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Viaggio in Italia
Nelle sue vorticose peregrinazioni, ora per partecipare a un'insurrezione ora per sfuggire a un arresto, Bakunin soggiorna spesso in Italia, soprattutto negli anni Sessanta dell'Ottocento. Più che essere attratto dalle bellezze del paese, l'obiettivo che si propone è di incendiare l'immaginazione delle masse povere italiane per fondare una società di liberi ed eguali. Tra una cospirazione e l'altra si rivela però un acuto osservatore dei mali di un paese appena unificato e già afflitto da quei vizi con cui facciamo i conti ancora oggi: un meccanismo di prelievo fiscale tanto vessatorio quanto inefficace, l'uso personale del potere da parte degli amministratori della cosa pubblica, lo strapotere della burocrazia, il ruolo invasivo della Chiesa… Insomma, lo sguardo a volte indignato ma a volte divertito del rivoluzionario russo mette in luce un'Italia che non stentiamo affatto a riconoscere. rnSembra quasi che lo Stato unitario si sia ripetuto uguale a sé stesso nel corso dei decenni, riproponendo nel tempo i tanti vizi e le scarse virtù che già Bakunin coglieva oltre centocinquant'anni fa. -
La rivoluzione comincia ora
Pio Turroni (1906-1982) per tutta la vita lavora come muratore. È un uomo semplice, un autodidatta, ma la sua non è affatto una storia semplice. Schedato a sedici anni come sovversivo, diventa ben presto uno dei più importanti (e sorvegliati) anarchici italiani, intimo amico di militanti internazionalmente noti come l'ucraino Nestor Machno, quando è ormai esule in Francia, o come l'italiano Camillo Berneri, di cui è il più stretto collaboratore quando nel 1937 gli stalinisti lo ammazzano a Barcellona. Combatte, e non in senso metaforico, il nazifascismo, il franchismo e lo stalinismo, anche se sono le democrazie a mandarlo ripetutamente in galera. Collabora con Garosci, Lussu, Valiani e molti altri «fuoriusciti» antifascisti, con i quali scappa fortunosamente da Marsiglia allo scoppio della seconda guerra mondiale. E tenta, con altri anarchici italiani e spagnoli, di far fuori Mussolini per ben tre volte. Senza riuscirci, ma senza smettere un solo istante di combattere il fascismo in qualsiasi parte del mondo si trovi. Uomo d'azione e non di lettere, nondimeno fonda giornali e case editrici. Ecco, questo è stato Pio Turroni, mani callose, passione anarchica. -
La libertà o niente
Con lo stile diretto che li ha resi celebri, questi scritti di Emma Goldman restituiscono il profilo intellettuale e umano di una libera pensatrice mossa da una «furiosa passione di vivere». Dichiarata dal direttore dell'FBI, il famigerato J. Edgar Hoover, «la donna più pericolosa d'America», Goldman è stata a cavallo fra il XIX e il XX secolo una formidabile propagandista, apertamente atea, anticapitalista, antimilitarista e antinazionalista. Irriducibile nemica del puritanesimo (anche in ambito radicale), si è battuta ovunque – dagli Stati Uniti alla Russia sovietica – a favore dell'uguaglianza, a cominciare da quella di genere. Ha così anticipato di mezzo secolo molte delle successive battaglie progressiste: contro la pena di morte, il sistema carcerario, la leva obbligatoria e la criminalizzazione dell'omosessualità, e a favore dell'educazione sessuale, della contraccezione, dell'istruzione mista… Tutte battaglie per le quali è stata più volte denunciata, arrestata, deportata. D'altronde, come lei stessa dice, «la sfida e la resistenza sono sempre illegali, ma è appunto lì che risiede la salvezza dell'umanità». -
La città e la scuola
Lamberto Borghi, noto come il «maestro dei maestri», è stato una figura centrale nella storia della pedagogia italiana del Novecento. Dopo aver insegnato all'estero, torna in Italia e insegna lungamente al Magistero di Firenze. Ma all'attività universitaria Borghi affianca anche la direzione, dal 1965 al 1972, della prestigiosa rivista «Scuola e città», da cui palesemente è tratto il titolo di questa antologia. Ed è appunto da quella rivista che Goffredo Fofi riprende alcuni dei testi più rappresentativi della trattazione borghiana, in particolare quelli che affrontano i problemi ancora attualissimi di una scuola diversa che non sacrifichi a nessun dogma la personalità del bambino. Affinché la scuola possa essere… quel che purtroppo ancora non è: il luogo d'incontro tra il processo educativo e la nuova città, la polis dei cittadini e dei bambini. -
Anarchia in divenire. Le pratiche di libertà contro ogni forma di dominio
In questo itinerario che dalla resistenza antifranchista degli anni Cinquanta e Sessanta ci porta fino alle rivolte contemporanee, Tomás Ibáñez ripercorre non solo le sue vicende biografiche ma anche le principali linee di pensiero e azione del dissenso libertario contemporaneo. Nato in Spagna ma cresciuto in Francia nell'ambiente fortemente politicizzato dell'esilio anarchico spagnolo, la sua militanza politica inizia poco sorprendentemente quando è ancora giovanissimo. Cresciuto in bilico tra due paesi e due culture, milita nei gruppi di resistenza antifranchista - ""con la Spagna nel cuore"""", come diceva Camus, uno dei suoi numi tutelari - e al contempo nei nuovi movimenti giovanili di contestazione globale, che di lì a poco esploderanno nel Maggio '68. Ed è proprio in quei """"gloriosi giorni"""" che sovvertono l'esistente, sulle barricate parigine, che Tomás intravede le linee di sviluppo di un anarchismo a venire che deve scrollarsi di dosso schemi e ortodossie del passato. Un anarchismo extra moenia capace non solo di entrare in sintonia con i tanti movimenti dal basso emersi nel corso dei decenni, ma anche di pensare e agire nella nuova era tecnologica portatrice di un totalitarismo più subdolo e sfuggente di quelli sperimentati nel Novecento, ma altrettanto pericoloso."" -
Un grosso sbaglio. L'idea occidentale di natura umana
Molto prima di Hobbes e fino ai nostri giorni, la civiltà occidentale - se si guardano da vicino i suoi miti e le sue religioni, la sua filosofia e la sua scienza - è stata ossessionata dallo spettro di una natura umana descritta come avida e litigiosa, una natura così «bestialmente» egoista che solo un pugno di ferro istituzionale può tenerla a bada. Homo homini lupus, dunque. Questa concezione, che ha di fatto legittimato gerarchie e diseguaglianze sociali, presuppone una contrapposizione tra natura e cultura che antropologia e paleontologia invece contraddicono. La natura dell'Homo sapiens è la sua cultura, o meglio le sue culture. L'idea stessa che siamo schiavi delle nostre inclinazioni animali è una creazione socio-storica, ovvero culturale. Un'idea non proprio felice, visti i risultati. -
Critica dei totalitarismi
Attivista, docente di storia e di letteratura, saggista e poetessa, Luce Fabbri è stata testimone sensibile e protagonista consapevole degli eventi e delle tragedie che hanno attraversato tutto il XX secolo. Nel corso della sua esistenza ha affrontato molte delle questioni politico-sociali più scottanti della sua epoca e lo ha fatto sia rimanendo fedele alla radice socialista dell'anarchismo di Errico Malatesta e del padre Luigi, sia attingendo alle più diverse e stimolanti correnti del pensiero critico a lei contemporanee. Nei testi raccolti in questa antologia, Fabbri scrive di libertà e rivoluzione ma anche della natura dello Stato contemporaneo e, con particolare preveggenza, dell'ascesa di una nuova e insidiosa classe tecnoburocratica. Proprio questo originale contributo che dà al tema dei totalitarismi – peraltro sperimentati sulla propria pelle con il fascismo italiano prima e con la dittatura uruguayana degli anni Settanta poi – la pone sullo stesso piano dei maggiori intellettuali radicali del Novecento, inserendola a pieno titolo all'interno di un dibattito che ha profondamente segnato la storia e la cultura di un'epoca che non sembra affatto conclusa. -
Campi, fabbriche, officine. Nuova ediz.
L'importanza di questa riflessione a tutto campo su un'organizzazione sociale ed economica in grado di integrare non solo città e campagna ma anche lavoro manuale e intellettuale sta certamente nell'aver anticipato di oltre un secolo molti dei problemi con cui ci confrontiamo oggi, ma ancor più nell'aver dato risposte concrete che si dimostrano tuttora praticabili. Dietro le soluzioni proposte da Kropotkin, che sfidano con ironica semplicità il pensiero totalitario e la sua costruzione piramidale dello spazio e dell'immaginario sociale, c'è infatti una concezione libertaria dell'uomo e del vivere in società che delinea i contorni di una civiltà ecologica quanto mai urgente dopo il dissennato saccheggio del mondo (e dell'animo umano) cui abbiamo assistito. Come ben evidenzia Colin Ward nel suo ingegnoso lavoro di attualizzazione della visione kropotkiniana, la forza di questo classico anarchico sta nel fornirci gli strumenti teorici e pratici che ci consentono di prefigurare una società più equa e sostenibile, capace di riappropriarsi del suo futuro. -
La cultura dell'egoismo
Non capita spesso di leggere a distanza di anni le lungimiranti previsioni di chi sa leggere il suo tempo e così anticipare l’esito dei processi in atto. Ed è appunto quello che fanno due pensatori disincantati come Castoriadis e Lasch in questa conversazione del 1986 sulla modernità e i suoi costi. Una modernità già ostaggio di quella logica capitalista che ha invaso l’intero campo dell’esistenza umana, tanto che a essere messe in discussione sono soprattutto le ricadute morali, psicologiche e antropologiche di quel capitalismo di tutti i giorni che si è tradotto in una nuova cultura dell’egoismo. In un mondo abitato da estranei chiusi nella loro intimità, ha avuto libero gioco il processo di atomizzazione sociale che ha sancito la fine tanto dei legami comunitari quanto di uno spazio pubblico in cui esercitare una democrazia non corporativa. Nulla di cui stupirsi, ci avvertono con decenni di anticipo gli autori: sono gli esiti necessari e prevedibili di un mondo in cui l’anima umana è plasmata dal capitalismo. -
Crocevia Mediterraneo
Gommoni, sbarchi, motovedette, ONG, scafisti… la spettacolarizzazione dei confini che da anni viviamo nel nostro quotidiano racconta solo una parte della storia. Le prevalenti narrazioni politico-mediatiche rappresentano il Mediterraneo come una barriera «naturale» che divide aree geograficamente e socialmente distanti. Al contrario, il Mediterraneo è - storicamente - uno spazio di incontro e contaminazione, come testimonia questo lavoro «sul campo» condotto a bordo della Tanimar da un gruppo di scienziati sociali che ha dato voce e legittimità a tutti coloro che lo attraversano: migranti, pescatori, marinai, guardacoste, isolani, funzionari delle agenzie europee. Una ricerca che applicando i criteri di una sociologia intesa come pratica pubblica propone di ripensare la «frontiera d'acqua» del Mediterraneo. Affinché non sia più un confine arbitrariamente tracciato sulla mappa, ma torni a essere uno spazio comune abitato da una pluralità di attori sociali che non solo lo rimettono costantemente in discussione, ma già oggi vanno prefigurando futuri post-nazionali in grado di oltrepassare il controllo statale della mobilità. -
Un etnologo nel metrò
Anziché occuparsi di quelli che sono i tradizionali oggetti dell'etnologia, Auge questa volta svolge la sua ricerca sul campo in un ambito piuttosto inconsueto: la metropolitana parigina e i suoi «indigeni». Prova cioè ad applicare alla vita quotidiana di una società europea quell'approccio normalmente utilizzato per l'«altro» culturale. Ne esce un originale studio di tutte quelle storie individuali (di individui che passano, a seconda del giorno e dell'ora, dalla vita familiare alla vita professionale, dal lavoro al tempo libero) e collettive (i richiami storici cui rinviano i nomi delle stazioni) che si sfiorano, si sovrappongono, si coniugano in modi e forme che normalmente sfuggono all'occhio reso pigro dalla consuetudine. Un'antropologia della vita quotidiana che ci propone insieme la soggettività di chi la descrive e l'oggettività del rapporto con l'«altro». -
Veduta di Bologna (carta murale anticata in canvas)
Carta murale anticata in canvas. -
Dolomiti (carta in tyvek cm 180x112)
Carta in tyvek cm 180x112. -
Rinascita. Batman. Il cavaliere oscuro. Vol. 7
La conturbante Poison Ivy sta per entrare in scena... Nel frattempo Batgirl, che è tornata a Burnside, incontrerà il figlio del di uno dei Signori del Crimine più noti di Gotham City e, insieme alla Birds of Prey, si prepara alla resa dei conti con Oracolo. Infine il Batman del futuro e Terminal daranno vita a uno scontro all'ultimo respiro: Dana, una grande amica di Terry McGinnis, riuscirà a sopravvivere? -
Batman. L'integrale
Una morte inevitabile. Un ritorno inaspettato. Un avversario particolarmente ostico e ostinato. E un folle Babbo Natale omicida. Sono questi gli ingredienti di una storia che vi terrà con il fiato sospeso e che metterà Batman di fronte ai limiti e alle contraddizioni della sua scelta di vita. Una gemma oscura creata dal giovane Ed Brubaker. Questo volume, contenente Batman 582-586, 591-598 e l'albo speciale Batman: our worlds at war, ripropone in un'unica soluzione tutte le storie del Cavaliere Oscuro scritte dal maestro del noir fumettistico, già autore di Gotham central e Catwoman. -
Rinascita. Superman. Vol. 17
Termina la battaglia contro la minaccia che sta dando la caccia a tutti i Superman del multiverso nella saga che omaggia Multiversity di Grant Morriso. Ma il piatto forte è il prologo all'evento che cambierà per sempre la vita di Superman e dell'intero Universo DC. Comincia tutto con una semplice domanda: chi è il misterioso Clark Kent senza poteri? In appendice: Supergirl contro un lupo mannaro spaziale... -
Rinascita. Superman. Vol. 18
Quali segreti nasconde il bosco vicino alla fattoria in cui abitano Clark, Lois e Jon? Sarà proprio il figlio di Superman a cercare di scoprirlo in una storia autoconclusiva che non vi farà dormire la notte... Inoltre termina il prologo a ""Superman: Rinato"""": le domande di Lois Lane al misterioso Clark Kent metteranno in moto una serie di eventi che spazzeranno via tutto quanto. In appendice: il nuovo Super-Man."" -
Rinascita. Flash. Vol. 17
Continua la battaglia di Flash contro i Nemici, ma stavolta il velocista scarlatto non potrà mai correre abbastanza in fretta per fermarli! Inoltre prosegue ""Il Fuorilegge di Smeraldo"""" con il ritorno di uno degli alleati di Oliver Queen mentre per Aquaman un nuovo nemico si prepara nell'ombra."" -
Rinascita. Flash. Vol. 18
Termina la battaglia di Flash contro i Nemici in un capitolo fondamentale per la gestione di Joshua Williamson e Carmine Di Giandomenico. Termina inoltre ""Il Fuorilegge di Smeraldo"""" e Freccia Verde perderà non uno, ma ben due preziosi alleati nella sua lotta contro l'arciere che lo ha impersonato fino a ora! In appendice una serie di allucinazioni porterà Aquaman troppo vicino a una nuova guerra."" -
Rinascita. Lanterna verde. Vol. 16
Continua la ricerca della Speranza per Hal Jordan e il Corpo della Lanterne Verdi, nella seconda parte di una storia che cambierà tutto. Potrà la luce blu essere ripristinata? E a quale prezzo? Nel frattempo, sulla Terra, le nuove lanterne Jessica Cruz e Simon Baz si prendono un meritato giorno di riposo per conoscersi meglio.