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Undici piume d’oca
Undici piume d'oca è un romanzo corale, in cui undici personaggi appartenenti a epoche diverse si raccontano, mettendo a nudo la propria anima attraverso la forma epistolare. Emozioni, speranze, pulsioni e delusioni di ciascuno si dischiudono pian piano al lettore, che ha modo così di immergersi lentamente in atmosfere distanti nello spazio e nel tempo, entrando in contatto con usanze e mentalità diverse dalla sua consuetudine e che, forse proprio per questo, riescono a dirgli così tanto di sé stesso. Poco importa che i destinatari siano figli, fratelli, amanti clandestini o amici di una vita, che le lettere trovino una replica o che cadano nel vuoto. Merito dell'autrice è sapersi immedesimare con viva partecipazione in ciascuna delle vicende narrate, e non è un caso se le voci che ricorrono più spesso e con più vigore siano quelle femminili: le loro parole - che provengano da una sacerdotessa egizia, da una suora di clausura del Seicento o da una ribelle di un futuro neanche troppo lontano - hanno uno straordinario potere generativo, lo stesso che riesce a mantenere viva e vivida la fiamma imperitura dell'amore. -
L'albatros e il mare irraggiungibile
I ricordi e le fantasie di Paolo Gentili irrompono come guidati da una forza oscura e si fissano sul foglio invadendolo completamente. Giungono violenti e impetuosi come un flusso inarrestabile, una marea di parole fluide che si articolano nella narrazione prive di freni e impedimenti. Tra le strade d'una periferia romana, quella tra San Giovanni e Porta Latina, negli anni del dopoguerra, e i vicoli chiassosi e colorati della bellissima città di Napoli, il nostro Autore vive la sua infanzia barcamenandosi tra i problemi familiari e le giornate trascorse all'aperto con i sui compagni di avventure. La vivacità alternata alla triste consapevolezza dei propri mezzi caratterizza quei momenti d'oblio, e il riviverli è un tornare in quelle strade, tra la gente; è avvertire l'odore del mare che si insinua tra la pelle, nei capelli e resta lì, fermo per sempre. In tutto il testo si percepisce l'impellente necessità dell'Autore di rendersi indipendente da ogni schema, l'unico vincolo imprescindibile è quello che avverte con la sua terra, la natura circostante, è come un ritornare alle origini delle cose, un fondersi con l'elemento naturale. Paolo Gentili gioca con la sintassi e con il verso, che, a volte sciolto e altre rimato, dona movimento all'intero componimento. La musicalità che si avverte in questa esposizione è accompagnata da un lessico vivace nel quale si alternano citazioni classiche e frasi molto efficaci, caratterizzando uno stile letterario molto originale. L'Albatros e il mare irraggiungibile - La strada azzurra che non esiste più è tutto questo. -
Caratteri di Napoli
Napoli, città d'arte con una storia millenaria e teatro di grandi rappresentazioni artistiche. In questo breve ma pregevole lavoro Alessandro Marrone, col suo progetto ""Caratteri di..."""", sceglie la città partenopea, ripercorrendo parte della sua storia e ricreando alcune delle sue opere utilizzando proprio dei font tipografici. Il carattere tipografico diventa carattere di un determinato soggetto, di un'opera d'arte unica e riconoscibile. Un approccio originale e curioso, che unisce arte e tecnica grafica, e che restituisce in modo elegante la bellezza di una città che è di fatto un museo a cielo aperto, capace di impressionare turisti provenienti da tutto il mondo."" -
Maree
Ancor prima di essere una raccolta di poesie, Maree di Lorenzo Chiappini è un'avventura poetica vera e propria, un viaggio nel quale senso della vita e senso della poesia si fondono e si confondono dando vita a un'esperienza di lettura senza dubbio affascinante. Come spiega l'autore, «l'idea per la raccolta poetica Maree avviene in un giorno qualunque, mentre ero intento ad osservare fuori dal finestrino di un treno ad alta velocità, con addosso il ripetersi della canzone Lego House di Ed Sheeran. I racconti poetici al suo interno sono i tasselli che compongono il dipinto delle emozioni umane, quest'ultime ci rendono capaci di navigare attraverso il tempo e lo spazio di un momento». -
Uno sguardo. Parole piene di luce, amore e amicizia
"Uno sguardo. Parole piene di luce, amore e amicizia"""" di Ylenia Russo è l'incontro di due anime, quella poetica e quella narrativa, che nella nostra autrice vanno di pari passo, mano nella mano, decidendo ogni tanto, l'una o l'altra, di fare una corsa in avanti, anticipando il lettore, con la loro veste creativa, le emozioni e le sensazioni che animano il suo cuore e i suoi pensieri. Sono tanti attimi, quelli qui raccolti, che ci accompagnano con vividezza nel suo sguardo sulla vita e sugli incontri che la rendono speciale." -
Canto nella notte
Il racconto di una donna del Sud Italia che osserva il passato con lo sguardo critico del presente è al centro dell'autobiografia di Antonella Izzo. Analizzando le tappe principali della sua esistenza, l'autrice ripercorre l'adolescenza non semplice che l'ha costretta a diventare adulta in fretta, accelerando la naturale maturazione che ogni giovane di quell'età si trova a fronteggiare per diventare in seguito donna e madre. Tutto questo mantenendo sempre intatti il desiderio e la voglia sfrenata di libertà, la vera molla che guida ogni pensiero, ogni scelta, ogni azione. -
Lasciando l'Eden
Nell'ingannevole percezione giovanile la vita sembra un mare sconfinato. Timori e coraggio si alternano, mentre le esperienze che si succedono rapide formano, segnano, plasmano la personalità. Rimane comunque un regno caotico, tempo di ideali e di sogni, di utopie e speranze, di passioni e di scelte, di storie d'amore intensamente vissute. Si è subito conquistati da una prosa elegante e misurata che narra, descrive, argomenta, diverte: pagine fluidamente aperte sulla realtà sociale e sugli eventi politici che hanno segnato la seconda parte del Novecento. -
Quaderni amerini. Vol. 11
Questa Antologia riunisce i dieci racconti finalisti dell'11esima edizione del Premio Amerino, concorso letterario per racconti brevi in lingua italiana organizzato dall'associazione culturale ""Poggio del Lago"""" (Vasanello VT). Le edizioni del premio 2020-2021 - rispettivamente l'11esima e la 12esima - sono state annullate a causa della pandemia. La cerimonia di premiazione e la presentazione dell'Antologia si sono tenute domenica 30 ottobre 2022 presso l'Università Agraria di Vasanello. I primi tre racconti classificati sono risultati, nell'ordine: """"L'inferno è l'assenza degli altri"""" di Mario Trapletti - Roma; """"C'era la Luna?"""" di Saverio Maccagnani - Reggio Emilia; """"L'ultima lettera"""" di Enzo Grossi - Anzio (RM). Quarto posto ex aequo con altri sette finalisti."" -
Luci e ombre milanesi
"L'immagine di Milano nasce soprattutto dalle grandi personalità della cultura, dello spettacolo, della moda e del design, da qualche uomo politico e soprattutto dall'attitudine molto ambrosiana di affrontare la città con un'identificazione così stretta col proprio lavoro, che lo scrittore Luca Doninelli ha identificato, definendo i Milanesi, con una punta di umorismo, """"gli eroi del lunedì mattina"""". C'è però una parte forse altrettanto grande di Milanesi che la città la subisce: sono i personaggi dei romanzi di Emilio De Marchi (Demetrio Pianelli), dei film milanesi di Ermanno Olmi (il Domenico de Il posto), la stessa ragazza Carla di Elio Pagliarani. Figure emblematiche che osservano da fuori il dinamismo cittadino, faticando, per carattere, a farne parte. A questa famiglia mi pare appartengono i personaggi dei brevi racconti di Giampaolo Chiarelli: uomini alle prese con bilanci esistenziali, ragazzi un po' confusi, ragazze in fiore piene di dubbi sul proprio futuro. Tutti armati di buoni propositi che però rimandano l'azione all'indomani. Più che vivere, si lasciano vivere. Chiarelli li coglie in situazioni sospese, non giudica, e li inquadra sullo sfondo della città e del suo hinterland. A parte una comitiva di turisti che doviziosamente visita le attrattive cittadine, il centro di Milano non appartiene ai personaggi di questi racconti, il cui grigiore esistenziale stinge sui luoghi dove vivono. O forse è il contrario? Chiarelli tuttavia vuole bene ai suoi personaggi e ci ricorda che la vita delle grandi città è fatta soprattutto da gente così: il sale della terra."""" Alberto Saibene" -
Vita: istruzioni per l’uso, con l’aiuto di un click
Completamente avulso dai luoghi, privato delle interazioni reali e fondato solo sull'immagine, il modo di comunicare ha ormai perso il suo valore essenziale. La comunicazione reale accompagnata dalla gestualità e dal linguaggio corporeo non appartiene quasi più all'era della virtualizzazione, in cui tutto è a portata di click e la velocità è l'essenza del nostro tempo. In un secondo ci si trova immersi in una dimensione completamente diversa da quella che attualmente si vive, si gestiscono la propria vita e i rapporti sociali attraverso social sempre più tentacolari e insidiosi. Purtroppo non siamo più padroni del nostro tempo e vivere rispettando i ritmi naturali diventa sempre più difficile. Ci si illude che l'apporto dei social possa essere fondamentale per integrarsi e familiarizzare, ma in realtà non è così, spesso è solo un'assurda vetrina in cui si mostrano gli aspetti più vacui in una sorta di gara mediatica. I più esposti a tali pericoli sono proprio i giovani, che non riescono a non stare costantemente online, e a farne le spese sono i rapporti socio-culturali e l'istruzione: sono in tanti ormai i ragazzi affetti da disturbi dell'attenzione. Lual Tibermann mette il dito nella piaga dei nostri giorni, puntuale e critica; apre una parentesi molto interessante in Vita: istruzioni per l'uso, con l'aiuto di un click, un testo argomentativo che esprime il dramma dell'età moderna: l'esclusione dell'individuo in una società sempre più online. -
Owl academy
La scuola è da sempre il luogo dove bambini e ragazzi crescono tra amicizie e compiti in classe, maturando e conoscendo sé stessi e il mondo. Spesso le loro vite vengono stravolte da vari eventi che contribuiscono, in qualche modo, alla crescita personale degli studenti, conducendoli verso l'età adulta. Anche la Owl Academy, come tante, fa la sua parte ormai da molti anni nella formazione degli adulti del futuro, nonostante abbia qualche scheletro nell'armadio... In questa prestigiosa scuola nel sud del Regno Unito, non mancano ""drammi adolescenziali"""" e gruppi di amici, come i Monkeys: Gaia, Adam, Dean, Lex e Greg. I cinque, amici da sempre, sono il cuore dell'accademia e si ritrovano a essere i protagonisti di qualunque avvenimento che accade tra le mura di quella scuola."" -
Raggirati e martellati
Indubbiamente la popolazione mondiale negli ultimi anni è stata messa a dura prova. Già di per sé afflitta da problemi socio-economici, ha avuto a che fare con una pandemia dai retroscena piuttosto inquietanti. Molte le teorie, le supposizioni, le incertezze riguardanti un futuro tutt'altro che roseo. Ma se da una parte c'era preoccupazione, dall'altra le troppe certezze sbandierate ai quattro venti da tuttologi e virologi, che in gran massa apparivano ovunque e che strombazzavano l'utilità del vaccino, folgorando chi alcuni dubbi li aveva perché pensava con la sua testa, hanno condotto alla conclusione che forse la vaccinazione potesse essere una via d'uscita, una possibile soluzione. Alcuni convintissimi, altri per niente, ma comunque vaccinati e con il green pass: il permesso per vivere, per tornare a vivere… Ma dietro a tutto questo cosa c'è? Chi ha mosso e muove i fili dei burattini di questo teatro? Le multinazionali, ormai potentissime, giocano con i destini dell'umanità, facendo credere di avere a cuore le sorti del mondo, ma Il capitale non si preoccupa del popolo come giustamente ricorda Roberto Giorgini nel suo bellissimo saggio Raggirati e martellati, una lucida e puntuale elaborazione critica dei tempi odierni, avvalorata da un abbondante materiale documentale, illustra il panorama economico-finanziario internazionale svelandone i misteri e gli assurdi e pericolosi giochi di potere. -
Piccoli grandi eroi
Il dolore esiste da sempre, colpisce ogni persona in mille modi diversi, con infinite sfumature e intensità, entra nella vita di tanti in silenzio, da porte impensabili... L'uomo, sempre alla ricerca della felicità, si scontra con questa realtà in modo a volte drammatico, fino a sfiorare la disperazione, e quando si parla di bambini, di sofferenza innocente, allora tutto questo si amplifica. Il ""male"""" però in ogni sua forma, non deve dire l'ultima parola, non può distruggere come un mostro la speranza e la gioia di vivere. L'autrice di questo libro, in un difficile percorso ospedaliero, è riuscita a trovare una strada alternativa che, davanti a una sofferenza inevitabile, trasforma le vittime in eroi. In questi racconti, impensabili eroi combattono grosse battaglie per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Età di lettura: da 5 anni."" -
Mi voglio bene
Veronica adora viaggiare e lo fa, non solo in senso reale, utilizzando treni con la stessa leggiadria che avrebbe di fronte a un bancone di gelati, ma anche come cammino verso le sue profondità, come percorso per arrivare all'accettazione di sé in toto, all'accoglienza del proprio essere restando spontanea, giocosa e serena nei confronti della vita. Alla stessa stregua accarezza la propria anima attraverso le bellezze del creato, si perde nella tranquillità del mare e coglie le particolarità delle città che visita con gli occhi meravigliati di chi vede arcobaleni ovunque. Si sofferma nell'ascoltare le proprie emozioni e si lascia condurre attraverso sentieri impervi per lasciar andare le sue più ancestrali paure. La sua fiducia la porta a vivere momenti veramente intensi: il rapporto con la cugina amata, che ha un modo diametralmente opposto d'intendere l'amore, l'affetto di un gruppo di amici di lunghissima data e la frequentazione di Francesco prima e Marco poi le regaleranno una nuova consapevolezza, al fine di poter finalmente abbracciare sé stessa e dirsi ""mi voglio bene!""""."" -
A tradimento
Frammenti di vite che si intrecciano a creare un affresco multicolore in cui i sentimenti, sia quelli negativi che quelli positivi, intessono una fitta trama la cui protagonista è un'umanità variegata, con le sue debolezze e i suoi sentimenti puri e sinceri. A volte è difficile gestire una vita sempre uguale nella sua routine quotidiana, e ognuno trova il proprio antidoto alla monotonia e all'insoddisfazione. Altre volte è l'ambiente in cui si nasce o la sofferenza a portare alla trasgressione. E tutto ciò appartiene all'uomo di ogni tempo, passato, presente e futuro. Così facendo però (quasi) tutti compiono il più vile dei peccati, il tradimento: verso gli altri, verso un'ideologia o, ancor peggio, verso sé stessi. -
L'intervista
Un'intervista alla radio. Paolo è un giornalista vaticanista che si trova improvvisamente alle prese con lo scoop della vita, a colloquio con Gesù. Quel Gesù che lo ha sempre affascinato, l'uomo che ha cambiato la storia e al quale tutti vorrebbero porre domande e soprattutto chiedere risposte. Sta leggendo un libro sull'uomo di Nazaret e da qui nasce un'intervista surreale, che si intreccia con i sentimenti e i turbamenti molto concreti, personali del protagonista, un giornalista ormai un po' deluso dal proprio mestiere e in cerca di riscatto professionale e umano. Il racconto ha una grande forza narrativa, perché alterna la dimensione onirica a quella reale e concreta della vita di Paolo e attraverso la sua specialissima intervista lascia emergere i tratti e le vicende di Gesù, una persona provocante, che si fa vicino all'esperienza e alla storia di ogni donna e uomo, anche oggi. «Il libro di Frei Betto gli aveva fatto ricordare anche questi episodi. L'invenzione letteraria sull'uomo di Nazaret e le sue vicende, viste da una prospettiva ""orizzontale"""", da compagni di strada, lo affascinava e lo portava in quel mondo che aveva tanto studiato. Per mestiere e per passione. Insomma, anche lui si sentiva sulle strade polverose tra Gerusalemme e Gerico, a Cafarnao, nella sinagoga di Nazaret, sulle alture intorno al mare di Tiberiade. Era lì. Tra la folla. E voleva vedere Gesù. Voleva parlargli e farlo parlare.»"" -
Ed eccoci qui…
Luca è un ragazzo intraprendente e coscienzioso. Un gran lavoratore che spesso si ritrova a provare a risolvere problemi causati da persone poco attente… Impresa non facile quando i problemi sembrano all'ordine del giorno. Leila è una giovane ingegnosa, raffinata e molto dolce. Lavora nella stessa azienda di Luca come segretaria del capo. Ha sempre avuto un sorriso e una parola di incoraggiamento per il ragazzo, lo ha preso sotto la sua ala protettiva senza che lui neanche lo sapesse. Insieme si ritrovano a dover intraprendere un viaggio lavorativo sul prototipo di un nuovo veicolo… Ma qualcosa va storto. È così che un evento, drammatico e traumatico, cambia l'ordine delle vite di chiunque sia entrato in contatto con i due giovani, spingendoli ad agire per cercare di salvarli. -
Ti ho voluto, ho combattuto e… adesso ci sei
Il desiderio di maternità accomuna moltissime donne e così è anche per Tiziana, che sin da piccola sognava di sposarsi e avere tanti bambini. Quel che però non immaginava è che un progetto così naturale avrebbe finito per rivelarsi per lei e suo marito così difficile da realizzare, provocandole sensazioni di tristezza, ansia e preoccupazione dalle quali fatica a riprendersi. Finché un giorno, su suggerimento della madre, decide di recarsi in preghiera al santuario di Santa Maria Francesca, il cui culto ha già aiutato in passato altre donne, nella sua stessa condizione, ad avere un figlio. La determinazione di Tiziana è grande e la spingerà a esplorare strade nuove per realizzare il suo sogno. -
I geni e il caso
"I geni e il caso di Filippo de Massa"""" è il libro che non ti aspetti: un meta-romanzo capace di affrontare temi filosofici in un perfetto contesto narrativo, un raffinato intreccio di storie che sfiorano la crime story all'interno di un percorso di crescita non solo personale, si potrebbe dire umana... da intendersi come umanità." -
Casa Barnekow. Un restauro fortunato
Perché il racconto del restauro di un bene culturale quando sarebbe sufficiente un'ordinaria relazione tecnica da mettere agli atti dei diversi soggetti interessati? La risposta è già racchiusa nella domanda. Un racconto non è qualcosa che si protocolla, si guarda, si studia e si mette correttamente agli atti a chiusura di una buona pratica operativa. Un racconto si propone di liberare, cogliere e descrivere emozioni che non hanno canoni preordinati o necessità di protocollo per finire rinchiuse in faldoni di un ufficio pubblico o privato che sia. Filmare emozioni e metterle su carta è operazione sempre azzardata in quanto gioia, sorpresa, meraviglia o dolore non hanno forma, non hanno peso o volume da poter fissare con indiscutibile autenticità. Le emozioni vivono nella leggerezza che non ha confini e albergano nell'intimo paesaggio dell'anima. Il racconto del restauro di Casa Barnekow vuole essere, allora, una sorta di gradevole passeggiata con ogni singolo lettore in un percorso costellato da molteplici forme di bellezza, di soddisfazioni e consapevolezza di responsabilità. Le emozioni che più contano nel racconto non saranno tanto quelle vissute dai protagonisti della meravigliosa esperienza, quanto quelle che si genereranno nel cuore di chi, nel leggere queste pagine, si lascerà contaminare dal fascino di un'opera monumentale di straordinaria bellezza che è patrimonio di ciascuno di noi.