà alla conclusione che l'ostruzionismo curiale è legato unicamente alla diffidenza che i cardinale nutrono nei suoi confronti e alla loro disapprovazione del suo pensiero teoretico. Dov'è la verità? Lo studio portato avanti in questo saggio si inserisce in questa diatriba per verificare se i documenti a disposizione sono sufficienti a esplicitare una esauriente, veritiera e definitiva risposta. -
Il messaggio e il suo mezzo. Un trattato sulla verità
Questo libro di Stanley L. Jaki mira a dispiegare le conseguenze di questo minimo di consistenza sui principali temi della filosofia. Il primo tema è l'oggettiva realtà dei mezzi, o in generale ""oggetti"""". Trascurare ciò ha come risultato - argomenta Jaki - giochi di mano filosofici che si alimentano l'uno con l'altro. Jaki rimuove alcune concezioni erronee sulla chiarezza, generalmente identificata con la scienza, e dimostra che la scienza come tale non può rendere conto della realtà dei mezzi che veicolano il suo messaggio. Tenendo sempre presente la priorità del mezzo sul messaggio, Jaki riprende temi come il libero arbitrio, lo scopo, la causalità, il cambiamento e la mente. Prepara così il terreno per discutere dell'universo, dell'etica, di Dio e dei miracoli. Infine, affronta la storia e la questione del se gli uomini siano soli nell'universo. Un importante correttivo a gran parte del lavoro prodotto nel campo della filosofia, Il Messaggio e il suo Mezzo fornisce una presentazione rigorosa e altamente originale dell'affermazione che ogni messaggio filosofico consistente deve essere radicato in una epistemologia realista che sia pienamente aperta alla metafisica."" -
Cristo e la scienza
Una ben nota caratteristica della scienza è di essersi inserita solo recentemente nella storia; e ciò perché le tre leggi della dinamica, da cui dipendono anche le scoperte più recenti della fisica, sono apparse per la prima volta nei Principi di Newton.Di queste tre leggi la prima, la legge del moto inerziale, è quella decisiva, e la sua prima formulazione nel corso dell'Alto Medioevo a condotto poi a Copernico e a Newton. In altre parole, il problema della tardiva nascita della scienza coincide con la tardiva apparizione della prima legge della dinamica. Perché se l'oggetto di questa legge appare così ovvio, essa non è stata formulata da nessuna delle grandi culture antiche (e pagane), ma solo nell'Occidente cristiano medioevale? Questa domanda è fondamentale, dal momento che la scienza esatta assicura il controllo della natura e garantisce all'Occidente moderno il suo predominio a livello mondiale. Questo breve testo, che sintetizza i lavori più importanti dell'autore su questo tema, dimostra che la risposta a questo interrogativo è da ricercare in un aspetto particolare della fede in Cristo in quanto ""Figlio unigenito di Dio"""". Esiste quindi realmente una motivazione assai profonda, scientifica e teologica, che giustifica il legame tra Cristo e la scienza."" -
Il monachesimo primitivo
Questo libro racconta gli aneddoti, le follie, gli eroismi e la santità dei primi monaci ed eremiti, sia uomini che donne, colonna e fondamento della civiltà cristiana. Si scopre così un mondo vasto e ricchissimo di cultura, umanità e santità che viene prima di San Benedetto e da cui egli stesso attinse a piene mani. In un tempo nel quale la persecuzione era finita ed essere cristiani cessava di essere una proposta contro la mentalità comune, ecco la risposta estrema, totale, agli ideali evangelici: i nuovi martiri sono i monaci, coloro che prendono il Vangelo alla lettera, non credono possibile nessun compromesso, ma neppure nessuna coesistenza col mondo: per cercare Dio bisogna spogliarsi di tutto, abbandonare tutti, mortificare il corpo, combattere con tutto quello che ci distoglie o ci allontana da Lui, vivere in funzione dell'eternità. Sorsero così sui monti dimore di eremiti, e il deserto si riempì di eremiti, uomini che erano usciti dalle proprie case e avevano abbracciato una vita celeste (Atanasio Vita Antonii, cap 14). -
Storia dell'aborto
Fin dal concepimento vi è una vita che corre verso l'avvenire: a 18 giorni iniziano i primi battiti cardiaci; ad un mese e mezzo i ditini si precisano, con le loro impronte digitali, già inconfondibili ed uniche; a due mesi vi è una creatura perfettamente simile ad un grande (""Eccomi qua""""), che misura tre centimetri, ma ha una precisione assoluta. A tre mesi il bimbo è alto circa 8 centimetri, vive una vita sua, in stretto collegamento con quella della mamma: si sveglia se si sveglia lei, la ascolta parlare o cantare, fa le capriole, scalcia, sembra addirittura che distingua il dolce dall'amaro, che si lasci cullare dal battito del cuore della madre e che sogni. Una vita così possiamo sopprimerla? Chi e come, nella storia, ha ritenuto giusto farlo? A questa e a molte altre domande, questo libro cerca di dare una risposta."" -
Arcipelago Chiesa. A quarant'anni dal Concilio
Sono ormai quattro decenni che la Chiesa Cattolica sta attraversando una fase di rapido cambiamento. epocale. Oltre che nella celebrazione della Messa, cambiamenti impressionanti si sono registrati anche in molti altri aspetti, e non sempre per il meglio. Essi possono essere paragonati a un diluvio, se si considera cosa è successo in Europa, un continente che un secolo fa poteva apparire come un continente cattolico. Il Cattolicesimo ha grandemente sofferto anche in altri continenti. In tutti sembra dilagare un diluvio di secolarismo e di immoralità. Questa immagine sconfortante è bilanciata dall'emergenza di sempre nuove isole di fede autentica e di spiritualità. Isole che ruotano attorno a Istituti Secolari e specialmente ai loro membri più impegnati, dediti alla sequela dei tre consigli evangelici. Oltre a questo, c'è stato, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, un numero insolitamente alto di beatificazioni e di canonizzazioni. Gli uomini e le donne così onorati servono come solidi fondamenti di sempre nuove isole di intensa vita spirituale, il segno più indicativo della perenne vitalità della Chiesa, qui paragonata a un Arcipelago situato in mezzo a onde minacciose.