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Il giardino dei fichi e dell'uva fragola
Venezia, anni '50. I ricordi di una bambina cresciuta tra calli e campielli, abituata alle case veneziane, grandi e un po' misteriose, dense di odori che restano nella memoria. Poi gli anni passati al Lido, nella casa con il grande giardino, e il ritorno a Venezia, all'inizio dell'adolescenza. Un rapporto difficile con la madre ma di grande armonia e complicità, invece, con il padre. ""Non credo di averla amata neanche da piccola, mia madre. Mi faceva anche un po' paura, perché gridava e mi dava qualche sberla."""" Una ragazza indipendente, inquieta e vagabonda, amante dei viaggi e dell'avventura, orgogliosa della sua libertà e autonomia. Il racconto si snoda lungo un arco di cinquant'anni, fino all'inizio del nuovo millennio. La giovinezza, in quei magici anni '70, difficili e affascinanti, gli amici, i viaggi, il matrimonio, l'insegnamento e, infine, una nuova esperienza di vita con la scelta di cambiare lavoro."" -
Facciamo che io ero un druido. Insegnare mediante storytelling e gioco di ruolo nella scuola primaria
Marina Dora Moretti, nel suo singolare testo argomentativo, propone il gioco di ruolo come valido sostegno e apporto all'attività didattica. Punta l'attenzione sullo sviluppo delle potenzialità del bambino con l'ausilio del gioco, della finzione. Immergersi in una storia e indossare il ruolo di un personaggio qualsiasi incentiva la creatività e offre inoltre al bambino la possibilità di agire in autonomia ed effettuare scelte che potranno essere determinanti per lo sviluppo della vicenda. Rapportati all'insegnamento, gioco e didattica, nell'epoca moderna, da sempre hanno camminato su binari paralleli ma per certi versi non si sono mai fusi l'uno nell'altra, ed è proprio da qui che parte l'innovazione: nel GDR la didattica è onnipresente, si integra perfettamente al gioco, offre spunti di riflessione. Questo testo nasce soprattutto per gli addetti ai lavori, per gli educatori che ogni giorno cercano di studiare strategie alternative alla piatta e monotona lezione frontale, ma anche per testimoniare che insegnare in un modo differente è possibile, i mezzi esistono. ""Facciamo che io ero un druido"""" può essere considerato un valido ausilio e una novità nel campo della letteratura per docenti e un ottimo approfondimento metodologico per l'insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado."" -
L'eternità per ritrovarsi
1604. Aisha al-Malekki al-Neimi, la figlia di donna Sara Suarez de Alves e di Fahdi al-Malekki, ha quarantasei anni e ha deciso che, sentendosi troppo debole e stanca, è arrivato il momento per lei di ritirarsi a vita privata e di lasciare il comando dei corsari, con tutto il carico di dolore, nostalgia, sofferenza e della vita che segue sempre il suo corso e cercando di abituarsi alla sua nuova esistenza, sconvolta dagli eventi e scossa dall'impossibilità della vendetta in prima persona. Ma, prima di fare questo, ha ancora un'ultima spedizione da affrontare e proprio là, quando per l'ultima volta sconfigge gli spagnoli, scopre, insieme ai suoi, che la nave nemica è guidata da un tale capitano Gomez e tutto fa supporre che ci sia di mezzo il contrabbando di armi. E così lascerà ai suoi figli e ai suoi marinai non solo il compito di raccogliere la sua eredità, ma anche di scoprire il segreto delle armi e come poterla far pagare ai complici del capitano e impossessarsi delle loro ricchezze. Così, tra mille avventure e nuove imprese, ritroviamo molti dei personaggi più amati de L'ultimo dono prima di morire e ne scopriamo di nuovi, destinati a cambiare, con il loro coraggio, la loro forza e la loro vita, il corso delle cose, che sembrano prendere una certa piega, ma poi sono capaci di volgere in una maniera completamente nuova e imprevista, con l'amore che, dopo tutto, ha sempre la meglio sull'odio e, se può esserci un modo per riunire due mondi e spianare vecchi rancori, è affidarsi alla sua dolcezza, alla sua potenza e al suo miracolo che, anche davanti alla morte e alla disperazione, sa generare la vita. -
Vera fantasia
Tre brevi racconti, frutto della fantasia di una giovanissima scrittrice: Luna Park con giostre a forma di unicorno che sono mezzi per arrivare in un posto da fiaba; quadri che prendono vita grazie a una pioggia magica; viaggi intergalattici per visitare stelle e pianeti… Le storie narrate trasportano il lettore in luoghi fantastici in cui conoscere personaggi bizzarri e vivere avventure uniche. Fanno da sfondo i temi dell'importanza degli affetti familiari, della qualità dell'uso del tempo e il grande potere della scrittura come strumento per affrontare il particolare periodo della pandemia, e non solo. -
Sono rimasta sola con la mia immaginazione
Un breve romanzo tinto di giallo, dalle note vagamente noir ma lievemente attraversate da echi di luce soffusa. Un viaggio adolescenziale all'interno del proprio Io, attraverso il dolore della perdita, dell'abbandono. È la storia dell'elaborazione del lutto di Tara, che si ritrova a vivere un dramma inaspettato, gravissimo e inesplicabile. Il suo viaggio all'interno del Sé le offre la consapevolezza della fragilità umana, della precarietà, delle false apparenze e dell'assurdità dei luoghi comuni. Il suo percorso di crescita, lungo e molto articolato, sarà responsabile di un cambiamento radicale del quale la nostra protagonista offre una chiara condivisione. L'ottimo impianto narrativo e la caratterizzazione dettagliata dei personaggi restituiscono al lettore un testo denso di spunti di riflessione; inoltre, la scorrevolezza del lessico rende la consultazione facilmente accessibile a tutte le fasce d'età. -
Il filo di seta. Buenos Aires
L'industriale della seta Alfonso Scurati si suicida. La famiglia si disgrega, ogni membro della famiglia reagisce in maniera diversa. Ilaria decide di percorrere le vie della disperazione: la rivendicazione apparentemente a mano armata (con pistola ovviamente scarica) dei diritti della famiglia e il risanamento del sopruso operato dalla Banca, l'aggregazione a un movimento anarchico/insurrezionale che si rivela manipolato dal potere… la formazione di un movimento politico che chiama ""resistenza""""... Dietro al suicidio del padre ci sono le oscure manovre di un affermato, temuto e potente uomo politico. Lucio Ferro, di cui Ilaria, la ribelle, diventa la spina nel fianco e, ovviamente, preda da cacciare e distruggere... Ilaria fugge dall'Italia e arriva in Argentina, paese dalle mille contraddizioni, con uno stage alla Cancelleria. Incontra l'amore ricambiato con un bellissimo uomo, Rafael, appartenente a una famiglia nobile e che di professione fa il giocatore. Il padre, noto giudice, è uno dei tanti scomparsi, buttato nell'oceano Pacifico dalla polizia di Videla; la madre, sensibile pianista, è stata derubata di un figlio di pochi mesi ed è stata buttata, incinta, fortunatamente dagli assassini inconsapevoli, sulla strada, fuori dal covo dei disgraziati aguzzini. Con Ilaria a fianco, inizia una nuova stagione della vita di Rafael, a partire dalla ricerca del fratello scomparso. Vivranno tragiche avventure e terribili pericoli, inseguendo la verità e la giustizia."" -
Storia di un originale corso di scrittura. Evelyn Dora Marriett
L'autrice ci racconta di un originale corso di scrittura creativa, guidato da un coach speciale, Massimo Tallone. Compagne di questa esperienza sono state la ricerca della disciplina, la creatività e la sperimentazione. Si susseguono racconti brevi, musical, canovacci di balletti classici, esercizi di scrittura, dove indispensabile è giocare con le parole o scrivere ""con il coraggio della follia"""". Evelyn Dora Marriett, orfana di madre, trascorre gli anni della sua giovinezza a Nantucket, insieme al padre Barack, primo rettore afroamericano della chiesa episcopale di St. Paul, e ai suoi due angeli custodi: la nutrice Nanny e il giardiniere tuttofare Tany. Crescendo, Evelyn diviene una venere nera dalla voce d'angelo, ammirata da tutti per la sua bellezza e la sua incredibile bravura nel canto. Tutto cambia però quando un branco di ragazzi abusa di lei…"" -
La nostra vita è reale o virtuale?
Fino a pochi anni fa le Neuroscienze non erano giunte a una spiegazione condivisa dell'affascinante natura della psiche, della coscienza e dell'esistenza del libero arbitrio. La mente cosciente non può definirsi in modo oggettivo; si configura come una tabula rasa che accumula esperienze e informazioni e che non s'identifica con un Ego definitivo. Tuttavia, le evidenze emerse dai lavori di Bignetti indirizzano verso un'ipotesi di cervello dalle capacità computazionali di tipo probabilistico-deterministico, in grado di reagire grazie a un meccanismo statistico di ""trial-anderror"""", senza alcuna componente-guida illusoriamente legata alla parte spirituale e al libero arbitrio. Il saggio, approfondendo il celebre modello cognitivo di Bignetti, agevola la comprensione dei meccanismi della psiche nei processi di apprendimento, memoria e comportamento """"volontario"""" dell'uomo. L'Autore analizza il funzionamento duale della mente: inconscia (dal linguaggio biofisico-biochimico) e conscia (legata a un linguaggio fatto di frasi, musica, sogni e immagini). A sostegno delle sue evidenze, la """"Realtà"""" è tradotta in un linguaggio macchina dalla mente inconscia, perché venga fornita a quella conscia, nell'arco di centinaia di millisecondi (come attraverso il filtro di un Avatar). Perciò, conosciamo solo un mondo sempre del passato, """"virtuale"""", utile non per l'oggi ma forse per il domani."" -
Helios
Santuario di Belmonte, domenica 11 luglio 2004. L'archeologo e professore di storia Taddeo Silvesco sta cercando di capire l'origine di una serie di profondi buchi circolari nascosti tra la vegetazione. Li ha scoperti lui stesso molti anni prima e tuttora sono per lui un mistero. Lo raggiungono sua nipote Rebecca, l'amico Mecio e il cane Coccio, gli fanno vedere una cifratrice ENIGMA della seconda guerra mondiale che Mecio ha trovato in un vecchio magazzino a Cuorgnè. Il ritrovamento ha dell'incredibile: insieme alla macchina saltano fuori anche una serie di documenti sui quali figura il nome del padre di Taddeo, svanito nel nulla agli inizi degli anni '50. Inizia così la ricerca del genitore dell'archeologo e forse anche di qualcos'altro, prima con un camper preso a noleggio e poi a bordo di una barca che porterà Taddeo, Rebecca, Mecio e il cane fino alle fredde latitudini polari. Un viaggio rocambolesco attraverso mezza Europa durante il quale i nostri conosceranno una serie di bizzarri personaggi e vedranno luoghi che mai si sarebbero aspettati. Ma non avranno vita facile: una coppia di mafiosi pasticcioni agli ordini di un boss della malavita siciliana li inseguirà lungo tutto il percorso col preciso ordine di scoprire cosa stanno effettivamente cercando e poi… di ucciderli tutti. -
Una fiaba prima di dormire
Da molti mesi Francesco vive il dolore più grande che un padre possa provare: la perdita del proprio bambino a causa di una malattia. Francesco si è perso dopo la morte del suo piccolo Matteo divenendo “un uomo senza vita”, caduto fuori dal tempo e da tutto ciò che aveva costruito con Alice, madre del suo bambino. Alice, la donna amata, da cui si è allontanato costretto da un evento che ha stravolto le loro vite. Convive con il malessere fisico e psichico, tra l’apatia e il desiderio di solitudine, estraneo al mondo e a tutto ciò che lo rappresenta. Francesco vive con la costante paura di dimenticarlo. La perdita del suo bambino e di Alice lo spinge a intraprendere un faticoso percorso emotivo a ritroso, rivivendo ciò che è accaduto. Un lavoro psicologico di “bonifica” dai detriti che il dolore per una morte ingiusta e prematura ha depositato nel suo animo. Un paesino ligure affacciato sul mare, la ruvidità di Roberto unita alla sua profonda umanità, la presenza discreta di Caterina e l’amore salvifico di Alice lo accompagnano nella rielaborazione del lutto permettendogli di ritrovare sé stesso, la donna amata e il legame con il suo bambino sopravvissuto all’oblio nonostante la morte. Emanuele Basile ci racconta una storia struggente ma piena di speranza: quella di Francesco che torna a pensare al suo bambino non come “colui che è stato” ma come “colui che continua ad essere” una presenza importante della sua biografia. “Chi muore non muore per sempre”. -
Saluti da Urbino. Un racconto della città attraverso le cartoline illustrate
Attraverso una raccolta di cartoline si snoda il racconto della storia di Urbino e dei mutamenti che ha subito negli anni, mutamenti dei quali i suoi cittadini sono stati spettatori e protagonisti, insieme ai tanti turisti che l'hanno visitata e alla moltitudine di studenti che vi hanno soggiornato. Se, un tempo, la cartolina era un modo per inviare dei saluti o un pensiero a chi era lontano, oggi è testimone del passato e dei cambiamenti occorsi tra le vie e i palazzi della città, ma anche dei legami tra mittente e destinatario e dei rapporti che intercorrevano tra chi abitava il luogo e chi invece lo viveva in maniera transitoria. -
Erin. The country series
Erin è una donna semplice e autoironica che ama la sua famiglia. La considera una certezza, fino a quando non scopre il tradimento di suo marito Clark, avvocato che ora, pur di ottenere il suo perdono, la minaccia di portarle via i bambini. Erin vuole il divorzio ma è preoccupata; fortuna che in suo aiuto arriva Blake, un avvocato carismatico e tenace che alcuni cari amici le hanno presentato. I primi incontri tra i due sono segnati da buffi battibecchi; Blake è un tipo scontroso, poco desideroso di trascorrere il suo tempo nel paesino di montagna dove vive la sua cliente, ma presto scoprirà che Erin è una donna speciale, amorevole e di carattere. Inoltre, ha due figli a cui è impossibile non affezionarsi e, cosa altrettanto innegabile, tra lui e la sua assistita c'è un'attrazione pazzesca. Tuttavia, entrambi hanno timore di mettere in discussione i propri sentimenti: Erin è già stata ferita una volta, mentre nell'infanzia di Blake si cela un episodio molto doloroso che, secondo lui, lo rende incapace di amare fino in fondo. Ma si sa: l'amore può sorprendere se gli si spalancano le porte del cuore. Con una scrittura fluida e coinvolgente e una narrazione interna alternata tra i due protagonisti, M.G.D. ci racconta una storia intensa, romantica e passionale. -
Capricorno
Cristiano vive col padre in Toscana e, in futuro, erediterà la sua fabbrica di bottoni. La sua vita è una gabbia dorata, fatta di tante piccole abitudini che lo hanno protetto dal mondo esterno. Se in superficie, però, nulla sembra turbarlo, nell'anima Cristiano porta le cicatrici di un abbandono: quello di Lena, sua madre, che somatizza da quando era piccolo con quella che lui stesso chiama ""la fitta"""", un dolore che periodicamente dallo stomaco sale al petto e gli blocca il respiro. Quando gli giungerà la notizia della malattia di Lena, però, sarà costretto a lasciare il flusso ordinario delle cose che compongono la sua esistenza per raggiungerla in Puglia. In una linea continua tra passato, presente e futuro, Cristiano scioglierà i nodi di cui è fatta la sua stessa identità e scoprirà che vivere, in fondo, non è altro che un sinonimo di """"resistere"""", """"insistere"""" e, alle volte, """"lasciare andare""""."" -
La maledizione del tempo
Vi siete mai sentiti fuori posto, come se non apparteneste veramente al luogo in cui siete nati e cresciuti? Come se non apparteneste veramente a questo tempo? Questo è quello che prova Grace, pochi mesi al diploma, una famiglia serena e una vita normale a Bologna, prima di ritrovarsi, inaspettatamente, a correre fra i boschi inseguita da uomini a cavallo… cosa è accaduto? Come è arrivata lì? E dove, e soprattutto quando, è lì? È l'inizio di una fantastica avventura nella quale Grace scoprirà l'Amore, sé stessa e il suo coraggio, affrontando scelte difficili in bilico fra il passato e il futuro. -
Voglia di vivere ancora
Tutto ha inizio in un giorno di pioggia: sotto la pensilina di un bar trovano rifugio quattro persone, quattro giovani uomini già provati dalla vita. A Nico bastano pochi minuti per simpatizzare con Antonio, Gino ed Enzo, amici di vecchia data, ridere delle loro battute e lentamente ma inesorabilmente lasciare che il corso della propria vita si unisca al loro, tumultuosi affluenti che insieme corrono verso il mare. Salvatore Listino racconta la difficoltà del vivere in una piccola realtà di provincia in anni funestati dalla diffusione delle droghe, in fuga dalla monotonia, dalle attese paterne che pesano come macigni sulle spalle, dai sogni irraggiungibili. Una storia intensa, di disperazione e rinascita; un viaggio di andata e ritorno negli inferi della solitudine più profonda, lì dove nemmeno l'amore di una figlia può salvare. Una storia diversa, una storia sbagliata, una storia struggente e intensa che ci porta a riflettere sul senso della vita e a godere appieno, con amore sincero, del tempo che ci è concesso su questa terra. -
Ut persicum odorem
In ognuna di noi c'è Lynette. Tutte quante sentiamo il bisogno di aggrapparci al bordo del baratro per non cadere giù quando il mondo ci crolla addosso e, con una forza insperata, mordiamo la polvere nel tentativo di ritrovare il nostro equilibrio, il mondo circostante. La forza di Lynette, la sua determinazione, dimostrano che la volontà e quel sano egoismo, che tanto è additato dal resto della gente, spesso sono essenziali per vivere, per difendersi dalla cattiveria del mondo. È una sana necessità che si rivela fondamentale per tutelare la propria salute psichica. Non è una donna complicata; i suoi gesti, semplici e basilari, tratteggiano una personalità volitiva ma arrendevole allo stesso tempo. La sua è una storia come tante, fatta di dolore, violenza verbale e psicologica, con accanto una persona meschina e anaffettiva che la getta nella più completa disperazione. Ma dietro l'angolo, un uomo la osserva, la desidera, è da tempo che le ha puntato gli occhi addosso. Una scusa banale e l'incontro sfocia in un amore bollente, sofferto ma totalizzante, che perfettamente si insinua tra le pieghe della storia di un momento profondamente sofferto dell'umanità. Ut persicum odorem, di Natalia Novacova, un esempio di memoria involontaria, come direbbe Proust, che la condurrà ai primordi del suo essere, alla riesumazione di una maternità mai sopita. -
Sorrisi nascosti
È un viaggio costellato di turbamenti e sorprese quello che compie Camillo, il protagonista di Sorrisi nascosti. In viaggio non si sa per dove e con chi, Camillo è a un passo decisivo del suo destino, dopo aver a lungo girovagato e rimandato problemi e soluzioni. Come gli ha ricordato più volte una sua amica, il suo vagare nella vita fra molteplici attività è stato per lungo tempo soltanto un malcelato tentativo di mentirsi circa i reali desideri e aspirazioni. C'è anche tanta frustrazione e rimorso in questo uomo: il rapporto con la figlia, non coltivato negli anni più belli della vita, è ora tenuto in scacco da una relazione che per forza di cose deve essere più matura. Il lettore di questo romanzo dagli echi autobiografici viene accompagnato in un viaggio affascinante e conturbante, con un finale che crea ancora più disorientamento e stupore, ingredienti essenziali di una storia che vuole colpire (e attecchire) nel profondo. -
Jodie. La ragazza che sognava l'oceano
Jodie, nella consapevolezza della sua esplosiva gioventù, decide di affrontare il mondo, ma soprattutto di arrivare a vedere l'oceano Pacifico. All'insaputa della sua famiglia, e in sella alla sua fedelissima Lola, si avventura in un viaggio nel torrido e aspro Far West, il quale fa pochi sconti a chi ha la sfortuna di viverlo. Jodie rappresenta il riscatto della condizione femminile dell'epoca, la donna in grado di badare a sé stessa senza dover ricorrere a un matrimonio e sottostare al maschilismo che impera in quei territori, relegata alla cura della famiglia. Ma soprattutto fugge per ritrovare il suo Io, per affrontare le paure e imparare a dominarle, perché nella sua interiorità essere donna significa: accettazione dei propri limiti e delle novità, capacità di adattamento e curiosità. Inoltre la sua temerarietà, guidata da una sana follia, la conduce in territori impervi, solitari, certamente non battuti da una donna sola in compagnia della sua cavalla. Elena Martini tratteggia varie tipologie di donna nel suo Jodie: Evelyn Olivia Rose, Mercy, Mary, Angela e Rebecca, che rappresentano rispettivamente la magia, la sensualità, la laboriosità, la semplicità e infine la temperanza. Una dopo l'altra si avvicendano e caratterizzano questo splendido testo, altresì risalta la presenza dei tre fratelli Kirsch, giovani scapestrati ma di buon cuore, e contraddistingue la tipologia letteraria appartenente alla narrativa western. -
La bambina dagli occhi smarriti
Lella è scesa negli inferi. Ha visto l'orrore nell'impossibilità di reagire. Lo shock provato in quel momento l'ha resa spettatrice della sua esistenza per molto tempo. Chiusa in una bolla di vetro, ha visto scorrere la sua vita di bimba nell'apatia e nella passività con cui ci si lascia condurre senza opporre resistenza. Ma fortunatamente nasce in un contesto familiare sano, pieno di attenzioni e in grado di comprendere ogni piccola sfumatura dai toni smorti, di intercettare quelle grida silenti che si levano disperate dal suo sguardo. Grande famiglia, la sua, piena di gente, di stimoli, di grandi capacità aggregative. Ed è proprio in questo contesto che la nostra giovane Autrice rinasce a nuova vita: acquisisce la consapevolezza dei propri mezzi e li utilizza per riappropriarsi della sua anima. La forza e la voglia di vivere in lei prendono il sopravvento e finalmente ora guarda il suo passato e le sue inquietudini con la tranquillità di chi è sceso all'inferno ma poi è tornato. Graziella De Masi, in La bambina dagli occhi smarriti, condivide la sua storia, mettendo a nudo i suoi sentimenti e la sua vita. Coraggio e determinazione fanno di lei una donna dalle straordinarie capacità comunicative e narrative, che ha saputo lottare e credere in se stessa. -
La prova del nove
L'avvocato Giorgio Nicosia è il protagonista ironico, single suo malgrado, dei romanzi Come un castello di sabbia (2009) e Nulla di più facile (2019). In questo terzo racconto, Nicosia si trova alle prese con due omicidi: una giovane sub viene travolta alle Eolie da uno yacht assassino, che non si ferma a soccorrerla e fa perdere le sue tracce, e pochi giorni dopo un'altra donna viene uccisa a bordo della sua barca a vela, ormeggiata nel porto turistico di Palermo. Nel secondo delitto, la verità sembra a portata di mano, perché la Scientifica ha rinvenuto la prova del nove, cioè tracce di DNA lasciate dall'assassino, ma l'azione si complica, perché le tracce appartengono a tre diversi soggetti. La soluzione di questo omicidio avverrà in modo del tutto inaspettato, mentre per l'incidente nelle acque eoliane si scoprirà una testimonianza decisiva. Tra un processo e l'altro, Nicosia descrive i colori, i luoghi e i sapori della sua terra e, ancora una volta, si innamorerà della persona sbagliata…