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Scritti linguistici. Vol. 11: Scritti di fonetica e morfologia italo-romanze. Testi dialettali. Dialetti del Settentrione e della Svizzera italiana Italiano, toscano, còrso.
Clemente Merlo (Napoli 1879-Milano 1960), laureatosi a Pavia con Carlo Salvioni, insegnò a Pisa dal 1907 al 1948. Nel 1920 succedette al maestro nella direzione del Vocabolario dei dialetti della Svizzera Italiana e nel 1924 fondò la rivista L'Italia dialettale, che diresse sino al vol. XXIII (1959), alle cui bozze attendeva la sera prima di spegnersi. Negli studi di dialettologia e linguistica italiana ha lasciato un'impronta durevole, con la rivista non meno che coi propri scritti. La ristampa anastatica li ripropone ora indicizzati, come strumento imprescindibile per gli studi di dialettologia italiana e linguistica romanza. Questo primo volume, in due tomi, raduna Scritti di fonetica e morfologia italo-romanze e Testi dialettali commentati linguisticamente: il primo tomo è articolato nelle due sezioni 1. Dialetti settentrionali e della Svizzera italiana e 2. Italiano, dialetti toscani, còrso; il secondo tomo è costituito dalla sezione 3 dedicata ai Dialetti centro-meridionali, campo di ricerca di cui Merlo, tra i primi dissodatori, fu il massimo esperto. -
Una finestra su Roma altomedievale. Pitture e mosaici
Dedicato alla produzione pittorica romana dell'altomedioevo, questo libro è il primo scorcio di una ricerca in corso nell'ambito del progetto Rome aux siècles 'obscurs'. Les lumières de la communication visuelle, Ve-XIe siècles (Fondo Nazionale Svizzero della ricerca, 2020-2023). Sette casi di studio illustrano le strategie metodologiche sviluppate da un gruppo di ricerca multidisciplinare per affrontare testimonianze tra loro diverse per contesto, funzione e tipo di committenza (i mosaici di Sant'Agnese fuori le mura e di Santo Stefano Rotondo, il mosaico e le pitture della cosiddetta aula a sei vani sotto San Martino ai Monti, le pitture del Patriarchio lateranense, di Santa Maria in Cosmedin, di San Giorgio al Velabro e della galleria orientale di San Lorenzo fuori le mura). Le molte novità qui riunite sono prova della vitalità di Roma tra i secoli V e XI, quando si affermò un sistema di comunicazione visiva che plasmerà nel tempo il paesaggio figurativo cittadino. -
Asia maior (2022). Vol. 2: US-China competition, COVID-19 and democratic backsliding in Asia.
Contributi di: Axel Berkofsky, Francesca Congiu, Beatrice Gallelli, Barbara Onnis, Marco Milani, Diego Maiorano, Michelguglielmo Torri, Filippo Boni, Silvia Tieri, Migration,B Gianluca Coci. -
The birth of the modern Central European citizen
This book was inspired by the picturesque Moravian town of Kroměříž, which has left an indelible mark on the history of parliamentarism in central Europe. This town saw the first attempt at nurturing the peaceful coexistence of nations within the Habsburg monarchy, based on the principles of constitutional monarchy. Central to the scholars' analyses are the themes of political and economic liberalism, the transformation from a rural peasant to an urban industrial society, and the formation of national identities and communities. These topics are all examined with an awareness of the diversity and complexity of the political, ethnic, religious and social composition of central Europe. -
Gustaw Herling e il suo mondo. La storia, il coraggio civile e la libertà di scrivere
Gustaw Herling è stato uno scrittore, pubblicista e saggista polacco, noto soprattutto per il libro ""Un mondo a parte"""" che testimoniò la sua tragica esperienza in un gulag sovietico negli anni 1940-1942. Vissuto a lungo in esilio in Italia, dove il suo percorso è stato segnato dall'incontro con Croce e dal sodalizio con Silone e Chiaromonte nella rivista «Tempo presente», solo dopo la caduta del Muro di Berlino fu pienamente riconosciuto dal mondo culturale italiano. Nel 2019 è stato dedicato alla sua opera un volume dei «Meridiani»: Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti. Questo volume, che raccoglie gli Atti del festival letterario Napoli di Herling tenutosi nel 2019 nel centenario della nascita dello scrittore, consentirà al lettore italiano di cogliere sfaccettature talora inedite non solo dell'opera, ma altresì dell'uomo che in prima persona ha combattuto per i diritti e la libertà di donne e uomini dell'epoca in cui ha vissuto, segnata dal marchio delle ideologie totalitarie e dall'ombra incombente del Male."" -
Violenza sacra. Vol. 1: Forme e manifestazioni nella prima età moderna.
La violenza religiosa segnò il mondo del Cinquecento. La rottura dell'unità cristiana determinata dalla Riforma protestante e la conquista del Nuovo Mondo furono all'origine di conflitti, persecuzioni, guerre, violenze che ridisegnarono il quadro europeo ed extraeuropeo. La lotta confessionale fu combattuta con armi belliche o controversistiche, con la persecuzione o le conversioni ""dolci"""" e forzate, ma anche con nuove idee e pratiche di tolleranza che alla lunga incisero sulle identità individuali e sugli equilibri comunitari. Il libro indaga le diverse manifestazioni della violenza sacra - istituzionali, iconografiche, retoriche, dottrinali, delle pratiche quotidiane ecc. -, i suoi esiti, le molteplici dinamiche di cui fu motore e tramite in Europa e in America. Con uno sguardo rivolto al rapporto, ancora attuale, tra difesa della fede e uso della forza."" -
Violenza sacra. Ediz. bilingue. Vol. 2: Guerra santa, sacrificio e martirio in età contemporanea.
L'appello alla religione per legittimare la violenza e i conflitti ha attraversato e attraversa ancora il mondo contemporaneo e le società secolarizzate. Per le confessioni tradizionali e per le cosiddette religioni politiche moderne ciò ha significato fare ricorso ad alcuni dispositivi retorici che già in passato sono stati associati alla sacralizzazione della violenza: la guerra santa, il martirio, il sacrificio. Sulla base di alcuni casi di studio che ruotano attorno a queste ""figure del sacro"""" in diversi contesti religiosi e culturali, dall'Europa all'Estremo Oriente, il volume offre un contributo alla comprensione delle articolazioni assunte dal nesso tra religione e violenza negli ultimi due secoli."" -
Come pesci nell'acqua. Le Brigate rosse e i contesti della violenza politica
Il rapporto tra terrorismo e sinistra rivoluzionaria è da sempre oggetto di due narrazioni opposte, ma ugualmente stereotipate: da un lato viene descritto come assoluta alterità e dall’altro come un legame assai stretto in cui i confini tra i due termini sono labili. Entrambe queste narrazioni tendono a porre al centro le vittime in una prospettiva sostanzialmente moralistica che guarda con diffidenza alle sfumature e alle contestualizzazioni, quasi costituissero un implicito riconoscimento delle ragioni del nemico che offende la memoria delle vittime. Il libro offre una ricostruzione che cerca di discostarsi da questi “opposti estremismi” e che non teme di addentrarsi nelle ragioni storiche su cui poggia la vicenda della violenza politica degli anni Settanta, nella convinzione che lo sforzo di comprensione e la restituzione della complessità che caratterizza ogni vicenda umana sia doverosa anche per tentare di ritrovare un senso storico in cui collocare quei dolorosi eventi. -
Concordia del Nuovo e dell'Antico Testamento. Vol. I-IV
La Concordia del Nuovo e dell'Antico Testamento è l'opera forse più ambiziosa e innovativa di Gioacchino da Fiore, che vi sviluppa in dettaglio la propria teologia della storia. Gioacchino vi lavorò per oltre quindici anni, rivedendola continuamente. Impresa totale perseguita ai limiti dell'ossessività, l'opera si presenta come una mappa dell'intera storia della salvezza riletta in prospettiva trinitaria, dalla Creazione sino agli eventi finali attesi come imminenti. Desumendo le proprie notizie sia dalla Bibbia sia dai racconti e dalle cronache di cui dispone, Gioacchino crea un affresco grandioso: un arsenale di schemi e figure apocalittici, di attese sabatiche, di convinzioni messianiche e istanze riformatrici della Chiesa e del monachesimo cistercense destinati a improntare le attese religiose, filosofiche e politiche dell'Occidente europeo fino ai nostri giorni. -
Le fortune di un patriarca. Grado altomedievale e il «testamento» di Fortunato II
Lo scorcio dell'VIII e gli inizi del IX secolo segnarono nell'alto Adriatico una fase di intenso confronto politico e diplomatico tra Franchi e Bizantini, gli uni impegnati nel tentativo di imporre la loro supremazia sull'area istriano-dalmata e pannonica, gli altri decisi alla tenace difesa dei propri interessi nella regione. È sullo sfondo di questi avvenimenti che il patriarca Fortunato di Grado intraprese una politica di spregiudicate alleanze che avrebbe dovuto garantire la salvaguardia degli interessi della sua Chiesa, schierandosi con l'una o con l'altra parte ogniqualvolta il mutamento degli scenari ""internazionali"""" mettesse a repentaglio il perseguimento di tale obiettivo. Il """"testamento"""" di Fortunato, di cui si presentano qui una traduzione e un commento, costituisce una fonte di eccezionale interesse e fascino per la ricostruzione della parabola politica e umana di questo personaggio e di un capitolo di cruciale importanza nella storia dell'Adriatico altomedievale."" -
Critica del testo (2021). Vol. 243: Dante nella modernità.
"Critica del testo"""" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la Crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di """"critica"""" e di """"testo"""" Il primo fascicolo di ogni annata è monografico, il secondo ed il terzo sono dedicati ad argomenti di varia pertinenza spaziale e temporale. """"Critica del testo"""" pubblica articoli in tutte le principali lingue romanze , in inglese ed in tedesco. I saggi sono sottoposti a peer review." -
Le vedove civili di guerra. (1940-1945)
Le guerre totali del Novecento, con il sempre più massiccio coinvolgimento della popolazione civile, esposero decine di migliaia di italiane alla perdita del compagno, anche quando questo non indossava l'uniforme: fu il caso delle vedove civili di guerra. Il volume indaga la loro condizione e cosa fecero (o non fecero) l'Italia fascista e poi quella repubblicana per sostenerle, in una situazione in cui l'intervento dello Stato era sollecitato non solo dalla politica ma anche dall'associazionismo delle vittime civili, dal cui archivio storico emerge una documentazione sino ad oggi ignorata. Lo studio di queste vicende consente così di comprendere come le vedove affrontarono la loro condizione e come reagirono a situazioni sociali, economiche e legali che rischiavano di ricacciarle nel ""recinto domestico"""". Emergono così narrazioni, petizioni e battaglie legali delle capofamiglia create dal dramma della guerra, inscrivibili nella cornice più ampia della mobilitazione delle italiane di quegli anni."" -
Enrico Berlinguer, la storia e le memorie pubbliche
Enrico Berlinguer (1922-1984) fu tra i protagonisti più autorevoli dell'Italia repubblicana, quando la politica si faceva tramite lo studio e la cultura, l'elaborazione intellettuale e una proposta di pedagogia civile. Dell'interprete della parabola del comunismo italiano in questo volume si indagano aspetti molteplici: lo ""stato"""" degli studi storici, il contesto europeo e internazionale, i rapporti con la politica e la società, l'immagine attraverso il cinema e la televisione, le rappresentazioni e i luoghi di memoria. La ricerca documentaria si confronta pertanto con le fonti audiovisive e memoriali, le auto-rappresentazioni e le diverse narrazioni, con attenzione alle sollecitazioni di una """"storia pubblica"""" del tempo presente."" -
Le maschere della realtà. Satira e caricatura nell'Italia contemporanea
Di fronte alle riflessioni di stretta attualità sulle fake news e la post verità, la satira e la caricatura ci aiutano a comprendere come proprio la deformazione e la falsificazione possano portare alla luce realtà scomode o difficili da osservare. La capacità di far guardare le cose in modo diverso ha quindi una funzione di smascheramento, perché mostra la vera natura che si cela dietro le apparenze. Il libro ricostruisce con questo angolo visuale la storia della satira e della caricatura dalla fine dell'Ottocento ad oggi, privilegiando i momenti di maggior cambiamento. Seguire l'evoluzione di questo genere ci permette così di analizzare la storia del nostro paese attraverso l'arte sottile del ridere e deridere. -
Un antichista di fronte alle leggi razziali. Mario Segre 1904-1944
Una storia normale in tempi di criminale anormalità. Questa, in estrema sintesi, la tragica vicenda di Mario Segre, uno dei più promettenti studiosi italiani di epigrafia greca, scomparso ad Auschwitz, assieme alla moglie e al figlio, nella primavera del 1944. Nato trentanove anni prima a Torino in una famiglia di religione ebraica, nel corso degli anni Trenta aveva condotto numerose campagne di studio epigrafico nelle isole italiane dell'Egeo, guadagnandosi la stima e l'apprezzamento di alcuni tra i più illustri antichisti del suo tempo: Gaetano De Sanctis, Alessandro Della Seta, Arnaldo Momigliano, per citare solo i nomi maggiori. Poi, le leggi antisemite volute dal regime fascista sconvolsero la sua vita lavorativa e privata. La storia di questo uomo mite e gentile viene per la prima volta ricostruita integralmente, calandola nel contesto storico in cui Segre si trovò, suo malgrado, a vivere: un punto d'osservazione privilegiato in grado di farci cogliere tutta l'assurda tragicità della persecuzione antisemita. -
I confini della salvezza. Schiavitù, conversione e libertà nella Roma di età moderna
Nel 1566, Pio V autorizzò i Conservatori di Roma a concedere libertà e cittadinanza a tutti gli schiavi battezzati che si fossero presentati in Campidoglio. Questo libro ricostruisce per la prima volta la storia eccezionale di queste emancipazioni inquadrandole all'interno dei processi, più ampi e complessi, con cui la società cattolica arrivò a definirsi nel corso dell'età moderna. La gestione romana della schiavitù viene letta in prospettiva globale e in parallelo con l'elaborazione di idee e pratiche intorno alle minoranze religiose e alla loro presenza necessaria (ma sgradita) nella società cristiana. Per Roma, in cerca di soluzioni alla questione delicata e irrisolvibile della diversità, queste emancipazioni furono parte di un progetto di salvezza universale, programmaticamente intollerante e non replicabile altrove. -
Memorie di un rabbino italiano. Le agende di David Prato (1922-1943)
Questo volume propone un'ampia selezione degli appunti e delle note raccolte dal rabbino David Prato (Livorno, 1882 - Roma, 1951) in taccuini e agende, in un arco di tempo compreso tra il marzo 1922 e il dicembre 1943. Costituisce un importante documento storico e umano, per la rilevanza degli eventi narrati e per lo spessore dei ruoli e della personalità dell'autore, che fu gran rabbino di Alessandria d'Egitto (1927-1936) e rabbino capo di Roma (1937-1938, 1945-1951). Nelle agende, finora inedite, si leggono vicende e riflessioni, ritratti di re e dittatori, rabbini e leader politici, ma anche di figure minori di compagini comunitarie, personaggi di secondo piano del giornalismo e della politica che si susseguono in una sconfinata galleria, spesso vivacemente disegnati nei loro caratteri. -
Eleonora d'Aragona. Pratiche di potere e modelli culturali nell’Italia del Rinascimento
Il volume affronta in modo complessivo la biografia politica di Eleonora d’Aragona duchessa di Ferrara (1450-1493), figura cruciale, eppure sin qui di fatto trascurata, della rete politica dell’Italia del secondo Quattrocento: figlia del re Ferrante d’Aragona e nipote del Magnanimo; madre di Isabella d’Este e della più giovane Beatrice, sposa di Ludovico il Moro; sorella della regina d’Ungheria, Beatrice. La duchessa, a cavallo fra Napoli e Ferrara, grazie a un’educazione umanistica di impronta regia e a una chiara consapevolezza delle sue responsabilità – in una parola della sua identità politica e dinastica – fu un tramite fondamentale in quei passaggi tipici della cultura politica quattrocentesca: come signora di Ferrara, come consorte, come madre, come figlia, vale a dire in tutti i ruoli che la sua posizione nel network dinastico aragonese ed estense le permetteva di esercitare. Ci troviamo di fronte ad un caso particolarmente significativo di power sharing nell’ambito dei principati italiani del Rinascimento. -
Geografie del tempo. Viaggiatori europei tra i popoli nativi nel Nord America del Settecento
Questo libro ripercorre i testi di viaggiatori provenienti dal Vecchio Mondo che sono entrati in contatto con i popoli nativi del Nord America nel Settecento, e che hanno tentato di comprenderne e scriverne la storia. Al centro dell’attenzione vi sono le conseguenze che questi incontri hanno avuto sull’idea di tempo nella mente europea. La curiosità proto-etnografica di amministratori coloniali, esploratori, commercianti, militari, naturalisti di origine francese e britannica, la loro osservazione della varietà sociale e culturale dei popoli nativi complica l’uso dell’uomo americano come esempio di “selvaggio” – nobile o ignobile – tipico delle teorizzazioni di progresso e sviluppo settecentesche. Nel sapere storico prodotto da questi testimoni assumono un ruolo centrale problemi legati alla comunicazione, alla traduzione, all’esistenza o meno di fonti scritte, che rivelano affascinanti tensioni tra un eurocentrismo epistemologico di fondo e tentativi di relativizzazione culturale. -
Storica (2021). Vol. 79: Colonialismo/decolonialismo. Sessualità. Niccolò Cusano.
«Storica» è una rivista fondata in Italia nel 1995, che accoglie contributi, oltre che in italiano, in inglese, francese e spagnolo. La rivista vuole essere un luogo di discussione sulla natura, le regole e le finalità della storiografia, aperto a tutte le discipline interessate alla riflessione sul passato. «Storica» pubblica tre tipi di testi: saggi veri e propri (nelle sezioni Primo piano e Filo rosso), discussioni a proposito di uno o più libri (Questioni) e ampie recensioni critiche (Contrappunti). I saggi sono sottoposti a peer review.